TuttoBallo20 - LuglioAgosto 2023
Cari amici e lettori, In estate, il mondo diventa un palcoscenico di emozioni. Ogni angolo del pianeta offre opportunità straordinarie per viaggiare, scoprire, ascoltare e ammirare. È il momento di lasciarsi trasportare e vivere esperienze uniche. Non perdete l'occasione di rendere questa estate indimenticabile: pianificate le vostre vacanze, scegliete il concerto dei vostri sogni, visitate mostre e musei, immergetevi nella natura, ascoltate musica. L'estate è la stagione delle avventure più straordinarie! Noi di Tutto Ballo20, in 136 pagine, abbiamo fatto una sintesi della vasta offerta che gli organizzatori offrono in questi due mesi caldi. Divertitivi, mangiate sano e soprattutto rilassatevi con buone letture. Buona Estate...
Cari amici e lettori,
In estate, il mondo diventa un palcoscenico di emozioni. Ogni angolo del pianeta offre opportunità straordinarie per viaggiare, scoprire, ascoltare e ammirare. È il momento di lasciarsi trasportare e vivere esperienze uniche. Non perdete l'occasione di rendere questa estate indimenticabile: pianificate le vostre vacanze, scegliete il concerto dei vostri sogni, visitate mostre e musei, immergetevi nella natura, ascoltate musica.
L'estate è la stagione delle avventure più straordinarie!
Noi di Tutto Ballo20, in 136 pagine, abbiamo fatto una sintesi della vasta offerta che gli organizzatori offrono in questi due mesi caldi.
Divertitivi, mangiate sano e soprattutto rilassatevi con buone letture. Buona Estate...
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l u g l i o - a g o s t o 2 0 2 3<br />
COUNT DOWN PER "PARIS 2024"<br />
© F R E E P R E S S O N L I N E - v i e t a t a l a r i p r o d u z i o n e D I R E T T A D A F A B R I Z I O S I L V E S T R I - S E G R E T E R I A D I R E D A Z I O N E P I N A D E L L E S I T E - T U T T O B A L L O 2 0 @ G M A I L . C O M - e d i z i o n e " S t e f a n o F r a n c i a E n j o y A r T "
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TuttoBallo - Maggio/giugno <strong>2023</strong> - n. 34<br />
Copertina: DANZATORE BREAK DANCE<br />
Contro Copertina:Flavia Stocchi danzatrice ph © Monica Irma Ricci<br />
Editore "Stefano Francia" EnjoyArt<br />
Direttore - Fabrizio Silvestri<br />
Vice direttore - Eugenia Galimi<br />
Segretaria di redazione - Pina delle Site<br />
Redazione - Marina Fabriani Querzè<br />
COLLABORATORI: Maria Luisa Bossone, Antonio Desiderio, Francesco<br />
Fileccia, David Bilancia, Giovanni Fenu, Mauri Menga, Sandro Mallamaci,<br />
Walter Garibaldi, David Iori, Giovanni Battista Gangemi Guerrera, Lara Gatto,<br />
Lucia Martinelli, Patrizia Mior, Ivan Cribiú, Danilo Pentivolpe, Alessia<br />
Pentivolpe, Carlo De Palma, Rita Martinelli, Assia Karaguiozova, Federico<br />
Vassile, Elza De Paola, Giovanna Delle Site, Jupiter, Francesca Meucci,<br />
Alberto Ventimiglia.<br />
Fotografi: Luca Di Bartolo, Monica Irma Ricci, Elena Ghini, Cosimo Mirco<br />
Magliocca Photographe Paris, Luca Valletta, Raul Duran, DsPhopto, Raul,<br />
Alessio Buccafusca, Alessandro Canestrelli, Alessandro Risuleo. Altre foto<br />
pubblicate sono state concesse da uffici stampa e/o scaricate dalle pagine<br />
social dei protagonisti.<br />
Le immagini e le fotografie qui presentate, nel rispetto del diritto d’autore,<br />
vengono riprodotte per finalità di critica e discussione ai sensi degli artt. 65<br />
comma 2 e 70 comma 1bis della Lg. 633/1941.<br />
É vietata la copia e la riproduzione dei contenuti e immagini in qualsiasi forma.<br />
É vietata la redistribuzione e la pubblicazione dei contenuti e immagini non autorizzata espressamente dal<br />
direttore. I collaboratori cedono all'editore i loro elaborati a titolo gratuito.<br />
Testata giornalistica non registrata di proprietà: ©ASS: Stefano Francia EnjoyArt<br />
