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AUF DEM ABSTELLGLEIS - tages anzeiger

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24. Mai 201313PassaparolaGedichtSchauen Sie dochim Internet!ISchauen Sie doch im Internet!Klicken Sie sich doch dort mal durch!Befehlsspracheoder soll es ein nützlicherHinweis sein?Ich möchte eine Fahrkarte kaufenDas können Sie einfacher im Internet!Ich brauche ein Ersatzteil fürdieses GerätDas finden Sie schneller im Internet!Ich benötige Geld für ein ProjektPosten Sie Ihr Anliegen doch imInternet!Ich suche einen neuen und besserenJobSuchen Sie doch effizient in derInternetplattform!Ich brauche eine bezahlbare WohnungSuchen Sie erfolgreicher imImmoScout!Es dürstet mich nach einerschönen FrauKleiner, schau doch mal imGrossen Netz!IINun sitze ich alsoich armer Torvorzugsweise vor dem Schirmauf dem Angebotein einer beständigen Flutdurch den Raum schwirrenLiegt alsoim Klickendes Menschen Glück?Ivo Zanoni, Neggio/BaselCannocchialeNICHT JEDE STRAHLENDE WILDSAU IST GLÜCKLICHvon Rolf AmgartenWortschatzUNA PAGINA DI STORIA LOCALE ASSOLUTAMENTE DIMENTICATATempo fa, in un vecchio album, mia moglie ha trovatoun’immagine in bianco e nero che mi ha subito mostrato.Raffigurava delle donne con una divisa a righe chericordava vagamente una situazione di prigionia. In unarticolo per una rivista, l’ha così descritta: “La fotografiamostra un gruppo di ragazze e giovani donne vestitequasi tutte allo stesso modo, con una sorta di grembiule-divisaa righe, attorno ad una suora seduta nel mezzocon la veste nerissima su cui spicca un crocifisso,presenza decisa nel grigiore dell’insieme. Tutte le ragazzesono pettinate con i capelli raccolti in un’invisibilecrocchia. Quelle della prima fila, sedute attorno allareligiosa, hanno le mani in grembo; quelle in piedi,disposte su diverse file, le braccia abbandonate lungo ilfianco. (…) È l’immagine di un gruppo di ragazze verzaschesiche negli anni Trenta si trovava a lavorare inuna fabbrica tessile a Münchwilen, nel canton Turgovia,soggiornando nel convitto adiacente retto dallesuore della congregazione di Santa Croce di Menzingen”.a cura di Giò RezzonicoUna pagina di storia, a cavallo tra Otto e Novecento, chevale la pena di ripercorrere. In quel periodo nella Svizzeratedesca erano attive numerose industrie del settoretessile, e per fronteggiare il fabbisogno di manodoperasi faceva capo a ragazze che provenivano dal Ticino edal Nord Italia, anche perché i salari erano bassi e lecondizioni di lavoro dure e quei posti di lavoro non eranopiù considerati attrattivi dalle operaie della regione.Le ragazze venute da fuori soggiornavano nei convittisorti accanto alle fabbriche; tra di esse anche mia suocerache trascorse a Münchwilen ben quattro anni senzamai tornare a casa.Nel 1910 nella Svizzera centrale e orientale vi erano unasessantina di convitti del genere, dove vivevano 3500donne, la maggior parte minori di 20 anni. Le ragazzinevenivano accolte a 14 anni su raccomandazione deiparroci delle valli. I genitori le lasciavano partire perchérassicurati dalla presenza delle suore che garantivanoun’educazione cattolica. Dal canto loro, le giovanitentavano di migliorare la loro sorte e quella delle loroWildsauen essen gerne Eicheln und Pilze. Pilze assimilierengerne Fremdstoffe und Fremdstoffe können beispielsweiseauch Cäsium-137-Isotopen sein. Dieserkünstliche Betastrahler hat eine Halbwertszeit von 30Jahren und ist ein Produkt der Kernspaltung und sollteeigentlich drinnen bleiben. Beim Zerfall entsteht Energieund Barium. Nach dem Fukushima-Unglück fandensich hohe Cäsium-137 Dosierungen auf Japans Landwirtschaftsböden.Wenn sich aber im italienischen Vercellioder Val Vigezzo in der Nähe der Centovalli Cäsiumverstrahlte Wildschweine finden, verwundert das