Bombeiros
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si fino alle cinque del mattino.
Cosa ti fa pensare che qualcosa sia cambiato da allora?
In fondo andavate a letto alle cinque del mattino e oggi cenate
alle cinque di sera. Qualcuno in modo barbaro ha semplicemente
spostato le lancette, ha rallentato gli ingranaggi,
ha invertito gli AM e i PM.
Qualcuno ha deciso che l’ultima goccia di vigore presente
nel tuo corpo ti permetta ancora piccoli movimenti senza
ambizione, anche se le parole, quelle che un tempo facevano
di te il re della conversazione, quelle sono rimaste saldate
per sempre alle pareti della gola e nulla viene fuori
che non sia un rantolo, un sospiro, un colpo di tosse, certe
volte un Bah!
Per stasera vi hanno promesso il vino, se vino può definirsi
questa alchimia beffarda di uva e gassosa.
«Oggi ci sbronziamo forte...» dice il tizio a fianco a te,
sputandoti in faccia un soffio violento che, se avesse ancora
i denti, potrebbe rivelarsi una risata.
Tutti conficcati dentro al piatto, come maiali all’abbeveratoio,
distratti dal neon che di tanto in tanto si concede
piccole scosse. Col solito carosello di cucchiai e risciacqui
di bocca, come se non fosse nemmeno l’ultimo dell’anno,
procede naturale e senza intoppi anche questa serata.
Almeno fino a quando l’aiutante delle infermiere, quella
specie di zotico mezzo scemo che viene a dare una mano
alla mensa alle feste comandate, quel figlio di cretini che
non è altro si mette in testa di far suonare un disco per allietarvi
la cena. È il modo migliore per farvi sentire tutta la
pesantezza del momento.
Perfino la forchetta sembra di piombo fuso.
Ma chi gliel’ha detto? Chi lo ha permesso?
Quel pazzo criminale ha deciso la tua serata. Con la sua
faccia da guappo e con quel disco di valzer triste e polveroso,
che pensavi di aver dimenticato per sempre.
Non lasciarti coinvolgere.
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