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Archeomatica_1_2020

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Tecnologie per i Beni Culturali 33

allo scopo di creare una mappa di profondità del viso che

serve insieme a una immagine a infrarossi a creare una

rappresentazione matematica da confrontare con i dati

facciali registrati per sbloccare il dispositivo. La gittata

del FaceID è ridotta mentre quella del LiDAR si amplia

notevolmente come si è detto sino a 5 metri per fornire

dati di profondità in modo continuo ma con una griglia di

punti proiettata molto meno fitta. Siamo dunque in presenza

di un proiettore di "Structured Light”. Proietta infatti

una griglia o un pattern di punti. I nuovi framework

di profondità in iPadOS combinano i punti di profondità

misurati dallo scanner LiDAR con i dati inviati dalle due

fotocamere e dai sensori di movimento. Confrontando

l’immagine proiettata con quella trasmessa, quindi la

distanza dei singoli punti, si riesce a calcolare quanto è

distante ogni singolo punto dal punto di proiezione. Una

lettura a livello di fotone e a velocità di nanosecondo,

ovvero istantanea. Unendo tutte queste informazioni si

riesce ad ottenere una mappatura 3D con una definizione

pari alla risoluzione della griglia proiettata.

Una innovazione destinata a incidere fortemente rendendole

alla portata anche dei non specialisti le applicazioni

di realtà aumentata e mista nel settore del patrimonio

culturale.

La quantità di dati acquisita è considerevole e per questo

è stato necessario sbloccare un core del processore per

renderlo più veloce. ARKit 3.5, rilasciato contestualmente

al lancio dei nuovi iPad Pro, un framework di librerie

sempre più avanzato, può elaborarli velocemente. La novità

che apporta è una nuova API, la cosiddetta “Scene

Geometry”. ARKit 3.5 su iPad Pro consente di ottenere

stime di profondità tenendo conto dell’occlusione delle

persone e la stima delle altezze con Motion Capture è

ancora più accurata.

Usando il Lidar, gli iPad Pro sono in grado di ricostruire

in tempo reale la conformazione dell’ambiente, riconoscendo

con il machine learning le pareti, il pavimento e il

soffitto e anche gli oggetti che sono presenti nella stanza

come i tavoli e le sedie. Con una precisione del decimetro

la conformazione potrà essere trasformata in disegno

"cad" modificabile o ulteriormente arricchibile.

Entro la fine dell’anno, il CAD Shapr3D basato sulla tecnologia

Siemens Parasolid, utilizzerà lo scanner LiDAR

per generare automaticamente una planimetria 2D e un

modello 3D di una stanza. Sarà inoltre possibile vedere

un’anteprima dei progetti in scala reale utilizzando la realtà

aumentata nella stanza di cui si è fatta la scansione.

Sarà possibile posizionare più oggetti su più piani, gestendo

l’occlusione, con la possibilità di avere oggetti

reali che interferiscono con quelli virtuali posizionati

dietro di loro. Un mix perfetto di reale e virtuale.

Tutto questo permetterà di avere nuove esperienze

di Realtà Aumentata quindi la possibilità di miscelare il

mondo reale con quello digitale utilizzando la fotocamera

per catturare la scena e i componenti interni del dispositivo

come accelerometro, gps e connessione al web

per sovrapporre uno strato arricchito visualizzabile sullo

schermo.

APERTO UN MUSEO IN REALTÀ VIRTUALE DEDICATO A

RAFFAELLO SANZIO

Il progetto "Raffaello in Realtà Virtuale" ideato completamente

in smart working per il Maestro Urbinate, ha aperto

le sue porte con 22 delle opere più famose dell’artista

che ha influenzato il periodo Rinascimentale. Un Museo

Virtuale interamente dedicato a Raffaello Sanzio. Il museo

vanta la collaborazione di circa 50 persone che tra,

modellatori 3D, animatori, doppiatori, project manager,

art director, grafici, web designer, esperti di marketing,

innovatori social ed esperti di arte, hanno dato vita a

“Raffaello in Realtà Virtuale”.

Un ambiente 3D costruito appositamente per ospitare

Raffaello e le sue opere, allestito da Skylab Studios, modellato

da David Farris e reso virtuale da Tiziano Crescia

e Leonardo Tosoni. Uno spazio interattivo visitabile

con uno smartphone, tablet, computer e con i caschi per

la realtà virtuale organizzato e pianificato da Samantha

Calvaresi con la preziosa collaborazione di Miriam Paradisi.

Un museo vivo e gratuito che apre le porte all’innovazione

per rendere più accessibile il patrimonio in questo

periodo cosi difficile.

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