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GRANFONDO INTERNAZIONALE TORINO<br />
ZEN<br />
DUCA DI SUPERGA<br />
Il podio della Granfondo, da sx Paolo Castelnovo, Enrico Zen Paolo e Lorenzo Fanelli - Photo By Newspower.it<br />
Il bassanese Enrico Zen, portacolori<br />
dell’ASD Team Terenzi Green, è il vincitore<br />
della Granfondo Internazionale<br />
Torino partita lo scorso 3 <strong>settembre</strong><br />
dal Parco del Valentino, tra il Castello<br />
e il Borgo Medievale. Oltre 1.700 gli iscritti,<br />
‘richiamati alle armi’ dal condottiero del GS<br />
Alpi Vittorio Mevio, promotore di una Granfondo<br />
scoppiettante. Due i percorsi preparati<br />
per questa Granfondo, valevole tra l’altro<br />
per i circuiti Prestigio, Zero Wind Show,<br />
Gran Trofeo GS Alpi e Nord Ovest Road Cup<br />
2017: un itinerario medio di 99 km e 2274<br />
metri di dislivello ed uno lungo di 128 km e<br />
2667 metri di dislivello.<br />
Una delle tante novità che Vittorio Mevio<br />
ha tirato fuori dal cilindro per quest’anno è<br />
stata proprio la partenza a pochi metri dal<br />
Castello del Valentino: scattati al via sbandierato<br />
dall’assessore torinese allo sport<br />
Roberto Finardi, i cicloamatori hanno avuto<br />
poco più di 3 chilometri per riscaldare i<br />
muscoli, incontrando subito la prima salita<br />
di giornata in direzione di Pino Torinese.<br />
Già qui, dopo aver guadagnato i 600 metri<br />
di altitudine in meno di mezzora, qualcuno<br />
ha provato a rendere più vivace la gara: si è<br />
così formato in testa alla corsa un nutrito<br />
gruppo di circa trenta atleti. I cicloamatori<br />
sono poi scollinati in picchiata verso Castiglione<br />
Torinese, per poi darsi ai saliscendi<br />
in mezzo a quelle terre buone da tartufi<br />
che hanno immesso gli atleti nell’Astigiano:<br />
qui si è assistito alla concretizzazione della<br />
sfuriata di un tenace terzetto costituito da<br />
Riccardo Donatello, Simone Piazza e Andrea<br />
Natali, capaci di staccare il gruppo di<br />
un buon minuto.<br />
La situazione del trio era però destinata a<br />
cambiare molto in fretta, in quanto al 47°<br />
km i granfondisti hanno abbandonato i<br />
mediofondisti.<br />
I più ‘dediti al sacrificio’, infervorati forse<br />
dalla visione delle Alpi sullo sfondo, hanno<br />
infatti aggiunto alla propria fatica quotidiana<br />
anche l’erta fino a Cocconato d’Asti, per<br />
poi ricongiungersi con quelli del percorso<br />
medio in località Boscorotondo.<br />
Mentre Piazza e Natali giravano per il lungo,<br />
Donatello si trovava così da solo in testa<br />
al medio. Dietro però non erano certo<br />
d’accordo e a riprenderlo ci hanno quindi<br />
pensato Niki Giussani e Aldo Ghiron, i quali<br />
prima l’hanno risucchiato e poi l’hanno<br />
staccato: i due hanno fatto comunella<br />
fino all’ultima imponente salita verso la<br />
Basilica di Superga, dove in volata Ghiron<br />
(2h59’37”), atleta di Pecetto Torinese portacolori<br />
del team Dottabike, ha saputo<br />
staccare l’esperto Giussani, comasco del<br />
team Marville. “È il terzo anno che partecipo<br />
- ha commentato Ghiron - le altre volte<br />
ero arrivato sempre quarto, quest’anno mi