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Caro carburanti e vendite a picco Ma c'è un mondo ... - La Repubblica

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la <strong>Repubblica</strong><br />

MARTEDÌ 24 GIUGNO 2008<br />

VINCENZO BORGOMEO<br />

Ha piegato gli estremisti<br />

della guida sportiva, gli<br />

anziani che comprano<br />

solo ammiraglie e i giovanissimi<br />

che viaggiano in scooter.<br />

Ha espugnato capisaldi come<br />

quelli di supercar del calibro<br />

di Ferrari e <strong>La</strong>mborghini. Perfino<br />

in F1 ormai domina: il cambio<br />

elettronico o automatico ha conquistato<br />

tutti. O quasi: rimane<br />

<strong>un</strong>a nugolo di tradizionalisti che<br />

resiste come il generale Custer a<br />

Fort Apache ai suoi assalti. I motociclisti.<br />

A loro fa ancora schifo<br />

l’idea di saltare in sella e armeggiare<br />

con pulsanti e altre diavolerie<br />

elettroniche. Però l’industria<br />

delle moto ci prova e propone ormai<br />

a getto continuo trasmissioni<br />

prive di frizione. Motivo? Sono<br />

convinti che sarà questo il futuro,<br />

proprio come lo è stato per l’auto,<br />

grazie anche all’arrivo di potenziali<br />

clienti dal <strong>mondo</strong> degli<br />

scooter dove il concetto di “cambio”<br />

in pratica non esiste. Le nuove<br />

generazioni di motociclisti infatti<br />

sono cresciute solo con variatori<br />

automatici ed è probabile<br />

che anche alle vere moto chiedano<br />

la stessa facilità di guida.<br />

Il problema è che se in sella a<br />

<strong>un</strong>a moto hai <strong>un</strong>a guida facile<br />

normalmente significa solo <strong>un</strong>a<br />

cosa: ti stai annoiando a morte.<br />

L’emozione, si sa, rifugge il concetto<br />

di comfort e semplicità. Eppure<br />

è proprio sull’emozione che<br />

p<strong>un</strong>tano le ultime novità del settore:<br />

l’Aprilia <strong>Ma</strong>na e la Honda<br />

Il cambio<br />

Il cambio della <strong>Ma</strong>na ha <strong>un</strong><br />

comando a pulsante sulla<br />

manopola sinistra. Il pilota può<br />

così concentrarsi sulla guida<br />

senza mai dover pensare alla<br />

frizione<br />

In sella alla Playstation<br />

la moto cambia così<br />

DN-01. Un controsenso, certo,<br />

ma che nasce dalla considerazione<br />

del fatto che la prima vera moto<br />

senza frizione, la Yamaha<br />

FJR1300AS era troppo seriosa.<br />

Anche se il suo diabolico sistema<br />

YCC-S, ossia “Cambio assistito<br />

Yamaha” era (ed è) geniale: qui<br />

pensa a tutto <strong>un</strong> computer. Il pilota<br />

deve solo decidere se cambiare<br />

usando il pulsante a manubrio<br />

o il più tradizionale pedale<br />

del cambio perché la frizione è<br />

controllata da <strong>un</strong>a centralina<br />

elettronica. Certo, la Yamaha<br />

FJR1300AS costa <strong>un</strong>a fort<strong>un</strong>a, 18<br />

“Stradali” col cambio automatico: si<br />

passa in <strong>un</strong> baleno da <strong>un</strong>a marcia<br />

all’altra. Le idee di Honda e Aprilia<br />

mila euro, ma neanche gli 11 mila<br />

euro richiesti per <strong>un</strong>a DN-01 (a<br />

proposito, ma non si poteva trovare<br />

<strong>un</strong> nome decente?) non sono<br />

pochi. In tutti i casi il design, e<br />

le idee, delle nuove Aprilia-Honda<br />

sono di <strong>un</strong> altro pianeta. <strong>La</strong><br />

DN sembra <strong>un</strong> prototipo viaggiante,<br />

è bellissima, ma è piena di<br />

controsensi: è perfetta per la città<br />

ma pesa tanto, 270 kg; è perfetta<br />

per i viaggi ma non ha protezione<br />

aerodinamica; potrebbe affrontare<br />

