080 Venerdì 29 Luglio <strong>2011</strong> Corriere del Trentino dolomiti golF <strong>Cup</strong> <strong>2011</strong> | <strong>20°</strong> anno | spoglio stampa Scinto — spiega —. Quando decisi di firmare da professionista, , disse che non ero ancora pronto. Diceva che almeno un altro lettanti mi avrebbero preparato ai professionisti. Aveva ragione e lice. Se non fosse stato per Scinto, ora non sarei più un corridore». Venerdì 29 Luglio <strong>2011</strong> Corriere del Trentino <strong>Dolomiti</strong> <strong>Golf</strong> <strong>Cup</strong> Luca Scinto — spiega —. Quando decisi di firmare da professionista, ppose, odisse che non ero ancora pronto. Diceva che almeno un altro ra i dilettanti mi avrebbero preparato ai professionisti. Aveva ragione e no felice. Se non Sul fosse stato green per Scinto, oradi non sarei Siusi più un corridore». protagonista co <strong>Dolomiti</strong> <strong>Golf</strong> <strong>Cup</strong> Ulrike Wenter o Sul green di Siusi TRENTO — La 13˚tappa del circuito «<strong>Dolomiti</strong> <strong>Golf</strong> <strong>Cup</strong>» si è svolta sul green di Castelrotto/Alpe protagonista di Siusi dove era in palio il Trofeo «Mirò-medical dental center». Un golf a 18 buche, quello nico Ulrike di Casterotto-Siusi, Wenter inaugurato nel 2007, di grande fascino per il panorama che cambia a seconda della posizione dei farway. Ha TRENTO conquistato — La 13˚tappa il 1˚lordo del circuito la brava «Dolomi- Ulrike Wenter ti <strong>Golf</strong> del <strong>Cup</strong>» golfsi dièPetersberg svolta sul green (28 punti), di Castelrotmentre il to/Alpe 1˚netto di Siusi di prima dove categoria era in palio lo il ha Trofeo vinto «MiSierò-medical dental center». Un golf a 18 buche, ghfried quello Sepp di Casterotto-Siusi, del <strong>Golf</strong> inaugurato nel 2007, Club di grande Lana (35 fascino punti), per il panorama che cambia a staccando secondadi della 2 punti posizione Ste- dei farway. fan Stecher Ha conquistato di Peter- il 1˚lordo la brava Ulrike sberg Wenter (1˚lordo del golf di nel Petersberg (28 punti), men- ista 2007). tre ilIn1˚netto seconda di prima cate- categoria lo ha vinto Sie- o sarà goriaghfried ha vinto Sepp il 1˚netto del <strong>Golf</strong> iù Johann Club Mair Lana (35 del punti), <strong>Golf</strong> i Clubstaccando Pustertal di (42 2 punti punSte- l via ti)fan staccando Stecher di Peter- ben ella quattro sberg lunghezze (1˚lordoKurt nel a agonista Fill 2007). (l’anno In seconda scorso cate- Basso sarà goria ha vinto il 1˚netto sa a 1˚senior) del <strong>Golf</strong> di Ca- Sul green La dei più Johann Mair del <strong>Golf</strong> uta rtanti da stelrotto. Club Pustertal In terza catego- (42 pun- premiazione della Bossi dori al via riati) si èstaccando aggiudicato di ben il tredicesima tappa tembre iro della 1˚netto quattro Norbert lunghezze Lutteri Kurt nia, nche la il delFill golf(l’anno Freudenstein scorso a corsa a che1˚senior) ha totalizzato del <strong>Golf</strong> 42di punti Ca- lasciando Sul greenaLa due lun- e voluta da ghezzestelrotto. Mario InBergamini terza categodi Modena. premiazione Prima dellaLa erto Bossi dy èria Bertha si è aggiudicato Pernstich delilgolf tredicesima Verona (40 tappa pun- n settembre ti). 1˚netto Il 1˚Senior Norbert lo ha Lutteri vinto Erwin Gasser (36 erà anche il punti) del del golf golf Freudenstein Petersberg. tino Le che prossime ha totalizzato tappe 42del punti <strong>Dolomiti</strong> lasciando siaterranno due lun- ambedue ghezzedomenica Mario Bergamini 31 luglio dial Modena. <strong>Golf</strong> Club Prima FolgaLariady con è Bertha Dorigoni Pernstich Porsche del e golf a Sanremo Verona (40 con pun- la ti). Il 1˚Senior lo ha vinto Erwin Gasser (36 Coppa del Consiglio. punti) del golf Petersberg. © RIPRODUZIONE RISERVATA Le prossime tappe del <strong>Dolomiti</strong> si terranno ambedue domenica 31 luglio al <strong>Golf</strong> Club Folgaria con Dorigoni Porsche e a Sanremo con la Coppa del Consiglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
