20.12.2023 Views

Waste n. 28 dicembre 2023

Alga Mater PFAS, indispensabili ma tossici? In medio stat virtus Italia e riciclo. Parla Chicco Testa, presidente Assoambiente

Alga Mater

PFAS, indispensabili ma tossici? In medio stat virtus

Italia e riciclo. Parla Chicco Testa, presidente Assoambiente

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

e tecnologie<br />

per l’ambiente<br />

Economia Circolare<br />

Soluzioni e tecnologie<br />

per l’ambiente<br />

Economia Circolare<br />

8 PRIMO PIANO Soluzioni<br />

WASTE AWARD<br />

PUNTI COSPICUI<br />

PRIMO PIANO<br />

9<br />

Upcycling e Downcycling<br />

La pagina che sottolinea le notizie più interessanti<br />

del momento ma anche del futuro, in antitesi con baggianate<br />

sapienti e idee fuori moda o che hanno stancato<br />

Federica Lugaresi<br />

Marco Comelli<br />

Il progetto C-City<br />

esprime la volontà<br />

di trasformare<br />

Genova in un<br />

sistema circolare.<br />

Attraverso<br />

sperimentazioni di<br />

bioeconomia capaci<br />

di convertire le<br />

filiere di produzione<br />

medio- industriali<br />

da lineari a circolari.<br />

Cestino d’oro<br />

Sotto la Lanterna sta prendendo forma il progetto<br />

C-City. Per un distretto locale da lineare a circolare<br />

Chi ci segue da tempo conosce la nostra posizione<br />

sulla circolarità. Per chiarirlo in due<br />

frasi, noi (e non solo) pensiamo che per ridurre<br />

la percentuale di risorse vergini (materiali,<br />

energia) immesse nel circolo produttivo e sociale,<br />

in genere occorre che il recupero di materia dal<br />

fine vita delle cose e dagli scarti e sottoprodotti del<br />

ciclo produttivo si traduca nell’esistenza di un mercato<br />

degli stessi. La chiusura del circolo può avvenire<br />

infatti solo se non c’è differenza a livello di<br />

reperibilità tra materie prime vergini e materie<br />

prime seconde, naturalmente in linea di principio.<br />

Nulla vieta che la disponibilità di materie prime<br />

seconde “di mercato” porti all’elaborazione di nuovi<br />

processi e metodi per realizzare prodotti equivalenti<br />

a quelli tradizionali. Oggi casi di questo tipo si contano<br />

sulle dita di una mano: l’alluminio, il vetro, la<br />

carta e poco altro. Qualcosa di più si fa attivando<br />

simbiosi industriali, un approccio assai poco incentivato<br />

da noi (leggere i nostri ultimi numeri per<br />

capire come e perché).<br />

Supporto al consorzio<br />

Il sospetto che sempre più ci afferra è che il sistema<br />

dei consorzi, e il ricco contributo derivante<br />

dalla Responsabilità Estesa del Produttore su<br />

cui essi fondano la propria esistenza proliferante<br />

- che sinora ha segnato quel tentativo di circolarità<br />

che è la raccolta e il trattamento differenziato<br />

dei rifiuti - non ce la faccia da solo. Si sente<br />

sempre più spesso parlare di necessità di (robusti)<br />

incentivi di prezzo o di altro tipo delle materie<br />

prime seconde, discorsi intrinsecamente<br />

inflazionistici e fuori onda con le necessità di bilancio.<br />

Noi pensiamo che esistano alternative<br />

dal basso, e per quello premiamo con il nostro<br />

Cestino un progetto portato avanti dal Comune<br />

di Genova.<br />

Si tratta di C-City, che esiste da un paio d’anni<br />

ed è appena stato premiato a Ecomondo. Noi lo<br />

premiamo, però, più per quello che vuole fare<br />

che per quello che ha fatto finora (commendevoli<br />

ma abbastanza normali appuntamenti di sensibilizzazione<br />

del pubblico, anche sul riuso). C-<br />

