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VIAGGI<br />
La chiesa del Purgatorio,<br />
famosa per i teschi e gli<br />
scheletri<br />
sul portale e sulla facciata.<br />
a<br />
Da piazza Vittorio i Veneto si può raggiungere con<br />
una passeggiata imboccando via delle Becchelle,<br />
la parallela a sinistra di via del Corso. Questa è la<br />
strada delle gelaterie, delle caffetterie e dei negozi<br />
della Matera più moderna. Sulla sinistra si apriranno<br />
archi e balconate sul Sasso Barisano, mentre sulla<br />
destra, circa a metà strada, c’è una bela piazzetta<br />
dominata dal Palazzo del Sedile, che oggi ospita il<br />
Conservatorio. Proseguendo lungo la strada principale<br />
si giunge alla Cattedrale che domina la città<br />
con il suo campanile alto 54 metri, che rappresenta<br />
un facile punto di orientamento durante la visita alla<br />
città. Alle spalle del duomo, alcuni vicoli conducono<br />
al Musma, il Museo della Scultura Contemporanea<br />
e a Casa Noha, un edificio acquistato dal Fai dove si<br />
può vedere un filmato sulla storia dei Sassi di Matera.<br />
4. IL PIANO: è la zona della città barocca e ottocentesca<br />
il cui cuore è rappresentato da Piazza Vittorio<br />
Veneto da cui, tradizionalmente, inizia la visita del<br />
centro storico. La piazza è sempre animata, qui si<br />
riuniscono anche gli abitanti la mattina o al crepuscolo.<br />
Sulla sinistra è facile essere attratti dalla bella<br />
facciata arancione del Palazzo dell’Annunziata che<br />
oggi ospita la Biblioteca. Sotto la piazza si trova il<br />
cosiddetto Palombaro Lungo, un’enorme cisterna<br />
realizzata nel 1846 come riserva idrica pubblica.<br />
Cominciando a percorrere via del Corso sulla sinistra,<br />
si giunge alla Chiesa di San Francesco con<br />
l’imponente facciata tardo-barocca, mentre subito<br />
dopo l’albergo Italia, c’è la Chiesa del Purgatorio,<br />
famosa per i teschi e gli scheletri presenti sul suo<br />
portale e sulla facciata. Si percorre quindi la bella<br />
via Ridola su cui si affaccia sulla destra il Museo<br />
Archeologico, mentre in fondo l’elegante Palazzo<br />
Lanfranchi ospita il Museo di Arte Medievale e Moderna.<br />
Se da piazza Vittorio Veneto si procede verso<br />
sinistra si nota l’originale Chiesa di San Domenico<br />
con un bellissimo portale scolpito, mentre subito<br />
dopo si arriva alla romanica ed elegante Chiesa di<br />
San Giovanni Battista.<br />
G<br />
DORMIRE NEI SASSI<br />
HOTEL BASILIANI: situato nel cuore<br />
del Sasso Caveoso con affaccio sulla<br />
Gravina, si compone di 11 camere<br />
con accesso autonomo e individuate<br />
dai numeri civici. Sono state allestite<br />
nel 2010 a conclusione di lavori che le<br />
hanno dotate di tutti i moderni servizi.<br />
LOCANDA DI SAN MARTINO: si trova<br />
nel cuore dei Sassi, ne occupa un’intera<br />
sezione. Le 28 camere, disposte su<br />
quattro livelli collegate da scalinate,<br />
vicoli e ballatoi, sono tutte molto<br />
suggestive e diverse l’una dall’altra.<br />
SEXTANTIO LE GROTTE DELLA CIVITA:<br />
situato nella zona più antica dispone<br />
di 19 stanze, quasi tutte all’interno<br />
delle grotte. Una imponente grotta<br />
comune è utilizzata per tutti gli eventi<br />
di convivialità.<br />
HOTEL CAVEOSO: ubicato nelle<br />
immediate vicinanze di Piazza San<br />
Pietro al Sasso Caveoso, consente agli<br />
ospiti di arrivare agevolmente con<br />
l’auto nelle immediate vicinanze della<br />
struttura e di visitare e vivere i Sassi dal<br />
di dentro.<br />
MANGIARE NEI SASSI<br />
Protagonista indiscusso della<br />
gastronomia lucana è il pane di Matera.<br />
Oltre a rappresentare il simbolo della<br />
città, questo pane è anche la base di<br />
molte ricette tradizionali. Nei ristoranti<br />
ricavati nei Sassi potete assaporare i<br />
piatti “poveri della tradizione: tra i tipici<br />
primi piatti ci sono il pan cotto, u calzn<br />
di ravioli e ricotta, oppure i ceci con le<br />
lagane. Ottima la crapiata, una zuppa a<br />
base di legumi e cereali. Per i secondi<br />
piatti invece non perdetevi la carne di<br />
agnello in casseruola, il famoso cuturrid,<br />
o la pignata con le interiora di agnello<br />
alla brace. Anche i dolci sono semplici<br />
e gustosi, come le strazzate, le friselle<br />
alla mandorla o le cartellate. Il tutto<br />
accompagnato da ottimi vini lucani, tra<br />
cui il celebre Aglianico del Vulture DOC.<br />
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