180Meraviglie n. 45
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Il corso di formazione EX-IN a Bologna continua. Cosimo Venerito ha relazionato
anche questa volta sui moduli a cui ha parteciapto. Sotto, il 3°, 4°, 5° e 6° modulo,
seguiti da alcune considerazioni sul III Convegno Nazionale ESP, tenutosi il 23 e
24 giugno 2023.
FORMAZIONE
EX-IN (TERZO
MODULO)
ESPERIENZA E
PARTECIPAZIONE
di Cosimo Venerito
La nostra formatrice Kirsten Dusberg,,
nel terzo incontro, si è soffermata
sui concetti di esperienza
e partecipazione riferiti alle per-
corso
di cura nei servizi di salute
zione
di Esperienza del sociologo
nel seguente modo: è l’insieme di
quello che viviamo ogni giorno,
cioè, ciò che facciamo, che viviamo
nell’immaginazione e ciò a cui
siamo esposti. E’, inoltre, l’insieme
dei momenti che, a tratti, ci fanno
domandare il senso delle cose che
ci accadono. Il punto cruciale, in
questa rappresentazione dell’esperienza,
è l’idea di un contatto fra il
soggetto e sé stesso, che si instaura
a tratti e che gli permette, se elaborato,
di orientare l’azione. Questo
contatto non è propriamente una
della propria presenza. La ricerca
di questo contatto corrisponde a
prendere atto di ciò che viviamo,
per farcene responsabili. Lo psicologo
Harrie van Haaster, invece,
spiega il valore dell’Esperienza
come la competenza che è basata
sull'esperienza cioè quella conoscenza
di esperti la quale è stata ac-
esperienze. Nel campo della salute
della malattia, del disagio e della
disabilità, esperienza con il sistema
sanitario, esperienza con le reazioni
dell'ambiente sociale e, in ultima
analisi, esperienza nel confrontarsi
con le esperienze di altri pazienti o
utenti. La competenza può aumentare
attraverso l’apprendimento,
imparando dalle nostre esperienze
e da quelle degli altri. Chiamiamo
una persona saggia nella misura in
cui ha esperienza e la usa nella sua
vita. Una persona saggia è una persona
con molta esperienza di vita.
La conoscenza basata sull’esperienza
nasce nella vita pratica e
quotidiana. È innanzitutto rilevante
per la propria vita, per imparare
a gestire al meglio certe situazioni
della vita. Spesso si impara per
tentativi ed errori. Di conseguenza,
molte persone desiderano trasmettere
le proprie conoscenze ai
pazienti e agli utenti che si trovano
nelle stesse situazioni. L’obiettivo
è evitare gli errori e consentire così
il maggior numero di successi. Nel
frattempo sono stati compiuti e ampliati
alcuni passi pratici in questa
direzione: iniziative sociali come
associazioni, gruppi di auto-aiuto,
campagne di emancipazione e
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autodeterminazione, consulenza
telefonica e siti web. In tutte queste
iniziative, la conoscenza basata
sull’esperienza è stata utilizzata per
fornire consigli pratici da parte di
-
ca
coinvolgimento attivo nel proprio
percorso di cura, assunzione
di responsabilità. Prendere parte,
partecipare, dare ha a che fare con
opportunità e diritti all’autodeterminazione.
Possiamo individuare 3 livelli di
partecipazione:
• Livello Micro = individuo: livello
personale (piano di cura, progetto
terapeutico personale, ambiente
privato, ecc.)
• Livello intermedio = Pubblico: livello
dei servizi istituzionali
(associazioni, istituzioni, carta dei
servizi, linee guida, ecc.)
• Livello macro = strutturale: politico
- giuridico - quadro nazionale,
internazionale (leggi, norme, ecc.)
Nella mia esperienza e mio percorso
di cura ho avuto 3 fasi:
Una prima fase in cui non ricono-
le cure e quindi ogni esperienza era
negativa, di contrasto con gli altri,
non ero io il responsabile di quello
che mi succedeva, il problema
erano gli altri, non imparavo dai
miei stessi errori. Una seconda fase
in cui ancora non riconoscevo che
bo
psichico, ma preferivo essere
coinvolto in esperienze positive di
lavoro e di socialità con gli altri e
quindi dall’esperienza avevo imparato
ad essere partecipativo con
tutti e in tutto quello che mi succedeva.
Poi c’è stata una terza fase
in cui ho capito di avere un disagio
grave e invece volevo stare bene.
Per stare bene dovevo fare di tutto
per riprendermi. Per quanto le
esperienze dei ricoveri, della solitudine,
della mancanza di lavoro
la
inesistente socializzazione siano
esperienze negative di cui tutti
farebbero a meno sono comunque