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SALONI<br />
MAREDIMODA<br />
DIVENTA DYNAMIC<br />
Dopo il fenomeno athleisure ecco un nuovo<br />
focus per il salone di Cannes<br />
David Shah<br />
Fervono i preparativi per l'edizione<br />
<strong>2017</strong> di MarediModa in programma<br />
dal 7 al 9 novembre al Palais des<br />
Festivals di Cannes. Ancora una volta<br />
il salone riconferma il numero degli<br />
espositori del 2016 con qualche graditissimo<br />
ritorno in <strong>più</strong> (Iluna, Sofileta,<br />
Balas Textile). Dopo aver lanciato<br />
il fenomeno atleisure, il salone dei<br />
tessuti per il <strong>mare</strong> e l'intimo si prepara<br />
a puntare i riflettori su un nuovo<br />
focus, sempre grazie alla consulenza<br />
di David Shah (Textile View) che fa<br />
parte del MarediModa Trend Board<br />
insieme ad Anne Marie Commandeur<br />
(Stijlinstituut di Amsterdam)<br />
e un pool di stilisti delle aziende di<br />
MarediModa. La parola chiave per<br />
la prossima edizione di MarediModa<br />
sarà Dynamic perché il mercato è in<br />
una fase di mutamenti dinamici.<br />
"La mia opinione, e la buona notizia, è<br />
che tutti guardano allo swimwear - ha<br />
commentato David Shah - Se osserviamo<br />
le sfilate notiamo una grande<br />
crescita di resortwear show mentre<br />
nelle pre-collezioni lo swimwear è un<br />
aspetto molto forte. La seconda questione<br />
è che le persone guardano alla<br />
loro vita in una maniera <strong>più</strong> attenta,<br />
non <strong>più</strong> solo di lavoro 7 -24 (l'atteggiamento<br />
dei Millennial). Vogliono<br />
uno stile di vita differente, viaggiare è<br />
un aspetto sempre <strong>più</strong> in crescita, con<br />
tantissime persone che si muovono<br />
e vivono esperienze. Tutta questa<br />
gente in movimento indirizzerà le<br />
vendite nel settore <strong>mare</strong>. C’è però un<br />
lato oscuro: il settore abbigliamento e<br />
moda non vende, ci troviamo di fronte<br />
a quella che viene definita transformational<br />
economy. Siamo già passati<br />
dall'experience economy e ora ci<br />
stiamo spostando su un nuovo livello.<br />
Una volta si parlava di prodotto poi<br />
di qualità ora parliamo di lifestyle.<br />
Transformational economy vuol dire<br />
consegnare i prodotti a consumatori<br />
che cambieranno la propria vita in<br />
maniera significativa non solo sulla<br />
base delle aspirazioni ma anche di<br />
come vivono il presente. Ed è anche<br />
una questione di cooperazione.<br />
Non ci può essere divisione tra chi<br />
produce tessuti, filati, fibre, collezioni<br />
di swimwear e i consumatori. Tutti in<br />
questo transformational market devono<br />
lavorare insieme su un progetto<br />
anche coinvolgendo i consumatori.<br />
Sarà veramente una grande sfida<br />
quella che attende la moda e anche<br />
il settore <strong>mare</strong>. I grandi marchi di<br />
sportswear Nike e Adidas hanno già<br />
iniziato a farlo, cercando di capire<br />
come coinvolgere i clienti con pop-up<br />
e running club, facendo scarpe che<br />
si allacciano da sole e una tecnologia<br />
bilanciata. Quindi la questione è<br />
come noi possiamo essere parte di<br />
questa transformational economy.<br />
Il terzo aspetto è l’athleisure: è da<br />
quattro anni che se ne parla ma non<br />
è sparito. L’athleisure nella fascia<br />
bassa e basica ha raggiunto il picco<br />
massimo in Europa. Abbiamo visto i<br />
prezzi scendere e molti capi di basso<br />
livello. Detto ciò le prospettive per<br />
l’athleisure sono di una crescita del<br />
30% su scala mondiale entro il 2020<br />
sulla spinta dei nuovi mercati. Ma c’è<br />
ancora spazio per l’athleisure in Europa<br />
soprattutto per collezioni basate su<br />
performance, qualità e stile combinati<br />
insieme. Poi tutte le grandi aziende<br />
stanno producendo capi d’abbigliamento<br />
che possono essere indossati<br />
tutto il giorno e per tutte la attività.<br />
Sono parte del fashion business tanto<br />
quanto lo sono dell’active sportswear<br />
business".<br />
Intanto sono stati scelti, tra moltissimi<br />
partecipanti, gli otto finalisti<br />
dell’edizione <strong>2017</strong> di The Link, il<br />
concorso di talent scouting organizzato<br />
e promosso da MarediModa,<br />
che coinvolge oltre cento scuole di<br />
moda in Europa sui temi beachwear<br />
e lingerie. Per il beachwear abbiamo<br />
Mariana Campinho (Portogall, Escola<br />
Superior de Artes e Design), Antriana<br />
Kokkinou (Grecia, Athens Fashion<br />
Club Fashion School), Anna Patrini<br />
(Italia, Politecnico di Milano), Sara<br />
Voltarel (Italia, ISGMD). Per l'intimo<br />
Yuk Ki Chan (Cina, London College<br />
of Fashion), Mattia Rainò (Italia, Istituto<br />
Secoli), Amelia Stephenson (UK,<br />
London College of Fashion), Taynah<br />
Voss Costa Boleado (Brasile, Centro<br />
Universitario de Diseño Barcelona).<br />
MarediModa è anche su Instagram,<br />
Facebook, Twitter e ha un canale<br />
YouTube.<br />
Info: www.<strong>mare</strong>dimoda.com