syndicom rivista N.31
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L'unione fa la forza!
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16<br />
Dalle<br />
professioni<br />
«Creare un clima in cui si possano<br />
tematizzare i casi di sessismo»<br />
<strong>syndicom</strong> ha lanciato un nuovo opuscolo sul sessismo nelle redazioni.<br />
A colloquio con la giornalista Sarah Serafini, che spiega<br />
perché è necessario e quali sono i provvedimenti da adottare.<br />
Nelle redazioni sempre più donne denunciano toccamenti indesiderati. (© <strong>syndicom</strong>/stock.adobe.com)<br />
A circa tre anni da #MediaToo e dallo<br />
sciopero nazionale delle donne del<br />
2019, a due anni dalla lettera aperta<br />
delle redattrici di Tamedia alla casa<br />
editrice e a pochi mesi dallo scandalo<br />
del caporedattore della «Bild» Julian<br />
Reichelt – che alla fine ha dovuto lasciare<br />
la casa editrice a causa delle numerose<br />
relazioni avute con le don ne<br />
sotto la sua direzione – non sembra essere<br />
cambiato molto nel clima spesso<br />
antifemminile, sessista e sessualmente<br />
aggressivo di molte redazioni. Sempre<br />
più donne denunciano commenti<br />
inappropriati, toccamenti indesiderati,<br />
commenti sprezzanti o, come nel<br />
caso di Julian Reichelt, abusi di potere.<br />
Sarah Serafini, redattrice di Watson.ch<br />
e tra le promotrici dello sciopero<br />
delle donne dei media del 2019,<br />
individua il problema del sessismo<br />
nell’industria dei media a diversi<br />
livelli: «Per prima cosa, le donne che<br />
lavorano nelle redazioni sono tuttora<br />
meno numerose degli uomini, soprattutto<br />
ai piani alti. Può essere più difficile<br />
farsi valere se si è una donna sola<br />
in una riunione con uomini. È più probabile<br />
che ci sia un clima sessista e che<br />
si sentano commenti stupidi, per non<br />
parlare di molestie», afferma Sarah Serafini.<br />
Le cifre parlano chiaro<br />
Secondo uno studio della Seco del<br />
2008, il 28% delle donne di tutti i settori<br />
in Svizzera ha denunciato molestie<br />
sul posto di lavoro. Secondo un’indagine<br />
non rappresentativa di Tamedia<br />
del 2019, nel settore dei media erano<br />
però il 53% delle 458 professioniste<br />
intervistate ad avere subito molestie.<br />
Secondo l’indagine, le donne a inizio<br />
carriera sono particolarmente a rischio.<br />
Circa tre quarti delle intervistate<br />
hanno dichiarato di aver subito molestie<br />
sotto i 35 anni e quasi la metà<br />
sotto i 30 anni.<br />
Non essere prese sul serio<br />
Sarah Serafini non è sorpresa da queste<br />
cifre. Un altro fattore è la particolare<br />
esposizione delle giornaliste, a differenza<br />
di molte altre professioni:<br />
«Come giornalista, sei spesso in viaggio<br />
da sola. Commenti sessisti o sessualmente<br />
aggressivi possono verificarsi<br />
anche durante le interviste o i<br />
reportage», fa notare Serafini, e «come<br />
donna, spesso si viene presa meno sul<br />
serio dall’interlocutore».<br />
Infatti, sempre secondo l’indagine<br />
di Tamedia, il 40% delle lavoratrici dei<br />
media intervistate ha dichiarato di<br />
avere subito aggressioni sessiste da<br />
parte di persone esterne, come ad<br />
esempio dagli intervistati.<br />
Necessaria una formazione specifica<br />
«Non credo che le donne che sono sul<br />
campo possano essere protette totalmente,<br />
ma bisogna creare un clima in<br />
cui i casi di sessismo possano essere<br />
tematizzati sia esternamente che internamente»,<br />
si augura Sarah Serafini.<br />
A suo avviso, è fondamentale vivere<br />
una cultura aziendale in cui non vi sia<br />
alcuna tolleranza nei confronti del<br />
sessismo. Ma questo da solo non basta:<br />
«Servono interlocutori o persone<br />
di fiducia nonché personale preparato<br />
che reagisca con sensibilità. Le team<br />
leader e le responsabili, in particolare,<br />
hanno bisogno di una formazione professionale<br />
per affrontare il sessismo».<br />
Natalia Widla<br />
Che fare? Consigli e basi<br />
giuridiche (in francese)