per contattare la redazione Tuttoballo20@gmail.com<br />
Contro Copertina<br />
Cari amici e lettori,<br />
In estate, il mondo diventa un palcoscenico di<br />
emozioni. Ogni angolo del pianeta offre<br />
opportunità straordinarie per viaggiare,<br />
scoprire, ascoltare e ammirare. È il momento<br />
di lasciarsi trasportare e vivere esperienze<br />
uniche. Non perderte l'occasione di rendere<br />
questa estate indimenticabile: pianificate il<br />
vostro viaggio, scegliete il concerto dei vostri<br />
sogni, visitate mostre e musei, immergetevi<br />
nella natura, ascoltate musica.<br />
L'estate è la stagione delle avventure più<br />
straordinarie!<br />
Noi di Tutto Ballo20 abbiamo fatto una sintesi<br />
della vasta offerta che gli organizzatori<br />
offrono in questi due mesi caldi.<br />
Divertitivi, mangiate sano e soprattutto<br />
rilassatevi con buone letture.<br />
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TuttoBallo
Se ti appassiona la danza,<br />
Se riesci ad immaginarti sul gradino più alto del podio;<br />
Se riesci a sentire gli applausi e riesci a riconoscere il tuo nome tra le urla della folla;<br />
Se dalla prima nota senti in ogni fibra del tuo corpo l’adrenalina scorrere verso le tue gambe;<br />
Se il tuo cuore e quello del tuo/a partner battono all’unisono sulla pista da ballo,<br />
Allora… Sei un ballerino!<br />
Ma se vuoi diventare un campione, ti serve World Dance Alliance!<br />
Fidati di noi… Siamo, Giordano Vanone & Katia Antonelli, coppia di vita e di ballo.<br />
Abbiamo iniziato a ballare nel 1985 in Italia, quando il ballo era considerato un’attività da balera con pochi<br />
sbocchi professionali.<br />
Nel corso degli anni, abbiamo studiato con i migliori maestri al mondo, con i quali abbiamo perfezionato la<br />
nostra tecnica, creato il nostro stile fondendo tecnica, emozione e personalità.<br />
Vincitori per tre anni consecutivi del campionato italiano di danze Standard.<br />
Una volta raggiunti gli alti livelli della danza sportiva sia in Italia che all’estero abbiamo sentito l’esigenza<br />
di metterci alla prova in un progetto più ambizioso, la Formazione.<br />
Formare nuove generazioni di danzatori, donando loro sia la tecnica per potersi affermare in<br />
competizione, sia gli strumenti per poter sviluppare la propria personalità.<br />
Ad oggi abbiamo formato campioni in tutto il mondo, in ogni categoria: Juveniles, Junior, Youth, Amatori e<br />
professionisti. Ad ognuno di loro è stato riservato un percorso unico, personalizzato e cucito addosso alla<br />
propria personalità proprio come un abito di alta sartoria, e con ogni singola coppia abbiamo lavorato in<br />
empatia per poter comprendere il loro mondo.<br />
Lavorare con ognuno di loro è stato un viaggio pazzesco. Un viaggio fatto di emozioni, fatica, successo.<br />
Tutti, in pista raccontiamo la nostra storia usando il linguaggio del corpo.<br />
AI nostri allievi, abbiamo insegnato ad essere sempre sé stessi, fuori e dentro la pista, incoraggiandoli a far<br />
emergere le loro personalità, rendendoli unici, determinati, ambiziosi, gentili, eleganti e forti.<br />
Oggi siamo “travolti” dall’omologazione; ognuno, per sentirsi parte di un gruppo tende a somigliare alla<br />
“massa”, perdendo, così, la propria, individualità e sacrificando a volte le proprie qualità con inevitabili<br />
impatti negativi sulla propria autostima.<br />
Ognuno di noi è speciale e unico.<br />
Ognuno di noi è inimitabile.<br />
Ognuno di noi ha sempre qualcosa da raccontare.<br />
E noi, per comunicare questa unicità, dobbiamo conoscere e usare al meglio il linguaggio del corpo.<br />
E noi insegniamo a comunicare con la danza.<br />
Questa è la nostra forza, questa è la forza di World Dance Alliance!
