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Premiato il re delle arance<br />
Fedeltà al lavoro per Mario Brighenti, titolare di una farm in Australia<br />
ATTIVITà<br />
ASSOCIATIVA<br />
Si è svolta domenica 24 gennaio in<br />
Gran Guardia l’edizione numero 38<br />
del premio Fedeltà al lavoro, dedicato<br />
a chi si è particolarmente distinto<br />
nel mondo economico, contribuendo<br />
a valorizzare l’immagine Verona.<br />
Tre i veronesi nel mondo che sono<br />
stati premiati c’è Mario Brighenti il<br />
cui padre emigrò ad inizio secolo in<br />
Australia partendo da Brenzone ed è<br />
oggi titolare di una “Farm”, azienda<br />
agricola di 300 ettari che produce ed<br />
esporta arance negli Usa e nel sud est<br />
asiatico.<br />
Premiati anche Lucio Dalla Bernardina<br />
dal Brasile fondatore di un’<br />
azienda metallurgica, originario di<br />
Castelnuovo del Garda e Hugo Jorge<br />
Menini dall’ Argentina titolare di un’<br />
azienda metalmeccanica ed originario<br />
di Colognola ai Colli.<br />
Brighenti, 69 anni, di Griffith ha creato<br />
un impero dal nulla, lavorando<br />
tanto, facendo tesoro di quanto gli<br />
è stato tramandato dai genitori. Il<br />
premio per lui, come ha scritto sul<br />
quotidiano L’Arena Barbara Bertasi,<br />
è stata una «grande ed inattesa soddisfazione»<br />
che ora si unisce anche alla<br />
«gioia» di trovarsi per alcuni giorni<br />
in Italia, a Brenzone, dove ha le sue<br />
radici. Brighenti è ospite della cugina<br />
Anna Brighenti, titolare dell’Hotel<br />
Brenzone, un posto e un mondo che<br />
ama e che concretizza quello che, fino<br />
al 1991, Mario aveva vissuto solo nei<br />
racconti della madre Alide Pedrocchi<br />
e del padre Giuseppe.Loro emigrarono<br />
nel 1938, per lavorare, nel piccolo<br />
villaggio di Lake Wyangan, vicino<br />
a Griffith. Da dipendente, Giuseppe<br />
arrivò ad acquistare una sua azienda<br />
agricola dove esordì coltivando la<br />
vite. Poi, dopo un’inondazione, altra<br />
frutta ed arance. Mario è ora a capo<br />
dell’azienda Sumar Produce PTY<br />
LTD, sorta di impero dell’arancia che<br />
16<br />
impiega annualmente, oltre alla figlia<br />
Johanna e al figlio Bart, una sessantina<br />
di dipendenti. L’agrume viene<br />
coltivato, confezionato ed esportato<br />
in moltissimi Paesi: «In Giappone,<br />
America, India, Gran Bretagna e altri,<br />
ma non in Italia», sorride Mario<br />
pensando alle nostre produzioni e<br />
«considerate le diverse leggi del mercato<br />
europeo».Brighenti, 25 anni fa,<br />
acquistò 1000 acri di terra dei quali<br />
400 ad aranceto.<br />
Nel clima desertico che caratterizza<br />
Griffith, le arance maturano praticamente<br />
sempre: «Quelle da mangiare<br />
da giugno a novembre e quelle da<br />
spremuta da novembre a giugno»,<br />
spiega. «Inoltre, grazie alla produzione<br />
continua, che garantisce un<br />
prodotto sempre fresco, siamo riusciti<br />
a crearne uno nuovo: un succo<br />
che imbottigliamo in contenitori di<br />
plastica nei quali, senza aggiungere<br />
conservanti, si mantiene naturalmente<br />
per un mese e mezzo. Una grande<br />
soddisfazione che sta dando ancora<br />
più lustro alla nostra ‘farm’ dove coltiviamo<br />
anche più qualità di mandarini<br />
e limoni». Una «farm» che Mario<br />
deve amare particolarmente visto che<br />
il nome, «Suman», è la sintesi del<br />
nome della moglie Susan e del suo,<br />
Mario.Solo nel 1991 Mario ha potuto<br />
vedere Brenzone: «Sono arrivato con<br />
mio padre ed è stato come rendere<br />
reale un sogno, quello che lui tratteggiava<br />
nei suoi racconti. Amo l’Australia<br />
perché ci sono nato ed ho la<br />
mia famiglia, ma amo anche questo<br />
luogo magnifico, dove ho le mie radici.<br />
Sono stato a Campo, dove c’è ancora<br />
la casa diroccata di mia madre,<br />
e a Marniga, dove c’è quella ristrutturata<br />
del papà. Ho conosciuto gente<br />
e quando arrivo tutti mi fanno festa».<br />
Stavolta, ha scritto ancora Bertasi su<br />
L’Arena è venuto per essere onorato:<br />
«Il riconoscimento ricevuto alla Gran<br />
Guardia, nella bellissima Piazza Bra<br />
a Verona, è stato inaspettato e gradito:<br />
un dono», dice. Fernando Morando,<br />
presidente dell’Associazione Veronesi<br />
nel Mondo - il cui segretario<br />
è Paolo Marconi - aggiunge: «Mario,<br />
dopo il padre che visse fino a 99 anni<br />
lavorando duramente, ha saputo concretizzare<br />
quell’esperienza aprendo<br />
un’azienda che impiega molte famiglie<br />
e porta alto il nome dei veronesi<br />
nel mondo. Perché lui è uno dei tanti<br />
veronesi che, nel mondo, si sono distinti».