Elektro.it - DPR 554/99 - Associazione Armatori da Pesca di Molfetta
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Autoignizione<br />
La temperatura <strong>di</strong> autoignizione detta anche Autoign<strong>it</strong>ion temperature <strong>di</strong> un materiale solido, liquido o<br />
gassoso rappresenta la temperatura alla quale il materiale si autoincen<strong>di</strong>a e sostiene la combustione in<br />
assenza <strong>di</strong> scintille o fiamme.<br />
Propagazione <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o : irraggiamento, convenzione e conduzione<br />
La propagazione del calore avviene per irraggiamento, sotto forma <strong>di</strong> onde lunghe e <strong>di</strong>pende principalmente<br />
<strong>da</strong>ll’umid<strong>it</strong>à presente nell’aria.<br />
La propagazione per convenzione è dovuta ai moti ascendenti dell’aria cal<strong>da</strong> e <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> quella<br />
fred<strong>da</strong>.<br />
Il trasferimento <strong>di</strong> calore per conduzione o contatto è lim<strong>it</strong>ato agli strati in vicinanza.<br />
Grado <strong>di</strong> reattiv<strong>it</strong>à<br />
Alcune sostanze possono subire reazioni chimiche e fisiche durante la movimentazione ed il trasporto<br />
creando pericolo <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o e/o esplosioni.<br />
La reazione chimica può produrre calore che a sua volta può accelerare la reazione, può provocare<br />
l’emissione <strong>di</strong> un grande volume <strong>di</strong> vapore e la formazione <strong>di</strong> vapori infiammabili pericolosi per la<br />
salute e l’incen<strong>di</strong>o.<br />
A volte, piccole quant<strong>it</strong>à <strong>di</strong> prodotti chimici possono determinare autoreazione oppure reazione con<br />
l’aria e con certi metalli ed anche con l’acqua.<br />
La reazione <strong>di</strong> carichi particolari deve essere tenuta sotto controllo onde ev<strong>it</strong>are l’innalzamento della<br />
temperatura, la reazione può essere r<strong>it</strong>ar<strong>da</strong>ta con l’inertizzazione od aggiungendovi un prodotto chimico<br />
conosciuto come inib<strong>it</strong>ore.<br />
Classificazione degli incen<strong>di</strong> ed agenti <strong>di</strong> estinzione utilizzabili<br />
Secondo la normativa del Com<strong>it</strong>ato Europeo <strong>di</strong> Normalizzazione (CEN) e dell’Ente <strong>di</strong> Unificazione<br />
Nazionale Italiano (UNI) , gli incen<strong>di</strong> sono sud<strong>di</strong>visi in cinque classi in relazione al tipo <strong>di</strong> combustibile<br />
che li determina:<br />
CLASSE A:<br />
sono gli incen<strong>di</strong> <strong>di</strong> materiali soli<strong>di</strong> infiammabili e incandescenti come legname,<br />
carbone, carta, tessuti, trucioli, pelli, gomma e derivati, rifiuti che producono braci,<br />
il cui spegnimento presenta particolari <strong>di</strong>fficoltà.<br />
CLASSE B:<br />
sono gli incen<strong>di</strong> <strong>di</strong> combustibili liqui<strong>di</strong> e materiali soli<strong>di</strong> che possono liquefare e per<br />
i quali è necessario un effetto <strong>di</strong> copertura e soffocamento, quali petrolio, oli combustibili,<br />
oli minerali, benzine, alcool, solventi, grassi, ecc…<br />
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