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InBici settembre-ottobre

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114<br />

ANTICIPAZIONI 2018<br />

SHIMANO<br />

S-PHYRE RC9<br />

Foto 1 - Con scarpe Shimano corrono oggi molti ciclisti dei team del World Tour<br />

Consensi diffusi presso i corridori<br />

il colosso Shimano li ha<br />

acquisiti non solo all’interno<br />

di quello che è il suo core-business<br />

costituito dai componenti per la trasmissione,<br />

ma anche in un altro segmento<br />

importantissimo della “filiera” ciclistica, le<br />

scarpe. Con scarpe Shimano, fateci caso,<br />

corrono oggi molti corridori dei team del<br />

World Tour (FOTO 1). È il segnale evidente,<br />

questo, che il livello qualitativo raggiunto<br />

da questi prodotti è elevato. Proprio dalla<br />

scorsa estate i professionisti che calzano<br />

“Shimano” hanno iniziato ad usare il nuovo<br />

modello di vertice della collezione, lo<br />

stesso che è stato poi ufficializzato nelle<br />

fiere dello scorso autunno e che noi abbiamo<br />

avuto modo di provare. Il modello<br />

in questione si chiama S-Phyre RC9 (FOTO<br />

2), rimpiazza al vertice le precedenti R321<br />

(che escono definitivamente di gamma) e<br />

che rappresenta l’articolo più rappresentativo<br />

e più carico di contenuti tecnici della<br />

nuova linea prodotto chiamata appunto<br />

S-Phyre, nella quale trovano spazio anche<br />

altri capi di abbigliamento, e in particolare<br />

maglia, pantaloni e calzini estivi.<br />

Struttura compatta ed integrata<br />

Le S-Phyre RC9 sono inquadrabili in quella<br />

categoria di scarpe ciclistiche che è assai<br />

frequente ai nostri giorni, dove la struttura<br />

della tomaia è costruita in pezzo unico,<br />

senza cuciture (FOTO 3); scarpe di questo<br />

tipo si distinguono subito per un design<br />

elegante, ma più che altro garantiscono<br />

maggiore uniformità alla calzata, evitano<br />

qualsiasi possibilità di sormonti interni di<br />

materiale (potenzialmente fastidiosi per<br />

la pelle), aumentano il coefficiente aerodinamico<br />

e non da ultimo riducono il peso<br />

della calzatura nel suo complesso. Ma alla<br />

base della leggerezza estrema delle S-<br />

Phyre RC9 c’è anche e soprattutto altro: la<br />

suola è ovviamente in carbonio (FOTO 4),<br />

ed è accoppiata alla tomaia con un procedimento<br />

particolare, che ha permesso di<br />

eliminare il sottopiede interno sul quale<br />

solitamente si cuce la tomaia. In questo<br />

caso, infatti, la tomaia è unita strutturalmente<br />

alla suola attraverso un supporto<br />

perimetrale che garantisce una coesione<br />

stabile, duratura e precisa tra le due parti.<br />

Il risultato sulla bilancia parla chiaro:<br />

528 grammi per il paio in taglia 44 che<br />

abbiamo testato. Non finisce qui, perché<br />

l’accoppiamento particolare tra tomaia e<br />

suola delle S-Phyre RC9 consente anche<br />

di ottenere una scarpa che ha un profilo<br />

più basso nella zona sottostante i malleoli<br />

(FOTO 5), a tutto benefico della migliore<br />

libertà possibile della articolazione del<br />

piede. Tornando alle caratteristiche della<br />

tomaia, questa è costruita con la microfibra<br />

sintetica Teijin Avail, molto leggera<br />

e anche molto sottile, tanto da asciugarsi<br />

anche molto velocemente se si prende<br />

l’acqua. La tomaia è inoltre microforata<br />

praticamente lungo tutta la porzione anteriore,<br />

ovviamente con finalità di maggiore<br />

ventilazione.<br />

Misure, compatibilità, prezzo<br />

Le S-Phyre RC9 sono in vendita a 350 euro.<br />

Sono proposte in una gamma misure che

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