City, ci assicurano dalla città della Lanterna, tra<br />

le altre cose si propone di elaborare una strategia<br />

di economia circolare locale di medio-lungo periodo,<br />

multisettoriale e aderente alle politiche<br />

internazionali e nazionali sul tema; sviluppare<br />

un calcolo della circolarità dei processi, dei servizi<br />

e dei prodotti nella città da utilizzare nelle attività<br />

di economia circolare del Comune; aprire un<br />

Circular Hub genovese. Non solo, hanno avuto<br />

oltre 130 manifestazioni di interesse da aziende<br />

anche estere per partecipare ai primi due punti<br />

che abbiamo citato. Bene, ci crediamo. Ecco il<br />

premio, ora meritatevelo.<br />

l<br />

Dicembre <strong>2023</strong><br />

wow<br />

bleah!<br />

Dicembre <strong>2023</strong><br />

Ammazza che Fili<br />

Si sa. Il tessile<br />

identifica uno dei<br />

settori più inquinanti.<br />

Ma da ora, col primo<br />

tessuto al mondo<br />

realizzato con la polvere di<br />

scarto del marmo…<br />

sicuramente meno!<br />

Si potrebbe parlare di<br />

simbiosi industriale, visto<br />

che la lavorazione del<br />

marmo produce fino al<br />

60% di scarto e i cui<br />

sottoprodotti diventano<br />

rifiuti. Col brevetto<br />

Mineraldye -<br />

sviluppato da Fili Pari<br />

- la tintura del filato<br />

diventa sostenibile:<br />

si utilizzano infatti i<br />

Cannucce verdi,<br />

una minchiata…<br />

La plastica, questa<br />

(s)conosciuta e spesso<br />

denigrata. Le cannucce<br />

“verdi”, chiamate a sostituire<br />

quelle in monouso, danno un<br />

segnale di allarme: sembra infatti<br />

che le PFAS siano contenute nel<br />

90% di esse. Un altro flop dell’Ue<br />

che si è mossa per contrastare<br />

l’inquinamento da plastica,<br />

vietandone alcuni tipi che impiegano<br />

circa 200 anni per decomporsi<br />

completamente. Ora la<br />

preoccupazione è che, bevendo<br />

con le cannucce di carta, gli<br />

esseri umani possano ingerire<br />

“sostanze per sempre chimiche” in<br />

pigmenti naturali derivati<br />

dalle varie polveri di<br />

questo materiale che, a<br />

seconda della natura,<br />

conferiscono le diverse<br />

colorazioni (marmo rosso<br />

di Verona per i toni del<br />

rosa, marmo nero di<br />

Bergamo per i toni del<br />

grigio). Non si parla di<br />

polveri di marmo qualsiasi,<br />

ma solo di quelle italiane,<br />

provenienti dagli scarti di<br />

lavorazione di questo<br />

antico e nobile materiale<br />

per cui il nostro Paese<br />

eccelle da secoli. Inoltre, il<br />

macchinario brevettato<br />

consuma tra 1 e 20 litri di<br />

acqua, contro i 150<br />

richiesti dalla tecnica<br />

comune: c’è anche un bel<br />

risparmio idrico. Bene<br />

bravi bis.<br />

quantità finora indeterminate.<br />

E’ quanto risulta da uno studio<br />

di ricercatori belgi che ha<br />

testato 39 diversi marchi di<br />

cannucce in commercio<br />

(realizzate in bambù, vetro,<br />

plastica e carta) per 29 singoli<br />

composti PFAS. Di questi ultimi ne<br />

sono stati individuati 18. Ora… i PFAS<br />

più comunemente presenti, sono<br />

stati a livello globale vietati dal 2020,<br />

ma alcuni di questi sono stati<br />

aggiunti alle cannucce come rivestimento<br />

idrorepellente. Quindi…saranno pure<br />

cannucce ecologiche e pure un’alternativa<br />

sostenibile… ma altrettanto dannose per la<br />

salute. Meglio il minore dei mali o sarebbe<br />

il caso di fare pace col cervello? Non ci<br />

siamo proprio!!!!

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!