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DONNA IMPRESA MAGAZINE SARAH JESSICA PARKER

Sarah Jessica Parker, l’eterna Carrie Bradshaw della serie Sex and the city, lancia in esclusiva una linea di scarpe creata in collaborazione con il famoso marchio di calzature Manolo Blahnik. Tutti i modelli a catalogo sono stati pensati dall’attrice statunitense e da George Malkemus II, presidente dell’azienda Blahnik e suo storico amico, simbolo di eleganza e stile nel mondo, che hanno deciso di puntare sulla leggerezza dei modelli: vestibilità, eleganza e versatilità. La favolosa collezione di scarpe SJP comprende infatti decolleté a punta con laccetto alla caviglia “T bar”, il modello più ambito che si chiama proprio “Carrie”, ma anche pumps classiche, sandali con fiocchi, zeppe, sandali piatti e, udite udite … persino espadrillas! Sarah Jessica Parker indiscussa icona di stile, anche nonostante il telefilm HBO Sex and the city nel quale interpretava l’indimenticabile personaggio glamour di Carrie Bradshaw, sia oramai terminato da 10 anni, continua a far sognare milioni di donne in tutto il mondo. Cosa ne pensate della linea di scarpe Sarah Jessica Parker? Anche voi eravate fan della serie televisiva Sex and the city? Noi donne di “DONNA IMPRESA MAGAZINE” sì, al 110%!

Sarah Jessica Parker, l’eterna Carrie Bradshaw della serie Sex and the city, lancia in esclusiva una linea di scarpe creata in collaborazione con il famoso marchio di calzature Manolo Blahnik. Tutti i modelli a catalogo sono stati pensati dall’attrice statunitense e da George Malkemus II, presidente dell’azienda Blahnik e suo storico amico, simbolo di eleganza e stile nel mondo, che hanno deciso di puntare sulla leggerezza dei modelli: vestibilità, eleganza e versatilità. La favolosa collezione di scarpe SJP comprende infatti decolleté a punta con laccetto alla caviglia “T bar”, il modello più ambito che si chiama proprio “Carrie”, ma anche pumps classiche, sandali con fiocchi, zeppe, sandali piatti e, udite udite … persino espadrillas! Sarah Jessica Parker indiscussa icona di stile, anche nonostante il telefilm HBO Sex and the city nel quale interpretava l’indimenticabile personaggio glamour di Carrie Bradshaw, sia oramai terminato da 10 anni, continua a far sognare milioni di donne in tutto il mondo. Cosa ne pensate della linea di scarpe Sarah Jessica Parker? Anche voi eravate fan della serie televisiva Sex and the city? Noi donne di “DONNA IMPRESA MAGAZINE” sì, al 110%!

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ciclica, simbolo alchemico.<br />

