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Waste n. 28 dicembre 2023

Alga Mater PFAS, indispensabili ma tossici? In medio stat virtus Italia e riciclo. Parla Chicco Testa, presidente Assoambiente

Alga Mater

PFAS, indispensabili ma tossici? In medio stat virtus

Italia e riciclo. Parla Chicco Testa, presidente Assoambiente

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68 VEICOLI&ALLESTIMENTI MODELLI PESANTI<br />

MODELLI PESANTI<br />

VEICOLI&ALLESTIMENTI<br />

69<br />

La porta<br />

del passeggero<br />

è dotata di una<br />

finestrella vetrata.<br />

Si completa così<br />

la visione del mondo<br />

circostante, specie<br />

verso gli utenti deboli<br />

della strada cittadina.<br />

DAF conta sui multiruolo<br />

Con la gamma XD il costruttore olandese<br />

ribadisce l’ambizione di conquistare<br />

altre quote di mercato. Il settore della<br />

raccolta e del riciclaggio dei materiali<br />

rappresenta un’ottima chance<br />

Il compattatore<br />

di rifiuti pesante.<br />

Quando si è leader di mercato in Europa<br />

fra i pesanti da lungo raggio verrebbe<br />

voglia di festeggiare e, magari, riposarsi<br />

un pochino. Alla Daf non la pensano così, anche<br />

perché a quel primato ormai ci si sono abituati<br />

da anni. Anzi, quasi gli “rode” il fatto di non essere<br />

allo stesso livello nel restante 30% del trasporto<br />

continentale di merci, fatto di autocarri<br />

dedicati alle missioni più varie. Fra queste anche<br />

quelle legate al mondo della raccolta e della<br />

gestione dei rifiuti, settore magari di nicchia, o<br />

per lo meno, non di grandissimi numeri; però,<br />

di sicuro è molto remunerativo se confrontato<br />

ai risicati margini di chi si dedica esclusivamente<br />

a muovere i camion di linea.<br />

Si alza l’asticella<br />

La Daf un po’ di buone referenze se l’è già fatte<br />

fra i compattatori e i mezzi di servizio nei pesi<br />

medi, con gli ottimi LF. Vicoli leggeri e affidabili,<br />

oltre che competitivi nel prezzo, a cui difetta solamente<br />

l’assenza di una cabina lunga che, però,<br />

in questo settore non è certo discriminante nella<br />

scelta. Per allestimenti più complessi, dalle 18<br />

tonnellate in su, l’LF non basta più ed ecco la<br />

nuova carta degli olandesi: l’XD. È il candidato<br />

perfetto per sostituire il vecchio CF, multiruolo<br />

per antonomasia, ma ormai arrivato a fine corsa<br />

dopo un ventennio di carriera. Con i modelli a<br />

due assi e, ancor più, con quelli a tre da 26 tonnellate<br />

l’ultimo nato di Eindhoven è la base perfetta<br />

per i compattatori più strutturati, ma anche<br />

per cassonati e scarrabili di ogni tipo. La sfida<br />

del nuovo Daf è alzare il livello della qualità di<br />

un camion anche in settori dove, di solito, si<br />

guarda solo alla convenienza. Ma il mondo è<br />

cambiato e anche i multiruolo da una generazione<br />

all’altra si sono evoluti, smarcandosi sempre<br />

più dall’immagine di semplici veicoli utilitari:<br />

quelli che mettono giusto ruote e motore al servizio<br />

di un allestimento protagonista.<br />

Il quid che fa comodo<br />

Sull’XD c’è molto di più. Ideale completamento<br />

della new generation Daf, il cadetto dei pesanti<br />

riporta un gradino più in basso la stessa filosofia<br />

premium che ha già sorpreso sui long range<br />

XG e XF. In effetti, di quest’ultimo l’XD ripropone<br />

l’esatta cabina, solo ridotta in altezza e, soprattutto,<br />

montata più in basso sul telaio. Talmente<br />

in basso che, con certe gommature, riesce persino<br />

a fare a meno di un gradino: cosa apprezzatissima<br />

a chi sale e scende tutto il giorno dal<br />

camion, necessità nient’affatto rara a chi opera<br />

nella raccolta RSU. D’accordo, non c’è più la<br />

cabina stretta del CF, cosa che ormai va sparendo<br />

anche presso gli altri competitor; né quei<br />

parafanghi bombati che erano il tratto distintivo<br />

del predecessore, ma il nuovo Daf non ne fa<br />

rimpiangere il design che, viceversa, si segnala<br />

fra i più riusciti dei truck apparsi nell’ultimo decennio.<br />

In questo ha fatto gioco il poter ricorrere<br />

alle nuove misure d’ingombro concesse dai regolamenti<br />

Ue a chi s’impegnava a ridurre i consumi<br />

e ad aumentare la sicurezza del conducente.<br />

Gli olandesi sono stati finora gli unici a<br />

sfruttare questa deroga, guadagnando quella<br />

manciata di centimetri che, oltre alla linea (e<br />

al coefficiente aerodinamico) fanno molto comodo<br />

anche all’interno.<br />

Ai raggi X<br />

Ecco, dentro, l’XD si distingue da fratelli maggiori<br />

per la maggior presenza del tunnel motore,<br />

d’altro canto abbassando la quota di montaggio<br />

sul telaio era inevitabile. Ma anche dietro<br />

le cabine più corte si ricava un po’ di spazio che<br />

può essere sfruttato per riporre attrezzature o,<br />

semplicemente, per dare agli autisti più facilità<br />

di regolazione in lunghezza del sedile. C’è poi<br />

il capitolo della visibilità, che era uno dei punti<br />

deboli del vecchio CF. Qui il parabrezza ampliato<br />

quasi di un terzo, abbinato a una forma ottimizzata<br />

della plancia, permette una percezione<br />

immediata di ciò che si para davanti al muso.<br />

E, per la parte bassa, c’è la telecamera corner<br />

view sul lato lontano dal posto guida che sostituisce<br />

lo specchio angolare; comunque, tutti i<br />

retrovisori “fisici” possono essere sostituiti da<br />

telecamere esterne e monitor sui montanti interni.<br />

Non bastassero, la porta del passeggero,<br />

può ospitare una finestrella vetrata che completa<br />

la “visione analogica” e diretta del mondo<br />

circostante, specie verso gli utenti deboli della<br />

strada. Chiudiamo con uno sguardo ai motori,<br />

che poi, per l’XD si riducono al solo MX-11, il 6<br />

cilindri da 10.835 cm 3 che, evoluto all’ultimo<br />

step Euro 6, si conferma unità perfetta per ogni<br />

tipo di missione: spaziando da 299 a 449 CV ne<br />

ha abbastanza pure per agganciare un rimorchio<br />

e affrontare tratte regionali/nazionali. A<br />

meno che non si decida di passare oltre il diesel<br />

con le pur disponibili varianti elettriche mono<br />

e birotore da 170 a 350 kW equipaggiabili con<br />

batterie fino a oltre 500 kWh di capacità per autonomie<br />

adeguate ben oltre al ciclo di raccolta<br />

giornaliero in città.<br />

l<br />

Gli interni sono<br />

moderni e molto<br />

luminosi.<br />

Dicembre <strong>2023</strong><br />

Dicembre <strong>2023</strong>

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