mondo api - Apimilano

isogna facilitare l’incontro
col mondo dei designer
più giovani, per lo sviluppo
di progetti mirati
a individuare nuove nicchie
di mercato, diversificare
i prodotti e valorizzare
il sistema prodotto aziendale
attraverso strategie
comunicative adeguate
n. 3 • ottobre 2008
INVESTIRE CON APPROCCI DIVERSI
Se, come spiegato, il Made in Italy e il design rappresentano le
caratteristiche distintive della nostra produzione, allora, per
fronteggiare le sfide portate dalla competizione globale, occorre
forse investire ulteriormente su queste caratteristiche, naturalmente
adottando approcci diversi in funzione delle diverse tipologie di
imprese.
Per quelle che si posizionano alla vetta della piramide, cioè le
imprese branded e le pmi design oriented, è necessario stimolare
ulteriormente l’investimento consapevole nel design, favorendo la
relazione dell’impresa con il mondo ad alto valore aggiunto di
questa professione. Questo permetterebbe la generazione di innovazione
per le fasce più alte del mercato, che a loro volta creerebbero
tendenze, con la duplice funzione di avvalorare la loro
leadership e di funzionare da stimolo per le altre pmi sempre a
caccia di intuizioni.
Per le aziende inconsapevoli, invece, il lavoro è duplice: innanzitutto
andrebbe fatto un lavoro di base di diffusione culturale del
design inteso in chiave strategica, per aggiornare il concetto di
styling in seguito bisognerebbe facilitare l’incontro col mondo
della professione, preferibilmente la parte giovane di esso, per lo
sviluppo di progetti che rientrino nell’ottica di individuazione di
nuove nicchie di mercato, nella diversificazione produttiva e nella
valorizzazione del sistema prodotto aziendale attraverso strategie
comunicative adeguate.
Quindi il lavoro per valorizzare il design e per rilanciare il Made in
Italy dovrebbe procedere principalmente su due linee parallele:
una che mira a rafforzare la presenza dei designer nei mercati
del Lusso in collaborazione con le imprese più importanti
l’altra che mira a formare una cultura di base sul design nelle
pmi meno strutturate, affinché riescano a fare il salto
dimensionale e si abituino a relazionarsi con il design e a fare
design.
Un ruolo fondamentale, in particolare, può essere giocato dal mondo
della ricerca e della formazione. Soprattutto nella parte bassa
della piramide c’è un’estrema necessità di cultura del progetto da
parte di aziende, dotate di know-how produttivo, ma lontane dalle
logiche attuali di mercato e dalla sensibilità necessaria per realizzare
prodotti che incontrino i gusti di un pubblico sempre più
esigente, che non cerca prodotti ma esperienze ed emozioni.
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