undlässt Fragen offen. Vercelli liegt im Piemont und Vigezzoist das Tal der uns direkt benachbarten Provinz Verbano-Cusio-Ossola.Nun stellen sich die nationalen und regionalen italienischenMedien die Frage, was denn die Ursache derstrahlenden Wildschweine sein könnte, in deren Muskelgewebesolche Spuren gefunden worden sind.Im Angebot stehen vier Theorien. Die eine besagt, dasshalt die Wildschweine gerne graben und deshalb vielleichtin unteren Erdschichten noch Rückstände aus demin der Ukraine gelegenen defekten Meiler Tschernobylnach dem Reaktorunfall von 1985 vorgefunden haben,welche durch Wind und Regen in diese Böden transportiertworden seien. Eine andere Theorie besagt, dass dieWildsauen bewusst zur Jagd hochgezogen worden seien.Bei ihrer Mast sei Futter aus dem Osten Europas verwendetworden, das möglicherweise verstrahlt gewesensei. Eine dritte meint, dass sie einfach zuviel verseuchtePilze gegessen hätten. Aus Bloggerkreisen kursiert eineTheorie, wonach die Wildsauen den Boden durchwälzthätten und vielleicht auf illegale Deponien für radioaktivenAbfall gestossen seien. Auch solche Sachen sollenvorkommen, wie die jüngsten Meldungen zu Meeresverklappungenvon Atommüll suggerieren lassen. In Vercellibefindet sich übrigens eine Ausbildungsbasis derUS-Armee und in Aviano im Friulischen Veneto sollenmehrere Atomraketen der US-Luftwaffe stationiert sein.Aber es ist kaum anzunehmen, dass Wildsauen in Militärcampsgraben durften. Die Wildschweine sind übrigensnicht an Verstrahlung gestorben, sondern sie wurdenOpfer von Verkehrsunfällen. Mancherorts gibt esden Brauch, die Tiere nicht mit der Flinte, sondern mitdem frontverstärkten Jeep zu jagen. Bei einigen Tieren,welche in der Autopsie landeten, konnte die Verstrahlungnachgewiesen werden.In der Rubrik Cannocchiale blickt dieTZ über die Grenze nach Italienfamiglie, solitamente molto povere. Ma l’esperienza,per molte di loro, si rivelò poco felice, soprattutto a causadei rigidi metodi educativi delle suore più ispiratialla vita conventuale che non a quella di un convitto.Questa interessante pagina di storia locale è stata ripercorsain un incontro organizzato dal Museo della ValleVerzasca in collaborazione con la Società storica locarnese.Relatrice la storica Yvonne Pesenti, direttrice diMigros cultura, che all’argomento aveva dedicato attenzionenel corso del suo lavoro di dottorato. Pesenti hacommentato le immagini di un filmato realizzato assiemeal regista ticinese Werner Weick per la Televisionedella Svizzera italiana alla fine degli anni Ottanta. Dopoaver ricordato come la storia di queste giovanissime lavoratricisia stata assolutamente dimenticata dalla storiografiaufficiale, ha spiegato come questa emigrazionenon ha permesso alle ragazze di emanciparsi socialmente,di apprendere una nuova lingua (era loro proibitoparlare tedesco) e di stabilire rapporti sociali costruttivia causa di una disciplina eccessivamente rigida.raffigurava: stellte daruna divisa a righe: eine gestreifte Uniformprigionia: Gefangenschaftgrembiule-divisa: Schürze-Uniformuna suora: eine Nonnepettinate: gekämmtcrocchia: Haarknotenragazze verzaschesi: Verzasca-Mädchenuna fabbrica tessile: eine Stofffabrikconvitto: Internatripercorrere: noch einmal durchgehenil fabbisogno: der Bedarfmanodopera: Arbeitskraftmia suocera: meine Schwiegermuttersu raccomandazione: auf Empfehlungparroci: Pfarrerla loro sorte: ihr Schicksalsi rivelò: erwies sichrigidi metodi educativi: strenge Erziehungsmethodenvita conventuale: Kloster-Lebenun incontro: ein Treffenlavoro di dottorato: Doktorarbeitgiovanissime lavoratrici: sehr junge Arbeiterinnendimenticata: vergessenstoriografia: Geschichtsschreibungnon ha permesso: nicht erlaubt hatproibito: verbotenAnzeige

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