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dolomiti golF <strong>Cup</strong> <strong>2011</strong> | <strong>20°</strong> anno | inserzioni sui media<br />
Corriere dell'Alto Adige Venerdì 2 Settembre <strong>2011</strong><br />
Venerdì 2 Settembre <strong>2011</strong> Corriere dell'Alto Adige<br />
Cultura<br />
&Tempo libero<br />
L’attore turco<br />
di CLAUDIA GELMI<br />
Mentre questa sera la programmazione<br />
artistica del festival<br />
internazionale di danza contemporanea<br />
Oriente Occidente<br />
prosegue con lo spettacolo Taràn<br />
di Maristella Martella della<br />
compagnia salentina Tarantarte,<br />
in programma al teatro Sociale<br />
di Trento alle 21, il pomeriggio<br />
sarà dedicato agli approfondimenti<br />
delle tematiche legate al<br />
Mediterraneo. Alla sala conferenze<br />
del Mart alle 15, per il ciclo CineMareNostrum,<br />
sarà proiettato<br />
il film-documentario girato a<br />
Lampedusa Soltanto il mare, di<br />
Dagmawi Yimer, Giulio Cederna<br />
e Fabrizio Barraco. Seguirà alle<br />
17, per la sezione Linguaggi,<br />
l’incontro con la portavoce dell’Alto<br />
commissariato per i rifugiati<br />
dell’Onu Laura Boldrini,<br />
che parlerà di Immigrazione. Le<br />
È dedicata all’unità d’Italia la<br />
mostra fotografica di Francesca<br />
Witzmann che resterà esposta fino<br />
al 24 settembre nella hall del<br />
municipio di Laives. La fotografa<br />
bolzanina, nota per i suoi ritratti<br />
di personaggi famosi, dai campioni<br />
dello sport ai vip protagonisti<br />
della vita mondana, ha raccolto<br />
nella mostra Custodi dell’unità curata<br />
dalla fondazione Upad nell’ambito<br />
del Festival di Laives (ieri<br />
l’inaugurazione) una trentina di<br />
immagini dei Presidenti della Repubblica,<br />
scattate in occasione delle<br />
loro visite o soggiorni in Alto<br />
Adige nel corso degli anni.<br />
Da Francesco Cossiga a Oscar<br />
Luigi Scalfaro, da Carlo Azeglio<br />
Ciampi a Giorgio Napolitano, singole<br />
foto ricordano momenti significativi,<br />
come la visita di alcuni<br />
di loro al lager di via Resia a Bolza-<br />
Fouad Allam: «Medio Oriente, Ankara nuovo riferimento»<br />
Sociologo<br />
Khaled Fouad Allam, ricercatore, ex parlamentare<br />
dell’Ulivo, approda a Oriente Occidente a Rovereto<br />
dove parlerà di Israele, Palestina e rivolte arabe<br />
no. In una, la stretta di mano nel<br />
2004 tra il presidente emerito Scalfaro<br />
e Mike Buongiorno, una delle<br />
tante vittime passate dal lager bol-<br />
Anteprima L’inaugurazione della<br />
mostra a Laives che ospita le<br />
immagini di Francesca Witzmann<br />
ragioni della fuga dei giovani<br />
dalla sponda Sud.<br />
Si fa sempre più ricco, di anno<br />
in anno, questo settore del festival<br />
dedicato all’indagine socio-politica<br />
del panorama geografico<br />
portato in scena dalla<br />
danza. E quest’anno più che mai<br />
appare di un’attualità così puntuale,<br />
data l’area esplorata nella<br />
sua trentunesima edizione da<br />
Oriente Occidente, ovvero il Mediterraneo.<br />
Tra i tanti ospiti di<br />
Linguaggi anche il sociologo e ricercatore<br />
Khaled Fouad Allam,<br />
che approderà a Rovereto lunedì<br />
prossimo (sempre alle 17 alla<br />
sala conferenze del Mart), con<br />
l’intervento Lo sguardo di Israele<br />
e della Palestina di fronte alle<br />
zanino negli anni bui della guerra.<br />
Nel 2001 era stata la volta di Ciampi,<br />
nel 2008 seguì la visita del presidente<br />
Napolitano, le emozioni di<br />
quei momenti<br />
restano catturate<br />
dall’obiettivo<br />
della Witzmann.<br />
«Cossiga<br />
— racconta la<br />
fotografa —<br />
venne più volte<br />
in Alto Adige<br />
che mostrava di<br />
conoscere bene,<br />
come del resto<br />
la stessa lingua<br />
tedesca».<br />
Ma la maggioranza<br />
degli scatti sono dedicati ai<br />
ripetuti soggiorni nelle <strong>Dolomiti</strong><br />
fin dal 1978 di Sandro Pertini, il<br />
presidente più amato dagli italia-<br />
rivolte arabe. Effetti e prospettive.<br />
L’esperto di islamistica, nonché<br />
ex parlamentare dell’Ulivo<br />
ed editorialista per diverse testate,<br />
tratteggia qui un’analisi della<br />
situazione mediorientale e dell’assetto<br />
politico che si sta delineando<br />
in seguito alle rivolte<br />
arabe.<br />
In quale misura le trasformazioni<br />
in atto nel mondo arabo<br />
influiranno su Israele e Palestina?<br />
«Dal punto di vista del Medio<br />
Oriente, il mondo è cambiato totalmente<br />
in meno di sei-sette<br />
mesi. La cosa più preoccupante<br />
è il fatto che è venuto a mancare<br />
il ruolo dell’Egitto, che faceva da<br />
interfaccia tra il mondo arabo ed<br />
La mostra Gli inquilini del Quirinale nelle foto di Francesca Witzmann. «Pertini al Rasciesa, che emozione»<br />