081 dolomiti golF <strong>Cup</strong> <strong>2011</strong> | <strong>20°</strong> anno | spoglio stampa SPORT 45 SABATO 30 LUGLIO <strong>2011</strong> TRENTINO Aumentano i tornei e cresce il numero di praticanti. Uno sport che sta diventando sempre più accessibile e con costi non più proibitivi All’ombra delle <strong>Dolomiti</strong> tutti pazzi per il golf Una trentina di campi riconosciuti ed un gruppo di talenti pronti per il professionismo di Francesco Servadio TRENTO/BOLZANO. È tem- po di “golf mania”. Anche in Trentino Alto Adige, terra che può vantare numerosi campi allestiti per tale disciplina e migliaia di tesserati. Grazie agli eccellenti risultati conse- guiti, negli ultimi anni, dai gio- vani Edoardo e Francesco Mo- linari e dal veronese appena diciottenne Matteo Manasse- ro, cresce l’attenzione nei con- fronti del golf. Rimanendo in loco, non mancano le competi- zioni importanti, quali il Cir- cuito <strong>Dolomiti</strong> <strong>Golf</strong> <strong>Cup</strong>, il <strong>Golf</strong> Trophy della Cassa di Ri- sparmio di Bolzano, le gare or- ganizzate dai presidenti dei singoli golf club, i tornei delle Casse Rurali del Trentino e, da tre anni, il Master del Tren- tino, che coinvolge i migliori giocatori della regione. E non bisogna dimenticare il presti- gioso torneo “Hole in One” (svoltosi al Passiria), le mani- festazioni di Porsche, Bmw e di altri importanti brand na- zionali. A proposito di giocato- ri: diversi atleti regionali si so- no imposti sulla scena interna- zionale. Come Aron Zemmer, 20enne di Castelrotto, il quale ha conquistato la carta per partecipare stabilmente all’Al- ps Tour europeo. E Gianmar- co Libardi, 16enne di Rovere- to, primo trentino ad essere stato convocato nella squadra nazionale. A questi si aggiun- ge un folto gruppo di golfisti amatoriali: da Ivo Marcolla (GC <strong>Dolomiti</strong>) a Davide De Carli (GC Folgaria), a Mauri- zio Tabarelli (GC Folgaria), a Jan Mark Zublasing (GC Dolo- miti). Cominciare è semplice: “Basta frequentare i campi pratica - spiega Sergio Costa, l’ideatore del <strong>Dolomiti</strong> <strong>Golf</strong> <strong>Cup</strong> - la Federazione favorisce l’inserimento delle nuove le- ve”. Già, perché giocare a golf è molto meno costoso di quan- to possa sembrare. In Alto Adi- ge, la Federazione ha ricono- sciuto ben 14 campi da golf, di cui tre a 18 buche (Castelrotto Alpe di Siusi, Passiria e Peter- sberg) e quattro a 9 buche (Al- ta Badia, Carezza, Lana e Pu- stertal), oltre a sette campi pratica e/o promozionali (Ca- stello Freudenstein, che pros- simamente realizzerà un green a 18 buche, Gardena, Mi- rabell, Quellenhof, Passo Mon- te Croce, Sterzing e Val Veno- sta). In Trentino, invece, i campi riconosciuti dalla Fede- razione sono nove: uno a 18 buche (il <strong>Dolomiti</strong>), quattro a 9 (Campo Carlo Magno, Folga- ria, Rendena e Tesino “La Far- falla”) e quattro campi pratica e/o promozionali (Break Point, 46º Parallelo, Roncegno Terme e Val di Fassa). La sto- ria del golf nel Trentino Al- to-Adige ci porta indietro ne- gli anni, esattamente al 1907. Risale proprio a tale data (un- dici anni dopo la realizzazione del Grand Hotel Carezza) l’i- naugurazione del <strong>Golf</strong> Club di Carezza, situato nel Comune di Nova Levante. Presso l’ho- tel hanno soggiornato diverse teste coronate e personaggi fa- mosi, dall’imperatrice Sissi, a Winston Churchill, ad Agatha Christie e a Sigmund Freud. Qualcuno giura addirittura di averli visti proprio lì, mentre si sfidavano in lunghe e inten- se partite. Il Club, allora a 18 buche, e il Grand Hotel furo- no immortalati nei preziosi po- ster di Franz J. Lenhart. Ces- sata a metà degli anni’50, l’atti- vità riprese nel 1991, per vo- lontà di Norbert Plattner, at- tuale presidente del Club. L’impianto, risorto a 9 buche, ha festeggiato i vent’anni del- la sua “rinascita” lo scorso 10 luglio. Da notare, inoltre, che si tratta di uno dei golf più alti d’Italia (1.650 m/slm). Quasi dello stesso periodo è il <strong>Golf</strong> Club Campo Carlo Magno, inaugurato nel 1919 e affiliato alla Federazione nel 1923. Si tratta di un campo a 9 buche, disegnato dall’inglese Henry Cotton. In epoca più recente è invece sorto il <strong>Golf</strong> Club Peter- sberg di Nova Ponente. Volu- to dalla famiglia Thaler e dise- gnato dall’architetto veneto Marco Croze, è stato inaugura- to a 9 buche nel 1989, per tra- sformarsi in 18 tre anni più tardi. Al Club si gioca sette mesi l’anno, da metà aprile a metà novembre. Nello stesso anno è nato il <strong>Golf</strong> Club Folga- ria (campo a 9 buche), disegna- to sempre da Marco Croze e per esso è già ultimato il pro- getto di ampliamento a 18 bu- che. Sempre del 1989 è anche il <strong>Golf</strong> Club Break Point (a 6 buche), dove hanno appreso l’arte i maggiori golfisti trenti- ni. Aperto tutto l’anno (tranne a gennaio), è nato da un’idea di Corrado Daldoss, per mano del mitico “Barba” alias Fabio De Carli. Tre anni più tardi, a Pieve di Tesino, è sorto il <strong>Golf</strong> Club Tesino “La Farfalla”. Fondato come campo pratica a 3 buche, è stato