Tecnologie Alimentari n°3 - Maggio / Giugno 2021
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
www.interprogettied.com<br />
Il metodo per prevedere<br />
la succosità delle arance<br />
Controllo di processo per prodotti<br />
lattiero-caseari senza lattosio<br />
Additivi: aumentano<br />
prodotti e applicazioni<br />
€<br />
RIVISTA DELLE<br />
SISTEMI PER PRODURRE<br />
ANNOXXXII N.3 MAGGIO/GIUGNO <strong>2021</strong>
+',-#.,-#"$ /. *<br />
!"#$$#%%#&'()<br />
&#%%()$*#('+,&#)<br />
-#%%"(*,.()<br />
<br />
<br />
<br />
,#(&'"')<br />
-#%(&.%(&/+ ,. <br />
<br />
<br />
<br />
!!!"#$%&'()(*$+",*-<br />
!""#$%&'#"()*#+)% !"##"$%&'$()*
Diamo colore alla vostra applicazione!<br />
Interruttore di livello capacitivo compatto con indicazione<br />
a 360° della condizione d’intervento<br />
256 colori<br />
Selezionabile individualmente:<br />
Misura in corso<br />
Commutazione del sensore<br />
Malfunzionamento nel processo<br />
Design<br />
compatto<br />
15 cm<br />
Sistema di<br />
adattatori igienici<br />
Calibrazione<br />
con smartphone<br />
143,- €<br />
VEGAPOINT 21 G½"<br />
www.vega.com/vegapoint
01_03_SOMMARIO-OK.indd 1 29/06/21 12:14
sommario<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 MAGGIO/GIUGNO <strong>2021</strong><br />
2<br />
6 In primo piano<br />
Materie prime sicure e sostenibili<br />
Per ABS Food la qualità è uno stile aziendale che riguarda ogni aspetto dei<br />
prodotti alimentari e dei processi aziendali. E che si basa sulla conoscenza<br />
della filiera, attraverso partnership consolidate e controlli accurati dal campo al<br />
prodotto finito.<br />
24 Agricoltura positiva: il progetto di Pepsico<br />
per ridurre le emissioni<br />
L’azienda internazionale si è posta l’obiettivo di estendere le pratiche agricole<br />
rigenerative su 7 milioni di acri, abbattendo di almeno 3 milioni di tonnellate<br />
le emissioni di gas serra entro il 2030 e ottenendo in modo sostenibile il 100%<br />
degli ingredienti chiave.<br />
30 Soluzioni ad aria calda per il processo<br />
I nuovi riscaldatori Leister hanno un design compatto e la possibilità di usare<br />
ugelli diversi coprendo molte applicazioni, come quelle di termo-retrazione,<br />
tipiche dell’industria del packaging.<br />
32 Macchine per il bakery certificate MOCA<br />
Minipan ha ottenuto la certificazione “Materiali e Oggetti a Contatto con gli<br />
Alimenti”, confermando il suo impegno verso qualità, rispetto delle normative<br />
di sicurezza e sostenibilità. E ha inaugurato un nuovo stabilimento autonomo<br />
sotto il profilo energetico.<br />
36 Digitale: non basta spendere, ci vuole una strategia<br />
Per cogliere i frutti della trasformazione industriale occorre non solo adattare i<br />
sistemi acquisiti alla specificità della propria produzione, ma anche attuare un<br />
cambio di paradigma. Se ne è parlato a “We Love talking”, l’incontro on line<br />
organizzato da SPS Italia.<br />
EDITORIALE<br />
Una transizione che coinvolge l’intera filiera (A. Bignami) 5<br />
IN COPERTINA<br />
Materie prime sicure e sostenibili 6<br />
ATTUALITÀ E APPUNTAMENTI<br />
La pandemia frena l’industria dei salumi 10<br />
Notizie attualità 12<br />
FI e Hi Europe insieme a Francoforte con una formula ibrida 20<br />
INGREDIENTI<br />
Antiossidanti da vegetali per estendere la shelf life 22<br />
AMBIENTE<br />
Agricoltura positiva: il progetto di Pepsico per ridurre le emissioni 24<br />
Notizie ambiente 26<br />
SCIENZA E TECNOLOGIA<br />
Il metodo per prevedere la succosità delle arance 27<br />
pag. 24<br />
pag. 32<br />
pag. 30<br />
pag. 36<br />
MACCHINE<br />
Notizie macchine 29<br />
Soluzioni ad aria calda per il processo 30<br />
Macchine per il bakery certificate MOCA 32<br />
COMPONENTI<br />
Piastra passacavi con doppia opzione di montaggio 35<br />
AUTOMAZIONE<br />
Digitale: non basta spendere, ci vuole una strategia (E. De Vecchis) 36<br />
STRUMENTAZIONE<br />
Controllo di processo per prodotti lattiero-caseari “senza lattosio” 39<br />
PACKAGING<br />
Un imballaggio sostenibile per l’espresso italiano 40<br />
INDAGINE DI MERCATO<br />
Additivi: in aumento i prodotti e i campi di applicazione (G. Tamburini) 42<br />
RUBRICHE<br />
Elenco inserzionisti 48<br />
pag. 6<br />
01_03_SOMMARIO.indd 2 30/06/21 15:28<br />
30283_
SENSE THE<br />
DIFFERENCE<br />
AL VOSTRO SERVIZIO<br />
NELL’ UNIVERSO FOOD<br />
Siamo leader nella distribuzione e nella fornitura di ingredienti alimentari.<br />
Uniamo qualità, competenza nelle formulazioni e conoscenza del mercato<br />
food per offrire le migliori performance di prodotto dal punto di vista del<br />
sapore, texture, profilo nutrizionale e shelf life.<br />
Nei nostri Centri di Applicazione e Sviluppo Food, selezioniamo ingredienti e<br />
sviluppiamo soluzioni su misura, realizzate nei nostri impianti produttivi per<br />
le esigenze specifiche di ogni prodotto e in tutti i settori: dairy & ice cream;<br />
meat poultry & fish; bread & bakery; beverages; chocolate & confectionery;<br />
convenience food, ready meals, soups & sauces; functional food, supplements,<br />
dietetics; fruit & vegetable.<br />
Brenntag Food & Nutrition è l’unione perfetta di servizi di eccellenza,<br />
formulazioni innovative, supporto tecnico specializzato, capacità distributive:<br />
tutto ciò rappresenta un valore vero - ed è molto più di quello che pensi.<br />
Sense the difference.<br />
Tel: +39 049 92014 96<br />
foodnutrition@brenntag.it<br />
https://food-nutrition.brenntag.com/it-it/<br />
30283_BT-Italy-Food-232x285mm_IT.indd 1 28.01.20 14:48<br />
01_03_SOMMARIO-OK.indd 3 29/06/21 12:14
RIVISTA<br />
DELL’<br />
POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE<br />
70% - LO/MI - COSTO COPIA €10,00<br />
ANNO IX - NUMERO 1 - FEBBRAIO/MARZO 2020<br />
www.interprogettied.com<br />
icf<br />
APPUNTAMENTI<br />
ENERGIA<br />
SPS Italia: 10 temi per L’industria chimica<br />
per il 2020 un dialogo fra uomo e tecnologia punta a ridurre i consumi<br />
INDUSTRIA<br />
CHIMICA E<br />
FARMACEUTICA<br />
ANNOXI NUMERO1 FEBBRAIO/MARZO2020<br />
PRODUZIONE CHIMICA<br />
Le previsioni<br />
POSTE ITALIANE SPA•SPED. IN ABB. POSTALE•70%•LO/MI•COSTO COPIA € 8,00<br />
Il mercato globale<br />
degli emulsionanti<br />
RIVISTA DELLE<br />
www.interprogettied.com<br />
Gli investimenti nell’efficienza Materiali e certificazioni<br />
energetica della produzione alimentare per il packaging sostenibile<br />
SISTEMI PER PRODURRE<br />
POSTE ITALIANE SPA • SPED. IN ABB. POSTALE • 70% • L0/MI • COSTO COPIA € 8,00<br />
www.interprogettied.com<br />
la ubfornitura<br />
Bimestrale - anno XI - n°1 gennaio/febbraio 2020<br />
Pag. 10<br />
Pag. 20<br />
Pag. 32<br />
PMI<br />
SPS<br />
MACCHINE UTENSILI<br />
L’eccellenza dell’imprenditoria Se uomo e tecnologia <strong>Maggio</strong>re produttività nelle<br />
italiana<br />
dialogano sul futuro lavorazioni complesse<br />
ARCOPLEX GROUP<br />
“Le imprese italiane<br />
supereranno l’emergenza”<br />
ATTUALITÀ<br />
Plastic tax: una misura<br />
che fa discutere<br />
VERSALIS<br />
Opzioni per una<br />
circolarità virtuosa<br />
la<br />
www.interprogettied.com<br />
plastic a<br />
OGGI<br />
e<br />
DOMANI<br />
ANNOXXXI N.1 GENNAIO/FEBBRAIO 2020<br />
INSIEME<br />
CE LA FAREMO<br />
GUARDIAN TM<br />
ICF - Rivista dell'Industria Chimica<br />
e Farmaceutica è la nuova rivista di<br />
Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro<br />
esaustivo sullo stato dell'arte dei due<br />
settori di riferimento, rappresenta uno<br />
strumento di lavoro qualificato, attraverso<br />
una presentazione completa dell'innovazione<br />
tecnologica ad essi dedicata.<br />
<strong>Tecnologie</strong> <strong>Alimentari</strong>, la rivista<br />
tecnico-scientifica di riferimento per<br />
i tecnologi alimentari, illustra le reali<br />
innovazioni, con i contributi dei massimi<br />
esperti dei diversi comparti del<br />
settore. Ingredienti macchine e attrezzature<br />
per ottenere l'eccellenza<br />
del prodotto alimentare.<br />
La Subfornitura, la rivista che presenta<br />
l'attuale realtà della lavorazione<br />
per conto terzi, i cui protagonisti<br />
hanno acquisito una maggiore specializzazione<br />
e collaborano con il<br />
committente per la messa a punto<br />
del prodotto finito.<br />
La Plastica Oggi e Domani rivista<br />
dedicata al settore materie plastiche<br />
che fornisce, un’informazione esaustiva<br />
sulle nuove tecnologie, i materiali<br />
e le applicazioni.<br />
icf<br />
RIVISTA<br />
DELL’ INDUSTRIA<br />
CHIMICA E<br />
FARMACEUTICA<br />
Italia: ❏ spedizione ordinaria 40,00 €<br />
❏ contrassegno 43,00 €<br />
Estero: ❏ spedizione ordinaria 58,50 €<br />
❏ spedizione prioritaria Europa 65,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 92,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />
Italia: ❏ spedizione ordinaria 61,00 €<br />
❏ contrassegno 65,00 €<br />
Estero: ❏ spedizione ordinaria 89,50 €<br />
❏ spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />
Italia: ❏ spedizione ordinaria 61,00 €<br />
❏ contrassegno 65,00 €<br />
Estero: ❏ spedizione ordinaria 89,50 €<br />
❏ spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />
Indirizzo a cui vanno effettuate le spedizioni:<br />
Nome ..............................................................................................<br />
Cognome........................................................................................<br />
Ditta/ente ........................................................................................<br />
Via...................................................................................................<br />
Città ...............................................................................................<br />
Prov .................Cap ..........................Naz .......................................<br />
Tel. ..................................................................................................<br />
e-mail .............................................................................................<br />
Informativa a richiesta di consenso - d.lgs 196/2003. Ai sensi dell’art.11 della Legge 675/96<br />
ed in relazione all’informativa che avete fornito sui dati richiesti, si esprime il consenso al trattamento<br />
ed alla comunicazione degli stessi.<br />
Firma ...............................................................................................<br />
Modalità di pagamento:<br />
❏<br />
Assegno bancario allegato alla presente in busta chiusa<br />
❏ Bonifico bancario IBAN IT10 T031 0422 9030 0000 0820 424<br />
❏<br />
Carta di credito:<br />
❏<br />
❏<br />
Scadenza ..................................................................................<br />
Italia: ❏ spedizione ordinaria 45,00 €<br />
❏ contrassegno 48,00 €<br />
Estero: ❏ spedizione ordinaria 60,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Europa 70,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 85,00 €<br />
❏ spedizione prioritaria Oceania 100,00 €<br />
n. carta<br />
Titolare carta .............................................................................<br />
Firma ...............................................................................................<br />
Servizio abbonamenti<br />
Interprogetti Editori Srl - Via Statale 39 - 23888 La Valletta Brianza (LC)<br />
Tel/fax +39 039 5153705 - E-mail: abbonamenti@interprogettied.com<br />
04_05_EDITORIALE.indd 4 28/06/21 17:44
editoriale<br />
Eeditoriale<br />
|di Alessandro Bignami<br />
La transizione, sia ecologica che digitale, riguarda pressoché ogni fase della filiera e ogni aspetto del fare impresa.<br />
Nessuna azienda può davvero dire di poterne fare a meno. Più che mai nel settore alimentare, così decisivo per la<br />
questione climatica.<br />
L’industria del food chiede una gamma sempre più ampia e diversificata di ingredienti, anche da fonti alternative<br />
e naturali. In un panorama così complesso, la costruzione della credibilità e la creazione di fiducia sono aspetti<br />
chiave per il produttore, chiamato a coltivare partnership solide, a conoscere in modo approfondito e completo la<br />
filiera complessiva in cui si trova a operare, a dotarsi di laboratori accreditati per verificare la qualità delle materie<br />
prime. Il concetto di qualità si è ormai esteso dal prodotto al sistema, coinvolgendo, anche con il riconoscimento<br />
di certificazioni, l’intera gestione del processo. Oltre alla cura quotidiana del prodotto e della relazione con il mercato,<br />
anche l’azienda alimentare non deve staccare lo sguardo dal futuro, non deve ripiegarsi sul solo risultato<br />
UNA TRANSIZIONE CHE<br />
COINVOLGE L’INTERA FILIERA<br />
www.interprogettied.com<br />
immediato. E nel futuro, ormai questo è chiaro da tempo e ancora più dall’avvento della pandemia, si parlerà<br />
sempre più di ambiente, sia nella multinazionale sia nel caseificio locale. Lo impone anche il dato odierno, secondo<br />
il quale un terzo delle emissioni di gas serra sono causate proprio dal sistema alimentare.<br />
Conteranno lo sviluppo di tecniche agricole che abbiano minore incidenza sulla salute del suolo, la riduzione dei<br />
consumi di risorse energetiche, il rispetto per la rigenerazione dei terreni, ma anche il necessario sostegno alle<br />
comunità agricole e agli agricoltori. Nella trasformazione industriale, si affermeranno sempre di più la progettazione<br />
di impianti in grado di rispettare le caratteristiche specifiche del prodotto, soprattutto se composto da ingredienti<br />
naturali, ma anche la spinta sulla realtà virtuale per controllare meglio l’andamento della linea e formare gli<br />
operatori.<br />
Qualità e sicurezza appaiono dunque valori sempre più traversali ed estesi all’intera gestione dell’azienda, oltre<br />
che strettamente intrecciati al concetto di sostenibilità. Nel comparto alimentare, la transizione ecologica, che non<br />
può prescindere dall’innovazione tecnologica, può contribuire a far convergere questi fattori verso una crescita<br />
che non danneggi il suolo che ci offre le materie prime e che faccia leva su una trasformazione industriale sempre<br />
più digitalizzata, con prototipi sviluppati in 3D, impianti personalizzati e meno invasivi sulle caratteristiche del<br />
prodotto finale.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
5<br />
04_05_EDITORIALE.indd 5 28/06/21 17:44
in copertina<br />
Per ABS Food la qualità<br />
è uno stile aziendale<br />
che riguarda ogni aspetto<br />
dei prodotti alimentari<br />
e dei processi aziendali.<br />
E che si basa sulla<br />
conoscenza della filiera,<br />
attraverso partnership<br />
consolidate e controlli<br />
accurati dal campo<br />
al prodotto finito.<br />
Anna Caracò, Quality Assurance, e Riccardo Schirripa,<br />
Quality & Product Manager, del gruppo ABS Food<br />
MATERIE PRIME<br />
SICURE E SOSTENIBILI<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
6<br />
ABS Food si è sempre distinta per essere una realtà alla<br />
costante ricerca di materie prime naturali e sostenibili dal<br />
punto di vista ecologico e salutistico.<br />
Esamineremo il percorso che l’azienda ha condotto negli<br />
anni, in particolare nella ricerca e nella crescita di una<br />
Qualità da intendersi nel più ampio significato possibile:<br />
dai prodotti alimentari sino ai processi aziendali. Uno<br />
sguardo a quella Qualità che ha avvicinato sempre più il<br />
marchio ABS Food ad un’immagine di sicurezza che si è<br />
nel tempo guadagnata fiducia e credibilità presso i clienti.<br />
Ne parliamo con Riccardo Schirripa, Quality & Product<br />
Manager, che ha seguito fin dall’inizio lo sviluppo e<br />
l’organizzazione di questo importante reparto e con<br />
Anna Caracò, Quality Assurance del gruppo ABS Food.<br />
Cos’è secondo lei la Qualità nel Food? E cosa richiedono<br />
oggi i Clienti di questo settore?<br />
Riccardo Schirripa: Oggi il mercato offre la possibilità<br />
di reperire un ingrediente alimentare da molteplici fonti,<br />
ma i fattori che giocano un ruolo fondamentale nella<br />
scelta di un alimento sicuro e di qualità sono tanti. Noi<br />
abbiamo scelto di partire dal cuore stesso della produzione,<br />
instaurando rapporti solidi e di partnership durature<br />
con i nostri produttori, sia europei che oltre oceano,<br />
attraverso visite ed audit periodici. Conoscere la filiera è<br />
fondamentale, come lo sono tutti i controlli ed analisi<br />
effettuate dal campo fino al prodotto finito.<br />
La mission del mio Team è quella garantire al cliente la<br />
sicurezza e la serenità di poter utilizzare un ingrediente<br />
www.interprogettied.com<br />
06_09_STORIA COVER ABS FOOD.indd 6 28/06/21 17:41
selezionato e già controllato, pronto<br />
per poter essere processato. Per<br />
questo motivo abbiamo voluto creare<br />
un laboratorio interno per fare i<br />
test preliminari sulla qualità della<br />
materia prima e ci avvaliamo di laboratori<br />
accreditati a livello mondiale<br />
per le analisi di routine.<br />
Abbiamo notato che il mercato è<br />
sempre più sensibile alla Qualità nel<br />
prodotto ed è sempre più attento a<br />
Riccardo Schirripa: “Abbiamo voluto<br />
creare un laboratorio interno per fare<br />
i test preliminari sulla qualità<br />
della materia prima e ci avvaliamo<br />
di laboratori accreditati a livello<br />
mondiale per le analisi di routine”<br />
ciò che legge in etichetta, soprattutto<br />
ora, in un periodo particolare<br />
come quello che stiamo vivendo<br />
con la pandemia da Covid-19.<br />
Vogliamo garantire ai nostri Clienti<br />
e quindi ai consumatori finali dei<br />
prodotti naturali, sicuri, certificati e<br />
soprattutto sani.<br />
Quali sono le certificazioni che seguono<br />
i prodotti ABS Food?<br />
Anna Caracò: ABS Food è nata con<br />
la commercializzazione della soia<br />
NON OGM, quindi la certificazione<br />
di prodotto che più rappresenta la<br />
nostra storia è sicuramente<br />
FOODCHAIN ID NON OGM, mediante<br />
la quale controlliamo in accettazione<br />
le materie prime garantendo<br />
valori NON OGM ancora più restrittivi<br />
rispetto ai limiti normativi. La<br />
seconda certificazione che copre<br />
una gran fetta delle nostre vendite è<br />
quella Biologica, grazie alla quale<br />
offriamo ai nostri Clienti un prodotto<br />
più sano, sostenibile e in linea con<br />
le nuove esigenze di mercato.<br />
E più in generale, cos’è la Qualità in<br />
un’azienda?<br />
Schirripa: Ampliando ulteriormente<br />
la concezione di Qualità da quella<br />
di Prodotto a quella di Sistema<br />
posso senza dubbio confermare che<br />
quest’ultima è sempre più un fattore<br />
competitivo e strategico per le<br />
aziende. Infatti, è filosofia di ABS<br />
Food investire molto in questo ambito<br />
perché pensiamo che persone<br />
competenti possano esprimersi al<br />
meglio in un ambiente strutturato<br />
nel pieno rispetto delle singole individualità.<br />
Da qualche anno ormai<br />
stiamo adottando una logica lean<br />
office che sta portando notevoli miglioramenti<br />
nell’organizzazione interna.<br />
Strutturare un reparto in<br />
modo da ottimizzare i flussi di lavoro<br />
e di comunicazione rimane comunque<br />
un processo complesso,<br />
che richiede un costante monitoraggio<br />
e miglioramento al fine di poter<br />
ottimizzare i tempi di gestione.<br />
Questo approccio lo applichiamo su<br />
tutti i processi, dalla qualifica del<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
7<br />
06_09_STORIA COVER ABS FOOD.indd 7 28/06/21 17:41
Un riferimento nella distribuzione<br />
di ingredienti alimentari<br />
Anna Caracò: “Mediante<br />
la certificazione Foodchain ID NON OGM,<br />
controlliamo in accettazione<br />
le materie prime garantendo<br />
valori NON OGM ancora<br />
più restrittivi rispetto ai limiti normativi”<br />
Esperienza, lungimiranza e know how maturato in oltre 25 anni di attività hanno<br />
permesso ad ABS Food di diventare un punto di riferimento nella distribuzione di<br />
ingredienti alimentari per realtà industriali italiane ed europee.<br />
L’eccellenza dei prodotti di ABS Food, la tracciabilità del prodotto sin dall’origine<br />
e le filiere sostenibili dal punto di vista etico, ecologico e salutistico, sono riconosciute<br />
e garantite da numerose certificazioni internazionali quali FOODCHAIN ID<br />
NON OGM, ISO 9001:2015, Biologico, Kosher e BRC Storage&Distribution.<br />
Le sue referenze sono tutte NON OGM, e disponibili anche nelle declinazioni<br />
gluten free e biologiche.<br />
Partnership di lungo corso e più recenti legami con marchi riconosciuti per qualità<br />
dei prodotti ed efficienza del servizio permettono ad ABS Food di offrire una<br />
gamma prodotti ampia e in linea con le nuove tendenze del mercato del Food.<br />
Dall’offerta iniziale della soia NON OGM, l’azienda ha arricchito la sua gamma<br />
con amidi nativi, precotti ed estrusi, farine precotte, paste acide, lieviti naturali,<br />
farine e grani maltati.<br />
Nel corso degli anni, grazie all’attività di Ricerca e Sviluppo, sono stati inseriti<br />
prodotti a marchio ABS Food, come le lecitine in polvere e fluide, le fibre, i semi,<br />
i fiocchi e le farine di legumi; ci siamo inoltre specializzati nella ricerca di prodotti<br />
adatti ai mercati Low Carb, Low GI, Low Fat.<br />
In linea con le richieste crescenti del mercato vegetariano e vegano, dal 2015 ABS<br />
Food propone una linea innovativa di proteine testurizzate vegetali partendo da<br />
materie prime quali soia, frumento, glutine e più recentemente pisello.<br />
Per rispondere alla crescente attenzione e consapevolezza del consumatore verso<br />
prodotti naturali e ottenuti con lavorazioni sostenibili, la società ha ampliato<br />
la sua gamma di proteine vegetali, affiancando alla storica matrice soia nuove<br />
tipologie quali pisello, riso, fava e fagiolo, che coniugano un alto valore funzionale<br />
con il plus dell’allergen free.<br />
fornitore all’approvazione della materia<br />
prima fino alla gestione in accettazione<br />
e spedizione, in modo da<br />
poter fornire un servizio rapido e<br />
sicuro al Cliente. Ci appoggiamo ad<br />
un’agenzia di consulenza Lean<br />
esterna e ci avvaliamo di certificazioni<br />
come BRC e ISO 9001:2015<br />
come strumento di analisi dei processi<br />
per garantire standard sempre<br />
più elevati in termini di qualità del<br />
servizio e di prodotto.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
Come si diventa un’azienda di<br />
Qualità?<br />
Schirripa: Mi piace pensare alla<br />
Qualità più come uno stile aziendale<br />
che una destinazione. Un’azienda di<br />
Qualità ha lo sguardo rivolto al futuro<br />
e punta al miglioramento continuo.<br />
ABS Food ha costruito molto negli<br />
ultimi anni, ma vi assicuro che anche<br />
i progetti per il futuro sono certamente<br />
molto stimolanti e interessanti.<br />
8<br />
www.interprogettied.com<br />
06_09_STORIA COVER ABS FOOD.indd 8 28/06/21 17:41<br />
Rif_Le
liberaadv.com<br />
Leader nella fornitura di soluzioni di convalida e monitoraggio<br />
PRONTA<br />
PER<br />
NATURA<br />
a soddisfare ogni esigenza<br />
con tempestività e flessibilità<br />
Ellab S.r.l. - Via Figino, 22 - 20016 Pero (MI) ITALY - ph. +39 02 349 1751 - italy@ellab.com - www.ellab.it - ellabitalynews.it<br />
06_09_STORIA Rif_Leopardo'21.indd COVER ABS 1 FOOD.indd 9 28/06/21 12/05/21 17:41 11:42
attualità<br />
Nel 2020 la produzione italiana<br />
di salumi è calata per l’impatto<br />
della crisi sanitaria, che ha<br />
colpito duramente Lombardia<br />
ed Emilia Romagna, le regioni<br />
più vocate alla suinicoltura,<br />
e ha messo in grave difficoltà<br />
il canale ho.re.ca. Il salume<br />
più consumato resta<br />
il prosciutto cotto.<br />
Foto Consorzio Prosciutto di Parma<br />
LA PANDEMIA FRENA<br />
L’INDUSTRIA DEI SALUMI<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
