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N. 2 - F ebbraio 2006 P oste Italiane S. p. A. - Parrocchia di Chiari

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sto amico che viene dall’America.Robert è un tipo simpaticoanche se qualche volta parlain maniera tanto svelta che, piùche americano, sembrava ostrogoto(almeno così ha detto miomarito). Qualche difficoltà nelletraduzioni non ha impedito didivertirci insieme a lui: mia figliaFederica aveva sempre il vocabolarioa portata di mano, perogni evenienza. Semmai è statoun problema il maltempo che siè scatenato da noi proprio mentreerano qui gli americani: a Veneziain gita diluviava, sul lagod’Iseo faceva un freddo becco eper la gita a Torino Valdocco, neiluoghi di don Bosco, c’era unanebbia che non si vedeva a unpalmo dal naso. Non solo io, maanche gli altri genitori che ospitavanoi ragazzi, abbiamo dovutovestirli un po’ più pesanti: loroerano arrivati in Italia pensandoal clima mediterraneo e invece sisono trovati in pieno inverno!Quanto a problemi alimentari,con Robert a tavola, non cene sono davvero stati. Io e i genitoridi Luca (un altro ragazzodi Samber) dove spesso è rimastoa cena abbiamo solo dovutoaumentare le dosi: mai vistomangiare di tutto con un appetitocosì tosto! E alla fine Robertha fatto spesso i complimenti allanostra cucina.Ma, in questo soggiorno degliamericani, veramente ho fattoanche da taxista nei vari spostamentie, di notte, per via delfuso orario (sono 9 ore in menoda qui a San Francisco) bisognavaanche rispondere alla mammadi Robert che voleva saperevia e-mail cosa succedeva al suo“bambino”, qui da noi. Con Robertche dal divano mi suggerivasempre la stessa risposta. Anzi,qualche volta era solo un segnoper dire “Tutto ok”. Come, nelcomplesso, posso dire anch’io diquesta avventura fuori programmain famiglia, impegnativa, madivertente.Gabriella Brignoli TurottiLa pace parlain tutte le lingueÈ questo il titolo che abbiamo sceltoper il mese della pace 2006.Siamo partiti dal desiderio di un incontrocon le diverse comunità straniereche fanno ormai parte dellanostra città. Ci siamo chiesti se nonfosse possibile trovarsi e pregare insiemeper la pace, ognuno con il propriostile, con le parole ed i segni dellapropria religione, ma accomunatidalla fede in Dio e dalla tensioneverso la pace, desiderio profondo diogni essere umano al di là delle appartenenzeculturali etniche e religiose.Il confronto con persone che giàhanno intrapreso esperienze di questotipo da un lato ci ha fatto comprenderele difficoltà di un simile percorso,dall’altro ci ha confermato nell’ideache questa sia in realtà la stradada costruire per tutti coloro chevogliono un futuro di pace.I primi passi in questa direzione sonol’incontro, nella disponibilità alla conoscenzareciproca libera dai pregiudizi,e l’avvio di un dialogo reciprocamenteattento e rispettoso. Sonoquesti gli obiettivi che abbiamo tenutopresenti per organizzare i tre incontriproposti nel mese di febbraio.La fase di progettazione è già stataper noi occasione di incontro condivisionee dialogo anche con personedi culture diverse, tutti ci siamo riconosciutinelGruppo iniziative paceCentro Giovanile 2000 ChiariIl testo che segue è tratto dalla rivistadel Sermig (Servizio Missionariogiovani) di Torino. Ve lo proponiamocome occasione di riflessione e comeinvito alla partecipazione:“Ci sentiamo responsabili e vogliamocaricare la pace sulle nostre spalle. Èper questo che tentiamo la strada deldialogo, disposti a cambiare qualcheidea, qualche comportamento perchéci sta a cuore il futuro di tutti.Il dialogo è un segno dei tempi. Questoè il tempo in cui i buoni devonoincontrarsi e costruire un futurodi pace.I buoni non credenti, i buoni cristiani,i buoni ebrei, i buoni musulmani,i buoni di qualsiasi appartenenza etnica,politica e religiosa scelgono insiemela bontà che disarma e che èl’unica chiave per incontrare e dialogarecon l’uomo, per essere ricercatoridi giustizia, di pace, di perdono,di solidarietà”.Incontrarsi e dialogareper costruire un futuro di paceVenerdì 3 febbraioore 20.45La pace nelle religioniInterverranno:Don Fabio Corazzinadi Pax ChristiHamza Roberto Piccardodell’Unione ComunitàIslamiche ItalianeSatokh Singhdella Comunità SikhVenerdì 10 febbraioore 20.45La pace in musica e poesiaSuoni parole e danze di tante cultureDomenica 19 Febbraioore 15.30La pace nelle esperienze concretedi incontro e dialogoL’esperienza della comunità ebraicopalestinese di Nevè Shalom Wàhat asSàlam, con Franca Ciccolo FabrisL’esperienza di preghiera interreligiosaa Brescia, con Francesco MusolinoL’esperienza sirianaTutti gli incontri si terrannoa Chiari presso il Cg 2000,via Tagliata 2I genitori con “piccoli”al seguito potranno contaresul Clan Fuoco del gruppo Scout,ottimi baby-sitter23

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