l<strong>un</strong>ghi trasferimenti ma obbliga<br />

a <strong>un</strong>a posizione in sella<br />

con il busto eretto e le<br />

gambe protese in avanti. In<br />

più pur essendo l<strong>un</strong>ghissima<br />

non ha vani portaoggetti.<br />

Eppure alla Honda sono<br />

certi del suo successo, al<br />

p<strong>un</strong>to che, nonostante il prezzo,<br />

contano di venderne 1000<br />

@<br />

l’anno, con <strong>un</strong> singolare processo<br />

di prenotazione (che passa direttamente<br />

per la direzione della<br />

filiale italiana) per garantire il<br />

giorno preciso di consegna.<br />

Dal p<strong>un</strong>to di vista tecnico la<br />

DN la il motore della Deuville, <strong>un</strong><br />

bicilindrico di 680 cc da 61 Cv e<br />

<strong>un</strong>a innovativa trasmissione<br />

idromeccanica con frizione<br />

idraulica per passare da <strong>un</strong>a<br />

marcia all’altra in modo morbido.<br />

Il pilota può scegliere la mo-<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

www.hondaitalia.com<br />

http://world.honda.com/motorcycle/<br />

www.aprilia.it<br />

Quasi <strong>un</strong> Ufo<br />

<strong>La</strong> cosa più spettacolare della<br />

DN-01 è sicuramente il design,<br />

frutto di coraggiose scelte<br />

tecniche: la moto è bassa<br />

e l<strong>un</strong>ga ed è praticamente priva<br />

di protezione aerodinamica<br />

nonostante il cupolino.<br />

Spettacolari la forma del muso e<br />

la coda, due elementi ripresi da<br />

<strong>un</strong> prototipo di stile<br />

■ 51<br />

dalità automatica o quella sequenziale<br />

cambiando con <strong>un</strong><br />

colpo di pulsante.<br />

Più convincente invece l’Aprilia<br />

<strong>Ma</strong>na che al prezzo di 9300 euro<br />

propone <strong>un</strong>a snella e sportiveggiante<br />

naked di 850 cc da 76<br />

Cv piena di idee. Ossia <strong>un</strong>a vano<br />

porta casco ricavato al posto del<br />

serbatoio che è stato montato<br />

sotto la sella e <strong>un</strong>a dinamica di<br />

guida da vera sportiva. <strong>La</strong> <strong>Ma</strong>na è<br />

infatti <strong>un</strong>a specie di <strong>un</strong>a bruciasemafori<br />

imprendibile nel misto,<br />

capace di cambiare marcia in <strong>un</strong><br />

lampo. Anche qui il pilota può<br />

scegliere due modalità di f<strong>un</strong>zionamento,<br />

completamente automatizzata<br />

o sequenziale con pulsanti<br />

sul manubrio o con il classico<br />

pedale. Le marce sono sette e<br />

il gioco è in pratica infinito.<br />

Una cosa è certa: queste sono<br />

moto per giovanissimi perché se<br />

hai <strong>un</strong>a certa età ed hai sulle spalle<br />

tanti chilometri fatti in sella è<br />

inevitabile che alla prima staccata<br />

la mano a sinistra vada a cercare<br />

la frizione. E quando non la<br />

trova la sensazione non è proprio<br />

piacevole…<br />

In più dove vanno a finire le<br />

pieghe fatte con due dite sulla leva<br />

sinistra, pronte a salvarti la<br />

pelle nel caso il motore grippi di<br />

colpo? E tutto il divertente lavoro<br />

di frizione per evitare saltellamenti<br />

della ruota posteriore in<br />

scalata? Ecco, se siete pronti a rin<strong>un</strong>ciare<br />

a tutto questo (o meglio<br />

se non avete mai fatto cose del<br />

genere), la <strong>Ma</strong>na e la DN sono<br />

moto perfette per voi.<br />

Il portacasco<br />

Il vano portacasco della <strong>Ma</strong>na è<br />

montato al posto del serbatoio.<br />

Lo sblocco del vano è elettrico<br />

con <strong>un</strong> comando sul manubrio.<br />

Un blocco di sicurezza ne<br />

impedisce l’apertura accidentale

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