10<br />
Nel 2020 è risultata in flessione la produzione di salumi,<br />
che ha chiuso i dodici mesi attestandosi a 1,093<br />
milioni di tonnellate da 1,176 del 2019 (-7,1%). In<br />
calo è risultato anche il valore alla produzione che ha<br />
mostrato una flessione più contenuta, scendendo a<br />
7.927 milioni di euro (-3,6%) da 8.225 milioni del<br />
2019.<br />
“Il Covid-19 ha avuto un profondo impatto sul nostro<br />
Paese e sulla sua economia, colpendo in maniera profonda<br />
molti settori economici”, afferma Ruggero<br />
Lenti, neopresidente di Assica, l’associazione industriali<br />
delle carni e dei salumi che, nell’ambito di<br />
Confindustria, rappresenta le imprese di macellazione<br />
e trasformazione delle carni suine. “Anche la filiera<br />
suinicola, nonostante la natura anticiclica del settore<br />
alimentare, ha risentito profondamente dell’onda<br />
d’urto generata dalla pandemia, innanzitutto perché<br />
l’epidemia nel nostro Paese si è diffusa proprio a partire<br />
dalle regioni più importanti per la nostra suinicoltura<br />
(Lombardia ed Emilia-Romagna). E in secondo<br />
luogo perché l’Italia, che ha pagato un duro prezzo in<br />
termini di decessi, ha adottato misure restrittive importanti<br />
per un periodo piuttosto lungo. La chiusura<br />
del canale Ho.re.Ca ha sottratto, infatti, una fetta<br />
importante ai consumi di carni fresche e di salumi. A<br />
fronte di queste dinamiche, soprattutto nella prima<br />
fase dell’emergenza, sono cresciuti gli acquisti di<br />
carni e salumi in GDO, che hanno registrato veri e<br />
propri picchi proprio nelle prime settimane di diffusione<br />
del virus. Questa tendenza si è stemperata con<br />
il passare delle settimane, ma gli acquisti in GDO si<br />
sono assestati su livelli superiori a quelli dell’anno<br />
precedente. Nonostante il settore abbia mostrato,<br />
dunque, una certa resilienza grazie all’aumentata<br />
richiesta nel canale GDO e anche alla crescita degli<br />
acquisti on line, la flessione dell’Ho.Re.Ca. non è stata<br />
compensata e produzione e consumi hanno evidenziato<br />
una flessione”.<br />
www.interprogettied.com<br />
10_12_ART ASSICA.indd 10 28/06/21 17:50
attualità<br />
La produzione nazionale di carni e<br />
prodotti trasformati è risultata penalizzata<br />
anche dal calo della domanda<br />
estera di salumi determinato<br />
dall’adozione di provvedimenti<br />
simili a quelli assunti dal governo<br />
italiano in molti Paesi nostri partner<br />
commerciali sia nella UE sia<br />
fuori dalla UE.<br />
La produzione di conserve animali<br />
e quella di grassi lavorati è risultata<br />
in flessione rispetto a quella<br />
dell’anno precedente, attestandosi<br />
a 1,345 milioni di ton da 1,439<br />
milioni di ton del 2019 (-6,6%).<br />
L’insieme delle produzioni ha presentato<br />
un fatturato di 8.237 milioni<br />
di euro, inferiore (-3,3%) a<br />
quello del 2019 (8.522 milioni di<br />
euro).<br />
In merito ai singoli salumi, il 2020<br />
ha registrato una contrazione nella<br />
produzione a volume di tutte le<br />
principali categorie.<br />
La produzione di prosciutti crudi<br />
stagionati, dopo la contenuta flessione<br />
del 2019, ha evidenziato un<br />
calo consistente del 7,3% per<br />
261.100 ton e un -4,9% in valore<br />
per 2.115 milioni di euro. La chiusura<br />
dell’Ho.Re.Ca. e il blocco del<br />
turismo hanno penalizzato la categoria<br />
e soprattutto le produzioni<br />
tipiche. La stessa dinamica si è riscontrata<br />
anche sui mercati esteri.<br />
In decisa flessione è risultata anche<br />
la produzione di prosciutto cotto,<br />
scesa a 271.100 ton (-6,3%) per<br />
1.934 milioni di euro (-2,7%).<br />
La quota di prosciutti crudi e cotti,<br />
prodotti leader del settore, si è<br />
mantenuta relativamente stabile<br />
rispetto all’anno precedente, sia in<br />
quantità attestandosi a 48,7% da<br />
48,6% del 2019 sia in valore fermandosi<br />
a quota 51,1% da 51,2%<br />
dell’anno precedente.<br />
Trend cedente in quantità anche<br />
per la produzione di mortadella,<br />
fermatasi a 157.100 ton (-4,3%),<br />
ma rimasta stabile a valore (+0,4%<br />
per 681,7 milioni di euro) e per<br />
quella dei wurstel, scesi a quota<br />
58.900 ton (-1,2%) per un valore<br />
di 187,4 milioni di euro (+2,5%).<br />
Nel 2020 la produzione di speck si<br />
è fermata a quota 32.700 ton<br />
(-4,4%) per un valore di 346,4 milioni<br />
di euro (+1,2%).<br />
In diminuzione è risultata anche la<br />
produzione di salame, attestatasi<br />
a 109.000 ton (-3,5%)<br />
per un valore di 992 milioni di<br />
euro (+1,4%). Un contributo<br />
positivo alla categoria è arrivato<br />
dalla domanda estera<br />
cresciuta sia a volume sia a<br />
valore.<br />
Andamento cedente anche<br />
per la pancetta che, nel complesso<br />
dei dodici mesi, ha visto<br />
la produzione fermarsi a<br />
quota 47.700 ton (-5,5%)<br />
per un valore di 243,3 milioni<br />
di euro (+4,1%).<br />
Analogamente al salame la<br />
voce ha evidenziato un aumento<br />
delle esportazioni. La<br />
differenza registrata negli andamenti<br />
di quantità e prezzi<br />
ha risentito, nel caso specifico,<br />
anche della pressione<br />
esercitata dalla domanda<br />
estera sulla materia prima.<br />
Hanno chiuso in flessione,<br />
infine, anche le produzioni di<br />
c o p p a c o n 3 9 . 4 0 0 t o n<br />
(-7,1%) per 315,2 milioni di<br />
euro (-1,1%) e di bresaola,<br />
che ha chiuso l’anno con un<br />
-9,6% in quantità per 27.100<br />
ton e un -6,2% in valore per<br />
442,5 milioni di euro.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
11<br />
10_12_ART ASSICA.indd 11 28/06/21 17:50
attualità<br />
COTTO, CRUDO E MORTADELLA<br />
SUL PODIO<br />
Nel 2020 la disponibilità totale per il<br />
consumo nazionale di salumi (compresa<br />
la bresaola) è stata di<br />
962,7mila ton (-7,6%) contro 1,041<br />
milioni dell’anno precedente.<br />
Il consumo apparente procapite,<br />
considerato l’andamento della popolazione<br />
e la drastica riduzione degli<br />
arrivi dei turisti, si è attestato intorno<br />
ai 16,2 kg contro i 17,3 del<br />
2019 (-6,6%).<br />
Considerando l’insieme dei salumi e<br />
delle carni suine fresche, il consumo<br />
apparente pro-capite è sceso a 27,2<br />
kg da 28,9 kg dell’anno precedente<br />
(-6,1%).<br />
I consumi apparenti dei prosciutti<br />
crudi stagionati, molto penalizzati<br />
dalla chiusura dell’Ho.Re.Ca. e dalla<br />
crisi del banco taglio, sono scesi a<br />
209.700 ton (-7,1%); quelli di prosciutto<br />
cotto si sono fermati a quota<br />
Ruggero Lenti è il nuovo presidente<br />
Nel corso della recente assemblea annuale di<br />
Assica, Ruggero Lenti è stato eletto nuovo presidente<br />
dell’associazione. Lenti subentra a Nicola Levoni, che ha<br />
ricoperto il ruolo dal 2015 ad oggi.<br />
Piemontese, laureato in medicina veterinaria all’Università<br />
di Torino, Ruggero Lenti ha una vasta esperienza nel<br />
mondo associativo. È inoltre amministratore delegato e<br />
direttore generale di Lenti - Rugger Spa, azienda di famiglia<br />
arrivata alla quarta generazione.<br />
262.200 ton (-5,5%). Sono risultati<br />
in calo anche i consumi di mortadella<br />
e wurstel (-5,6% per 183.100 ton)<br />
e quelli di salame fermatisi a 78.000<br />
ton (-6,1%). Hanno evidenziato una<br />
profonda flessione i consumi di bresaola<br />
scesi a 24.200 ton dalle 26.400<br />
dell’anno precedente (-8,5%) e<br />
quelli degli “altri salumi”, attestatisi<br />
a 205.500 ton. (-12,5%). La struttura<br />
dei consumi interni ha così visto al<br />
primo posto sempre il prosciutto<br />
cotto, con una quota pari al 27,2%<br />
del totale dei salumi, seguito dal prosciutto<br />
crudo al 21,8%, da mortadella/wurtel<br />
scesi al 19%, dal salame<br />
all’8,1% e dalla bresaola al 2,5%.<br />
Chiudono gli altri salumi al 21,3%.<br />
FRUMENTO TENERO: IL RIALZO DELLE QUOTAZIONI PREOCCUPA LA FILIERA<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
12<br />
I continui incrementi delle quotazioni del frumento<br />
tenero, sia sui mercati internazionali, sia sul mercato<br />
interno, allarmano Italmopa che rappresenta, in<br />
via esclusiva, l’industria molitoria italiana, in merito<br />
al trend fortemente rialzista dei prezzi di una materia<br />
prima di fondamentale rilevanza per la nostra<br />
alimentazione quotidiana, ed in particolare, per la<br />
produzione di pane, di pizza, di prodotti dolciari e<br />
della biscotteria.<br />
Le quotazioni del grano tenero hanno registrato dall’inizio<br />
della campagna di commercializzazione, ovvero<br />
dal mese di luglio 2020, incrementi che sfiorano il<br />
40%. La forte tensione sui prezzi appare riconducibile,<br />
da ultimo, all’andamento del mercato internazionale<br />
delle materie prime, ed in particolare, per quanto concerne<br />
il settore cerealicolo, del mais ma anche all’evoluzione<br />
dei mercati dei derivati, che possono essere influenzati<br />
da movimenti finanziari di natura speculativa.<br />
“Continuiamo a monitorare attentamente la situazione<br />
anche perché il costo della materia prima frumento<br />
può rappresentare sino all’80% dei costi di<br />
produzione delle nostre farine. Sinora l’industria della<br />
trasformazione, conscia del suo ruolo sociale, ha svolto<br />
la funzione di camera di compensazione assorbendo<br />
gran parte dei rincari delle quotazioni della materia<br />
prima”, ha sottolineato Giorgio Agugiaro, presidente<br />
della Sezione Molini a frumento tenero di Italmopa.<br />
“Il perdurare di questa situazione, unitamente ad un<br />
andamento fortemente negativo dei consumi, rischia<br />
di tradursi in modo deleterio sulla redditività delle nostre<br />
aziende molitorie, che risulta già essere tra le più<br />
basse dell’intero sistema alimentare nazionale, e sulla<br />
conseguente tenuta di un comparto che costituisce<br />
un fiore all’occhiello dell’agroalimentare nazionale”.<br />
“Appare pertanto doveroso richiamare nuovamente<br />
l’attenzione dei nostri policy makers sulle numerose<br />
criticità della filiera nazionale frumento tenero – conclude<br />
Agugiaro – e sottolineare che esse non possono<br />
certamente essere risolte dalla sola industria della trasformazione”.<br />
www.interprogettied.com<br />
10_12_ART ASSICA.indd 12 28/06/21 17:50
news [fatti, persone, aziende]<br />
FRANCESCO PIZZAGALLI CONFERMATO ALLA GUIDA DI IVSI<br />
Francesco Pizzagalli è stato riconfermato<br />
all’unanimità presidente<br />
dell’Istituto Valorizzazione<br />
Salumi Italiani (IVSI) per il triennio<br />
<strong>2021</strong>-2024. Lo ha rieletto il<br />
Consiglio direttivo dell’Istituto.<br />
Riconfermato anche Lorenzo<br />
Spada come vicepresidente.<br />
Alla guida dell’Istituto dal 2012,<br />
che aveva presieduto anche dal<br />
2000 al 2006, Pizzagalli è stato<br />
presidente di Assica (associazione<br />
industriali delle carni e<br />
dei salumi) dal 2005 al 2010.<br />
Molto attivo sul fronte associazionistico,<br />
è anche componente<br />
del gruppo tecnico sulla<br />
responsabilità sociale d’impresa<br />
di Confindustria; componente<br />
del Consiglio di presidenza di<br />
Confindustria Como con delega<br />
alla sostenibilità; vicepresidente<br />
della Fondazione Alessandro<br />
Volta di Como. Tra i suoi impegni,<br />
insegna alle Università delle<br />
Tre Età.<br />
Il presidente nel suo ringraziamento<br />
al Consiglio Direttivo per<br />
la fiducia accordatagli, ha ricordato<br />
l’attività dell’Ivsi dell’ultimo<br />
triennio: “In questi ultimi anni,<br />
l’Istituto ha ampliato il proprio<br />
raggio d’azione, cogliendo le<br />
nuove dinamiche che stavano<br />
sopraggiungendo. Ho iniziato<br />
l’ultimo triennio della mia presidenza<br />
in un quadro drammatico,<br />
reso ancora più difficile nel<br />
nostro settore, dalla crisi per la<br />
materia prima, dagli attacchi<br />
mediatici, quasi giornalieri, dalla<br />
diminuzione dei consumi.<br />
Eppure, in questo contesto così<br />
a sfavore, abbiamo dato vita al<br />
Manifesto dei valori della salumeria<br />
italiana. Abbiamo voluto<br />
creare un Manifesto che fosse<br />
identitario delle aziende e che<br />
mettesse al centro non solo cosa<br />
si fa, ma chi lo fa e come lo fa.<br />
Questo perché oggi più che mai,<br />
alla luce anche della pandemia, è<br />
chiaro che vincerà la competizione<br />
internazionale solo chi saprà<br />
riportare al centro del sistema<br />
l’identità aziendale”.<br />
Tra gli obiettivi dell’Istituto, oltre<br />
quello di proseguire lungo<br />
il percorso della sostenibilità,<br />
ormai punto centrale e strategico<br />
dell’attività dell’Ivsi verso le<br />
aziende, ci sarà anche un’attenzione<br />
verso il mondo del credito<br />
e dell’impresa.<br />
“Nei prossimi tre anni, dobbiamo<br />
accompagnare le aziende a<br />
rafforzarsi sui temi fondamentali<br />
legati alla responsabilità sociale<br />
d’impresa. Prepararsi oggi per<br />
affrontare meglio il domani”,<br />
ha concluso Pizzagalli.<br />
www.interprogettied.com<br />
13<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
13_19_NEWS ATTUALITA.indd 13 28/06/21 18:02
news [fatti, persone, aziende]<br />
MORTADELLA BOLOGNA IGP: PRODUZIONE E VENDITE IN CRESCITA<br />
Corradino Marconi,<br />
Presidente del<br />
Consorzio italiano<br />
tutela Mortadella<br />
Bologna<br />
Il 2020 si è chiuso con il segno positivo<br />
per la Mortadella Bologna IGP. I<br />
dati dell’ente di certificazione IFCQ<br />
hanno registrato una produzione di<br />
oltre 37,6 milioni di kg con un incremento<br />
dell’1,1% rispetto al 2019.<br />
Anche le vendite hanno registrato<br />
un aumento dell’1% con 32 milioni<br />
di kg di prodotto venduto.<br />
Come era facile prevedere, a causa<br />
delle limitazioni dei trasporti e delle<br />
parziali chiusure delle frontiere<br />
legate alla pandemia, le vendite<br />
all’estero, durante il 2020, hanno<br />
subito una battuta d’arresto, più<br />
marcata nei Paesi terzi. Le vendite<br />
in Italia invece sono state in grado<br />
di compensare il calo delle esportazioni.<br />
I canali più performanti sono<br />
stati il Normal Trade, ovvero i negozi<br />
tradizionali, in cui è stato registrato<br />
un +18% rispetto al 2019 (elaborazioni<br />
Consorzio su dati IFCQ) e la<br />
Distribuzione Organizzata con un<br />
incremento del 6,1% delle vendite<br />
di Mortadella Bologna (dati IRI), che<br />
sono riusciti a compensare le perdite<br />
del mondo HoReCa. Secondo i dati<br />
IRI (negli ipermercati, supermercati<br />
e superette), il banco taglio, che per<br />
la Mortadella Bologna costituisce<br />
il 70% del totale delle vendite, ha<br />
registrato un aumento del 2,8%,<br />
mentre nel peso imposto, in larga<br />
parte costituito dall’affettato, l’aumento<br />
registrato è stato a doppia<br />
cifra, pari al 17%.<br />
“È motivo di grande soddisfazione<br />
per il Consorzio registrare un incremento<br />
delle vendite di Mortadella<br />
Bologna IGP in un anno così particolare<br />
come il 2020”, ha dichiarato<br />
Corradino Marconi, presidente del<br />
Consorzio italiano tutela Mortadella<br />
Bologna. “Crediamo che il maggior<br />
tempo passato a casa, dovuto al<br />
lockdown e allo smartworking, abbia<br />
fatto crescere nel consumatore<br />
la voglia di vivere al meglio il tempo<br />
da condividere con la propria famiglia,<br />
portandolo così ad orientare<br />
le scelte di consumo verso prodotti<br />
di qualità, tutelati e garantiti come<br />
la Mortadella Bologna IGP. E a tal<br />
proposito, riteniamo che l’impegno<br />
costante del Consorzio, con le sue<br />
attività di promozione in Italia, abbia<br />
contributo a tale crescita, diffondendo<br />
il valore dell’eccellenza della<br />
Mortadella Bologna nel consumatore<br />
italiano”.<br />
La comunicazione dei dati di produzione<br />
e vendita del 2020 è un’iniziativa<br />
che rientra nel programma di<br />
“Enjoy the authentic Joy”, il progetto<br />
promozionale e informativo che<br />
unisce tre consorzi agroalimentari<br />
per la tutela dei salumi DOP e IGP,<br />
cofinanziato dall’Unione Europea e<br />
rivolto al mercato italiano e belga. La<br />
campagna prevede la promozione<br />
delle seguenti eccellenze gastronomiche<br />
italiane: Mortadella Bologna<br />
IGP, Salamini Italiani alla Cacciatora<br />
DOP, Zampone Modena IGP e<br />
Cotechino Modena IGP.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
14<br />
FERRERO COMPRA I BISCOTTI BURTON<br />
DAL FONDO PENSIONE ONTARIO TEACHERS<br />
Nuova mossa del gruppo Ferrero nel settore biscotti.<br />
Attraverso una società affiliata (la belga Cth) ha siglato un<br />
accordo definitivo in base al quale acquisirà Burton’s Biscuit<br />
Company dal fondo Ontario Teachers’ Pension Plan Board.<br />
Burton’s produce alcuni tra i brand più’ amati del mercato<br />
dei biscotti britannico, tra cui Maryland Cookies, Jammie<br />
Dodgers, Wagon Wheels, Paterson’s e Thomas Fudge’s.<br />
Nell’ambito dell’operazione la Cth, precisa una nota di<br />
Ferrero, rileverà sei stabilimenti di produzione nel Regno<br />
Unito, con sedi a Blackpool, Dorset, Edimburgo, Livingston,<br />
Llantarnam e sull’Isola di Arran.<br />
Attraverso questa acquisizione, la società affiliata a Ferrero<br />
prevede di aumentare l’offerta di prodotti nel mercato dei<br />
biscotti, a seguito anche delle precedenti acquisizioni di<br />
Delacre, Kelsen Group e Fox’s.<br />
Ontario Teachers’ ha investito in Burton’s nel 2013 e ha<br />
contribuito a far crescere l’azienda attraverso investimenti<br />
continui nel portafoglio prodotti, nei marchi dei distributori<br />
e nei marchi globali di terze parti, oltre ad iniziative di crescita<br />
organica e acquisizioni complementari.<br />
Il completamento della transazione, soggetta al rilascio<br />
delle autorizzazioni di legge e alle consuete condizioni di<br />
chiusura, è previsto per i prossimi mesi.<br />
Davis Polk & Wardwell, LSM legal LLP e Houlihan Lokey,<br />
hanno seguito la consulenza legale e finanziaria della società<br />
affiliata a Ferrero. Kirkland & Ellis e Stamford Partners<br />
hanno seguito la consulenza legale e finanziaria di Ontario<br />
Teachers.<br />
www.interprogettied.com<br />
13_19_NEWS ATTUALITA.indd 14 28/06/21 18:02
OLI D’OLIVA AD ALTA PUREZZA<br />
Ai sensi del Regolamento UE 2020/1322, da<br />
gennaio <strong>2021</strong> sono in vigore nuovi tenori massimi<br />
di 3-MCPD e glicidolo nell’olio d’oliva e in<br />
altri oli vegetali. Grazie a una speciale tecnologia<br />
di raffinazione, Nutriswiss è in grado di<br />
minimizzare tali contaminanti legati ai processi<br />
di lavorazione. L’azienda esperta leader negli<br />
oli alimentari speciali e biologici lavora con un<br />
procedimento mediante il quale gli oli vengono<br />
raffinati in modo particolarmente delicato ed<br />
efficace a basse temperature di lavorazione. I<br />
produttori di oli possono così non solo ottimizzare<br />
il profilo organolettico dei loro prodotti e<br />
aumentare la loro resa, ma anche soddisfare i<br />
requisiti di legge.<br />
Il Regolamento della Commissione Europea<br />
ha fissato dal primo gennaio <strong>2021</strong> valori limite<br />
di 1250 µg di 3-MCPD e 1000 µg di glicidolo<br />
per kg di olio alimentare; per l’alimentazione<br />
dei bambini e dei neonati le regole stabilite<br />
sono ancora più severe (15 µg /kg di 3-MCPD<br />
e 6,0 µg/kg di glicidolo negli alimenti liquidi<br />
per lo svezzamento). Le analisi di laboratorio<br />
Nutriswiss mostrano, a seguito della raffinazione,<br />
valori prossimi al limite di rivelabilità<br />
per entrambi i contaminanti da processo. Gli<br />
svizzeri dettano pertanto nuovi criteri proprio<br />
per quanto riguarda l’olio d’oliva raffinato, nel<br />
quale sono spesso riscontrabili valori elevati per<br />
quanto concerne i contaminanti da processo.<br />
Nutriswiss è in grado di raffinare, mediante procedimenti<br />
speciali, anche oli contaminati o con<br />
un alto numero di acidi, come gli oli di sansa o<br />
gli oli lampanti, ricavandone un alimento perfetto<br />
dal punto di vista organolettico, appetibile<br />
e sicuro.<br />
Diversamente da quanto accade nella raffinazione<br />
tradizionale di oli vegetali, Nutriswiss non<br />
ha bisogno di processi che richiedano tempi<br />
lunghi e temperature elevate per rimuovere pesticidi<br />
e residui di oli minerali (MOSH/MOAH).<br />
Il calore favorisce la formazione di glicidilesteri<br />
e cloresteri degli acidi grassi, come il 3-MCPD,<br />
potenzialmente nocivi per la salute. Nutriswiss<br />
si serve invece di una neutralizzazione fisica ottenuta<br />
per mezzo di una moderna tecnica di distillazione<br />
e di una successiva deodorizzazione<br />
delicata. In questo modo non si formano contaminanti<br />
da processo. Allo stesso tempo vengono<br />
preservati componenti preziosi, vengono<br />
eliminati aromi sgradevoli e pesticidi e vengono<br />
ridotti significativamente MOSH/MOAH, idrocarburi<br />
policiclici (IPA) e ftalati come il DEHP.<br />
GF Piping Systems<br />
COOL-FIT 4.0<br />
Passa in testa con<br />
una tecnica superiore<br />
Pronti, partenza, via – Con COOL-FIT 4.0!<br />
Sicuro, efficiente, rapido; la tua ricetta per il successo.<br />
www.gfps.com/it/cf4<br />
www.interprogettied.com<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
15<br />
13_19_NEWS ATTUALITA.indd 15 28/06/21 18:02
news [fatti, persone, aziende]<br />
POMODORO DA INDUSTRIA: L’ACCORDO PER IL BACINO CENTRO SUD<br />
Dopo una lunga trattativa,<br />
l’Anicav e le OP del Bacino<br />
Centro Sud Italia hanno definito<br />
il Contratto Quadro d’area<br />
per la gestione della prossima<br />
campagna di trasformazione<br />
del pomodoro. Con la firma<br />
del Contratto Quadro, le parti<br />
hanno confermato l’attenzione<br />
della filiera alla sostenibilità etica,<br />
ambientale e sociale.<br />
In particolare, in un’ottica di tutela<br />
del territorio le OP si sono<br />
impegnate, anche attraverso la<br />
definizione di parametri qualitativi<br />
più restrittivi, a garantire<br />
una raccolta ecosostenibile e la<br />
consegna di un prodotto quanto<br />
più possibile privo di terreno<br />
e pietre al fine di venire incontro<br />
alle difficoltà registrate negli anni<br />
dalle aziende di trasformazione<br />
nella gestione del terriccio, soprattutto<br />
nel bacino idrografico<br />
del Sarno. Le parti, inoltre, sosterranno<br />
e promuoveranno le<br />
attività connesse al reclutamento<br />
dei lavoratori e alla gestione telematica<br />
dell’offerta di lavoro e dei<br />
servizi di trasporto poste in essere<br />
nell’ambito del progetto “Fi.<br />
Le. - Filiera Legale”, finanziato a<br />
valere sul PON Legalità e la cui<br />
area di intervento è la provincia<br />
di Foggia.<br />
L’industria e le OP, infine, si<br />
sono impegnate a lavorare per<br />
trovare insieme soluzioni finalizzate<br />
a recuperare un clima di<br />
collaborazione all’interno della<br />
filiera anche attraverso il rilancio<br />
del dialogo interprofessionale<br />
nell’ambito dell’OI Bacino<br />
Centro Sud Italia che rappresenta<br />
un fondamentale strumento<br />
di sviluppo per il comparto.<br />
Fermo restando l’autonomia<br />
contrattuale delle singole aziende<br />
in sede di sottoscrizione dei<br />
contratti di fornitura, le parti,<br />
sulla base di una serie di criteri<br />
oggettivi, hanno riconosciuto<br />
alla parte agricola un sovrapprezzo<br />
di 10 euro per i maggiori<br />
costi di produzione, sia sul lungo<br />
che sul tondo, assorbendo interamente<br />
quanto concesso nella<br />
scorsa campagna per le criticità<br />
legate alla siccità e alla emergenza<br />
sanitaria.<br />
I prezzi medi di riferimento applicabili<br />
saranno: 105,00 euro/ton<br />
per il pomodoro tondo e 115,00<br />
