Waste n. 28 dicembre 2023

e tecnologie
per l’ambiente
Economia Circolare
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50 RIFIUTI SOLIDI Soluzioni
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RIFIUTI SOLIDI
51
Esoscheletri
da lavoro
Per una raccolta rifiuti “indolore” c’è una
soluzione tecnologica ideata da Partitalia
con il Laboratorio TeDH del Politecnico di Milano
Eliana Puccio
Le tecnologie
wearable
comprendono
una serie di dispositivi
progettati e sviluppati
per essere posti
a contatto con il corpo
o indossati.
Tra le wearable
technology troviamo
gli esoscheletri,
che potenziano
e semplificano alcune
funzioni umane.
Tecnologie indossabili come l’esoscheletro
potrebbero ridurre gli infortuni degli
operatori. L’idea arriva da Partitalia
in collaborazione con il laboratorio Technology
and Design for Healthcare (TeDH) del Politec -
nico di Milano.
Si tratta di nuova tecnologia indossabile che
tutela gli operatori ecologici. "Abbiamo analizzato
ed esplorato soluzioni attive e passive
per verificare il bisogno e la capacità di supportare
le attività lavorative, con diversi livelli
di intensità - ha spiegato Giuseppe Andreoni,
Professore Ordinario e Coordinatore del
Laboratorio TeDH del Politecnico di Milano,
che lavora al progetto esoscheletri -. Si tratta
di soluzioni complesse che includono diversi
aspetti: design, meccatronica, materiali, sensori
e software. La sfida attuale è la progettazione
di dispositivi indossabili in grado di rispondere
alle esigenze del luogo di lavoro e
ai requisiti di sicurezza - interferenze con altri
elementi del sistema, attività lavorative supportate".
Questa tecnologia è stata presentata durante
l’ISWA World Congress 2023, svoltasi dal 30
ottobre al 1° novembre.
l
Dicembre 2023
Italia meno
radioattiva
n Meno rifiuti radioattivi
stoccati in Italia provenienti
da attività mediche,
industriali e dalle centrali
nucleari dismesse.
Nel 2022 il volume dei rifiuti
radioattivi è sceso di 653,4
metri cubi, ovvero il 2 per
cento del totale. Cosa è
successo? Non si producono
meno rifiuti, ma c'è stato un
incremento delle attività di
trattamento e
condizionamento. I dati sono
stati trasmessi dall’ISIN,
l’Ispettorato nazionale per la
sicurezza nucleare e la
radioprotezione.
“Tutti i soggetti che svolgono
attività di gestione di rifiuti
radioattivi hanno l’obbligo di
registrarsi a STRIMS per la
trasmissione di tutte le
informazioni previste dalla
legge per identificare i rifiuti
radioattivi e i soggetti da cui
provengono”, ha ricordato
l’ISIN. In Italia dove si
trovano? La regione che
ospita più rifiuti radioattivi è il
Lazio (30% del totale
nazionale). Seguita dalla
Lombardia (6.462 m 3 , pari al
20,74%), Piemonte (5.923 m 3 ,
19,01% del totale), Basilicata
(3.857 m 3 , 12,38%), Campania
(2.495 m 3 , 8,01%), Emilia
Romagna (1.167 m 3 , 3,74%) e
Toscana (1.038 m 3, 3,33%).
Dicembre 2023
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