30.12.2016 Views

Stranieri barbari migranti Storia

3du5qZFCl

3du5qZFCl

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

madre; nella stessa isola la fabbrica del ghiaccio Tanner, la più grande<br />

di Venezia, che arrivò a produrre 800 quintali di ghiaccio al giorno.<br />

Per ultima, la più originale: il silurificio Berliner Maschinenbau<br />

Actien-Gesellschaft vormals Luis Schwarzkopf, sorto a San Giobbe nell’aerea<br />

dell’ex convento SS. Giobbe e Bernardino, divenuto orto botanico<br />

sotto Napoleone. La prima pietra fu posta dal re Umberto I il 3<br />

maggio 1881 e la fabbrica chiuse nel 1902. Lasciò in eredità alla città<br />

il Siluripedio, il canale scavato fra le isole di Sant’Andrea e le Vignole<br />

dove venivano testati i siluri e che nel 1914 sarebbe diventato l’idroscalo<br />

degli idrovolanti del’Aviazione Navale.<br />

All’iniziativa imprenditoriale di un altro tedesco si deve la costruzione<br />

di una centrale termoelettrica vicino a Campo san Luca, edificio<br />

di cui oggi non resta più alcuna traccia: Carlo Walther era proprietario<br />

dell’hotel Britannia (oggi parte dell’albergo Europa Regina) e<br />

per illuminarlo nel 1889 costituì, assieme alla Edison di Milano, la<br />

Società Venezia per l’illuminazione elettrica che edificò nel 1890, tra<br />

Corte Morosina e Rio dei Scoacamini, una centrale della potenza di<br />

1.000 Kwatt, grazie alla quale fu illuminato, nel 1898, anche il teatro<br />

La Fenice.<br />

Anche lo sviluppo turistico del Lido attirò imprenditori stranieri:<br />

Alfonso Edoardo Wilczek e Giuseppina Uckermann Wilczek (di nazionalità<br />

ceca) furono i proprietari fino al 1894 della Società dei Tramvays<br />

a cavallo, mentre il francese Paul Delahante inaugurò, nel 1872,<br />

lo Stabilimento Balneraio La Favorita, destinato a diventare la casa dei<br />

bagni del futuro re Vittorio Emanuele III.<br />

Un altro francese, Federico Layet, investì il suo denaro a Castello<br />

in un importante cantiere nautico che si trovava vicino ai Giardini, sul<br />

Bacino di San Marco dove oggi invece c’è la Riva dei Sette Martiri, e in<br />

una officina meccanica in Campazzo delle erbe, dove costruì anche le<br />

case per gli operai ancora oggi abitate.<br />

I più famosi imprenditori stranieri furono gli svizzeri Giovanni e<br />

Giancarlo Stucky: la loro sfortunata storia – il primo perché ucciso da<br />

un suo operaio con problemi di squilibri mentali e il secondo, portato<br />

71

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!