Industria Fusoria 2-2016
Secondo numero del 2016 di Industria Fusoria, la rivista delle fonderie di metalli ferrosi e non ferrosi edita da Assofond
Secondo numero del 2016 di Industria Fusoria, la rivista delle fonderie di metalli ferrosi e non ferrosi edita da Assofond
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tecnico<br />
le sabbie utilizzando un processo<br />
di leganti a legame chimico.<br />
L’impianto di recupero sabbie è<br />
stato costruito in 2 parti, inizialmente<br />
una parte di riduzione<br />
primaria e secondaria, ed infine<br />
l’aggiunta di un sistema di recupero<br />
termico. La gestione delle<br />
sabbie esauste sta diventando<br />
sempre più problematica per le<br />
fonderie, a causa della legislazione<br />
ambientale, agli alti costi<br />
di trasporto ed all’elevata tassazione.<br />
In aggiunta il recupero e<br />
l’acquisto delle sabbie nuove sta<br />
diventando sempre più costoso<br />
a causa dell’aumento dei costi<br />
dell’energia e della diminuzione<br />
della reperibilità di sabbie<br />
di qualità da sorgenti locali. Per<br />
ridurre l’impatto di questi costi<br />
l’impianto di formatura stampi<br />
necessita di un elevato fattore di<br />
recupero per minimizzale l’input<br />
di materiale fresco e lo scarico di<br />
materiale esausto.<br />
Metso ha deciso che per raggiungere<br />
questi target l’opzione<br />
migliore risultava in un’unità per<br />
le sabbie composta da sabbia<br />
di Olivina legata con un sistema<br />
Fenotec. L’utilizzo di sabbie di<br />
Olivina e un processo con leganti<br />
FENOTEC crea alcuni ostacoli<br />
tecnici da abbattere se sono richiesti<br />
elevati livelli di recupero.<br />
Questo articolo mostra quali metodi<br />
sono stati utilizzati per assicurare<br />
il superamento di questi<br />
ostacoli.<br />
Fig. 1 - Forma dei grani di Sabbia di Olivina.<br />
è ridotta rispetto alle Sabbie Silicee.<br />
Il SiO 2<br />
reagisce con MnO<br />
nell’acciaio formando la scoria<br />
MnSiO 3<br />
che risulta in gravi difetti<br />
di bruciatura superficiale. Un<br />
vantaggio inoltre è la sua bassa<br />
dilatazione termica in confronto<br />
alla sabbia Silicea ed una elevata<br />
resistenza agli shock termici, che<br />
amplifica la riduzione di problemi<br />
derivati dalla dilatazione delle<br />
sabbie.<br />
La sabbia di Olivina (Fig. 1), è comunque<br />
una sabbia difficile da<br />
utilizzare in ambiente di fonderia<br />
per le seguenti cause.<br />
✓ Elevato livello alcalino (Il pH varia<br />
da 9 a 10, il che restringe il<br />
campo dei leganti utilizzabili).<br />
✓ Forma allungata dei grani e<br />
poca variabilità di distribuzione<br />
della dimensione (Fig. 2),<br />
che porta ad un maggiore utilizzo<br />
di legante e scarsa compattazione<br />
della sabbia.<br />
✓ Non facilmente reperibile, con<br />
qualità fortemente influenzata<br />
dalla provenienza.<br />
✓ Costi maggiori in riferimento<br />
alla Sabbia Silicea.<br />
Il processo di leganti<br />
Fenotec<br />
Introdotto sul mercato della fonderia<br />
35 anni fa questo processo<br />
con leganti attivato a resina con<br />
esteri fenolici alcalini ha provato<br />
Sabbia di Olivina<br />
La sabbia di Olivina (Tab. 1) è<br />
un materiale ideale per la produzione<br />
Acciai al Manganese, in<br />
quanto la sua reattività chimica<br />
% Rilevata<br />
MgO 50.12% Na 2 O 0.02%<br />
SiO 2 41.53% K 2 0. 03%<br />
Fe 2 O 3 7.50% CaO 0.15%<br />
Al 2 O 3 0.42% MnO 0.09%<br />
Tab. 1 - Tipica composizione chimica di una<br />
sabbia di Olivina.<br />
Dimensione dei grani<br />
Fig. 2 - Distribuzione delle dimensione dei granelli (Taglia dei grani in μm).<br />
<strong>Industria</strong> <strong>Fusoria</strong> 2/<strong>2016</strong><br />
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