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Gulli Settembre Completo_low

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LE VIE DEL GUSTO<br />

anno in cantina. Per gli amanti dei vini dolci c’è<br />

il Moscato di Volpara da provare, mentre Santa<br />

Maria della Versa è il luogo dove è nata la Cantina<br />

La Versa, una delle prime realtà che ha promosso<br />

e fatto conoscere gli spumanti metodo classico<br />

italiani. Oggi, dopo anni travagliati, questa cantina<br />

sociale è finita sotto il controllo del colosso Terre<br />

d’Oltrepò e Cavit: la speranza è che presto torni sul<br />

mercato con vini consoni alla storicità del nome.<br />

SI PARTE<br />

Stradella è una tipica città dell’Oltrepò, si trova<br />

alla base delle colline ed è stata nei secoli teatro<br />

di scontri tra pavesi e piacentini, ed è stata dominata<br />

da spagnoli, francesi e austriaci. La Torre<br />

Civica, di origini medievali, è il simbolo di questa<br />

città. Se si vuole scoprire la cucina del territorio<br />

si può andare a pranzo nel Ristorante Osteria del<br />

Giuse, al primo piano del centrale Hotel Italia. Un<br />

locale che permetterà di scoprire tutte le specialità<br />

tipiche dell’Oltrepò e della cucina lombarda.<br />

Prima di raggiungere l’Enoteca Regionale della<br />

Lombardia a Broni, distante 84 km da qui,<br />

si possono fare interessanti soste per scoprire<br />

cantine e agriturismi caratteristici. Poco distante<br />

da Stradella, a Zenevredo, si trovano la cantina<br />

la Tenuta il Bosco, della famiglia Zonin, dove<br />

vengono prodotti tutti i vini tipici dell’oltrepo:<br />

dalla Bonarda agli spumanti ottenuti con il Pinot<br />

Nero. Questo vitigno è il vero re di questa terra e<br />

raggiunge livelli qualitativi molto elevati: provare<br />

per credere.<br />

Un’altra interessante sosta, in una atmosfera completamente<br />

diversa, si può fare all’Agriturismo La<br />

Casa dei Nonni. Qui si possono scoprire i migliori<br />

abbinamenti tra i loro vini e la cucina del territorio:<br />

A Canneto Pavese<br />

si trova lAssociazione<br />

della Pancetta con la cotenna<br />

anche i salumi sono fatti da loro, seguendo la<br />

tradizione norcina di queste terre.<br />

SPUMANTE E BONARDA<br />

La prossima tappa è Montù Beccaria, seguendo<br />

un percorso che ha visto anche Tazio Nuvolari<br />

correre quando ancora i circuiti non esistevano<br />

e si correva sulle strade ordinarie. Obbligatorio<br />

fermarsi alla Cantina Storica il Monte, nata nel<br />

1902 è una delle prime, se non la prima, cantina<br />

sociale italiana. È un luogo dove gli spumanti realizzati<br />

con Pinot Nero la fanno da padrone, ma non<br />

solo. Qui esiste anche una della poche distillerie<br />

rimaste in Oltrepò, dove le vinacce diventano<br />

grappa e donano una seconda vita a quello che<br />

altrimenti sarebbe uno scarto. Ma si sa: i contadini<br />

non buttavano mai niente, e il detto che si accosta<br />

al maiale vale, in realtà, per tutto. Proseguendo<br />

si raggiunge Rovescala, dove si produce una tra<br />

le migliori Bonarda di tutto l’Oltrepò. Per scoprirla<br />

si può fare tappa alla Cantina Perego & Perego.<br />

Qui due giovani fratelli milanesi hanno scelto di<br />

diventare viticoltori e dare vita a una cantina che<br />

unisce innovazione con tradizione, qui si può<br />

assaggiare la Bonarda, sia mossa sia ferma.<br />

Pinot Nero e Bonarda<br />

sono il re e la regina<br />

dellOltrepò Pavese<br />

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