Storia di una casa. Pier Paolo Pasolini a Casarsa
La storia di una casa e di un clan familiare. L’edificio che comunemente è indicato cone la casa di Pier Paolo pasolini è in realtà la casa del ramo materno del poeta. All’inizio del Novecento, su un lotto che risultava già edificato nella prima metà del secolo precedente, ma con conformazione assai diversa dall’attuale, Domenico Colussi, padre di Susanna e nonno di Pier Paolo, realizzò infatti la Casa Còlus o Colussi, da cui deriva l’edificio esistente. La pubblicazione contiene numerose foto d’epoca di Casarsa, della casa e di Pasolini giovane, oltre a ricordi e testimonianze di Susanna Colussi, Nico Naldini a altri, brani tratti dall’epistolario e dai diari di Pasolini, una sua biografia e bibliografia del periodo ‘casarsese’ e alcune schede per un possibile 'itinerario pasoliniano'
La storia di una casa e di un clan familiare. L’edificio che comunemente è indicato cone la casa di Pier Paolo pasolini è in realtà la casa del ramo materno del poeta. All’inizio del Novecento, su un lotto che risultava già edificato nella prima metà del secolo precedente, ma con conformazione assai diversa dall’attuale, Domenico Colussi, padre di Susanna e nonno di Pier Paolo, realizzò infatti la Casa Còlus o Colussi, da cui deriva l’edificio esistente.
La pubblicazione contiene numerose foto d’epoca di Casarsa, della casa e di Pasolini giovane, oltre a ricordi e testimonianze di Susanna Colussi, Nico Naldini a altri, brani tratti dall’epistolario e dai diari di Pasolini, una sua biografia e bibliografia del periodo ‘casarsese’ e alcune schede per un possibile 'itinerario pasoliniano'
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Il 14 luglio fa stampare a proprie
spese, per i tipi della Libreria Antiquaria
Mario Landi di Bologna,
il suo primo libro, la raccolta in
versi friulani Poesie a Casarsa.
In autunno partecipa all’incontro
della gioventù universitaria
dei Paesi fascisti a Weimar, nella
Germania nazista.
Alla fine dell’anno con la madre
e il fratello Guido si rifugia a Casarsa
per fuggire ai pericoli di
guerra che minacciano Bologna.
1943
Il 1 settembre è chiamato alle
armi e arruolato a Pisa. L’8 settembre
rifiuta di consegnare le
armi ai tedeschi e da Livorno fa
ritorno in maniera rocambolesca
a Casarsa, perdendo nella fuga i
primi capitoli della tesi di laurea,
progettata in un argomento di
storia dell’arte.
1944
In Friuli, presso la stamperia
Primòn di San Vito al Tagliamento,
escono in aprile e agosto i
primi due numeri della rivista
“Stroligut di cà da l’aga”, ideata
e fondata da Pasolini. Attorno a
lui si raccoglie un gruppo di amici
cultori della poesia e dell’arte,
tra i quali il cugino Nico Naldini,
futuro poeta e scrittore, il pittore
di San Vito Federico De Rocco,
Riccardo Castellani, Cesare Bortotto
e alcuni giovani allievi.
Nel maggio compone il dramma
teatrale in friulano I Turcs tal
Friúl, allegoria ambientata nel
1499 ai tempi delle invasioni turche
in Friuli, ma allusiva all’occupazione
nazista della regione .
Guido, conseguita la maturità al
Liceo scientifico di Pordenone,
si unisce in maggio alle brigate
della Resistenza, aderendo alla
lotta armata partigiana con le
formazioni della divisione Osoppo
e adottando il nome di battaglia
Ermes.
Il 16 ottobre Pier Paolo lascia la
casa materna e si trasferisce
con la madre Susanna a Versuta,
piccolo borgo di campagna
presso San Giovanni di Casarsa,
per mettersi al riparo dai bombardamenti
alleati e dai rastrellamenti
nazifascisti. Nella
stanzetta, affittata nel casolare
della famiglia Bazzana, Pier
Paolo e la madre aprono una
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