portato a 6 nel’96 e a 9 nel 2002. Si gioca anche a Roncegno Terme, gra- zie all’omonimo campo prati- ca e ugualmente a Campitello di Fassa. In quest’ultima loca- lità si è sviluppato il campo pratica del <strong>Golf</strong> Club Val di Fassa, che in futuro si trasfor- merà a 9 buche, grazie al pro- getto dell’agronomo Fulvio Ba- ni. E’ del 1993 il Pustertal, a Ri- scone di Brunico, nato come campo pratica a 4 buche con il nome di Kronplatz, per vo- lontà di 55 golfisti convinti. E’ stato portato a 6 buche nel’98, in modo tale che si potesse ar- rivare a 9 nel luglio del 2005. Ora si sta studiando la possibi- lità di realizzare altre 9 buche, cosicché si giungerà a 18. Al- tro Club di rilievo è il <strong>Golf</strong> Pas- siria, che ha festeggiato i suoi 15 anni di attività il 22 maggio scorso. Voluto dall’industriale del legno Karl Pichler (presi- dente ad honorem) e dagli al- bergatori di tutta la valle, si è trasformato da 9 a 18 buche nel 2002 con grande successo. Nel 1997, a Corvara, è stato realizzato il <strong>Golf</strong> Alta Badia a 9 buche, su precisa volontà de- gli albergatori. E’ aperto da giugno a ottobre e dai suoi green è possibile ammirare il Massiccio del Sassongher, il Gruppo delle Cir e del Sella e dalla buca 5 la Regina delle Do- lomiti: la Marmolada. Il <strong>Golf</strong> Lana, risalente invece al 1998, è frutto dell’espressa volontà dell’albergatore Johann Inder- st. Il Club si snoda sull’areale dei Conti Brandis, tra frutteti e vigneti ed è aperto da feb- braio a dicembre. Come di- menticare il <strong>Golf</strong> Club Rende- na, di Bocenago. Disegnato da Fulvio Bani, è stato inaugura- to nel 2001. Nei prossimi anni verrà portato a 18 buche, gra- zie alla disponibilità offerta dal Comune di Spiazzo, che ha già approvato il progetto. Il Rendena rappresenta un’intel- ligente recupero di una vasta area, adibita in passato a di- scarica, ora punto di riferi- mento turistico per tutte le Valli Giudicarie. Uno dei più bei golf alpini a 18 buche sotto il profilo scenografico è quello di Castelrotto Alpe di Siusi che, fra l’altro, è anche molto impegnativo. Voluto dalla fa- miglia Obkircher è stato inau- gurato nel 2007. Una citazione a parte merita il <strong>Golf</strong> Club Do- lomiti che, pur trovandosi in Trentino (a Sarnonico), gravi- ta anche nell’area dell’Alto Adige. E’ nato nel 1991 a 9 bu- che più 4 executive per affina- re i colpi. Nel 2003, sotto la re- gia di Michel Niedbala, archi- tetto francese di fama interna- zionale, presero inizio i lavori, conclusisi nel 2005, per trasfor- marlo in campo a 18 buche, mantenendo le 4 executive. 45 SABATO 30 LUGLIO <strong>2011</strong> costi non più proibitivi r il golf ofessionismo ’anno (tranne to da un’idea ss, per mano a” alias Fabio i più tardi, a è sorto il <strong>Golf</strong> a Farfalla”. ampo pratica o portato a 6 2002. Si gioca o Terme, gra- campoprati- a Campitello t’ultima loca- ato il campo Club Val di ro si trasfor- grazie al pro- mo Fulvio Ba- ustertal, a Ri- o, nato come 4 buche con il latz, per vo- ti convinti. E’ buche nel’98, si potesse ar- glio del 2005. do la possibi- altre 9 buche, erà a 18. Al- è il <strong>Golf</strong> Pas- eggiato i suoi il 22 maggio ll’industriale ichler (presi- m) e dagli al- la valle, si è 9 a 18 buche nde successo. vara, è stato Alta Badia a sa volontà de- E’ aperto da e e dai suoi ammirare il Massiccio del Sassongher, il Gruppo delle Cir e del Sella e dalla buca 5 la Regina delle Do- lomiti: la Marmolada. Il <strong>Golf</strong> Lana, risalente invece al 1998, è frutto dell’espressa volontà dell’albergatore Johann Inder- st. Il Club si snoda sull’areale dei Conti Brandis, tra frutteti e vigneti ed è aperto da feb- braio a dicembre. Come di- menticare il <strong>Golf</strong> Club Rende- na, di Bocenago. Disegnato da Fulvio Bani, è stato inaugura- to nel 2001. Nei prossimi anni verrà portato a 18 buche, gra- zie alla disponibilità offerta dal Comune di Spiazzo, che ha già approvato il progetto. Il Rendena rappresenta un’intel- ligente recupero di una vasta area, adibita in passato a di- scarica, ora punto di riferi- mento turistico per tutte le Valli Giudicarie. Uno dei più bei golf alpini a 18 buche sotto il profilo scenografico è quello di Castelrotto Alpe di Siusi che, fra l’altro, è anche molto impegnativo. Voluto dalla fa- miglia Obkircher è stato inau- gurato nel 2007. Una citazione a parte merita il <strong>Golf</strong> Club Do- lomiti che, pur trovandosi in Trentino (a Sarnonico), gravi- ta anche nell’area dell’Alto Adige. E’ nato nel 1991 a 9 bu- che