euro/ton per il pomodoro lungo<br />
e una maggiorazione del 40%<br />
per il biologico.<br />
Una campagna di trasformazione<br />
complessa quella che si<br />
prospetta per il pomodoro da<br />
industria in Italia. A fronte di un<br />
incremento programmato della<br />
produzione del 10/15%, bisognerà<br />
fare i conti con le difficoltà<br />
di approvvigionamento della<br />
banda stagnata e con il conseguente<br />
importante aumento<br />
del costo di acquisto delle scatole<br />
che, sommato agli ulteriori<br />
rincari, in particolare degli altri<br />
imballaggi e dell’energia, oltre<br />
che della stessa materia prima,<br />
andrà a gravare in modo significativo<br />
sul costo dei prodotti<br />
finiti.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
Marco Serafini nuovo presidente di Anicav<br />
L’Anicav, la più grande associazione<br />
di rappresentanza delle imprese di<br />
trasformazione di pomodoro al<br />
mondo, rinnova i suoi vertici. Nel<br />
corso dell’assemblea annuale dei<br />
soci, Marco Serafini è stato eletto<br />
nuovo presidente per il prossimo<br />
quadriennio raccogliendo il testimone<br />
di Antonio Ferraioli che ha<br />
guidato l’associazione negli ultimi<br />
otto anni.<br />
Serafini, 59 anni, rappresentante<br />
legale di Desco Spa, azienda conserviera<br />
con sede nel Lazio, a<br />
Pontinia, è stato ai vertici delle due<br />
organizzazioni internazionali del pomodoro<br />
da industria: dal 2006 al<br />
2008 ha ricoperto la carica di vicepresidente<br />
di Amitom (Association<br />
Méditeranéenne Internationale de la<br />
Tomate) e dal 2008 al 2010 quella<br />
di presidente del WPTC (World<br />
Processing Tomato Council).<br />
Marco Serafini sarà affiancato dal<br />
nuovo consiglio di presidenza formato<br />
dai vice presidenti Pasquale<br />
D’Acunzi, Francesco Mutti, Aldo<br />
Rodolfi, Filippo Torrente e Gianluigi<br />
Di Leo, in rappresentanza dei<br />
Giovani imprenditori, e dal tesoriere<br />
Carmine Alfano.<br />
“Ringrazio tutti i colleghi per la<br />
fiducia che hanno voluto accordarmi,<br />
non posso che essere orgoglioso<br />
di guidare l’associazione nella<br />
quale ho militato sin da giovane<br />
imprenditore”, ha dichiarato il neopresidente.<br />
“Responsabilità sociale,<br />
etica ed ambientale, valorizzazione<br />
delle nostre produzioni e<br />
dialogo con la filiera e le Istituzioni<br />
saranno le linee guida su cui incentrerò<br />
il mio mandato. In continuità<br />
con la presidenza Ferraioli,<br />
andrà, inoltre, proseguita l’azione<br />
di riposizionamento e rafforzamento<br />
reputazionale dell’associazione<br />
e del settore. Ci aspettano<br />
anni intensi nei quali saranno<br />
necessari visione e impegno, qualità<br />
che non mancano alle nostre<br />
aziende e ai nostri imprenditori”.<br />
16<br />
www.interprogettied.com<br />
13_19_NEWS ATTUALITA.indd 16 28/06/21 18:02
news [fatti, persone, aziende]<br />
FEDERALIMENTARE: “IL CARO MATERIE PRIME RALLENTA LA RIPRESA”<br />
L’aumento dei prezzi di alcune materie prime fino al 50% (sui prezzi di<br />
maggio <strong>2021</strong> rispetto a ottobre 2020), cui si aggiungono costi indiretti<br />
derivanti dalle quotazioni del petrolio da un lato e dai costi dei noli e dei<br />
container dall’altro, si stanno ripercuotendo sull’industria alimentare.<br />
“Sono spinte che per il momento ricadono sull’industria del food &<br />
beverage, ma che presto potrebbero abbattersi sui prodotti finiti e<br />
quindi sui consumatori”, ha commentato Ivano Vacondio, presidente<br />
di Federalimentare. “Le nostre imprese stanno vivendo una fase<br />
paradossale; dopo aver assicurato le forniture ai mercati in un anno<br />
difficilissimo come il 2020, non si trovano ancora nella fase auspicata<br />
di una progressiva ripresa. In attesa dei faticosi profili di rilancio<br />
dell’export e del settore Ho.Re.Ca, le aziende devono fronteggiare<br />
una ulteriore stretta, che potrebbe non essere breve e che sta recando<br />
oggettivi problemi e nuove preoccupazioni alla categoria”.<br />
I prezzi alla produzione dell’industria alimentare, infatti, dopo aver registrato<br />
nel gennaio scorso tendenziali del -0,4%, sono saliti al +0,9%<br />
a marzo, mentre i prezzi al consumo dell’alimentare trasformato sono<br />
andati in senso opposto, diminuendo dal +0,1% di gennaio al -0,8% di<br />
aprile. “Il risultato è una compressione dei margini nella filiera alimentare<br />
– ha proseguito Vacondio – ulteriormente amplificata dal fatto che le<br />
vendite relative ai canali del fuori casa sono state ampiamente tagliate e<br />
non hanno consentito all’industria di trovare su questo fronte qualche<br />
recupero o compensazione”. Un problema confermato anche dai numeri:<br />
sebbene la produzione alimentare del 1° trimestre sia aumentata<br />
in quantità del +1,8%, il fatturato trimestrale è diminuito del -0,7%.<br />
“L’industria alimentare non può caricarsi, da sola, di ogni tensione<br />
di costo – ha concluso Vacondio – tutta la filiera deve fare la sua<br />
parte se vogliamo superare questa crisi senza che il consumatore ne<br />
risenta. Se le cose rimangono come sono ora, presto le preoccupazioni<br />
sull’aumento dei prezzi dei prodotti che finiscono sugli scaffali<br />
si trasformeranno in realtà”.<br />
HOTWIND<br />
Leister Technologies Italia Srl<br />
Via T.A.Edison, 11 | 20090 Segrate (Mi)<br />
Tel.: 02-2137647 | info@leister.it<br />
www.leistershop.it<br />
Massima affidabilità<br />
grazie al motore brushless.<br />
Riscaldatore autonomo in grado di produrre fino a 900 lt /min di aria calda,<br />
con temperatura max fino a 650 °C, è il partner ideale per applicazioni industriali.<br />
www.leister.com<br />
We know how.<br />
13_19_NEWS ATTUALITA.indd 17 28/06/21 18:03
news [fatti, persone, aziende]<br />
SURGELATI: MERCATO ITALIANO OLTRE I TRE MILIARDI DI EURO<br />
Nel 2020 le vendite di surgelati hanno superato<br />
quota 3 miliardi di euro, con un incremento<br />
dell’11,6% a valore e dell’8.4%<br />
a volume rispetto al 2019 (fonte: Nielsen).<br />
Sono state 554 mila le tonnellate acquistate.<br />
Lo scenario pandemico ha certamente contribuito<br />
a questo sviluppo, per un duplice<br />
ordine di motivi: se all’inizio i consumatori<br />
hanno fatto “scorte”, in un secondo momento<br />
hanno sostituito le uscite al ristorante<br />
con il consumo di surgelati e piatti pronti.<br />
La novità è che la crescita ha riguardato tutte<br />
le tipologie di prodotto (fa eccezione solo<br />
il pane): si va da quelle più centrali (come<br />
vegetali e ittico che da soli coprono oltre il<br />
50% del sell-out e il 65% dei volumi) sino a<br />
quelle minori (come la pasticceria) e a quelle<br />
più innovative (come il gluten free).<br />
E così la spesa degli italiani, accanto a bastoncini<br />
di pesce e sofficini, verdure al naturale<br />
e minestroni, tranci di pesce e patatine,<br />
si è arricchita di altri prodotti, come hamburger<br />
(+22,3%), dolci per la prima colazione<br />
(+25,7%), pasta e sfoglia per la pizza<br />
(+32,2%), pizzette (+17,5%), verdure panate<br />
o pastellate (+16,4%), focacce e tigelle<br />
(+19,2%), secondi piatti pronti (+16,9%) e<br />
primi piatti senza glutine (+70,9%).<br />
La tendenza non si arresterà con l’uscita<br />
graduale dalla pandemia e sembra destinata<br />
a durare nel tempo: secondo una<br />
Survey di Bonduelle, il 41% degli italiani<br />
in periodo di lockdown affermava di avere<br />
acquistato più surgelati, a dicembre 2020<br />
la quota è salita al 66%. Il 70% dei consumatori<br />
italiani resterà dunque fedele ai<br />
surgelati anche nel futuro prossimo e il<br />
13% ha dichiarato che è pronto a spendere<br />
addirittura di più.<br />
A livello logistico e distributivo le soluzioni<br />
di “filiera completa” sembrano incontrare<br />
il favore del mercato, in termini di efficienza<br />
e ottimizzazione dei costi: un esempio<br />
è dato da Gruppo M Italia, realtà di riferimento<br />
nel settore multiservice attiva in ambito<br />
logistico, che ha consolidato nel tempo<br />
la propria presenza nel settore del secco<br />
e del fresco e da qualche mese ha aperto<br />
anche alla catena del freddo (-30/-18°C),<br />
investendo in nuovi centri di stoccaggio.<br />
“Abbiamo appena inaugurato un nuovo<br />
magazzino per far fronte alle crescenti<br />
richieste dei nostri clienti: il settore<br />
HoReCa, in forte ripartenza, è un driver<br />
importante di sviluppo”, ha spiegato<br />
Alessio Pepe, direttore operativo Nord<br />
Ovest Gruppo M Italia. “Abbiamo investito<br />
molto sugli aspetti tecnologici con un<br />
occhio di riguardo al risparmio energetico<br />
e all’efficienza degli impianti”.<br />
DR. SCHÄR CEDE UNA DIVISIONE E PUNTA SUL GLUTEN FREE<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
18<br />
Dr. Schär ha ceduto la divisione<br />
Metabolic Nutrition per concentrarsi<br />
ancora di più sui segmenti di clientela<br />
con specifiche esigenze nutrizionali<br />
e sull’alimentazione senza glutine.<br />
Di conseguenza l’azienda si separa<br />
dai marchi Mevalia e Comidamed e<br />
dai prodotti per il trattamento degli<br />
errori congeniti del metabolismo.<br />
Entrambi i marchi, così come lo stabilimento<br />
di produzione a Rosbach,<br />
in Germania sono stati acquisiti da<br />
Vitaflo Limited, una divisione di<br />
Nestlé Health Science.<br />
“Nei nostri obiettivi a medio e lungo<br />
termine, stiamo ponendo l’accento<br />
sui nostri marchi legati alla nutrizione”,<br />
ha spiegato Philipp Schoeller,<br />
CEO della Dr. Schär S.p.A. “Di conseguenza,<br />
stiamo sviluppando il<br />
nostro portafoglio globale di marchi<br />
intorno a Schär, Flavis e Kanso, con<br />
l’obiettivo di specializzarci ulteriormente<br />
nella nutrizione inclusiva e<br />
senza glutine vediamo il nostro futuro<br />
nell’Innovating Special Nutrition.<br />
Con l’integrazione del business in<br />
Vitaflo, siamo certi che Nestlé continuerà<br />
il nostro percorso di successo<br />
nella nutrizione metabolica. La<br />
divisione Metabolic Nutrition della<br />
Dr. Schär può guardare indietro ad<br />
uno sviluppo positivo della propria<br />
azienda. Negli ultimi anni la Business<br />
Unit ha registrato una crescita redditizia<br />
raggiungendo una solida posizione<br />
internazionale. Tutto ciò ci sta<br />
particolarmente a cuore, d’altronde<br />
perseguiamo la visione di migliorare<br />
la vita delle persone con specifiche<br />
esigenze alimentari da quasi 100<br />
anni. Nestlé Health Science condivide<br />
la nostra passione per la salute e<br />
per il benessere”.<br />
www.interprogettied.com<br />
13_19_NEWS ATTUALITA.indd 18 30/06/21 15:27<br />
Tecnol
#FaravelliFoodDivision<br />
BEHIND<br />
GREAT<br />
SATISFACTION<br />
ARE ALWAYS<br />
GREAT<br />
RAW<br />
MATERIALS<br />
ZUCCHERI - DOLCIFICANTI INTENSIVI - ADDENSANTI -<br />
GELIFICANTI - EMULSIONANTI - STABILIZZANTI - LATTE<br />
E DERIVATI - AROMI - ACIDIFICANTI - CONSERVANTI<br />
- ANTIOSSIDANTI - AGENTI LIEVITANTI - PROTEINE -<br />
FIBRE - VITAMINE - MINERALI - ATTIVI FUNZIONALI -<br />
SISTEMI FUNZIONALI FARA ®<br />
Le materie prime alimentari distribuite da Faravelli ti<br />
aiutano a raggiungere la ricetta perfetta, proprio quella<br />
che stai cercando: gustosa, sana, innovativa, sostenibile.<br />
La ricetta che rende ogni cliente soddisfatto e felice.<br />
“Abbiamo scelto di lavorare con partner che come noi credono nell’importanza di una produzione consapevole e sostenibile”.<br />
VIA MEDARDO ROSSO, 8 - 20159 MILANO - WWW.FARAVELLI.IT - FOOD@FARAVELLI.IT<br />
13_19_NEWS <strong>Tecnologie</strong> <strong>Alimentari</strong> ATTUALITA.indd 232x285.indd 19 1 28/06/21 18/06/21 18:03<br />
10:43
appuntamenti<br />
FI E HI EUROPE INSIEME A FRANCOFORTE CON UNA FORMULA IBRIDA<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
Q u e s t ’ a n n o , I n f o r m a<br />
Markets ospiterà Food ingredients<br />
e Health ingredients Europe<br />
combinando una fiera in persona<br />
con un’ampia offerta online. Con<br />
l’aumento del tasso di vaccinazioni<br />
e l’abolizione delle restrizioni in<br />
tutta Europa, la voglia di partecipare<br />
di persona sta crescendo.<br />
L’ultimo sondaggio, organizzato<br />
da Informa Markets, mostra che<br />
oltre il 60% degli intervistati sarebbe<br />
disposto a partecipare a<br />
un evento in presenza in questo<br />
momento e, finora, l’86% dello<br />
spazio espositivo disponibile a Fi<br />
Europe <strong>2021</strong> è già stato prenotato.<br />
L’evento in persona sarà aperto<br />
a Francoforte dal 30 novembre al<br />
2 dicembre. L’evento online di accompagnamento,<br />
a partire dal 22<br />
novembre, si rivolgerà ai partecipanti<br />
che non sono in grado di visitare<br />
Francoforte a causa di restrizioni<br />
di viaggio o vincoli di tempo.<br />
Tutti i partecipanti beneficeranno<br />
quindi delle nuove presentazioni<br />
di prodotti online, delle funzioni<br />
di ricerca degli ingredienti e delle<br />
funzioni di chat e video meeting.<br />
Il team di Fi Europe si aspetta che il<br />
nuovo formato attiri più di 23.000<br />
partecipanti e 1.200 espositori.<br />
Per garantire che i partecipanti<br />
possano godere di opportunità di<br />
business e di networking in condizioni<br />
ottimali durante la fiera, sarà<br />
in vigore il piano di conformità in<br />
10 punti dello “Standard di salute<br />
e sicurezza AllSecure”, sviluppato<br />
da Informa Markets, che impone<br />
regolamenti sulla pulizia e l’igiene,<br />
e la distanza fisica, insieme a misure<br />
di protezione e rilevamento.<br />
“Sono i dettagli che fanno la differenza,<br />
e noi abbiamo prestato<br />
attenzione ai dettagli quando si<br />
tratta di aggiungere sicurezza per<br />
tutte le persone coinvolte”, ha<br />
spiegato Julien Bonvallet, direttore<br />
di Informa Markets. “Siamo già in<br />
contatto con gli espositori per sostituire<br />
la distribuzione di opuscoli<br />
con un sistema di codici QR che<br />
aiuterà a ridurre i contatti fisici. E,<br />
naturalmente, stiamo adattando<br />
il layout del nostro padiglione con<br />
vicoli più ampi in modo che il traffico<br />
a doppio senso sia fattibile,<br />
pur mantenendo le norme di distanziamento.<br />
Inoltre, trattandosi<br />
di uno show F&B, sarà garantito<br />
un modo sicuro di campionatura<br />
e degustazione”.<br />
L’evento online apre a nuovi<br />
mercati e gruppi target<br />
L’edizione online 2020 degli eventi<br />
digitali Fi Europe e Fi Global del<br />
Foto TCS Pacific<br />
mese scorso ha dimostrato che i<br />
formati non solo sono stati ben<br />
accolti, ma hanno anche attinto<br />
a un potenziale di partecipanti<br />
del tutto nuovo: il 40-60% dei<br />
partecipanti a questi eventi online<br />
ha partecipato per la prima<br />
volta. Anche la portata globale<br />
è aumentata, ampliando così la<br />
consapevolezza del marchio e<br />
le opportunità di business per le<br />
aziende che esponevano.<br />
La salute al centro della scena<br />
Il Covid-19 ha portato a un’impennata<br />
del mangiar sano e quindi<br />
della domanda di ingredienti<br />
per la salute, alternative a base<br />
vegetale, concetti e ingredienti<br />
per la salute dell’intestino e l’immunità.<br />
In un sondaggio dell’Istituto<br />
Europeo di Innovazione<br />
e Tecnologia, un terzo degli intervistati<br />
di 10 paesi in Europa ha<br />
detto che il mangiare sano sarà<br />
molto importante nell’era postpandemica.<br />
E quasi altrettanti<br />
hanno dichiarato che evitare<br />
additivi e conservanti continuerà<br />
ad essere di grande importanza.<br />
Uno spostamento dei consumatori<br />
verso un’alimentazione più<br />
sana significa che gli acquirenti<br />
stanno anche cercando di fare<br />
la scelta giusta quando si tratta<br />
di ridurre zucchero, sale e grassi.<br />
Si tratta di una tendenza guidata<br />
non solo dai consumatori, ma<br />
anche dai cambiamenti legislativi<br />
sulla scia di un obiettivo europeo<br />
di riduzione del 10% dello zucchero<br />
dal 2015 al 2020.<br />
Dagli ingredienti alimentari e dalle<br />
soluzioni salutari alle informazioni<br />
normative e alle nuove tecnologie,<br />
Fi Europe coprirà l’intero<br />
spettro di argomenti di tendenza<br />
nel settore F&B. Insieme a nuove<br />
opportunità virtuali, l’evento offre<br />
un’esperienza migliorata, più<br />
completa e flessibile che mai.<br />
20<br />
www.interprogettied.com<br />
20_21_NEWS APPUNTAMENTI.indd 20 28/06/21 17:54
appuntamenti<br />
L’agenda<br />
Marca China<br />
12-14 agosto <strong>2021</strong><br />
Shenzen, Cina<br />
www.marcachinafair.com/en<br />
Cibus<br />
31 agosto- 3 settembre <strong>2021</strong><br />
Parma<br />
www.cibus.it<br />
Sana<br />
9-12 settembre <strong>2021</strong><br />
Bologna<br />
www.sana.it<br />
Cheese<br />
17-20 settembre <strong>2021</strong><br />
Bra (CN)<br />
cheese.slowfood.it<br />
Thaifex-Anuga Asia<br />
29 settembre - 3 ottobre <strong>2021</strong><br />
Bangkok, Thailandia<br />
www.koelnmesse.it/thaifex/<br />
home/index.php<br />
H20 - Accadueo<br />
6-8 ottobre <strong>2021</strong><br />
Bologna<br />
www.accadueo.com<br />
Anuga<br />
9-13 ottobre <strong>2021</strong><br />
Colonia, Germania<br />
www.koelnmesse.it<br />
Eima International<br />
19-23 ottobre <strong>2021</strong><br />
Bologna<br />
www.eima.it<br />
SIC - Salone Industria Casearia e<br />
Conserviera<br />
22-24 ottobre <strong>2021</strong><br />
San Marco Evangelista (CE)<br />
www.saloneindustriacasearia.it<br />
Meat-Tech<br />
22-26 ottobre <strong>2021</strong><br />
Milano<br />
www.meat-tech.it<br />
Tuttofood<br />
22-26 ottobre <strong>2021</strong><br />
Milano<br />
www.tuttofood.it<br />
SAVE<br />
27-28 ottobre <strong>2021</strong><br />
Verona<br />
www.exposave.com<br />
SPS<br />
23-25 novembre <strong>2021</strong><br />
Norimberga, Germania<br />
www.sps.mesago.com/<br />
nuernberg/en.html<br />
FI Europe<br />
30 novembre - 2 dicembre <strong>2021</strong><br />
Francoforte, Germania<br />
www.figlobal.com<br />
Marcabybolognafiere<br />
19-20 gennaio 2022<br />
Bologna<br />
www.marca.bolognafiere.it<br />
IPPE<br />
25-27 gennaio 2022<br />
Atlanta, Usa<br />
www.ippexpo.org<br />
Fieragricola<br />
26-29 gennaio 2022<br />
Verona<br />
www.fieragricola.it<br />
ISM e Prosweets<br />
30 gennaio - 2 febbraio 2022<br />
Colonia, Germania<br />
www.prosweets.com<br />
www.ism-cologne.com<br />
Prowein<br />
27-29 marzo 2022<br />
Düsseldorf, Germania<br />
www.prowein.it<br />
Vinitaly<br />
10-13 aprile 2022<br />
Verona<br />
www.vinitaly.com<br />
> estrusori > dosatori > componenti > trasporto pneumatico > sistemi completi<br />
COMPONENTI DI COPERION.<br />
TECNOLOGIA INNOVATIVA.<br />
DESIGN IGIENICO.<br />
+ Sistema di controllo velocità rotore RotorCheck<br />
+ Disponibili versioni per lavaggio in CIP<br />
+ Massima affidabilità operativa<br />
+ Accessibilità ottimale<br />
+ Pulizia senza residui<br />
Le rotocelle e i deviatori innovativi di Coperion definiscono gli standard nelle applicazioni sanitarie. Risparmiano<br />
tempo e costi dovuti alla pulizia rapida ed efficiente e si sono dimostrati efficaci in applicazioni come la produzione<br />
di latte in polvere e alimenti per l’infanzia. www.coperion.com/components/hygienic<br />
Montenegro S.r.l.<br />
Via Volturno, 37<br />
20861 Brugherio (MB)<br />
Tel: +39 039 883107<br />
Fax: +39 039 880023<br />
info@montenegrosrl.it<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
21<br />
20_21_NEWS APPUNTAMENTI.indd 21 28/06/21 17:55
ingredienti<br />
FARAVELLI: LA CAMPAGNA ADV CHE SUPERA I CONFINI<br />
Si chiama Behind great satisfaction ed è la nuova campagna<br />
adv di Faravelli. Preceduta sul web da un video<br />
on air da metà giugno su tutte le piattaforme (FB,<br />
Instagram, YouTube, LinkedIN, Twitter), la campagna<br />
rompe i confini convenzionali tra b2b e b2c e lascia<br />
spazio alle emozioni grazie a un impatto visivo forte<br />
e immediato.<br />
Cosa si cela dietro ad una grande soddisfazione? Cosa<br />
rende ogni cliente felice e soddisfatto?<br />
La risposta è tutta nella headline “Behind great satisfaction<br />
are always great raw materials”: sono le<br />
materie prime di grande qualità, quelle che Faravelli<br />
distribuisce in ogni settore e che permettono di ottenere<br />
la ricetta e la formula perfetta, proprio quello che<br />
l’industria cerca per soddisfare i propri consumatori<br />
e clienti.<br />
La campagna è anche l’opportunità per comunicare il<br />
posizionamento dell’azienda, attraverso un impegno<br />
nella selezione dei fornitori e nel lavoro che compie<br />
ogni giorno da anni per essere una realtà davvero<br />
inclusiva, attraverso una serie di obiettivi da centrare<br />
con l’aiuto di collaboratori, fornitori e clienti.<br />
In sinergia con digital e social, la pianificazione su<br />
stampa periodica di settore, con pagine in posizione<br />
premium sulle principali testate<br />
del mondo food, nutraceutico,<br />
cosmetico, farmaceutico, industriale,<br />
petfood sia in Italia che in<br />
Europa e Stati Uniti, e con un’ampia<br />
pianificazione che a partire<br />
dalla primavera/estate coprirà<br />
anche la stagione autunnale.<br />
Gli obiettivi e valori del brand invece<br />
verranno rafforzati con una<br />
serie di iniziative che vedranno<br />
coinvolti collaboratori e pubblico<br />
sui canali social nelle prossime<br />
settimane.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
NEL 2035 UN DECIMO DELLA CARNE SARÀ CON PROTEINE ALTERNATIVE<br />
Secondo lo studio BCG “Food for Thought.<br />
The Protein Transformation” entro il 2035<br />
un decimo di tutte le porzioni di carne, uova<br />
e latticini consumate nel mondo sarà con<br />
proteine alternative, a base vegetale, di microrganismi<br />
o di cellule animali.<br />
Si tratta di proteine derivate<br />
dalle piante, come soia o<br />
piselli gialli, oppure prodotte<br />
utilizzando batteri, lieviti,<br />
alghe unicellulari e funghi, o<br />
ancora coltivate direttamente<br />
da cellule animali (tra cui della<br />
carne e dei frutti di mare). Il<br />
loro consumo è destinato ad<br />
aumentare di sette volte nei<br />
prossimi quindici anni a livello<br />
globale, passando dalle attuali<br />
13 milioni di tonnellate l’anno,<br />
il 2% delle proteine animali, a<br />
97 milioni di tonnellate entro<br />
Lamberto Biscarini,<br />
Managing Director e Senior<br />
Partner di BCG<br />
il 2035, quando rappresenteranno l’11%<br />
del totale.<br />
Entro il 2035 il mercato delle proteine alternative<br />
raggiungerà il valore di 290 miliardi di<br />
dollari, spinto dall’interesse di consumatori,<br />
aziende e investitori verso prodotti più sani,<br />
con minori emissioni di CO 2<br />
e<br />
minori implicazioni etiche legate<br />
all’allevamento intensivo<br />
degli animali. Con profitti distribuiti<br />
lungo tutta la catena<br />
del valore.<br />
E questo è solo lo scenario<br />
base. La crescita del settore<br />
sarà più rapida se miglioramenti<br />
di efficienza produttiva<br />
consentiranno di ottenere<br />
prodotti realmente comparabili<br />
nel gusto, nella consistenza<br />
e nel prezzo a quelli con<br />
proteine animali: in questo<br />
caso, la quota di mercato potrebbe arrivare<br />
al 16% del totale nel 2035. E se i regolatori<br />
daranno un’ulteriore spinta con incentivi ad<br />
hoc, le alternative arriveranno al 22% del<br />
consumo di proteine entro 15 anni. Mentre,<br />
già dal 2025 in Europa e Nord America si<br />
sarà raggiunto il “picco della carne”, con<br />
un consumo di proteine animali in declino.<br />
Nello scenario base, entro il 2035, solo il<br />
passaggio a carne e uova di origine vegetale<br />
consentirebbe di risparmiare oltre 1 gigatone<br />
di CO 2<br />
equivalente, che corrisponde<br />
ad un anno intero a zero emissioni di carbonio<br />
