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NELLE VALLI BOLOGNESI N° 52 - INVERNO 2021/2022

Il trimestrale su natura, cultura e tradizioni tra la montagna e la bassa bologese

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In dialetto si dice...<br />

LA FAUNA LOCALE NELLA TRADIZIONE<br />

DELLA BASSA BOLOGNESE<br />

Foto e testi a cura di Mario Chiarini<br />

FAVAZ - Colombaccio<br />

Oggi parliamo del Colombaccio, un piccione grosso e pesante,<br />

visibilmente più grosso del piccione selvatico e della sua varietà<br />

domestica. Negli ultimi anni ha fatto registrare un notevole incremento<br />

diventando più abbondante di numero e confidente di carattere. Oggi,<br />

nella bassa bolognese, lo si trova come nidificante e svernante. Nel corso<br />

della migrazione autunnale, quando i soggetti in migrazione si sommano<br />

agli stanziali, gli stormi diventano enormi.<br />

Il suo nome dialettale, ma che nel caso specifico travalica l’area bolognese,<br />

è Favaz. La prima ipotesi, suffragata anche da illustri ornitologi del secolo<br />

scorso, fa risalire il termine Fvaz al fatto “che mangia preferibilmente le<br />

fave o che ha le penne macchiettate come sono appunto le fave secche”.<br />

Se vogliamo rimanere al nostro territorio non mi risulta ci siano mai state<br />

grandi coltivazioni di questo legume e quindi che si sia potuto verificare<br />

questo fatto mi pare assai improbabile. Ma siccome il termina Favaz è<br />

utilizzato in una vasta area che comprende la Romagna, la Lombardia,<br />

ma soprattutto la Toscana, regione con una significativa produzione<br />

di fave (fave, sale e pecorino sono un must in maremma) può essersi<br />

verificato una trasposizione dialettale fra aree diverse.<br />

Ma cercando su internet una possibile etimologia del termine, mi sono<br />

imbattuto in una curiosità: una dotta relazione presentata in un convegno<br />

avente per titolo “Il dialetto nell’Italiano dei banchetti”, di Carlo Nascia,<br />

si cita più volte il termine favazzi e la cosa mi ha incuriosito. Nascia<br />

era il cuoco alla corte dei Farnese di Parma e nelle ricette, riportate nei<br />

banchetti si cita più volte una ricetta di “arrosto di favazzi” che era molto<br />

gradito al duca Ranuccio II Farnese, valente cacciatore.<br />

Ora se pensiamo che correvano gli anni 1670-1680, potremmo anche<br />

pensare che l’attuale nome Favaz non sia altro che una dialettizzazione<br />

della terminologia Favazzi già utilizzata nel diciassettesimo secolo con<br />

l’italiano antico allora parlato.<br />

Ascolta<br />

il suo canto:<br />

Ascolta<br />

il suo canto:<br />

PAZZET - Alzavola<br />

L’Alzavola è la più piccola anatra di superficie che frequenta i nostri<br />

ambienti umidi. Una prima curiosità è data dal suo nome italiano: infatti,<br />

se allarmata, decolla dall’acqua facilmente, si alza rapidamente e vola<br />

via agilmente; da questa caratteristica prende il suo nome italiano “alza<br />

e vola”. Una caratteristica molto evidente se confrontata, in particolare<br />

con le anatre tuffatrici (moriglioni, morette …) che invece si alzano e<br />

prendono il volo dopo aver “camminato” sull’acqua.<br />

Il maschio è facilmente riconoscibile mentre per la femmina, presentando<br />

un colore molto mimetico, utile durante la cova ,il riconoscimento è<br />

un po’ più difficile, presentando colori molto simili alle femmine di<br />

altre specie. La caratteristica che ci permette di riconoscere la femmina<br />

dell’Alzavola è lo specchio alare, di un bel colore verde lucente, proprio<br />

della specie.<br />

Il suo nome dialettale è Pazzet. Ma da dove deriva questo nome<br />

che potrebbe essere italianizzato come pazzerello, un po’ pazzo,<br />

imprevedibile? Dal suo modo di comportarsi. I cacciatori, che con<br />

ogni probabilità sono la categoria che ha assegnato il nome dialettale<br />

all’Alzavola, consideravano e considerano tuttora questa specie di<br />

difficile cattura.<br />

Infatti, l’avvicinamento all’appostamento avviene in modo assolutamente<br />

imprevedibile, a zig zag, con virate improvvise a destra e a sinistra,<br />

alzandosi repentinamente o abbassandosi verso l’acqua, tanto da<br />

rendere molto difficile colpire il bersaglio (per loro fortuna!!!).<br />

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