La produzione artistica di Sistilli<br />

suggerisce il senso infinito delle cose,<br />

il passaggio a diverse sfere di<br />

esistenza non contemplate nel<br />

comune concetto di ciclo vitale<br />

occidentale, che concepisce la fine<br />

come processo inevitabile e assoluto<br />

legato alla natura stessa.<br />

L’iconografia del cerchio viene<br />

adottata quale archetipo primordiale,<br />

in cui sono contemplati gli opposti,<br />

morte e rinascita, fine e creazione,<br />

simbolo dell’inconscio e dell’Io<br />

profondo che si esprime con la presa<br />

coscienza dell’esistere. Sistilli ci<br />

riporta a riflette sulla qualità del tempo<br />

piuttosto che sulla quantità relativa, la<br />

ricerca si spinge sullo studio dei segni<br />

e l’interpretazione degli stessi in<br />

termini esistenziali, richiama la teoria<br />

del “Campo Morfico”, del tempo<br />

dotato di frequenza vibratoria. Il<br />

tempo qualitativo si lega<br />

all’esperienza dei modelli atemporali<br />

nella visione ciclica. L’Universo come<br />

un continuo ciclico di prodursi e<br />

disfarsi eterno, senza fine, come il<br />

moto circolare espresso<br />

metaforicamente dall’Uroboro. Sistilli<br />

rappresenta il mondo come una<br />

costante in connessione continua,<br />

frutto di energia vibratoria, secondo la<br />

teoria che l’uomo, nell’Universo, è<br />

direttamente compartecipe. L’Arte di<br />

Paolo Sistilli si esprime con sapienza<br />

tecnica, anche qui la sperimentazione<br />

traccialastoriadiunuomodotatodi<br />

grande abilità e conoscenza, l’artista<br />

non si accontenta di esprimere il<br />

concetto, lo costruisce e lo elabora<br />

attraverso costanti ricerche<br />

sperimentali sul colore, la cromia e il<br />

supporto.<br />

Nell’elaborazione di un’opera il<br />

supporto si fonde con essa, perdendo<br />

la fisicità che lo contraddistingue per<br />

diventare funzionale al concetto<br />

espresso. Tela, legno, cartone, hanno<br />

funzione specifica nel costituire la<br />

struttura concettuale, Paolo Sistilli non<br />

affida nulla al caso, elabora da sé la<br />

struttura stessa dell’opera, crea i<br />

colori che utilizza rendendoli<br />

estremamente trasparenti ed eterei.<br />

La ricerca delle trasparenze è il<br />

motivo centrale a cui affida il<br />

messaggio, l’effetto finale è di totale<br />

assenza di peso, tutto sembra<br />

fluttuare in uno spazio infinito e<br />

animato da un moto costante, le<br />

forme sembrano implodere ed<br />

esplodere, dilatarsi e frammentarsi<br />

per poi tornare a ricongiungersi in<br />

quel tutt’uno universale che le<br />

determina. La stratificazione a fasce<br />

suggerisce più livelli di esistenza e<br />

consapevolezza in costante<br />

interazione, le trasparenze<br />

conferiscono un senso universale del<br />

divenire ciclico, uno spazio<br />

concettuale dove elementi<br />

apparentemente estranei, quali<br />

lettere, stelle, simboli vibrano<br />

relazionandosi tra loro e con le<br />

differenti dimensioni spaziali. L’artista<br />

crea un vuoto simbolico dove è<br />

possibile l’aggregazione degli<br />

elementi, un vuoto-spazio inteso<br />

come campo energetico attivo nel<br />

quale è possibile l’esistenza di una<br />

realtà attiva, inserita nel processo<br />

ciclico e continuo della creazione e<br />

del disfacimento della materia.<br />

Troviamo nella struttura dell’opera di<br />

Sistilli, quella sincronicità che si<br />

esprime, nelle opere recenti,<br />

attraverso l’uso dei bianchi e dei neri,<br />

in una dimensione mediana<br />

attraverso i grigi. Il timbro cromatico<br />

espresso attraverso trasparenze di<br />

grigi e neri viene spesso interrotto,<br />

nella percezione esterna, dal rosso<br />

che traccia e percorre lo spazio<br />

interno, apponendosi come motivo di<br />

apparente contrasto. L’intera opera<br />

sembra immersa nel liquido amniotico<br />

primordiale, contiene in sé il seme<br />

della trascendenza cosmica sul senso<br />

dell’esistenza, le trasparenze non<br />

delimitano lo spazio, piuttosto lo<br />

suggeriscono svincolandolo dal peso<br />

dell’attrazione terrestre per proiettarlo<br />

verso una visione mistica e globale.<br />

Paolo Sistilli si pone tra le figure più<br />

interessanti e insieme complesse<br />

dell’Arte contemporanea, la ricerca<br />

costante del significante espresso<br />

attraverso la ricerca tecnica, crea una<br />

particolare alchimia tra l’opera e il<br />

fruitore.<br />

Lo scrittore Lucio Doria<br />

www.donnaimpresa.com<br />

LUCIO DORIA<br />

FRAMMENTI: POESIE E ...<br />

Lucio Doria, scrittore e poeta<br />

Nasce a Porto San Giorgio nelle Marche, il 12/12/1962, la passione per<br />

le arti letterarie è il giusto stimolo che lo sprona a scrivere con sano<br />

ostracismo contro l'Establishment della poesia accademica - fuori dal<br />

conformismo dettato dai poteri editoriali. Nel 2015, finalista ad un<br />

concorso Internazionale con un contributo dal titolo In una notte<br />

d’estate editato in un’antologia dalla casa editrice: La lettera scarlatta.<br />

