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TuttoBallo20 - Nov. Dic. 2022 EnjoyArt

Cari amici lettori, eccoci con il nuovo ed ultimo numero dell’anno; un numero ricco di tante notizie interessanti che, come sempre vi proponiamo. Notizie che riguardano il benessere, l’attualità, i viaggi, gli eventi culturali ed artistici che si terranno soprattutto nel periodo Natalizio che stiamo attendendo, i cambiamenti sociali e culturali a cui stiamo andando incontro e tanto, tanto altro, tutto racchiuso nella cornice dell’Arte, che è la matrice, il motore che tutto muove. Non ci resta, dunque che augurarvi una buona lettura, rinnovando a voi tutti l’invito ad interagire con noi, affinché si rafforzi quel filo diretto, già fortunatamente creato con altri interlocutori ed amici che ci seguono, e che accomuna noi tutti nel nome dell’Arte. Buona lettura a tutti, e buone feste natalizie, ricordando sempre il nostro motto: TuttoBallo, la rivista che ti informa e ti tiene in forma

Cari amici lettori, eccoci con il nuovo ed ultimo numero
dell’anno; un numero ricco di tante notizie interessanti
che, come sempre vi proponiamo.
Notizie che riguardano il benessere, l’attualità, i viaggi,
gli eventi culturali ed artistici che si terranno soprattutto
nel periodo Natalizio che stiamo attendendo, i
cambiamenti sociali e culturali a cui stiamo andando
incontro e tanto, tanto altro, tutto racchiuso nella cornice
dell’Arte, che è la matrice, il motore che tutto muove.
Non ci resta, dunque che augurarvi una buona lettura,
rinnovando a voi tutti l’invito ad interagire con noi,
affinché si rafforzi quel filo diretto, già fortunatamente
creato con altri interlocutori ed amici che ci seguono, e
che accomuna noi tutti nel nome dell’Arte.
Buona lettura a tutti, e buone feste natalizie, ricordando
sempre il nostro motto: TuttoBallo, la rivista che ti
informa e ti tiene in forma

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Cara Maria Grazia, grazie per essere qui con noi. Vorremmo partire dai tuoi esordi....Come ti sei<br />

avvicinata alla danza?<br />

È stato molto naturale, sentivo la musica e mi muovevo nello spazio come se il piacere di ascoltare la<br />

musica muovesse automaticamente il mio corpo, come un istinto primordiale.<br />

Ho cominciato a studiare danza a 5 anni e da lì è iniziato il grande viaggio della mia vita.<br />

Il tuo primo ruolo importante?<br />

Il mio primo ruolo importante è stato anche un incontro importante.<br />

Ero molto giovane ed inesperta, mi trovavo a Venezia nel Teatro La Fenice dove avevo appena vinto<br />

l’audizione come solista. In una sala gremita di grandissimi ballerini facevo la lezione di danza<br />

mattutina un pò intimidita da tutti quei grandi nomi della danza, quando entrò Serge Lifar, si sedette<br />

per guardare la lezione e, da quel momento, il suo sguardo non mi abbandonò per tutto il resto della<br />

classe.<br />

Mi sentivo osservata ed ammirata e non ne capivo la ragione, ma lui si, e me lo spiegò anni dopo.<br />

Sono entrata in quella sala ballo in una mattina di ottobre come un’anonima solista, ne sono uscita<br />

come interprete del famoso Pas de Quatre musica di Pugni accanto alle più grandi stelle della danza<br />

nel ruolo di Fanny Cerrito.<br />

Con Serge Lifar ho continuato ad interpretare le sue più belle coreografie e successivamente ho<br />

riproposto il Pas de Quatre nella splendida cornice del Festival di Nervi nel ruolo di Marie Taglioni.<br />

Sei stata Etoile alla Fenice di Venezia dal Teatro Comunale di Bologna, entrambi oramai senza<br />

un corpo di ballo da tempo. Cosa ricordi di quegli anni?<br />

Il teatro La Fenice di Venezia è stato il mio primo teatro ed è naturale che abbia un posto speciale nel<br />

mio cuore anche per le grandi amicizie che ho maturato con i miei colleghi; a Bologna l’esperienza è<br />

stata diversa, c’era la consapevolezza degli obiettivi raggiunti e la maturità del ruolo, in più avevo<br />

come sostegno direttori come Sportiello e Fascilla, dei miti.<br />

Per allargare la mia esperienza ho insegnato per 5 anni come docente ospite presso il D.A.M.S. dove<br />

abbiamo prodotto degli spettacoli in collaborazione con il rettore dell’Università di Bologna, Fabio<br />

Alberto Roversi Monaco, e l’Universitá la Sorbonne di Parigi. Questa nuova esperienza unita al mio<br />

percorso accademico è stata molto formativa.<br />

La tua esperienza con il grande Rudolph Nureyev.....<br />

Sempre a Venezia, nel Teatro La Fenice ho avuto l’onore di danzare accanto al più grande divo della<br />

danza, Nureyev, che aveva appena finito di girare il film Valentino.<br />

Ma, ancora una volta, l’ atmosfera magica di Venezia mi ha aiutato ad instaurare con lui un rapporto<br />

non solo di danza, che è stato severo ma splendido, come dire… di vita, mi spiego: i cicchetti e i<br />

prosecchini dopo le prove nei bachareti di Venezia ci hanno reso complici, non solo sul palcoscenico<br />

ma anche nella vita. Non si dice in vino veritas? Bene, posso dire che ha funzionato!!!<br />

Sei stata Direttore del Corpo di Ballo della Fondazione Arena di Verona per molti anni.<br />

Quest'anno il tuo rientro con le coreografie in "Turandot" nello sfarzoso allestimenti del M°<br />

Franco Zeffirelli. Come ti sei sentita?<br />

Mi sono sentita “tornata a casa”, verso la fine dello spettacolo, prima di ringraziare il pubblico, un<br />

macchinista mi ha sussurrato: ben tornata a casa! In quel momento ho capito che aveva centrato il<br />

motivo di quella strana gioia dell’anima a cui non ero ancora riuscita a dare un nome.<br />

Cosa cerchi in un danzatore/danzatrice?<br />

In un danzatore/danzatrice cerco la verità, il lavoro, la bellezza, il talento e quel qualcosa che nasce<br />

dal profondo di noi stessi a cui non si può dare un nome preciso ma che si percepisce istintivamente.<br />

Troppe cose… non è detto<br />

Progetti futuri?<br />

Insegnare ai giovani che la danza esiste ancora e che dobbiamo lottare. Nulla si raggiunge con facilità<br />

La danza per te in un'unica parola...<br />

Respiro!

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