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Corriere dell'Alto Adige Mercoledì 10 Agosto <strong>2011</strong><br />
Mercoledì 10 Agosto <strong>2011</strong> Corriere dell'Alto Adige<br />
Cultura<br />
&Tempo libero<br />
Noi due<br />
Sconosciuti<br />
Badia, Schelotto presenta il suo libro<br />
I mondi segreti dei nostri compagni<br />
Quante volte la follia, il tragico vuoto di<br />
senso che sembra governare talune miserabili<br />
vicende umane, ci ha fatto spontaneamente<br />
chiedere: «Ma scusa, com’è possibile<br />
che il marito, la moglie, la madre, il<br />
padre, la fidanzata, non si siano mai resi<br />
conto della gravità della situazione?».<br />
Proprio l’insondabile, spesso insidioso,<br />
territorio fatto di rapporti in cui si annidano<br />
incapacità o mancanza di coraggio di<br />
vedere, intuizioni, non detti, ma anche timori,<br />
apprensioni, sospetti, è quello in<br />
cui si incontrano i tanti volti dei Noi due<br />
sconosciuti dei quali Gianna Schelotto si<br />
occupa nel suo ultimo libro. La nota psicoterapeuta<br />
presenterà le riflessioni di grande<br />
attualità proposte da questo lavoro nel<br />
corso di due appuntamenti fissati in regione:<br />
il primo venerdì 12 agosto a La Villa,<br />
in Badia, il secondo a Ortisei, giovedì 18<br />
agosto. In bilico tra saggistica e narrativa,<br />
Noi due sconosciuti si apre con alcune pagine<br />
che compiono un rapido excursus<br />
sulle tematiche poi riprese e approfondite<br />
attraverso cinque brevi racconti. In questi<br />
emblematici affreschi di vita quotidiana,<br />
pennellati con un linguaggio attento e allo<br />
tempo stesso dotato di un’efficacia che<br />
cattura, non è difficile per ciascuno di noi<br />
imbattersi in qualche déjà-vu. Un comportamento<br />
incomprensibile della sorella,<br />
una battuta sibillina della madre, una presa<br />
di posizione del marito, una risposta oltre<br />
le righe del figlio, ma anche un silenzio<br />
carico di significati.<br />
Dalla molteplicità degli spunti offerti<br />
dal suo libro sembra uscire una traccia<br />
unificante. Il primo sconosciuto con cui<br />
ciascuno deve fare i conti altri non è se<br />
non se stesso?<br />
«Sì è proprio da qui che bisogna partire,<br />
dalla consapevolezza che ciascuno di<br />
noi coltiva un "giardino segreto" ed ha<br />
inoltre la convinzione della legittimità di<br />
mantenerlo tale. Se pensiamo che questo<br />
sia giusto, dobbiamo anche essere disposti<br />
ad accettare che la persona o le persone<br />
che ci sono vicine possano fare altrettanto».<br />
Capita spesso che fatti di cronaca ci<br />
stupiscano non tanto per la loro gravità,<br />
ma proprio perché mettono a nudo come<br />
persone che vivono sotto lo stesso<br />
tetto possano sapere tanto poco le une<br />
delle altre. Quali meccanismi si instaurano<br />
in questi casi?<br />
«Succede che degli indizi di cui si ha<br />
percezione vengano a lungo trascurati, an-<br />
Oggi<br />
che perché approfondirli farebbe troppo<br />
male. Il punto è proprio questo, certe volte<br />
noi siamo complici di certi silenzi perché<br />
non siamo disponibili a confrontarci<br />
con determinate verità che temiamo possano<br />
ferirci e soprattutto sconvolgere il<br />
nostro equilibrio. In realtà ciò che in una<br />
relazione appare nuovo e improvviso era<br />
presente sin dall’inizio».<br />
«L’ansia per i segreti altrui è direttamente<br />
proporzionale alla quantità dei segreti<br />
propri» Quest’affermazione non<br />
presuppone una consapevolezza e una<br />
conoscenza di sé che non sono in molti<br />
ad avere?<br />
«Si stabilisce un meccanismo per cui<br />
noi non siamo disposti ad accettare che<br />
gli altri abbiano dei segreti perché quanto<br />
La Villa, Stella denuncia i Vandali<br />
La rassegna «Un libro, un rifugio.<br />
Incontri con l’autore» organizzata a La<br />
Villa in Badia proprio da Gianna<br />
Schelotto e dal Consorzio turistico<br />
dell’Alta Badia continua oggi con<br />
l’appuntamento con Gian Antonio<br />
Stella, giornalista ed editorialista del<br />
