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GIACOMO MOZZI<br />

ARTISTI in<br />

VERSILIA


GIACOMO MOZZI<br />

ARTISTI in<br />

VERSILIA<br />

Introduzione<br />

LODOVICO GIERUT


COLLANA<br />

Artisti in Toscana<br />

18<br />

Diretta da<br />

FABRIZIO BORGHINI<br />

Coordinamento editoriale<br />

LUCIA RAVEGGI<br />

Il volume è realizzato da<br />

Iª edizione agosto 2015<br />

ISBN 978-88-6039-356-2<br />

Tutti i diritti riservati<br />

© Copyright Associazione Toscana Cultura<br />

e Masso delle Fate Edizioni<br />

Masso delle Fate Edizioni<br />

Via Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)<br />

www.massodellefate.it<br />

Finito di stampare nel mese di agosto 2015<br />

presso la Nova Arti Grafiche<br />

Via Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)<br />

www.novaartigrafiche.it<br />

In copertina:<br />

Particolare della statua di Anna Chromy “Controvento”<br />

posizionata all’ingresso del pontile di Forte dei Marmi<br />

(Foto Giacomo Mozzi)<br />

Nel retro di copertina:<br />

Una foto in controluce al tramonto di una statua di Libero Maggini<br />

collocata sul Muraglione di Viareggio<br />

(Foto Giacomo Mozzi)


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Artisti in <strong>Versilia</strong> altro non è che un<br />

simbolico omaggio nei confronti<br />

di un territorio che da sempre è sia un<br />

punto di partenza per molti, sia di arrivo<br />

per altri – per la pittura, la scultura,<br />

la fotografia... – dato che è un luogo<br />

sempre in ascesa, ma già<br />

consegnato alla Storia dell’Arte dai<br />

vari Henry Moore, Pietro Annigoni,<br />

Igor Mitoraj, Lorenzo Viani, Galileo<br />

Chini, Franco Miozzo, Carlo Carrà,<br />

Giuseppe Viner..., posto tra le estreme<br />

propaggini di Forte dei Marmi verso<br />

nord, e il lago di Massaciuccoli di pucciniana<br />

memoria a sud.<br />

Si tratta di un pulsante contenitore,<br />

peraltro geograficamente non enormemente<br />

ampio il quale, nonostante<br />

mutamenti di vario ordine, è ormai famoso<br />

nel mondo per le soste di pensiero,<br />

per i positivi incontri anche delle<br />

diversità tecnico/estetiche, e poi c’è il<br />

marmo e il bronzo dei tanti laboratori<br />

e delle fonderie, le Apuane michelangiolesche<br />

di Stazzema e di Seravezza<br />

dalle bianche ferite, la <strong>Versilia</strong>na verde,<br />

le distese sabbiose viareggine e camaioresi<br />

e pietrasantesi e fortemarmine, i<br />

fremiti olivati delle colline tutte, comprese<br />

quelle del massarosese, la storia<br />

e le tradizioni dei sette Comuni che<br />

compongono la <strong>Versilia</strong>, a far vivere,<br />

raggrumando in modo diretto o indiretto<br />

su carta e su tela e con le materie<br />

più varie una sommatoria di emozioni<br />

e sensazioni, esperienze e sogni e altro<br />

ancora.<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong> non è un’arida elencazione<br />

di nomi noti o poco conosciuti<br />

(per scriverne in maniera esaustiva<br />

servirebbero, in verità, migliaia di pagine<br />

di cronaca e di critica d’arte),<br />

bensì una spontanea onestissima<br />

unione che fa onore a quel grande palcoscenico<br />

in cui l’Arte cerca di rallentare<br />

i nostri giorni frettolosi, presi<br />

come siamo dal vivere e dal sopravvivere<br />

in un odierno scontro/incontro di<br />

luci e di ombre.<br />

Lodovico Gierut<br />

Scrittore e critico d’arte<br />

3


LIBUSE BABAKOVA<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

136 Variazioni sul tema, 2014, acrilico su tela,<br />

cm. 80x80<br />

Libuse Babakova, d’origine<br />

cecoslovacca, da oltre<br />

trent’anni naturalizzata italiana.<br />

La sua formazione artistica si<br />

sviluppa nell’ambito di scuole<br />

ad indirizzo umanistico e<br />

musicale che ha svolto con<br />

successo nelle strutture scolastiche<br />

ed universitarie del<br />

suo paese d’origine, dove ha<br />

conseguito la laurea in Storia<br />

e Musicologia all’Università<br />

Purkyne di Brno, sua città natale.<br />

Nel corso degli anni la sua attenzione si è<br />

spostata sulle arti visive, focalizzandosi sulla<br />

pittura con produzioni di opere a sfondo<br />

figurativo, realizzate con tecnica ad olio, ad<br />

acrilico ed a pittura su vetro. Con la permanenza<br />

in Italia, la sua arte si è arricchita di<br />

elaborate tecniche espressive e di nuove<br />

esperienze, che man mano l’hanno indotta<br />

a lasciare il percorso figurativo, avviandola<br />

56 Intrusioni, 2013, acrilico su tela, cm. 30x30<br />

verso linguaggi più attuali e<br />

meglio inquadrabili nell’area<br />

dell’espressività contemporanea.<br />

Le sue recenti opere<br />

potrebbero trovare riferimento,<br />

quale punto di partenza,<br />

nella correntemente<br />

“Action Painting”, ma la Babakova<br />

si muove con elaborazioni<br />

cromatiche e configurazioni<br />

geometrico spaziali<br />

del tutto personali ed originali,<br />

conferendo alla nostra<br />

artista il merito di essere definita<br />

una pittrice in progressiva<br />

evoluzione, culturalmente preparata e<br />

degna di attenzione.<br />

Dal 2014 entra a far parte dell’associazione<br />

artistica Antica Compagnia del Paiolo e del<br />

Circolo Artistico “Casa di Dante”.<br />

Nel dicembre 2014, nel Salone dei Cinquecento<br />

in Palazzo Vecchio a Firenze, le è stato<br />

conferito il Fiorino d’Argento (XXXII Premio<br />

Firenze).<br />

libuse.babakova@gmail.com<br />

www.libusebabakova.com<br />

5


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

LIBUSE BABAKOVA<br />

111 Intermezzi rusticani, 2014, acrilico su tela, cm. 50x70<br />

162 Silenzi in Diesis, 2015,<br />

acrilico su tela, cm. 40x40<br />

6


MAURO BARONCINI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

La bellezza della musica, 2014, olio su tela, cm. 70x100<br />

Fedele alla miglior tradizione figurativa<br />

italiana, di costruire e coltivare la pratica<br />

pittorica sulle solide basi del disegno e<br />

dello studio del vero, Mauro Baroncini ci<br />

mostra al contempo come l’entusiasmo e la<br />

passione per l’arte abbia continuamente<br />

arricchito il suo percorso. Non si è fermato<br />

ai risultati pur edificanti raggiunti nel ritrarre<br />

con contorni più vividi della realtà i suoi<br />

paesaggi, le nature morte; è andato oltre e<br />

si è rimesso in gioco affrontando il difficile<br />

tema della figura umana. Le sue opere ora<br />

argomentano non solo col realismo di scene<br />

o di nudi o di volti, né solo con la bellezza,<br />

ma si qualificano ed impongono per un<br />

loro peculiare carattere, forte, dirompente,<br />

carico di energia ed abilmente sostenuto da<br />

un tessuto pittorico che unisce alla plasticità<br />

gli scontri emozionali di luce e d’ombra.<br />

Roberta Fiorini<br />

Nato a Pontassieve il 13 giugno 1944 vive a<br />

Firenze ed opera a Dicomano. Ha frequentato<br />

l’Istituto d’Arte; già membro del GADA<br />

negli anni Settanta, oggi socio del gruppo<br />

Dalle Terre di Giotto e dell’Angelico. La pittura<br />

di Mauro Baroncini esalta il particolare,<br />

evidenzia l’inquadratura passando da un<br />

soggetto all’altro con estrema facilità.<br />

Cell. 348 9172065 - maurobaroncini@yahoo.it<br />

Blog: maurobaroncinipittore.blospot.com<br />

7


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

FEDERICA BERNER GHEZZI<br />

Nata a Lucerna (CH) il 14 maggio<br />

1949. Dopo studi ed esperienze<br />

nel campo della grafica arriva tardi<br />

alla pittura, da cui si è sentita attratta<br />

e che ha sempre coltivato, fin dalla<br />

più giovane età. Negli anni recenti si<br />

è dedicata alla celebrazione di Brera<br />

e dei suoi artisti, creando l’installazione<br />

“Maestri di Brera” che ha portato<br />

in giro per il mondo: New York,<br />

Shanghai e Bruxelles e si concluderà<br />

in ottobre a Milano, al Jamaica per<br />

Expo 2015.<br />

“Uno dei caratteri più spiccati nella<br />

pittura di Federica Berner Ghezzi è<br />

la capacità di assecondare la definizione<br />

figurativa dei suoi soggetti –<br />

che, originalmente, nel ciclo di opere<br />

più recente, vedono protagonista “il<br />

miglior amico dell’uomo”, il cane –<br />

arricchendola con una stesura della<br />

materia cromatica alla quale spesso<br />

attribuisce qualità espressive persino<br />

informali stabilendo così un efficace<br />

equilibrio tra sintesi ed eloquenza.<br />

Pochi elementi narrativi bastano infatti<br />

alla Berner per catturare il senso<br />

di movimento e la suggestione spaziale<br />

e riportarci, delle forme e della<br />

scena, il valore emozionale che li dice<br />

essere frammenti di realtà dei quali<br />

esalta - nella sapiente stratificazione<br />

di colore e luce, nel gioco di vibrazioni cromatiche<br />

- il ruolo poetico dell’immagine e del “ritratto”<br />

nutrendo il dato realistico di più autentica affettività.”<br />

Roberta Fiorini<br />

Via del Lauro, 10 – 20121 Milano - Cell. +39 348 9801117<br />

federica.berner@gmail.com - info@federicaberner.net - www.federicaberner.net<br />

8


ADUA BIAGIOLI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Blanc, acrilico su tavola, cm. 40x64<br />

Artista, scrittrice e poeta, vive a Pistoia.<br />

Consegue il diploma di maturità artistica<br />

presso il Liceo Artistico P. Petrocchi di<br />

Pistoia e dopo un corso di pittura all’Accademia<br />

di Belle Arti a Firenze ottiene la specializzazione<br />

di Operatrice Culturale rilasciata<br />

dalla Regione Toscana. Segue il corso<br />

di laurea in Lettere e Filosofia all’Università<br />

di Firenze con indirizzo critica del cinema.<br />

Scrive recensioni su cinema, arte e letteratura,<br />

partecipando a reading di poesia e<br />

concorsi letterari a livello nazionale e internazionale.<br />

Resta in contatto con una visione poliedrica<br />

ampia e totale delle arti e della letteratura,<br />

presente in diverse riviste d’arte e antologie<br />

letterarie.<br />

stellinavu@yahoo.it - audabi2008@yahoo.it<br />

www.aduabiagioli.it - Presente sui social FB e su TW<br />

9


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

SIMONE BILIOTTI<br />

Scultore fiorentino, si è formato a<br />

Pietrasanta nei migliori studi della<br />

<strong>Versilia</strong>, sotto la guida di artisti di livello<br />

internazionale. Scolpisce marmi<br />

pregiati e rari tra cui il portoro, il nero<br />

del Belgio, il marmo bianco di Carrara,<br />

l’alabastro blu, l’extra noir Saint Laurent...<br />

ll suo stile raffinato ed elegante<br />

è il frutto di una ricerca poetica<br />

dell’armonia. Fa parte dello storico<br />

Gruppo Donatello, del Circolo degli<br />

Artisti “Casa di Dante” di Firenze,<br />

dell’Antica Compagnia del Paiolo. La<br />

sua ultima scultura è l’“Ermafrodito”,<br />

aprile 2015, in marmo bianco statuario<br />

proveniente dalla famosa cava Michelangelo.<br />

Attualmente è impegnato<br />

nella realizzazione di una scultura<br />

monumentale, che sarà collocata<br />

all’entrata della Grotta del Vento in<br />

Garfagnana. Il 27 giugno 2015, nel Salone<br />

dei 500 in Palazzo Vecchio a Firenze,<br />

è stato insignito del “Collare<br />

Laurenziano”, conferitogli dall’Accademia<br />

Internazionale Medicea.<br />

Ermafrodito, marmo bianco statuario cava Michelangelo, 2015<br />

La verticalità della scultura “L’ermafrodito”,<br />

come pure la sua struttura<br />

curvilinea pacata e fluida, rivelano<br />

l’intenzione bivalente dell’opera, che<br />

congiunge nella sua forma segni sessuali<br />

opposti portandoli ad una integrazione<br />

fra loro. Tale connubio è sottolineato<br />

anche dall’uso del marmo<br />

statuario nella tonalità bianco-latte<br />

della superficie: il bianco simbolicamente<br />

rimanda a sentimenti di purezza<br />

e speranza, ma è anche la combinazione<br />

di tutti i colori dello spettro luminoso,<br />

raggiungendo così una sorta di totalità. In tal<br />

modo, questa scultura di Simone Biliotti, stilizzata<br />

ed astrattiva, costituisce idealmente e formalmente<br />

un’unione e una fusione fra diversi: nasce,<br />

di conseguenza, una nuova identità che qui si<br />

afferma come esistente.<br />

Federico Napoli<br />

Via dei Della Robbia 52 - Firenze<br />

Cell. 329 6026092 - scultoretoscana@gmail.com<br />

10


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

SIMONE BILIOTTI<br />

11


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

SIMONE BILIOTTI<br />

12


CHRISTINE BÖKE<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Serie Zeitlos, vaso etrusco, cm. 100x120<br />

christine.boeke@tiscali.it<br />

13


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MASSIMILIANO BROGI<br />

Opera in Bianco P dal titolo Venere<br />

Massimiliano Brogi nasce a Pietrasanta<br />

nel 1971. Sin da giovanissimo mostra di<br />

possedere spiccate doti artistiche che lo<br />

portano, all’età di appena sedici anni, ad avvicinarsi<br />

ai laboratori artigiani della città<br />

natale. È in questo periodo che apprendendo<br />

l’arte dell’intarsio e della scultura vede<br />

affiorare la passione per quella che lui stesso<br />

ama definire la materia più affascinante:<br />

il marmo.<br />

Dopo una lunga fase d’apprendimento in<br />

cui continua ad affinare la propria tecnica,<br />

Brogi impreziosisce la sua esperienza grazie<br />

al sostegno di grandi scultori.<br />

Intanto il suo percorso artistico comincia a<br />

delinearsi: nel 2000 i critici si interessano<br />

con maggiore enfasi alle sue opere e alcune<br />

tra le più autorevoli riviste e gallerie<br />

d’arte iniziano a pubblicare ed esporre i<br />

suoi lavori.<br />

Negli ultimi anni si trasferisce a Firenze con<br />

l’intento di perfezionare la disciplina del disegno.<br />

Attualmente espone in varie location italiane<br />

grazie al curatore e critico d’arte Giorgio<br />

Grasso.<br />

Fondatore dello studio d’arte “Paros Arte di<br />

Terra”.<br />

Cell. 334 9483706 - https://www.facebook.com/pages/Paros-arte-di-terra/316254911790492<br />

www.parosbottegadarte.it/<br />

14


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MASSIMILIANO BROGI<br />

Attesa, giallo oro, cm. 60x12x22<br />

Ascensione, marmo bianco di Carrara<br />

Donna, giallo reale, cm. 90x30x30<br />

15


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

JOANNA BRZESCINSKA - RICCIO<br />

Nata in Polonia dove si è laureata<br />

nel 1985 presso la Facoltà di Pedagogia<br />

e Psicologia con indirizzo di<br />

Educazione Artistica e specializzazione<br />

in Grafica (acquaforte) all’Università<br />

Maria Curie - Sklodowska di Lublino.<br />

Dal 1989 risiede in Toscana, lavora<br />

come libero professionista e artista<br />

indipendente, il suo genere artistico è<br />

sopra tutto: grafica, disegno a china,<br />

anche su tela - tecnica propria, e disegno<br />

su ceramica. Per diversi anni ha<br />

vissuto in <strong>Versilia</strong> dove nel 1990 ha allestito<br />

la sua prima mostra personale<br />

in Italia a cura del critico d’arte Lodovico<br />

Gierut alla Cappella Medicea di<br />

Seravezza ed in seguito altre personali<br />

e ha preso parte a diverse collettive<br />

partecipando attivamente alla<br />

vita artistica versiliese come socio di<br />

varie associazioni artistiche e culturali<br />

fra le quali Movimento Artistico <strong>Versilia</strong><br />

con sede alla Galleria “216” Promozioni<br />

Arte a Viareggio, il gruppo<br />

fondato e diretto dalla nota operatrice<br />

culturale e poetessa Alberta Rossana<br />

Bianchi. Negli anni 1992-97 con<br />

gli artisti del MAV ha partecipato a<br />

numerose mostre ed eventi artistici<br />

versiliesi. Attualmente vive in Lunigiana<br />

nel comune di Aulla ma continua a<br />

mantenere stretti rapporti con la <strong>Versilia</strong><br />

e l’ambiente artistico versiliese; fa<br />

parte fra altro del Comitato Archivio<br />

artistico - documentario Gierut di Marina<br />

di Pietrasanta, con il quale partecipa<br />

nelle mostre ed eventi organizzati<br />

e curati da Lodovico Gierut,<br />

recentemente: “Arte per la ricerca. La<br />

nostra <strong>Versilia</strong>na” alla Villa “La <strong>Versilia</strong>na”<br />

a Marina di Pietrasanta, Artisti x<br />

Forte 100” a cura di Lodovico Gierut<br />

La magia delle pietre, 2014, disegno a china su carta Magnani,<br />

cm. 50x70<br />

e Vittorio Guidi al “Fortino” e Museo Ugo Guidi a<br />

Forte dei Marmi , “La memoria dell’olivo” al Palazzo<br />

Mediceo a Seravezza e l’evento Pietrasanta -<br />

Cefalù: Gemellaggio d’Arte. Fino ad ora ha realizzato<br />

31 mostre personali in Italia e all’estero e ha<br />

partecipato su invito ad oltre 140 mostre collettive<br />

e rassegne d’arte in Italia, Polonia, Francia,<br />

Gran Bretagna, Spagna, Belgio, Germania, Turchia<br />

ed altre. Per la sua opera artistica ha ottenuto circa<br />

40 importanti premi e riconoscimenti sin dai<br />

primi anni Novanta. Pur svolgendo l’attività artistica<br />

in Italia mantiene stretto contatto con la sua<br />

città polacca di Zamosc partecipando alla vita<br />

culturale e artistica della città; inoltre si dedica<br />

agli scambi culturali tra gli ambienti artistici e culturali<br />

polacchi ed italiani.<br />

“(…) le varie personali che l’hanno fatta notare a<br />

livello europeo, ci consentono di collocarla – per<br />

impegno e risultati ottenuti - nel gruppo degli artisti<br />

che credono fermamente alla ricerca tecnica<br />

ed interiore, lavorando per se e per altri. La sua<br />

visione è ampia e dinamica, quasi voler trasmettere<br />

un dialogo col nostro mondo ed oltre, per mezzo<br />

di un dipingere che assurge ad una armonia<br />

spirituale tale, da far pensare ad una fuga verso<br />

una Dimensione diversa dall’attuale.”<br />

Lodovico Gierut<br />

Cell. 348 3017719<br />

joamass@alice.it - www.joannabrzescinska-riccio.com<br />

16


ENRICO CARLISI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Il profumo delle magnolie, dittico olio su tela, cm. 80x120<br />