più 4 executive per affina- re i colpi. Nel 2003, sotto la re- gia di Michel Niedbala, archi- tetto francese di fama interna- zionale, presero inizio i lavori, conclusisi nel 2005, per trasfor- marlo in campo a 18 buche, mantenendo le 4 executive. SPORT 38 SABATO 30 LUGLIO <strong>2011</strong> Aumentano i tornei e cresce il numero di praticanti. Uno sport che sta diventando sempre più accessibile e con co All’ombra delle <strong>Dolomiti</strong> tutti pazzi per Una trentina di campi riconosciuti ed un gruppo di talenti pronti per il prof di Francesco Servadio TRENTO/BOLZANO. È tem- po di “golf mania”. Anche in Trentino Alto Adige, terra che può vantare numerosi campi allestiti per tale disciplina e migliaia di tesserati. Grazie agli eccellenti risultati conse- guiti, negli ultimi anni, dai gio- vani Edoardo e Francesco Mo- linari e dal veronese appena diciottenne Matteo Manasse- ro, cresce l’attenzione nei con- fronti del golf. Rimanendo in loco, non mancano le competi- zioni importanti, quali il Cir- cuito <strong>Dolomiti</strong> <strong>Golf</strong> <strong>Cup</strong>, il <strong>Golf</strong> Trophy della Cassa di Ri- sparmio di Bolzano, le gare or- ganizzate dai presidenti dei singoli golf club, i tornei delle Casse Rurali del Trentino e, da tre anni, il Master del Tren- tino, che coinvolge i migliori giocatori della regione. E non bisogna dimenticare il presti- gioso torneo “Hole in One” (svoltosi al Passiria), le mani- festazioni di Porsche, Bmw e di altri importanti brand na- zionali. A proposito di giocato- ri: diversi atleti regionali si so- no imposti sulla scena interna- zionale. Come Aron Zemmer, 20enne di Castelrotto, il quale ha conquistato la carta per partecipare stabilmente all’Al- ps Tour europeo. E Gianmar- co Libardi, 16enne di Rovere- to, primo trentino ad essere stato convocato nella squadra nazionale. A questi si aggiun- ge un folto gruppo di golfisti amatoriali: da Ivo Marcolla (GC <strong>Dolomiti</strong>) a Davide De Carli (GC Folgaria), a Mauri- zio Tabarelli (GC Folgaria), a Jan Mark Zublasing (GC Dolo- miti). Cominciare è semplice: “Basta frequentare i campi pratica - spiega Sergio Costa, l’ideatore del <strong>Dolomiti</strong> <strong>Golf</strong> <strong>Cup</strong> - la Federazione favorisce l’inserimento delle nuove le- ve”. Già, perché giocare a golf è molto meno costoso di quan- to possa sembrare. In Alto Adi- ge, la Federazione ha ricono- sciuto ben 14 campi da golf, di cui tre a 18 buche (Castelrotto Alpe di Siusi, Passiria e Peter- sberg) e quattro a 9 buche (Al- ta Badia, Carezza, Lana e Pu- stertal), oltre a sette campi pratica e/o promozionali (Ca- stello Freudenstein, che pros- simamente realizzerà un green a 18 buche, Gardena, Mi- rabell, Quellenhof, Passo Mon- te Croce, Sterzing e Val Veno- sta). In Trentino, invece, i campi riconosciuti dalla Fede- razione sono nove: uno a 18 buche (il <strong>Dolomiti</strong>), quattro a 9 (Campo Carlo Magno, Folga- ria, Rendena e Tesino “La Far- falla”) e quattro campi pratica e/o promozionali (Break Point, 46º Parallelo, Roncegno Terme e Val di Fassa). La sto- ria del golf nel Trentino Al- to-Adige ci porta indietro ne- gli anni, esattamente al 1907. Risale proprio a tale data (un- dici anni dopo la realizzazione del Grand Hotel Carezza) l’i- naugurazione del <strong>Golf</strong> Club di Carezza, situato nel Comune di Nova Levante. Presso l’ho- tel hanno soggiornato diverse teste coronate e personaggi fa- mosi, dall’imperatrice Sissi, a Winston Churchill, ad Agatha Christie e a Sigmund Freud. Qualcuno giura addirittura di averli visti proprio lì, mentre si sfidavano in lunghe e inten- se partite. Il Club, allora a 18 buche, e il Grand Hotel furo- no immortalati nei preziosi po- ster di Franz J. Lenhart. Ces- sata a metà degli anni’50, l’atti- vità riprese nel 1991, per vo- lontà di Norbert Plattner, at- tuale presidente del Club. L’impianto, risorto a 9 buche, ha festeggiato i vent’anni del- la sua “rinascita” lo scorso 10 luglio. Da notare, inoltre, che si tratta di uno dei golf più alti d’Italia (1.650 m/slm). Quasi dello stesso periodo è il <strong>Golf</strong> Club Campo Carlo Magno, inaugurato nel 1919 e affiliato alla Federazione nel 1923. Si tratta di un campo a 9 buche, disegnato dall’inglese Henry Cotton. In epoca più recente è invece sorto il <strong>Golf</strong> Club Peter- sberg di Nova Ponente. Volu- to dalla famiglia Thaler e dise- gnato dall’architetto veneto Marco Croze, è stato inaugura- to a 9 buche nel 1989, per tra- sformarsi in 18 tre anni più tardi. Al Club si gioca sette