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Emozioni visive
a cura di Marco Gabbuggiani
La Giornata della memoria
In visita ad Auschwitz per non dimenticare
Testo e foto di Marco Gabbuggiani
La recente commemorazione della Giornata della memoria
mi ha spinto a pubblicare queste prime due foto a cui sono
molto legato e che sono state esposte nella mostra fotografica
del 2018 a Villa Arrivabene a Firenze per celebrare
una memoria che l’umanità non può davvero permettersi il
lusso di perdere. L’emozione e l’angoscia che ho provato
visitando Auschwitz sono arrivate all’apice nel padiglione
dove sono conservati i vestiti dei bambini trucidati. Proprio
qui, insieme alla sua famiglia, c’era in visita quello stesso
giorno un bambino di non più di cinque anni, probabilmente
russo: dall’espressione triste degli occhioni spalancati
ho intuito che i genitori gli stavano spiegando il significato
degli oggetti in quella sala. Questa cosa mi ha molto
colpito e mi è sembrato davvero crudele e inutile far vivere
ad un bambino di quell’età le stesse angosce che proviamo
noi adulti visitando Auschwitz e, ancor di più, quel
padiglione. Oltre agli abitini, alcuni anche piccolissimi, c’erano
centinaia e centinaia di scarpine ammassate in un’enorme
vetrina. Piccole scarpe di piccoli uomini che non
sono mai diventati adulti. Il bambino le guardava allibito e
triste con quel visino dolce riflesso nel vetro che lo separava
dagli oggetti e che allo stesso tempo lo univa a tanta
tragedia. Con un nodo in gola, ho inquadrato quel cucciolo
di uomo che, dopo aver osservato a lungo le scarpine, si
è girato verso di me con un fare interlocutorio come se volesse
dirmi: «Ma cosa avete fatto?». E il mio dito ha premuto
due volte il pulsante della Nikon per fermare quegli
attimi tremendi. Credo che quello vissuto quel giorno, con
quel bambino, sia stato davvero l’episodio che mi ha maggiormente
segnato. Tutta la visita ha lasciato un segno indelebile
ma quell’espressione e quella faccina incredula le
ricorderò più di ogni altra cosa ...
marco.gabbuggiani@gmail.com
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