Hanno parlato e scritto di lui il Corriere<br />

della Sera, La Nazione, la Repubblica, il<br />

Tirreno, il Corriere di Firenze e numerose<br />

riviste specializzate. Saggi, note e citazioni<br />

ricevute da Tommaso Paloscia, Domenico<br />

Viggiano, Giuse Benignetti, Corrado Marsan,<br />

Dino Pasquali, Walter Campani, Paolo<br />

Sfogli, Senzio Mazza, Federico Napoli,<br />

Alessandra Rontini, Raffaellla Galamini, Sonia<br />

Salsi ed altri critici e storici dell’arte.<br />

Socio dello storico Gruppo Donatello di Firenze,<br />

Vice Presidente di Gadarte fino al<br />

2014, dal 2006 è Direttore Artistico di “Art<br />

Esplanade Incontri” a Viareggio.<br />

I suoi dipinti sono presenti in numerose collezioni<br />

private, presso enti pubblici, banche,<br />

in Italia e all’estero.<br />

Alcune tra le più importanti mostre e riconoscimenti<br />

ottenuti:<br />

1973 Arezzo - Monterchi “Madonna del Parto”:<br />

1°classificato<br />

- Borselli – Cardo d’Argento – 1° Classificato<br />

1974 Scandicci – Comune Sala della Biblioteca:<br />

mostra personale<br />

1976 Firenze Galleria la Piramide: mostra<br />

personale<br />

1978 Scarperia- premio Il Ferro Battuto: 1°<br />

classificato.<br />

Galleria LA STUFA – Firenze: mostra personale<br />

1979 Barberino Val d’Elsa: Il Passignano –<br />

1° classificato<br />

1982 Parma – Rassegna Arte nel Novecento:<br />

1° classificato<br />

1983 Firenze “Arte e Sport”: - 2° classificato<br />

1984 Scarperia “Premio Primavera”: 1°classificato<br />

2005 mostra personale presso la Taverna<br />

degli Artisti “Lupululà” a Pistoia<br />

2006 mostra personale presso “Art Esplanade<br />

Incontri” a Viareggio<br />

- Firenze - concorso “L’acqua” 1° classificato.<br />

- Premio Coop “Il Cuore si scioglie” 2° clas-<br />

Via Paoletti, 26r – 50134 Firenze<br />

Cell. 333 1037719 – enrico.carlisi@alice.it<br />

17


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ENRICO CARLISI<br />

Mareggiata a Marina di Alberese (il volo), olio su tela, cm. 50x70<br />

sificato<br />

2007 Premio Coop “Il cuore si scioglie”<br />

1°classificato.<br />

- mostra personale presso Grand Hotel – Firenze,<br />

“Le ali del tempo”<br />

2008 Premio Primavera “Fantasie”: 1° classificato.<br />

- “Il Naturalismo Fantastico” presso il Gruppo<br />

Donatello a Firenze assieme all’amico<br />

pittore Marcello Boboli<br />

2009 “Di nuovo a chiacchierar d’arte assieme”<br />

esposizione di 25 dipinti con l’amico e<br />

maestro Giulio da Vicchio presso Art Esplanade<br />

Incontri a Viareggio.<br />

- “Poker d’Autori” – Omaggio a Pietro Annigoni<br />

– Ente Cassa di Risparmio di Firenze –<br />

Sala delle Colonne – Firenze<br />

2010 premio il Magnifico: Primo Classificato<br />

Firenze – Le Murate – “4 percorsi d’arte”<br />

- ottobre 2011<br />

2012 Personale “Caricentro Banca C.R. Firenze”<br />

Firenze<br />

- Artists in project – Viareggio. Art Esplanade<br />

Incontri<br />

- Novembre – Vincitore del 50° Premio Cardo<br />

d’Argento nella Sala del Basolato – Fiesole<br />

2013 Tris d’autori - Viareggio luglio-settembre<br />

2014 Personale Art Esplanade Incontri –<br />

Viareggio<br />

2015 Insignito del Collare Laurenziano nel<br />

Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.<br />

Sogni d’artista, olio su tela, cm. 80x60<br />

18


DANIELE CERÙ<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Il burattino nella lanterna, 2015, affresco, tecnica mista, cm. 52x62<br />

Daniele Cerù è nato a Camaiore in provincia<br />

di Lucca nel gennaio 1970. È un<br />

pittore autodidatta che negli anni Novanta<br />

scopre l’arte della pittura per gioco trasformandola<br />

subito in un’autentica passione. Il<br />

suo percorso artistico comincia con la serie<br />

di opere ‘Tra favola e colore’ dove esprime<br />

la sua arte utilizzando tecniche a olio su<br />

tela. Questa serie é dedicata alla ‘fanciulla’,<br />

una sorta di madre natura che sarà il personaggio<br />

principale di tutte le sue opere e che<br />

seguirà l’autore durante tutto il percorso<br />

artistico. La fanciulla viene successivamente<br />

affiancata da altri personaggi per dare<br />

vita ad un’altra serie di dipinti ad olio su tela<br />

intitolata ‘Giochi nell’aria’. La tecnica di<br />

Cerù continua seguendo un percorso evolutivo<br />

che lo porterà a creare pochi anni<br />

dopo ‘Il mio teatro’ una serie di opere in cui<br />

l’artista, utilizzando una tecnica mista di incisione<br />

su affresco, pone la sua fanciulla su<br />

un palcoscenico con burattini e altri personaggi<br />

ispirati in parte alla favola di Pinocchio.<br />

Dal 2005 Daniele Cerù partecipa a numerose<br />

esposizioni sia collettive che persona-<br />

cerudaniele@gmail.com<br />

19


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

DANIELE CERÙ<br />

Petali, 2015, affresco, tecnica mista, cm. 56x66<br />

li riscuotendo ottimi giudizi sia di critica<br />

che di pubblico. Inoltre, partecipa a diverse<br />

rassegne artistiche aggiudicandosi premi e<br />

riconoscimenti. Nell’ottobre del 2011 espone<br />

a Bruxelles presso la Banca Monte Paschi<br />

Belgio. In occasione di quella mostra i<br />

quadri di Daniele Cerù sono esposti con<br />

opere provenienti dai Musei Vaticani. Dal<br />

novembre 2011 Daniele Cerù entra far parte<br />

dell’esposizione permanente intitolata<br />

“Costellazioni d’artisti” presso L’Espace<br />

Banca Monte Paschi Belgio a Bruxelles. Nel<br />

giugno 2012 espone con una mostra personale<br />

nella splendida Salle Taj Mahal presso<br />

la Direzione Generale MARE della Commissione<br />

Europea, a dicembre 2012 presenta<br />

“La fanciulla nel teatro” nell’Istituto Italiano<br />

Culturale di Bruxelles e nel 2014 è presente,<br />

con altri, a “Viaggio di Artisti in Europa” a<br />

cura di Gigliola Fontanesi e Lodovico Gierut<br />

alla presenza di Antonio Tajani (Vice Presidente<br />

della Commissione Europea) presso<br />

Berlaymont President’s Gallery a Bruxelles.<br />

Sue opere sono in esposizione permanente<br />

presso il Centro Arte Moderna di Pisa.<br />

20


CATIA CHICCHI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

10 Uscite, 2013, tecnica mista su tela, cm. 100x100<br />

Catia Chicchi nasce a Camaiore (LU),<br />

dove vive e lavora.<br />

Ha frequentato l’Istituto d’Arte Stagio Stagi<br />

di Pietrasanta e successivamente l’Accademia<br />

di Belle Arti di Firenze. Attualmente oltre<br />

all’attività di pittrice è docente di Discipline<br />

Grafiche e Pittoriche presso il Liceo<br />

Artistico di Pietrasanta. La pittura dell’artista<br />

Chicchi, si dipana tra figurativo ed<br />

astratto e con un linguaggio semplice, fatto<br />

di colore e pochi simbolici tratti, sottende a<br />

significati profondi, appena sussurrati.<br />

A partire dal 1986 espone in diversi luoghi<br />

d’Italia, dove riceve sempre molti apprezzamenti<br />

per le sue opere. Tra le varie esposizioni<br />

ricordiamo: Viareggio, Livorno, Pistoia,<br />

Camaiore, Pietrasanta, Pisa, Carrara,<br />

Venezia, Lucca, Seravezza, Forte dei Marmi,<br />

Milano, Marina di Massa, Bologna, Sarzana,<br />

Lido di Camaiore, Reggio Emilia, Arezzo,<br />

Massa, Pisa, Spezia, Genova e Parma.<br />

Studio: Via Paduletto, 348 - 55040 Capezzano Pianore (LU)<br />

Cell. 338 1501882 - catiachicchi@virgilio.it - www.quaz-art.it/ita-artista.php?id=43<br />

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Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

CATIA CHICCHI<br />

11 Uscite, 2014, tecnica mista su tela, cm. 100x80<br />

12 Uscite, 2013, tecnica mista su tela, cm. 120x100<br />

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COBÀS (MARIO CARCHINI)<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Window with Three, tecnica mista su tela, cm. 100x100<br />

Pseudonimo artistico: Cobàs (con atto di<br />

notorietà).<br />

Dopo gli studi universitari, si dedica<br />

all’analisi della figura umana nel campo<br />

artistico.<br />

Nell’anno 1980 intervista il maestro Paul<br />

Delvaux per una tesi sulla figura femminile<br />

nell’arte.<br />

Nell’anno l986 collabora con i fratelli Paolo<br />

e Vittorio Taviani nel film, girato in Toscana,<br />

intitolato “Good Morning Babilonia”,<br />

FilmTre, Roma.<br />

Cobàs prende parte a diverse rassegne<br />

d’arte nazionali ed internazionali. L’artista,<br />

in seguito, lavora ad una ricerca pittorica,<br />

fotografica e video al cui centro si collocano<br />

problemi di frammentazione e rielaborazione<br />

dell’immagine, riferita all’analisi<br />

dell’inconscio tramite i sogni.<br />

Note critiche:<br />

le windows rappresentano delle finestre sul<br />

mondo interiore di Cobàs; il rosso magenta,<br />

rosso primario, fa da tramite tra l’inconscio<br />

e la tecnica pittorica personale dell’artista,<br />

in cui elementi simbolici vengono frantumati<br />

ed elaborati in nuove forme, nel tentativo<br />

di superamento della realtà contemporanea<br />

e costante proiezione nel futuro.<br />

Via Cucchiari, 14 - 54033 Carrara (MS) - Cell. 347 3459143 - mario.carchini@alice.it<br />

www.museodeibozzetti.it/index.php?id=288 - www.sacsarte.net<br />

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Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

FERDINANDO COPPOLA<br />

Arcobaleno, collage su cartone, cm. 60x90<br />

Nasce nel 1945 a Viareggio dove vive e<br />

lavora. Iscritto all’Accademia di Belle<br />

Arti di Carrara nel 1971, si diploma al corso<br />

di Scultura. L’anno successivo si iscrive al<br />

corso di Pittura instaurando ottimi rapporti<br />

con docenti come Pier Carlo Santini, Luigi<br />

Bernardi, e Domenico Viggiano, docente di<br />

Tecniche Calcografiche.<br />

La sua attività artistica inizia nel 1970 con<br />

una mostra personale alla galleria Procellaria<br />

di Sarzana e, nello stesso anno, è scelto<br />

come rappresentante dell’Accademia alla<br />

“II Esposicao de Arte Universitaria” di Lisbona,<br />

ottenendo successo. Ancora studente<br />

frequenta lo studio di Carlo Mattioli<br />

e, a Viareggio, quelli di Renato Santini e di<br />

Mario Colzi. Nel 1974, insegnante di Discipline<br />

Pittoriche al I° Liceo Artistico a Roma.<br />

Conosce Giulio Turcato ed Emilio Greco e<br />

frequenta i loro laboratori. Espone alla Galleria<br />

E. Alfieri in via del Corso. Rientrato a<br />

Viareggio prosegue il percorso didattico<br />

presso il Liceo Artistico di Lucca. Pur avendo<br />

abbandonato la scultura frequenta i laboratori<br />

della ditta Henraux dove incontra<br />

Marino Marini, Henry Moore e altri maestri<br />

della scultura italiana. Nel 1974 è tra i fondatori<br />

dell’Associazione Amatori d’Arte<br />

(A.A.A) e collabora all’allestimento delle<br />

mostre del Premio Letterario Viareggio<br />

(Emilio Greco, Ugo Attardi, Renato Guttuso,<br />

Augusto Murer, ecc..). Nel 1980 è tra i<br />

fondatori dell’Associazione Artisti Versiliesi<br />

(A.A.V.) e ne sarà il vicepresidente fino al<br />

1993. Nel 1982 ottiene il Comando dalla<br />

S.B.A.A.A., presso il Museo di Palazzo Mansi<br />

a Lucca dove è responsabile della Sezione<br />

Didattica. Tiene corsi di pittura, scultura<br />

e grafica. Da alcuni anni si dedica alla progettazione<br />

grafica. Ha al suo attivo numerose<br />

mostre in Italia e all’estero (Francia,<br />

Germania, Portogallo, Giappone, ecc…).<br />

Hanno scritto di lui fra gli altri: Luigi Bernardi,<br />

Raffaello Bertoli, Antonella Capitanio,<br />

Dino Carlesi, Mario Colzi, Pier Francesco Listri,<br />

Antonella Malfatti, Nicola Micieli, Tommaso<br />

Paloscia, Dino Pasquali, Pier Carlo<br />

Santini.<br />

Studio: Via Bertini, 103 - Viareggio - Tel. 347 0763459<br />

info@coppolaferdinando.it - www.coppolaferdinando.it<br />

24


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

FERDINANDO COPPOLA<br />

Struttura spaziale, collage su cartone, cm. 90x60<br />

Quinte Viola, collage su cartone, cm. 90x60<br />

...Ci troviamo di fronte a quelle che potremmo<br />

chiamare strutture periodiche che Coppola<br />

ha realizzato sin dalla fine degli anni<br />

Settanta. Con tale espressione intendiamo<br />

funzioni che ripetono gli stessi valori a intervalli<br />

regolari con una variazione in crescita o<br />

in diminuzione tradotta in maniera scalare.<br />

Con un linguaggio meno tecnico potremmo<br />

dire che i suoi dipinti consistono di semplici<br />

elementi geometrici - linee quadrati circoli<br />

triangoli - e colori decisi. Alla fine degli anni<br />

Ottanta un critico letterario (Gian Luigi Beccaria),<br />

a proposito di certa letteratura e in<br />

particolare della poesia del Novecento, parlò<br />

di autonomia dei significanti: è quanto nel<br />

suo campo si propone Coppola, di lavorare<br />

su di essi alla luce di regole determinate<br />

sempre con precisione. ...<br />

E tuttavia una parte del fascino delle strutture<br />

periodiche è la complessità e ricchezza<br />

di esperienza che producono nello spettatore<br />

pur essendo servite da elementi semplici<br />

di base. Lo spettatore subisce l’incanto<br />

immediato provocato da interazioni che<br />

in seconda istanza può analizzare in regole<br />

compositive sempre rintracciabili senza<br />

che venga lesa la purezza formale dell’insieme.<br />

Paradossalmente in Coppola la caratteristica<br />

di queste strutture è che gli elementi<br />

diventano virtualmente anonimi: cioè<br />

è difficile isolarli, il contesto prevale, il tutto<br />

sopravanza la parte direbbero i gestaltisti<br />

(ancora problemi legati alla psicologia della<br />

percezione!). Come dire che ci troviamo di<br />

fronte ad un’arte legata alla pura otticalità.<br />

In effetti Coppola non è interessato a progettare<br />

soddisfacenti combinazioni di forma<br />

e colore, ma a farle funzionare, cioè reagire<br />

le une con le altre in modo da produrre<br />

una terza cosa, interamente nuova. ...<br />

Luigi Bernardi<br />

25


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

EZIO DE ANGELI<br />

Ezio de Angeli è uno scultore nato a<br />

Massa nel 1962 che risiede a Casette,<br />

cittadina delle Alpi Apuane,<br />

dove lavora. Autodidatta che si dedica<br />

alla scultura e fin da subito riceve<br />

numerosi apprezzamenti; le sue opere<br />

non sono di semplice realizzazione: va<br />

dalle piccole alle grandi dimensioni.<br />

Lavora con vari materiali, quali la pietra<br />

ed il legno, il ferro ed il marmo,<br />

creando volti e figure umane; molto<br />

particolari sono le opere ottenute<br />

dalla pietra di fiume perfettamente<br />

levigate.<br />

Dal 2003 inizia ad avere un notevole<br />

successo tra Massa ed il territorio delle<br />

Alpi Apuane e con il passare del<br />

tempo espone alcune sue opere in<br />

Francia, Germania, e in molte regioni<br />

italiane.<br />

Dice di lui in una critica il prof. Imo<br />

Furfori:<br />

“Ezio è veramente un personaggio<br />

eclettico nell’arte, si occupa di scultura,<br />

di poesia. La scultura la affronta<br />

con diverso materiale, il marmo, il legno,<br />

il ferro battuto. [...]<br />

Nel suo primo catalogo, quando parla<br />

del padre riporta una citazione: “Tu<br />

padre mi hai dato l’esistenza dell’essere<br />

umano”. Ecco il personaggio,<br />

ecco la metamorfosi, ecco il cambiamento<br />

completo ormai, e lui dentro lo<br />

sente profondamente. […]”<br />

E l’onorevole Fabio Evangelisti:<br />

“Quello che immediatamente affiora<br />

alla mente, guardando le sculture di<br />

Ezio De Angeli, è il mistero della natu-<br />

ra primordiale, quel misto di sacralità e rispettosa<br />

diffidenza che la storia naturale ha sedimentato<br />

nella pietra grezza, nel menhir preistorico come<br />

nelle scogliere marine o nelle cime delle montagne.<br />

[…]”<br />

Non solo sculture, ma anche quadri si possono<br />

ammirare nel repertorio di Ezio de Angeli, un artista<br />

che, definirei, completo e con voglia di sperimentare<br />

e mettersi in gioco con nuove tecniche<br />

e sfide.<br />

Laboratorio: Via Comunale, 61/A - Casette - Massa Carrara<br />

edagemm@gmail.com - www.eziodeangeli.com<br />

26


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

EZIO DE ANGELI<br />

Scelsi di realizzare una scultura che attirasse l’attenzione dei bambini, un enorme Aquilone di marmo seguito da<br />

una coda di altri cuori bicromatici...<br />

La gioia più grande è stata quando ho visto numerosi bambini arrampicati sopra i cuori...felici.<br />

