In Fonderia 3 2023

IN PRIMO PIANO
Produzione getti ferrosi / Production of ferrous castings
dati in tonnellate, anno 2022
data in tons, year 2022
var. % tendenziale 2022 vs. 2021
% average annual var. 2022 vs. 2021
Fonte: Elaborazioni Centro Studi Assofond su dati Assofond, ISTAT / Source: Assofond Study Centre analysis of Assofond, ISTAT data.
Lo scorso anno, l’export italiano di getti ferrosi
è cresciuto del +21,4%: anche in questo caso un
aumento spinto in larga parte dal fattore prezzo
più che dal volume che ha segnato, invece,
solo un +1,1%.
Al contrario del fatturato, l’output dei getti ferrosi
nel 2022 ha chiuso in leggero calo rispetto
all’anno precedente, attestandosi su un totale
di 1.052.769 tonnellate di getti di ghisa, acciaio
e microfusi (-0,7% rispetto al 2021).
Nella prima parte dell’anno la produzione italiana
di getti ferrosi ha avuto una buona tenuta,
sostenuta da una domanda globale dei settori
utilizzatori tonica sia a livello nazionale sia internazionale,
probabilmente spinta anche da
approvvigionamenti dettati da timori di shortage
di materiale e anche grazie a un trascinamento
positivo dell’eccezionale rimbalzo del
2021 (+19%).
A partire dai mesi estivi, tra luglio e agosto, l’acuirsi
della crisi energetica e i picchi di prezzo
registrati dalle materie prime energetiche, che
impattano fortemente sul settore delle fonderie,
hanno costretto le imprese a utilizzare ogni
leva disponibile per contenere i costi di produzione,
incluse fermate produttive, rimodulazione
dei turni e concentrazione dell’attività nei
giorni o nelle fasce orarie giornaliere in cui il costo
dell’energia era inferiore.
Il rallentamento del ritmo produttivo ha progressivamente
impattato sui volumi e trascinato
il risultato totale del 2022 in territorio negativo.
Lo scorso anno, il grado di saturazione della capacità
produttiva si è collocato all’80%, in linea
con il 2021.
eral economy and limited the dynamism of domestic
and international demand, particularly in
the second half of the year.
The price effect was felt in the turnover of the
Italian ferrous foundry industry, which grew significantly
in 2022 and was at its highest point
since 2009, with a total value of 2.9 billion. The
average increase was up by 32.6% on 2021. As
regards the foreign market, the trend increase
(also double figures) was more moderate.
Together with the satisfaction of having at least
transferred the inflation of production input to
sales prices, there was also a growing fear that a
prolonged increase in production costs could give
rise to continuous pressure on sales prices, affecting
the competitiveness of the Italian industry
in international markets and slowing down recovery
in domestic consumption, already slower than
that experienced in the main European countries.
Last year, Italian exports of ferrous castings rose
by 21.4%: also in this case an increase mainly
driven by the price factor rather than by volume,
which instead stood at just +1.1%.
Unlike turnover, the output of ferrous castings
in 2022 closed slightly lower than the previous
year, at a total of 1,052,769 tonnes of iron and
steel castings and microcasts (-0.7% on 2021).
In the first half of the year Italian production
of ferrous castings held up well, supported by
good global demand from user sectors both on
a national as well as international level, probably
also driven by supplies dictated by fears of
materials shortages and also thanks to a positive
carryover from the exceptional rebound of
2021 (+19%).
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