Franz Rosenzweig

Introduction to the topics of the Conference
In his Introduction to Hermann Cohen’s Jüdische Schriften (Berlin, 1924) Franz
Rosenzweig writes that Cohen discovered what the philosophers before him
could never find out because of their monistic tendency, that is to say, the
“little word” and, which allows to think together God and man, man and
God, God and nature, nature and God. This “little word” – according to
Rosenzweig – has a great meaning in thinking reality: on one side it allows
to avoid the monism which is typical of idealistic philosophy, from Ionia to
Jena, from Thales to Hegel; on the other, to avoid the fragmentation of reality
which is typical of anti-idealistic trends, from Kierkegaard to Nietzsche. But
does not this thinking, grounded on the conjunction and, produce antinomies
and paradoxa? How is it possible to think together unity and multiplicity
without losing either the identity between the differents or the differences in
the identity? In an era characterized by globalization, the thinking of Franz
Rosenwzeig may offer very productive paths in order to face all the concrete,
religious, political and social challenges posed by a dualistic opposition
between identity and difference.
Introduzione al tema del Convegno
Nella sua Introduzione alle Jüdische Schriften (Berlino, 1924) di Hermann
Cohen, Franz Rosenzweig scrive che Cohen ha portato alla luce un elemento
sfuggito alla tradizione filosofica precedente, concentrata solo sul pensiero
dell’Uno: si tratta della “parolina” e, che permette di pensare insieme l’uomo
e Dio, Dio e la natura, la natura e Dio. Questa “parolina” ha, per Rosenzweig,
una grande rilevanza nel pensare la realtà: per un verso permette di evitare
il monismo tipico della filosofia idealistica, dalla Ionia a Jena, da Talete a
Hegel; ma permette anche, d’altro canto, di evitare la frammentazione
dell’essere che caratterizza le tendenze anti-idealistiche, da Kierkegaard
a Nietzsche. Tuttavia, questo pensiero fondato sulla congiunzione e non
genera forse antinomie e paradossi? Come è possibile pensare insieme l’unità
e la molteplicità senza disperdere l’identità nelle differenze o, al contrario,
le differenze nell’identico? In un’epoca caratterizzata dalla globalizzazione,
il pensiero di Rosenzweig può offrire percorsi fecondi per affrontare le sfide
concrete, religiose, politiche e sociali poste da una opposizione dualistica tra
identità e differenza.
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