27


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

GLAUCO DI SACCO<br />

Molo di Viareggio, fotografia su tela colorata a mano con colori fotografici,<br />

cm. 85x85<br />

Glauco di Sacco pittore è nato a Viareggio<br />

dove risiede, diplomato a Brera con<br />

Domenico Purificato ha al suo attivo un<br />

percorso artistico intenso e qualificato che<br />

si avvia agli inizi degli anni Settanta con<br />

mostre personali già allora di notevole<br />

spessore.<br />

Si può definire un ricercatore visivo, in<br />

quanto usa e sperimenta sempre nuove soluzioni<br />

di tecnica e colore che lo fanno essere<br />

all’avanguardia degli artisti che usano<br />

macchine tecnologiche a fini creativi. Partecipa<br />

alla vita culturale milanese e a manifestazioni<br />

in Italia ed all’estero, è stato presidente<br />

in varie edizioni delle fiere Expo<br />

Arte a Bari ed Arte Fiera a Bologna.<br />

I suoi elaborati fanno parte delle raccolte<br />

del museo dell’informazione – centro internazionale<br />

di copy art – a senigallia, di blocco<br />

per artisti – rassegna internazionale periodicamente<br />

itinerante - e omaggio degli artisti<br />

contemporanei a Giovanni Boccaccio.<br />

Quello di Glauco di Sacco è un linguaggio<br />

pittorico comunicativo teso dare una nuova<br />

ricerca espressiva tipica del nostro mondo<br />

attuale, un nuovo codice d’interpretazione,<br />

un nuovo metodo estetico, in questa<br />

prospettiva di arte e scienza, i lavori del di<br />

Sacco si pongono come opere aperte ad<br />

altre soluzioni espandendosi senza limiti<br />

espressivi.<br />

Tel. 0584 961885 – Cell. 331 9208312<br />

glaucodisacco@alice.it<br />

28


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

GLAUCO DI SACCO<br />

Dedicata a Maxy, fotografia su tela, cm. 42x103<br />

Fine millennio, fotocopia in bianco e nero su tela colorata a mano, cm. 110x78<br />

29


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MARCO DOLFI<br />

Foglie, 2012, olio su tela, cm. 100x70<br />

Marco Dolfi nato a Viareggio ha studiato<br />

all’Accademia di Belle Arti di Carrara<br />

laureandosi nel 1975. Dal 1995 al 1998 ha insegnato<br />

all’Accademia di Belle Arti di Roma<br />

ed è entrato a far parte dell’ambiante artistico<br />

romano. Attualmente è docente presso<br />

l’Accademia di Carrara.<br />

La sua prima mostra personale si è tenuta<br />

Viareggio alla Galleria Magazzini del Sale nel<br />

1978 sue mostre personali sono state presentate<br />

dalle principali gallerie musei e spazi<br />

pubblici d’italia. Nel 1983 Tommaso Paloscia<br />

lo segnala come uno dei migliori pittori d’Italia<br />

nel catalogo Bolaffi Mondadori.<br />

È premiato alla mostra arte e sport al Palazzo<br />

Strozzi a Firenze, ha avuto un rapporto<br />

con la Galleria Ferretti che lo ha presentato<br />

nelle maggiori fiere d’arte e gli organizza<br />

mostre personali in diverse città d’Italia.<br />

Da segnalare mostra personale alla <strong>Versilia</strong>na<br />

di Marina di Pietrasanta e al museo<br />

di Palazzo Medici Riccardi a Firenze.<br />

Via Tabarracci, 32<br />

Viareggio (LU)<br />

30


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MARCO DOLFI<br />

Composizione, 2014, olio su tela, cm. 50x70<br />

Fiori, 2014, olio su tela, cm. 50x70<br />

31


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

FABRIZIO GATTA<br />

Dune mosse<br />

Perché c’è modo e modo di essere<br />

“[...] professionali; questi ha fatto della<br />

non – professionalità degli scatti il contenuto<br />

più professionale che potesse dare al suo<br />

lungo lavoro, che non è propriamente il suo,<br />

come dirò tra poco; negli anni infatti che<br />

vanno dal 1988 al 1992, pochi se vogliamo,<br />

ma molti in relazione alla sua ancor giovane<br />

età, ha realizzato fotografie quasi di sfuggita,<br />

nei più fortuiti intervalli, senza preparazione<br />

di sorta, fissando immagini viste con<br />

l’anima prima che con l’occhio e afferrate<br />

durante il suo lavoro – che è cineoperatore<br />

e regista. […]”<br />

Renzo Lucchesi<br />

dal <strong>libro</strong> fotografico<br />

“Fabrizio Gatta Special Guest”<br />

Cell. 377 2912132<br />

fabrizio.gatta58@gmail.com<br />

32


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

FABRIZIO GATTA<br />

Subway<br />

Visioni<br />

33


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

PAOLO GHILARDUCCI<br />

Punto e immagine, cm. 50x70<br />

Paolo Ghilarducci è nato nel 1944 a Camaiore,<br />

dove vive e lavora. Espone dal<br />

1969. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche<br />

e private tra cui il Museo d’Arte Sacra<br />

di Serrapetrona. Ha tenuto mostre personali<br />

in Italia (Firenze, Roma, Parigi, Sarzana,<br />

Reggio Emilia, Torino etc) e all’estero.<br />

Vincitore di importanti premi. Del suo lavoro<br />

hanno scritto Paolo Levi, Vittorio Sgarbi<br />

e Carlo Franza. Nel 2015 l’illustre storico<br />

dell’arte contemporanea prof. Carlo Franza<br />

lo invita a tenere una mostra personale dal<br />

titolo “Continuità nel cuore” nel progetto<br />

“Scenari” al Plus Florence di Firenze.<br />

“C’è uno schema classico alla base del percorso<br />

pittorico di Paolo Ghilarducci, alla<br />

base del suo racconto per immagini, giacchè<br />

esse esprimono una modernità dell’ispirazione<br />

e si accompagnano a una sorta<br />

di riecheggiamento favolistico, gravante da<br />

un senso incantato di lezione novecentesca,<br />

di ricerca decorativa e neoromantica,<br />

che vivacemente circola e avvolge tutte le<br />

figure, quel mondo rappresentato con mirabile<br />

miracolo, quel mondo quotidiano che<br />

Ghilarducci ci racconta come vissuto e desiderato<br />

compreso quel contatto tra uomo<br />

e natura.<br />

Cell. 339 6741172<br />

gisbertodomenici@virgilio.it<br />

34


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

PAOLO GHILARDUCCI<br />

Ghilarducci superbamente fa rivivere<br />

miti del presente e del passato, miracolose<br />

zoomate, immagini che una<br />

volta figurali poi via via si sono come<br />

alleggerite in una fasciolata geometrizzazione,<br />

in una magica danza di<br />

parti in libertà, fatta di accensioni, di<br />

toni a volte accesissimi e a volte acquerellati,<br />

e di classica nostalgia per<br />

un eden, un paradiso perduto e insieme<br />

ritrovato. Per tutto ciò, per l’impianto<br />

scenografico, per i toni di colore,<br />

e per la luce che in ogni tela si<br />

sciolglie, tutto svela quell’esuberante<br />

personalità del Ghilarducci artista e<br />

poeta. Ora i temi di questa poetica e<br />

di questa pittura sono come sospesi<br />

fra realtà e immaginazione, veicolano<br />

in una luce e in un chiarore che scava<br />

fra paesaggi e figure per individuarne<br />

il fondale segreto e rivelarne possibili<br />

e dense relazioni.”<br />

Carlo Franza<br />

Chiave e armonica, cm. 50x60<br />

L’altra sponda, cm. 70x50<br />

35


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

RINO GIANNINI<br />

Il viaggio infinito, marmo bianco<br />

“ La collina pre-apuana, su cui vive Rino<br />

Giannini, è ammantata di ulivi ed essenze.<br />

Vi si arriva per una strada a ripidi tornanti,<br />

che pochi riescono a percorrere.<br />

Giannini ha l’abitazione e lo studio laboratorio,<br />

che gli consentono di eseguire lavori di<br />

qualunque dimensione, aperti come sono<br />

ad una vista che arriva fino al mare.<br />

Questo luogo silenzioso e tranquillo diventa<br />

punto d’incontro fra artisti ed amici, essendo<br />

ciò conseguenziale al suo carattere<br />

espansivo e cordiale, senza però rinunciare<br />

alla privacy. Attorno a questo habitat sono<br />

sparsi i segni della sua operosità, sicchè si<br />

avverte immediatamente che siamo di fronte<br />

ad uno scultore che conosce a fondo il<br />

materiale per eccellenza di quest’arte, cioè<br />

il marmo. Per molti anni Giannini ha insegnato<br />

proprio “Marmo” come Corso Speciale<br />

all’Accademia di Belle Arti di Carrara.<br />

Di ciò ho una viva memoria, quando con il<br />

prof. Pier Carlo Santini andavamo ad incontrare<br />

gli studenti e i colleghi nel Laboratorio<br />

di Scultura. Questo annuale appuntamento<br />

avveniva in un’ottica particolare, perchè era<br />

l’occasione per conoscere veramente i ragazzi<br />

che frequentavano le nostre lezioni<br />

monografiche. Il loro linguaggio e il modo<br />

di esprimersi in una Scuola di Eccellenza<br />

come l’Accademia andava più ricercato nelle<br />

scelte tecnico – esecutive che nella qualità<br />

espressivo – teoriche. Tutti gli studenti<br />

italiani, europei e stranieri in senso più lato<br />

erano, in quanto iscritti al canale di scultura<br />

a Carrara, calamitati dal corso del prof.<br />

Via Ajolo, 3 - 55043 Pietrasanta (LU)<br />

www.rinogiannini.com<br />

36


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

RINO GIANNINI<br />

Donna mediterranea, marmo<br />

Giannini che incarnava la materia per eccellenza,<br />

come ho già accennato, cioè il “<br />

marmo bianco”. Il nostro scultore ha con<br />

il marmo una dimestichezza che oserei<br />

dire naturale, in lui l’artigiano e l’artista si<br />

fondono come solo in questa terra apuo<br />

– versiliese si tramanda da sempre. L’artigiano<br />

e lo scultore convivono e si fondono.<br />

Ciò non vuol dire solo saper manovrare<br />

strumenti, ma vedere con occhi<br />

attenti ed esperti che vanno oltre la superficie.<br />

In questo quasi sesto senso, anche<br />

per il marmi di modeste dimensioni,<br />

spesso scaglie, piccoli blocchi irregolari<br />

di cui erano dotati gli studenti troviamo<br />

la differenza tra l’artista e la macchina di<br />

cui un artigiano è dotato. Un giorno,<br />

come ho già avuto modo di raccontare a<br />

Rino, ricordo come Santini lo avesse incoraggiato<br />

a continuare quel percorso.<br />

Lo spronava perchè quando Giannini<br />

aveva l’abitudine di lavorare fianco a<br />

fianco con gli studenti offriva il migliore<br />

esempio didattico possibile. I suoi movimenti<br />

sicuri, precisi senza errori erano<br />

l’insegnamento a cui i ragazzi miravano.<br />

Sotto la sua guida competente trasformavano<br />

la materia inerte in forme pulsanti<br />

e piene di levità. Nel lungo lasso di<br />

tempo a cui si riferiscono gli episodi del-<br />

le visite al laboratorio dell’accademia<br />

ebbi la prima occasione di conoscere i<br />

suoi lavori. Ma anche la sua opera esposta<br />

nel Chiostro della fondazione Luigi<br />

Russo di Pietrasanta evidenzia una regola,<br />

una disciplina che corregge l’emozione<br />

e che mantiene sotto controllo gli<br />

svolazzi più fantasiosi. Rino Giannini<br />

conserva intatte le energie, i valori e gli<br />

entusiasmi di sempre. Con lui ho spesso<br />

scambi ed incontri a Pietrasanta. È una<br />

gioia andare ad incontrare gli ex allievi,<br />

ora artisti affermati o ad ammirarne i lavori<br />

in mostra. Ho la certezza che qualche<br />

passeggero rimpianto per quella<br />

esperienza passata, non turbi la sua vicenda<br />

di vita ed i suoi progetti. “<br />

Daniela Grassellini<br />

Pisa, 6 novembre 2012<br />

La Verna. Il prana di Francesco della Verna per il mondo, marmo,<br />

cm. 80x80x20<br />

37


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ANDREA GRASSI<br />

Il muro del tempio (Romanità), 1995, bronzo, cm. 37x17x62,5<br />

Andrea Grassi nasce a Massa nel 1938.<br />

Dagli anni Sessanta in poi vive ed opera<br />

sia in Europa che in America, rivelandosi<br />

esponente di spicco nelle arti plastiche della<br />

seconda metà del 20° secolo.<br />

Partecipa a manifestazioni artistico - culturali<br />

d’importanza nazionale ed internazionale.<br />

Dall’anno accademico 1996/97 è docente<br />

di Scultura nell’Accademia di Belle<br />

Arti Italiane. Nella sua produzione artistica,<br />

un particolare spazio va alla scultura scolpita,<br />

nella quale è maestro e conosce tutti i<br />

segreti e le tecniche che la riguardano. L’artista<br />

vive a Camaiore, Lucca.<br />

Via Gusceri, 60 – Camaiore (LU)<br />

Tel. 0584 980105<br />

38


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ANDREA GRASSI<br />

“[...] Oramai Grassi ha trovato una personale<br />

cifra stilistica su cui poter attuare le sue<br />

variazioni spazial - strutturali nell’ambito di<br />

una calcolata ideazione plastica movimentata,<br />

che alleggerisce visivamente la robustezza<br />

dell’impianto scultoreo sia quando si<br />

rivolge a bronzo ed all’acciaio che quando<br />

si rivolge al marmo...<br />

…La figura, del resto, è tornata come un’ombra<br />

di Banco a pararsi davanti all’immaginazione<br />

di scultori e si è consolidata storia<br />

aniconica – geometrica. È il caso di Andrea<br />

Grassi, il quale ha via via incorporato i suoi<br />

tipici dischi con cui ancora negli anni Ottanta<br />

e Novanta ha costruito composizioni plastiche.<br />

…Tuttavia l’opinione della proliferazione di<br />

dischi non è del tutto dimenticata, come<br />

non lo è la pulsione iconica, per cui l’una<br />

confluisce nell’altra. Con Grassi varchiamo il<br />

Rubicone che scorre tra la scultura aniconica<br />

e la scultura iconica.<br />

Giorgio di Genova<br />

Storia dell’Arte italiana dell’900, per generazioni<br />

Generazione Anni Trenta – Edizioni Bora – Bologna 2000<br />

“La scultura di Grassi torna a porsi come<br />

luogo dell’essere umano, suggestione di<br />

‘viluppi’ di sensuosa energia che monta<br />

dall’interno, espande le masse in una rinnovata<br />

fiducia vitalistica che non mortifica<br />

più i sensi a favore del gesto libero del pensiero,<br />

della concettualità, ma di essi esalta<br />

la funzione connettiva tra passato e presente<br />

dell’uomo e la capacità di alimentare<br />

una nuova progettualità per il futuro. Grassi<br />

intende risentire muovere e fremere i tessuti<br />

dell’uomo, le fibre intime: le sue opere<br />

più recenti in marmo rosso laguna o nel<br />

nero venato (portoro) mostrano un ritorno<br />

a forme organiche prepotenti, a fraseggi<br />

frammentari di anatomie descrittive, a figure<br />

di energia ancora ‘contenuta’, fasciata,<br />

ma che preme, urge, si modula, conquista<br />

una sorta di monumentalità vitalistica,<br />

qua e là vicina a certe soluzioni delle sculture<br />

dell’India e che propone la crescita, lo<br />

sviluppo, la metamorfosi, l’andamento sensuale<br />

come riscoperta dell’umano. O si<br />

veda ancora la Figura distesa, in marmo<br />

bianco, in cui certi movimenti boccioniani<br />

di apertura della forma si fondono alla figurazione<br />

ambigua (morbida e spigolosa insieme)<br />

di citazione picassiana, e al respiro<br />

di arcaica monumentalità di Moore, ma<br />

solo per ritrovare le ragioni più vere della<br />

propria scultura, dell’involucro come solida<br />

e mobile metafora dell’uomo, del suo tempo<br />

contingente e della sua storia passata e<br />

futura. Sono opere che portano a sempre<br />

più compiuta sintesi le esperienze della<br />

lunga attività di uno scultore che sa ormai<br />

ben dominare, con alta sapienza e capacità<br />

di intervento e di invenzione, la materia, e<br />

sente che in essa è indispensabile ricomporre<br />

il tessuto, la trama della vicenda<br />

dell’uomo restituendole così la funzione di<br />

‘materia – mater’, matrice ed emblema,<br />

monumento della e alla vita e alla inesausta<br />

potenzialità germinale e ideativa dell’essere<br />

(e dell’artista in particolare), totem magico<br />

che custodisce e tramanda la linfa vitale.<br />

In alcuni splendidi bronzetti affiorano<br />

sensibili richiami alla straordinaria energia<br />

plastica di certe sculture di Michelangelo<br />

(torso), ma in un contesto di movimento<br />

neobarocco che tende a ricomporre le lacerazioni,<br />

a rimarginare le piaghe, le consunzioni,<br />

con esiti efficacissimi di conquista<br />

e di tenuta dello spazio (nonostante le piccole<br />

dimensioni), di dialogo tra elementi<br />

figurali e tra superfici diversamente trattate<br />

(scabrose o lucide), di ritmo dei tocchi di<br />

luce, sapientemente dosati da un modellato<br />

che si rende sensibile nell’evidenza dei<br />

colpi di pollice.<br />

Questo ritorno di ‘energia muscolare’ e di<br />

evocazione di autenticità arcaica della figura,<br />

è testimoniato anche dalla bella e originale<br />

serie di disegni di studio delle lettere<br />

39


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ANDREA GRASSI<br />

dell’alfabeto, progetti anche per l’esecuzione<br />

di grandi composizioni plastiche,<br />

o piccoli gioielli. Lì le figure si intrecciano<br />

con una plasticità che che<br />

coniuga Michelangelo a Picasso, a Sironi<br />

ed a Savinio, accentuando una<br />

sensorialità espansa a lungo desiderata,<br />

mitica, di commozione panica, una<br />

sensualità scoperta, scorticata quasi,<br />

eppure forte e conclusa, insieme memoria,<br />

emozione presente e tensione<br />

che guarda a un futuro ancora possibile<br />

per l’uomo.<br />

Giorgio Segato<br />

Padova 1991, da Andrea Grassi<br />

La piazzetta dell’arte, edizioni d’arte Pegaso<br />

“Allora ogni possibile volume ch’egli<br />

modella in una pietra si rapporta continuamente,<br />

si scambia e talora si fonde<br />

con l’effige del dramma umano. È il<br />

vigore plastico d’un’astrazione rigorosa,<br />

essenziale, limpida senza scadere<br />

mai a geometrica freddezza concettuale,<br />

convive e si amalgama con la<br />

tensione allusiva delle sue figure inquietanti.<br />

Purismo ed espressionismo<br />

si bilanciano senza scontrarsi mai: la<br />

sintesi più matura e originale di Andrea<br />

Grassi va ricercata proprio in<br />

questo connubio. Gli archetipi formali<br />

della struttura del cosmo e l’essenza<br />

del racconto mitico relativo alla fertilità<br />

(l’uovo della bellissima Leda fecondato<br />

dal Nume) s’innestano in un discorso<br />

coerente che esalta, sempre e<br />

comunque – in un secolo dominato da<br />

un apocalittico senso di catastrofe e di<br />

morte – un’impaziente volontà di procreazione.<br />

No, la morte non abita in<br />

Leda col cigno (Romanità), 1995, bronzo, cm. 40x20x66,5<br />

quest’opera! E sembra che qui Eros sia riuscito a<br />

separarsi per sempre dal suo lugubre fratello Tanatos<br />

e dalle sue sadiche insidie.<br />

Tratto da: Andrea Grassi “I segni dell’arte”<br />

Sculture e dipinti, 1975 – 1995.<br />

A cura di Giuseppe Cordoni<br />

Centro culturale “L. Russo” Pietrasanta<br />

40


GERDA HEGEDUS<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Quando il cielo abbraccia la terra, olio su tavola, cm. 60x45<br />