di uno stato come il Giappone e un<br />
risparmio di acqua sufficiente a rifornire la<br />
città di Londra per 40 anni, con un contributo<br />
importante alla sicurezza alimentare e<br />
alla biodiversità. Ogni porzione di spaghetti<br />
alla bolognese a base di carne vegetale evita<br />
emissioni di gas serra pari a quelle di un’auto<br />
nuova guidata per 10 chilometri.<br />
22<br />
www.interprogettied.com<br />
22_23_NEWS INGREDIENTI.indd 22 30/06/21 15:27
ingredienti<br />
MAIS VIOLA: FONTE DI COLORANTI NATURALI E INTEGRATORI<br />
Roberto Pilu, docente di<br />
Miglioramento Genetico delle<br />
piante, e da Fabrizio Adani,<br />
docente di Biomass and Waste<br />
Recycling Promoting the Circular<br />
Economy, del Dipartimento di<br />
Scienze Agrarie e Ambientali<br />
e del Gruppo Ricicla hanno<br />
portato avanti un lavoro di ricerca,<br />
pubblicato sulla rivista<br />
ACS - Sustainable Chemistry &<br />
Engineering, mirato a recuperare<br />
gli scarti agricoli del mais viola<br />
aderendo così ai principi della<br />
bioeconomia circolare definita<br />
nell’“Agenda Europea 2030 per<br />
lo sviluppo sostenibile”.<br />
L’intento è quello di sfruttare il<br />
tutolo (la parte interna e spugnosa<br />
della pannocchia) di mais colorato<br />
per ricavarne antocianine,<br />
naturalmente ricche di pigmenti<br />
per le colorazioni rosso, blu,<br />
viola e porpora, e impiegarle<br />
in ambito tessile, farmaceutico<br />
e veterinario per la produzione<br />
di coloranti naturali e integratori<br />
alimentari. La ricerca è stata sviluppata<br />
secondo un approccio<br />
di bioraffineria con lo scopo di<br />
estrarre gli antociani presenti<br />
in un ibrido selezionato di mais<br />
pigmentato, coltivato presso<br />
l’Azienda Agraria Didattico-<br />
Sperimentale dell’Università<br />
degli Studi di Milano “Angelo<br />
Menozzi” di Landriano (PV). Gli<br />
antociani sono una classe di pigmenti<br />
vegetali appartenenti alla<br />
famiglia dei flavonoidi che nella<br />
pannocchia di mais viola sono<br />
distribuiti quasi equamente tra<br />
la granella (55%) ed il tutolo<br />
(45%), non commestibile. Il tutolo<br />
di mais è una biomassa vegetale<br />
di difficile biodegradazione<br />
a causa del basso contenuto<br />
di acqua e della natura lignocellulosica<br />
dei suoi costituenti,<br />
organizzati nella struttura rigida<br />
e compatta delle pareti cellulari.<br />
Queste caratteristiche rendono il<br />
tutolo di mais viola un materiale<br />
speciale, stabile nel tempo e<br />
ricco di antociani: infatti queste<br />
molecole possono essere estratte<br />
in qualsiasi momento dell’anno<br />
a differenza, invece, con<br />
quanto accade con i frutti edibili<br />
rossi, anch’essi fonte di antociani,<br />
quali frutti di bosco, uva, ribes<br />
e ciliegie, legati alla stagionalità.<br />
In particolare, il processo proposto<br />
consente di recuperare gli antociani<br />
e utilizzarli per scopi tintori<br />
(con colori e fibre naturali) e<br />
nutraceutici (integratori destinati<br />
l’alimentazione umana ed animale).<br />
Al termine del processo estrattivo,<br />
il residuo di tutolo esausto<br />
è proposto come lettiera per<br />
animali con caratteristiche particolari,<br />
poiché ancora presenti gli<br />
antociani. La lettiera residua per<br />
animali è destinata alla raccolta<br />
differenziata con rifiuti alimentari<br />
producendo compost e/o biogas<br />
e fertilizzanti, chiudendo il ciclo<br />
con zero rifiuti, secondo i principi<br />
della bioeconomia circolare.<br />
Il progetto (denominato PASTEL) è<br />
finanziato da Fondazione Cariplo.<br />
ANTIOSSIDANTI DA VEGETALI PER ESTENDERE LA SHELF LIFE<br />
Il processo di autossidazione degli acidi grassi insaturi è una reazione<br />
a catena irreversibile. Biochim propone estratti vegetali antiossidanti,<br />
senza impatto organolettico, che aiutano a mantenere freschi,<br />
belli e gustosi gli alimenti.<br />
Diversi fattori influenzano il grado di ossidazione nei grassi e negli olii:<br />
• quale tipo di grasso o olio e il grado di insaturazione del gli acidi<br />
grassi;<br />
• fattori chimici, l’esposizione all’ossigeno, all’umidità e alla luce;<br />
• le temperature di processo e di conservazione;<br />
• il tipo di imballaggio.<br />
Conseguenze dell’ossidazione possono essere:<br />
sviluppo di odori pungenti, viraggio di gusto o del<br />
colore, decadimento dei valori nutritivi. La<br />
presenza di antiossidanti naturali o la loro<br />
aggiunta è un parametro significativo<br />
che influenza la cinetica dell’ossidazione.<br />
www.interprogettied.com<br />
Le indagini di mercato favoriscono gli alimenti sani e prodotti attraverso<br />
un processo di produzione ecologicamente corretto, socialmente<br />
responsabile ed economicamente sostenibile.<br />
È stato dimostrato che i grassi insaturi sono più sani per i consumatori,<br />
rispetto agli oli con maggiori concentrazioni di grassi saturi<br />
come grassi animali o olio di palma. Tuttavia, gli oli con un profilo<br />
maggiore di acidi grassi insaturi hanno una sensibilità<br />
maggiore all’ossidazione e quindi all’irrancidimento.<br />
Per stabilizzare grassi e oli particolarmante insaturi,<br />
è necessario aggiungere un sistema antiossidante.<br />
I prodotti Biochim a base di tocoferolo e/o<br />
rosmarino sono efficaci nel proteggere una<br />
grande varietà di alimenti dalla degradazione<br />
del colore e del gusto, estendendo<br />
la shelf life degli alimenti. L’azienda mette<br />
a disposizione anche aromi naturali biologici.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
23<br />
22_23_NEWS INGREDIENTI.indd 23 30/06/21 15:27
ambiente<br />
L’azienda internazionale<br />
si è posta l’obiettivo<br />
di estendere le pratiche<br />
agricole rigenerative<br />
su 7 milioni di acri,<br />
abbattendo di almeno<br />
3 milioni di tonnellate<br />
le emissioni di gas serra<br />
entro il 2030 e ottenendo<br />
in modo sostenibile<br />
il 100% degli ingredienti<br />
chiave.<br />
AGRICOLTURA POSITIVA:<br />
IL PROGETTO DI PEPSICO<br />
PER RIDURRE LE EMISSIONI<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
24<br />
Si chiama “Agricoltura Positiva” l’ambizioso progetto di<br />
PepsiCo, ancorato all’obiettivo del 2030 di diffondere<br />
pratiche agricole rigenerative su 7 milioni di acri, approssimativamente<br />
pari alla sua intera impronta agricola.<br />
L’azienda stima che questo impegno eliminerà almeno 3<br />
milioni di tonnellate di emissioni di gas serra (GHG) entro<br />
la fine del decennio. Ulteriori obiettivi del programma per<br />
il 2030 includono il miglioramento dei mezzi di sussistenza<br />
di oltre 250.000 persone nella sua filiera agricola e<br />
l’approvvigionamento sostenibile del 100% dei suoi ingredienti<br />
chiave.<br />
“Qualsiasi piano per contrastare le urgenti sfide che il sistema<br />
alimentare globale si trova ad affrontare deve rivolgersi<br />
all’agricoltura, fonte di nutrimento per miliardi di<br />
persone e leva chiave per affrontare il cambiamento climatico<br />
e la disuguaglianza”, ha affermato Ramon<br />
Laguarta, CEO di PepsiCo. “In qualità di azienda primaria<br />
nel settore internazionale degli alimenti e delle bevande,<br />
un sistema alimentare resiliente è essenziale per la nostra<br />
attività e, grazie alla nostra portata, abbiamo l’opportunità<br />
e la responsabilità di guidare un cambiamento significativo.<br />
Il programma di Agricoltura Positiva dà priorità<br />
agli investimenti, all’innovazione e alla solida collaborazione<br />
con i nostri partner agricoli per ottenere un forte<br />
impatto in tutto il mondo. Lavorando insieme, possiamo<br />
ridurre la nostra impronta di carbonio collettiva, nutrire<br />
una popolazione in rapida crescita e fornire significative<br />
opportunità economiche a più persone”.<br />
L’agricoltura è il fondamento del sistema alimentare; tuttavia,<br />
nell’ultimo secolo, le pratiche agricole convenzionali<br />
hanno contribuito a una significativa perdita e degrado<br />
del suolo. Nella sola UE, 13 paesi si sono già<br />
dichiarati colpiti dalla degradazione del suolo. Il sistema<br />
alimentare è anche la fonte di circa un terzo di tutti i gas<br />
serra. Ad ogni modo, sebbene l’agricoltura contribuisca<br />
a molte delle urgenti sfide ambientali e sociali affrontate<br />
in tutto il mondo, può anche essere una soluzione, offrendo<br />
la possibilità di aiutare a bloccare il carbonio sulla Terra.<br />
www.interprogettied.com<br />
24_25_ART PEPSICO.indd 24 29/06/21 09:08
ambiente<br />
Il programma di Agricoltura Positiva<br />
punta a procurarsi colture e ingredienti<br />
tali da accelerare la transizione<br />
verso un’agricoltura rigenerativa, con<br />
una serie di pratiche che possono migliorare<br />
e ripristinare gli ecosistemi, e<br />
inoltre costruisce una capacità di ripresa<br />
del sistema alimentare, e rafforza<br />
le comunità agricole. L’azienda si<br />
concentrerà sui seguenti punti:<br />
Diffondere l’adozione di pratiche agricole<br />
rigenerative su 7 milioni di acri.<br />
Ovvero quasi il 100% della terra utilizzata<br />
in tutto il mondo per produrre<br />
colture e ingredienti per i prodotti<br />
dell’azienda.<br />
Si stima che questo impegno porterà<br />
a una riduzione netta di almeno 3<br />
milioni di tonnellate di gas serra<br />
(GHG) entro il 2030. Dopo aver promosso<br />
per quasi un decennio i progressi<br />
del suo “Programma di<br />
Agricoltura Sostenibile”, PepsiCo<br />
continuerà a collaborare con gli agricoltori<br />
di 60 paesi per adottare sempre<br />
più pratiche che avranno un impatto<br />
positivo sulla terra.<br />
L’agricoltura di precisione sarà fondamentale<br />
per rendere note le pratiche<br />
rigenerative di PepsiCo in Europa,<br />
fornendo misurazioni e approfondimenti<br />
per aiutare gli agricoltori a crescere,<br />
utilizzando meno risorse naturali.<br />
PepsiCo, con il suo marchio<br />
Quaker, ha già creato l’iniziativa<br />
“Opti-Oat”, che utilizza oltre un milione<br />
di punti dati, per guidare gli<br />
agricoltori su come coltivare “l’avena<br />
perfetta”, migliorando i raccolti e creando<br />
una fonte di avena più sostenibile.<br />
Per le sue colture di patate, l’azienda<br />
farà un’ulteriore leva sulla sua<br />
tecnologia iCrop, che è già utilizzata<br />
in tutta Europa e sta aiutando gli agricoltori<br />
a comprendere le prestazioni<br />
del raccolto e la giusta quantità di<br />
acqua e fertilizzante da utilizzare.<br />
La tecnologia sta anche supportando<br />
la spinta di PepsiCo per ricostruire la<br />
materia organica nel suolo e ridurre<br />
le emissioni. Il marchio Walkers di<br />
PepsiCo, ha recentemente introdotto<br />
nel Regno Unito una nuova tecnologia<br />
di “patate circolari”, che utilizza<br />
gli scarti delle bucce di patate per<br />
produrre fertilizzanti a basso impatto<br />
carbonico e ricchi di nutrienti. Si prevede<br />
che l’utilizzo di questo fertilizzante<br />
ridurrà del 70% le emissioni di<br />
carbonio delle coltivazioni di patate<br />
Walkers e verrà testato nel <strong>2021</strong>, con<br />
gli agricoltori del Regno Unito, e a<br />
partire dal 2022, nelle colture delle<br />
patate Lay’s in Europa.<br />
PepsiCo metterà gli agricoltori al<br />
centro della sua iniziativa verso l’agricoltura<br />
rigenerativa e consentirà<br />
l’apprendimento virtuale peer to<br />
peer all’interno dei mercati europei,<br />
per promuovere l’adozione di nuove<br />
pratiche.<br />
Migliorare i mezzi di sussistenza di oltre<br />
250.000 persone all’interno della sua<br />
catena di approvvigionamento agricolo<br />
e nelle comunità, inclusa l’emancipazione<br />
economica delle donne.<br />
PepsiCo concentrerà il suo lavoro sulle<br />
comunità agricole più vulnerabili<br />
Il programma<br />
di Agricoltura<br />
Positiva punta<br />
a procurarsi colture<br />
e ingredienti tali<br />
da accelerare la<br />
transizione verso<br />
un’agricoltura<br />
rigenerativa,<br />
con una serie<br />
di pratiche che<br />
possono migliorare<br />
e ripristinare<br />
gli ecosistemi,<br />
e inoltre rafforza le<br />
comunità agricole<br />
collegate alla sua filiera globale, compresi<br />
i piccoli proprietari terrieri, gli<br />
agricoltori, le donne e Ia minoranza<br />
dei coltivatori. Attraverso il<br />
P r o g r a m m a d i A g r i c o l t u r a<br />
Sostenibile, PepsiCo lavora già direttamente<br />
con i suoi agricoltori per<br />
condividere conoscenze e pratiche<br />
che migliorano la redditività e le rese<br />
dei raccolti. In mercati come Russia,<br />
Turchia, Ucraina e Romania, l’azienda<br />
sta lavorando per creare inclusione<br />
finanziaria per i coltivatori di patate,<br />
fornendo flussi di entrate e pagamenti<br />
anticipati così che abbiano fondi<br />
sufficienti per l’acquisto di fertilizzanti<br />
e semi.<br />
Approvvigionamento sostenibile del<br />
100% degli ingredienti chiave<br />
Un’espansione che include non solo<br />
le sue colture di origine diretta (patate,<br />
mais, avena e arance), ma anche<br />
colture chiave da terzi, come oli vegetali<br />
e cereali. In Europa questo lavoro<br />
è già in corso. In Ungheria, Ucraina e<br />
Russia, PepsiCo sta lanciando programmi<br />
di collaborazione con i fornitori<br />
per sviluppare ulteriormente pratiche<br />
di approvvigionamento<br />
sostenibile per l’olio di girasole.<br />
Questi processi cercheranno di migliorare<br />
i raccolti, ridurre gli input,<br />
migliorare la salute del suolo e fornire<br />
un raccolto più produttivo, minimizzando<br />
così l’impatto sull’ambiente.<br />
PepsiCo produce raccolti in 60 paesi<br />
e sostiene oltre 100.000 posti di lavoro<br />
nella filiera agricola. Dalla fine del<br />
2020, le colture di origine diretta di<br />
PepsiCo provengono al 100% da<br />
fonti sostenibili in 28 paesi. A livello<br />
globale, circa l’87% delle colture dirette<br />
proviene da fonti sostenibili tramite<br />
SFP di PepsiCo. Inoltre, l’azienda<br />
ha raggiunto il suo obiettivo di approvvigionarsi<br />
di zucchero di canna<br />
sostenibile a livello globale entro il<br />
2020, certificato Bonsucro al 100%<br />
e ha ottenuto oltre il 99% di olio di<br />
palma certificato fisicamente dalla<br />
“Tavola Rotonda sull’olio di palma<br />
sostenibile”.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
25<br />
24_25_ART PEPSICO.indd 25 29/06/21 09:08
ambiente<br />
IL PRIMO MARCHIO BEVERAGE A ZERO PLASTIC FOOTPRINT<br />
Corona, marchio di AB InBev,<br />
è il primo brand beverage al<br />
mondo con una net zero plastic<br />
footprint, ovvero l’“impronta di<br />
plastica” di Corona nel mondo<br />
è pari a zero, in quanto il brand<br />
recupera e ricicla più plastica<br />
dall’ambiente di quanta ne rilasci<br />
nel mondo. Questo storico<br />
traguardo fa parte della visione<br />
del brand di essere un leader<br />
nella sostenibilità dei beni di<br />
consumo confezionati e questo<br />
è solo il più recente dei suoi impegni<br />
per aiutare a proteggere<br />
gli oceani e le spiagge in tutto<br />
il mondo dall’inquinamento<br />
marino causato dalla plastica.<br />
Il raggiungimento di questa<br />
tappa arriva dopo un’ampia<br />
valutazione delle iniziative<br />
del brand rispetto alle 3RI<br />
Corporate Plastic Stewardship<br />
Guidelines di South Pole, leader<br />
provider per soluzioni legate<br />
al clima. Questa valutazione<br />
ha misurato l’utilizzo rimanente<br />
di plastica di Corona nei suoi<br />
prodotti e nei processi logistici<br />
di distribuzione. È stato inoltre<br />
considerato il Verra Plastic<br />
Waste Reduction Standard per<br />
calcolare l’impatto delle attività<br />
di limitazione dei rifiuti di<br />
Corona, a cui si aggiunge un<br />
importante investimento in<br />
un impianto di riciclaggio in<br />
Messico (“Mexico Recicla”).<br />
Grazie a questi sforzi, Corona<br />
ora recupera più plastica rispetto<br />
alla sua plastic footprint.<br />
“Diventare il primo brand beverage<br />
nel mondo con una<br />
net zero plastic footprint è la<br />
più recente tra le ambizioni di<br />
Corona nell’aiutare a proteggere<br />
gli oceani e le spiagge di tutto<br />
il mondo dall’inquinamento<br />
della plastica. Ma non possiamo<br />
farlo da soli”, ha spiegato<br />
Felipe Ambra, vice presidente<br />
del Marketing Globale di<br />
Corona. “Questo è il motivo<br />
per il quale Corona ha creato<br />
Plastic Reality”.<br />
Chi parteciperà al progetto<br />
Plastic Reality, dopo aver risposto<br />
ad alcune domande sui propri<br />
consumi abituali, avrà una<br />
stima della propria plastic footprint<br />
annuale. Questo dato verrà<br />
poi visualizzato dall’utente<br />
attraverso pezzi di plastica colorata<br />
in realtà aumentata (AR)<br />
che galleggeranno nella stanza<br />
in cui si trova l’utente, come se<br />
fosse il mare che bagna la riva.<br />
Si aprirà poi un portale virtuale<br />
verso una spiaggia paradisiaca,<br />
ma inquinata che mostra<br />
da una parte come la plastica<br />
invade la natura e dall’altra incoraggia<br />
l’utente ad agire nel<br />
modo corretto per ridurre la<br />
propria plastic footprint.<br />
“Corona sta fissando uno<br />
standard elevato per l’industria.<br />
I suoi continui sforzi di<br />
riprogettazione del prodotto<br />
elimineranno progressivamente<br />
la plastica in eccesso ed il suo<br />
investimento in Mexico Recicla<br />
va ben oltre ciò che viene richiesto<br />
per indirizzare l’attuale<br />
plastic footprint verso lo zero”,<br />
ha dichiarato Irene Hofmeijer,<br />
Senior Managing Consultant<br />
per la Plastica di South Pole.<br />
“Accogliamo con piacere questo<br />
primo importante passo di<br />
Corona verso l’eliminazione<br />
completa della plastica dalla<br />
supply chain”, ha commentato<br />
Richard Hill, CEO di Ocean<br />
Generation. “Questo riconoscimento<br />
della “net plastic footprint”<br />
dimostra come Corona<br />
sia consapevole della plastic<br />
footprint che i suoi prodotti lasciano<br />
sul pianeta e stia iniziando<br />
una serie di misure pratiche<br />
per ridurle.”<br />
OGGETTI DI DESIGN DALLA LAVORAZIONE DELLE COZZE<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
Avviato il nuovo programma di economia circolare<br />
della fondazione sarda Medsea, istituzione no profit<br />
che promuove la tutela e lo sviluppo sostenibile<br />
degli ecosistemi costieri, e Nieddittas, azienda che<br />
gestisce l’intera filiera della mitilicoltura nel Golfo<br />
di Oristano. L’obiettivo è ideare e progettare soluzioni<br />
di ecodesign attraverso il recupero e riuso di<br />
materiali di scarto della mitilicoltura e di rifiuti potenzialmente<br />
impattanti per gli ecosistemi marinocostieri,<br />
come ad esempio la retina utilizzata per<br />
l’allevamento delle cozze, reti da pesca e cordami.<br />
L’iniziativa nasce all’interno dei laboratori verticali<br />
del Blue Eco Lab che la fondazione Medsea ha avviato<br />
in alcuni settori produttivi del territorio sardo<br />
per progettare soluzioni specifiche di recupero dei<br />
rifiuti in mare e dare nuova vita ai materiali. Il fine è<br />
quello di condurre attività di ricerca applicata, finalizzata<br />
all’introduzione di innovazioni di prodotto e<br />
di processo per il miglioramento delle performance<br />
ambientali. Attraverso la collaborazione tra la fondazione<br />
Medsea e Nieddittas, il laboratorio esplorerà<br />
le potenzialità della riconversione di materiali<br />
di scarto delle attività di mitilicoltura.<br />
26<br />
www.interprogettied.com<br />
26_26_NEWS AMBIENTE.indd 26 29/06/21 09:09
scienza e tecnologia<br />
IL METODO PER PREVEDERE LA SUCCOSITÀ DELLE ARANCE<br />
Arriva dai laboratori universitari cafoscarini<br />
un metodo brevettato per “prevedere”<br />
la succosità delle arance senza per<br />
questo distruggere una grande quantità<br />
di frutti, ma utilizzando scansioni, prove<br />
di spremitura e modelli matematici. Dalla<br />
collaborazione tra Università Ca’ Foscari<br />
Venezia, Fondazione Università Ca’<br />
Foscari e Agricola Lusia, azienda di<br />
Rovigo, specializzata nella commercializzazione<br />
di agrumi per la grande distribuzione<br />
e improntata alla sostenibilità, nasce<br />
il brevetto che applica metodi matematici<br />
per una classificazione statistica meno distruttiva<br />
degli agrumi, esempio virtuoso<br />
di ricerca scientifica aperta alle necessità<br />
del territorio.<br />
Si tratta del primo metodo, e del relativo<br />
software e sistema informatico per la sua<br />
implementazione, che permette di definire<br />
un parametro di succosità, distruggendo<br />
una quantità minima di frutti, per poi<br />
selezionare le arance una ad una applicando<br />
un processo unico, verificabile e<br />
soprattutto non distruttivo. Il regolamento<br />
CE 1221/2008 prevede infatti che le<br />
arance e altri agrumi destinati al consumo<br />
fresco contengano un minimo del 30-<br />
35% di peso in succo, a seconda della<br />
varietà. Finora però nessuno studio aveva<br />
collegato la quantità di succo con le caratteristiche<br />
fisiche e varietali dell’agrume ed<br />
era quindi necessario distruggere una<br />
grande quantità di frutti per poterlo scoprire:<br />
un metodo non sostenibile, né scalabile<br />
a livello industriale.<br />
Grazie a una serie di prove di spremitura e di<br />
misure volumetriche, il metodo elabora un<br />
modello di succosità che “istruisce” il sistema<br />
in base al parametro definito e alla varietà,<br />
origine e grado di maturazione del lotto.<br />
La classificazione di qualsiasi agrume diventa<br />
così più sostenibile, efficace e anche<br />
implementabile su scala industriale, poiché<br />
è agilmente adottabile sul macchinario<br />
già esistente in azienda con l’aggiunta<br />
di un apposito dispositivo. Un vantaggio<br />
sul quale Agricola Lusia ha investito depositando<br />
insieme all’Ateneo il brevetto, che<br />
ha ora rilevato in totalità per applicarlo<br />
industrialmente.<br />
Con il coordinamento del C4S - Center<br />
for Sustainability presente in Fondazione<br />
Università Ca’ Foscari, ricercatori e azienda<br />
hanno lavorato fianco a fianco nelle<br />
sperimentazioni condotte da Pietro<br />
Riello, Dipartimento di Scienze molecolari<br />
e nanosistemi, da Carlo Gaetan del<br />
Dipartimento di Scienze ambientali, informatica<br />
e statistica e da Paolo Girardi,<br />
ora al Dipartimento di Psicologia dello<br />
Sviluppo e della Socializzazione,<br />
Università di Padova, sviluppando la tecnologia<br />
insieme al CEO di Agricola Lusia,<br />
Daniele Campagnaro, e al General and<br />
Strategic Manager dell’azienda, Nicola<br />
Modica.<br />
PARTNERSHIP PER LA DIGITALIZZAZIONE<br />
DELL’AGRICOLTURA MADE IN ITALY<br />
www.interprogettied.com<br />
Var Group, esperto in Italia nel settore dei servizi<br />
e delle soluzioni ICT per le imprese del Made in<br />
Italy, cresce nel campo dell’agricoltura smart entrando<br />
nel capitale di Enogis, prima azienda in<br />
Italia per numero di registri di campagna digitali,<br />
con una partecipazione di minoranza e acquisendo,<br />
tramite Apra, Studio Pragma, azienda storica<br />
di Trento impegnata nello sviluppo di soluzioni<br />
gestionali per aziende agricole e vitivinicole.<br />
A valle di più collaborazioni su progetti di agricoltura<br />
smart, Var Group, attraverso Apra, entra<br />
nel capitale di Enogis con una partecipazione di<br />
minoranza.<br />
Nata dalla ricerca scientifica trentina, Enogis offre<br />
un insieme di soluzioni avanzate e innovative<br />
a servizio delle cantine in un unico sistema per<br />
una gestione smart del vigneto. Di particolare<br />
rilievo è la realizzazione di registri di campagna<br />
informatizzati che, in linea con gli obiettivi di sostenibilità<br />
