Archeomatica 3 2017
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AZIENDE E PRODOTTI<br />
TUTELA DEI BENI CULTURALI<br />
TECNOLOGIA WIRELESS PER IL CONTROLLO DEL<br />
MICROCLIMA NEGLI AMBIENTI CONSERVATIVI<br />
A dicembre <strong>2017</strong> è iniziata una campagna di monitoraggio<br />
microclimatico, utilizzando per la prima volta<br />
presso un importante museo di Roma, una rete di monitoraggio<br />
con sistema Wireless e di ridotte dimensioni.<br />
La sperimentazione per la valutazione del microclima<br />
durerà diversi mesi, e verrà condotta dai professionisti<br />
di Ascisse S.r.l., azienda specializzata nel settore degli<br />
strumenti di misura e dei sistemi di controllo ambientale<br />
complessi.<br />
Attualmente, è sempre più diffusa la consapevolezza<br />
che il controllo del microclima rappresenti negli ambienti<br />
espositivi e conservativi un’esigenza irrinunciabile<br />
per la corretta gestione delle opere d’arte: la conservazione<br />
del patrimonio culturale oggi deve essere infatti<br />
affrontata non solo mediante interventi e restauri<br />
d’urgenza, ma preferibilmente in maniera preventiva:<br />
il controllo in continuo dei parametri ambientali, si colloca<br />
di fatto tra le principali attività preventive, ed è<br />
regolamentato da normative e linee guida tecniche,<br />
leggi (vedi il D.M. n. 10 Maggio 2001), finalizzate a stabilire<br />
i criteri di base circa l’esecuzione delle misure,<br />
ed a fornire indicazioni sui livelli e sui limiti di variabilità<br />
cui attenersi.<br />
In questo senso, la tecnologia Wireless viene incontro<br />
alle necessità conservative degli ambienti museali,<br />
spesso costituiti da un elevato numero di sale espositive<br />
dislocate su vari livelli. Infatti, rispetto ai sistemi di<br />
monitoraggio oggi già molto diffusi con sensori Standalone,<br />
una rete Wireless offre molteplici vantaggi, mantenendo<br />
elevati gli standard qualitativi:<br />
4 La possibilità di gestire completamente i dati acquisiti<br />
dai sensori posizionati in diversi punti da un’unica<br />
postazione: configurazione del sistema, scarico<br />
dei dati, impostazione delle soglie di allarme in<br />
funzione degli oggetti da conservare, controllo del<br />
segnale radio.<br />
4 I dati potranno essere fruibili in qualsiasi momento<br />
ed in qualsiasi parte del mondo grazie all’accesso a<br />
piattaforme web o Cloud.<br />
4 Si eviterà il rischio di mancata registrazione dati (a<br />
causa per esempio dello scarico delle batterie dei<br />
sensori).<br />
Il sistema di acquisizione sarà formato da diverse parti<br />
trasmittenti (Sensori ambientali) e da una parte ricevente<br />
(Unità di base). I sensori verranno posizionati<br />
in diverse sale del museo: i dati acquisiti vengono<br />
trasmessi tramite segnale RF all’Unità di base, che a<br />
sua volta trasmetterà i dati direttamente al PC. I dati<br />
registrati vengono in seguito archiviati in una banca<br />
dati fruibile in qualsiasi momento tramite un apposito<br />
software. L’unità di base potrà essere collegata al PC<br />
tramite USB, WiFi, moduli Ethernet o modem GSM. Inoltre,<br />
nelle situazioni di difficile trasmissione del segnale<br />
radio, appositi ripetitori consentiranno di espandere il<br />
segnale virtualmente all’infinito, garantendo sempre<br />
una copertura ottimale.<br />
Il progetto prevede, oltre alla promozione di una affidabile<br />
rete di monitoraggio senza fili, un’approfondita<br />
analisi statistica ed interpretazione dei dati acquisiti,<br />
con riferimento sia alla vasta letteratura internazionale<br />
disponibile, che alle specifiche contenute nelle attuali<br />
normative e linee guida di settore. L’obiettivo è quello<br />
di definire migliori strategie di controllo per la tutela<br />
del Patrimonio Culturale, nell’ottica di costruire in<br />
futuro un’unica rete di sistemi per il monitoraggio e la<br />
valutazione microclimatica di svariate tipologie di ambienti<br />
conservativi.<br />
Per maggiori informazioni sui sistemi e servizi offerti<br />
consultare il sito www.ascisse.it<br />
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3D di edifici antichi,<br />
costruito storico, monumenti,<br />
parchi e siti archeologici in<br />
tempi estremamente ridotti,<br />
risultando perfettamente operativo anche in zone con<br />
assenza di ricezione del segnale GPS. E’ un laser scanner<br />
professionale portatile, in grado di catturare dati<br />
LiDAR in movimento e generare una nuvola di punti 3D.<br />
Questa innovativa modalità di rilevamento mobile consente<br />
di visualizzare il dato in tempo reale ed ottenere<br />
la nuvola di punti 3D in tempi rapidissimi per poter così<br />
passare velocemente ad una fase di valutazione preprogettuale<br />
di fattibilità e verifica. Volendo considerare<br />
analisi più specifiche, la mappa 3D ottenuta in modo<br />
speditivo può essere molto utile per effettuare un confronto<br />
tra il costruito (as-built) e il progetto BIM (asdesigned),<br />
operando di fatto una verifica del corretto<br />
svolgimento dei lavori.<br />
HERON LITE è composto da un sensore Velodyne Puck<br />
VLP-16 LITE, da una IMU compatta e da una robusta<br />
unità di controllo da cui gestire tutte le attività di rilievo.<br />
HERON LITE è in grado di generare mappe 3D in<br />
tempo reale, è facilmente trasportabile e assai versatile.<br />
L›operatore può infatti optare tra diverse configurazioni:<br />
ad esempio, il sensore laser può essere montato<br />
su supporto impugnabile o fissato su apposito caschetto<br />
per una libertà di movimento ancora maggiore. In entrambi<br />
i casi, la modalità di utilizzo risulta immediata e<br />
semplice: basta infatti avviare il sistema dall’apposito<br />
pannello di controllo ed iniziare a camminare.<br />
HERON LITE è in grado di superare la classica tecnologia<br />
SLAM, introducendo algoritmi brevettati di ottimizza-<br />
42 ArcheomaticA N°3 3 settembre <strong>2017</strong>