Gerda Hegedus è luce, è spazio toscano,<br />

è libertà pittorica, dato che in lei soggiorna<br />

una tale carica poetica accostabile<br />

alle parole nerudiane dedicate a Capri, là<br />

dove si legge di “Un lampo rosso e giallo /<br />

sotto la luce tersa / giaceva sonnolento /<br />

aspettando / di scatenare la sua forza”.<br />

Ludovico Gierut<br />

Giornalista e critico d’arte<br />

Gerda Hegedus<br />

Pittrice della luce<br />

I suoi paesaggi luminosi, i suoi ritratti misteriosi,<br />

i suoi piccoli personaggi che evolvono<br />

nei grandi spazi, evocando di volta in volta<br />

impressionisti, Turner, o dei paesaggi fiamminghi...”<br />

(Estratto dal dizionario E. Benezit editioni 1999)<br />

Espone dal 1974 in Europa, USA, Canada,<br />

Brasile, Marocco.<br />

Espone in permanenza dal 1984 fino al termine<br />

dell’attività alla Galleria Katia Granoff<br />

di Parigi.<br />

Membro dell’Accademia Europea delle Arti<br />

della Fondazione Taylor, Membro della Società<br />

degli Artisti Indipendenti, Grand Palais<br />

di Parigi, Membro d’onore dell’Accademia<br />

Gentilizia delle Arti e delle Lettere Il<br />

Marzocco di Firenze.<br />

Vostra luce evoca le Lorrain Eturner. Vostri<br />

personaggi sono viventi. Lei fa della vera<br />

grandissima pittura<br />

Herve Bazin<br />

Scrittore<br />

Tel. (Toscana) +39 0578 31324<br />

Tel. (Marrakech) +212 06 72 73 49 67<br />

41


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

GERDA HEGEDUS<br />

Riconoscimenti vari<br />

1987 - Primo Premio di pittura<br />

(Associazione Artistica e Culturale<br />

di Parigi)<br />

1996 - Nomina a professore<br />

Accademico ordinario (Accademia<br />

del Verbano - Italia)<br />

1999 - Croce d’onore delle arti<br />

e della scienza conferita a<br />

nome del Presidente della Repubblica<br />

d’Austria<br />

Pubblicazioni<br />

Chi è Chi<br />

Pienza, olio su tela, cm. 40x35<br />

Ufficiale dell’arte<br />

Casa toscana, olio su tela, cm. 60x45<br />

42


MARLENE HORN<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Spiaggia di Torre del Lago, una tempesta è in arrivo, pittura su vetro, cm. 30x40.<br />

Premiato al XXV Premio Firenze, 2007<br />

Nata il 1° aprile 1946 in Baviera - pittrice,<br />

coltivatrice diretta. Dal 1992 vive in Toscana.<br />

Le più importanti mostre: Galleria Mentana<br />

Firenze 1999, premiata al Premio Firenze<br />

2007, Artistes du Monde Cannes 2012 conferito<br />

un diploma, Biennale di Venezia 2015.<br />

Marlene Horn<br />

Pittrice su vetro retroverso - Fiabe di vetro<br />

C’ è sempre un luogo, fantastico o della memoria,<br />

a cui la nostra mente ritorna con stupore<br />

infantile: è la regione dell’armonia, dei<br />

paesaggi ideali, i cieli limpidi e dei colori<br />

pieni. Le opere dipinte di Marlene Horn riescono<br />

ad accompagnarci in questo altrove<br />

con gioiosa cadenza, mostrandoci giardini,<br />

paesaggi, città e scene fiabesche con il nitore<br />

che appartiene al mondo dell’immaginazione<br />

pura e felice. Certamente Marlene<br />

non coltiva l’idea di una realtà utopica, ma il<br />

desiderio di elargire delle immagini cariche<br />

di magia, di esperienza, di memoria, poiché<br />

lei sa far vedere le cose e la loro essenza figurata<br />

da un’angolazione personale, affabulatoria.<br />

Quando l’artista dipinge le sue<br />

lastre di vetro (superficie che diventa tale<br />

solo nel momento in cui il colore la priva,<br />

anche se non totalmente, della sua trasparenza<br />

e quindi dei suo carattere di diaframma<br />

tra l’lo e la realtà) è come se dipingesse<br />

l’aria o i sogni della prima notte che ci accompagnano<br />

nel sonno profondo, e ciò<br />

senza seguire una teoria, ma valendosi di<br />

una speciale simbiosi con la poesia: il contenuto<br />

è un’equivalenza fra visto e percepito.<br />

Via delle Piastrelle, 814 - 51015 Monsummano Terme (PT)<br />

casadellarte.de@gmail.com - www.casadellarte.de<br />

43


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MARLENE HORN<br />

Fiaba: Biancaneve. Pittura su vetro, cm. 30x40<br />

Monaco, Firenze, Venezia, le ville medicee,<br />

tutto è raffigurato con una levità che priva i<br />

luoghi dei suoi connotati geografici e li colloca<br />

in una dimensione straniata, immaginifica.<br />

Marlene Horn va al di là dei vero usando<br />

strumenti di artigiano, adoperando la tecnica<br />

pittorica che meglio conosce, ma facendo<br />

capire che al di sopra, oltre i suoi risultati,<br />

le sue risorse, c´è l’ansia di cogliere qualcosa<br />

di magico e di indicibile con le parole, che<br />

somigli almeno al luogo in cui la poesia non<br />

dispera di esistere. In un <strong>libro</strong> di Hermann<br />

Hesse si trova una giusta definizione che<br />

potrebbe essere offerta a Marlene:<br />

“La capacità di vedere porto con sé serenità,<br />

amore, poesia. Chi, per la prima volta,<br />

coglie un fiore per tenerlo con sé al lavoro,<br />

ha fatto un piccolo passo verso il piacere di<br />

vivere.” In questo senso le fiabe dipinte di<br />

Marlene, i suoi paesaggi oltrepassano la necessità<br />

espressiva e perfino il traguardo artistico,<br />

ma si configurano come una discreta<br />

dichiarazione di appartenenza alla<br />

variopinta fenomenologia della natura.<br />

Giungere all’essenzialità descrittiva di uno<br />

sguardo innocente non è stata una depurazione<br />

o una raffinazione di significati, ma<br />

una levitazione di quanto già c’era nel suo<br />

progetto narrativo, espressivo, di contenuto<br />

e di trasfigurazione lirica.<br />

Quanto Marlene Horn va dipingendo in<br />

questi anni che tengono la distrazione<br />

come cultura generale, ci appare un’oasi di<br />

gentilezza con tale percezione di poesia da<br />

farci apprezzare le sue opere come immagini<br />

da riporre tra molto intimi piaceri, alimentando<br />

quella vita che è la sola a scamparci<br />

dalla realtà.<br />

Nicola Nuti<br />

Firenze, settembre 1998<br />

44


ROLF HORN<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Viola d´amore, scultura in legno d’ulivo, cm. 30x30x100<br />

Premiato al Premio Italia - Certaldo, 2010<br />

Nato il 22 dicembre 1944 a Praga. Pittore,<br />

poeta, scultore, coltivatore diretto.<br />

Da 1992 vive in Toscana.<br />

Le più importanti mostre: Galleria Mentana<br />

in Firenze 1999, premiato al Premio Italia<br />

Certaldo 2010, premiato al Premio Italia<br />

Capraia 2008, Premio Firenze 2011 conferito<br />

con la Medaglia Bronzo, Artistes du Monde<br />

Cannes 2012, Biennale di Venezia 2015.<br />

Quando ho incontrato la prima volta il maestro<br />

Rolf, ho subito catturato, dalla sua spiccata<br />

personalità, quell’intimo mondo dove<br />

alberga una sensibilità al limite della drammaticità<br />

di un vissuto duro e doloroso che<br />

ha lasciato le sue “cicatrici” che con il tem-<br />

po sono sì, sbiadite, ma non cancellate. Tutto<br />

questo bagaglio di esperienze di vita,<br />

Rolf ce le comunica a piene mani attraverso<br />

la sua arte. La curiosità. Ecco un’altra sua<br />

caratteristica e, quindi, domande, domande,<br />

domande. Domande che lui fa a sé stesso,<br />

alle quali cerca di dare risposte non facili,<br />

da tradurre attraverso l`arte del dipingere<br />

e, cosa ancora più difficile, dello “scolpire”.<br />

Perfettamente integrato nel supporto oggettuale<br />

che funge da piano plastico, le sue<br />

sculture vivono ognuna irripetibile in un<br />

continuo fremito di crescita e di incontri<br />

esaltanti. La materia che predilige, per le<br />

sue opere, è il legno, il legno d’olivo, materiale<br />

vivo per sua natura. L’opera che riteniamo<br />

veramente importante è la “viola<br />

d’amore”, creata proprio con il suo materiale<br />

preferito e che solo guardandola ci comunica<br />

vive emozioni. Ciò che conta è il<br />

senso della temporalità espansiva che in<br />

essa tende sempre a protendersi in avanti,<br />

a concentrare nuovi spazi. Sul piano operativo<br />

dove sta il Maestro? Egli sta nell’intimo<br />

delle sue sculture, nel loro prodursi, incessante<br />

e costruttivo e non in un intento industrioso<br />

o calcolatore, bensì in poetiche<br />

composizioni di immagini mentali in aperto<br />

spazio musicale per il sensibile accordo dei<br />

timbri, degli accenti e dei suoni che scaturiscono<br />

spontaneamente dalle forme che nascono<br />

nel libero evolversi della luce dentro<br />

il possente respiro della natura. Quella natura<br />

che Rolf ama, cerca e condivide in<br />

quella sua oasi di serenità, felicità, circondato<br />

dall’amore della compagna della sua<br />

vita. Il suo è decisamente un discorso umanistico,<br />

inteso come svisceramento del subconscio<br />

dell’uomo.<br />

Il gesto ampio e deciso della mano scultorea<br />

parla di un temperamento al quale è impossibile<br />

porre un freno: egli balza, al di là<br />

Via delle Piastrelle, 814 - 51015 Monsummano Terme (PT)<br />

casadellarte.de@gmail.com - www.casadellarte.de<br />

45


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ROLF HORN<br />

dell’ostacolo, senza esitazione e senza<br />

pentimenti.<br />

Vi è in lui la precisa conoscenza di un’anatomia<br />

espressiva e spirituale, che garantisce<br />

ad ognuna delle sue opere la più<br />

assoluta e genuina originalità. Ecco che<br />

lo scuro pulsare della storia millenaria<br />

dell’uomo è lì dietro, in agguato, pronto a<br />

svelarsi secondo il sentimento e la commozione<br />

dello spettatore. Queste opere,<br />

per tanti giorni hanno occupato la sua<br />

immaginazione, oggettivando una prorompente<br />

volontà di fare e che ci introducono,<br />

dunque, ad un desiderio dell’artista,<br />

rimasto per anni laggiù, in fondo<br />

alla sua anima, in quella miniera che poteva<br />

sembrare irraggiungibile. Così, oggi,<br />

ci troviamo di fronte alla purezza di questo<br />

desiderio divenuto, finalmente, un<br />

mondo tangibile.<br />

Giunge adesso il momento di scoprire il<br />

Rolf pittore. Pur restando fedele ad una<br />

base tradizionale che sottintende la serietà<br />

del suo impegno, l’artista si evolve<br />

in un vigore compositivo del tutto personale,<br />

rendendo vivi e palpitanti anche<br />

i soggetti più comuni che acquistano linfa<br />

vitale per esprimere, liricamente, in<br />

aspetti trascendenti il loro reale. Un reale<br />

con brividi emotivi e sogni, passioni che<br />

popolano l’intimo mondo della sua ispirazione<br />

artistica. Alla base delle sue allegoriche<br />

figurazioni, rinveniamo precisi<br />

contenuti alla concreta realtà oggettiva<br />

che, costantemente, sollecita la sua fantasia<br />

creativa. La struttura generale di<br />

ciascuna figurazione è sempre inserita in<br />

uno spazio pittorico organizzato per<br />

piani efficacemente rilevati dalla incidenza<br />

costruttiva dei fondi cromatici.<br />

Turandot, Puccini - Torre del Lago, 1994, acquerello,<br />

cm. 42x56<br />

Una realtà che recupera l´invenzione dinamica<br />

dell´idea di natura, caratterizzata da una<br />

carica di libertà interiore. Da uno slancio aperto.<br />

Un mondo di sensazioni segrete e dirompenti,<br />

di apparizioni improvvise dove è acuto il<br />

senso del rapporto tra il rapporto uomo-natura,<br />

dove esprimere con estro ed emozione,<br />

non è una prerogativa di tutti gli artisti, ma<br />

soltanto di coloro che possiedono manualità<br />

ed ispirazione poetico-pittorica. Nulla è lasciato<br />

al caso, anzi Rolf opera in una chiave<br />

meditata, riuscendo a portare alla ribalta, una<br />

dose lirica di pathos.<br />

Roberto Lasciarrea<br />

Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana<br />

46


NICOLA MAURITIUS HORNÄCKER<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Wildsau, rovere stagionato, lavorazione con scalpelli dopo<br />

aver abbozzato la massa con la motosega e flessibile,<br />

cm. 75 alt. x 45 largh. x 110 lungh.<br />

Regal, frassino, lavorazione solo motosega,<br />

cm. 150 alt. x 40 prof.<br />

Nicola Mauritius Hornäcker è uno scultore<br />

designer tedesco, nato a Monaco nel<br />

1985 che ha studiato praticamente girando<br />

l’Europa.<br />

Ha studiato molto in Italia, infatti conosce<br />

bene la lingua, come ovviamente il tedesco<br />

e l’inglese. Tra i suoi studi si ricordano:<br />

Seit 2012 Studium von Produkt Design an<br />

der Freien Universität in Bozen, Italien<br />

2009 – 2012 Ausbildung zum Holzbildhauer<br />

an der Städtischen Berufsfachschule für<br />

das Holzbildhauerhandwerk. Abschluss im<br />

Juli 2012 In München<br />

2008 - 2009 Berufliche Bildungsmaßnahme<br />

IMAL (International Munich Art Lab) im Bereich<br />

Bildende Kunst, in München<br />

2007 Zusage der London Metropolitan Uni-<br />

Via rio Bechini, 2137 - 51015 Monsummano Terme<br />

Cell. +39 342 7747558 - n.hornaecker@gmx.net<br />

47


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

NICOLA MAURITIUS HORNÄCKER<br />

Polar Bär, gesso alabastro, lavorazione a forma persa, cm. 40 lungh. x 30 alt.<br />

versity zum Studium von Product and Furniture<br />

Design, in London, Großbritannien<br />

2006 - 2007 Studium Foundation Year in<br />

Art and Design an der London Metropolitan<br />

University in London, Großbritannien<br />

2005 - 2006 Studium Betriebswirtschaft<br />

an der Università di Firenze in Pistoia, Italien<br />

1999 - 2005 Gymnasium, Collucio Salutati<br />

in Montecatini Terme, Italien. Abitur im Juli<br />

2005<br />

1996 - 1999 Mittelschule, Galileo Galilei in<br />

Monsummano Terme, Italien<br />

1991 – 1996 Grundschule, Giuseppe Arinci in<br />

Monsummano Terme, Italien<br />

48


ROBERTA INCERPI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Le impronte, 2014, tecnica mista, acrilico e sabbia su tela, cm. 50x60<br />

Roberta Incerpi nata il 4 novembre 1963<br />

a Viareggio vive a Pistoia, laureata in<br />

Scienze Biologiche, insegnante di scienze e<br />

biologia, dipinge e scrive poesie grazie agli<br />

insegnamenti dell’artista e scultore Valerio<br />

Gelli e della docente di lettere A. Tassitano<br />

Tovini. Ha partecipato a concorsi di pittura<br />

e poesia conseguendo riconoscimenti e<br />

premi, ha esposto in mostre collettive. Alcuni<br />

dipinti e poesie sono presenti nei volumi:<br />

élite 2007; Expo-arte n. 15 dicembre<br />

2012; Artisti di Pistoia e del suo territorio<br />

2013; Donne dell’Arte in Toscana 2013 e<br />

2014; Artisti in Toscana 2013; Poeti di Toscana<br />

2014, La bellezza dei miti Accademia<br />

Internazionale Gentilizia il Marzocco 2014,<br />

periodico n. 2 il Marzocco2014, silloge poesie<br />

in Alcyone 2000 Miano Ed.<br />

Conseguito il 1° premio Leonardo da Vinci<br />

“scrittori e artisti del nuovo rinascimento”<br />

Ed. 2015 con la silloge di poesie “ tra le pieghe<br />

dell’animo”.<br />

Tel. 0573 20590 - Cell. 338 1509134<br />

robertaincerpi@virgilio.it<br />

49


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ROBERTA INCERPI<br />

PERSA<br />

Carta velina colorata avvolge il nudo corpo,<br />

stanco.<br />

Offuscati pensieri si abbandonano,<br />

spossati.<br />

Sguardi assenti,<br />

parole mancate,<br />

mani strette come pugni...<br />

La folla può trasmettere un’infinita solitudine.<br />

La carta leggera distacca la realtà<br />

dalla ragione del cuore.<br />

Stretto, l’animo stremato,<br />

tra una moltitudine di anonime figure.<br />

Si accartoccia la velina,<br />

speranza calpestata<br />

da noncuranti passi<br />

di genti impassibili.<br />

Roberta Incerpi<br />

Persa, 2015, acrilico e pasta acrilica su tela, cm. 50x70<br />

Roberta Incerpi una giovane biologa e i suoi<br />

colori. Così si potrebbe iniziare il percorso<br />

pittorico di questa artista, perché i colori<br />

hanno sempre avuto un ruolo essenziale<br />

nella sua vita e attraverso vari accostamenti<br />

e sfumature luminose ella ‘fotografa’, con<br />

personale suggestione, l’emozione di un<br />

momento, il suo intimo legame con la natura,<br />

dalle quali emerge un’immediata purezza<br />

di sentimenti, traspare la sua capacità<br />

comunicativa...”.<br />

Il percorso artistico di Roberta si è evoluto<br />

ed arricchito, ella scrive emozioni, sensazioni,<br />

riflessioni in poesia e traduce in immagini<br />

pittoriche i versi dando forma e<br />

spessore alla lirica, non più solo immagini<br />

di paesaggi, ma anche visioni interiori.<br />

“Si potrebbe definire un viaggio in parallelo<br />

quello ‘vissuto’ da Roberta sia sulla tela affidando<br />

ai colori la capacità di intensificare<br />

i sentimenti del passato, sia sulla carta con<br />

l’utilizzo di un linguaggio peculiare, che abbraccia<br />

i sentimenti intimamente personali<br />

e le atmosfere di paesaggi evocativi...”<br />

Cristina Bruni<br />

Storica dell’Arte<br />

50


PAMELA LAFRAGOLA<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Insieme<br />

