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Tecnologie per i Beni Culturali

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Tecnologie per i Beni Culturali<br />

37<br />

e dati litici. Le mappe tematiche<br />

quantitative sono facilmente generate<br />

utilizzando strumenti di visualizzazione<br />

standard direttamente<br />

in ArcScene per calcolare e visualizzare<br />

la densità di diversi tipi di<br />

artefatti o proprietà del deposito.<br />

Ciò fornisce una piattaforma per<br />

rilevare impronte spaziali all'interno<br />

della stratigrafia del sito che altrimenti<br />

risulterebbero di difficile<br />

identificazione. Viceversa, il valore<br />

della modellazione volumetrica<br />

sta nel fornire una panoramica<br />

olistica della sequenza stratigrafica<br />

di un'intera area scavata. Questa<br />

visualizzazione nel caso studio<br />

funziona in tandem con il matrix<br />

di Harris fornendo una rappresentazione<br />

visiva intuitiva e di facile<br />

comprensione delle caratteristiche<br />

sia all'interno della parete del profilo<br />

che all'interno della trincea.<br />

Incorporando set di dati di scavo<br />

non spaziali migliora ulteriormente<br />

la capacità di valutare la validità<br />

dell’interpretazione stratigrafica<br />

sulla base di tipi di artefatti<br />

trovati all’interno di depositi. Un<br />

approccio volumetrico richiede ulteriori<br />

risorse di tempo e di professionalità<br />

per raccogliere misure 3D<br />

sul campo e generare modelli 3D<br />

di strati scavati, ma l'investimento<br />

è utile per la fase post - scavo.<br />

La ricostruzione digitale funge da<br />

piattaforma per il contesto e l'analisi<br />

dei depositi all'interno di<br />

un GIS 3D e incorpora set di dati<br />

specialistici con il loro contesto<br />

spaziale. Questo formato dinamico<br />

consente inoltre di generare sezioni<br />

trasversali in qualsiasi linea attraverso<br />

una trincea per indagare<br />

la sequenza di strati. In termini di<br />

pubblicazione, i dati spaziali sono<br />

tipicamente inclusi come disegni e<br />

figure separati che possono portare<br />

a set di dati inaccessibili o selettivi<br />

che richiedono un processo investigativo<br />

che necessita di tempo da<br />

parte degli studiosi che rivisitano il<br />

set di dati. Questo processo invece<br />

consente di risparmiare tempo, di<br />

avvicinare le scadenze di consegna<br />

per la pubblicazione e migliora l'analisi<br />

multidisciplinare post-scavo.<br />

FIG.4 - Metodo 2: Volume limite minimo. Crediti: Science Direct; M.Gavryushkina).<br />

Un numero crescente di progetti<br />

di ricerca utilizza la modellazione<br />

basata su immagini per ricostruzioni<br />

volumetriche ad alta risoluzione<br />

di stratigrafia scavata creando<br />

modelli fotogrammetrici di ogni<br />

singolo contesto. Alcuni studiosi<br />

hanno sottolineato il valore dei<br />

dati volumetrici per l'analisi micro<br />

- morfologica e lo studio dei<br />

processi di formazione del sito.<br />

Tuttavia, a causa delle immense<br />

risorse e del tempo necessario per<br />

raggiungere questo obiettivo, tale<br />

approccio non è fattibile per la<br />

maggior parte dei progetti archeologici<br />

che operano con vincoli di<br />

tempo e di budget limitati.<br />

Lo studio si è deliberatamente<br />

concentrato sulla valutazione della<br />

capacità di strumenti facilmente<br />

disponibili per la modellazione<br />

volumetrica a base vettoriale che<br />

non richieda un elevato grado di<br />

competenza tecnica. Nonostante<br />

questo obiettivo, il software GIS<br />

utilizzato non è necessariamente<br />

accessibile a ricercatori indipendenti<br />

o aziende CRM che si affidano<br />

sempre più ad alternative<br />

GIS convenienti. Di conseguenza,<br />

questi modelli 3D sono relegati a<br />

video e screenshot "fly-over" nelle<br />

pubblicazioni ai lettori senza accesso<br />

al software ESRI. Affinché il<br />

GIS 3D volumetrico sia una strategia<br />

sostenibile a lungo termine per<br />

la documentazione dei dati archeologici,<br />

sarebbe utile l'approfondimento<br />

in open source.<br />

Lo studio del sito di Chlorakas-Palloures<br />

lascia intravedere l'immenso<br />

potenziale della modellazione<br />

volumetrica basata su features<br />

vettoriali. Ulteriori ricerche dedicate<br />

allo sviluppo di flussi di lavoro<br />

efficienti ed efficaci renderebbe<br />

questo approccio accessibile a una<br />

più ampia comunità di ricercatori.<br />

Porre l’accento sull'accessibilità<br />

unita all'adesione a principi guida<br />

EQUI per la gestione dei dati scientifici<br />

migliorerebbe la longevità dei<br />

dati GIS 3D e aiuterebbe la modellazione<br />

3D a diventare un pilastro<br />

nella pratica degli scavi archeologici.<br />

La ricerca è stata sostenuta attraverso<br />

la Leiden University Excellence<br />

Scholarship (LEXS) e il LUFF<br />

International Study Fund (LISF).<br />

Fonte: Science direct Applications<br />

of deep learning to decorated ceramic<br />

typology and classification:<br />

A case study using Tusayan White<br />

Ware from Northeast Arizona":<br />

https://www.sciencedirect.<br />

com/science/article/pii/<br />

S0305440321000455

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