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Intimo più mare n° 209 - Settembre 2017

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SALONI<br />

MAREDIMODA<br />

DIVENTA DYNAMIC<br />

Dopo il fenomeno athleisure ecco un nuovo<br />

focus per il salone di Cannes<br />

David Shah<br />

Fervono i preparativi per l'edizione<br />

<strong>2017</strong> di MarediModa in programma<br />

dal 7 al 9 novembre al Palais des<br />

Festivals di Cannes. Ancora una volta<br />

il salone riconferma il numero degli<br />

espositori del 2016 con qualche graditissimo<br />

ritorno in <strong>più</strong> (Iluna, Sofileta,<br />

Balas Textile). Dopo aver lanciato<br />

il fenomeno atleisure, il salone dei<br />

tessuti per il <strong>mare</strong> e l'intimo si prepara<br />

a puntare i riflettori su un nuovo<br />

focus, sempre grazie alla consulenza<br />

di David Shah (Textile View) che fa<br />

parte del MarediModa Trend Board<br />

insieme ad Anne Marie Commandeur<br />

(Stijlinstituut di Amsterdam)<br />

e un pool di stilisti delle aziende di<br />

MarediModa. La parola chiave per<br />

la prossima edizione di MarediModa<br />

sarà Dynamic perché il mercato è in<br />

una fase di mutamenti dinamici.<br />

"La mia opinione, e la buona notizia, è<br />

che tutti guardano allo swimwear - ha<br />

commentato David Shah - Se osserviamo<br />

le sfilate notiamo una grande<br />

crescita di resortwear show mentre<br />

nelle pre-collezioni lo swimwear è un<br />

aspetto molto forte. La seconda questione<br />

è che le persone guardano alla<br />

loro vita in una maniera <strong>più</strong> attenta,<br />

non <strong>più</strong> solo di lavoro 7 -24 (l'atteggiamento<br />

dei Millennial). Vogliono<br />

uno stile di vita differente, viaggiare è<br />

un aspetto sempre <strong>più</strong> in crescita, con<br />

tantissime persone che si muovono<br />

e vivono esperienze. Tutta questa<br />

gente in movimento indirizzerà le<br />

vendite nel settore <strong>mare</strong>. C’è però un<br />

lato oscuro: il settore abbigliamento e<br />

moda non vende, ci troviamo di fronte<br />

a quella che viene definita transformational<br />

economy. Siamo già passati<br />

dall'experience economy e ora ci<br />

stiamo spostando su un nuovo livello.<br />

Una volta si parlava di prodotto poi<br />

di qualità ora parliamo di lifestyle.<br />

Transformational economy vuol dire<br />

consegnare i prodotti a consumatori<br />

che cambieranno la propria vita in<br />

maniera significativa non solo sulla<br />

base delle aspirazioni ma anche di<br />

come vivono il presente. Ed è anche<br />

una questione di cooperazione.<br />

Non ci può essere divisione tra chi<br />

produce tessuti, filati, fibre, collezioni<br />

di swimwear e i consumatori. Tutti in<br />

questo transformational market devono<br />

lavorare insieme su un progetto<br />

anche coinvolgendo i consumatori.<br />

Sarà veramente una grande sfida<br />

quella che attende la moda e anche<br />

il settore <strong>mare</strong>. I grandi marchi di<br />

sportswear Nike e Adidas hanno già<br />

iniziato a farlo, cercando di capire<br />

come coinvolgere i clienti con pop-up<br />

e running club, facendo scarpe che<br />

si allacciano da sole e una tecnologia<br />

bilanciata. Quindi la questione è<br />

come noi possiamo essere parte di<br />

questa transformational economy.<br />

Il terzo aspetto è l’athleisure: è da<br />

quattro anni che se ne parla ma non<br />

è sparito. L’athleisure nella fascia<br />

bassa e basica ha raggiunto il picco<br />

massimo in Europa. Abbiamo visto i<br />

prezzi scendere e molti capi di basso<br />

livello. Detto ciò le prospettive per<br />

l’athleisure sono di una crescita del<br />

30% su scala mondiale entro il 2020<br />

sulla spinta dei nuovi mercati. Ma c’è<br />

ancora spazio per l’athleisure in Europa<br />

soprattutto per collezioni basate su<br />

performance, qualità e stile combinati<br />

insieme. Poi tutte le grandi aziende<br />

stanno producendo capi d’abbigliamento<br />

che possono essere indossati<br />

tutto il giorno e per tutte la attività.<br />

Sono parte del fashion business tanto<br />

quanto lo sono dell’active sportswear<br />

business".<br />

Intanto sono stati scelti, tra moltissimi<br />

partecipanti, gli otto finalisti<br />

dell’edizione <strong>2017</strong> di The Link, il<br />

concorso di talent scouting organizzato<br />

e promosso da MarediModa,<br />

che coinvolge oltre cento scuole di<br />

moda in Europa sui temi beachwear<br />

e lingerie. Per il beachwear abbiamo<br />

Mariana Campinho (Portogall, Escola<br />

Superior de Artes e Design), Antriana<br />

Kokkinou (Grecia, Athens Fashion<br />

Club Fashion School), Anna Patrini<br />

(Italia, Politecnico di Milano), Sara<br />

Voltarel (Italia, ISGMD). Per l'intimo<br />

Yuk Ki Chan (Cina, London College<br />

of Fashion), Mattia Rainò (Italia, Istituto<br />

Secoli), Amelia Stephenson (UK,<br />

London College of Fashion), Taynah<br />

Voss Costa Boleado (Brasile, Centro<br />

Universitario de Diseño Barcelona).<br />

MarediModa è anche su Instagram,<br />

Facebook, Twitter e ha un canale<br />

YouTube.<br />

Info: www.<strong>mare</strong>dimoda.com

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