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CONSIGLIO NAZIONALE<br />
ELEZIONI FEDERALI<br />
ROCCO CATTANEO<br />
1. Di principio sono favorevole al concetto «chi inquina paga». In Consiglio nazionale ho votato<br />
a favore di un aumento massimo di 8 cts./litro sul prezzo del carburante. Secondo me questa è<br />
la soglia del dolore. Andare oltre vuol dire penalizzare quelle persone che non hanno valide alternative<br />
all’uso dell’automobile, come chi abita nelle valli o nelle zone discoste. E in Ticino e in<br />
Svizzera queste persone sono molte. 2. Il traffico motorizzato non va rallentato inutilmente. Ciò<br />
causerebbe congestionamenti e problemi all’ambiente. Tuttavia nei luoghi densamente abitati,<br />
soprattutto da famiglie con bambini e da anziani, con il dovuto buon senso, ritengo che le zone<br />
con limite di velocità a 30 km/h siano necessarie. 3. Se con questa domanda s’intende toccare il<br />
mobility pricing, tema sulla bocca di molti politici, occorre tener conto di tutte quelle persone che<br />
sono obbligate a spostarsi giornalmente negli orari di punta. In generale, bisogna fare in modo<br />
che i costi dei trasporti non diventino proibitivi.<br />
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CRISTINA CLEMENTE<br />
1. Giusto che anche gli automobilisti contribuiscano a salvare il Pianeta, ma senza eccessive<br />
penalizzazioni, anche perché in molti usiamo l’auto per lavoro. Aumenti sì, ma con un tetto. 2. A<br />
mio parere sono inutili, danno una falsa illusione di sicurezza (anche uno schianto a 30 all’ora può<br />
essere mortale). Meglio abolirle. 3. Significativa diminuzione dei prezzi del servizio pubblico, se<br />
possibile grandi posteggi gratuiti ai margini della città e bus navetta.<br />
ALEX FARINELLI<br />
1. Non sono contrario al fatto che i carburanti possano subire un rincaro, questo a condizione che<br />
lo stesso vada a beneficio degli automobilisti, ad esempio per migliorare l’efficienza del parco<br />
veicoli circolante o l’infrastruttura per veicoli a propulsione alternativa (elettrica, idrogeno,...). 2.<br />
Nei centri abitati, di principio, le zone 30 sono utili ad aumentare la sicurezza e la qualità di vita<br />
dei cittadini (ad esempio diminuendo le emissioni foniche), in questo senso vanno promosse. Sono<br />
invece contrario a una generalizzazione indiscriminata del limite laddove oggi vi sono i 50 km/h. 3.<br />
Sì, di fatto l’unico modo per gestire in maniera efficace ed equa la mobilità (e i suoi costi) è avere<br />
un sistema di mobility pricing che può essere favorito dall’impiego delle nuove tecnologie. Questo,<br />
naturalmente, deve valere per il trasporto privato ma anche per quello pubblico.<br />
PIERO MARCHESI<br />
1. Sono assolutamente contrario perché ritengo sbagliato vessare gli automobilisti pensando di<br />
ridurre le emissioni. Una politica seria e lungimirante stimola l’utilizzo dei mezzi pubblici, che<br />
sono alternativi e complementari all’automobile, rendendo l’offerta attrattiva. 2. Sono necessarie<br />
nelle zone residenziali laddove la convivenza tra pedoni e automezzi è molto integrata e dinamica.<br />
Negli ultimi anni si nota però un utilizzo eccessivo anche in zone dove non vi sono queste condizioni.<br />
3. Sono contrario a un aumento dei costi per gli automobilisti perché non porta a nulla, se<br />
non quello di mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Un miglioramento delle condizioni quadro<br />
del trasporto pubblico è la miglior soluzione, soprattutto nelle zone periferiche.<br />
GABRIEL PASTOR<br />
1. Un aumento del prezzo, al momento, non è auspicabile se vediamo la nostra economia come<br />
soffre. 2. Ci sono senz’altro dei punti nevralgici dove il limite di 30km/h è assolutamente necessario<br />
(ad esempio in prossimità delle scuole). 3. Introducendo una tassa-pedaggio a tutti gli automobilisti<br />
stranieri. D’altronde se vediamo, o meglio, se circoliamo con la nostra auto nei paesi confinanti paghiamo<br />
per poter usufruire delle strade. Allora, mi chiedo, perché non applicare lo stesso principio?<br />
DANIELE PINOJA<br />
1. Sono contrario ad applicare un aumento sul prezzo del carburante perché questo porterebbe al<br />
conseguente aumento dei costi del trasporto merci e penalizzerebbe il cittadino e le imprese che,<br />
quotidianamente, usano l’auto per lavoro. 2. I piani d’agglomerato promossi dalla Confederazione<br />
prevedono l’introduzione della Zona 30 sulle strade di quartiere. Sono favorevole alla loro introduzione<br />
sui percorsi casa-scuola affinché la sicurezza degli alunni sia salvaguardata. 3. Finanziare<br />
mediante l’introduzione di un pedaggio sul transito nel tunnel del San Gottardo la costruzione di<br />
un nuovo traforo.<br />
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