Eitoriale<br />
che cos'è l'arte?<br />
Pina Delle Site<br />
Cari amici e lettori di Tuttoballo, apriamo questo nuovo numero<br />
con due riflessioni molto belle sul significato che l’Arte ha per<br />
ognuno di noi… e tutto questo vi guiderà a leggere con occhi<br />
nuovi ciò che vi proponiamo per la Vostra estate in spiaggia,<br />
sotto l’ombrellone, in montagna o, semplicemente, sul divano di<br />
casa…<br />
La prima riflessione è di una nostra amica lettrice, Eda, che,<br />
rispondendo al nostro quesito su cosa sia l’Arte, dopo aver letto<br />
un articolo di qualche numero fa sulla polemica sollevata dai<br />
media, riguardante un’affermazione fatta da Uto Ughi nei<br />
confronti dei Maneskin (Arte/non Arte), ci scrive:<br />
“Che cos'è l'arte? Una domanda più difficile non esiste, l'arte è<br />
sensazione, sentimento, empatia, tutta una serie di cose<br />
immateriali che possono variare anche nella stessa persona in<br />
diversi momenti della vita. I gusti personali sono indipendenti<br />
dalla propria preparazione musicale, è come se io da veterinaria<br />
dicessi che solo i jack russell sono belli pretendendo di essere<br />
la verità assoluta. L'apertura verso il diverso è crescita, è<br />
conoscenza ed è modernità.<br />
Poi magari non abbiamo la playlist dei Maneskin fissa su<br />
Spotify, ma anche Uto Ughi potrebbe non piacere.<br />
Personalmente mi fanno pensare alle band glam rock dei miei<br />
tempi e credo che aprire concerto degli Stones o essere<br />
chiamati da Iggy Pop che vuole cantare una loro canzone non<br />
sia così facile; scrivono delle ballad bellissime, eppure ascolto<br />
anche Miles Davis, Sinatra, ilpop '70, 80 e 90. L' arte è<br />
soggettiva, fare affermazioni granitiche non è da artista”. (Eda<br />
Flores)<br />
La seconda riflessione, la invia un amico”Artigiano dell’Arte”,<br />
prezioso Collaboratore della nostra Rivista, che ci trasmette<br />
l’importanza di ciò che l’Arte riesce a farci realizzare…più che<br />
porsi la domanda su “cos’è l’Arte”, Davide si chiede “cosa fa di<br />
me, essere umano, l’Arte”: “Ciò che non si è ancora capito oggi,<br />
è che non è la personalità a contare. Ciò che conta è l’opera di<br />
una persona, la traccia di sé che si lascia al mondo.<br />
Quando si segue una persona per il suo stile di vita, per la sua<br />
influenza economica, per il suo carattere, ci dimentichiamo di<br />
noi, perché ognuno di noi è unico, ha uno scopo ed una traccia<br />
da lasciare.<br />
Volere le cose degli altri è letale. Diffida delle personalità, fidati<br />
delle opere e giudica le stesse, non la persona che le ha<br />
realizzate. Anche tu sei chiamato a realizzare la tua opera, il tuo<br />
disegno, il tuo destino unico, e dare il tuo contributo al mondo.<br />
Quando morirai, verrai ricordato per i soldi che hai posseduto in<br />
<br />
vita?Ti piacerebbe, se così fosse? Non vorresti essere ricordato<br />
per ciò che hai fatto con i tuoi soldi?”<br />
Buona lettura e buona estate a tutti!
STEFANO FRANCIA ENJOYART - POMODORO STUDIO ALWAYS<br />
presentano<br />
la collana musicale<br />
EnjoyArt<br />
DISPONIBILE SU TUTTI I DIGITAL STORE
INTERVISTE<br />
ginevra iannantuoni<br />
la vincitrice della terza edizione di Dillo Alla danza si racconta a Pina delle Site<br />
Carissimi amici/lettori di Tuttoballo, periodicamente la nostra<br />
Redazione propone articoli attraverso cui Vi fa conoscere molti<br />
personaggi, ballerini, scrittori, pittori, fotografi, ecce ecc.,<br />
accomunati da un’unica passione: l’Arte. Ed in nome dell’Arte<br />
periodicamente noi, Artigiani dell’Arte, organizziamo eventi,<br />
come il Premio Stefano Francia, oppure quello in concomitanza<br />
con la Giornata Mondiale della Danza o altri ancora, durante i<br />
quali altri Artigiani dell’Arte “in erba” o “veterani”, ci donano<br />
qualcosa di sé; gli stessi vengono premiati, elogiati dalla<br />
stampa, dal pubblico…e poi? Una volta spenti i riflettori e le luci<br />
del palco, cosa succede? Lo scorso anno, in occasione della<br />
Giornata Mondiale della danza, organizzammo un evento<br />
durante il quale, nella sezione “poesia e scrittura”, la giuria<br />
premiò una ragazza, la più giovane, che colpì tutti per la sua<br />
emozione, quando venne chiamata sul palco a ritirare il premio,<br />