del 2050, permette di automatizzare<br />
il calcolo della Carbon Foot Print agricola, standard<br />
unico per la certificazione dell’impronta<br />
carbonica, attestato necessario di sostenibilità.<br />
Le competenze di Enogis in ambito agricoltura<br />
sono state integrate alla suite i-Wine di Apra,<br />
controllata di Var Group, per offrire la possibilità<br />
di seguire l’intero circuito produttivo, dalla campagna<br />
alla bottiglia in tutte le sue fasi. Accedere<br />
attraverso dashboard alla mappatura in automatico<br />
dei vigneti così come alle analisi di laboratorio<br />
e alla programmazione strategica, diventa<br />
aiuto indispensabile nel far fronte alle richieste<br />
sempre più esigenti in termini di sostenibilità e<br />
tracciabilità.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
27<br />
27_28_NEWS SCIENZA E TECNOLOGIA.indd 27 29/06/21 09:13
scienza e tecnologia<br />
DA SCARTI DEL LIMONE INTEGRATORI ANTI-RISCHIO CARDIO-VASCOLARE<br />
Enea, in collaborazione con le aziende<br />
siciliane Navhetec Srl e Agrumaria<br />
Corleone Spa, ha brevettato una<br />
metodologia innovativa per trasformare<br />
gli scarti della lavorazione del<br />
limone in integratori e nutraceutici<br />
da utilizzarsi nella prevenzione di<br />
alcune patologie come obesità, diabete,<br />
ipercolesterolemia e disturbi<br />
cardio-vascolari. L’innovazione si<br />
basa sull’utilizzo della tecnologia<br />
della separazione su membrana,<br />
messa a punto da Enea, abbinata a<br />
successive fasi di incapsulamento ed<br />
essiccazione mediante tecnologia di<br />
spray-drying o essiccazione a spruzzo:<br />
in questo modo dagli scarti e dai<br />
sottoprodotti ottenuti durante la<br />
lavorazione del limone si ottengono<br />
delle nanovescicole, ovvero piccolissime<br />
sfere ricche di composti bioattivi<br />
come acidi nucleici, polifenoli,<br />
lipidi e proteine.<br />
Alcuni studi in vivo e in vitro effettuati<br />
dalla start-up Navhetec già nel<br />
2015 hanno dimostrato una forte<br />
azione di riduzione della crescita di<br />
cellule tumorali, mentre studi in corso<br />
ne evidenziano le proprietà antinfiammatorie.<br />
Inoltre, nel 2019, a<br />
seguito della sperimentazione del<br />
sistema brevettato su alcuni volontari<br />
sani, è emersa una riduzione di<br />
alcuni fattori di rischio cardiovascolare,<br />
quali colesterolo-LDL e circonferenza<br />
vita.<br />
Il brevetto è applicabile anche ad altre<br />
matrici vegetali e consente di<br />
ottenere un prodotto di facile dosaggio<br />
ed utilizzo, ad alta stabilità e<br />
conservabilità, facilmente trasferibile<br />
su scala industriale, con costi e<br />
tempi di produzione ridotti rispetto<br />
alle tecniche tradizionali di ultracentrifugazione.<br />
“Il brevetto, utile anche per la formulazione<br />
di cibi e bevande con proprietà<br />
nutraceutiche, si ispira al principio<br />
zero waste nei processi<br />
produttivi ed è in grado di rispondere<br />
sia a esigenze ambientali che economiche,<br />
legate da una parte all’abbattimento<br />
dei costi di smaltimento<br />
e dall’altra alla trasformazione degli<br />
scarti agroindustriali in bioprodotti<br />
ad alto valore aggiunto”, ha sottolineato<br />
Paola Sangiorgio, ricercatrice<br />
del Laboratorio Bioprodotti e<br />
Bioprocessi del Centro Ricerche Enea<br />
della Trisaia.<br />
L’iniziativa si inquadra nell’ambito<br />
delle attività di ricerca e sviluppo<br />
dell’Enea per il miglioramento e la<br />
sostenibilità dei processi di produzione<br />
e l’applicazione dei principi di<br />
economia circolare attraverso l’impiego<br />
degli scarti agroalimentari<br />
per ottenere nuovi materiali e intermedi<br />
da utilizzare nei settori food e<br />
no-food.<br />
PERCHÉ LE VESPE SONO AFRODISIACHE PER I LIEVITI<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
28<br />
Irene Stefanini, microbiologa del Laboratorio di<br />
Microbiologia e Virologia (LMV) del Dipartimento di<br />
Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università<br />
di Torino, è la vincitrice di uno dei prestigiosi Research<br />
Grants promossi dallo Human Frontier Science Program<br />
(HSFP), organizzazione internazionale con sede a<br />
Strasburgo.<br />
Stefanini ha partecipato al bando con il progetto “The<br />
aphrodisiac gut: defining the factors promoting yeast<br />
mating within insect intestines” che ha l’obiettivo di<br />
comprendere i meccanismi molecolari attraverso i quali<br />
gli intestini di alcuni insetti<br />
sociali promuovono la biodiversità<br />
del lievito di birra.<br />
Sebbene fondamentale per pratiche<br />
indispensabili per l’uomo, come la<br />
produzione di vino, birra e panificati,<br />
solo negli ultimi anni si è osservato<br />
che il lievito Saccharomyces cerevisiae<br />
(altrimenti noto come lievito di<br />
birra) possa sopravvivere anche in ambienti naturali, in<br />
particolare grazie al contributo degli insetti sociali che lo<br />
mantengono e trasportano. Infatti, gli insetti sociali,<br />
come le vespe e i calabroni, sono in grado di mantenere<br />
popolazioni di cellule del lievito nel proprio microbiota<br />
intestinale durante tutto l’anno per poi diffonderle nei<br />
vari ambienti naturali che colonizzano. Inoltre, recentemente,<br />
i ricercatori di UniTo hanno scoperto che nel microbiota<br />
intestinale di questi insetti, le cellule di S. cerevisiae<br />
sono in grado di riprodursi sessualmente.<br />
Nonostante la riproduzione sessuata sia fonte<br />
della variabilità genetica che favorisce<br />
l’evoluzione e la capacità di adattamento<br />
del lievito, nella maggior<br />
parte degli ambienti naturali S.<br />
cerevisiae si riproduce solo asessualmente.<br />
Al contrario, condizioni peculiari<br />
dell’intestino delle vespe e dei<br />
calabroni promuovono l’incrocio<br />
tra ceppi diversi di S. cerevisiae.<br />
www.interprogettied.com<br />
27_28_NEWS SCIENZA E TECNOLOGIA.indd 28 29/06/21 09:13
macchine<br />
CONFEZIONATRICE MODULARE AD ALTE PRESTAZIONI<br />
La confezionatrice modulare CHS DI Theegarten-Pactec è stata appositamente<br />
sviluppata per il confezionamento di prodotti a base<br />
cioccolato e ora raggiunge una produzione fino a 1.800 prodotti al<br />
minuto anziché i precedenti 1.200.<br />
Si tratta di una macchina particolarmente flessibile, con nove diverse<br />
tipologie di piegatura come doppio fiocco, doppio fiocco sigillato,<br />
fiocco in testa, fiocco laterale, foglio sferico (foil wrap), busta,<br />
saldato sul fondo, portafoglio saldato lateralmente e a puntina tipo<br />
Vienna-fruit-fold. È possibile cambiare rapidamente tipologia d’incarto<br />
e formato, tramite un operatore supportato da un sistema di<br />
guida integrato e da un sistema di illuminazione che evidenzia le<br />
aree interessate della macchina.<br />
Grazie alla sua struttura flessibile, la macchina è adatta a diversi<br />
prodotti e tipologie di incarto richieste stagionalmente. In questo<br />
modo la CHS consente un utilizzo ad alta capacità durante tutto<br />
l’anno, anche con cicli di vita del prodotto sempre più brevi, garan-<br />
tendo dunque un elevato livello di sicurezza dell’investimento.<br />
In merito ai formati, precedentemente le lunghezze dei prodotti<br />
erano da 16 a 45 mm, mentre il nuovo sistema offre una flessibilità<br />
che copre da 16 a 60 mm. È stata anche variata la larghezza – da<br />
12 a 25 mm a 12 a 35 mm – ampliando sempre più le sue possibilità<br />
di applicazione.<br />
MACCHINA PER PRODURRE CARTONE ONDULATO IN FIBRA RICICLATA<br />
Mondi, un gruppo attivo a livello<br />
globale nel settore di imballaggi<br />
e carta, fornisce ai clienti<br />
la sua tipologia di carta per cartone<br />
ondulato in fibra riciclata<br />
innovativa e sostenibile, prodotta<br />
in Slovacchia a partire da materie<br />
rinnovabili. La Kraft Top<br />
White combina la resistenza,<br />
stampabilità ed estetica di uno<br />
strato superiore bianco in fibra<br />
vergine con i vantaggi di uno<br />
strato inferiore in fibra riciclata.<br />
Una tecnologia cartaria all’avanguardia<br />
aumenta la resistenza<br />
e al contempo riduce il<br />
peso, facendo della Kraft Top<br />
White una soluzione convincente<br />
per il crescente mercato<br />
europeo della carta kraft per<br />
copertura bianca da utilizzare<br />
per shelf ready packaging,<br />
espositori per punti vendita,<br />
vassoietti, imballaggi per l’ecommerce,<br />
beni di consumo<br />
durevoli e applicazioni per l’imballaggio<br />
personalizzate.<br />
Grazie alla sua posizione centrale<br />
nel crescente mercato europeo<br />
della carta per cartone<br />
ondulato, la cartiera di<br />
Ružomberok può offrire ai<br />
clienti di tutta Europa tempi di<br />
consegna ridotti per queste<br />
nuove soluzioni. La cartiera<br />
Mondi di Ružomberok in<br />
Slovacchia ha già iniziato a rifornire<br />
la sua clientela europea<br />
di Kraft Top White, una nuova<br />
tipologia di carta per cartone<br />
ondulato sostenibile e innovativa,<br />
prodotta sulla macchina<br />
PM19.<br />
La capacità produttiva Mondi<br />
per la Kraft Top White, pari a<br />
300.000 tonnellate all’anno,<br />
non ha pari in Europa. La produzione<br />
delle due tipologie di<br />
Kraft Top White – ProVantage<br />
Smartwhite e ProVantage<br />
Topwhite – è aumentata costantemente<br />
dall’avvio della PM19 a<br />
gennaio. A pieno regime la<br />
macchina tratterà oltre 200.000<br />
tonnellate all’anno di carta da<br />
riciclare (provenienti principalmente<br />
dalla Slovacchia), aprirà<br />
nuove capacità di trasformazione<br />
e sosterrà l’economia circolare<br />
mantenendo i materiali in<br />
circolazione e prevenendo la<br />
formazione di rifiuti.<br />
“L’obiettivo di Mondi è di contribuire<br />
a un mondo migliore<br />
realizzando soluzioni innovative<br />
e sostenibili per imballaggi e<br />
carta”, ha affermato Markus<br />
Gärtner, CEO di Corrugated<br />
Packaging Mondi.<br />
La nostra nuova macchina per<br />
la carta in Slovacchia ci permette<br />
di offrire ai clienti una soluzione<br />
per la carta per cartone<br />
ondulato nuova e qualitativamente<br />
elevata, migliorando al<br />
contempo l’impronta ambientale<br />
della nostra cartiera di<br />
Ružomberok. Nonostante le<br />
difficoltà presentate dal dover<br />
operare nel corso di una pandemia,<br />
il team locale ha portato<br />
a termine questo complesso<br />
progetto in modo sicuro ed<br />
efficiente. Siamo fieri dell’impatto<br />
positivo che i 125 posti di<br />
lavoro permanenti appena creati<br />
avranno sulla comunità locale”.<br />
La nuova macchina è<br />
parte dell’ampio programma di<br />
modernizzazione che Mondi<br />
ha condotto a Ružomberok nel<br />
corso degli ultimi due anni, per<br />
un investimento pari a 370 milioni<br />
di euro.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
29<br />
29_29_NEWS MACCHINE.indd 29 29/06/21 09:13
macchine<br />
I nuovi riscaldatori Leister<br />
hanno un design<br />
compatto e la possibilità<br />
di usare ugelli diversi<br />
coprendo molte<br />
applicazioni, come<br />
quelle di termo-retrazione,<br />
tipiche dell’industria<br />
del packaging.<br />
SOLUZIONI AD ARIA CALDA<br />
PER IL PROCESSO<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
30<br />
I riscaldatori LHS 210 e LHS 410 sono stati recentemente<br />
presentati da Leister, multinazionale svizzera leader nella<br />
progettazione e produzione di soluzioni ad aria calda per<br />
l’industria di processo. Potenti e compatti, sono molto facili<br />
da integrare in impianti industriali o sistemi di tubazioni per<br />
il riscaldamento dell’aria.<br />
I riscaldatori Leister, efficienti e affidabili, trovano impiego da<br />
molti anni in applicazioni e processi industriali in tutto il mondo.<br />
All’ampia gamma di soluzioni già collaudate da decenni<br />
si aggiungono ora LHS 210 e LHS 410, a una o due flange:<br />
grazie alle dimensioni contenute è possibile installarli anche<br />
in processi dove lo spazio è limitato. L’aspetto compatto non<br />
tragga in inganno riguardo alle prestazioni: forniscono aria<br />
calda a una temperatura che arriva fino ai 650°C.<br />
LE VERSIONI A FLANGIA SINGOLA<br />
Sia LHS 210 SF che LHS 410 SF sono flangiati dal lato di ingresso<br />
dell’aria, mentre dal lato di uscita presentano un tubo<br />
che consente l’eventuale montaggio di diffusori. Oltre alle<br />
dimensioni contenute, un’altra loro caratteristica è proprio<br />
quella di essere compatibili con una vasta gamma di ugelli e<br />
diffusori presenti nel catalogo Leister. Il flusso d’aria calda<br />
può essere distribuito su un’area più ampia, ad esempio<br />
utilizzando un ugello a bocca larga, mentre un ugello a<br />
schermo riflettente può facilitare le applicazioni di termoretrazione,<br />
tipiche dell’industria del packaging.<br />
La differenza fra i due modelli è data sostanzialmente dal<br />
volume di aria che sono in grado di riscaldare, più alto nella<br />
versione LHS 410 SF.<br />
Leister propone il riscaldatore LHS 210 SF nella versione a<br />
230V con potenza di 2000W o 3300W; per coprire le necessità<br />
di mercati internazionali è inoltre presente una versione<br />
a 120V con 2000W di potenza.<br />
I riscaldatori LHS 410 SF a fase singola con volume d’aria<br />
www.interprogettied.com<br />
30_31_ART LEISTER.indd 30 29/06/21 09:34
macchine<br />
maggiore sono disponibili nella versione<br />
a 230V con potenza 2000W,<br />
3600W e 4400W, e nella versione a<br />
400V con potenza 4400W e 5500W.<br />
VERSIONI A DOPPIA FLANGIA<br />
I riscaldatori LHS 210 DF e LHS 410 DF<br />
sono a doppia flangia, il che li rende<br />
adatti all’installazione in sistemi industriali<br />
di riscaldamento dell’aria mediante<br />
tubazioni. Grazie alle loro caratteristiche<br />
tecniche possono essere<br />
facilmente installati in forni di pre-riscaldo,<br />
essiccazione, o termo-retrazione.<br />
Per le versioni “DF” ovvero “a doppia<br />
flangia” sono disponibili le stesse taglie<br />
in termini di potenza e tensione<br />
della versione a singola flangia.<br />
ANCHE CON RICIRCOLO D’ARIA CALDA<br />
Nelle versioni LHS 210 SF-R e LHS 410<br />
SF-R, la “R” sta per “ricircolo”. Questi<br />
riscaldatori sono infatti stati progetta-<br />
ti appositamente per i processi industriali<br />
dove è possibile e conveniente<br />
riciclare l’aria calda. Il design a doppia<br />
flangia li rende compatibili con installazione<br />
in sistemi a tubazione. Inoltre<br />
grazie ad un particolare accorgimento<br />
costruttivo che isola termicamente la<br />
parte elettrica, i riscaldatori DF-R possono<br />
lavorare con aria in ingresso ad<br />
alte temperature, fino a 350°C. In un<br />
mondo sempre più sensibile agli sprechi<br />
e quindi interessato ad un uso “intelligente”<br />
ed oculato dell’energia,<br />
questi riscaldatori offrono interessanti<br />
opportunità di impiego.<br />
DESIGN COMPATTO E FACILITÀ<br />
DI COLLEGAMENTO<br />
Se l’aspetto che per primo colpisce di<br />
questi riscaldatori è il design compatto<br />
che ne permette l’installazione in impianti<br />
dagli spazi contenuti, questo non<br />
è l’unico vantaggio di LHS. Anche il col-<br />
I riscaldatori<br />
LHS 210 e LHS<br />
410 possono<br />
essere a una<br />
o due flange: grazie<br />
alle dimensioni<br />
contenute è<br />
possibile installarli<br />
anche in processi<br />
dove lo spazio<br />
è limitato<br />
legamento alla rete elettrica è semplificato<br />
dal design accuratamente studiato.<br />
Inoltre, la connessione dell’alloggiamento<br />
è collocata al di fuori del flusso di aria<br />
calda. Questo presenta due vantaggi:<br />
l’aria fluisce attraverso il riscaldatore senza<br />
ostacoli e senza perdite apprezzabili<br />
di pressione. Inoltre, la connessione<br />
dell’alloggiamento è protetta dal surriscaldamento,<br />
il che vuol dire che è possibile<br />
lavorare con temperature dell’aria<br />
in entrata fino a 350°C (versione R).<br />
Riepilogando, i principali vantaggi dei<br />
riscaldatori LHS 210 e 410 sono:<br />
• un design compatto per l’installazione<br />
in impianti industriali con spazi ristretti;<br />
• un facile collegamento all’alimentazione<br />
elettrica;<br />
• adatti a innumerevoli processi industriali<br />
che implicano temperature fino<br />
a 650°C;<br />
• flusso d’aria ininterrotto attraverso il<br />
riscaldatore, senza perdite di pressione;<br />
• temperatura dell’aria in ingresso fino<br />
a 350°C;<br />
• LHS 210/410 SF and SF-R: compatibili<br />
con l’ampia gamma di ugelli Leister;<br />
• LHS 210/410 DF and DF-R: adatti per<br />
l’integrazione in sistemi di tubazioni;<br />
• LHS 210/410 SF-R and DF-R: il ricircolo<br />
dell’aria calda permette di risparmiare<br />
energia e denaro;<br />
• LHS 210/410 SF-R and DF-R: l’isolamento<br />
in ceramica protegge la connessione<br />
elettrica dalle temperature elevate<br />
e dal riflusso di aria calda.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
31<br />
30_31_ART LEISTER.indd 31 29/06/21 09:34
macchine<br />
Minipan ha ottenuto<br />
la certificazione “Materiali<br />
e Oggetti a Contatto<br />
con gli Alimenti”,<br />
confermando il suo<br />
impegno verso qualità,<br />
rispetto delle normative<br />
di sicurezza e sostenibilità.<br />
E ha inaugurato un nuovo<br />
stabilimento autonomo<br />
sotto il profilo energetico.<br />
MACCHINE PER IL BAKERY<br />
CERTIFICATE MOCA<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
Bruno Fusari,<br />
presidente e<br />
direttore generale<br />
di Minipan<br />
Nel 2020, ICIM Spa ha rilasciato a Minipan,<br />
azienda costruttrice di macchine per il settore<br />
bakery, la certificazione volontaria<br />
MOCA (Materiali e Oggetti a Contatto con<br />
gli Alimenti): un passaggio significativo a<br />
conferma dell’impegno dell’azienda ravennate<br />
nel fare impresa in modo responsabile<br />
e sostenibile, che mette la sicurezza<br />
al primo posto, ben oltre il semplice rispetto<br />
delle normative. Con l’occasione, ne è<br />
uscito il ritratto di un’eccellenza italiana in<br />
grado di competere nel mondo grazie all’applicazione<br />
costante di ricerca e innovazione.<br />
ALTA TECNOLOGIA PER PRODOTTI DA FORNO<br />
Minipan nasce nel 1957 a Massa Lombarda (RA) come<br />
costruttore di macchine per panifici, conosciuta fin dagli<br />
anni Sessanta per il brevetto del macchinario<br />
che automatizzava il processo dello<br />
schiacciamento nella realizzazione delle<br />
crocette, il pane ferrarese.<br />
Nel tempo, Minipan ha ampliato la produzione<br />
con soluzioni sempre più performanti<br />
come, ad esempio, la prima macchina<br />
brevettata per la realizzazione dei<br />
taralli adottata, nel tempo, da un’infinità<br />
di produttori pugliesi. Dalla metà degli<br />
anni Ottanta, l’azienda inizia a sviluppare<br />
una spiccata capacità di ricerca per la costruzione di macchine<br />
speciali per il settore bakery – personalizzate e a<br />
elevata automazione – fino alla realizzazione di linee produttive<br />
complete.<br />
Oggi le linee industriali e le macchine Minipan danno<br />
forma a pane (ciabatta artigianale, baguette, pan baulet-<br />
32<br />
www.interprogettied.com<br />
32_34_ART MINIPAN.indd 32 29/06/21 09:51
macchine<br />
tire la sicurezza da contaminazioni<br />
per contatto in tutti i passaggi degli<br />
alimenti all’interno delle macchine.<br />
Oltre a essere progettati secondo le<br />
buone pratiche di fabbricazione<br />
(GMP), i prodotti Minipan si avvalgono<br />
di uno studio di clean design che<br />
prevede un facile accesso a tutte le<br />
componenti a contatto con gli alimenti,<br />
per agevolare al massimo le<br />
operazioni di manutenzione e pulizia.<br />
Inoltre, dopo aver conseguito la certificazione<br />
ISO9001 per i Sistemi di<br />
Gestione della Qualità nel 2000,<br />
Minipan ha intrapreso lo scorso anno il<br />
percorso di certificazione volontaria<br />
MOCA - Materiali e Oggetti a Contatto<br />
di Alimenti secondo lo schema proprietario<br />
di ICIM Spa, riconosciuto da<br />
Accredia: un requisito necessario per<br />
chi, come Minipan, opera nel settore<br />
alimentare con serietà e competenza,<br />
perché permette di dimostrare, attrato,<br />
pane da sandwich, tramezzino,<br />
fette biscottate, pane da hamburger<br />
e hot dog, basi pizza, piadine e tigelle,<br />
pane e crocette ferraresi e molto<br />
altro), snack salati di ogni tipo (dal<br />
grissino ai crackers, dai taralli ai decorati<br />
con semi e spezie, ecc.), biscotti<br />
(macchine colatrici e tagliafilo) e a<br />
una linea importante di prodotti senza<br />
glutine.<br />
L’85% delle macchine e degli impianti<br />
Minipan è destinato al mercato estero:<br />
principalmente Europa, Usa, ma<br />
anche Brasile e Australia dove, proprio<br />
in questi mesi, si sta finalizzando la<br />
messa in opera di un impianto in grado<br />
di produrre fino a 2.500 kg/h di<br />
pane ad altissima idratazione con un<br />
processo di lievitazione naturale.<br />
Minipan si contraddistingue nello<br />
scenario competitivo per la capacità<br />
di adattare la macchina da progettare<br />
alla ricetta del cliente, sempre comprensibilmente<br />
preoccupato di vedere<br />
i propri prodotti snaturati<br />
dall’automazione: nel processo, infatti,<br />
entrano in gioco non solo gli<br />
ingredienti ma anche, e soprattutto,<br />
il macchinario che, secondo la filosofia<br />
di Minipan, deve essere progettato<br />
nel totale rispetto dei processi desiderati<br />
dal cliente e dei tempi<br />
necessari per una lievitazione naturale.<br />
Il ciclo produttivo potrà risultare<br />
più lungo, ma il risultato sarà eccezionale:<br />
meno chimica tra gli ingredienti<br />
(lieviti, additivi, conservanti ecc.),<br />
meno costi per le materie prime di<br />
produzione e il vanto di un’etichetta<br />
“pulita” per l’azienda cliente.<br />
All’interno del laboratorio di ricerca<br />
Minipan, la progettazione di una<br />
macchina o di un impianto ad alto<br />
contenuto tecnologico e innovativo<br />
tiene in considerazione tutti gli input<br />
del cliente anche attraverso l’utilizzo<br />
di macchine pilota e modelli digitali<br />
3D (realizzati con i software di<br />
Autodesk, partner strategico di<br />
Minipan dal 2005). E sono proprio le<br />
innovazioni tecnologiche ad aver<br />
contrassegnato la crescita dell’azienda<br />
nel corso degli anni, come ad<br />
esempio il primo impianto per i grissini<br />
progettato nel 1996.<br />
Oggi si realizzano prototipi in 3D e<br />
impianti pilota che offrono enormi<br />
potenzialità nell’affinare la progettazione<br />
delle macchine in ogni particolare,<br />
realizzando anche linee industriali<br />
assolutamente customizzate. Grazie<br />
alla tecnologia digital twin, inoltre, è<br />
possibile fornire un’esperienza immersiva<br />
dell’impianto, che viene riprodotto<br />
virtualmente nella sede del cliente<br />
offrendo la possibilità di una vera e<br />
propria formazione all’utilizzo dei<br />
macchinari prima ancora che vengano<br />
installati e consegnati.<br />
L’aspetto della sostenibilità, sempre<br />
più richiesto e sentito dal mercato, è<br />
al centro della ricerca Minipan per<br />
produrre macchinari sempre più performanti<br />
nelle loro prestazioni, efficienti<br />
nell’ambito degli scarti di produzione<br />
e sempre operativi nel<br />
totale rispetto dell’ambiente e della<br />
sicurezza.<br />
Lavorando nell’industria alimentare<br />
è, inoltre, fondamentale poter garan-<br />
Linee per la<br />
produzione pane<br />
francese<br />
Linea per la<br />
produzione<br />
di focaccia<br />
www.interprogettied.com<br />
33<br />
32_34_ART MINIPAN.indd 33 29/06/21 09:51
macchine<br />
Un ente di certificazione per la trasformazione industriale<br />
ICIM Spa è un ente di certificazione indipendente che fa parte di ICIM Group, polo di competenze<br />
