National Geographic
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DI MICHELLE NIJHUIS<br />
FOTOGRAFIE DI LYNN JOHNSON<br />
Èla domenica di Pasqua nella cittadina<br />
di San Antonio Aguas Calientes,<br />
nel Guatemala centrale. Elbia<br />
Pérez, sua sorella, le iglie e il nipotino<br />
di 18 mesi sono radunati attorno<br />
al tavolo della cucina, di fronte a un grande pentolone<br />
di tamales, involtini di mais ripieni di carne<br />
piccante e avvolti in foglie di banano. La stanza è<br />
satura di chiacchiere, risate e fumo, un fumo che<br />
fa lacrimare gli occhi e tossire.<br />
Alla famiglia non manca un fornello funzionante;<br />
il problema è che il gas della cucina a due<br />
fuochi si è esaurito, i Pérez non hanno i soldi per<br />
ricomprare la bombola, e che l’eiciente cucina<br />
a legna, un cilindro in cemento armato<br />
alto ino al ginocchio donato<br />
da un’organizzazione umanitaria<br />
internazionale, è troppo piccola per<br />
la pentola dei tamales. Così, come fa GUATEMALA<br />
più o meno una volta al mese, Pérez<br />
ha acceso il fuoco sotto la vecchia cucina<br />
a legna, una struttura improvvisata<br />
in mattoni che riversa il fumo<br />
direttamente nella stanza. Sono tutti consapevoli<br />
del fumo che invade la casa, ma è un fastidio a cui<br />
sono abituati, ed è trascurabile rispetto alla sida<br />
quotidiana di rimediare cibo e combustibile.<br />
Circa tre miliardi di persone nel mondo cucinano<br />
e riscaldano le abitazioni con fuochi a<br />
iamma libera, e benché il fumo si disperda rapidamente<br />
i danni che causa nel tempo sono molto<br />
gravi. Normalmente un fuoco per cucinare produce<br />
ogni ora una quantità di fumo pari a quella<br />
di circa 400 sigarette. Nel mondo in via di sviluppo<br />
i problemi di salute dovuti all’inalazione del fumo<br />
provocano un tasso di mortalità signiicativo sia<br />
tra i bambini al di sotto dei cinque anni che tra le<br />
donne. In più, per alimentare il fuoco una famiglia<br />
può passare 20 ore a settimana, o più, a fare legna.<br />
«La prima cosa che mandavamo giù ogni mattino<br />
era il fumo», racconta Marco Tulio Guerra,<br />
cresciuto in un’area rurale del Guatemala orientale<br />
assieme al fratello, che da bambino è rimasto gra-<br />
AMERICA<br />
DEL NORD<br />
OCEANO<br />
PACIFICO<br />
vemente ustionato dal fuoco della cucina di casa.<br />
Come se non bastasse, i fuochi domestici contribuiscono<br />
alla deforestazione - per procurarsi la legna<br />
si tagliano gli alberi - e producono particolato carbonioso,<br />
o fuliggine, che assorbendo la luce solare<br />
contribuisce al cambiamento climatico.<br />
Il problema dei fuochi a iamma libera è emerso<br />
negli anni Settanta, quando un terremoto portò in<br />
Guatemala diverse organizzazioni umanitarie internazionali.<br />
Da allora ilantropi e tecnici si sono<br />
prodigati per inventare e distribuire nei paesi in via<br />
di sviluppo una vasta gamma di versioni migliorate<br />
di fornelli da cucina, da quello a gas da campeggio<br />
alle grosse cucine economiche alimentate a legna.<br />
Oggi Guerra è proprietario di una fabbrica<br />
nel Guatemala centrale che ne<br />
AMERICA<br />
DEL SUD<br />
produce otto tipi diversi.<br />
Purtroppo, sostituire un fornello è<br />
più facile che cambiare abitudini radicate.<br />
Perché una famiglia accetti un<br />
nuovo strumento di cottura, sia l’apparecchio<br />
che il combustibile devono<br />
essere economici, facili da reperire e<br />
semplici da usare, e non è facile ottenere tutte e<br />
tre queste caratteristiche contemporanemente. E<br />
guai se con il nuovo fornello la cuoca prepara una<br />
pietanza che non è all’altezza! Expedita Ramírez<br />
Marroquín, che lavora nel campo della salute ambientale<br />
con un gruppo di ricerca internazionale,<br />
ha notato che spesso, quando si tratta di adottare<br />
metodi di cottura più sicuri, l’impedimento più serio<br />
è lo scetticismo delle suocere.<br />
Con il tempo, però, anche le suocere si possono<br />
convincere. Negli altopiani occidentali del Guatemala<br />
la bisnonna Eugenia Velásquez Orozco<br />
ricorda quando a casa sua si passò dalla iamma libera<br />
al fornello con canna fumaria. Nelle mattine<br />
fredde le mancava il calore del fuoco, ma poi si è<br />
abituata. Ora la moglie di suo nipote sta imparando<br />
a usare un fornello a gas. N<br />
Questo servizio è stato in parte inanziato dal Pulitzer<br />
Center on Crisis Reporting.<br />
66 national geographic • SetteMBre 2017<br />
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