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Archeomatica 3 2017

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Tecnologie per i Beni Culturali<br />

19<br />

Il ruolo di Wikimedia Italia nel progetto<br />

Connected Open Heritage - Ad<br />

aprile 2016 Wikimedia Italia ha attivato<br />

una collaborazione per la realizzazione<br />

di Connected Open Heritage<br />

(COH), un progetto di Wikimedia Svezia<br />

nato con l’obiettivo di tutelare e<br />

diffondere, grazie alla preservazione<br />

digitale, la conoscenza del patrimonio<br />

culturale internazionale a rischio.<br />

Sono tantissimi infatti i siti e i beni<br />

culturali nel mondo che – a causa di<br />

guerre, fenomeni naturali o della semplice<br />

incuria umana – sono in pericolo<br />

e rischiano di essere persi per sempre.<br />

Nell’ambito del progetto, Wikimedia<br />

Italia ha raccolto e rilasciato con licenza<br />

libera su Wikimedia Commons<br />

oltre 1.000 immagini di beni culturali<br />

che – da ora in avanti – saranno accessibili<br />

a tutti e liberamente riutilizzabili<br />

per ogni scopo.<br />

Le fotografie “liberate” sono state<br />

scattate da archeologi e volontari<br />

italiani impegnati in studi sul campo<br />

in Siria e in Giordania tra il 1993 e il<br />

2000: grazie al loro lavoro di documentazione<br />

oggi possiamo conservare una<br />

testimonianza del patrimonio culturale<br />

locale, compresi beni parzialmente<br />

o completamente distrutti a causa dei<br />

conflitti e delle incursioni dell’ISIS.<br />

Tutto ciò non sarebbe stato possibile<br />

senza Virgina Cirilli, che ha curato<br />

i rapporti con il GAR (Gruppo Archeologico<br />

Romano), e Marina Milella,<br />

presidente di DecArch (Decorazione<br />

Architettonica Romana), entrambe archeologhe<br />

e socie di Wikimedia Italia:<br />

grazie al loro operato sono state rilasciate<br />

1021 immagini, 483 fornite dal<br />

GAR – già scansionate – e 538 diapositive<br />

messe a disposizione da DecArch,<br />

che le ha digitalizzate per l’occasione.<br />

Sebbene si sia iniziato a lavorare al<br />

progetto sin da subito, i rappresentanti<br />

di Wikimedia Italia e Wikimedia<br />

Svezia si sono incontrati a luglio 2016 a<br />

Wikimania Esino Lario, dove è avvenuto<br />

simbolicamente il passaggio di consegna<br />

delle fotografie: nei cinque mesi<br />

successivi l’associazione svedese ha<br />

lavorato al caricamento massivo degli<br />

scatti su Wikimedia Commons.A ogni<br />

immagine è stato associato un template<br />

creato appositamente, che attribuisce<br />

la provenienza degli scatti al GAR o<br />

a DecArch; inoltre, anche grazie all’aiuto<br />

e alle conoscenze approfondite<br />

di Marina Milella, per ogni scatto sono<br />

stati inseriti metadati specifici riguardanti<br />

il bene rappresentato.<br />

Le informazioni disponibili sono soprattutto<br />

in italiano, ma è già in programma<br />

la traduzione dei dati in inglese,<br />

con l’obiettivo di aumentarne la<br />

diffusione e renderle accessibili a un<br />

numero ancora più ampio di persone.<br />

Una delle immagini digitalizzate, che<br />

raffigura il sito archeologico di Palmira<br />

prima della sua distruzione per mano<br />

dell’ISIS è stata scelta per rappresentare<br />

la Siria nella mostra fotografica<br />

sul patrimonio culturale a rischio<br />

“Journeys Through Our Fragile Heritage:<br />

discover, preserve, transmit” ,<br />

esposta presso la sede UNESCO di Parigi.<br />

Le immagini di Connected Open<br />

Heritage sono state inoltre esposte<br />

in Svezia, in Canada (nell’ambito di<br />

Wikimania Montréal <strong>2017</strong>) e in Italia,<br />

parte integrante della mostra “Opera<br />

Libera” inaugurata a Roma, presso il<br />

Museo nazionale etrusco di Villa Giulia<br />

in collaborazione con il MiBACT, quindi<br />

a Reggio Calabria e a Rossano Calabro.<br />

L’esperienza di Connected Open Heritage<br />

attesta il grande valore della<br />

collaborazione tra i capitoli nazionali<br />

e dimostra le grandi potenzialità dei<br />

progetti Wikimedia – non solo Wikipedia<br />

ma anche i progetti fratelli, come<br />

Wikimedia Commons – nel favorire la<br />

libertà di accesso, la visibilità e la tutela<br />

del nostro patrimonio culturale<br />

mondiale, sensibilizzando e coinvolgendo<br />

la comunità in tal senso, prima<br />

linea di difesa e di valorizzazione del<br />

proprio patrimonio.<br />

Via Indipendenza, 106<br />

46028 Sermide - Mantova - Italy<br />

Phone +39.0386.62628<br />

info@geogra.it<br />

www.geogra.it

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