Ascot first cyborg race, metalli nobili sbalzati ed assemblati, cm 56x20x h 47Rebellion, metalli nobili sbalzati ed assemblati, cm 40x20x h 70Fabio VettoriL’anima del metallotheartist@vettoriart.comLe vent nous porterà, metalli nobili sbalzati e assemblati, cm 30x20x h 35 Gladiatore, olivo e metalli nobili ossidati, cm 40x25x h 60
FirenzeMostreHenry MooreA quasi cinquant’anni dall’evento espositivo al Forte di Belvedere,Firenze rende nuovamente omaggio al grande scultore inglese conuna mostra al Museo del Novecentodi Barbara SantoroTorna a Firenze, a quasi cinquant’annidalla grandiosa mostra al Forte di Belvedere(1972), il maestro della sculturainglese Henry Moore. Lo scorso 18 gennaioè stata inaugurata al Museo del Novecento lamostra Henry Moore / Il disegno dello scultore,a cura di Sebastiano Barassi, Head of HenryMoore Collections and Exhibitions, e di SergioRisaliti, direttore artistico del museo. L’eventoespositivo, realizzato grazie al contributo dellaBanca Monte dei Paschi di Siena, comprendeuna corposa selezione di disegni – circa70 – insieme a grafiche e sculture. Prendendospunto da alcuni temi fondamentali nella produzionedi Moore, la mostra propone un approfondimentosull’importanza del disegnoe sulla sua relazione con la scultura, dandomolto rilievo anche al tema della natura, a propositodella quale l’artista affermava: «L’osservazionedella natura è decisiva nella vita dell’artista. Grazie aessa anche lo scultore arricchisce la propria conoscenza dellaforma, trova nutrimento per la propria ispirazione e mantiene lafreschezza di visione, evitando di cristallizzarsi nella ripetizionedi formule». Per questo motivo fulcro dell’esposizione sonoanzitutto le forme naturali – come ad esempio tronchi e rocce–, gli animali, i teschi ma anche il rapporto tra lo scultore e lamateria, raccontata attraverso disegni delle mani dell'artista odell'artista al lavoro. Puntare l’attenzione sulla produzione graficaserve quindi ad indagare una parte del lavoro di Moore menoconosciuta e a far capire il ruolo che il disegno ha avuto perlui in quanto strumento di studio e di conoscenza delle formee dei fenomeni naturali. «Loscopo principale dei miei disegni– sosteneva – è di aiutarmia scolpire. Il disegnoè infatti un mezzo per generareidee per la scultura, perestrarre da sé l’idea iniziale,per organizzare le idee eper provare a svilupparle…Miservo del disegno anche comemetodo di studio e osservazionedella natura». Nelcorso della sua intensa attivitàartistica, Moore ha avu-Grazia Tomberli, Omaggio ad Henry MooreUno scorcio della mostra in corso fino al 18 luglio al Museo del Novecentoto modo di confrontarsi non solo con la scultura primitivistae con le sperimentazioni delle avanguardie storiche ma anchecon la grande arte italiana del passato, in particolare con quelladi maestri attivi a Firenze e in Toscana come Giotto, Masaccio,Michelangelo, Donatello e Giovanni Pisano. L’incontrocon l’arte fiorentina del Quattrocento, in particolare, ha segnatouna svolta nella sua produzione, tanto da diventare uno deisuoi principali riferimenti. Anche per questa ragione era importanteche Firenze, con la mostra al Museo del Novecento, rendesseomaggio ad Henry Moore e al modo in cui egli ha saputointerpretare la lezione degli artisti del Rinascimento. Un eventoche consolida ulteriormente il legame dell’artista con il capoluogotoscano già avviato agli inizi degli anni Settanta conla mostra al Forte di Belvedere. Fu in quell’occasione che l’artistafiorentina, Grazia Tomberli, conobbe Moore – da me presentatole– e lo ritrasse nel disegno qui pubblicato insieme aduna foto della mostra in corso, fino al 18 luglio prossimo, alMuseo del Novecento.Henry MooreIl disegno dello scultoreDal 18 gennaio al 18 luglio 2021Museo del NovecentoPiazza Santa Maria Novella 10 – FirenzePer info e prenotazioni:www.museonovecento.itHENRY MOORE29