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Caro carburanti e vendite a picco Ma c'è un mondo ... - La Repubblica

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la <strong>Repubblica</strong><br />

MARTEDÌ 24 GIUGNO 2008<br />

Dossier<br />

Peugeot 308 RCZ<br />

Nei momenti difficili il mercato<br />

riscopre le cosiddette nicchie,<br />

quei micro-settori - come ad<br />

esempio coupé e spider - che<br />

non conoscono crisi. Nella foto<br />

la Peugeot 308 RC Z Concept<br />

-27%<br />

FORD<br />

Ha il primato,<br />

a maggio,<br />

delle <strong>vendite</strong><br />

fra i costruttori<br />

esteri in<br />

Italia con<br />

14.392 <strong>un</strong>ità<br />

in calo del<br />

27,90%<br />

-22%<br />

OPEL<br />

In seconda<br />

posizione<br />

dietro Ford c’è<br />

la Opel con<br />

14.256 <strong>un</strong>ità<br />

immatricolate<br />

e <strong>un</strong> trend su<br />

base annua di<br />

—22,11%<br />

MARCO SCAFATI<br />

Per i costruttori non è<br />

emergenza, ma quasi. A<br />

pensarci meglio, tuttavia,<br />

potrebbe essere <strong>un</strong><br />

salutare ritorno alla realtà. Il<br />

mercato dell’auto nel nostro<br />

Paese, dopo i numeri roboanti<br />

e in <strong>un</strong> certo senso dopati del<br />

2007 (quasi due milioni e mezzo<br />

di automobili vendute), che<br />

lo hanno spinto fino ad <strong>un</strong> improbabile<br />

secondo posto tra<br />

quelli del Vecchio Continente,<br />

continua a ridimensionarsi.<br />

Confermando la tesi secondo<br />

cui senza gli “steroidi” di offerte<br />

speciali e Km zero (più volumi,<br />

meno profitto), il numero<br />

giusto per l’Italia sarebbe tra i<br />

2,2 e i 2,3 milioni di immatricolazioni<br />

annue. Il trend negativo<br />

è alimentato dal continuo calo<br />

delle <strong>vendite</strong>, che, secondo i<br />

dati diffusi dall’Unrae, nei primi<br />

cinque mesi del 2008 sono<br />

in flessione del 10 per cento rispetto<br />

allo stesso periodo della<br />

scorsa stagione: <strong>un</strong>a doppia cifra<br />

dovuta in gran parte all’andamento<br />

del mese di maggio<br />

(—17,56%), ai limiti del fallimentare.<br />

In soldoni, all’appello mancano<br />

circa 120.000 veicoli rispetto<br />

al 2007. Unica nota lieta,<br />

nello sconsolante panorama<br />

generale, la prestazione convincente<br />

del gruppo Fiat, che<br />

ha venduto circa <strong>un</strong> terzo di<br />

macchine in più. <strong>La</strong> situazione<br />

non è certo rosea negli altri<br />

paesi europei: la Spagna ha<br />

subìto la contrazione più forte,<br />

— 24,3 per cento, mentre la<br />

Germania si è assestata sul —<br />

6,2%. Solo la Francia è in controtendenza,<br />

con <strong>un</strong>a crescita<br />

del 7%. Tornando al nostro<br />

Paese poi, i numeri lasciano<br />

presagire <strong>un</strong> intero semestre in<br />

perdita, anche considerando il<br />

contemporaneo calo (intorno<br />

al 9,5%) nella raccolta degli ordini.<br />

Per ritrovare <strong>un</strong>a performance<br />

di <strong>un</strong> rosso così acceso<br />

bisogna andare indietro ai primi<br />

anni novanta, quando la debolezza<br />

della lira e l’incapacità<br />

Modelli<br />

&mercato<br />

della politica di sostenere l’economia<br />

del Paese non incoraggiavano<br />

certo le famiglie<br />

italiane, già stremate, all’indebitamento<br />

per l’acquisto di<br />

<strong>un</strong>’auto nuova. Oggi le cose, a<br />

livello macroeconomico, stanno<br />

in modo <strong>un</strong> po’ diverso. I<br />

problemi riguardano l’adeguamento<br />

sempre più virtuale<br />

dei salari al livello dei prezzi,<br />

con fisiologica contrazione dei<br />

consumi di beni non primari.<br />

