PDF (tesi dottorato ROTIROTI) - FedOA - Università degli Studi di ...
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Un caso particolarmente interessante è quello in cui i legami con l’idrogeno sono sostituiti<br />
con legami Si-C i quali sono molto stabili sia rispetto alle variazioni <strong>di</strong> temperatura sia<br />
rispetto alle interazioni con gruppi nucleofili che hanno grande potere ossidante.<br />
Per in<strong>di</strong>viduare la procedura <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica chimica della superficie <strong>di</strong> silicio poroso in grado<br />
<strong>di</strong> ancorare in modo covalente le molecole sonda, sono state sperimentate quattro<br />
tecniche <strong>di</strong> funzionalizzazione dei <strong>di</strong>spositivi ottici:<br />
1. una funzionalizzazione chimica ad opera dei reattivi <strong>di</strong> Grignard;<br />
2. una funzionalizzazione fotochimica, indotta da ra<strong>di</strong>azione ultravioletta e condotta<br />
in atmosfera inerte immergendo il campione in una soluzione <strong>di</strong> estere<br />
succinimmi<strong>di</strong>co <strong>di</strong> acido undecenoico;<br />
3. una funzionalizzazione in situ, ottenuta introducendo il linker organico, sotto<br />
forma <strong>di</strong> acido carbossilico, <strong>di</strong>rettamente nella soluzione <strong>di</strong> attacco<br />
elettrochimico;<br />
4. una funzionalizzazione della superficie del silicio poroso ossidata ad opera <strong>di</strong><br />
alcossi silani.<br />
Per analizzare la composizione superficiale del PSi si utilizza la tecnica della spettroscopia<br />
infrarossi a trasformata <strong>di</strong> Fourier (FTIR), che permette <strong>di</strong> acquisire informazioni sia<br />
quantitative sia qualitative riguardo alla chimica della superficie. In Figura 9 è mostrato un<br />
esempio <strong>di</strong> caratterizzazione prima e dopo il processo <strong>di</strong> funzionalizzazione, si monitora la<br />
scomparsa dei picchi caratteristici del PSi appena prodotto (SiH a 2100cm -1 ) a favore della<br />
comparsa <strong>di</strong> quelli caratteristici del linker chimico utilizzato.<br />
% Riflettività<br />
140<br />
120<br />
100<br />
80<br />
60<br />
40<br />
20<br />
0<br />
Bragg appena prodotto<br />
Bragg dopo funzionalizzazione con UANHS<br />
2855-2929 cm -1 CH 2<br />
1723 cm -1<br />
O-C=O<br />
1641-1563 cm -1<br />
succinimmide<br />
1288 cm<br />
-20<br />
4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000<br />
-1 1038 cm<br />
CN; C=O<br />
-1<br />
N-O<br />
numero d'onda (cm -1 )<br />
Figura 9: spettro FTIR <strong>di</strong> un <strong>di</strong>spositivo in PSi prima (nero) e dopo (rosso) la funzionalizzazione chimica.<br />
Sulla base dei gruppi funzionali <strong>di</strong>sponibili sulla sonda da immobilizzare (DNA singola<br />
eliche, proteine, enzimi), è possibile in<strong>di</strong>viduare una procedura <strong>di</strong> passivazione chimica<br />
adatta al processo <strong>di</strong> funzionalizzazione: per esempio, è possibile funzionalizzare la<br />
superficie del silicio poroso con un silossano -NH2 terminale in modo da consentire<br />
l’ancoraggio <strong>di</strong> biomolecole o crosslinker carbossi terminali. In Figura 10 si riporta uno<br />
schema dei passaggi <strong>di</strong> funzionalizzazione a partire dal PSi appena prodotto fino<br />
all’immobilizzazione delle sonde molecolari.<br />
2100 cm -1 SiH<br />
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