fondato da Anima Confindustria. ICIM opera nella certificazione di: sistemi – qualità, ambiente e<br />
sicurezza sul lavoro – nei settori della meccanica, termoidraulica, impiantistica, automotive; sicurezza<br />
antieffrazione e antincendio; figure professionali; energie rinnovabili e efficienza energetica.<br />
Possiede, inoltre, competenze specifiche nella valutazione di sostenibilità in diversi settori: ciclo di<br />
vita dei prodotti, edifici, biocarburanti, standard per la responsabilità sociale ed è stato la prima<br />
Agenzia d’Ispezione Autorizzata ASME in Italia. Oggi ICIM si propone come l’ente di certificazione di<br />
riferimento in ambito trasformazione industriale e Industria 4.0. Aderisce, infine, a IQNet, circuito<br />
internazionale di organismi di certificazione.<br />
Nell’ambito della sicurezza alimentare, oltre alla “Certificazione di prodotto MOCA”, ICIM propone lo<br />
schema di “Certificazione prodotti e componenti a contatto con acqua potabile” (accreditato Accredia,<br />
che anticipa la revisione della Drinking Water Directive europea) e i servizi di certificazione secondo<br />
la ISO 22000, lo standard internazionale volontario per la certificazione dei Sistemi di Gestione<br />
della Sicurezza Alimentare (SGSA).<br />
verso l’attestazione di un ente terzo, il<br />
rispetto di tutte le normative di sicurezza<br />
alimentare.<br />
Sempre in ambito sostenibilità<br />
Minipan ha inaugurato lo scorso<br />
anno un nuovo stabilimento che ha<br />
portato all’autonomia dal punto di<br />
vista energetico e creato nuovi ambienti<br />
per il pieno benessere dei 50<br />
collaboratori, ad esempio, grazie alle<br />
grandi vetrate con vista sulle campagne.<br />
Nell’ambito di un articolato programma<br />
di riduzione dell’impatto<br />
ambientale l’azienda è ora, inoltre,<br />
completamente plastic free.<br />
che alle verifiche di un ente terzo<br />
indipendente – l’applicazione di<br />
buone pratiche di fabbricazione e il<br />
rispetto dei requisiti di sicurezza e<br />
conformità. Il campo di applicazione<br />
delle disposizioni sui MOCA riguarda<br />
aziende che producono macchinari<br />
e apparecchiature per la lavorazione,<br />
Reparto<br />
di produzione<br />
La nuova sede di<br />
Minipan a Massa<br />
Lombarda (RA)<br />
è stata portata<br />
all’autonomia<br />
energetica e<br />
ospita ambienti<br />
confortevoli per i<br />
50 operatori<br />
la preparazione, il trasporto, la conservazione<br />
e la somministrazione di<br />
cibi e bevande, i materiali che possono<br />
prevedibilmente venire a contatto<br />
con i prodotti alimentari, nonché<br />
utensili e attrezzi di vario tipo<br />
utilizzati nel vending e nel catering<br />
equipment, imballaggi per alimenti,<br />
inclusi quelli attivi e intelligenti, materiali<br />
e oggetti a contatto con l’acqua<br />
per il consumo umano (post<br />
punto di erogazione).<br />
La Certificazione MOCA permette,<br />
inoltre, di svolgere audit integrati con<br />
i più comuni Sistemi di Gestione per<br />
la Qualità (ad esempio ISO 9001,<br />
14000, 22000 ecc).<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
SICUREZZA E QUALITÀ DEI MOCA<br />
Lo schema di certificazione MOCA<br />
- Materiali e Oggetti a Contatto con<br />
gli Alimenti messo a punto da ICIM<br />
e accreditato da Accredia permette<br />
alle aziende del settore foodtech di<br />
avere uno strumento unico per poter<br />
dimostrare al mercato – grazie an-<br />
34<br />
www.interprogettied.com<br />
32_34_ART MINIPAN.indd 34 29/06/21 09:51
componenti<br />
PASSACAVI CON DOPPIA<br />
OPZIONE DI MONTAGGIO<br />
RIVESTIMENTO SUPERFICIALE<br />
PER IMPIANTI ALIMENTARI<br />
Con il nuovo KEL-DPZ-Click di Icotek è possibile<br />
far passare fino a 78 cavi attraverso un<br />
solo foro. La nuova piastra passacavi ha due<br />
diverse opzioni di montaggio.<br />
Il KEL-DPZ-Click è disponibile per forature<br />
metriche standard M25, M32, M40, M50 e<br />
M63. A seconda della versione selezionata,<br />
è possibile far passare fino a 78 cavi attraverso<br />
un foro, offrendo così un passaggio<br />
cavi estremamente compatto. Il tipo di fissaggio<br />
viene deciso dall’utente e può essere<br />
in qualsiasi momento modificato durante il<br />
processo di installazione. Le opzioni di montaggio<br />
disponibili sono fissaggio con un<br />
controdado (spessore della parete fino a 11<br />
mm) o innesto a scatto (spessore della parete<br />
1 - 2,5 mm).<br />
Con i prodotti KEL-DPZ-Click compatti, piatti<br />
e ibridi, i cavi negli alloggiamenti degli<br />
armadi di controllo, nei sistemi e nelle macchine<br />
possono essere instradati e sigillati<br />
fino a IP68. Inoltre i sistemi Click possono<br />
essere installati frontalmente senza la necessità<br />
di accedere e fissare dal retro con una<br />
ghiera (installazione mediante scatto). Il tipo<br />
di installazione può essere determinato dagli<br />
utenti stessi, a seconda della classe di<br />
protezione IP richiesta. Retrofit e assistenza<br />
possono essere eseguiti facilmente in qualsiasi<br />
momento con il nuovo sistema Click.<br />
A seconda del tipo di installazione, il KEL-<br />
DPZ-Click garantisce diverse classi di protezione<br />
certificate IP65, IP66 e IP68, RINA,<br />
HL3, Ecolab e molte altre.<br />
www.interprogettied.com<br />
Oggi, impianti e sistemi dell’industria<br />
alimentare presentano<br />
un elevato livello di automazione.<br />
Ma cosa succede se una<br />
bottiglia cade dalla linea di imbottigliamento<br />
o se una confezione<br />
di zuppa istantanea si<br />
incastra nello scivolo del nastro<br />
e si lacera? Ogni situazione che<br />
comporta l’arresto degli impianti<br />
implica costi elevati e<br />
perdita di tempo. Per questo, è<br />
necessario che i componenti delle macchine, che siano<br />
in movimento o particolarmente soggetti a usura, abbiano<br />
un coefficiente d’attrito ridotto. Per rendere i<br />
deflettori in lamiera, gli scivoli metallici o altri componenti<br />
con geometrie complesse più resistenti all’usura,<br />
igus ha sviluppato un nuovo materiale di rivestimento<br />
pensato appositamente per l’impiego nelle tecnologie<br />
alimentari. Il polimero ad alte prestazioni IC-05 è conforme<br />
alle direttive FDA e ai regolamenti UE10/2011 ed<br />
è quindi idoneo per il contatto con gli alimenti. Grazie<br />
al suo colore blu il materiale è rilevabile. Permette di<br />
ridurre significativamente il coefficiente d’attrito dei<br />
componenti rivestiti aumentandone la durata d’esercizio<br />
e, di conseguenza, aumenta la disponibilità degli<br />
impianti. Infine migliora la sicurezza dei prodotti e abbassa<br />
i costi. E non servono lubrificanti. Il materiale in<br />
polvere può essere spruzzato sui componenti da rivestire<br />
dal cliente stesso oppure da igus. È possibile prevedere<br />
rivestimenti di spessore compreso tra 60 e 120<br />
µm. “Usare un rivestimento superficiale sulle parti in<br />
movimento, e quindi soggette a usura, è particolarmente<br />
vantaggioso nei punti in cui non vi è spazio per un<br />
cuscinetto”, spiega Stefan Loockmann-Rittich, responsabile<br />
della divisione cuscinetti iglidur in igus GmbH.<br />
I test di laboratorio mettono in evidenza una durata<br />
d’esercizio quattro volte maggiore. Igus ha testato la<br />
durata delle parti in movimento nel laboratorio di prova<br />
aziendale di 3.800 metri quadrati a Colonia. Sono state<br />
effettuate diverse prove, con varie configurazioni,<br />
mettendo a confronto un componente rivestito con<br />
IC-05 e un componente di forma identica rivestito con<br />
il materiale standard IC-01. Il materiale conforme FDA<br />
si è rivelato superiore con una durata d’esercizio quattro<br />
volte maggiore. Oltre a IC-05, igus propone altri cinque<br />
materiali di rivestimento, per esempio per applicazioni<br />
ad alte temperature o con un’elevata resistenza agli<br />
agenti chimici.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
35<br />
35_35_NEWS COMPONENTI.indd 35 30/06/21 15:26
automazione<br />
Per cogliere i frutti della<br />
trasformazione industriale<br />
occorre non solo adattare<br />
i sistemi acquisiti alla<br />
specificità della propria<br />
produzione, ma anche<br />
attuare un cambio<br />
di paradigma.<br />
Se ne è parlato<br />
a “We Love talking”,<br />
l’incontro on line<br />
organizzato da SPS Italia.<br />
Foto Synthesis<br />
di Eva<br />
De Vecchis<br />
DIGITALE: NON BASTA SPENDERE,<br />
CI VUOLE UNA STRATEGIA<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
36<br />
Nel corso del quarto incontro di “We Love Talking”, l’iniziativa<br />
on-line promossa da SPS Italia, si è discusso dei<br />
benefici della digital trasformation all’interno della filiera<br />
agroalimentare.<br />
Sviluppare una strategia di digitalizzazione e soluzioni<br />
integrate specifiche per l’industria alimentare e delle bevande<br />
può portare infatti a molti vantaggi. Una supply<br />
chain resiliente consente di adattarsi ai cambiamenti,<br />
adeguarsi alle normative in continua evoluzione, ridurre<br />
gli sprechi, eliminare le inefficienze e i tempi di inattività,<br />
migliorando i processi di sviluppo di nuovi prodotti e aumentando<br />
la produttività. Ma la digitalizzazione non si<br />
compra a peso e nel percorso che ogni azienda del food<br />
& beverage deve considerare ci sono anche dei rischi e<br />
delle riflessioni sulle proprie strategie.<br />
Alla base di tutto questo però c’è la sicurezza, che non è<br />
solo quella dei cibi, ma anche quella digitale.<br />
I BENEFICI DELLA DIGITAL TRANSFORMATION<br />
Nel corso dell’incontro si è parlato dell’importanza della<br />
digital trasformation all’interno della filiera del<br />
Food&Beverage, di come cambiano i processi e di quali<br />
siano i nuovi vantaggi.<br />
Il primo fra tutti potrebbe essere la precisione. In un settore<br />
di prodotti delicati e suscettibili ai cambiamenti climatici,<br />
l’evoluzione al 4.0 vuol dire trattare nel modo più accurato<br />
possibile alimenti fragili come la frutta e gli ortaggi.<br />
Il primo esempio tangibile è quello di Unitec, azienda produttrice<br />
di impianti, macchine, tecnologie e linee innovative<br />
per la lavorazione di frutta e verdura.<br />
“Unitec si occupa del comparto ortofrutticolo, soprattutto<br />
le ciliegie, da cui parte il business dell’azienda”, ha spiegato<br />
Paolo Pasini, HR Department Development Unitec.<br />
“Spesso, parlando di innovazione si immaginano situazioni<br />
legate alla meccanica o elettronica: per il settore del<br />
www.interprogettied.com<br />
36_38_ART SPS.indd 36 30/06/21 15:25
automazione<br />
F&B, invece, grazie alla forte accelerazione<br />
tecnologica del comparto, c’è<br />
molto di più”.<br />
Unitec ha competitor sparsi per tutta<br />
Europa (soprattutto in Germania,<br />
Francia e Olanda). Questa sfida internazionale,<br />
insieme alle richieste dei<br />
clienti che volevano maggiore precisione,<br />
innovazione e performance, ha<br />
spinto l’azienda ad investire sempre di<br />
più nel 4.0.“Ciò che più conta nel settore<br />
di frutta e verdura è la precisione”,<br />
prosegue Pasini. “Si tratta di<br />
prodotti delicati ed è necessario fare<br />
attenzione al grado di maturazione e<br />
allo stato del prodotto”.<br />
Ma la forza di Unitec sta anche nel<br />
progettare e produrre il 100% delle<br />
proprie tecnologie, soprattutto la<br />
parte legata allo sviluppo di algoritmi,<br />
software dedicati e reti. Tra le varie<br />
novità quella della computer vision è<br />
senza dubbio la più adatta al settore<br />
del food, soprattutto al segmento<br />
della frutta di piccole dimensioni<br />
come ciliegie e mirtilli, prodotti che<br />
devono essere ispezionati nei minimi<br />
dettagli. Altro grande passo avanti è<br />
quello garantito dall’intelligenza artificiale<br />
che caratterizza ogni macchinario,<br />
ormai capace di adattarsi ai<br />
differenti prodotti che deve trattare.<br />
Infine, un approccio tecnologico su<br />
cui Unitec punta molto è quello che<br />
riguarda la manutenzione predittiva.<br />
“Abbiamo la necessità di essere costantemente<br />
in comunicazione con i<br />
nostri macchinari, e al contempo con<br />
il cliente, grazie alla possibilità di prevedere<br />
eventuali malfunzionamenti e<br />
di metterlo nelle condizioni di gestire<br />
al meglio la linea produttiva”, ha concluso<br />
Pasini.<br />
Non bisogna scordare, infatti, che nel<br />
settore agroalimentare, dove il fattore<br />
stagionale e climatico è spesso determinante,<br />
anche un breve fermomacchina<br />
può costituire un grave<br />
problema per l’intera produzione. Si<br />
pensi alla stagione delle ciliegie, che<br />
dura soli 45 giorni durante i quali<br />
ogni interruzione rischia di essere deleteria.<br />
VERSO UNA SUPPLY CHAIN INTEGRATA<br />
La deperibilità delle merci e la necessità<br />
di conservarle pongono al settore<br />
alimentare una serie di importanti sfide<br />
tecniche e logistiche. Così ha introdotto<br />
il fenomeno dell’industria 4.0<br />
nell’industria del Food&Beverage<br />
Lorenzo Mastrangelo, R&D Manager<br />
di ICAM: “Abbiamo riscontrato i benefici<br />
soprattutto per il controllo e per<br />
la gestione della supply chain, che<br />
deve diventare il più possibile integrata.<br />
Non a caso il focus delle nuove<br />
tecnologie si sta spostando anche verso<br />
la digitalizzazione dell’intero flusso<br />
e verso la possibilità, da parte del produttore,<br />
di entrare in contatto con il<br />
consumatore finale. In questo modo<br />
verrebbe digitalizzata una serie di passaggi<br />
necessari, permettendo all’azienda<br />
di diventare sempre più consumer<br />
friendly”.<br />
Su questo punto è d’accordo anche<br />
Giancarlo Carlucci, Ecostruxure Plant<br />
Marketing Manager di Schneider<br />
Electric, secondo il quale l’importanza<br />
di mettere in collegamento le tecnologie<br />
con le richieste dei clienti è uno<br />
dei fattori principali offerti dalla digitalizzazione.<br />
“La spinta in questo<br />
senso è fornita dal fenomeno dell’anticontraffazione,<br />
che può essere aiutata<br />
proprio con lo sviluppo del 4.0.<br />
Per esempio, monitorare il percorso<br />
del prodotto e accertarsi che il produttore<br />
abbia fornito una materia<br />
prima ottimale, valutare la sua trasformazione,<br />
il processo di produzione<br />
della supply chain nella GDO fino<br />
al consumatore finale: ecco, tutto<br />
questo processo si può monitorare<br />
attraverso i sistemi in Cloud”.<br />
VALUTARE LE COMPETENZE<br />
Ma se la digitalizzazione è imprescindibile,<br />
a cambiare deve essere prima di<br />
tutto l’approccio che bisogna avere<br />
verso il suo utilizzo.<br />
“Noi ci occupavamo di 4.0 quando<br />
ancora non sapevamo si chiamasse<br />
così”, ha dichiarato nel corso di “We<br />
Love Talking” Daniele Ferrari, OT<br />
Manager Engineering Dept.<br />
di Parmalat. “Bisogna però evitare<br />
che la rincorsa allo sviluppo porti a<br />
perdere di vista la propria mission. Lo<br />
stesso utilizzo massiccio della digitalizzazione<br />
rischia di condurre l’azienda<br />
ad utilizzare le tecnologie non più<br />
come mezzo ma come fine ultimo”.<br />
È pur vero che la tecnologia è cresciuta<br />
in maniera talmente esponenziale<br />
da permettere una vastissima quantità<br />
di operazioni, ma è importante capire<br />
a che prezzo e con quali competenze<br />
si vuole intraprendere il percorso (perché<br />
di percorso si tratta) verso la digital<br />
transformation. Si hanno delle figure<br />
professionali in azienda o sono comunque<br />
reperibili al di fuori? Si hanno<br />
gli strumenti adeguati per supportare<br />
e sopportare lo sviluppo? C’è anche<br />
questo da chiedersi. “Noi in Parmalat,<br />
per esempio, abbiamo portato avanti<br />
un progetto di gemello digitale quando<br />
ci siamo accorti che un’azienda<br />
come la nostra doveva mettere al primo<br />
posto altre priorità, ed ecco dov’è<br />
la difficoltà: trovare il giusto momento<br />
e gli strumenti adeguati, anche quando<br />
si parla di nuove tecnologie”.<br />
Quando parliamo di digitalizzazione<br />
dunque, parliamo di un vero e proprio<br />
processo culturale. “È per questo che<br />
ad ogni impresa che voglia sperimentarsi<br />
in questo senso servirebbe prima<br />
di tutto una guida illuminata che possa<br />
portare l’azienda verso la digitalizzazione”,<br />
ha concluso Daniele Ferrari.<br />
“Ciò di cui ha bisogno l’azienda sono<br />
figure trasversali capaci di controllare<br />
e analizzare grandi masse di dati. Ma<br />
questa capacità di abbracciare più<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
37<br />
36_38_ART SPS.indd 37 29/06/21 09:04
automazione<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
competenze non è da tutti e spesso<br />
chi analizza i dati non conosce le tecnologie<br />
e viceversa, generando una<br />
realtà fatta a compartimenti stagni”.<br />
In questo senso si possono delineare<br />
tre elementi dai quali può dipendere<br />
la cultura aziendale: processi, persone<br />
e tecnologie (in quanto capaci di<br />
supportare processi e persone).<br />
Cambiare l’approccio al business e<br />
scegliere i giusti partner sono quindi<br />
la base per iniziare il percorso verso il<br />
digitale.<br />
Utilizzare il 4.0 non vuol dire solo utilizzare<br />
la tecnologia, ma intraprendere<br />
un vero e proprio cambio di paradigma.<br />
Molte aziende del settore non<br />
hanno ancora compreso a fondo<br />
questo aspetto e credono che basti lo<br />
strumento per ottenere l’evoluzione.<br />
I RISCHI DEL PERCORSO<br />
La conversione digitale è frutto di un<br />
processo che all’inizio può essere complicato<br />
e rischioso. Per questo motivo<br />
tutte le imprese del settore dovrebbero<br />
armarsi di buon senso e di studi<br />
appropriati che permettano loro di<br />
conoscere questi rischi e di procedere<br />
attraverso strategie calcolate e studiate<br />
a tavolino. Non basta comprare i<br />
macchinari per potersi definire un’azienda<br />
tecnologicamente avanzata.<br />
La situazione italiana, da questo punto<br />
di vista, è molto variegata. Ci sono<br />
aziende che hanno raggiunto un<br />
buon grado di digitalizzazione e altre<br />
che devono accelerare. Ma il 4.0 è<br />
una necessità, un obiettivo concreto<br />
per ogni realtà che non può solo limitarsi<br />
alla ricerca. A confermarlo è stato<br />
Giorgio Santandrea, Head of<br />
Food&Beverage Vertical Market di<br />
Digital Industries Siemens. “Il sistema<br />
alimentare è variegato: le aziende<br />
italiane, in particolare, mostrano livelli<br />
di sviluppo tecnologico molto diversi<br />
tra loro e necessitano perciò di protocolli<br />
specifici prima di attivare la<br />
digitalizzazione”.<br />
Avere chiaro l’obiettivo che si vuole<br />
raggiungere attraverso un percorso di<br />
ammodernamento tecnologico è<br />
dunque fondamentale.<br />
“In questo modo si possono trovare<br />
partner, finanziamenti per il progetto e<br />
per la formazione, ma anche modalità<br />
di performance contracting: è quindi<br />
importante capire bene perché l’azienda<br />
vuole digitalizzarsi”, ha suggerito<br />
Santandrea. “Non bisogna scordare<br />
che il settore del Food&Beverage è diverso<br />
da molti altri proprio a causa della<br />
sua varietà. Le stesse capacità di investimento<br />
dell’alimentare sono a volte<br />
inferiori rispetto a quelle di altri settori<br />
dove la digitalizzazione è probabilmente<br />
più evoluta, come l’automotive”.<br />
Altro aspetto da considerare è il fattore<br />
umano. L’operatore, per esempio,<br />
deve poter approcciarsi ai macchinari<br />
con fiducia e serenità e, viceversa, i<br />
macchinari dovrebbero essere pensati<br />
per adattarsi a chi li gestisce.<br />
“Se così non fosse si rischierebbe di<br />
escludere le persone dai percorsi di<br />
cambiamento”, ha commentato<br />
Fabio Massimo Marchetti, vicepresidente<br />
di ANIE Automazione. “Le persone<br />
devono fare parte del 4.0, rimanere<br />
al centro ed essere messi nelle<br />
condizioni di poter accrescere le proprie<br />
competenze utilizzando tecnologie<br />
abilitanti: questo permette, soprattutto<br />
alle PMI, di attivare un percorso<br />
di evoluzione digitale”.<br />
Per diventare competitive le aziende<br />
del settore devono conoscere la direzione<br />
e conoscere ancor di più le proprie<br />
capacità, al fine di non creare sistemi<br />
o sottodimensionati o<br />
sovradimensionati rispetto alle proprie<br />
effettive possibilità.<br />
SICUREZZA A 360 GRADI<br />
A rappresentare il filo conduttore<br />
dell’incontro è stato, in definitiva, il<br />
tema della sicurezza. Soprattutto in un<br />
momento come questo, colpito duramente<br />
dalla crisi sanitaria e investito<br />
dall’accelerazione digitale, è importante<br />
che sistemi semplici, dinamici e<br />
intuitivi siano al servizio delle singole<br />
aziende per supportarle e informarle<br />
sulle potenzialità e i rischi della tecnologia.<br />
La sicurezza, soprattutto quella<br />
alimentare che ci riguarda tutti, riguarda<br />
la capacità del settore di monitorare<br />
al meglio cibi e bevande, di tracciarli,<br />
di evitare le frodi, ottenendo di<br />
conseguenza anche un vantaggio<br />
competitivo.<br />
38<br />
www.interprogettied.com<br />
36_38_ART SPS.indd 38 29/06/21 09:04
strumentazione<br />
CONTROLLO DI PROCESSO PER PRODOTTI LATTIERO-CASEARI “SENZA LATTOSIO”<br />
Il latte delattosato o HD (High<br />
Digestible) e i prodotti derivati,<br />
sono alimenti ottenuti industrialmente<br />
al fine di consentire<br />
ai soggetti deficienti in lattasi di<br />
consumare il latte vaccino senza<br />
incorrere nella tipica sintomatologia<br />
gastro-intestinale<br />
dell’intolleranza al lattosio.<br />
R-Biopharm ha sviluppato un<br />
metodo semplice e preciso per<br />
estrarre in acqua e dosare in<br />
modo selettivo il lattosio in<br />
tracce in diverse matrici delattosate,<br />
basato sull’utilizzo di kit<br />
enzimatici stabili e pronti all’uso.<br />
Possono essere utilizzati<br />
con l’ausilio di un fotometro e<br />
di fogli di calcolo per i risultati,<br />
oppure in alternativa con analizzatori<br />
automatici quali:<br />
• i-Magic M9 (multi-parametrico),<br />
che testa in modo simultaneo<br />
più campioni (60-80 test/<br />
ora) e più parametri sullo stesso<br />
campione (zuccheri semplici,<br />
acidi organici, alcoli e molti altri<br />
componenti quali urea, ammoniaca,<br />
colesterolo, nitrati, ecc.),<br />
riducendo di molto il costo per<br />
singola analisi.<br />
• Rida ® Cube Scan (mono-parametrico),<br />
fornisce risultati accurati<br />
in meno di 15 minuti (produttività<br />
analitica di circa 4 test/<br />
ora). Lavora con cuvette di reazione<br />
mono-test; l’operatore<br />
deve pipettare soltanto il campione<br />
in cuvetta e lo strumento<br />
gestisce tutte le altre operazioni.<br />
Il limite di quantificazione, pari<br />
a 20 ppm (0,002%) è ben al di<br />
sotto del limite di legge (0.1%)<br />
e delle soglie più restrittive fissate<br />
da alcuni produttori (claim<br />
“lactose free < 0.01%”).<br />
Nel latte delattosato la concentrazione<br />
di lattosio viene ridotta<br />
di circa il 70% rispetto alla<br />
concentrazione iniziale, impieg<br />
a n d o l a t t a s i d a l i e v i t i<br />
(Kluyveromyces fragilis<br />
o Saccharomyces lactis) oppure<br />
fungine (Aspergillus niger,<br />
Rhizopus oryzae), con una efficienza<br />
di idrolisi che dipende da<br />
svariati fattori (pH e temperatura<br />
del processo, grado di purezza<br />
degli enzimi).<br />
Per tale motivo, dosare tracce<br />
di lattosio in alimenti delattosati<br />
è, oggi, una esigenza molto<br />
sentita da aziende lattiero-casearie<br />