Nel 2016 si è classificato al 3° posto ad un concorso mondiale con la<br />

poesia Poetico immortale.<br />

Nel mese di giugno 2016 fonda<br />

l’associazione Culturale no profit: SCRIVIA Arti Letterarie di cui ne è il<br />

presidente. Ha contribuito alla prefazione di un libro dell’autore musicista<br />

Dario Aspesani, dal titolo Los Tradicionales. Dicono di lui: "Lucio Doria<br />

è un attento spettatore della vita e del mondo, dei quali coglie l’essenza<br />

più vera. Ne è spettatore e interprete principale, perché i suoi versi<br />

rivelano le immagini e lasciano trasparire le emozioni. La sua poesia<br />

descrive l’amore, la passione, la solitudine, la paura, la gioia, la morte e<br />

svela una profonda conoscenza dell’animo umano. Si occupa<br />

principalmente di letteratura e di musica ma anche di spettacolo e<br />

cinema".<br />

PREFAZIONE acuradi Massimo Testa:<br />

Lucio Doria l'ultimo poeta crepuscolare del web, un marchigiano per<br />

nulla "avaro" di versi! Chi è Lucio Doria? Io lo definirei poeta del web per<br />

sottintendere che più contemporaneo non si può, e non per futilità. Però<br />

dopo tutti i corsi e ricorsi storici, viene da chiedermi: ma ancora esistono i<br />

poeti? E se sì, come convivono con un mondo che si sta affacciando<br />

sempre di più ad una terza guerra mondiale? In un momento come<br />

questo viene da pensare, non c’è nulla di più noioso di un poeta che mi<br />

parli d'amore, il cui suo invito a leggerlo, al solo pensarlo utile,<br />

suonerebbe come una sciagura oggi. Di che ci parlerebbe, della felicità?<br />

È tardi! L'ha già fatto un tizio del sud, contemporaneo che diceva più o<br />

meno cosi: “un bicchiere di vino con un panino/ è la felicità...” Ci<br />

parlerebbe d'amore? Oggi? Ma mi faccia il piacere! In questo tempo che<br />

non sa né di te né di me, oggi l'hanno capito tutti che l'amore è una<br />

caduta senza riscatto della nostra imperfezione. E quindi un poeta<br />

cos'altro avrebbe da aggiungere? E in letteratura, poi, non ne parliamo.<br />

Renzo e Lucia (due palle devastanti) come l'amore di Dante per<br />

Beatrice, di Leopardi per Silvia... E il mio invece? Quello per la pornostar<br />

Milli d'Abbraccio? Si che è un dramma e un amore impossibile - quando<br />

me la darebbe senza certificato dell'HIV? Eppoi, se c’è un difetto che ha<br />

la poesia, per tornare a noi, è prendere la vita alla lontana. Qualunque<br />

cosa accada tocca subirci una lunga fase esegeta su; che cazzo gli è<br />

successo o andato storto al poeta... Però! Però leggendo 'sto Lucio<br />

Doria, mi ha ricordato molto com'ero io nei primissimi anni '80 quando mi<br />

affacciavo come poeta - oggi pentito - lui, come me allora, stessa grinta,<br />

stesso ostracismo contro l'Establishment della poesia accademica - fuori<br />

dal conformismo dettato dai poteri editoriali. Ad esempio, lui ci racconta<br />

com’è il suo amore e non quello standard e ce lo dice cosi: Ti cullo e mi<br />

fai dimenticare/ la paura che tutto questo un dì/ possa finire... Inoltre<br />

molto bravo a tenere a bada i tediosi romantici e gli sprovveduti<br />

Editor Loredana Tomassini Manuela Lunati Edizioni Lucio Doria anno 2016

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