Pamela Lafragola nasce a Firenze nel<br />

1964. Sin da bambina manifesta le sue<br />

doti espressive stimolata anche da una vicina<br />

pittrice. Trasferitasi in <strong>Versilia</strong> darà poi<br />

impulso alla sua vocazione grazie anche<br />

alla frequentazione dello studio artistico<br />

del maestro Bucci, a Viareggio. Qui oltre<br />

all’arte della pittura apprende anche le tecniche<br />

scultoree.<br />

La sua attività artistica, cha svolge da oltre<br />

un ventennio, si estrinseca sia nella pittura<br />

con opere di chiara tendenza espressionistica,<br />

sia nella scultura dove esprime forte<br />

sensibilità plastica e ricerca espressiva, con<br />

esiti lodevoli. Ha partecipato a collettive e<br />

rassegne d’arte riscuotendo consensi di<br />

pubblico e di critica e ha tenuto mostre personali<br />

che l’hanno fatta conoscere ed apprezzare<br />

soprattutto per la sua versatilità e<br />

la varietà dei temi trattati.<br />

Quartiere Butterfly, 21 - Torre del Lago - 55049 Viareggio (LU)<br />

Cell. 333 3625310 - pamelalafragola@gmail.com<br />

51


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

PAMELA LAFRAGOLA<br />

Serie “Gatti”, Gatto Bianco,<br />

ceramica, cm. 40x23x24<br />

Serie “Gatti”, Gatto Azzurro,<br />

ceramica, cm. 40x23x18<br />

Serie “Gatti”, Gatto Nero,<br />

ceramica, cm. 40x20x23<br />

Serie “Gatti”, Gatto Grigio,<br />

ceramica, cm. 36x20x22<br />

52


SUSI LA ROSA<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Dammi un bacittu cu sa buccuzza i rosa, 2015, tecnica mista su tela, cm. 100x100<br />

Di origine siciliana, è a Milazzo che forma<br />

la sua anima artistica conseguendo il<br />

diploma di Maestro d’Arte.<br />

Arricchisce la sua esperienza collaborando<br />

con la compagnia teatrale “Il Kersoneso<br />

d’Oro” allestendone le scenografie.<br />

Partecipa nel 1999 al progetto per il calendario<br />

della Lega Italiana per la Lotta Contro<br />

i Tumori.<br />

A Firenze approfondisce i suoi studi presso<br />

l’Accademia delle Belle Arti.<br />

Fonda con Orlando Poggi il laboratorio artistico<br />

“L’Oche”, mettendo in pratica la sua<br />

esperienza con creazioni e realizzazioni<br />

d’oggetti d’arredo con tecniche di riutilizzo<br />

e restauro di mobili e complementi.<br />

Esposizioni personali e collettive in varie<br />

città italiane tra cui Torino, Venezia, Firenze<br />

e provincia.<br />

Breve nota critica:<br />

Nelle sue opere restituisce alla propria terra<br />

di Sicilia la storia, l’energia, le emozioni;<br />

omaggiandola.<br />

Così come l’immagine impressiona la retina;<br />

l’anima ne incamera il ricordo; la tela ne<br />

diffonde il sapore di quel mare da cui tanto<br />

ha preso e a cui altrettanto ridà indietro. Intinge<br />

di passione il suo percorso materico<br />

frutto della propria esperienza che, generosa,<br />

non tiene per sé, ma condivide inebriandoci<br />

i sensi.<br />

Cell. 339 76 96 613 - larosasusi@gmail.com<br />

www.susilarosa.it<br />

53


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

SUSI LA ROSA<br />

Fammi ristari ‘nto menzu di to brazza, materico su tela, cm. 100x100<br />

E il mare cala il sipario, materico su tela, cm. 70x70<br />

54


ROBERTO LAZZARINI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

La Caduta del Mito, 2010, olio su tela con applicazioni tessili, cm. 100x80<br />

Magliette, pantaloni, giacche. Firmate,<br />

ma anche semplici pezzi di stoffa<br />

grezza strappata. È il tessuto, sempre unito<br />

al colore, il vero protagonista di questa<br />

nuova moda, una nuova corrente, abbracciata<br />

da Roberto Lazzarini.<br />

Il quotidiano entra nell’opera. Abiti comuni,<br />

che si indossano ogni giorno, creano movimento,<br />

volume, si integrano e a volte sembrano<br />

sostituire il colore. Gli indumenti parlano<br />

sulla tela, raccontano la vita dell’essere<br />

umano, spiegano gusti e ideali di una società,<br />

descrivono situazioni e ambienti. Le<br />

stoffe diventano elemento portante della<br />

composizione, attraverso le loro piegatura,<br />

i rialzi, modulato e scandiscono i colori che<br />

sono ora vibranti e accesi, ora forti, ora caldi<br />

e anche calmi.<br />

Infaticabile sperimentatore Roberto Lazzarini<br />

prova un senso di piacere nel plasmare<br />

la tela, come fosse una scultura. Con l’aggiunta<br />

di questi nuovi materiali le sue opere<br />

acquistano profondità, diventando quasi<br />

bassorilievi ed i giochi di luce ed ombra che<br />

si formano tra le stoffe accentuano il superamento<br />

della tradizionale bidimensionalità<br />

di un dipinto.<br />

Le forme, astratte o riconoscibili, prendono<br />

vita tra le mani dell’artista, il colore si fonde<br />

con e va ad evidenziare, quasi impreziosire,<br />

quello che già esiste.<br />

Roberta Filippi<br />

Studio: Via Don Bosco, 49 - 55045 Marina di Pietrasanta (LU)<br />

Cell. 335 5484138 - lazzariniroberto.artista@gmail.com<br />

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Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ROBERTO LAZZARINI<br />

Mostre<br />

- Personale al “Caffè del Teatro” in Prato<br />

- Collettiva “La Marguttiana” in Forte dei Marmi<br />

- Collettiva 4° Concorso di Pittura “Il Mare e la<br />

sua gente”<br />

- Mostra permanente all’Hotel “Villa Ombrosa”<br />

in Marina di Pietrasanta (LU)<br />

- 1^ Premio Internazionale “Boè”<br />

- Open Art – Regione Lazio<br />

- Premio Internazionale Montecarlo (Francia)<br />

2004<br />

- Collettiva Modigliani Milano<br />

- Torino “Olimpiadi 2006” (premiato)<br />

- 1° Premio Internazionale Città di Milano<br />

- Premio “Città di Prato”<br />

- Personale in Forte dei Marmi Galleria Vesidia<br />

anno 2003<br />

- 1° Premio Internazionale di Milano 2005<br />

- 1° Premio Internazionale Lugano<br />

- Esposizione Arte Padova 2005<br />

- Fiera Bari (2005)<br />

- “Mercante in Fiera” Fiera di Parma- Presente<br />

su myartinfo.com<br />

- Personale Galleria Bretoni Pietrasanta (2007)<br />

- Finalista Concorso “La Spadarina” (2007)<br />

- Presente su Catalogo Arte Moderna anno<br />

2007-2008<br />

- Personale “La Spadarina” (2008)<br />

- Personale “San’Agostino” – Patrocinato dal<br />

Comune di Pietrasanta (2009)<br />

- Sala delle Grasce – Centro Culturale “Luigi<br />

Russo” 16 gennaio – 4 febbraio 2010<br />

- “Proponendo” – Fiera Forte dei Marmi (2010)<br />

- “V Biennale Ferrara” – novembre 2010<br />

- “Proponendo“ – Fiera Forte dei Marmi (2011)<br />

- “Mercante in Fiera” - Fiera di Parma (2012)<br />

- “Fiera di Carrara” (2012)<br />

- Presente su Artetvlab<br />

- Galleria Pisarro<br />

- Selezionato “1^ Biennale di Palermo”<br />

- “Mostra Mercato d’Arte Contemporanea” Fiere<br />

di Genova (15-18 febbraio 2013)<br />

- Personale al “Caffè del Teatro” in Prato<br />

- Mostra personale “C’era una volta un cencio”<br />

a cura di Arianna Sartori “Arte & Object Design”<br />

(29/03-10/04 2014)<br />

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SYLVIA LOEW<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Dal Brasile all’Italia, dalla Liguria alla<br />

Toscana.<br />

A-Mare il Marmo.<br />

Dall’azzurro del Mar Ligure al bianco<br />

delle cave di marmo. Nelle cave di marmo<br />

in Toscana, dove vado a cercare i<br />

miei pezzi da scolpire trovo ispirazione<br />

per plasmare corpi marmorei fusi in sensuali<br />

abbracci. Il marmo è una materia<br />

solida, grezza, ma allo stesso tempo<br />

Madre con bimbo, 2008, marmo bianco di Carrara, marmo<br />

nero del Belgio, cm. 19x52x17<br />

dolce e fragile, che “lavorando diventa morbida<br />

ed elegante”.<br />

Come scriveva il maestro Lele Luzzati, le opere<br />

di Sylvia entrano a fare parte dell’ambiente in<br />

totale armonia e “guai se non ci fossero e stessero<br />

altrove”. Le opere dell’artista Sylvia<br />

Loew in questo momento sono esposte al Galata<br />

Museo del Mare di Genova ed all’Expo 2015<br />

a Milano, presso il padiglione di Israele.<br />

Sogni, 2014,<br />

marmo bianco Carrara,<br />

cm. 22x47x12<br />

Via Montani, 24 - 16148 Genova - Cell. 0039 3356234544 - sylloew@tin.it - www.sylvialoew.com<br />

Studio: Via Garibaldi, 28 - 55045 Pietrasanta<br />

57


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

SYLVIA LOEW<br />

Life comesfrom earth, marmo bianco di Carrara, marmo<br />

nero del Belgio, legno, cm. 85x130x55. Questa installazione<br />

si trova nel padiglione Israele di Expo Milano 2015<br />

Figura in riposo, 2014, marmo bianco Carrara, cm. 12x18x38<br />

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ENRICA LUBRANO<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Tesori marini, olio su tela, cm. 50x70<br />

Enrica Lubrano è nata a Viareggio dove<br />

vive lavora e dipinge da molti anni.<br />

Significativa è stata, nel 1984, l’adesione<br />

all’associazione Artisti Versiliesi con la quale<br />

ha partecipate a numerose rassegne<br />

d’arte, attingendo esperienze che sono state<br />

fondamentali per la sua maturità di donna<br />

e di artista.<br />

La Lubrano, essendo poi divenuta segretaria<br />

della associazione, ebbe modo di seguire<br />

le attività più da vicino e, di conseguenza,<br />

partecipò anche all’importante mostra<br />

di gemellaggio tra Viareggio e Karlovy Vary<br />

nella Repubblica Ceca.<br />

Nel 1992 si è associata al Movimento Artistico<br />

<strong>Versilia</strong>, esponendo in tutte le mostre<br />

collettive organizzate dal M.A.V.<br />

Riproduzione di alcune sue opere figurano<br />

sui fascicoli degli “Argomenti della Poesia<br />

Italiana Contemporanea” pubblicati dal<br />

M.A.V.<br />

Ha fatto parte del gruppo Donna e Arte di<br />

Camaiore.<br />

Per il circolo filatelico Giacomo Puccini esegue<br />

cartoline in occasione di eventi culturali.<br />

Via Manin 33 - Viareggio<br />

Tel. 0584 47509<br />

59


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ENRICA LUBRANO<br />

L’ora sospesa, olio su tela, cm. 50x60<br />

Alba sulla darsena, olio su tela, cm. 50x70<br />

60


Lucca, dal 26 settembre all’11 ottobre 2015


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

LUCIANO MANARA<br />

Cenerentola<br />

La magia delle fiabe col passare del tempo<br />

diventano leggende...Magiche visioni<br />

che si colorano nella mente della nostra<br />

infanzia e si fissano per sempre,...e come un<br />

rispettoso ripetersi si narrano e poi si narrano...Fino<br />

a prendere forma...CENERENTO-<br />

LA chi veramente sei...<br />

Hai attraversato il tempo stando dentro al<br />

tempo...non sei invecchiata non sei cambiata<br />

e tutte le volte che ti si narra torni a essere<br />

principessa...Non credo che finirà...SEI<br />

leggenda oramai...Luciano Manara...<br />

Tel. 055 435003<br />

www.manaradesign.it<br />

62


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

LUCIANO MANARA<br />

Lola<br />

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Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

LUCIANO MANARA<br />

64


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

LUCIANO MANARA<br />

65


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MAURO MARCHI (MarMau)<br />

No problem con vin santo Berlusco - lamiera di ottone - cm. h39x30x17 base<br />

Mauro Marchi nato a Carrara, vive e lavora<br />

ad Avenza di Carrara (MS).<br />

Fin dalla più giovane età ha coltivato la passione<br />

per il disegno tecnico e la pittura in<br />

generale. Oggi pensionato, professionalmente<br />

(tecnico di allestimento navale) crea<br />

oggetti in vari metalli, che poi personalizza<br />

con tecniche particolari. Elabora le sue<br />

opere per hobby e per soddisfazione personale.<br />

Ha ottenuto come riconoscimento<br />

la pubblicazione di due sue realizzazioni<br />

sulla rivista “Nuova arte” edita da Mondadori<br />

(firma con lo pseudonimo di MarMau).<br />

“No Problem” con vin santo Berlusco<br />

Questa scultura ricavata da un vecchio porta<br />

ombrelli di ottone (riciclo), vuole esprimere<br />

il mio dissenso nei confronti della politica<br />

illusionista di oggi. Per questo ho<br />

pensato di creare un volto che raffiguri una<br />

persona in balia della crisi che sta attraversando<br />

il nostro paese, crisi che colpisce soprattutto<br />

la classe sociale più debole, più<br />

vulnerabile nell’affrontare le problematiche<br />

che si manifestano nella quotidianità. L’illusione<br />

del risolvere sta nella nella magia<br />

(come qualcuno dice) di bere ovviamente in<br />

senso metaforico vin santo e Berlusco cosichè<br />

tutti i problemi possano essere risolti.<br />

Via Covetta, 29 bis – 54033 Avenza Carrara (MS)<br />

Cell. 339 6668732 – mauro.marchi1938@libero.it<br />

66


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MAURO MARCHI (MarMau)<br />

Cristo Nero - in attesa di un Papa nero, cm. h42x10x10<br />

base<br />

Glamour, lamierino di rame, cm. h62x16x16 base<br />

Cristo Nero: “L’utilizzo da parte dell’artista<br />

di materiali diversi per sostanza e cromia<br />

crea un suggestivo contrasto tra la lucidità<br />

dorata della croce, la sostanza porosa del<br />

basamento e la drammatica figura del Cristo.<br />

Si tratta infatti di un corpo filiforme,<br />

che riporta alla memoria le esili figure di Alberto<br />

Giacometti, contrastando la corposità<br />

geometrica degli altri elementi plastici”<br />

Mitico GLAMOUR del 1900. Scultura in lamierino<br />

di rame assiemata e saldata con<br />

fiamma oss/propanica e lega Castolin<br />

(rame+argentana al 30%). L’opera per essere<br />

finita ha subito un trattamento chimico<br />

di decappaggio per eliminare la patina cosidetta<br />

verderame, poi pitturata con smalti<br />

lucidi acetonici (tipo smalto per le unghie).<br />

Paolo Levi<br />

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Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ANNAMARIA MAREMMI<br />

Marina blu - Rocce, 2015, olio su tela, cm. 50x70<br />

Annamaria Maremmi ha iniziato la sua<br />

carriera artistica a Firenze negli anni<br />

Settanta, con collettive e personali.<br />

Col passare del tempo ha esposto all’interno<br />

di diverse manifestazioni anche per<br />

mezzo delle associazioni a cui ha aderito,<br />

ricevendo altresì numerosi premi e riconoscimenti.<br />

Sue mostre personali sono state ospitate<br />

nelle sedi comunali di Campi Bisenzio, Signa<br />

e Pontassieve, con il patrocinio dei Comuni.<br />

Tra le esposizioni più recenti, quelle presso<br />

lo storico Caffè Le Giubbe Rosse di Firenze<br />

a cura di Roberta Fiorini, all’ Hotel Esplanade<br />

di Viareggio, novembre/febbraio 2014 a<br />

cura di Federico Napoli e al Museo Ugo Guidi<br />

di Forte dei Marmi a cura di Lodovico<br />

Gierut.<br />

Sue opere sono inoltre in mostra permanente<br />

sempre presso le Giubbe Rosse, al<br />

Telesia Museum di San Roberto (Rc) nel Comune<br />

di Pontassieve e presso il Museo Ugo<br />

Guidi.<br />

È del luglio 2015 la personale presso La <strong>Versilia</strong>na<br />

di Marina di Pietrasanta.<br />

L’artista svolge il suo lavoro in studio<br />

a Campi Bisenzio, oltre che a Signa e Marina<br />

di Pietrasanta.<br />

annamaria.maremmi@gmail.com<br />

annamariamaremmi.eu<br />

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Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ANNAMARIA MAREMMI<br />

Abbandono, 2015, olio su tela, cm. 120x100<br />

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Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ROBERTO MARI<br />