al fine di monitorare il<br />
proprio processo produttivo e<br />
garantire la sicurezza di prodotti<br />
dichiarati lactose-free.<br />
SENSORI PER L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE<br />
R S C o m p o n e n t s , m a rc h i o c o m m e rc i a l e d i<br />
Electrocomponents plc, partner globale di soluzioni omnichannel<br />
per clienti e fornitori industriali, ha annunciato un<br />
ampliamento della gamma di sensori del suo marchio RS<br />
PRO, offrendo così ai clienti una scelta ancora più completa<br />
per le applicazioni di automazione industriale.<br />
I sensori di prossimità a ultrasuoni e i sensori a fibra ottica<br />
sono stati aggiunti per completare l’offerta di sensori di<br />
prossimità fotoelettrici (a sbarramento, a riflessione e a<br />
diffusione), sensori di prossimità induttivi e sensori capacitivi,<br />
già disponibili. A seconda della tecnologia del sensore<br />
selezionato, i prodotti RS PRO possono essere utilizzati<br />
per rilevare un’ampia gamma di materiali tra cui<br />
metalli, plastica, carta, liquidi, polveri e particelle. Sono<br />
ideali per l’incorporazione in sistemi di qualità e verifica:<br />
ad esempio, per contare con precisione le unità, rilevare la<br />
presenza o l’assenza di un oggetto o misurare parametri<br />
come pressione, flusso e viscosità.<br />
Le applicazioni vanno dall’automazione, ai laboratori, al<br />
www.interprogettied.com<br />
food and beverage, all’imballaggio<br />
automatizzato e ai magazzini di distribuzione.<br />
Oltre a queste integrazioni, la gamma RS PRO<br />
comprende un’ampia selezione di celle di carico,<br />
encoder rotativi, termocoppie, interruttori per sensori<br />
e cavi. Figurano anche accessori essenziali come le<br />
staffe di montaggio e sensori tester per interruttore. Questa<br />
offerta consente ai responsabili della progettazione e/o della<br />
manutenzione di potersi rifornire agilmente dei componenti<br />
da un unico fornitore per soddisfare le loro esigenze<br />
in tema di automazione.<br />
Tutti i prodotti RS PRO sono sottoposti a test secondo gli<br />
esigenti standard internazionali, per assicurare qualità, durata<br />
e collaudo. Riportano il sigillo di approvazione RSP PRO<br />
e sono dotati di una garanzia di tre anni così da garantire<br />
qualità, affidabilità e durata necessarie per operare efficacemente<br />
in ambienti industriali. La gamma estesa di sensori<br />
RS PRO viene ora distribuita da RS a livello globale.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
39<br />
39_39_NEWS STRUMENTAZIONE.indd 39 29/06/21 10:05
packaging<br />
LA BOTTIGLIA SCULTURA CHE CATTURA L’ESSENZA DELL’ACQUA<br />
Un formato inedito progettato dall’architetto<br />
Lorenzo Palmeri che propone forme, assenze,<br />
trasparenze ed incisioni, una bottiglia<br />
scultura che cattura l’essenza dell’acqua, un<br />
nuovo tappo, un’etichetta non etichetta: iF<br />
Design Award <strong>2021</strong> assegna il Design<br />
Excellence alla bottiglia in vetro Chiarella<br />
Symposion 0,70 per la categoria packaging.<br />
Un progetto che è anche una interpretazione<br />
del mondo quello proposto dal designer e<br />
progettista Lorenzo Palmeri che nel disegnare<br />
la nuova bottiglia in vetro spoglia il contenitore<br />
di ogni contenuto superfluo per svelate<br />
l’acqua: la limpidezza, le caratteristiche<br />
intrinseche di perfetto bilanciamento di sali<br />
minerali, la leggerezza.<br />
iF Design Award dal 1954 è uno dei premi di<br />
design più prestigiosi al mondo, un attestato<br />
di eccellenza nella progettazione internazionale;<br />
oltre 10.000 le opere candidate provenienti<br />
da 52 diversi paesi per l’edizione del<br />
<strong>2021</strong>, la più grande di sempre. Un comitato<br />
internazionale composto da 98 giurati ha scelto<br />
le soluzioni progettuali più innovative e<br />
premiato un progetto unico: la bottiglia in<br />
vetro Chiarella Symposion 0,70.<br />
“Dopo esserci confrontati con regole, materiali,<br />
filiere e un ciclo produttivo particolarmente<br />
lungo come quello del vetro, insieme a Lorenzo<br />
Palmeri abbiamo voluto andare oltre e misurarci<br />
con riconoscimenti che avessero uno spettro<br />
di pubblico internazionale”, ha raccontato<br />
Andrea Vaccani, amministratore delegato<br />
Acque Minerali Val Menaggio.“Consapevoli<br />
che il nostro progetto propone una forte novità<br />
estetica e concettuale abbiamo scelto iF<br />
Design Award per la sua autorevolezza e visibilità<br />
europea ed extra europea, orgogliosi di<br />
poter competere ai più alti livelli”.<br />
Un premio motivato per il design, la qualità<br />
progettuale, l’estetica e l’innovazione ma<br />
anche per la capacità di armonizzarsi con le<br />
regole della filiera e del processo produttivo<br />
di una bottiglia in vetro. “Il design della bottiglia<br />
instaura una relazione tattile con l’utente,<br />
grazie alla forma affusolata al centro e<br />
all’etichetta in rilievo alla base che risolve il<br />
problema dello scuffing. Eventuali segni di<br />
consumo del vetro a rendere che si trasformano<br />
in un vantaggio estetico quando la<br />
naturale usura del vetro fa sì che la luce filtrante<br />
sia maggiormente rifratta alla base<br />
della bottiglia”, recita la motivazione.<br />
Un presidio del territorio dell’eccellenza e del<br />
design proprio del DNA di Chiarella sin dalle<br />
origini e che accompagna la visione della terza<br />
generazione al timone dell’azienda.<br />
“Parteciperemo ad altri concorsi nazionali ed<br />
internazionali, focalizzandoci su premi che<br />
hanno un’autorevolezza pari all’iF Design<br />
Award”, ha sottolineato Andrea Vaccani,<br />
anima del progetto Chiarella Symposion.<br />
“Sicuramente questo premio conferma che<br />
le intuizioni di Lorenzo e dell’azienda sono<br />
corrette, e che la strada intrapresa è quella<br />
giusta. Con Lorenzo stiamo sviluppando un<br />
progetto pluriennale di rebranding con la<br />
creazione di nuovi formati e con lo sviluppo<br />
di quelli esistenti, con un punto fermo intorno<br />
a cui ruotare: creare valore al prodotto e<br />
alla sua narrazione”.<br />
UN ADESIVO COMPOSTABILE PER IL FOOD PACKAGING<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
C.O.I.M. Spa, multinazionale italiana che produce specialità chimiche dal 1962, presenta un nuovo<br />
adesivo compostabile a base solvente per il food packaging, dotato dei certificati OK compost<br />
Industrial e Seedling di TÜV Austria e BPI (Biodegradable products institute) per il mercato americano.<br />
“Il nuovo adesivo Novacote NE 810 S + CE 510 è il risultato di un investimento in ricerca e sviluppo<br />
che ha coinvolto l’intero team R&D di Coim, con l’obiettivo di offrire una soluzione compostabile<br />
per il food packaging flessibile”, ha commentato Maddalena Boara, R&D Manager Novacote di<br />
Coim. “Impiegato con film certificati compostabili, consente ai nostri clienti di produrre imballaggi<br />
al 100% compostabili, senza sostituire né modificare gli impianti esistenti”.<br />
“Il nuovo adesivo compostabile sviluppato da Coim è una innovazione fondamentale per i<br />
nostri clienti che desiderano proporre soluzioni più eco-friendly per il food packaging”, ha<br />
spiegato Mauro Masperi, Business Manager Divisione Adesivi e Coating di Coim. “I test effettuati<br />
hanno confermato le eccellenti prestazioni del prodotto, che va a soddisfare un mercato<br />
in costante crescita”.<br />
40<br />
www.interprogettied.com<br />
40_41_NEWS PACKAGING.indd 40 29/06/21 10:24
packaging<br />
BUONE PROSPETTIVE PER L’INDUSTRIA DEL CONFEZIONAMENTO<br />
Le aspettative per il <strong>2021</strong> sono positive<br />
per l’industria del packaging: i dati del<br />
primo trimestre segnano infatti uno<br />
scatto delle vendite con una variazione<br />
di fatturato rispetto a marzo 2020 del<br />
+9,2%. Risultato frutto di una notevole<br />
crescita del mercato interno che segna<br />
un +28,8% mentre il mercato estero<br />
consolida un +4,9%.<br />
Buone le prospettive, dunque, dopo un<br />
2020 in calo per il mercato dei costruttori<br />
italiani di macchine per il packaging che hanno rallentato la crescita,<br />
sia sul mercato domestico sia sull’export, con un fatturato complessivo<br />
di 7.639 milioni di euro. Le performance positive di alcuni<br />
importanti settori clienti, tra i quali il Food, hanno comunque mitigato<br />
le perdite di fatturato. Il mercato dei costruttori italiani di macchine per<br />
il packaging è calato del 6,8% in Italia, per un valore assoluto di 1.574<br />
milioni di euro e l’export, storico punto di forza del settore, ha contribuito<br />
complessivamente per 6.065 milioni di euro, flettendo del 4,5%<br />
rispetto all’esercizio precedente.<br />
Per comprendere il peso del settore Food all’interno di questo comparto<br />
è necessario analizzare il 2019, che ha chiuso con un fatturato di<br />
oltre 8.040 milioni di euro. Il food è stato<br />
predominante, assorbendo il 29,6%<br />
del fatturato totale, pari a 2.377 milioni<br />
di euro; di questi il 73% deriva dall’export.<br />
Per quanto riguarda le aree geografiche,<br />
i dati mostrano l’Unione<br />
Europea come primo mercato di destinazione<br />
con un fatturato di oltre 635<br />
migliaia di euro.<br />
Concentrando l’attenzione sul mercato<br />
europeo della carne, le prospettive di<br />
vendita per i costruttori di tecnologie nel periodo <strong>2021</strong>-2024 mostrano<br />
segno positivo con un atteso +1,9% pari a 194.476 milioni di euro;<br />
tendenza invertita, invece, per quanto riguarda la carne trasformata,<br />
in leggera flessione dell’0,5% con 109.135 milioni di euro. Se il mercato<br />
europeo mostra tendenze contrastanti, non è così per quello<br />
mondiale, dove i due segmenti si allineano invece con il segno positivo,<br />
con un +4% per il prodotto fresco, per un valore complessivo di<br />
814.436 milioni di euro, e un +0,6% per la carne processata pari ai<br />
268.512 milioni di euro.<br />
(Fonte: Dati elaborati da Ipack Ima Business Monitor in collaborazione<br />
con MECS)<br />
UN IMBALLAGGIO SOSTENIBILE PER L’ESPRESSO ITALIANO<br />
Goglio, uno dei principali player<br />
in Europa nel packaging flessibile,<br />
supporta il passaggio a materiali<br />
green di Segafredo<br />
Zanetti, produttore di Espresso<br />
in Italia e nel mondo, che sta<br />
adottando per tutti i propri prodotti<br />
imballi multistrato pronti al<br />
riciclo e a minor impatto ambientale<br />
rispetto alle soluzioni di<br />
confezionamento contenenti<br />
alluminio attualmente utilizzate<br />
nel mondo del caffè.<br />
“Da oltre 50 anni Goglio sviluppa<br />
per Segafredo Zanetti soluzioni<br />
di confezionamento studiate<br />
per preservare inalterate<br />
nel tempo la qualità, l’aroma e<br />
la freschezza del caffè”, ha spiegato<br />
Alessandro Caretti, direzione<br />
commerciale EMEA/Sud<br />
America di Goglio Spa. “Siamo<br />
orgogliosi di intensificare ora la<br />
nostra collaborazione con un<br />
grande e ambizioso obiettivo:<br />
produrre in maniera sostenibile<br />
e trovare le migliori soluzioni di<br />
packaging eco-compatibili che<br />
tengano conto delle esigenze<br />
del Pianeta e della sempre crescente<br />
sensibilità ambientale dei<br />
consumatori”.<br />
Attenta agli sviluppi del mercato<br />
e ai cambiamenti sociali e ambientali,<br />
da alcuni anni Goglio ha<br />
iniziato a sviluppare nuove soluzioni<br />
di confezionamento ecocompatibili<br />
come i packaging<br />
realizzati con processi produttivi<br />
che riducono l’emissione di CO 2<br />
fino al 40% e l’impiego di materiali<br />
a cui è possibile dare una<br />
nuova vita attraverso il riciclo. I<br />
nuovi imballi studiati da Goglio<br />
rappresentano una novità per il<br />
mondo del caffè perché, a differenza<br />
delle tradizionali soluzioni<br />
di confezionamento adottate<br />
dalle aziende del comparto, non<br />
contengono alluminio.<br />
Si tratta di confezioni che possono<br />
essere composte da un<br />
laminato poliolefinico – ottenuto<br />
accoppiando una struttura<br />
di polipropilene e una struttura<br />
di polietilene – oppure monomateriale,<br />
di solo polietilene o<br />
polipropilene. In entrambi i<br />
casi, l’assenza di alluminio consente<br />
il recupero nella plastica<br />
dell’imballo, che diversamente<br />
sarebbe smaltito come rifiuto<br />
indifferenziato. Oltre a rispettare<br />
il pianeta i nuovi imballi garantiscono<br />
ottimi livelli di conservazione<br />
e protezione del<br />
prodotto.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
41<br />
40_41_NEWS PACKAGING.indd 41 29/06/21 10:24
indagine di mercato<br />
È in continuo aumento<br />
il numero degli additivi<br />
presenti sul mercato<br />
internazionale,<br />
che nel 2020 ha<br />
raggiunto il valore<br />
di 36,9 miliardi di<br />
dollari, con un tasso<br />
medio di crescita<br />
di oltre il 6%.<br />
Gli addensanti/<br />
stabilizzanti<br />
rappresentano la fetta<br />
maggiore sia dei sintetici<br />
sia dei naturali.<br />
di Giuseppe<br />
Tamburini<br />
ADDITIVI: IN AUMENTO I PRODOTTI<br />
E I CAMPI DI APPLICAZIONE<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
42<br />
È importante definire che cosa si intende per additivi alimentari<br />
e le tipologie di prodotti prese in considerazione nel<br />
definire le dimensioni del mercato.<br />
La definizione di additivo alimentare nei paesi della Comunità<br />
Europea è riportata nel Regolamento (CE) n. 1333/2008:<br />
“Qualsiasi sostanza abitualmente non consumata come<br />
alimento in sé e non utilizzata come ingrediente caratteristico<br />
di alimenti, con o senza valore nutritivo, la cui aggiunta<br />
intenzionale ad alimenti per uno scopo tecnologico nella<br />
fabbricazione, nella trasformazione, nella preparazione, nel<br />
trattamento, nell’imballaggio, nel trasporto o nel magazzinaggio<br />
degli stessi, abbia o possa presumibilmente avere per<br />
effetto che la sostanza o i suoi sottoprodotti diventino, direttamente<br />
o indirettamente, componenti di tali alimenti”.<br />
Secondo il Food & Nutrition Board degli Stati Uniti, è definito<br />
additivo alimentare “qualsiasi sostanza, o miscela di sostanze,<br />
diversa dagli alimenti di base, che si ritrovi nell’alimento<br />
pronto per il consumo a seguito dei vari trattamenti<br />
connessi con la produzione, la lavorazione, la conservazione<br />
ed il confezionamento dello stesso”.<br />
In generale si tratta pertanto di prodotti che vengono aggiunti<br />
agli alimenti in piccole quantità per esaltarne alcune<br />
caratteristiche funzionali, e non vanno confusi con gli ingredienti<br />
alimentari che costituiscono l’essenza dell’alimento<br />
stesso: vengono piuttosto aggiunti agli ingredienti in proporzioni<br />
e quantità ben definite. In generale gli additivi servono<br />
a preservare la freschezza degli alimenti contro fenomeni<br />
degradativi, o per migliorare le caratteristiche<br />
sensoriali o estetiche degli alimenti, pertanto sono definiti<br />
additivi funzionali: sono sostanze presenti in quasi tutti gli<br />
alimenti, ad eccezione degli alimenti base (per esempio l’olio<br />
vergine di oliva).<br />
Sono esclusi, in linea di massima, gli adiuvanti di processo (o<br />
additivi tecnologici), usati per facilitare la lavorazione degli<br />
www.interprogettied.com<br />
42_47_ART TAMBURINI.indd 42 29/06/21 10:39
indagine di mercato<br />
Figura 1 - Mercato mondiale degli additivi per industria alimentare:<br />
2010 – 2020<br />
Tabella 1 - Mercato mondiale degli additivi<br />
alimentari sintetici suddiviso per classi di prodotti:<br />
anno 2020<br />
IMA% (Incremento medio annuo percentuale) 2010 - 2020:<br />
Totale additivi: + 6,4%<br />
Additivi sintetici: + 6,1%<br />
Additivi naturali: + 7,2%<br />
Fonte: analisi incrociata industrie alimentari – industrie produttrici di additivi<br />
Tipologia di additivo per funzione Milioni $<br />
Addensanti / stabilizzanti 11.985<br />
Edulcoranti 1.585<br />
Coloranti 1.380<br />
Emulsionanti 1.920<br />
Sostituti dei grassi (1)<br />
Ns<br />
Conservanti 1.720<br />
Antiossidanti 1.690<br />
Acidulanti 3.060<br />
Altri 2.910<br />
Totale 26.250<br />
(1)<br />
Anche la margarina (un grasso modificato)<br />
è stata ormai sostituita da oli e grassi naturali<br />
Fonte: analisi incrociata industrie alimentari –<br />
industrie produttrici di additivi<br />
alimenti senza avere alcuna funzione<br />
specifica sull’alimento finito, anche se<br />
in qualche caso un coadiuvante di processo<br />
può avere riflessi anche sulle caratteristiche<br />
dell’alimento finito.<br />
Sono pure esclusi gli aromi e le fragranze,<br />
in quanto considerati una tipologia<br />
di prodotti con caratteristiche peculiari,<br />
spesso utilizzati a sé stanti, e che pertanto<br />
non rientrano nella definizione<br />
legislativa di “additivi”.<br />
LE PRINCIPALI CATEGORIE<br />
Il mercato mondiale degli additivi alimentari<br />
ha raggiunto nel 2020 il valore<br />
di 36,9 miliardi di dollari, segnando un<br />
tasso di crescita del 6,4% medio annuo<br />
nell’arco dell’ultimo decennio (figura 1):<br />
È interessante rilevare che il mercato<br />
degli additivi naturali rappresenta attualmente<br />
solo circa il 29% del mercato<br />
globale degli additivi alimentari, ma ha<br />
registrato, nell’arco di tempo considerato,<br />
un tasso di crescita più elevato rispetto<br />
agli additivi di origine sintetica.<br />
Gli additivi alimentari si possono classificare<br />
in alcune macro-categorie<br />
principali:<br />
- addensanti/stabilizzanti: si tratta di<br />
sostanze che aumentano la densità e<br />
la consistenza di un prodotto alimentare,<br />
e ne stabilizzano le proprietà chimico-fisiche<br />
nel tempo. Possono essere<br />
sintetici o semisintetici (per esempio<br />
carbossimetilcellulosa E466), oppure<br />
naturali: acido alginico (E400), gelatine<br />
(E411), caseine, gomma xantano<br />
(E415), gomma arabica (E414), gomma<br />
di gellano (E418), gomma di tara<br />
(E417), gomma di karaya (E416), pectina<br />
(E440), agar - agar (E410) ecc;<br />
- edulcoranti: sostanze utilizzate per<br />
conferire un sapore dolce agli alimenti;<br />
sono spesso utilizzati anche come dolcificanti<br />
da tavola. Gli edulcoranti di<br />
origine sintetica più comuni sono<br />
aspartame (E951), saccarina e saccarinati<br />
(E954), ciclamato di sodio (E952),<br />
acesulfame K (E950), maltitolo (E965).<br />
Tra gli edulcoranti naturali quello più<br />
importante è la stevia. Spesso gli edulcoranti<br />
sono oggetto di discussioni<br />
circa i loro possibili effetti sulla salute<br />
umana, ma si tratta il più delle volte di<br />
casi di non facile soluzione o di motivazioni<br />
infondate, e spesso di carattere<br />
speculativo o concorrenziale;<br />
- coloranti: sostanze che conferiscono<br />
un colore e particolari caratteristiche<br />
cromatiche ad un alimento, oppure gli<br />
Il mercato degli<br />
additivi naturali<br />
rappresenta<br />
attualmente solo<br />
circa il 29% del<br />
mercato globale<br />
degli additivi<br />
alimentari, ma ha<br />
registrato un tasso<br />
di crescita più<br />
elevato rispetto<br />
agli additivi di<br />
origine sintetica<br />
(Foto Conger<br />
Design - Pixabay)<br />
restituiscono o esaltano la colorazione<br />
originaria. L’utilizzo più importante è<br />
nella colorazione di bevande. Anche i<br />
coloranti possono essere artificiali (quali<br />
la tartrazina e i coloranti azoici come<br />
il giallo tramonto E110), oppure naturali<br />
(carotenoidi, clorofilla, betalaine,<br />
caramello, clorofilla ecc);<br />
- emulsionanti: sostanze che rendono<br />
possibile la formazione o il mantenimento<br />
di una miscela omogenea di fasi<br />
tra loro immiscibili (per esempio acqua<br />
e olio) in un prodotto alimentare; consentono<br />
inoltre di ridurre il contenuto<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
43<br />
42_47_ART TAMBURINI.indd 43 29/06/21 10:39
indagine di mercato<br />
Figura 2 - Mercato mondiale degli additivi alimentari sintetici suddiviso<br />
per classi di prodotti (in %): anno 2020<br />
Tabella 2 - Mercato mondiale degli additivi<br />
alimentari naturali suddiviso per classi di prodotti:<br />
anno 2020<br />
Tipologia di additivo per funzione Milioni $<br />
Addensanti / stabilizzanti 2.860<br />
Edulcoranti 290<br />
Coloranti 1.045<br />
Emulsionanti 1.060<br />
Sostituti dei grassi 1.280<br />
Conservanti 485<br />
Antiossidanti 800<br />
Acidulanti 1.060<br />
Enzimi 1.380<br />
Altri 390<br />
Totale 10.650<br />
Fonte: analisi incrociata industrie alimentari –<br />
industrie produttrici di additivi<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
di grassi negli alimenti. Anche gli emulsionanti<br />
possono essere di due tipi:<br />
sintetici (quali i mono e di-gliceridi, il<br />
calcio stearoil lattitato, il propilen-glicole<br />
monostearato, gli esteri del sorbitano,<br />
gli esteri acetici, i polisorbati, il sodio<br />
lauril-solfato), oppure naturali, di<br />
cui il più importante è la lecitina di soia,<br />
ottenibile da oli vegetali;<br />
- sostituti dei grassi: sono a base di lipidi,<br />
carboidrati e proteine;<br />
- conservanti: sostanze che prolungano<br />
la durata di conservazione dell’alimento,<br />
proteggendolo dal deterioramento<br />
provocato dalla presenza di microorganismi,<br />
e/o dalla proliferazione di microorganismi<br />
patogeni. Anch’essi possono<br />
essere sintetici (come sorbati,<br />
propionati, benzoati) oppure naturali,<br />
quali estratto di rosmarino, oli, natamicina,<br />
conosciuta anche come piramicina<br />
(E235): quest’ultima è ammessa<br />
dalla Normativa Europea solo in formaggi<br />
e salumi secchi, imponendo<br />
inoltre che non sia presente ad una<br />
profondità superiore a 5 mm sotto la<br />
crosta del formaggio;<br />
- antiossidanti: anch’essi servono a prolungare<br />
la conservazione dell’alimento,<br />
in questo caso proteggendolo dal deterioramento<br />
provocato dal processo di<br />
ossidazione, quale l’irrancidimento e la<br />
variazione di colore. Numerosissimi<br />
sono gli antiossidanti utilizzati nell’industria<br />
alimentare: tra i sintetici si citano, a<br />
titolo di esempio, acido ascorbico (E300)<br />
e ascorbati (E301, E302, E304), eritorbato<br />
di sodio (E318), e numerosi altri.<br />
Molti antiossidanti di origine sintetica<br />
comunque sono ancora oggetto di discussione<br />
sotto il profilo salutistico da<br />
parte della UE. Tra gli antiossidanti naturali<br />
si citano vitamina C, tocoferolo naturale<br />
componente della vitamina E,<br />
polifenoli, carotenoidi, luteina. Fino a<br />
qualche tempo fa gli antiossidanti sintetici<br />
erano largamente impiegati nell’industria<br />
alimentare; oggi, pur rappresentando<br />
ancora la quota più consistente<br />
del mercato, vengono sempre più sostituiti<br />
da quelli di origine naturale;<br />
- enzimi: per “enzima alimentare” s’intende<br />
un prodotto ottenuto da vegetali,<br />
animali o microrganismi o prodotti<br />
derivati, nonché un prodotto ottenuto<br />
Foto Pexels - Pixabay<br />
Il Food & Nutrition<br />
Board degli<br />
Stati Uniti<br />
definisce additivo<br />
alimentare<br />
“qualsiasi<br />
sostanza, o miscela<br />
di sostanze,<br />
diversa dagli<br />
alimenti di base,<br />
che si ritrovi<br />
nell’alimento<br />
pronto per il<br />
consumo<br />
a seguito dei<br />
vari trattamenti<br />
connessi con<br />
la produzione,<br />
la lavorazione, la<br />
conservazione ed<br />
il confezionamento<br />
dello stesso”<br />
mediante un processo di fermentazione.<br />
A livello comunitario finora solo due<br />
enzimi, l’invertasi (E1103) e il lisozima<br />
(E1105), sono stati autorizzati nell’ambito<br />
degli additivi alimentari e soggetti<br />
