Rotary Magazin 06/2013

ROTARY INTERNATIONAL
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Il Consiglio di Legislazione 2013
Mie personali riflessioni
Una vera marea di Rotariani provenienti
da 532 distretti Rotary si è riversata, dal 21
al 26 aprile, su Chicago, per dibattere e
decidere sulle proposte di emendamento
da apportare alla legislazione del Rotary
International e dei suoi club.
Il Consiglio di Legislazione (CoL) si
riunisce ogni tre anni per vagliare e
decidere sulle proposte presentate
dai Rotary Club, dai Distretti e dal
Consiglio centrale del RI. È, infatti,
l’organo legislativo del RI ed è l’unica
istanza che ha il potere di deliberare
e di apportare modifiche allo Statuto
del Rotary International, al Regolamento
del RI e allo Statuto tipo dei
Rotary Club. Ogni distretto delega un
suo rappresentante al «parlamento»
del Rotary, la voce dei Club in materia
di gestione dell’associazione.
Al CoL 2013 sono state presentate
complessivamente ben 277 proposte,
186 concernevano modifiche di
Statuti, regolamenti e direttive, 91
erano semplici suggerimenti al
Board. Una speciale commissione
giuridica ha respinto 77 proposte
perché irricevibili per vizio di forma o
per contenuto non pertinente. Durante
una quarantina di ore sono state,
quindi, dibattute ben 200 proposte,
150 proposte di emendamento e 50
risoluzioni (suggerimenti al Board).
Non entro nel merito delle decisioni
prese. Sul sito www.rotary.org sotto
la voce «soci/Consiglio di Legislazione/Risultati
non definitivi del voto del
Consiglio di Legislazione» si può trovare
un esaustivo elenco di tutte le
proposte approvate. Vorrei invece
formulare alcune mie personali riflessioni
su questa indubbiamente
mia gratificante esperienza di delegato.
È stato detto che la democrazia è la
peggior forma di governo, eccezion
fatta per tutte quelle forme che si so-
Impressioni dal COL 2013.
Foto: RI
no sperimentate fino ad ora, disse
Churchill (che poi aggiunse «la democrazia
funziona quando a decidere
siamo in due e l’altro è malato»).
dente ha fatto sì che miracolosamente
venerdì a mezzogiorno, senza accelerazioni
o forzature si giungesse al
traguardo stabilito: dibattere e decidere
su tutte le 200 proposte.
I 532 delegati del CoL rappresentano
circa 170 Paesi con culture, credi,
consuetudini, valori e convinzioni
molto diverse tra loro. Qui è davvero
L’aspetto più critico che si è evidenziato
palesemente durante i lavori e il
problema della rappresentatività proporzionale
rappresentata tutta l’umanità. È,
al numero dei soci di ogni
quindi, inevitabile
singolo delegato.
democrazia
Nel mondo oggi
noi abbiamo circa
e fisiologico, che
non sia facile giungere
a delle decisioni che soddisfino 14 000 Rotary Club con meno di 20
larghi strati del mondo rotariano. La soci, 4000 con meno di 15 soci e addirittura
80 Club con non più di 8 so-
procedura dei lavori, molto pragmatica,
formale, inflessibile, cronometrica,
rigidamente oggettiva e rispetto-
oltre 100 Club, magari grandi, quindi
ci. Ci sono Distretti troppo grandi con
sa di tutti i pareri, equilibrata fino all’inverosimile
nel tutelare le opinioni molto piccoli con una ventina o me-
con tantissimi soci e Distretti piccoli e
pro e contro una proposta, appare no di Club, magari anche molto piccoli,
quindi con pochissimi soci. Tut-
quasi militaresca e diventa qua e là
faticosa e logorante per la molteplicità
delle mozioni d’ordine e dei camente
dal numero di Club e/o di soci
tavia ogni Distretto, indipendentevillismi.
Tuttavia l’abilità del Presi-
è rappresentato da un solo delegato.
ROTARY SUISSE LIECHTENSTEIN JUNI 2013