La Coscienza del Marmo, stampa Fine Art su carta cotone 100%, cm. 60x90<br />

Sono nato a Gorizia nel 1971 e ho vissuto<br />

tra mare e montagna in un luogo dove<br />

era facile il contatto con la natura. Fin da<br />

bambino ho mostrato una certa sensibilità<br />

e abilità artistica, che si esprimeva nel disegno<br />

e nella pittura. Sfogliando libri ero catturato<br />

dalle immagini di luoghi esotici, dai<br />

racconti degli esploratori e di mondi fantastici.<br />

Visitando i musei venivo affascinato dall’abilità<br />

e dalla maestria con cui erano state<br />

realizzate quelle opere, covando il desiderio<br />

di poter un giorno dare forma a qualcosa<br />

di simile.<br />

Con questi sentimenti ho affrontato un’educazione.<br />

A Milano mi sono laureato in<br />

Economia Aziendale, svolgendo in seguito<br />

la funzione di analista finanziario con impegno<br />

e soddisfazione.<br />

Eppure qualcosa non andava, attraverso i<br />

numeri non riuscivo a esprimermi completamente.<br />

Si perdeva il lato romantico, ed<br />

erano i numeri di qualcun altro. Non mi piaceva<br />

fare lo spettatore, volevo giocare<br />

anch’io.<br />

Ho lasciato il lavoro ed ho cominciato a dedicarmi<br />

alla fotografia.<br />

Non era qualcosa di nuovo. Dal periodo<br />

dell’università fotografavo principalmente<br />

allo scopo di “registrare” i luoghi che visitavo,<br />

le persone che mi piacevano e i momenti<br />

più importanti della mia vita, ma stavo<br />

Mobile: +39 347 46 25 234<br />

info@robertomariphoto.com - www.robertomariphoto.com<br />

70


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ROBERTO MARI<br />

Il Peso del Cielo, stampa Fine Art su carta cotone 100%, cm.60x90<br />

Il Volo dell’Anima, stampa Fine Art su carta satinata, cm. 60x90<br />

incominciando a guardare diversamente<br />

luci e forme.<br />

Nel 2008 mi sono trasferito in Toscana, dove<br />

ho avuto la fortuna di incontrare il maestro<br />

Franco Fontana, di cui ricordo spesso le parole<br />

dai significati sempre nuovi.<br />

Da quel momento ho iniziato la mia personale<br />

ricerca.<br />

Vivo nella regione delle cave di marmo di<br />

Massa-Carrara, vicino a Pietrasanta, città in<br />

cui vengono esposte durante tutto l’anno<br />

opere dei più rinomati artisti internazionali.<br />

Le mie foto vogliono anche rendere omaggio<br />

a questo meraviglioso territorio.<br />

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Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

GIANFALCO MASINI<br />

Gianfalco Masini è nato a Lucca nel<br />

1945, ha iniziato l’attività pittorica<br />

sullo scorcio degli anni Settanta, partecipando<br />

a rassegne e premi in cui riceve<br />

lusinghieri consensi. Nel 1975 tiene la<br />

prima personale nella Galleria Spampanato<br />

di Lucca. Ha esposto in personali e<br />

qualificate rassegne in numerose città<br />

italiane ed estere.<br />

Nella pittura di Masini la surrealtà si spinge<br />

su un terreno ambiguo, in cui la forma<br />

spesso allude a qualcosa di diverso, in un<br />

gioco di rimandi ed evocazioni, sospeso<br />

tra la narrazione e il sogno, che non teme<br />

le contraddizioni interne e spesso le enfatizza<br />

attraverso lo sguardo di colui che<br />

ha molto viaggiato, a volte nostalgico a<br />

volte ironico, capace di trasformare ogni<br />

piccolo incontro in qualcosa di magico. I<br />

paesaggi della memoria si animano così<br />

di personaggi leggendari, figure create<br />

dal vento, magnifici animali fantastici, reperti<br />

archeologici, architetture di sabbia,<br />

oggetti quotidiani recuperati dal loro abbandono.<br />

L’immaginazione prende il<br />

volo e la realtà diviene solo un pretesto, è<br />

il codice, il linguaggio condiviso che vivifica<br />

e traduce il suo Teatro dell’anima.<br />

Al suo lavoro si sono interessati numerosi<br />

critici, tra i quali Ernesto Borelli, Nicola<br />

Micieli, Ennio Pouchard, Marcello<br />

Venturoli, Piercarlo Santini, Vittorio<br />

Sgarbi, Eleonora Romiti, Gianluigi Ruggio,<br />

Marco Palamidessi.<br />

Le sue opere si trovano in collezioni<br />

pubbliche e private in Italia e all’estero.<br />

Anime perse, 2014, tecnica mista su tavola, cm. 30x63<br />

Cell. 333 3485046<br />

info@gianfalcomasini.com<br />

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Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

GIANFALCO MASINI<br />

I guardiani dell’albero magico, 2014, tecnica mista su<br />

tavola intelata, diam. cm. 50<br />

Delle mostre più recenti ricordiamo:<br />

1996 “Imago, four contemporary italian artist”,<br />

Hofstra University, New York • Occasioni<br />

di fine stagione, ex Ospedale Psichiatrico<br />

Maggiano • La pelle del muro dipinto,<br />

Comune di Santa Croce sull’ Arno<br />

1997 Immagini della fantasia, Arte Spazio,<br />

Lido di Camaiore • Libretto digitale Biblioteca<br />

Nazionale Centrale Firenze<br />

1998 Four contemporary of Commerce,<br />

Long Beach, New York • Occasioni in corso,<br />

ex Ospedale Psichiatrico Maggiano • Italian<br />

experience, Seton Hall, New Jersey<br />

2000 Comuniare per l’arte, Castello della<br />

Gherardesca, Castagneto Carducci • Ex<br />

Voto per il millennio, Museo Nazionale della<br />

Certosa di Calci<br />

2002 Gioco delle differenze, Camaiore,<br />

Lucca • Ritrovamenti, Villa Bottini, Lucca<br />

2004 Incontro con il sogno, Fondazione<br />

Lazzareschi, Capannori • Colori della sera,<br />

Pietrasanta<br />

2005 I diritti negati, Amnesty Internetional,<br />

Lucca<br />

2007 Liberi insieme, Galleria Europa, Lido<br />

di Camaiore<br />

Verso un posto incerto, 2014, olio su tavola, cm. 39x60<br />

2008 In Itinere, incontri e svelamenti in un<br />

luogo storico di Livorno, Bottini dell’olio<br />

2010 Le Stagioni Attraversate, Fondazione<br />

Banca del Monte, Lucca • La ciliegia nell’arte,<br />

Castello di Lari<br />

2011 Ri-Generazioni, percorsi e soste del Padiglione<br />

Italia, 54°esposizione internazionale<br />

d’arte della Biennale di Venezia, la Brilla,<br />

Massarosa • Galliarte, Gallicano •<br />

Fantasticarte, Carismi per l’arte, San Miniato<br />

2012 Mi stupisco ancora, Lodi Bros Antik,<br />

Lucca • Il mio fiume, Villa Pacchiani, Santa<br />

Croce sull’Arno<br />

2013 Ruote d’artista, Palazzo Ducale<br />

2014 Emozioni, Real Collegio Lucca<br />

2015 Bozzetto per un carro di Carnevale,<br />

Museo Michetti, Francavilla al Mare • Artisti<br />

Toscani, Galleria La Pigna, Roma • Formicolii<br />

Pietrificati, S. Michele degli Scalzi, Pisa<br />

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Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MIRANDA MENICUCCI ASCANI MEI<br />

Frammenti, 2007, olio spatola foglia oro, cm. 60x80<br />

Miranda Menicucci Ascani Mei, nasce a<br />

Pisa, città nella quale da ragazza condivide<br />

il clima dell’avanguardia pittorica<br />

concettuale, sperimentando le varie tecniche<br />

con il maestro Giuseppe Viviani.<br />

Nel 1970 e successivamente nel 1974 si stabilisce<br />

a Parigi e nel 1980 a Brussel, dove<br />

vive esperienze lavorative come art director,<br />

ma si occupa soprattutto di studiare la<br />

pittura nei più importanti musei e circoli cittadini.<br />

Rientrata nel 1985 a Firenze, rinuncia all’attività<br />

professionale per dedicarsi solo alla<br />

ricerca artistica in oreficeria artigiana frequentando<br />

anche il prestigioso studio del<br />

maestro Bino Bini.<br />

Artista dell’Antica Compagnia del Paiolo,<br />

ha esposto nel Museo del Principato di Monaco,<br />

nel Museo Reale di Abu Dhabi .<br />

Ha partecipato e partecipa a varie mostre<br />

in Italia (Firenze, Roma, Milano) ed all’estero<br />

(Parigi, Bruxelles, Monaco, Madrid) .<br />

Dal 2010 è Presidente dell’Associazione<br />

Culturale Firenze Arte.<br />

La passione, la sperimentazione ed il desiderio<br />

di vivere in sintonia con ciò “che sta<br />

intorno” sono il principio sul quale fonda<br />

l’arte integrata espressionista astratta, che<br />

fa di emozioni e spazio un tutt’uno.<br />

Il lavoro sulla percezione dei colori e dei volumi<br />

legati al linguaggio espressivo astratto,<br />

il suo vissuto, la ricerca attraverso il colore<br />

e la materia sfociano nell’armonica<br />

realizzazione delle sue opere.<br />

Abit.: via Don Lorenzo Perosi, 26 - 50127 Firenze - Studio: via Don Lorenzo Perosi, 13 - 50127 Firenze<br />

Tel. +39 055 4368598 - Cell. +39 339 2521039 - mirandamei@alice.it<br />

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Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MIRANDA MENICUCCI ASCANI MEI<br />

Vortice, 2014, olio tecnica mista, D. 80<br />

Serra, 2008, olio spatola, cm. 70x90<br />

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Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Borgo Allegri 15R - 50122 Firenze<br />

Tel. 055 2469346 - Cell. 339 2521039<br />

Presidente Miranda Mei (tel. 055 4368598 mirandamei@alice.it)<br />

info@firenzearte.org - firenzearteasscult@gmail.com<br />

www.firenzearte.org<br />

www.equilibriarte.org/firenzearte - www.exibart.com/firenzearte<br />

Realizzare attività dirette ad assicurare<br />

lo svago, promuovere la ricreazione<br />

del fisico e dello spirito<br />

oltre allo sviluppo sociale ed intellettuale<br />

degli iscritti attraverso<br />

iniziative culturali (corsi, conferenze,<br />

proiezioni, dibattiti), artistiche<br />

(pittura, scultura, poesia ed arti figurative),<br />

turistiche e ricreative in<br />

genere. Questi alcuni degli obiettivi<br />

dell’Associazione Firenze Arte<br />

(Borgo Allegri 15 R, Firenze), per<br />

il raggiungimento dei quali l’associazione<br />

si è attivata predisponendo<br />

gli spazi necessari per lo svolgimento<br />

delle diverse attività in un<br />

ambiente sereno, conviviale, aperto<br />

allo scambio di opinioni e di idee.<br />

La Galleria Cimabue, dell’Associazione Firenze Arte, è aperta<br />

dal 20 settembre, escluso il lunedì, dalle ore 16.00 alle 19.00<br />

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CRISTINA MENNI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Anime, tecnica mista, cm. 120x80<br />

Cristina Menni vive e lavora a Pietrasanta.<br />

Nasce da una famiglia connotata da<br />

una forte vena artistica, sin da bambina frequenta<br />

lo studio del nonno pittore e del padre<br />

designer di gioielli, e quello che per<br />

anni è rimasto un hobby segreto, lasciandole<br />

il tempo di esercitare la professione di<br />

avvocato, da qualche anno è divenuta un’esigenza<br />

insopprimibile che esprime nella<br />

sperimentazione di stili e tecniche diverse.<br />

È la ricerca di equilibrio tra la forza inerte di<br />

una materia che continuamente si oppone<br />

ad essere plasmata e la forza volitiva umana<br />

che attraverso la delicatezza si esprime,<br />

che si legge nelle sue opere. La continua<br />

tensione tra la fragilità della figura femminile<br />

e l’universo maschile che la circonda, cercando<br />

quasi di dominarla, è il senso del suo<br />

dipingere. Le sue donne, racchiuse in posizione<br />

fetale, divengono impenetrabili da un<br />

mondo impetuoso e brutale, volte alla ricerca<br />

di un’armonia propria di una dimensione<br />

tutta interiore. Testimone di questo<br />

duello, anche la scelta stilistica di una matericità<br />

pesante e maschile, esaltata da colori<br />

forti o colori primari, in violento contrasto<br />

con le esili e minute donne dalla campitura<br />

piatta che, eteree, si chiudono in un’esistenza<br />

interiore serena e irraggiungibile, espressione<br />

di un universo altro.<br />

Cell. 339 5993475<br />

chichimenni@gmail.com<br />

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Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

CRISTINA MENNI<br />

Anime, tecnica mista, cm. 120x80<br />

Anime, tecnica mista, cm. 120x80<br />

78


MONICA MICHELOTTI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Monica Michelotti, pittrice e scultrice,<br />

docente all’Accademia delle<br />

Belle Arti di Carrara, in questa opera<br />

rappresenta un’interpretazione<br />

creativa dell’idea di luce e del rapporto<br />

tra questa ed il colore inteso come<br />

nesso di comprensione tra visione ed<br />

emozione. “Guardare è un atto creativo<br />

di luce e colore” è non solo il titolo<br />

della stimolante tela dell’artista pontremolese,<br />

ma è, soprattutto, una comunicazione<br />

forte, un richiamo alla<br />

partecipazione attiva insita in ogni<br />

azione umana, un inno alla capacità<br />

dell’uomo di trasformare in atto creativo<br />

ogni corretta interazione tra interiorità<br />

ed esteriorità, tra sé e gli altri.<br />

La Michelotti realizza, così, un’opera<br />

inconsueta, in cui gli occhi e le mani<br />

dei fruitori possono integrarsi o sostituirsi<br />

per una lettura a più piani, da<br />

decodificare e godere, soprattutto a<br />

livello mentale, con emozioni, pensieri,<br />

sensazioni. È questo il concetto che<br />

progressivamente sboccia dalla tela<br />

che su uno sfondo bianco, dinamico<br />

e tattile, a sottolineare proprio l’idea<br />

che la visione non è un mai processo<br />

passivo ma anzi presuppone una cosciente<br />

e decisa dinamica di inclusione,<br />

vede stagliarsi, fronteggiandosi,<br />

due volti visti di profilo. E se la figura<br />

di sinistra è una persona vedente il cui<br />

cervello, creativo ed artistico, è un’insieme<br />

di connessioni delle tinte<br />

dell’arcobaleno che grazie alla luce ci<br />

permettono di realizzare un tipo di visione<br />

del mondo in cui i colori rappresentano<br />

una parte importante e sono<br />

Guardare è un atto creativo di luce e colore, 2015, tecnica mista su<br />

tela, cm. 100x80<br />

alla base di quasi tutte le nostre raffigurazioni<br />

mentali, la figura di destra rappresenta un cieco,<br />

che vede grazie ad una luce interiore, espressa da<br />

una linea luminosa e creativa, che rischiara il suo<br />

percorso di vita, caratterizzato dalle proprie sensazioni<br />

tattili della realtà esterna e dalle esperienze<br />

soggettive. Dietro tale figura un’ombra nera,<br />

proiezione di noi stessi nello spazio ed espressione<br />

insostituibile della corporeità dell’uomo nella<br />

sua dimensione psicologica e fisica, si contrappone<br />

al bianco dello sfondo, che disegna anche tattilmente<br />

i profili. a di tutti i colori. L’opera, decisamente<br />

notevole, riesce, così, a visualizzare il senso<br />

dell’integrazione, la capacità dell’uomo di superare<br />

ogni difficoltà trasformando un problema in<br />

una possibilità di arricchimento ed invitando ciascuno<br />

a non sottoutilizzare le proprie potenzialità<br />

ma a servirsene in maniera consapevole e, soprattutto,<br />

ci ricorda che solo valorizzando la luce,<br />

esteriore ed interiore, si può dare un contributo<br />

autentico alla crescita ed alla maturazione di<br />

quanto c’è di meglio in ognuno.<br />

Maria Pina Cirillo<br />

Studio: Via Cucchiari, 14 - 54033 Carrara (MS)<br />

Cell. +39 347 3459089<br />

79


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ROBERTO MICHETTI<br />

Marina di Vecchiano, la grande duna, olio su tavola, cm. 60x80<br />

Roberto Michetti nasce il 9 luglio 1940 a<br />

Viareggio. Inizia a disegnare e a dipingere<br />

fin da ragazzo; giovanissimo si iscrive<br />

all’Istituto d’Arte Passaglia di Lucca (lo frequenta<br />

soltanto due anni). Nel frattempo<br />

conosce il pittore R. Santini suo concittadino<br />

che gli insegna l’A B C del pittore.<br />

Nel 1960 allestisce a Viareggio la sua prima<br />

personale alla Bottega dei Vageri di Krimer.<br />

Di lui si sono occupati vari critici fra i quali<br />

Valerio Mariani di Roma e ne hanno scritto i<br />

più importanti quotidiani sia locali che nazionali.<br />

Ha partecipato a numerose collettive<br />

e premi di pittura di cui se ne annoverano<br />

alcuni: 1° premio exequo con A. Possenti<br />

(L’animale nell’arte 1960), 1° premio la Rotonda<br />

di Livorno 1961, La Tavolozza d’Oro<br />

Città di Napoli 1962, Premio acquisto colori<br />

di Tirrenia 1964 (4° premio), Premio acquisto<br />

Mino da Fiesole (FI) 1971, Premio Piero<br />

Della Francesca (medaglia d’oro) 1972 Arezzo,<br />

Premio acquisto Città di Prato 2006,<br />

Premio acquisto Provincia di Livorno 2007,<br />

1° Premio “A gente di mare” Lido di Camaiore<br />

2008, 1° Premio Larciano (PT) 2010 e più<br />

volte premiato con premi acquisto, 1° Premio<br />

Nannicini di Capannoli (PI) 2012.<br />

E presente in varie collezioni sia pubbliche<br />

che private, svolge la sua attività fra Viareggio<br />

e Firenze.<br />

Abit.: Via Trento, 645 - Campi Bisenzio (FI) - Via Machiavelli, 235 - Viareggio (LU)<br />