mesi l’anno, da metà aprile a metà novembre. Nello stesso anno è nato il <strong>Golf</strong> Club Folga- ria (campo a 9 buche), disegna- to sempre da Marco Croze e per esso è già ultimato il pro- getto di ampliamento a 18 bu- che. Sempre del 1989 è anche il <strong>Golf</strong> Club Break Point (a 6 buche), dove hanno appreso l’arte i maggiori golfisti trenti- ni. Aperto tutto l’ann a gennaio), è nato d di Corrado Daldoss, del mitico “Barba” a De Carli. Tre anni pi Pieve di Tesino, è so Club Tesino “La Fondato come camp a 3 buche, è stato po nel’96 e a 9 nel 2002 anche a Roncegno Te zie all’omonimo cam ca e ugualmente a C di Fassa. In quest’ult lità si è sviluppato pratica del <strong>Golf</strong> Clu Fassa, che in futuro merà a 9 buche, graz getto dell’agronomo F ni. E’ del 1993 il Puste scone di Brunico, n campo pratica a 4 bu nome di Kronplatz lontà di 55 golfisti co stato portato a 6 buc in modo tale che si p rivare a 9 nel luglio Ora si sta studiando lità di realizzare altre cosicché si giungerà tro Club di rilievo è il siria, che ha festeggi 15 anni di attività il 2 scorso. Voluto dall’in del legno Karl Pichl dente ad honorem) e bergatori di tutta la trasformato da 9 a nel 2002 con grande Nel 1997, a Corvara realizzato il <strong>Golf</strong> Alt 9 buche, su precisa v gli albergatori. E’ a giugno a ottobre e green è possibile am SPORT 38 SABATO 30 LUGLIO <strong>2011</strong> ALTO ADIGE Aumentano i tornei e cresce il numero di praticanti. Uno sport che sta diventando sempre più accessibile e con costi non più proibitivi All’ombra delle <strong>Dolomiti</strong> tutti pazzi per il golf Una trentina di campi riconosciuti ed un gruppo di talenti pronti per il professionismo di Francesco Servadio TRENTO/BOLZANO. È tem- po di “golf mania”. Anche in Trentino Alto Adige, terra che può vantare numerosi campi allestiti per tale disciplina e migliaia di tesserati. Grazie agli eccellenti risultati conse- guiti, negli ultimi anni, dai gio- vani Edoardo e Francesco Mo- linari e dal veronese appena diciottenne Matteo Manasse- ro, cresce l’attenzione nei con- fronti del golf. Rimanendo in loco, non mancano le competi- zioni importanti, quali il Cir- cuito <strong>Dolomiti</strong> <strong>Golf</strong> <strong>Cup</strong>, il <strong>Golf</strong> Trophy della Cassa di Ri- sparmio di Bolzano, le gare or- ganizzate dai presidenti dei singoli golf club, i tornei delle Casse Rurali del Trentino e, da tre anni, il Master del Tren- tino, che coinvolge i migliori giocatori della regione. E non bisogna dimenticare il presti- gioso torneo “Hole in One” (svoltosi al Passiria), le mani- festazioni di Porsche, Bmw e di altri importanti brand na- zionali. A proposito di giocato- ri: diversi atleti regionali si so- no imposti sulla scena interna- zionale. Come Aron Zemmer, 20enne di Castelrotto, il quale ha conquistato la carta per partecipare stabilmente all’Al- ps Tour europeo. E Gianmar- co Libardi, 16enne di Rovere- to, primo trentino ad essere stato convocato nella squadra nazionale. A questi si aggiun- ge un folto gruppo di golfisti amatoriali: da Ivo Marcolla (GC <strong>Dolomiti</strong>) a Davide De Carli (GC Folgaria), a Mauri- zio Tabarelli (GC Folgaria), a Jan Mark Zublasing (GC Dolo- miti). Cominciare è semplice: “Basta frequentare i campi pratica - spiega Sergio Costa, l’ideatore del <strong>Dolomiti</strong> <strong>Golf</strong> <strong>Cup</strong> - la Federazione favorisce l’inserimento delle nuove le- ve”. Già, perché giocare a golf è molto meno costoso di quan- to possa sembrare. In Alto Adi- ge, la Federazione ha ricono- sciuto ben 14 campi da golf, di cui tre a 18 buche (Castelrotto Alpe di Siusi, Passiria e Peter- sberg) e quattro a 9 buche (Al- ta Badia, Carezza, Lana e Pu- stertal), oltre a sette campi pratica e/o promozionali (Ca- stello Freudenstein, che pros- simamente realizzerà un green a 18 buche, Gardena, Mi- rabell, Quellenhof, Passo Mon- te Croce, Sterzing e Val Veno- sta). In Trentino, invece, i campi riconosciuti dalla Fede- razione sono nove: uno a 18 buche (il <strong>Dolomiti</strong>), quattro a 9 (Campo Carlo Magno, Folga- ria, Rendena e Tesino “La Far- falla”) e quattro campi pratica e/o promozionali (Break Point, 46º Parallelo, Roncegno Terme e Val di Fassa). La sto- ria del golf nel Trentino Al- to-Adige ci porta indietro ne- gli anni, esattamente al 1907. Risale proprio a tale data (un- dici anni dopo la realizzazione del Grand Hotel Carezza) l’i- naugurazione del <strong>Golf</strong> Club di Carezza, situato nel Comune di Nova Levante. Presso l’ho- tel hanno