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Gulli Settembre Completo_low

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NUTRIZIONE<br />

DALL’AMANITA PHALLOIDES ALL’OVOLO MALEFICO:<br />

ATTENZIONE AI SOSIA VELENOSI<br />

può, per esempio, essere confusa con la<br />

velenosa Amanita muscaria (Ovolo malefico).<br />

L’Omphalotus olearius (Fungo dell’olivo),<br />

dal colore arancione, è responsabile di gravi<br />

intossicazioni: può venire scambiato per un<br />

comune finferlo da raccoglitori inesperti. Tra<br />

le specie micologiche più velenose, c’è la nota<br />

Amanita phalloides, che causa la stragrande<br />

maggioranza degli avvelenamenti in Europa. Può<br />

essere confusa con un prataiolo, appartenente<br />

al genere Agaricus. I sanguinelli (o sanguinacci),<br />

un genere particolare di lattari che, se toccati,<br />

emettono un lattice rossastro (vivono in simbiosi<br />

Improvvisarsi cercatori di funghi può essere<br />

molto pericoloso. Basti solo dire che le specie<br />

note sono circa 14mila su oltre 100mila. Per<br />

gli inesperti, dunque, il rischio di scambiare<br />

un fungo velonoso per uno buono è tutt’altro<br />

che remoto. L’Amanita caesarea, dal cappello<br />

rosso-arancio, conosciuto come Ovolo buono,<br />

con le conifere), hanno dei sosia velenosi che<br />

provocano disturbi gastrointestinali. L’Armillaria<br />

mellea, conosciuta come chiodino, è uno dei<br />

funghi più raccolti in autunno. Ha un cappello<br />

che varia dal giallo-miele al bruno rossiccio, al<br />

verdastro. Cresce in cespi alla base degli alberi<br />

e può essere scambiato con altri funghi tossici,<br />

come gli Hypholoma.<br />

QUANTI FUNGHI ESISTONO?<br />

In commercio, di funghi edibili, se ne contano a<br />

centinaia (le specie sono più di centomila, ma quelle<br />

conosciute sono alcune decine di migliaia). Tra i più<br />

comuni, champignon, porcini, chiodini, prataioli, cardoncelli,<br />

finferli, sanguinelli, prugnoli. Per i gourmet<br />

va segnalato il fungo di Borgotaro Igp, un’area particolarmente<br />

vocata che prevede quattro specie di<br />

porcini regolamentate da un disciplinare, tra cui un<br />

porcino tipicamente autunnale.<br />

Per quanto riguarda gli utilizzi in<br />

cucina, a parte le preparazione<br />

classiche (dal risotto<br />

con i porcini all’accompagnamento<br />

con la polenta),<br />

i funghi si fanno apprezzare<br />

per l’estrema versatilità<br />

negli abbinamenti. Tra i<br />

connubi innovativi, presi in<br />

prestito anche dall’Oriente, per<br />

esempio, la pasta, anche di<br />

riso, con funghi e bambù<br />

I funghi che si acquistano<br />

nei normali canali di<br />

distribuzione sono assolutamente sicuri. Non altrettanto<br />

quelli raccolti nei boschi. Se non si è più che<br />

sicuri è bene sempre contattare il servizio di controllo<br />

micologico organizzato dalle varie Asl. Molti funghi<br />

commestibili sono simili ad altri velenosi e un errore<br />

può essere letale.<br />

VERO O FALSO?<br />

Va sgomberato il campo da alcune credenze popolari.<br />

È falso ritenere che l’annerimento dell’aglio e<br />

della cipolla, mediante la cottura, sia significativo<br />

della tossicità dei funghi. Così come è<br />

falso ritenere che per valutarne<br />

la velenosità, basta verificare<br />

se vengano mangiati da<br />

insetti o altri animali. Colore,<br />

odore, viscosità sono<br />

altri parametri inaffidabili<br />

per l’eventuale<br />

commestibilità.<br />

Essiccazione e<br />

cottura non garantiscono,<br />

poi, l’eliminazione<br />

dell’eventuale veleno. G<br />

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