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LE VIE DEL GUSTO<br />
anno in cantina. Per gli amanti dei vini dolci c’è<br />
il Moscato di Volpara da provare, mentre Santa<br />
Maria della Versa è il luogo dove è nata la Cantina<br />
La Versa, una delle prime realtà che ha promosso<br />
e fatto conoscere gli spumanti metodo classico<br />
italiani. Oggi, dopo anni travagliati, questa cantina<br />
sociale è finita sotto il controllo del colosso Terre<br />
d’Oltrepò e Cavit: la speranza è che presto torni sul<br />
mercato con vini consoni alla storicità del nome.<br />
SI PARTE<br />
Stradella è una tipica città dell’Oltrepò, si trova<br />
alla base delle colline ed è stata nei secoli teatro<br />
di scontri tra pavesi e piacentini, ed è stata dominata<br />
da spagnoli, francesi e austriaci. La Torre<br />
Civica, di origini medievali, è il simbolo di questa<br />
città. Se si vuole scoprire la cucina del territorio<br />
si può andare a pranzo nel Ristorante Osteria del<br />
Giuse, al primo piano del centrale Hotel Italia. Un<br />
locale che permetterà di scoprire tutte le specialità<br />
tipiche dell’Oltrepò e della cucina lombarda.<br />
Prima di raggiungere l’Enoteca Regionale della<br />
Lombardia a Broni, distante 84 km da qui,<br />
si possono fare interessanti soste per scoprire<br />
cantine e agriturismi caratteristici. Poco distante<br />
da Stradella, a Zenevredo, si trovano la cantina<br />
la Tenuta il Bosco, della famiglia Zonin, dove<br />
vengono prodotti tutti i vini tipici dell’oltrepo:<br />
dalla Bonarda agli spumanti ottenuti con il Pinot<br />
Nero. Questo vitigno è il vero re di questa terra e<br />
raggiunge livelli qualitativi molto elevati: provare<br />
per credere.<br />
Un’altra interessante sosta, in una atmosfera completamente<br />
diversa, si può fare all’Agriturismo La<br />
Casa dei Nonni. Qui si possono scoprire i migliori<br />
abbinamenti tra i loro vini e la cucina del territorio:<br />
A Canneto Pavese<br />
si trova lAssociazione<br />
della Pancetta con la cotenna<br />
anche i salumi sono fatti da loro, seguendo la<br />
tradizione norcina di queste terre.<br />
SPUMANTE E BONARDA<br />
La prossima tappa è Montù Beccaria, seguendo<br />
un percorso che ha visto anche Tazio Nuvolari<br />
correre quando ancora i circuiti non esistevano<br />
e si correva sulle strade ordinarie. Obbligatorio<br />
fermarsi alla Cantina Storica il Monte, nata nel<br />
1902 è una delle prime, se non la prima, cantina<br />
sociale italiana. È un luogo dove gli spumanti realizzati<br />
con Pinot Nero la fanno da padrone, ma non<br />
solo. Qui esiste anche una della poche distillerie<br />
rimaste in Oltrepò, dove le vinacce diventano<br />
grappa e donano una seconda vita a quello che<br />
altrimenti sarebbe uno scarto. Ma si sa: i contadini<br />
non buttavano mai niente, e il detto che si accosta<br />
al maiale vale, in realtà, per tutto. Proseguendo<br />
si raggiunge Rovescala, dove si produce una tra<br />
le migliori Bonarda di tutto l’Oltrepò. Per scoprirla<br />
si può fare tappa alla Cantina Perego & Perego.<br />
Qui due giovani fratelli milanesi hanno scelto di<br />
diventare viticoltori e dare vita a una cantina che<br />
unisce innovazione con tradizione, qui si può<br />
assaggiare la Bonarda, sia mossa sia ferma.<br />
Pinot Nero e Bonarda<br />
sono il re e la regina<br />
dellOltrepò Pavese<br />
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