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La Toscana nuova febbraio

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A cura di<br />

Elena Maria Petrini<br />

Il gastronomo Arkiwine racconta...<br />

Varietà e proprietà dei cereali<br />

di Andrea Russo<br />

I<br />

cereali sono piante annuali: crescono,<br />

fioriscono, producono frutti ed infine<br />

muoiono. Un ciclo che si conclude<br />

entro un anno dalla semina. I più importanti<br />

sono otto: l’onnipresente grano, nella<br />

versione tenero o duro, e a seguire, ma<br />

non per importanza, farro, riso, mais, orzo,<br />

avena, segale e miglio. L’etimologia<br />

della parola “cereale” deriva dalla parola<br />

latina Ceres, la dea romana del raccolto<br />

e dell’agricoltura. Questo denota l’importanza<br />

attribuita a questo alimento dai nostri<br />

avi. I cereali non sono coltivati nel<br />

medesimo modo ed hanno esigenze climatiche<br />

diverse. Per esempio, il frumento,<br />

la segale, l’aveva, l’orzo e il farro sono<br />

cereali della stagione fredda, piante robuste<br />

che amano climi moderati, cessano<br />

di crescere quando le temperature salgono<br />

vigorosamente mentre possono, invece,<br />

prosperare negli inverni più rigidi. Riso,<br />

mais e miglio sono cereali della stagione<br />

calda, più delicati, preferiscono temperature<br />

più elevate. Nell’alimentazione umana<br />

i cereali sono consumati quotidianamente.<br />

Tuttavia, la maggior parte della popolazione<br />

si alimenta troppo con gli stessi. È<br />

il caso del frumento e di tutti i suoi derivati<br />

(pasta, biscotti, croissant), nonché del<br />

mais (polenta e biscotti), entrambi per lo<br />

più raffinati. In Italia e nei paesi sviluppati<br />

il cereale principe dell’alimentazione è il<br />

grano che viene usato per produrre pane,<br />

pasta, biscotti, grissini, brioche e la maggior<br />

parte dei prodotti da forno. In piccole<br />

quantità invece vengono consumati: riso,<br />

farro, mais, orzo e avena. Irrisorio, almeno<br />

in Italia, è l’utilizzo di segale e miglio. Mangiare<br />

a rotazione le tante varietà di cereali<br />

garantisce la copertura di tutti gli elementi<br />

nutrizionali di cui il nostro organismo ha<br />

bisogno. È fondamentale, però, mangiarli<br />

integrali e non raffinati, cioè non espropriati<br />

del loro guscio esterno, lo strato<br />

aleuronico, presente nella cariosside degli<br />

stessi. Questo perché i numerosi elementi<br />

preziosi in loro custoditi andrebbero<br />

persi. Una variegata gamma di importanti<br />

nutrienti: proteine, carboidrati, grassi,<br />

enzimi, vitamine e minerali. Se un cereale<br />

è integrale offrirà maggior nutrimento e<br />

la giusta quantità di fibre per il nostro benessere<br />

quotidiano. I cereali sono uno dei<br />

pilastri della nostra catena alimentare insieme<br />

a frutta, verdura e legumi.<br />

Contatta il gastronomo:<br />

andrearusso.gastronomo@gmail.com<br />

L’autentico sapore del Giappone nel cuore di Firenze<br />

In via Romana un ristorante dove gustare le specialità della cucina nipponica<br />

di Elena Maria Petrini<br />

E’ uno staff tutto giapponese quello<br />

che accoglie gli appassionati di cucina<br />

orientale al ristorante Il cuore<br />

in via Romana 123 rosso a Firenze. <strong>La</strong><br />

parola d’ordine del giovane e gentilissimo<br />

proprietario, Nikato Takayama, è “omotenashi”,<br />

ovvero l’ospitalità, il tutto immerso<br />

in una perfetta atmosfera nipponica.<br />

Il cliente è considerato dalla cultura giapponese<br />

alla stregua di una divinità; da qui<br />

l’importanza di servirlo rispettandone tutte<br />

le esigenze ed offrendogli un percorso<br />

sensoriale attraverso i sapori tipici del Sol<br />

Levante: ospitalità, dunque, ma autentica,<br />

genuina e dettata dal cuore, come ricorda<br />

anche il nome del locale. In cucina<br />

due protagonisti ovviamente giapponesi:<br />

lo chef Masa specializzato nei piatti di pesce<br />

crudo e lo chef Jin che si occupa invece<br />

dei piatti a base di carne e di pesce cotti.<br />

Questi due “artisti” della cucina delizieranno<br />

i vostri palati con le famose specialità<br />

nipponiche, come il Sushi (pesce crudo<br />

e riso bianco), il Sashimi (solo pesce crudo),<br />

oltre al menù tipico giapponese à la<br />

carte e il Kaseiki, il tradizionale menù degustazione<br />

nelle due versioni “autentico”<br />

e “il cuore”. Il Kaseiki segue dettami filosofici,<br />

quasi di un’altra dimensione fatta di<br />

sapori da scoprire lentamente, ingredienti<br />

freschi, armonie di gusti e colori, ma anche<br />

amore per i dettagli e la qualità. Le<br />

portate sono elegantemente disposte su<br />

piatti singoli, con molte proposte affascinanti,<br />

come maiale grigliato con zenzero,<br />

insalate di branzino fresco, tonno e avocado,<br />

ma anche verdure marinate sottaceto,<br />

magari da accompagnare con polpette di<br />

pollo; il tutto sempre rispettando la stagionalità<br />

della materia prima. Come dessert il<br />

particolarissimo gelato Kuzumochi, da abbinare<br />

ad altri prodotti made in Japan, come<br />

il sake, varie qualità di tè verde, la birra<br />

di Saitama, le bevande alcoliche Shochu<br />

(d’orzo) e Umeshu (di prugna) e il Japanese<br />

whisky. Non manca una selezione di vini<br />

italiani a scelta tra bianchi, rosati e rossi.<br />

Contattail gastronomo:<br />

www.ristoranteilcuore.it<br />

52 ARKIWINE

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