La Subfornitura N.1 - Gennaio/Febbraio 2021
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ATTUALITÀ<br />
(anche se ad oggi solo il 10% delle<br />
PMI italiane vende online contro una<br />
media UE del 18%).<br />
• Dimensione e scala, che secondo<br />
il punto di vista Deloitte, favorevole<br />
al rafforzamento patrimoniale delle<br />
imprese e la crescita dimensionale,<br />
sono fattori di base per sostenere la<br />
competitività e la capacità di investire<br />
e innovare all’interno di un nuovo<br />
contesto.<br />
• Sostenibilità: un punto di forza sul<br />
quale molte PMI (1 azienda su 2)<br />
avevano già investito e che adesso<br />
diventerà ancora più trainante.<br />
IL SEGMENTO PIÙ COLPITO<br />
DALLA PANDEMIA<br />
Le aziende di piccole e medie dimensioni<br />
rappresentano la base del sistema<br />
economico italiano per numerosità<br />
e occupazione (99,9% del totale<br />
imprese, 78,1% della forza lavoro e<br />
66,9% del valore aggiunto) e sono<br />
state il segmento più colpito dalla<br />
pandemia con effetti sulla domanda e<br />
sull’offerta. Deloitte insieme al Gruppo<br />
Intesa Sanpaolo e Piccola Industria<br />
Confindustria hanno avviato a questo<br />
proposito l’indagine che ha coinvolto<br />
6.100 PMI italiane, con l’obiettivo di<br />
identificare le loro direttrici di ripresa. I<br />
risultati sono stati vari e poco rassicuranti,<br />
considerando che il 90% delle<br />
PMI italiane è stata colpita dalla crisi<br />
Covid-19 e che il 70% delle aziende<br />
si trova in difficoltà finanziarie, con<br />
problemi di liquidità, dettati da strutture<br />
di costi parzialmente fisse e flussi<br />
di ricavi ridotti o in ritardo.<br />
Ma il dato davvero interessante è<br />
che, nonostante le difficoltà, alcune<br />
aziende hanno reagito già nel breve<br />
periodo provando a cogliere le prime<br />
opportunità derivanti dalla pandemia,<br />
come nel caso della riconversione degli<br />
impianti per la produzione di dispositivi<br />
di protezione individuali e medici.<br />
Certo, le crisi che le aziende italiane si<br />
sono trovate ad affrontare nel corso<br />
degli anni le hanno in parte temprate<br />
e rese più capaci di affrontare situazioni<br />
emergenziali. A tal riguardo un<br />
recente studio di Monitor Deloitte,<br />
Figura 2 - PMI che<br />
credono di dover<br />
intervenire sul<br />
proprio modello<br />
di business (%<br />
rispondenti)<br />
Figura 3 - PMI<br />
che intendono<br />
agire sul modello<br />
operativo<br />
“How to win in volatile times - Sviluppare<br />
strategie a prova di crisi”, ha<br />
messo in luce tre elementi che hanno<br />
permesso ad alcune imprese italiane<br />
di andare avanti dopo la pesante<br />
crisi del 2008. Stiamo parlando di:<br />
capacità innovative, internazionalizzazione<br />
e diversificazione, scala e<br />
solidità patrimoniale. Elementi che<br />
l’indagine condotta sulle 6.100 PMI<br />
ha confermato essere fondamentali<br />
per affrontare situazioni di emergenza<br />
e per identificare le principali direttrici<br />
di crescita per le piccole e medie<br />
imprese italiane.<br />
CAPACITÀ DI INNOVARE<br />
Cosa vuol dire innovare? Secondo il<br />
report, e alla luce del contesto straordinario<br />
che deve essere affrontato,<br />
la risposta migliore è “rimanere competitivi”.<br />
Le piccole e medie imprese<br />
italiane infatti sostengono di dover<br />
“intervenire sul proprio modello di<br />
business, adeguando le strategie in<br />
termini di crescita e sviluppo degli<br />
affari, e conseguentemente rivedere<br />
il proprio modello operativo”. Non a<br />
caso, il 56% delle PMI ritiene fondamentale<br />
doversi concentrare sull’ampliamento/revisione<br />
del bacino clienti,<br />
sull’offerta e sui canali di vendita utilizzati,<br />
sulle fasi di approvvigionamento<br />
e produzione della “supply chain”, il<br />
tutto per incrementare il valore percepito<br />
dal mercato attraverso i propri<br />
prodotti/servizi (figura 2).<br />
Nonostante la buona volontà, però,<br />
sembra che solo il 35% delle aziende<br />
che hanno detto di avere le competenze<br />
adeguate hanno poi realmente<br />
definito piani di rilancio strutturati,<br />
con obiettivi e azioni formalizzate<br />
su un orizzonte temporale di mediolungo<br />
termine.<br />
In parallelo alla revisione del modello<br />
di business c’è l’evoluzione del modello<br />
operativo, infatti, circa il 70% delle<br />
PMI intervistate ritiene necessario rivedere<br />
il modo in cui sono svolte le<br />
attività nel day by-day, sia in relazione<br />
ai processi interni che nei confronti<br />
di terzi. In questo senso, la prima<br />
vera necessità per le PMI in termini<br />
operativi risulta quella di mettere in<br />
sicurezza i dipendenti e assicurare la<br />
continuità delle attività produttive,<br />
attraverso una organizzazione degli<br />
Fonte: Survey “I bisogni delle PMI post-Covid” - Deloitte, Piccola Industria Confindustria e Intesa Sanpaolo<br />
Fonte: Survey “I bisogni delle PMI post-Covid” - Deloitte, Piccola Industria Confindustria e Intesa Sanpaolo<br />
26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2021</strong><br />
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