Corriere della Sera. Stella presenterà il<br />
suo ultimo libro Vandali. L’assalto alle<br />
bellezze d’Italia (Rizzoli) alle 17.30 negli<br />
spazi della sala manifestazioni.<br />
L’incontro, moderato da Enrico Franco,<br />
direttore del Corriere del Trentino e del<br />
dolomiti golF <strong>Cup</strong> <strong>2011</strong> | <strong>20°</strong> anno | inserzioni sui media<br />
Corriere dell’Alto Adige, consentirà a<br />
Stella di esporre le sue analisi sulla<br />
situazione di degrado e incuria in cui si<br />
trova parte del patrimonio artistico e<br />
architettonico italiano. Nel suo libro<br />
Stella denuncia con la consueta ironia e<br />
lucidità la tracotanza di un abusivismo<br />
che, di condono in condono, è salito a 4<br />
milioni e mezzo di alloggi in cui vivono<br />
11 milioni di italiani. Le ricchezze che<br />
abbiamo, dal paesaggio ai siti<br />
archeologici, sono dunque sotto attacco.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Psicoterapeuta Gianna<br />
Schelotto presenterà il suo<br />
libro «Noi due sconosciuti»<br />
a La Villa in val Badia venerdì,<br />
alle 17.30 presso la sala<br />
manifestazioni. L’autrice incontrerà<br />
ancora il pubblico<br />
ad Ortisei giovedì 18 agosto,<br />
alle 16 presso la Casa<br />
della cultura.<br />
a loro sembra innocuo, a noi invece può<br />
apparire minaccioso. All’interno di una<br />
coppia sarebbe necessario un mutuo quanto<br />
difficile accordo, in base al quale ciascuno<br />
manifesti consapevolezza e si riveli disponibile<br />
ad accettare i segreti dell’altro.<br />
Dovrebbe instaurarsi una lealtà invisibile<br />
e tenace. Nei fatti di cronaca accadono le<br />
tragedie che tutti conosciamo perché non<br />
siamo di fronte a un "giardino segreto"<br />
ma a "un pozzo nero", fatto di menzogne,<br />
tradimenti, in cui si coltivano cattivi sentimenti».<br />
«Fiducia e affidarsi». Lei mette in luce<br />
la differenza sostanziale tra i due modi<br />
di approccio in un rapporto. Ci spiega la<br />
differenza?<br />
«L’affidamento è cieco, viene esemplificato<br />
al meglio dall’atteggiamento del bambino<br />
che non ha bisogno di controllare<br />
nulla: semplicemente crede che tutto<br />
quanto deriva dal mondo dei grandi sia<br />
perfetto. Tra adulti ci troviamo in un contesto<br />
complesso, in cui siamo esposti alle<br />
insidie delle reciproche realtà e dove spesso<br />
serve un’"improvvisa illuminazione",<br />
qualcosa di imprevisto che rompa gli schemi<br />
e ci permetta di entrare nello sconosciuto<br />
dell’altro. Qualche volta è questo a<br />
CIRCUITO <strong>2011</strong> // www.dolomitigolfcup.it<br />
GIOVEDÌ 11 AGOSTO <strong>2011</strong><br />
GOLF CLUB // ALTA BADIA<br />
TROFEO // ALISANDER<br />
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spiazzarci. Compiamo per mesi e anni gli<br />
stessi percorsi poi, all’improvviso, un piccolo<br />
particolare ci mette sotto gli occhi<br />
punti di vista diversi, da cui le cose assumono<br />
prospettive sconosciute».<br />
A proposito del più volte sentito «sono<br />
come tu mi vuoi», lei parla di scivolosa<br />
lusinga. Dove porta un eccessivo snaturamento<br />
della personalità?<br />
«Dare di sé l’immagine che gli altri vogliono<br />
conduce inevitabilmente a una cristallizzazione<br />
del rapporto perché costringe<br />
a un inquadramento all’interno di uno<br />
schema fisso semplificato nel cui ambito<br />
la ricchezza, anche contraddittoria, di ciascuno<br />
perde significatività. In uno dei racconti<br />
del libro, Il vaso di Pandora, in quella<br />
valigetta dell’amante disonesto ed approfittatore<br />
che finalmente Lina si decide<br />
ad aprire, escono le tante inquietanti verità<br />
che per anni non ha voluto vedere. Lei<br />
aveva sempre ai margini della coscienza la<br />
consapevolezza di tali verità, ma per paura<br />
di perdere tutto continuava a giocare<br />
con un rapporto che le impediva di vivere<br />
una vita più autentica, gratificante».<br />
Gabriella Brugnara<br />
BZ<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
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