pertanto a norme di etichettatura;<br />
- acidulanti o acidificanti: sono sostanze<br />
che aumentano l’acidità di una bevanda<br />
(sono usati soprattutto nelle<br />
bevande non alcooliche e soft drink) o<br />
di un altro alimento (per esempio del<br />
condimento), conferendo inoltre altre<br />
caratteristiche positive, quali ottimizzare<br />
il gusto del prodotto, e preservare<br />
l’alimento da possibili attacchi da microbi,<br />
fungere da agente chelante,<br />
gelatinizzante, coagulante ecc. Gli<br />
agenti acidificanti più usati nell’industria<br />
alimentare e delle bevande sono<br />
acido citrico (E330), acido fosforico<br />
(E338), e acido ascorbico (vitamina C);<br />
- altri vari: tra cui agenti schiumogeni<br />
e antischiumogeni, esaltatori di sapidità<br />
(come glucammato monosodico,<br />
inosinato), antiagglomeranti (riducono<br />
la tendenza delle singole particelle<br />
ad aderire l’una all’atra), gelificanti,<br />
umidificanti (impediscono l’essiccazione<br />
degli alimenti), lievitanti (liberano<br />
gas aumentando il volume dell’alimento)<br />
ecc.<br />
Sia tra gli additivi sintetici che naturali,<br />
gli agenti addensanti/stabilizzanti rap-<br />
44<br />
www.interprogettied.com<br />
42_47_ART TAMBURINI.indd 44 29/06/21 10:39
indagine di mercato<br />
Tabella 3 - Mercato mondiale degli additivi<br />
alimentari per area geografica: anno 2020<br />
Figura 3 - Mercato mondiale degli additivi alimentari naturali<br />
suddiviso per classi di prodotti (in %): anno 2020<br />
Area geografica / paese Milioni $<br />
Nord America, di cui: 10.540<br />
. USA 9.560<br />
. Canada 980<br />
America Latina, di cui 2.290<br />
. Brasile 910<br />
. Messico 560<br />
. altri paesi 820<br />
Europa Occidentale 9.060<br />
Europa dell’Est 910<br />
CSI, di cui: 1.040<br />
. Russia 660<br />
. altri paesi 380<br />
Asia – Pacifico, di cui: 11.120<br />
. Giappone 1.610<br />
. Cina 6.150<br />
. India 710<br />
. Sud Corea 490<br />
. altri paesi 2.160<br />
Africa 840<br />
Medio Oriente. Di cui: 1.100<br />
. Turchia 400<br />
. altri paesi 700<br />
Totale mondo 36.900<br />
Fonte: analisi incrociata industrie alimentari – industrie<br />
produttrici di additivi<br />
presentano la fetta più consistente del<br />
mercato globale degli additivi per industria<br />
alimentare (tabelle 1 e 2).<br />
L’ASIA SUPERA IL NORDAMERICA, MA GLI<br />
USA SONO ANCORA IL PRIMO MERCATO<br />
Il mercato asiatico ha superato ormai<br />
quello nord americano, confermandosi<br />
il maggior mercato mondiale: in<br />
Cina, maggior mercato asiatico per<br />
dimensioni e secondo al mondo dopo<br />
quello USA (tabella 3), gli standard<br />
qualitativi comunque, se non in alcuni<br />
casi, sono ancora ben lontani dagli<br />
standard qualitativi occidentali.<br />
Il settore degli additivi alimentari è in<br />
continua evoluzione, ed attrae investimenti<br />
ed iniziative di lancio di nuovi<br />
prodotti: alcuni esempi:<br />
- la società Cargill Inc ha lanciato sul<br />
mercato un nuovo tipo di estratto di<br />
carragenina (gelatina ad uso alimentare,<br />
così chiamata perché originaria della<br />
località irlandese Carragheen), col<br />
marchio Satiagel TM . La carragenina<br />
veniva estratta originariamente solo da<br />
muschio irlandese, mentre attualmente<br />
è ottenibile da molte specie di alghe<br />
marine. Cargill Inc aggiunge così un<br />
altro prodotto alla vasta gamma di carragenina<br />
che già è in grado di offrire,<br />
partendo da una gamma molto ampia<br />
di alghe del gruppo Gigartinales.<br />
Inoltre, la società ha lanciato la Red<br />
Seaweed Promise TM , un programma<br />
finalizzato a potenziare la coltivazione<br />
di alghe rosse, fornendo anche supporti<br />
di vario tipo (di training, strutturale<br />
ecc) ai coltivatori e alle comunità locali,<br />
per preservare l’ambiente marino;<br />
- la società Tate & Lyle PLC, ha lanciato<br />
sul mercato una specie particolare di<br />
zucchero a bassissimo contenuto calorico,<br />
di nome allulose, uno zucchero<br />
raro che si trova in natura. L’allulose ha<br />
la stessa formula chimica del fruttosio<br />
e del glucosio, ma con gli atomi di ossigeno<br />
e di idrogeno disposti in maniera<br />
diversa; tale differente disposizione<br />
è quella che permette di ottenere una<br />
notevole riduzione di calorie. Il prodotto<br />
viene ottenuto con processo di conversione<br />
enzimatica del fruttosio del<br />
mais: ha il 70% del potere dolcificante<br />
dello zucchero, ma fornisce solo circa<br />
un decimo delle calorie dello zucchero.<br />
Come per molti altri sostituti dello zucchero,<br />
la raccomandazione della FDA<br />
è quella di usarlo con una certa cautela,<br />
cioè in dosi non massive;<br />
- la società giapponese Nippon<br />
Shokubai ha acquisito una società certificata<br />
Halal, che le ha permesso di inserire<br />
nel proprio portafoglio prodotti<br />
una serie di acidi organici come additivi.<br />
Dal termine arabo halal, che significa<br />
lecito, la certificazione Halal serve ad<br />
attestare che i prodotti delle filiere agroalimentari,<br />
dei cosmetici, dei prodotti<br />
chimici e farmaceutici, dei prodotti per<br />
la cura del corpo e della salute, del settore<br />
finanziario e assicurativo, i processi<br />
industriali, di trasformazione, compreso<br />
la certificazione del packaging,<br />
siano conformi alle norme etiche ed<br />
igienico sanitarie della legge e della dottrina<br />
dell’Islam, quindi commercializzabili<br />
in tutti i Paesi di religione islamica.<br />
Nel settore alimentare la certificazione<br />
Halal garantisce che i cibi non solo siano<br />
conformi alle normative italiane ed<br />
europee in tema di igiene e sicurezza,<br />
ma siano preparati secondo le regole<br />
islamiche. I requisiti per ricevere questa<br />
certificazione sono: l’assenza di sostanze<br />
non conformi, la non contaminazione,<br />
la separazione delle linee produttive<br />
appunto allo scopo di evitare<br />
qualsiasi tipo di contaminazione, la<br />
tracciabilità, l’etichettatura e il logo<br />
Halal, il sistema qualità e la formazione.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
45<br />
42_47_ART TAMBURINI.indd 45 29/06/21 10:39
indagine di mercato<br />
Figura 4 - Mercato mondiale degli additivi alimentari per area<br />
geografica (in %): anno 2020<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
Tabella 4 - Previsioni di sviluppo del mercato mondiale degli additivi<br />
alimentari: 2020 – 2024 (1)<br />
Tipologia di additivo Miliardi $ IMA% (2)<br />
2020 2024<br />
Additivi sintetici 26,25 32,22 + 5,3<br />
Additivi naturali 10,65 14,38 + 7,8<br />
Totale 36,90 46,60 + 6,0<br />
(1)<br />
Tutti i dati sono a $ costante 2020<br />
(2)<br />
IMA% = Incremento medio annuo percentuale 2020 – 2024<br />
Fonte: consensus industrie alimentari – industria degli additivi<br />
I FATTORI DI CRESCITA<br />
E QUELLI DI RALLENTAMENTO<br />
L’evoluzione dell’industria degli additivi<br />
alimentari sarà determinata da una serie<br />
di fattori:<br />
- è in continuo aumento il numero degli<br />
additivi presenti sul mercato.<br />
Indicativamente si stima che attualmente<br />
siano disponibili commercialmente<br />
oltre 3.000 differenti compound di additivi.<br />
Di fatto si tratta di un numero che<br />
va considerato come puramente indicativo<br />
della vastità delle tipologie di<br />
prodotti esistenti, in quanto una valutazione<br />
precisa è ben difficile da fare.<br />
Infatti spesso sono sufficienti solo alcune<br />
semplici modifiche della composizione<br />
della miscela, o della disposizione<br />
degli atomi all’interno della molecola,<br />
o anche delle varianti di processo, per<br />
ottenere un prodotto definito come<br />
nuovo. Sta di fatto che comunque l’orientamento<br />
generale dei produttori è<br />
quella di fornire una gamma sempre<br />
più ampia e diversificata di additivi e<br />
composizioni, spesso formulate su richiesta,<br />
a seconda delle specifiche esigenze<br />
del cliente utilizzatore; è sempre<br />
più frequente il lancio di formulazioni di<br />
additivi polifunzionali, per cui può risultare<br />
difficile farli rientrare in una specifica<br />
classe di additivi. Un tipico esempio<br />
di additivo polifunzionale è il trealosio,<br />
uno zucchero riducente simile al saccarosio,<br />
ottenibile industrialmente tramite<br />
processo multistep per via enzimatica,<br />
partendo da dispersioni acquose di<br />
amido di mais o tapioca. Oltre ad essere<br />
usato come dolcificante (ha un potere<br />
dolcificante del 45% rispetto al sac-<br />
Indicativamente,<br />
si stima che oggi<br />
siano disponibili<br />
sul mercato oltre<br />
3.000 differenti<br />
compound di<br />
additivi<br />
carosio) svolge anche una serie di<br />
numerose altre funzioni: aumenta la<br />
resistenza dell’alimento al calore e a pH<br />
molto acidi, è un agente esaltante del<br />
sapore, è crio-protettivo, umettante,<br />
stabilizzante, agente di riempimento;<br />
- è amplissima e sempre più variegata la<br />
gamma di possibili applicazioni degli<br />
additivi funzionali: prodotti da forno,<br />
dessert, industria dolciaria e delle caramelle,<br />
industria del gelato, industria del<br />
cioccolato, industria lattiero casearia,<br />
industria delle carni, dei salumi e insaccati,<br />
industria del gelato e surgelati, industria<br />
delle salse e sughi, della maionese<br />
e della senape, industria della pasta,<br />
industria delle bevande, succhi e sciroppi,<br />
industria enologica, industria del<br />
baby food ecc. Molti additivi poi, specie<br />
se polifunzionali, possono trovare applicazioni<br />
in diversi settori alimentari;<br />
- gli stessi consumatori sono sempre<br />
più orientati alla ricerca di prodotti alimentari<br />
ad elevate performance (in<br />
termini di colore, conservazione, gusto<br />
ecc) in particolare nel segmento di mercato<br />
“premium”, uno dei fattori driver<br />
del mercato: si tratta di un segmento<br />
di mercato di dimensioni minoritarie,<br />
ma comunque a crescita più elevata e<br />
che richiede tipologie di additivi più<br />
innovativi e sofisticati;<br />
- è in aumento statisticamente provato<br />
la domanda di cibi sottoposti a processi<br />
46<br />
www.interprogettied.com<br />
42_47_ART TAMBURINI.indd 46 29/06/21 10:39
Figura 5 - Previsioni di sviluppo del mercato mondiale degli additivi<br />
alimentari: 2020 - 2024<br />
di lavorazione industriale, a scapito di<br />
prodotti non lavorati, in relazione al<br />
cambiamento degli stili di vita della popolazione<br />
mondiale: cibi pronti, anziché<br />
i tradizionali cibi fatti in casa, soprattutto<br />
nei paesi ad “economia emergente”,<br />
anche se va segnalato un certo ritorno,<br />
specie da parte di donne in età non più<br />
lavorativa, al “fatto in casa”;<br />
- di pari passo con l’aumentare di mercato<br />
dei cibi pronti e del convenience<br />
food, aumenta la diffusione della GDO<br />
in tutto il mondo;<br />
- esistono comunque anche fattori di<br />
possibile, per lo meno parziale freno allo<br />
sviluppo dell’industria degli additivi alimentari<br />
funzionali. Sono stati più volte<br />
avanzati, e, in molti casi non ancora risolti,<br />
dubbi sulle possibili, eventuali conseguenze<br />
derivanti dall’uso degli additivi<br />
sulla salute umana. A questo<br />
proposito la stessa Normativa sempre<br />
più stringente emessa dalle Autorità<br />
Sanitarie nei vari paesi – la European<br />
Food and Safety Authority o EFSA e la<br />
European Union Law Food Additives in<br />
Europa, e la US FDA negli Stati Uniti –<br />
giocano un ruolo importante;<br />
- il segmento degli additivi naturali è<br />
destinato a crescere a ritmi superiori rispetto<br />
agli additivi di sintesi; va però rilevato<br />
che anche per gli additivi naturali<br />
esistono potenziali limiti di crescita: in<br />
particolare la loro scarsa solubilità, e il<br />
loro costo mediamente più elevato.<br />
Peraltro va però anche rilevato che gli<br />
additivi naturali saranno sempre più utilizzati<br />
nel segmento premium, che è<br />
quello a più alto tasso di crescita.<br />
A livello mondiale è ragionevolmente<br />
ipotizzabile un tasso di crescita del mercato<br />
degli additivi alimentari del 6%<br />
medio annuo, di poco inferiore al tasso<br />
di crescita registrato nell’arco dell’ultimo<br />
decennio, in relazione ad un tendenziale<br />
consolidamento del mercato, per arrivare<br />
ad attestarsi a 46,6 miliardi di<br />
dollari nel 2024, ma con un tasso di<br />
crescita della domanda di additivi naturali<br />
non solo superiore al tasso di crescita<br />
del mercato degli additivi sintetici<br />
(tabella 4), ma in leggera accelerazione<br />
rispetto al passato. Ciò in relazione al<br />
citato orientamento verso cibi salutistici,<br />
orientamento che tenderà addirittura a<br />
favorire i cosiddetti cibi additive-free,<br />
cioè completamente privi di additivi, il<br />
che, a sua volta, può essere considerato<br />
un potenziale fattore di freno al mercato<br />
degli additivi in genere.<br />
I paesi per i quali sono attesi i tassi di<br />
sviluppo più elevati sono:<br />
- Cina e India: va rilevato a questo proposito<br />
che, specialmente in Cina, la crescita<br />
del mercato sarà dovuta principalmente<br />
alla crescente domanda e<br />
produzione in volume di cibi sottoposti<br />
a processo industriale, crescita che però<br />
molto probabilmente non sarà accompagnata<br />
da un collaterale sviluppo in<br />
termini di standard qualitativi;<br />
- USA, dove la domanda di additivi sarà<br />
trainata da un insieme di fattori: richiesta<br />
di cibi pronti (gli americani sono tradizionalmente<br />
noti per le catene di fast<br />
food, e i sistemi di distribuzione di snack<br />
ready to use), favorevole contesto economico,<br />
innovazione di prodotto.<br />
Più problematica la situazione in generale<br />
in paesi i cui mercati presentano<br />
comunque elevate potenzialità di crescita,<br />
in considerazione del gap che ancora<br />
li separa dai paesi avanzati e dell’elevata<br />
percentuale di popolazione<br />
giovane, ma che sono attualmente<br />
pesantemente condizionati dalla problematica<br />
situazione economico-finanziaria;<br />
si pensi ad esempio a diversi paesi<br />
dell’America Latina (Brasile, Argentina,<br />
Venezuela) o alla Turchia.<br />
NORMATIVE SUGLI ADDITIVI<br />
ALIMENTARI AUTORIZZATI<br />
Gli elenchi o liste positive degli additivi<br />
alimentari sono stati istituiti con i seguenti<br />
provvedimenti comunitari:<br />
- Regolamento (UE) n. 1129/2011 che<br />
modifica l’allegato II del Regolamento<br />
(CE) n. 1333/2008 (testo consolidato<br />
al 2017);<br />
- Regolamento (UE) n. 1130/2011 che<br />
modifica l’allegato III del Regolamento<br />
(CE) n. 1333/2008;<br />
- Regolamento (UE) n. 1131/2011 che<br />
modifica l’allegato II del Regolamento<br />
(CE) n. 1333/2008 per quanto riguarda<br />
i glicosidi steviolici.<br />
Tali elenchi sono in continuo aggiornamento<br />
grazie alle nuove conoscenze<br />
scientifiche e all’evoluzione tecnologica.<br />
In Italia è stato istituito un Piano<br />
Nazionale integrato 2015-2018, per<br />
il controllo ufficiale degli additivi alimentari.<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
47<br />
42_47_ART TAMBURINI.indd 47 29/06/21 10:39
Ingredienti innovativi<br />
selezionati per la loro naturalità<br />
da filiere tracciabili e sicure<br />
www.interprogettied.com<br />
L’aroma del suo caffè sarà la sua<br />
inconfondibile firma nel mercato, grazie ad<br />
una flessibilità di processo ineguagliabile.<br />
Tostini<br />
RoastMaster TM ,<br />
disponibili nei<br />
modelli da 20, 60<br />
e 120 kg/batch.<br />
www.buhlergroup.com<br />
Innovations for a better world.<br />
Sanitarie – Autoadescanti.<br />
Per prodotti fluidi e densi<br />
(creme, salse).<br />
Senza guarnizioni.<br />
Lavorano con strati<br />
filtranti di cellulosa.<br />
Per una facile e<br />
corretta pulizia.<br />
Materiali certificati FDA,<br />
per l’uso a contatto<br />
di alimenti.<br />
Acciaio inox lavorato<br />
da barra piena,<br />
NO FUSIONI, NO SALDATURE.<br />
V. Cavour, 31 - 26858 Sordio (LO) - Italy - Tel. +39 02 9810153 - Fax +39 02 98260169 info@wolhfarth.it - www.wolhfarth.it<br />
Interruttore di livello capacitivo compatto con indicazione<br />
a 360° della condizione d’intervento<br />
Design<br />
compatto<br />
Sistema di<br />
adattatori igienici<br />
Calibrazione<br />
con smartphone<br />
15 cm<br />
www.vega.com/vegapoint<br />
256 colori<br />
Selezionabile individualmente:<br />
Misura in corso<br />
Commutazione del sensore<br />
Malfunzionamento nel processo<br />
www.pulitori.it | info@pulitori.it<br />
LaRistorazione<br />
Sarca<br />
GreenSostenibileBio<br />
Pulitori Ed Affini Spa: Via A.Grandi 2 - 25125 Brescia - Tel. 030.2686111 - Fax 030.2686192<br />
Le copertine di TECNOLOGIE ALIMENTARI<br />
RIVISTA DELLE<br />
N.3 - MAGGIO/GIUGNO <strong>2021</strong><br />
La battaglia<br />
delle etichette<br />
Macchine per la<br />
panificazione 4.0<br />
La transizione ecologica<br />
parte dall’imballaggio<br />
Diamo colore alla vostra applicazione!<br />
POSTE ITALIANE SPA•SPED. IN ABB. POSTALE•70%•LO/MI•COSTO COPIA € 8,00<br />
ANNOXXXII N.2 MAGGIO/GIUGNO <strong>2021</strong><br />
RIVISTA DELLE<br />
SISTEMI PER PRODURRE<br />
RoastMaster TM .<br />
L’eccellenza<br />
nella creazione<br />
dell’aroma<br />
IL MOMENTO<br />
PER UN NUOVO INIZIO!<br />
ELETTROPOMPE FILTRI<br />
“RAPID”<br />
“FARMINOX”<br />
DESIGN<br />
IGIENICO<br />
studionoise.it<br />
143,- €<br />
VEGAPOINT 21 G½"<br />
G R U P P O<br />
CONSOLI<br />
SISTEMI PER PRODURRE<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />
REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />
Eva De Vecchis (e.devecchis@interprogettied.com)<br />
HA COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Giuseppe Tamburini<br />
IMPAGINAZIONE: Vincenzo De Rosa, Simona Viapiana, Rossella Rossi (www.studiograficopage.it)<br />
SANITARIETÀ<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.3 <strong>2021</strong><br />
48<br />
RESISTENZA<br />
Specialisti nelle<br />
Pulizie Agroalimentari<br />
In questo numero abbiamo parlato di...<br />
In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie<br />
AAB INBEV 26<br />
ABS FOOD 1A COP., 6<br />
AGRICOLA LUSIA 27<br />
AGRUMARIA CORLEONE 28<br />
ANICAV 16<br />
ASSICA 10<br />
BIOCHIM 23<br />
BRENNTAG 3<br />
BRUNO WOLHFARTH<br />
BATT. 4A COP.<br />
BUHLER<br />
BATT. 1A COP.<br />
BURTON 14<br />
CA’ FOSCARI 27<br />
CHIARELLA 40<br />
CHIMAB 3<br />
COIM 40<br />
CORONA 26<br />
DR. SHÄR 18<br />
ELECTROCOMPONENTS 39<br />
ELLAB 9<br />
ENEA 28<br />
ENOGIS 27<br />
FARAVELLI 19, 22<br />
FEDERALIMENTARE 17<br />
FERRERO 14<br />
FI EUROPE 20<br />
FLUORTECNO 1<br />
GEORG FISCHER 15<br />
GOGLIO 41<br />
GRUPPO RICICLA 23<br />
ICIM 32<br />
ICOTEK 35<br />
IGUS 35<br />
INTERPROGETTI EDITORI 4<br />
ITALMOPA 12<br />
IVSI 13<br />
LEISTER 17, 30<br />
LR INDUSTRIES 13<br />
MECFOR<br />
3A COP.<br />
MECS 41<br />
MEDSEA 26<br />
MINIPAN 32<br />
MONDI 29<br />
MONTENEGRO 21<br />
MORTADELLA BOLOGNA IGP 14<br />
NAVHETEC 28<br />
NIEDDITAS 26<br />
NUTRISWISS 15<br />
PEPSICO 24<br />
PULITORI E AFFINI<br />
4A COP.<br />
R-BIOPHARM 39<br />
RS COMPONENTS 39<br />
SEGAFREDO ZANETTI 41<br />
SPS 36<br />
THEEGARTEN-PACTEC 29<br />
TÜV 40<br />
UNIVERSITÀ DI TORINO 28<br />
VAR GROUP 27<br />
VEGA<br />
2A COP.<br />
INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />
Via Statale 39 - 23888 La Valletta Brianza (LC)<br />
Redazione, vendite e abbonamenti<br />
Tel/fax +39 039 5153705<br />
www.interprogettied.com<br />
DIRETTORE COMMERCIALE: Marika Poltresi<br />
Tel. +39 039 5153705 - e-mail vendite@interprogettied.com<br />
AMMINISTRAZIONE: amministrazione@interprogettied.com<br />
VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />
© Copyright Interprogetti Editori Srl<br />
Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. É vietata la riproduzione, anche parziale, di articoli,<br />
fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.<br />
TARIFFE ABBONAMENTI<br />
Italia: spedizione ordinaria € 61,00, contrassegno € 65,00<br />
Estero: spedizione ordinaria € 89,50, spedizione prioritaria Europa € 101,00<br />
spedizione prioritaria Africa, America, Asia € 125,00 spedizione prioritaria Oceania € 140,00<br />
Una copia € 8,00<br />
L’Iva sugli abbonamenti possono essere sottoscritti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è assolta<br />
dall’editore ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n.633 e successive modificazioni e<br />
integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />
Registrazione Tribunale di Milano n. 30 in data 23/01/1987<br />
Direttore responsabile: Simone Ghioldi<br />
Finito di stampare il 28/6/<strong>2021</strong> presso Aziende Grafiche Printing S.r.l.<br />
Via Milano, 5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />
Informativa ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio<br />
della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è Interprogetti Editori S.r.l. - via<br />
Statale 39 - 23888 La Valletta Brianza (LC). Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le<br />
finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento e<br />
spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art. 7 d. lgs. 196/2003<br />
è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare, modificare, aggiornare e controllare i dati, nonché richiedere<br />
elenco completo ed aggiornato, rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo.<br />
Informativa dell’editore al pubblico ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n° 196 e dell’art. 2 comma 2<br />
del Codice deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica. Interprogetti<br />
Editori - titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in La Valletta Brianza (LC), Via Statale<br />
39, vengono conservati gli archivi personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri<br />
soggetti (che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello<br />
svolgimento della propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa.<br />
I soggetti che possono conoscere i predetti fati sono esclusivamente i predetti professionisti, nonché gli addetti preposti<br />
alla stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art.7 d. lgs. 196/2003 si possono esercitare i<br />
relativi diritti, tra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare.<br />
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 138 d. lgs. 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali<br />
ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente<br />
alla fonte della notizia.<br />
www.interprogettied.com<br />
48_48_COLOPHON.indd 48 30/06/21 15:25
96#I7IJK=7<br />
LJM#NK#KN7!7#9K9O97P<br />
+,+--./0/10+2<br />
3.40567<br />
Sanitarie – Autoadescanti.<br />
Per prodotti fluidi e densi<br />
(creme, salse).<br />
85,-.5<br />
384.159/:7<br />
Senza guarnizioni.<br />
Lavorano con strati<br />
filtranti di cellulosa.<br />
!"#$%&'()*#+,#-#./010#2')34'#5678#-#9:%;;"#?+@#A.
QJ29RK<br />
9R9JK9$7<br />
Per una facile e<br />
corretta pulizia.<br />
2SK9=SM9J=T<br />
Materiali certificati FDA,<br />
per l’uso a contatto<br />
di alimenti.<br />
MJ292=JKOS<br />
Acciaio inox lavorato<br />
da barra piena,<br />
NO FUSIONI, NO SALDATURE.<br />
#@0,A,1+#-#B%C#?+@#A.#@0./A,/@###########4DE'FG';HE%):H"4:###-###!!!"!#$%&'()%"*)
studionoise.it<br />
www.pulitori.it | info@pulitori.it<br />
! ! ! " # $ % % &<br />
!"#$%#&'<br />
*+-*&'%"!.*%)(<br />
!!"#!<br />
"""""""""#$%%&$%&'()*+*,('()<br />
Specialisti nelle<br />
Pulizie Agroalimentari<br />
Pulitori Ed Affini Spa: Via A.Grandi 2 - 25125 Brescia - Tel. 030.2686111 - Fax 030.2686192