Quando lanciavano i fiori al Presidente<br />
ni, che riuscì a conquistarsi con la<br />
sua schiettezza e civiltà la simpatia<br />
anche dalla popolazione locale<br />
di lingua tedesca. Alcune foto lo ritraggono<br />
nei momenti di riposo<br />
con l’inseparabile pipa, altre in<br />
una tipica stube tirolese impegnato<br />
nel gioco delle carte, altre ancora<br />
durante le sue infaticabili camminate<br />
per i sentieri dolomitici,<br />
con i pantaloni di velluto, gli scarponi<br />
e lo zaino sulle spalle, salutato<br />
e acclamato dalla gente, indistintamente<br />
dai valligiani e turisti<br />
che lo incontravano.<br />
«Una volta al rifugio Rasciesa ricordo<br />
che i bambini e le donne gli<br />
buttavano dei fiori. Ancora oggi<br />
da quelle parti ne conservano la<br />
memoria con emozione», rammenta<br />
Francesca Witzmann.<br />
Lucia Munaro<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Israele. Questa condizione tende<br />
ad amplificare i disequilibri e sta<br />
mettendo Israele in una situazione<br />
di pericolo, basti pensare ai<br />
recenti attentati e al fatto che esiste<br />
un gruppo di beduini estremisti<br />
che tentano di trasformare<br />
il Sinai in una specie di emirato.<br />
È dunque aumentata l’insicurezza.<br />
Nei Paesi arabi non ci sono<br />
ancora dei governi effettivi, perché<br />
non ci sono state elezioni da<br />
nessuna parte. Non sappiamo<br />
pertanto come si comporteranno<br />
nei confronti di Israele. Io sono<br />
preoccupato perché l’interfaccia<br />
che negoziava sempre tra<br />
Israele e Palestina è scomparsa e<br />
ora il negoziato è completamente<br />
paralizzato. La situazione di disequilibrio<br />
inoltre è mondiale:<br />
non vi sono solo le rivolte arabe,<br />
ma la crisi economica mondiale,<br />
l’assenza dell'Europa nelle strategie<br />
mediorientali».<br />
Anche gli Stati Uniti stanno<br />
perdendo influenza in questi<br />
processi?<br />
«La strategia Usa è sempre<br />
più attendista, gli Stati Uniti<br />
non ricoprono più la posizione<br />
che avevano anni fa e tendono a<br />
sposare il fatto che è l’incertezza<br />
che conduce i rapporti oggi. Il<br />
ruolo che avevano gli Usa fino a<br />
pochi anni fa nei confronti del<br />
Medio Oriente è pressoché<br />
scomparso. Vedo invece un nuovo<br />
attore politico prendere il<br />
ruolo di interfaccia nella questione<br />
mediorientale al posto dell’Egitto<br />
e degli Usa: è la Turchia,<br />
che si sta muovendo sia nei confronti<br />
della Siria che della Libia».<br />
Come si presentano le componenti<br />
politiche e religiose in<br />
questa fase di transizione?<br />
«I Paesi arabi si presentano<br />
con un forte nazionalismo da<br />
una parte e con partiti legati all’Islam<br />
non radicale dall’altra. Però<br />
i salafiti stanno comparendo<br />
13<br />
in quasi ogni Paese. La fratellanza<br />
islamica è molto presente in<br />
tutto il mondo arabo e questi<br />
gruppi stanno crescendo».<br />
Qual è la posizione di Israele<br />
rispetto a quanto sta accadendo,<br />
in particolare verso la vicina<br />
Siria?<br />
«La posizione di Israele in generale<br />
verso le rivolte arabe è di<br />
attesa, di prudenza, di fronte a<br />
uno scenario ancora ignoto. Se<br />
poi si guarda alla Siria, non si<br />
può non pensare alla questione<br />
del Golan, frontiera diretta con<br />
Israele».<br />
Lei ha scritto un manuale<br />
per difendersi dal razzismo,<br />
«Guida per difendersi dal razzismo.<br />
Dalla A alla Z», e il 20 settembre<br />
uscirà «L’Islam spiegato<br />
ai leghisti». Come trova l’Italia<br />
di fronte a questi mutamenti<br />
storici?<br />
«Ho sempre pensato che l’Italia<br />
non sia un Paese razzista, ma<br />
questo non significa che i razzisti<br />
non esistano. L’aria in tutta<br />
Europa non è molto positiva verso<br />
le minoranze etniche e religiose.<br />
L’Europa non sa definirsi e<br />
costruire uno spazio rispetto a<br />
queste minoranze. Non sa risolvere<br />
il problema del suo rapporto<br />
con l’Islam. La crisi economica<br />
e sociale e i cambiamenti geopolitici<br />
fanno si che ci troviamo<br />
in difficoltà a definire una nuova<br />
governance nazionale e mondiale.<br />
L’Europa è totalmente in<br />
crisi, non sa dove vuole andare,<br />
è afflitta da una crisi del consenso,<br />
non capisce ciò che vuole diventare<br />
rispetto al mondo. Non<br />
abbiamo una strategia globale<br />
del Mediterraneo. C’è un vuoto<br />
di pensiero rispetto a cosa fare<br />
di quest’area. Le rivolte arabe sono<br />
anche la prova del fatto che<br />
uno spazio euromediterraeneo,<br />
culturalmente e politicamente,<br />
non esiste».<br />
BZ<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA