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Global-Local<br />
Nel Sol Levante brilla<br />
la stella italiana<br />
Il trend di crescita dell’economia giapponese, pur avendo<br />
registrato una lieve flessione nel primo semestre 2007,<br />
appare mantenere un percorso solido e bilanciato fondato<br />
sull’aumento della domanda estera ed una lenta ma<br />
continua ripresa della domanda interna legata all’aumento<br />
dei consumi delle famiglie. La produzione conserva<br />
una tendenza dominante di crescita, in virtù sia della<br />
domanda interna incentrata sugli investimenti fissi, sia<br />
delle esportazioni di automobili e di componenti connessi<br />
all’elettronica digitale (cristalli liquidi e semiconduttori)<br />
registrando nell’anno solare 2007 una cresciuta del 2,7%<br />
con l’indice dell’1,1% del settore terziario portando il Pil<br />
ad una crescita in termini reali del 2,1% ed in termini<br />
nominali dell’1,3% per un valore di 515.716,2 miliardi<br />
di yen (ca. 4.379 miliardi di dollari USA). Significativi<br />
aumenti nel primo trimestre del 2007 sono stati registrati<br />
nel comparto manifatturiero (+6,1% sullo stesso trimestre<br />
2006) mentre notevoli sono stati gli investimenti dei<br />
settori siderurgico (+28,7%) e chimico (+16,6%). A due<br />
cifre anche i tassi di crescita degli investimenti dei settori<br />
più legati alla domanda estera quali i macchinari generici<br />
(+12,5%) e i veicoli (+13,1%).<br />
Grazie a un programma di sviluppo industriale<br />
aggressivo e con l’assistenza degli Stati Uniti,<br />
il Giappone è diventato il più grande creditore<br />
internazionale e il sesto principale importatore<br />
ed esportatore mondiale<br />
IL «MADE IN ITALY» GUADAGNA QUOTA<br />
Nel 2007 il grado di apertura commerciale ((import+export)/Pil) del<br />
Giappone è stato del 30,5%. Osservando le variazioni trimestrali su<br />
base annua, le importazioni hanno avuto una velocità di crescita<br />
altalenante, mentre le esportazioni hanno leggermente rallentato<br />
seppur conservando un tasso di crescita del 10%. Le esportazioni<br />
del Giappone sono aumentate più della media verso la Cina<br />
(15,8%), i Paesi del Medio Oriente, la Malaysia (15,1%) e la Russia<br />
(54,1%), mentre hanno perso lo 0,2% verso gli Stati Uniti, che hanno<br />
ceduto alla Cina lo storico primo posto come mercato di sbocco<br />
diretto. L’Italia si attesa al 22° posto nella graduatoria dei partner<br />
commerciali del Giappone evidenziando un aumento del 4,4% delle<br />
esportazioni verso il «Sol Levante» rispetto al 2006 confermando un<br />
vivo interesse per il Made in Italy. Nel corso dell’ultimo decennio è<br />
stato registrato un progressivo cambiamento d’assetto, che ha visto<br />
crescere d’importanza il settore metalmeccanico e quello chimicofarmaceutico,<br />
rispettando la tendenza generale delle importazioni