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InBici settembre-ottobre

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54<br />

GRANFONDO INTERNAZIONALE TORINO<br />

ZEN<br />

DUCA DI SUPERGA<br />

Il podio della Granfondo, da sx Paolo Castelnovo, Enrico Zen Paolo e Lorenzo Fanelli - Photo By Newspower.it<br />

Il bassanese Enrico Zen, portacolori<br />

dell’ASD Team Terenzi Green, è il vincitore<br />

della Granfondo Internazionale<br />

Torino partita lo scorso 3 <strong>settembre</strong><br />

dal Parco del Valentino, tra il Castello<br />

e il Borgo Medievale. Oltre 1.700 gli iscritti,<br />

‘richiamati alle armi’ dal condottiero del GS<br />

Alpi Vittorio Mevio, promotore di una Granfondo<br />

scoppiettante. Due i percorsi preparati<br />

per questa Granfondo, valevole tra l’altro<br />

per i circuiti Prestigio, Zero Wind Show,<br />

Gran Trofeo GS Alpi e Nord Ovest Road Cup<br />

2017: un itinerario medio di 99 km e 2274<br />

metri di dislivello ed uno lungo di 128 km e<br />

2667 metri di dislivello.<br />

Una delle tante novità che Vittorio Mevio<br />

ha tirato fuori dal cilindro per quest’anno è<br />

stata proprio la partenza a pochi metri dal<br />

Castello del Valentino: scattati al via sbandierato<br />

dall’assessore torinese allo sport<br />

Roberto Finardi, i cicloamatori hanno avuto<br />

poco più di 3 chilometri per riscaldare i<br />

muscoli, incontrando subito la prima salita<br />

di giornata in direzione di Pino Torinese.<br />

Già qui, dopo aver guadagnato i 600 metri<br />

di altitudine in meno di mezzora, qualcuno<br />

ha provato a rendere più vivace la gara: si è<br />

così formato in testa alla corsa un nutrito<br />

gruppo di circa trenta atleti. I cicloamatori<br />

sono poi scollinati in picchiata verso Castiglione<br />

Torinese, per poi darsi ai saliscendi<br />

in mezzo a quelle terre buone da tartufi<br />

che hanno immesso gli atleti nell’Astigiano:<br />

qui si è assistito alla concretizzazione della<br />

sfuriata di un tenace terzetto costituito da<br />

Riccardo Donatello, Simone Piazza e Andrea<br />

Natali, capaci di staccare il gruppo di<br />

un buon minuto.<br />

La situazione del trio era però destinata a<br />

cambiare molto in fretta, in quanto al 47°<br />

km i granfondisti hanno abbandonato i<br />

mediofondisti.<br />

I più ‘dediti al sacrificio’, infervorati forse<br />

dalla visione delle Alpi sullo sfondo, hanno<br />

infatti aggiunto alla propria fatica quotidiana<br />

anche l’erta fino a Cocconato d’Asti, per<br />

poi ricongiungersi con quelli del percorso<br />

medio in località Boscorotondo.<br />

Mentre Piazza e Natali giravano per il lungo,<br />

Donatello si trovava così da solo in testa<br />

al medio. Dietro però non erano certo<br />

d’accordo e a riprenderlo ci hanno quindi<br />

pensato Niki Giussani e Aldo Ghiron, i quali<br />

prima l’hanno risucchiato e poi l’hanno<br />

staccato: i due hanno fatto comunella<br />

fino all’ultima imponente salita verso la<br />

Basilica di Superga, dove in volata Ghiron<br />

(2h59’37”), atleta di Pecetto Torinese portacolori<br />

del team Dottabike, ha saputo<br />

staccare l’esperto Giussani, comasco del<br />

team Marville. “È il terzo anno che partecipo<br />

- ha commentato Ghiron - le altre volte<br />

ero arrivato sempre quarto, quest’anno mi

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