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AMERICAN<br />
AFFAIRS<br />
Un narciso<br />
( pericoloso)<br />
alla Casa Bianca<br />
L’America ha avuto Presidenti depressi,<br />
alcolizzati (Nixon, da sbronzo, ordinò l’inizio<br />
di una guerra nucleare), esibizionisti. Riuscirà<br />
a sopravvivere anche a Donald Trump?<br />
di Alex Morris<br />
illustrazione di Matt Mahurin<br />
A<br />
lle 6.35 del mattino del 4 marzo, il Presidente<br />
Donald Trump ha fatto qualcosa<br />
che nessun altro Presidente aveva mai<br />
fatto prima: ha accusato il suo predecessore<br />
di averlo spiato. L'ha fatto su<br />
Twitter, senza presentare prove e – se<br />
qualcuno non avesse colto il punto –<br />
ripetendo l'accusa alle 6.40, alle 6.52<br />
e alle 7.02. Nell'ultimo tweet parla di<br />
Obama come di un “Bad (or sick ) guy!”.<br />
A sei settimane dall'inizio del suo mandato, questo tipo di tweet è solo<br />
uno dei modi con cui il Presidente ha affermato cose sostanzialmente<br />
false (come si è capito subito), ma questa volta ha gettato l'integrità<br />
americana giù dal dirupo. E non l'ha fatto in qualche riunione privata<br />
con il Dipartimento di Giustizia, l'ha fatto sui social media in un trionfo<br />
di ira ed errori grammaticali. Se qualcuno non se lo fosse chiesto prima,<br />
è il momento giusto: il Presidente è psicologicamente sano?<br />
Adesso è chiaro a tutti che il Trump della campagna elettorale non era<br />
solo un “personaggio” per acchiappare voti. Non è ancora diventato,<br />
come sosteneva lui stesso, “la persona più presidenziale di sempre,<br />
secondo solo ad Abramo Lincoln”. Sono bastate 24 ore per capire che<br />
il Trump che abbiamo eletto era proprio quello che, il giorno dopo le<br />
elezioni, ha passato tutto il suo tempo a dedicarsi ai suoi problemi<br />
personali, non a quelli del Paese.<br />
Da quando Trump ha annunciato la sua candidatura, la sua assurda<br />
visione della verità e la facilità con cui ha attaccato chi lo minacciava<br />
hanno fatto pensare a molti che fosse “unfit for office”, o addirittura<br />
che sia completamente matto. Nessun candidato si è mai comportato<br />
così: il suo modo di fare è così anormale che non possiamo fare a meno<br />
di pensare che sia frutto di qualche patologia. La parola “crazy” è abbastanza<br />
appropriata.<br />
Mentre la candidatura di Trump avanzava, molti della comunità scientifica<br />
hanno affermato di notare chiari segni patologici nel comportamento<br />
del Presidente, nonostante la Goldwater Rule impedisca un<br />
pronunciamento ufficiale (“Nessuno psichiatra può fare una diagnosi<br />
senza aver esaminato accuratamente il paziente”, una regola nata dopo<br />
48 ROLLING STONE_GIUGNO <strong>2017</strong><br />
IN CUFFIA: “MY PREROGATIVE”, BOBBY BROWN