Tel. e fax 055 8739800 – Cell. 339 3839961 - michettimax@libero.it<br />

80


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ROBERTO MICHETTI<br />

Il bosco e la bambina, olio su tavola, cm. 90x100<br />

I quadri di Roberto Michetti danno delle<br />

forti emozioni al fruitore perché ricchi di intensità<br />

cromatica e di grande prospettiva,<br />

dove il mare nell’infinito sembra attendere il<br />

volo dei gabbiani.<br />

Paesaggi dove sembra di sentire il tepore<br />

del sole, il rumore del vento, sapore di un<br />

ricordo legato al tempo maturato dall’esperienza<br />

di vita.<br />

È il sentimento dell’artista che riesce a fonderle<br />

fra loro come un pentagono di note<br />

musicali.<br />

Una creatività che scaturisce dal contrasto<br />

dei colori sapientemente disposti sulla tela,<br />

dipingere per assaporare il gusto della creatività<br />

che scaturisce dal suo io interiore, e<br />

costruendo una realtà sognata e assimilata,<br />

frutto di una fantasia ricca di inventiva.<br />

Lontano da rumori assordanti, da realtà violente<br />

nella ricerca di atmosfere che siano<br />

congeniali con la sua arte sensibile e matura,<br />

cogliendola in tutta la sua poesia.<br />

Lucia Mongardi<br />

81


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MUSEO UGO GUIDI<br />

La casa-museo testimonia<br />

la feconda<br />

stagione culturale<br />

del secondo Novecento<br />

a Forte dei Marmi. Il<br />

Museo Ugo Guidi –<br />

MUG – è il luogo dove<br />

lo scultore Ugo Guidi<br />

(1912-77) ha vissuto e<br />

realizzato tutte le sue<br />

opere, in esso si possono<br />

ammirare oltre 500 opere tra sculture,<br />

disegni e tempere che mostrano lo sviluppo<br />

del maestro da un classicismo naturalistico<br />

fino ad una libera interpretazione della<br />

natura nel periodo compreso dagli anni<br />

Quaranta al 1977. È luogo di cultura in cui<br />

vengono allestite mostre di artisti scomparsi,<br />

di artisti affermati, di giovani promettenti,<br />

di studenti di Accademie.<br />

Nel museo si presentano libri e si leggono<br />

poesie, nel giardino vengono allestite piccole<br />

rappresentazioni teatrali e concerti,<br />

viene inoltre proposta un’attività didattica<br />

per bambini e studenti.<br />

La casa-museo è inserita tra i Musei Toscani<br />

e nelle Case della Memoria della Toscana<br />

ed è stata aperta dal FAI (Fondo Ambiente<br />

Italiano) e segnalata da Italia Nostra tra le<br />

piccole realtà museali d’eccellenza in Italia.<br />

È inserita nelle guide del Touring Club Italiano<br />

e della Lonely Planet. La Soprintendenza<br />

di Lucca/Massa Carrara ha catalogato<br />

le sculture. Mostre e iniziative culturali in<br />

tutta Italia e dall’estero fanno richiesta del<br />

patrocinio del Museo che è inserito nel pre-<br />

Per informazioni su museo e spazi espositivi:<br />

Tel. 348 3020538 - museougoguidi@gmail.com - www.ugoguidi.it<br />

82


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MUSEO UGO GUIDI<br />

stigioso sito delle Case Museo<br />

Italia www.casemuseoitalia.it e<br />

fa parte del “Circuito museale<br />

degli itinerari versiliesi della pietra<br />

e del marmo” che comprende<br />

sei musei della <strong>Versilia</strong>.<br />

Nel maggio 2015 il Museo ha festeggiato<br />

i 10 anni di vita con la realizzazione della<br />

centesima mostra allestita nei suoi spazi. Il MUG ha il<br />

sostegno di Maria Rosaria Lenzi - Private Banker della<br />

Banca Fideuram e ha come partner Art Institute of<br />

Nanjing University Nanchino (Cina), Villa Finaly Firenze<br />

Chancellerie des Universités de Paris - La Sorbonne<br />

e molte altre importanti istituzioni.<br />

83


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MARA NATUCCI<br />

Angeli in Paradiso, acrilico, cm. 60x70<br />

Mara Natucci è nata a Lucca. Pittrice, si<br />

esprime prevalentemente con tecnica<br />

ad olio ed acrilico. Ha tenuto mostre personali<br />

e partecipato a rassegne nazionali e internazionali,<br />

fra cui Autunno Veneziano<br />

1996, Grand Prix des Arts et des Lettres Ville<br />

de Nice 1997, Omaggio a San Marino 1997,<br />

Quadriennale città di Roma e Omaggio alla<br />

Città di Lugano 1998, ottenendo premi e riconoscimenti.<br />

Ha esposto anche alla Fiera<br />

del Levante di Bari nel 2003. Ha avuto importanti<br />

commissioni artistiche nel settore<br />

editoriale e della pubblicità, in particolare<br />

dall’APT di Lucca, con distribuzione in area<br />

europea. Ha creato per la casa francese di<br />

ceramiche Limoges il soggetto di Natale<br />

1998; nel 2000 ha dipinto l’immagine ufficiale<br />

dell’Azalea di Borgo a Mozzano. Fa<br />

parte dell’Associazione Lucchesi nel Mondo.<br />

È stata recensita da noti critici su giornali,<br />

riviste e volumi d’arte. Sue opere si trovano<br />

in diverse collezioni in Italia e all’estero.<br />

Cell. 336 907592<br />

maranatucci@maranatucci.it<br />

84


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MARA NATUCCI<br />

Papaveri fra l’oro, acrilico, cm. 40x80<br />

Magica emozione, acrilico, cm. 40x100<br />

85


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

DARIA ORLANDINI<br />

Nata a Firenze nel 1973 da padre<br />

italiano e madre croata, dopo gli<br />

studi scientifici si è laureata in Medicina<br />

e Chirurgia, specializzata in Pediatria<br />

e attualmente lavora come<br />

Dirigente Medico presso il Nuovo<br />

Ospedale del Mugello. L’approccio<br />

alla fotografia è recente, casuale e<br />

fortuito; come casuale e fortuito è<br />

stato l’incontro con l’ambiente teatrale<br />

fiorentino, nel quale si scopre<br />

affascinata dall’osservare attraverso<br />

per osservare il dentro e l’oltre. Autodidatta,<br />

tutt’altro che professionista<br />

della tecnica, alla perfezione della<br />

foto preferisce la soggettività emotiva<br />

ritratta, da trasmettere in chi<br />

guarda. Per questo sceglie prevalentemente<br />

il bianco e nero per le sue<br />

foto perché, come dice Ted Grant,<br />

“Fare foto a colori significa fotografare<br />

gli abiti, farle in bianco e nero<br />

significa fotografare l’anima”. Ha ricevuto<br />

numerose segnalazioni su siti<br />

fotografici e in gruppi interazionali di<br />

fotografia artistica. Dal marzo 2014<br />

invitata dall’associazione culturale<br />

Gruppo Donatello di Firenze, uno dei<br />

più vecchi sodalizi artistici fiorentini,<br />

inizia a partecipare a numerose iniziative,<br />

sia collettive sia personali, del<br />

gruppo stesso. Dal 2015 è socio effettivo<br />

del Gruppo Donatello.<br />

Ballerine adolescenti<br />

Cell. 345 9071943 - dariaorlandini@virgilio.it<br />

www.facebook.com/daria.orlandini<br />

86


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

DARIA ORLANDINI<br />

Addio giovinezza<br />

Settembre andiamo, è tempo di migrare<br />

87


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

GIANFRANCO PACINI<br />

La costituzione ideale, tecnica mista, cm. 70x80<br />

“Gli stecchi usati per rumare i colori sono<br />

già pittura”<br />

Gianfranco Pacini pone un concetto semplice<br />

e a un tempo radicale e dunque<br />

ricco di portato: che lo “stecco” - il bastoncino<br />

con cui si mescolano i colori nei barattoli<br />

- per i depositi casuali delle tinte assume<br />

un aspetto nuovo, si permuta in segno. Lo<br />

stecco immerso nel colore è già pittura.<br />

Nasce a Guamo di Lucca, si dedica allo studio<br />

della storia dell’arte e al disegno sotto la<br />

guida dello scultore e incisore Fiorentino Vitaliano<br />

De Angelis, si accosta alle discipline<br />

plastiche e studia scultura e progettazione.<br />

Momento significativo nella formazione<br />

dell’artista e alimento per il suo lavoro creativo<br />

sono i viaggi nelle Americhe. Soggiorna<br />

a lungo in Venezuela, Brasile e Argentina<br />

dove alterna la sua ricerca artistica<br />

con il lavoro della terra a fianco degli “ultimi”,<br />

i campesinos sin tierra.<br />

Ultimamente realizza incisioni colorate<br />

dove “l’umile stecco”, girato il colore, diventa<br />

protagonista delle sue composizioni.<br />

Ha esposto un po’ dovunque in Italia e all’estero<br />

e chi si è voluto interessare alla sua<br />

opera lo ha fatto.<br />

Vive e lavora a Rigoli, S. Giuliano Terme (PI).<br />

Cell. 346 6600749<br />

gianfrancopacini@hotmail.it<br />

88


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

GIANFRANCO PACINI<br />

Transumanza (part.)<br />

Paesaggio primaverile (part.)<br />

89


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

SONIA PALADINI<br />

Sonia Paladini nasce a Firenze nel 1971,<br />

autodidatta ma con la passione del<br />

dipingere fin dall’infanzia. Ha frequentato<br />

la scuola Leonardo di Prato sperimentando<br />

alcune tecniche ma il modo istintivo<br />

e liberatorio con cui dipinge la<br />

distingue in maniera evidente dagli altri<br />

artisti. Non esistono disegni preparatori,<br />

non esistono progetti, tutto è segnato<br />

dallo stato d’animo, la fantasia dell’artista<br />

e soprattutto dall’inconscio.<br />

Incontro, olio su tavola, cm. 25x58<br />

soniapaladini24@gmail.com<br />

90


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

GIANMARCO PASSERINI<br />

Monna Lisa, acrilico su tela, cm. 100x100<br />

Acrilico su pittore<br />

Gianmarco Passerini, nasce a Pietrasanta<br />

il 29 maggio 1989. Ama sperimentare<br />

nuove tecniche, utilizza quasi sempre<br />

colori acrilici e colori ad olio, ma di tanto in<br />

tanto sperimenta con vernici per interni e<br />

smalti, utilizza anche veli di plastica, inchiostro<br />

e colle acriliche per giocare con l’effetto<br />

che danno asciugandosi e per sfruttare<br />

le sfumature di colore, forme e ombre che<br />

vengono con esse.<br />

Proprio per questo motivo, la maggior parte<br />

dei suoi dipinti sono realizzati con tecnica<br />

mista, dal momento che nessuna tecnica<br />

potrebbe portare gli effetti desiderati, da<br />

sola. Nel 2010 apre GP Art & More (www.<br />

gpartandmore), mentre nel 2011 ha inaugurato<br />

www.gianmarcopasserini.com, il sito di<br />

arte contemporanea, nato per dare sfogo al<br />

desiderio di far conoscere le sue opere e la<br />

sua visione del mondo.<br />

Oggi è il co-fondatore del Movimento<br />

Astrattuale®, in cui ha elaborato:<br />

1) “L’etica del sogno GЖP 2014”<br />

Che non è altro che l’analisi di tutte le regole<br />

logicamente illogiche dei sogni, e la successiva<br />

riproduzione su tela (quindi non è la<br />

rappresentazione dell’immagine del sogno,<br />

ma la spiegazione del concetto che esso<br />

esprime).<br />

Con le parole di Paolo Levi, critico d’arte,<br />

giornalista, saggista:<br />

“Un’esplosione di colori caratterizza questa<br />

composizione artistica informale, dove l’invisibile,<br />

che affonda le sue radici nell’inconscio,<br />

diventa visibile. Un caos apparentemente<br />

casuale, tende ad espandersi<br />

dinamicamente oltre i limiti della tela.”<br />

Paolo Levi<br />

Protagonisti dell’arte 2014<br />

GЖPArtStudio: Via Mario Paolini, 33 - 55049 Viareggio (LU)<br />

Cell. 347 2774987 - info@gianmarcopasserini.com - passerini.gianmarco@gpartandmore.com<br />

www.gianmarcopasserini.com - www.gianmarcopasserini.it - www.gpartandmore.com<br />

91


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

GIANMARCO PASSERINI<br />

Notte stellata 2.0, olio su tela, cm. 50x70<br />

2) “Status symbol GЖP 2014-2015”<br />

Nel quale un’immagine viene ridotta ad essere<br />

l’identificazione dello status del compratore,<br />

perdendo qualsiasi altro significato<br />

etico ed estetico; questi dipinti si distinguono<br />

in due sottocategorie;<br />

1) L’immagine che si può osservare nel lavoro<br />

finito è il solo nome dell’artista sulla tela.<br />

Questi lavori sono caratterizzati dal titolo<br />

bizzarro, quale il prezzo del dipinto.<br />

2) In questo secondo caso non vi è una vera<br />

e propria immagine da osservare, ma una<br />

banconota incollata sulla tela, con la firma<br />

dell’artista. Questa banconota, subisce una<br />

vera e propria metamorfosi: da oggetto per<br />

fare acquisti, ad oggetto che si desidera acquistare.<br />

a cura di Vittorio Sgarbi<br />

ARTISTI - Annuario d’arte contemporanea<br />

3) Indeterminazione determinata GЖP 2015”<br />

Anche in questo caso, ci sono due sottocategorie:<br />

1) - Acrilico - L’immagine che si può osservare<br />

nel lavoro finito , viene realizzata<br />

creando per prima cosa uno sfondo sulla<br />

tela già intelaiata e preparata (tela 1), poi si<br />

applica una seconda tela sul telaio la quale<br />

non viene preparata (tela 2) e su questa<br />

tela si dipinge l’immagine che si intende<br />

realizzare. Una volta finito di dipingere l’immagine,<br />

si procede rimuovendo la tela 2,<br />

che non essendo stata preparata lascia filtrare<br />

il colore sulla tela 1 creando cosi un<br />

impronta unica sullo sfondo precedentemente<br />

dipinto.<br />

2) - Olio - Anche nel secondo caso si crea<br />

uno sfondo sulla tela già intelaiata e preparata,<br />

ma questa volta vi si applica un secondo<br />

strato di colori sopra. Poi, prima che il<br />

colore asciughi, si va a “scavare” via il secondo<br />

strato creando l’immagine che si intende<br />

realizzare.<br />

In entrambi i casi, quello che contraddistingue<br />

questa tecnica è il fatto che, benché<br />

l’applicazione del colore sia determinata<br />

dall’artista, è impossibile prevedere il risultato<br />

finale, essendo esso generato da variabili<br />

indeterminabili. Ecco perché “Indeterminazione<br />

determinata”.<br />

92


GIANFRANCO PELLEGRINI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Gianfranco Pellegrini è nato l’8<br />

settembre 1953 a Pisa, dove vive<br />

e lavora. Ha partecipato a numerosi<br />

simposi e concorsi di scultura, grafica<br />

e pittura.<br />

Nel 1989 riceve il suo primo riconoscimento<br />

al Concorso di Scultura indetto<br />

dal Comune di Pisa, conquistando<br />

i critici con il secondo premio.<br />

Il suo lavoro continua tra mostre personali<br />

e collettive, realizza un busto<br />

funebre in bronzo per il cimitero di<br />

Pisa, nel 2001 crea il busto di Padre<br />

Renzo Spadoni in marmo di Carrara<br />

per la chiesa di San Nicola, sempre in<br />

Pisa.<br />

Nel 2004 realizza lo stemma del comune<br />

dell’isola del Giglio (Gr).<br />

Gianfranco abbraccia anche la pittura,<br />

raffigurando prevalentemente ritratti<br />

androgeni con tratti graficopittorici,<br />

ma la scultura è l’arte che più<br />

lo rappresenta e lo appaga, riesce a<br />

tirare fuori l’opera d’arte nascosta<br />

nel pezzo da lavorare, che sia marmo<br />

o legno .<br />

Donna incinta<br />

Cell. 349 2968669<br />

info@fotopellegrini.it<br />

93


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

GIANFRANCO PELLEGRINI<br />

Pisa e le sue due chiese, cm. 400x 150<br />

MOSTRE PERSONALI<br />

1982 Pisa - Galleria d’arte “Il Navicello”<br />

1984 Pisa - Galleria d’arte “Il Navicello”<br />

1985 Pisa - Galleria delle Arti<br />

1989 Pisa - Palazzo Gambacorti<br />

1992 Pisa - Palazzo Gambacorti<br />

1996 Pisa - Centro San Paolo all’Orto<br />

2000 Pisa – Chiesa di S. Maria della Spina<br />

SIMPOSI<br />

1983 Pisa – Abbazia di San Zeno, Collettiva<br />

di scultura<br />

1988 Tirrenia (Pisa) – Simposio di Arte Contemporanea<br />

, Murales<br />

1989 Pisa – 1° Simposio Estemporaneo d’Arte<br />

Contemporanea “Pisa Open 89”<br />

1989 Seravezza (Lucca) – 5° Incontro Rassegna<br />

“Arte in piazza”<br />

1999 Condrieu (Francia) – 1° Biennale di<br />

scultura Contemporanea , 1° premio<br />

1999 Hinojosa De Jarque (Spagna) – 4°Simposio<br />

di Scultura “Alla Memoria dei Popoli”<br />

2000 Cicagna (Genova) – Campus “La Pietra<br />

Nera”<br />

2001 Cornia di Maconesi (Genova) – 3° Simposio<br />

Internazionale di scultura su ardesia<br />

2001 Belluno – 16° Extempore di scultura su<br />

legno<br />

94


GIUSEPPE PIERUCCI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Rosso toscana, olio su tavola, cm. 60x60<br />

Diplomatosi al Liceo Artistico di Lucca,<br />

continua il suo percorso di interesse<br />

artistico presso l’Accademia di Belle Arti di<br />

Carrara.<br />

Alcune sue opere sono custodite in collezioni<br />

private in Italia ed all’estero; ha esposto<br />

in alcune collettive tra cui l’ultima a<br />

Milano.<br />

La narrazione pittorica dell’artista Giuseppe<br />

Pierucci è semplice e piana come i luoghi<br />

da lui descritti.<br />

Sono immersi nella quiete più grande conferendo<br />

tranquillità interiore all’osservatore.<br />

L’arte descrittiva fa sempre la sua buona<br />

impressione quando non mira soltanto a riprodurre<br />

un determinato soggetto, ma carica<br />

quest’ultimo di emotività spontanee<br />

che si trasmettono facilmente al fruitore.<br />

Pertanto la bellezza di un casolare immerso<br />

nel verde o l’aspetto decadente di un antico<br />

muro sono parti essenziali dell’opera. Costruiti<br />

da segno e da colore apposti con sapiente<br />

maestria rivelano la grandezza compositiva<br />

del pittore Giuseppe Pierucci. Non<br />

soltanto quindi un maestro della figurazione,<br />

ma una personalità dotata di qualità<br />

profonde che gli permettono la creazione<br />

di opere dal valido contenuto emotivo.<br />

Valdottavo Meino, 4 – 55023 Lucca<br />

Cell. 328 8130152 – niongep@virgilio.it<br />

95


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

GIUSEPPE PIERUCCI<br />

L’attesa, olio su tela, cm. 35x50<br />

La nostra vita è come una barca in mezzo al mare in balia delle onde, olio su tavola, cm. 100x60<br />

96


GIANNA PINOTTI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Estate in <strong>Versilia</strong>, 2001, olio e pigmenti su tela, cm. 60x80<br />