soggiornato diverse teste coronate e personaggi fa- mosi, dall’imperatrice Sissi, a Winston Churchill, ad Agatha Christie e a Sigmund Freud. Qualcuno giura addirittura di averli visti proprio lì, mentre si sfidavano in lunghe e inten- se partite. Il Club, allora a 18 buche, e il Grand Hotel furo- no immortalati nei preziosi po- ster di Franz J. Lenhart. Ces- sata a metà degli anni’50, l’atti- vità riprese nel 1991, per vo- lontà di Norbert Plattner, at- tuale presidente del Club. L’impianto, risorto a 9 buche, ha festeggiato i vent’anni del- la sua “rinascita” lo scorso 10 luglio. Da notare, inoltre, che si tratta di uno dei golf più alti d’Italia (1.650 m/slm). Quasi dello stesso periodo è il <strong>Golf</strong> Club Campo Carlo Magno, inaugurato nel 1919 e affiliato alla Federazione nel 1923. Si tratta di un campo a 9 buche, disegnato dall’inglese Henry Cotton. In epoca più recente è invece sorto il <strong>Golf</strong> Club Peter- sberg di Nova Ponente. Volu- to dalla famiglia Thaler e dise- gnato dall’architetto veneto Marco Croze, è stato inaugura- to a 9 buche nel 1989, per tra- sformarsi in 18 tre anni più tardi. Al Club si gioca sette mesi l’anno, da metà aprile a metà novembre. Nello stesso anno è nato il <strong>Golf</strong> Club Folga- ria (campo a 9 buche), disegna- to sempre da Marco Croze e per esso è già ultimato il pro- getto di ampliamento a 18 bu- che. Sempre del 1989 è anche il <strong>Golf</strong> Club Break Point (a 6 buche), dove hanno appreso l’arte i maggiori golfisti trenti- ni. Aperto tutto l’anno (tranne a gennaio), è nato da un’idea di Corrado Daldoss, per mano del mitico “Barba” alias Fabio De Carli. Tre anni più tardi, a Pieve di Tesino, è sorto il <strong>Golf</strong> Club Tesino “La Farfalla”. Fondato come campo pratica a 3 buche, è stato portato a 6 nel’96 e a 9 nel 2002. Si gioca anche a Roncegno Terme, gra- zie all’omonimo campo prati- ca e ugualmente a Campitello di Fassa. In quest’ultima loca- lità si è sviluppato il campo pratica del <strong>Golf</strong> Club Val di Fassa, che in futuro si trasfor- merà a 9 buche, grazie al pro- getto dell’agronomo Fulvio Ba- ni. E’ del 1993 il Pustertal, a Ri- scone di Brunico, nato come campo pratica a 4 buche con il nome di Kronplatz, per vo- lontà di 55 golfisti convinti. E’ stato portato a 6 buche nel’98, in modo tale che si potesse ar- rivare a 9 nel luglio del 2005. Ora si sta studiando la possibi- lità di realizzare altre 9 buche, cosicché si giungerà a 18. Al- tro Club di rilievo è il <strong>Golf</strong> Pas- siria, che ha festeggiato i suoi 15 anni di attività il 22 maggio scorso. Voluto dall’industriale del legno Karl Pichler (presi- dente ad honorem) e dagli al- bergatori di tutta la valle, si è trasformato da 9 a 18 buche nel 2002 con grande successo. Nel 1997, a Corvara, è stato realizzato il <strong>Golf</strong> Alta Badia a 9 buche, su precisa volontà de- gli albergatori. E’ aperto da giugno a ottobre e dai suoi green è possibile ammirare il Massiccio del Sassongher, il Gruppo delle Cir e del Sella e dalla buca 5 la Regina delle Do- lomiti: la Marmolada. Il <strong>Golf</strong> Lana, risalente invece al 1998, è frutto dell’espressa volontà dell’albergatore Johann Inder- st. Il Club si snoda sull’areale dei Conti Brandis, tra frutteti e vigneti ed è aperto da feb- braio a dicembre. Come di- menticare il <strong>Golf</strong> Club Rende- na, di Bocenago. Disegnato da Fulvio Bani, è stato inaugura- to nel 2001. Nei prossimi anni verrà portato a 18 buche, gra- zie alla disponibilità offerta dal Comune di Spiazzo, che ha già approvato il progetto. Il Rendena rappresenta un’intel- ligente recupero di una vasta area, adibita in passato a di- scarica, ora punto di riferi- mento turistico per tutte le Valli Giudicarie. Uno dei più bei golf alpini a 18 buche sotto il profilo scenografico è quello di Castelrotto Alpe di Siusi che, fra l’altro, è anche molto impegnativo. Voluto dalla fa- miglia Obkircher è stato inau- gurato nel 2007. Una citazione a parte merita il <strong>Golf</strong> Club Do- lomiti che, pur trovandosi in Trentino (a Sarnonico), gravi- ta anche nell’area dell’Alto Adige. E’ nato nel 1991 a 9 bu- che più 4 executive per affina- re i colpi. Nel 2003, sotto la re- gia di Michel Niedbala, archi- tetto francese di fama interna- zionale, presero inizio i lavori, conclusisi nel 2005, per trasfor- marlo in campo a 18 buche, mantenendo le 4 executive. 