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ANTICIPAZIONI 2018<br />
SHIMANO<br />
S-PHYRE RC9<br />
Foto 1 - Con scarpe Shimano corrono oggi molti ciclisti dei team del World Tour<br />
Consensi diffusi presso i corridori<br />
il colosso Shimano li ha<br />
acquisiti non solo all’interno<br />
di quello che è il suo core-business<br />
costituito dai componenti per la trasmissione,<br />
ma anche in un altro segmento<br />
importantissimo della “filiera” ciclistica, le<br />
scarpe. Con scarpe Shimano, fateci caso,<br />
corrono oggi molti corridori dei team del<br />
World Tour (FOTO 1). È il segnale evidente,<br />
questo, che il livello qualitativo raggiunto<br />
da questi prodotti è elevato. Proprio dalla<br />
scorsa estate i professionisti che calzano<br />
“Shimano” hanno iniziato ad usare il nuovo<br />
modello di vertice della collezione, lo<br />
stesso che è stato poi ufficializzato nelle<br />
fiere dello scorso autunno e che noi abbiamo<br />
avuto modo di provare. Il modello<br />
in questione si chiama S-Phyre RC9 (FOTO<br />
2), rimpiazza al vertice le precedenti R321<br />
(che escono definitivamente di gamma) e<br />
che rappresenta l’articolo più rappresentativo<br />
e più carico di contenuti tecnici della<br />
nuova linea prodotto chiamata appunto<br />
S-Phyre, nella quale trovano spazio anche<br />
altri capi di abbigliamento, e in particolare<br />
maglia, pantaloni e calzini estivi.<br />
Struttura compatta ed integrata<br />
Le S-Phyre RC9 sono inquadrabili in quella<br />
categoria di scarpe ciclistiche che è assai<br />
frequente ai nostri giorni, dove la struttura<br />
della tomaia è costruita in pezzo unico,<br />
senza cuciture (FOTO 3); scarpe di questo<br />
tipo si distinguono subito per un design<br />
elegante, ma più che altro garantiscono<br />
maggiore uniformità alla calzata, evitano<br />
qualsiasi possibilità di sormonti interni di<br />
materiale (potenzialmente fastidiosi per<br />
la pelle), aumentano il coefficiente aerodinamico<br />
e non da ultimo riducono il peso<br />
della calzatura nel suo complesso. Ma alla<br />
base della leggerezza estrema delle S-<br />
Phyre RC9 c’è anche e soprattutto altro: la<br />
suola è ovviamente in carbonio (FOTO 4),<br />
ed è accoppiata alla tomaia con un procedimento<br />
particolare, che ha permesso di<br />
eliminare il sottopiede interno sul quale<br />
solitamente si cuce la tomaia. In questo<br />
caso, infatti, la tomaia è unita strutturalmente<br />
alla suola attraverso un supporto<br />
perimetrale che garantisce una coesione<br />
stabile, duratura e precisa tra le due parti.<br />
Il risultato sulla bilancia parla chiaro:<br />
528 grammi per il paio in taglia 44 che<br />
abbiamo testato. Non finisce qui, perché<br />
l’accoppiamento particolare tra tomaia e<br />
suola delle S-Phyre RC9 consente anche<br />
di ottenere una scarpa che ha un profilo<br />
più basso nella zona sottostante i malleoli<br />
(FOTO 5), a tutto benefico della migliore<br />
libertà possibile della articolazione del<br />
piede. Tornando alle caratteristiche della<br />
tomaia, questa è costruita con la microfibra<br />
sintetica Teijin Avail, molto leggera<br />
e anche molto sottile, tanto da asciugarsi<br />
anche molto velocemente se si prende<br />
l’acqua. La tomaia è inoltre microforata<br />
praticamente lungo tutta la porzione anteriore,<br />
ovviamente con finalità di maggiore<br />
ventilazione.<br />
Misure, compatibilità, prezzo<br />
Le S-Phyre RC9 sono in vendita a 350 euro.<br />
Sono proposte in una gamma misure che