Gianna Pinotti (Mn 1963) è artista e critico.<br />

Discendente da una importante<br />

bottega di scultura attiva per due secoli,<br />

pittrice per vocazione, è legata alla Toscana<br />

sin dall’infanzia e per un ventennio ha<br />

frequentato la <strong>Versilia</strong> con le sue suggestioni<br />

culturali e artistiche. Dopo la laurea in<br />

storia dell’arte e gli studi musicali, esordisce<br />

come astrattista tenendo alcune personali<br />

a Parigi tra 1993 e 1998. Seguono importanti<br />

antologiche tra cui Invito a Palazzo,<br />

Palazzo Strozzi, Mantova 2006; Le città<br />

cadute, Museo Virgiliano, Pietole 2012. Ha<br />

esposto in Italia e all’estero a fianco dei più<br />

rappresentativi autori del panorama artistico<br />

contemporaneo. Ha pubblicato testi in<br />

riviste e una trentina di libri, ricevendo premi<br />

nazionali. Nel 2015 ha ricevuto il prestigioso<br />

Collare Laurenziano per la pittura<br />

dall’Accademia Internazionale Medicea durante<br />

la cerimonia del Premio Europeo Lorenzo<br />

il Magnifico tenutasi a Palazzo Vecchio<br />

a Firenze.<br />

Cell. 347 2367011<br />

giannapinotti@libero.it<br />

97


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ORLANDO POGGI<br />

Nasce a Catanzaro il 1° ottobre 1966<br />

da padre forlivese e madre fiorentina,<br />

coltiva la passione del disegno e della<br />

fotografia tramandatagli dal padre.<br />

Negli anni Novanta, pur occupandosi lavorativamente<br />

di impiantistica e nuove<br />

tecnologie, inizia un percorso insieme<br />

ad un amico fotografo che lo porta a cimentarsi<br />

sul bianco e nero e la fotografia<br />

di studio, poi servizi fotografici per<br />

matrimoni e cerimonie. Successivamente<br />

inizia a lavorare per due riviste milanesi<br />

e insieme a due amici e colleghi di<br />

lavoro, fonda l’Harmonizer Studio che si<br />

occupa prevalentemente di pubblicità.<br />

Cura la parte di immagine sia con il disegno,<br />

la grafica e la fotografia.<br />

Si cimenta nella fotografia di soggetti e<br />

corpo, che usa poi per dare spunto ai<br />

suoi disegni. Gli stati d’animo sono oggetto<br />

della sua ricerca, che prova ad<br />

esprimere tramite il disegno del corpo<br />

umano stilizzato tendente al fumetto.<br />

Dopo una lunga pausa di inattività insieme<br />

a Susi La Rosa crea un Laboratorio<br />

Artistico occupandosi insieme a lei di<br />

varie attività, come l’arte del riciclo, la<br />

pittura su tela, la lavorazione del legno.<br />

Riprende in mano i suoi vecchi disegni e<br />

li rielabora su tela con nuove tecniche<br />

per partecipare ad una mostra collettiva<br />

di pittori a Venezia. Nel maggio 2014<br />

presenta la sua prima personale con 5<br />

opere su tela intelaiate su pancali di legno<br />

poi verniciati. Oggi continua la rielaborazione<br />

del suo stile e dei corpi che<br />

disegna, dando un’anima piu sofisticata<br />

e tecnica alle sue opere.<br />

Black Spring, cm. 90x140<br />

“Dalla fotografia al disegno dal disegno alla<br />

pittura su tela le mie immagini stilizzano la figura<br />

femminile rendendo il corpo energico<br />

seppur sensuale; non esistono temi fissi, i tratti<br />

escono spontaneamente fuori senza un progetto<br />

principale rendendomi attratto ogni volta<br />

che che inizia un tratto sulla tela”.<br />

Via San Bonaventura, 24/E - 50145 Firenze<br />

Cell. 366 2777475 - orlandopoggi@gmail.com<br />

98


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ORLANDO POGGI<br />

Around your world, 2015, tecnica mista su cartone telato,<br />

cm. 50x70<br />

Senti come mi batte forte il tuo cuore, 2015, tecnica mista su tela, cm. 70x100<br />

99


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

GIULIA SALIS<br />

Autoritratto doppio, 2012, acrilico su tela, cm. 100x100<br />

Nata nel 1975, vive e lavora a Viareggio<br />

(LU). Si diploma all’Accademia di Belle<br />

Arti di Carrara (sezione Scenografia, tesi in<br />

Costume per lo Spettacolo) con 110/110 e<br />

lode e realizza costumi per il teatro; attualmente<br />

si dedica soprattutto alla pittura<br />

(anche ritratti e dipinti su commissione, illustrazioni<br />

di cartoline) e alla decorazione su<br />

diversi tipi di supporto. Si occupa inoltre di<br />

grafica, design e video-art.<br />

Dal 1995 ad oggi partecipa a diverse mostre,<br />

le personali:<br />

2006: Caffè Battisti, Viareggio<br />

2009: “Dono di donna”, Ospedale <strong>Versilia</strong>,<br />

Lido di Camaiore (LU)<br />

info@giuliasalis.it www.giuliasalis.it<br />

www.facebook.com/GiuliaSalisPittrice<br />

100


ANDREA SALTARELLI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Forma graffittica con testa e coda, 2006, tela, cm. 60x60<br />

Nato a Milano nel 1964, si trasferisce giovanissimo<br />

in <strong>Versilia</strong>, dove tuttora vive<br />

e lavora.<br />

S’interessa all’arte fin da ragazzino e inizia<br />

un’attività pittorica che si affina in tecniche<br />

e contenuti visitando gli studi dei pittori,<br />

scultori e designers amici di famiglia.<br />

Dal 1976 pratica il Judo, disciplina che lo<br />

avvicina alle dottrine orientali.<br />

Nel 1978 si iscrive all’Istituto Tecnico per<br />

Geometri di Lucca e solo successivamente<br />

al Liceo Artistico Passaglia di Lucca per<br />

studiare storia dell’arte e proseguire gli studi,<br />

abbandonati nel 1982.<br />

Appassionato alla cultura e alle religioni<br />

delle ‘popolazioni tradizionali’, intraprende<br />

numerosi viaggi studio in varie parti del<br />

mondo, collezionando così visite a musei,<br />

pinacoteche, monumenti e siti archeologici<br />

nei vari continenti.<br />

In Europa e in Italia non si stanca mai di visitare<br />

mostre e studi di artisti che intende<br />

conoscere personalmente, arriverà a collaborare<br />

con alcuni di loro per la creazione di<br />

sculture nei vari materiali plastici.<br />

Inventa un suo personale stilema che chiama<br />

“Antropogrittico”, e si specializza in una<br />

tecnica materica che definisce “graffittico”.<br />

Dal 2000 ha un suo studio in Pietrasanta<br />

(LU) in via del Marzocco, 120 denominato<br />

“Studio d’arte Aleph”.<br />

Nel 2012 inventa una nuova forma d’arte,<br />

affiggendo negli appositi spazi comunali, la<br />

stampa di un suo dipinto con sotto una didascalia<br />

che da senso all’opera, nei manifesti<br />

non c’è alcun riferimento tangibile<br />

all’autore o allo studio d’arte, così da evitare<br />

che venga confuso come una forma<br />

pubblicitaria: a questa forma d’arte ha dato<br />

il nome di “Arte Manifesta”.<br />

www.antropogrittico.com<br />

andrea.saltarelli64@gmail.com<br />

101


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

ANDREA SALTARELLI<br />

Forma graffittica, 2006, tela, cm. 60x60<br />

Forma graffittica dal lungo collo, 2006, tela, cm. 60x60<br />

102


VITTORIO SIMONINI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Fra,menti, 2010, tecnica mista carta bruciata e strappata su tela, cm. 120x90<br />

Vittorio Simonini è nato nel 1964 a Viareggio<br />

dove vive ed opera. Il suo linguaggio<br />

artistico spazia dalla poesia alla<br />

scultura ed alle performance video - artistiche.<br />

Citiamo alcuni passi di una critica di Lodovico<br />

Gierut: “Scolpisce, disegna, unisce carte<br />

e foglie, fusioni metalliche e legni... […] in<br />

lui c’è figurazione ed astrazione, impeto,<br />

silenzio quasi d’attesa di tracciati dove vive<br />

la terracotta, anche smaltata, col bianco<br />

che è tangibilmente posto – come al nero –<br />

all’estremità della gamma cromatica e non<br />

certamente a caso. […] È - dicendone per<br />

chiudere – un artista che si affida alla “ricerca”,<br />

non si ferma e merita l’attenzione del<br />

pubblico.”<br />

Cell. 366 1196318 - vittorio64artista@gmail.com<br />

Facebook: Vittorio Simonini<br />

103


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

VITTORIO SIMONINI<br />

Meta morfosi di una idea, installazione, 2015, assemblaggio di materiali<br />

vari su un vecchio manichino, cm. 170x35x40<br />

CREAZIONE<br />

Raccogli<br />

la lacrima di un angelo.<br />

Accarezzala<br />

con il profumo del tuo desiderio.<br />

Ecco la tua creazione.<br />

DIO.<br />

Tratto da A UN AMICO.<br />

raccolta di poesie inedite di Vittorio Simonini<br />

104


LUCA SIRI<br />

Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

Ai sognatori di ogni età, 2009, olio su tela, cm. 60x80<br />

Luca Siri (Genova 1978), artista poliedrico,<br />

pittore, scultore e musicista, esprime,<br />

attraverso i canali dell’esoterismo, un<br />

personale stile neoiconico non privo di una<br />

discorsiva intima incentrata sulla riadesione<br />

alla Natura da parte dell’uomo; in tal<br />

senso si interessa alle civiltà preromane<br />

della Lunigiana e dell’Etruria. Ha esposto in<br />

una trentina di mostre in Italia e all’estero<br />

(Firenze, Genova, Savona, Mantova, Milano,<br />

Padova, Torino, Berlino, Praga) e ha pubblicato<br />

testi di teoria estetica, tra cui Visionarkia<br />

(2007) e Biofilia e Biofollia (2014). Ha<br />

ricevuto premi nazionali e internazionali<br />

per la pittura e la grafica. Sue opere si trovano<br />

in collezioni pubbliche e private italiane<br />

e straniere. Nel 2015 ha ricevuto il prestigioso<br />

Collare Laurenziano per la scultura<br />

dall’Accademia Internazionale Medicea durante<br />

la cerimonia del Premio Europeo Lorenzo<br />

il Magnifico tenutasi a Palazzo Vecchio<br />

a Firenze.<br />

Cell. 340 8010755<br />

info@lucasiri.it - www.lucasiri.it<br />

105


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MARIELLA TONELLI ROSSI<br />

Nata nel 1950 a Camaiore. Autodidatta.<br />

È iscritta all’Accademia Universale Guglielmo<br />

Marconi di Roma, all’Accademia del<br />

Novecento di Roma e al C.E.I.C. (Centro Europeo<br />

d’Iniziative Culturali) in Roma.<br />

“La pittura di Mariella Tonelli Rossi è un arabesco<br />

formale nel quale vivono e si completano<br />

immagini di altre culture ed altri<br />

mondi.<br />

Le nature morte sono ricche di particolari,<br />

molto suggestive e limpidamente risolte in<br />

un’armonia cromatica che avvolge ogni<br />

cosa.<br />

Il gusto del reale fa si che l’artista si ponga<br />

come osservatrice attenta di ogni evento<br />

ed il pretesto di un melagrano oppure di un<br />

cocomero è sufficiente per muovere la sua<br />

creatività.<br />

Le sue tele hanno avuto successo nella Rassegna<br />

di San Marino, il pubblico è rimasto<br />

affascinato dall’atmosfera che ella sa traslare<br />

nei soggetti e nel completamento che il<br />

colore regala ad ogni composizione.<br />

Anche a Barbarasco di Tresana Mariella Tonelli<br />

Rossi ha avuto un significativo riconoscimento.<br />

L’artista esegue, su richiesta, anche ritratti<br />

in “stile antico” (Bruno Cosignani)<br />

Cell. 347 3335344<br />

mariellatonelli@live.it<br />

106


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MARIELLA TONELLI ROSSI<br />

Mostre: 1987 – Accademia Universale “Guglielmo Marconi”, Premio<br />

“Cavalieri della Fede e del Progresso”.<br />

1988 – Secondo premio, terza Rassegna d’arte omaggio a San<br />

Marino; Premio Speciale Gran Trofeo “Il Prestigio”; Secondo Premio,<br />

Terza Rassegna d’arte Città di Nizza; Medaglia d’oro, Giochi<br />

Olimpici di Seoul (C.E.I.C); Premio Topkapi, “Maestri Italiani ad<br />

Istanbul” .<br />

1989 – Secondo Premio “Incontri d’arte in <strong>Versilia</strong>”; Premio Speciale<br />

giornalistico “Rendes vous Mission” U.S.A.; Premio Coppa<br />

Aurea, “Maestri dell’arte italiana a Tokio”.<br />

1992 – Premio Speciale “Grand Prix des Arts”, Nizza.<br />

Ha frequentato la scuola di Miniature Persiane in Iran, conseguendo<br />

il Diploma.<br />

107


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

STEFANO CARLO VECOLI<br />

Medusa strabica, 2014, acrilico e olio su tavola, cm. 55x42<br />

Nato a Viareggio, in tempo per attraversare,<br />

nella sua adolescenza, i passionali<br />

anni Settanta. Architetto con il piacere di<br />

scrivere. Romanzi: “Il pranzo dei Burlanti”<br />

2002; “Il Pezzente di Denari” 2006; “Crescevano<br />

Sogni, Fiorivano Eskimi” 2013. Alcuni<br />

suoi racconti sono stati premiati a vari<br />

premi nazionali e pubblicati in raccolte.<br />

Si dedica alla pittura incontrando l’amicizia<br />

fervida e feconda del maestro Giorgio Michetti.<br />

Le sue opere spaziano dalle atmosfere sognanti<br />

della Toscana, alle bagnanti sulle<br />

rive del mare, ai miti antichi rivisitati in chiave<br />

moderna, al mondo onirico e infantile<br />

dalle fiabe a Pinocchio.<br />

Dopo anni di solitario e proficuo lavoro, inizia<br />

ad esporre il suo mondo con una personale<br />

nel 2012 alla Galleria Europa a Lido di<br />

Camaiore per continuare con collettive e<br />

personali.<br />

Vive e lavora in Toscana.<br />

www.stefanocarlovecoli.it<br />

108


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

STEFANO CARLO VECOLI<br />

Presenze Toscane, 2014, acrilico e olio su tavola, cm. 50x42<br />

Verelina, un po’ Venere e un po’ Velina, danza notturna, 2015,<br />

acrilico e olio su tavola, cm. 40x30<br />

109


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MARIA RITA VITA<br />

Fili, olio su tela, cm. 70x100<br />

Maria Rita Vita nasce a Massa nel 1966.<br />

Autodidatta, coltiva, sin da bambina,<br />

la passione per l’arte dimostrando una spiccata<br />

inclinazione verso la pittura in particolare.<br />

Vive tra le Alpi Apuane e la Riviera Versiliese,<br />

terra colma di contasti e di forte<br />

sentire. Nella fierezza di tali origini, si nutre<br />

dei colori accesi e passionali, luminosi del<br />

territorio natio che costituiscono l’alfabeto<br />

della sua ricca tavolozza.<br />

Frequenterà per volontà paterna studi<br />

tecnici; una scelta accettata, ma mai condivisa<br />

che la porterà a lavorare nel mondo del<br />

commercio.<br />

L’amore per la pittura e il colore che albergano<br />

nel suo animo però continuano insistentemente<br />

ad ardere sotto la cenere.<br />

Maria Rita Vita infatti continua privatamente<br />

a dipingere e lo fa per proprio diletto,<br />

senza mai archiviare il sogno di poter<br />

dare sfogo un giorno al suo grande amore,<br />

la pittura. La voglia di dedicare più tempo al<br />

dipingere diventa sempre più forte e meno<br />

controllabile.<br />

Le sue letture preferite sono rivolte alla lezione<br />

dei grandi maestri del Rinascimento,<br />

del Barocco e dell’Espressionismo astratto<br />

americano dai quali apprende le leggi della<br />

prospettiva, l’interpretazione spaziale, la<br />

ricchezza del segno, la sontuosità cromatica,<br />

la ricerca introspettiva e la gestualità<br />

istintiva.<br />

Galleria d’Arte Maria Rita Vita: Via A. Guglielmi, 4 - 54100 Massa (MS) - Cell. 333 8217316<br />

info@mariaritavita.com - Studio d’arte Maria Rita Vita: Via Romana 366 - 54100 Massa (MS)<br />

110


Artisti in <strong>Versilia</strong><br />

MARIA RITA VITA<br />

Profumo di un ricordo, olio su tela, 2 pannelli cm. 100x70<br />

La sua ricerca si fonda su esplorazioni linguistiche<br />

di natura emozionale con indagini<br />

sulla fenomenologia del colore e investigazioni<br />

su percezioni interiori che traduce in<br />

elementi astratti con vaghi riferimenti al<br />

dato reale. Sarà una forte intima emozione<br />

sentimentale a far decidere l’artista di stravolgere<br />

la sua vita in campo lavorativo ed<br />

abbracciare quel destino al quale era segnata,<br />

dedicarsi finalmente completamente<br />

alla pittura; una vera e propria scelta<br />

di vita maturata: la “mia Vita è la mia Arte e<br />

la mia Arte è la mia Vita”.<br />

Proficua la sua attività espositiva indirizzata<br />

prevalentemente verso esposizioni personali.<br />

Nel 2012 illustra con l’immagine della propria<br />

opera “Fiori nel Gorgo” – il Romanzo<br />

Omicidio dell’Anima dello scrittore G. Perazzini<br />

(Il Ciliegio Ed.).<br />

Apre la propria Galleria d’Arte nel Centro<br />

Storico di Massa dove espone in permanente<br />

le sue opere pittoriche e nell’autunno<br />

2015 lancia la Collezione di Accessori Donna<br />

“VITA - Arte da indossare”.<br />

Sue opere si trovano in collezioni private e<br />

pubbliche.<br />

Maria Rita Vita vive e lavora a Massa.<br />

111


Artisti in <strong>Versilia</strong> altro non è che un<br />

simbolico omaggio nei confronti<br />

di un territorio che da sempre è sia un<br />

punto di partenza per molti, sia di arrivo<br />

per altri – per la pittura, la scultura,<br />

la fotografia... – dato che è un luogo<br />

sempre in ascesa, ma già consegnato<br />

alla Storia dell’Arte dai vari Henry Moore,<br />

Pietro Annigoni, Igor Mitoraj, Lorenzo<br />

Viani, Galileo Chini, Franco<br />

Miozzo, Carlo Carrà, Giuseppe Viner...<br />

Lodovico Gierut<br />

ISBN 978-88-6039-356-2<br />

E 15,00 (IVA inclusa)

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