38 SABATO 30 LUGLIO <strong>2011</strong> Aumentano i to All’om Una tren di Francesco Servadio TRENTO/BOLZANO. È tem- po di “golf mania”. Anche in Trentino Alto Adige, terra che può vantare numerosi campi allestiti per tale disciplina e migliaia di tesserati. Grazie agli eccellenti risultati conse- guiti, negli ultimi anni, dai gio- vani Edoardo e Francesco Mo- linari e dal veronese appena diciottenne Matteo Manasse- ro, cresce l’attenzione nei con- fronti del golf. Rimanendo in loco, non mancano le competi- zioni importanti, quali il Cir- cuito <strong>Dolomiti</strong> <strong>Golf</strong> <strong>Cup</strong>, il <strong>Golf</strong> Trophy della Cassa di Ri- sparmio di Bolzano, le gare or- ganizzate dai presidenti dei singoli golf club, i tornei delle Casse Rurali del Trentino e, da tre anni, il Master del Tren- tino, che coinvolge i migliori giocatori della regione. E non bisogna dimenticare il presti- gioso torneo “Hole in One” (svoltosi al Passiria), le mani- festazioni di Porsche, Bmw e di altri importanti brand na- zionali. A proposito di giocato- ri: diversi atleti regionali si so- no imposti sulla scena interna- zionale. Come Aron Zemmer, 20enne di Castelrotto, il quale ha conquistato la carta per partecipare stabilmente all’Al- ps Tour europeo. E Gianmar- co Libardi, 16enne di Rovere- to, primo trentino ad essere stato convocato nella squadra nazionale. A questi si aggiun- ge un folto gruppo di golfisti amatoriali: da Ivo Marcolla (GC Car zio Jan mit “Ba pra l’id Cu l’in ve” è m to p ge, sciu cui Alp sbe ta B ste pra ste sim gre rab te C sta cam raz buc 9 (C ria fall e/o Poi Ter ria to-A gli Ris dic del nau Car di SPORT 45 SABATO 30 LUGLIO <strong>2011</strong> TRENTINO Aumentano i tornei e cresce il numero di praticanti. Uno sport che sta diventando sempre più accessibile e con costi non più proibitivi All’ombra delle <strong>Dolomiti</strong> tutti pazzi per il golf Una trentina di campi riconosciuti ed un gruppo di talenti pronti per il professionismo di Francesco Servadio TRENTO/BOLZANO. È tem- po di “golf mania”. Anche in Trentino Alto Adige, terra che può vantare numerosi campi allestiti per tale disciplina e migliaia di tesserati. Grazie agli eccellenti risultati conse- guiti, negli ultimi anni, dai gio- vani Edoardo e Francesco Mo- linari e dal veronese appena diciottenne Matteo Manasse- ro, cresce l’attenzione nei con- fronti del golf. Rimanendo in loco, non mancano le competi- zioni importanti, quali il Cir- cuito <strong>Dolomiti</strong> <strong>Golf</strong> <strong>Cup</strong>, il <strong>Golf</strong> Trophy della Cassa di Ri- sparmio di Bolzano, le gare or- ganizzate dai presidenti dei singoli golf club, i tornei delle Casse Rurali del Trentino e, da tre anni, il Master del Tren- tino, che coinvolge i migliori giocatori della regione. E non bisogna dimenticare il presti- gioso torneo “Hole in One” (svoltosi al Passiria), le mani- festazioni di Porsche, Bmw e di altri importanti brand na- zionali. A proposito di giocato- ri: diversi atleti regionali si so- no imposti sulla scena interna- zionale. Come Aron Zemmer, 20enne di Castelrotto, il quale ha conquistato la carta per partecipare stabilmente all’Al- ps Tour europeo. E Gianmar- co Libardi, 16enne di Rovere- to, primo trentino ad essere stato convocato nella squadra nazionale. A questi si aggiun- ge un folto gruppo di golfisti amatoriali: da Ivo Marcolla (GC <strong>Dolomiti</strong>) a Davide De Carli (GC Folgaria), a Mauri- zio Tabarelli (GC Folgaria), a Jan Mark Zublasing (GC Dolo- miti). Cominciare è semplice: “Basta frequentare i campi pratica - spiega Sergio Costa, l’ideatore del <strong>Dolomiti</strong> <strong>Golf</strong> <strong>Cup</strong> - la Federazione favorisce l’inserimento delle nuove le- ve”. Già, perché giocare a golf è molto meno costoso di quan- to possa sembrare. In Alto Adi- ge, la Federazione ha ricono- sciuto ben 14 campi da golf, di cui tre a 18 buche (Castelrotto Alpe di Siusi, Passiria e Peter- sberg) e quattro a 9 buche (Al- ta Badia, Carezza, Lana e Pu- stertal), oltre a sette campi pratica e/o promozionali (Ca- stello Freudenstein, che pros- simamente realizzerà un green a 18 buche, Gardena, Mi- rabell, Quellenhof, Passo Mon- te Croce, Sterzing e Val Veno- sta). In Trentino, invece, i campi riconosciuti dalla Fede- razione sono nove: uno a 18 buche (il <strong>Dolomiti</strong>), quattro a 9 (Campo Carlo Magno, Folga- ria, Rendena e Tesino “La Far- falla”) e quattro campi pratica e/o promozionali (Break Point, 46º Parallelo, Roncegno Terme e Val di Fassa). La sto- ria del golf nel Trentino Al- to-Adige ci porta indietro ne- gli anni, esattamente al 1907. Risale proprio a tale data (un- dici anni dopo la realizzazione