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Il passaggio dei ciclisti sul Campidoglio davanti al Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II, meglio conosciuto con il nome di Vittoriano o Altare della Patria<br />
la Granfondo Stelvio Santini. Non solo, alla<br />
“Stelvio” anche chi ha vinto le cronoscalate<br />
si è divertito tantissimo, ha dato tutto in salita<br />
e se la è goduta con gli amici sul resto del<br />
percorso. Se anche l’agonista di vertice apprezza,<br />
significa che il formato funziona. Noi<br />
siamo stati i primi ad applicarlo e ci siamo<br />
anche assunti il rischio di un probabile crollo<br />
degli iscritti che invece non c’è stato, anzi.<br />
Ora questa formula sta diventando assai<br />
frequente e a mio avviso dovrebbe essere la<br />
regola, come ad esempio succede in Svizzera,<br />
dove negli eventi agonistici amatoriali in<br />
bicicletta è obbligatoria la neutralizzazione<br />
della corsa in discesa.<br />
E che qualcosa stia cambiando lo dimostra<br />
la creazione di Formula Bici, un’associazione<br />
che raccoglie praticamente tutti i più<br />
importanti eventi di ciclismo di massa. Ciò<br />
dimostra la voglia di unirsi e confrontarsi<br />
per crescere assieme.<br />
Quale presidente di Formula Bici ti confesso<br />
comunque che fatico un po’ a far passare<br />
certi messaggi agli altri associati, a far fare<br />
loro un passetto in avanti, a provare a vedere<br />
che succede se si provasse a lasciare solo<br />
le classifiche delle cronoscalate o almeno a<br />
neutralizzare i tempi sulle discese e sui tratti<br />
potenzialmente pericolosi.<br />
Ma finalmente se ne sta discutendo e<br />
senza malcelata diffidenza.<br />
Certo c’è un po’ di paura che il “cliente” tipo,<br />
quello oramai acquisito, possa non essere<br />
d’accordo. Ma oggi ci si deve sforzare di<br />
attingere ad un bacino molto più ampio e<br />
quasi vergine per trovarne molti altri, anche<br />
correndo il rischio di perdere alcuni clienti<br />
acquisiti.<br />
In Italia il mondo di chi usa la bicicletta è<br />
fatto di due milioni utenti, io credo che sia<br />
più logico guardare a questi piuttosto che<br />
continuare a rivolgersi solo ai centomila che<br />
corrispondono ai ciclisti tesserati che ben<br />
conosciamo.<br />
Tornando al nostro evento, posso dire che<br />
il title sponsor, Campagnolo, ha capito che<br />
In Bici ai Castelli (la manifestazione cicloturistica<br />
contemporanea con la Granfondo,<br />
ndr) è il vero scivolo di ingresso al granfondismo,<br />
è il principale strumento attraverso<br />
cui trovare nuovi praticanti. Invece in Italia<br />
il fulcro dell’evento granfondo è considerato<br />
sempre e solo il percorso lungo, ancora meglio<br />
se duro oppure estremo. Bisognerebbe<br />
forse invertire completamente questo punto<br />
di vista».<br />
Cosa la “tua” granfondo deve ancora<br />
migliorare?<br />
«La domanda dovresti farla a chi, come te,<br />
partecipa. Ma provo a risponderti. Diciamo<br />
che dobbiamo sforzarci ancora per far capire<br />
che la Granfondo Campagnolo Roma non<br />
è solo Roma, la sua storia e i suoi monumenti.<br />
La granfondo è anche i Castelli Romani e<br />
i suoi paesaggi straordinariamente belli.<br />
Negli scorsi anni, da romano, ho sentito<br />
molti commenti di non romani che si stupivano<br />
della bellezza, della monumentalità e<br />
assieme a queste della tecnicità del nostro<br />
percorso, un percorso che mai avrebbero<br />
immaginato di trovare. Credo che questo sia<br />
il messaggio che ci dobbiamo sforzare di far<br />
passare. Il percorso, non lo dimentichiamo,<br />
ricalca quello del Giro del Lazio, una delle<br />
più grandi ed importanti classiche finita,<br />
come sempre più spesso capita in Italia, nel<br />
cassetto di chi la organizzava. Prova a leggerne<br />
l’albo d’oro e troverai i nomi di Bartali,<br />
Gimondi, Bugno, Bettini, Bartoli, Tafi, De<br />
Vlaeminck e di tanti altri grandissimi campioni.<br />
E l’ultima l’ha vinta nel 2014 un certo<br />
Valverde. Gara durissima quasi mai vinta in<br />
volata. E quest’anno a GFCR Gimondi, Tafi,<br />
Bettini verranno per pedalare tra noi assieme<br />
a tipetti come Ballan, Museeuw…sarà<br />
bellissimo averli nel gruppo.<br />
E poi dobbiamo far capire a tutti che alla<br />
Gran Fondo Campagnolo Roma ci si diverte,<br />
ci si emoziona guardando il Colosseo alle<br />
tue spalle, in griglia si ride, non ci sono volti<br />
seri e scuri perché concentrati sulla gara che<br />
sta per partire. E se qualcuno sarà troppo<br />
serio troveremo il modo di far ridere anche<br />
lui. Ma fondamentale sarà accoppiare la<br />
granfondo con un grandissimo evento ciclistico<br />
professionistico che qui a Roma manca.<br />
Un po’ come succede a Londra, dove alla<br />
Prudential Ride London si è unita una gara<br />
professionistica che oggi è diventata appuntamento<br />
World Tour. E siccome Roma<br />
(e l’Italia) non si sente seconda a nessuno...<br />
Agli eventi esteri dobbiamo provare a far<br />
capire che noi non ci siamo addormentati e<br />
tantomeno rassegnati. Dobbiamo acquisire<br />
la consapevolezza che non abbiamo nulla<br />
di meno, anzi. Ma dobbiamo fare un salto di<br />
qualità deciso, salvaguardando la passione<br />
artigianale che è il nostro