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180Meraviglie n. 45

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Puglia ha dovuto adottare un piano

di rientro che, oltre a ridurre molte

attività e a chiudere i pomeriggi,

ha dovuto purtroppo tagliare gli

stipendi più alti compreso il mio.

Sono dovuto passare da 36 ore settimanali

di contratto part-time a 32

ore. Adesso, a febbraio scorso ho

di nuovo avuto un aumento che mi

ha riportato a 36 ore settimanali su

38, grazie a dei risparmi associativi

all’interno del Progetto Marco

Cavallo, nonché al riconoscimento

unanime del mio impegno e della

mia polivalenza di ruoli. A giugno

scorso ho conosciuto il corso EX-

IN ad un Seminario a Bologna a cui

abbiamo partecipato dalla Puglia in

un piccolo gruppo, mentre conoscevo

da tempo il Dott. Giuseppe Salamina,

responsabile del Progetto di

Corso stesso in Associazione ed è

stato espresso collegialmente parere

positivo a parteciparvi, sia come

opportunità di crescita culturale sia

perché si tratta di un importante

passo in avanti verso il riconoscimento

degli Esperti per Esperienza

(già presenti da noi da molti anni

come SEPE). Io sono stato scelto

come rappresentante per cui ho inviato

la domanda di partecipazione.

Dopo un colloquio di selezione a

settembre, che ha avuto esito positivo,

ho iniziato a frequentare il

corso con il modulo di Novembre

2022. Il corso è molto interessante,

mi permetterà di rielaborare il mio

percorso all’interno dei Servizi di

Salute Mentale e spero di raggiungere

un impiego full-time con 38

ore settimanali, non appena e se la

nuova convenzione per la Cogestione

del Centro Marco Cavallo si

realizzerà.

FORMAZIONE

EX-IN (QUINTO

MODULO)

IL TRIALOGO

di Cosimo Venerito

È un incontro tra persone con problemi

psichici, i loro familiari e i

professionisti nel campo della salute

mentale per parlare delle proprie

esperienze, alla pari. In ogni incon-

tema concordato insieme, sul quale

i partecipanti si scambiano le loro

esperienze. Un moderatore, che

può essere un utente, un familiare

o un professionista, si incarica del

rispetto dei tempi e del tema e fa

in modo che il clima dei colloqui

sia costruttivo. Naturalmente anche

negli incontri trialogici viene

garantita la massima riservatezza:

tutto quanto viene detto non va in

nessun modo divulgato. Ho partecipato

a due incontri trialogici online

organizzati dall’Associazione

Ariadne di Bolzano il 15 febbraio

con argomento “Opportunità di

esprimere la propria autenticità”

e il 15 marzo con argomento “Il

paternalismo che provoca rabbia

e reazioni “. Questi incontri sono

stati di preparazione all’incontro

organizzato all’interno del corso di

formazione EX-IN, il 18 marzo, a

Borgonuovo (BO) con argomento

“Ciò che mi fa stare bene quando

non sto bene”. Nell’incontro

di febbraio il mio punto di vista è

stato quello di essere favorevole

ad esprimere la propria autenticità,

perché questo modo di comportarsi

migliora le relazioni sociali, con

gli amici, i colleghi, costituisce un

al punto in cui non costituisce un

boomerang contro sé stessi, ci sono

delle verità che è meglio tenere per

sé. Nell’incontro del 15 marzo ho

spiegato che essere paternalistici

non è una cosa grave. Nel rappor-

essere paternalistici se questo può

evitare un pericolo o un guaio alla

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persona a cui si vuole bene. Il 18

marzo ho spiegato che quello che

mi fa stare bene quando non sto

bene è dedicarsi ad un momento

di socializzazione che può essere

semplicemente uscire per andare a

giata

al mare, andare in palestra. In

generale, come ci ha spiegato un

ospite del trialogo, è utile dedicarsi

a qualcosa che ci piace. Tra gli altri,

un familiare ha espresso la pro-

trova in comunità da oltre 20 anni

e vorrebbe riportarlo a casa, era un

signore di 79 anni, ancora piuttosto

attivo. In questo modulo abbiamo

ascoltato la storia di Recovery di

3 partecipanti al corso, tra cui la

rapporto con i familiari e con gli

operatori/professionisti. Nel raccontare

la mia storia ho notato di

aver intrapreso un percorso di Recovery

con ottimi risultati, purtroppo

il percorso verso una buona qualità

di vita è stato piuttosto lungo

e con qualche ricaduta. Nel lavoro

che riguardava il rapporto con familiari

e professionisti sono emerse

domande su che cosa vorrei sapere

da un professionista oppure da un

familiare. Ricordo che nel periodo

delle mie crisi e dei ricoveri volevo

sapere come fare per stare bene e

che in quei momenti mi impediva

di dedicarmi ai progetti di vita

che avevo scelto per me stesso.

Sia i professionisti che i familiari

mi davano delle risposte per aiutarmi,

(una terapia farmacologica,

la frequenza di un Centro diurno,

frequentare degli amici), ma nella

mia percezione della realtà erano

tavano

ad una soluzione. A distanza

di anni chiederei la stessa cosa.

Ci si rivolge ad un professionista

dere

aiuto, anche i familiari sono in

grado di aiutarti se hai un problema

che non riesci a risolvere da solo.

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