<strong>Ma</strong> gli effetti sono più o meno<br />

gli stessi di allora, con la gente<br />

alla finestra in attesa di tempi<br />

migliori.<br />

D’altronde, col mutuo da pagare<br />

a fine mese che cresce<br />

sempre più, chi ha voglia di caricarsi<br />

pure l’onere di <strong>un</strong>a rata<br />

per la macchina nuova? Va bene<br />

che c’è anche il pagamento<br />

in contanti, ma in pochi possono<br />

permetterselo: circa il 70<br />

per cento degli acquisti era da<br />

ascrivere alla voce finanziamenti,<br />

ma l’aumento dei costi<br />

di accesso al credito ha fatto diminuire<br />

pure questa percentuale.<br />

Il <strong>mondo</strong> dell’auto, d<strong>un</strong>que,<br />

cerca di mettersi al riparo da<br />

@<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

www.anfia.it<br />

www.<strong>un</strong>rae.it<br />

www.trasporti.gov.it<br />

rovesci mica da ridere. Con<br />

<strong>un</strong>a serie di aggravanti da non<br />

sottovalutare, come l’eccessivo<br />

apprezzamento dell’euro<br />

sul dollaro. <strong>Ma</strong> soprattutto<br />

l’aumento dei prezzi del carburante,<br />

nella fattispecie il gasolio,<br />

ormai allo stesso livello<br />

della benzina. Fatto che ha<br />

sancito il quasi pareggio anche<br />

nel mix di <strong>vendite</strong>: 51,3% di auto<br />

a gasolio, 48,7% a benzina.<br />

Anche se sul ridimensionamento<br />

dei motori diesel ha pesato<br />

molto l’ann<strong>un</strong>cio dell’arrivo<br />

di nuovi modelli in linea<br />

con la normativa Euro 5, a partire<br />

dal luglio 2009, nonostante<br />

la data obbligatoria per la loro<br />

introduzione sia fissata nel<br />

2011: <strong>un</strong> azzardo che ha sortito<br />

l’effetto di allontanare ulteriormente<br />

chi aveva intenzione<br />

di acquistare, spaventato<br />

dalla possibilità di ritrovarsi<br />

sul groppone <strong>un</strong>’auto Euro 4 da<br />

dover lasciare in garage nei<br />

giorni di blocco del traffico.<br />

Vie d’uscita? Ogni riscossa<br />

parte dal prodotto, verrebbe da<br />

dire. Stando ai dati, qualche segno<br />

incoraggiante c’è: le <strong>vendite</strong><br />

di city car, economiche nella<br />

gestione e nei consumi, sono<br />

cresciute del 4 per cento nonostante<br />

la magra generale. Il caso<br />

della Fiat 500 spiega meglio<br />

di tutto questa tendenza (110<br />

mila consegne in <strong>un</strong> anno e oltre<br />

200 mila ordini). Anche modelli<br />

estrosi e per certi versi innovativi<br />

come i Crossover si<br />

stanno facendo largo, a testimonianza<br />

che nei momenti<br />

difficili la fantasia paga. Infine<br />

il lusso. Sarà <strong>un</strong> luogo com<strong>un</strong>e,<br />

ma più <strong>un</strong>’auto è esclusiva e<br />

meno risente delle intemperie.<br />

Non a caso, alc<strong>un</strong>e delle novità<br />

in arrivo si chiamano Ford<br />

Fiesta o Toyota IQ, <strong>picco</strong>le e intelligenti,<br />

così come Audi Q5 o<br />

Mercedes GLK, compatte e<br />

prestigiose. Per non parlare<br />

dell’attesa invasione delle varie<br />

Ford Kuga, Renault Koleos e<br />

Nissan Qashqai + 2. Chissà che<br />

il rilancio non parta proprio da<br />

qui.<br />

■ 23<br />

-19%<br />

VW<br />

Al terzo posto<br />

fra i costruttori<br />

esteri in Italia<br />

si piazza la<br />

Volkswagen<br />

con 13.493<br />

automobili<br />

immatricolate<br />

(—19,59%)<br />

-40%<br />

TOYOTA<br />

Sorpassata<br />

dalla Opel,<br />

Toyota ora è<br />

al quarto<br />

posto: con<br />

8.176 <strong>vendite</strong><br />

a maggio<br />

segna <strong>un</strong> calo<br />

del 40,92%

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