del Grand Hotel Carezza) l’i- naugurazione del <strong>Golf</strong> Club di Carezza, situato nel Comune di Nova Levante. Presso l’ho- tel hanno soggiornato diverse teste coronate e personaggi fa- mosi, dall’imperatrice Sissi, a Winston Churchill, ad Agatha Christie e a Sigmund Freud. Qualcuno giura addirittura di averli visti proprio lì, mentre si sfidavano in lunghe e inten- se partite. Il Club, allora a 18 buche, e il Grand Hotel furo- no immortalati nei preziosi po- ster di Franz J. Lenhart. Ces- sata a metà degli anni’50, l’atti- vità riprese nel 1991, per vo- lontà di Norbert Plattner, at- tuale presidente del Club. L’impianto, risorto a 9 buche, ha festeggiato i vent’anni del- la sua “rinascita” lo scorso 10 luglio. Da notare, inoltre, che si tratta di uno dei golf più alti d’Italia (1.650 m/slm). Quasi dello stesso periodo è il <strong>Golf</strong> Club Campo Carlo Magno, inaugurato nel 1919 e affiliato alla Federazione nel 1923. Si tratta di un campo a 9 buche, disegnato dall’inglese Henry Cotton. In epoca più recente è invece sorto il <strong>Golf</strong> Club Peter- sberg di Nova Ponente. Volu- to dalla famiglia Thaler e dise- gnato dall’architetto veneto Marco Croze, è stato inaugura- to a 9 buche nel 1989, per tra- sformarsi in 18 tre anni più tardi. Al Club si gioca sette mesi l’anno, da metà aprile a metà novembre. Nello stesso anno è nato il <strong>Golf</strong> Club Folga- ria (campo a 9 buche), disegna- to sempre da Marco Croze e per esso è già ultimato il pro- getto di ampliamento a 18 bu- che. Sempre del 1989 è anche il <strong>Golf</strong> Club Break Point (a 6 buche), dove hanno appreso l’arte i maggiori golfisti trenti- ni. Aperto tutto l’anno (tranne a gennaio), è nato da un’idea di Corrado Daldoss, per mano del mitico “Barba” alias Fabio De Carli. Tre anni più tardi, a Pieve di Tesino, è sorto il <strong>Golf</strong> Club Tesino “La Farfalla”. Fondato come campo pratica a 3 buche, è stato portato a 6 nel’96 e a 9 nel 2002. Si gioca anche a Roncegno Terme, gra- zie all’omonimo campo prati- ca e ugualmente a Campitello di Fassa. In quest’ultima loca- lità si è sviluppato il campo pratica del <strong>Golf</strong> Club Val di Fassa, che in futuro si trasfor- merà a 9 buche, grazie al pro- getto dell’agronomo Fulvio Ba- ni. E’ del 1993 il Pustertal, a Ri- scone di Brunico, nato come campo pratica a 4 buche con il nome di Kronplatz, per vo- lontà di 55 golfisti convinti. E’ stato portato a 6 buche nel’98, in modo tale che si potesse ar- rivare a 9 nel luglio del 2005. Ora si sta studiando la possibi- lità di realizzare altre 9 buche, cosicché si giungerà a 18. Al- tro Club di rilievo è il <strong>Golf</strong> Pas- siria, che ha festeggiato i suoi 15 anni di attività il 22 maggio scorso. Voluto dall’industriale del legno Karl Pichler (presi- dente ad honorem) e dagli al- bergatori di tutta la valle, si è trasformato da 9 a 18 buche nel 2002 con grande successo. Nel 1997, a Corvara, è stato realizzato il <strong>Golf</strong> Alta Badia a 9 buche, su precisa volontà de- gli albergatori. E’ aperto da giugno a ottobre e dai suoi green è possibile ammirare il Massiccio del Sassongher, il Gruppo delle Cir e del Sella e dalla buca 5 la Regina delle Do- lomiti: la Marmolada. Il <strong>Golf</strong> Lana, risalente invece al 1998, è frutto dell’espressa volontà dell’albergatore Johann Inder- st. Il Club si snoda sull’areale dei Conti Brandis, tra frutteti e vigneti ed è aperto da feb- braio a dicembre. Come di- menticare il <strong>Golf</strong> Club Rende- na, di Bocenago. Disegnato da Fulvio Bani, è stato inaugura- to nel 2001. Nei prossimi anni verrà portato a 18 buche, gra- zie alla disponibilità offerta dal Comune di Spiazzo, che ha già approvato il progetto. Il Rendena rappresenta un’intel- ligente recupero di una vasta area, adibita in passato a di- scarica, ora punto di riferi- mento turistico per tutte le Valli Giudicarie. Uno dei più bei golf alpini a 18 buche sotto il profilo scenografico è quello di Castelrotto Alpe di Siusi che, fra l’altro, è anche molto impegnativo. Voluto dalla fa- miglia Obkircher è stato inau- gurato nel 2007. Una citazione a parte merita il <strong>Golf</strong> Club Do- lomiti che, pur trovandosi in Trentino (a Sarnonico), gravi- ta anche nell’area dell’Alto Adige. E’ nato nel 1991 a 9 bu- che più 4 executive per affina- re i colpi. Nel 2003, sotto la re- gia di Michel Niedbala, archi- tetto francese di fama interna- zionale, presero inizio i lavori, conclusisi nel 2005, per trasfor- marlo in campo a 18 buche, mantenendo le 4 executive.