tanto da indurre noi organizzatori a chiamare anche la mamma<br />
perché le stesse vicino; Ginevra Iannantuoni, questo il nome<br />
della giovane scrittrice, che si emozionò certamente per la<br />
vittoria (meritatissima, considerata l’età) ma, soprattutto perché<br />
vedeva realizzare il suo sogno: essere riuscita a farci leggere<br />
<br />
ciò che scriveva! A distanza di un anno sono successe tante<br />
cose, ed abbiamo voluto incontrare Ginevra per sapere da lei<br />
cosa è cambiato da quel giorno …
Ciao Ginevra, bentrovata, come stai?<br />
Bentrovati. Sto bene, anche se un po’ stressata per il periodo<br />
E’ passato un anno dalla tua vittoria , nella sezione scrittura, del concorso organizzato dalla nostra Associazione,<br />
cos’è successo intanto?<br />
Ho proseguito la mia vita di routine, ma una cosa è cambiata: nella mia scuola qualcuno si è accorto della mia passione e<br />
la cosa mi rende molto felice. Ciò mi ha portato anche ad affinare la struttura del mio libro e dei suoi personaggi, in<br />
particolar modo Arnau, che ormai i miei amici adorano dopo aver letto il racconto.<br />
In occasione di quell’evento, hai avuto modo di conoscere tanta gente, anche più grande di te, che ci ha donato il<br />
proprio modo di esprimersi attraverso la propria arte. Per te come è stato e cosa ha significato confrontarsi con<br />
loro anche in discipline diverse dalla tua?<br />
E’ stata un’esperienza molto costruttiva. Oltre alla scrittura amo la danza, la pittura e tutte le altre arti esibite il giorno della<br />
premiazione, quindi posso dire di essermi goduta lo spettacolo a pieno. Non dimenticherò mai un momento: dopo i saluti,<br />
mentre l’auditorium si stava svuotando, ho incrociato lo sguardo di un signore anziano che se non ricordo male era il<br />
vincitore della categoria arti letterarie over 18, aveva letto una poesia accompagnato da un gruppo di ballerine. In quel<br />
momento è stato come se vecchia e nuova generazione si incontrassero.<br />
Oltre all’emozione del palco, della vittoria, dei complimenti, titoli su varie testate giornalistiche…cosa ti abbiamo<br />
trasmesso noi, che come associazione ci definiamo “artigiani dell’Arte?”<br />
Mi avete trasmesso un grande senso di comunità e famiglia. E’ stata la mia prima volta su un palco in cui qualcuno ha<br />
effettivamente espresso un apprezzamento così forte per ciò che scrivo, nonostante non sia un genere in voga negli ultimi<br />
anni. Nemmeno io ero così sicura di questo progetto, temevo fosse troppo ambizioso e che non sarei riuscita a portarlo a<br />
termine; mi ha dato la sicurezza nel continuare, e sono felicissima di non averlo accantonato come pensavo avrei fatto<br />
dopo aver mandato il racconto.<br />
Stai per affrontare l’esame di maturità ed andrai all’Università…continuerai a coltivare la tua passione? Progetti<br />
futuri?<br />
Ho scelto di studiare Lettere Moderne per poter continuare a conoscere la letteratura, confrontarmi con i grandi del<br />
passato e continuare a scrivere. Diventerò un’insegnante di lettere, ma il mio sogno più grande è quello di scrivere una<br />
raccolta che racchiuda le avventure di Arnau e dei suoi amici; sto proseguendo con la stesura del primo libro ed ho deciso<br />
che si tratterà di una raccolta di racconti, ognuno collegato da un filo e da una trama comune che si andrà man mano<br />
sviluppando. Ho scritto anche un racconto di Natale sempre inerente a questo universo narrativo ed attualmente sto<br />
scrivendo un altro racconto, “Balder”, che sarà il secondo del primo libro .Ho anche cambiato il titolo, la raccolta non si<br />
chiamerà più “Anemos” ma “Il principe dei venti”. Spero di iniziare a pubblicare quanto prima, perché le lettere sono tutta<br />
la mia vita.<br />
Grazie Ginevra, Tuttoballo sarà felice di continuare a seguirti in questa tua passione e non vediamo l’ora di leggere i tuoi<br />
racconti che, speriamo, ci presenterai una volta terminati…non diciamo di più in merito per non sciupare la sorpresa! E a<br />
voi, cari amici di Tuttoballo, trasmettiamo ancora una volta l’orgoglio di essere, anche se in piccola parte, riusciti a<br />
realizzare il sogno di una nuova “artigiana” come noi; ed è questa la nostra missione: amare incondizionatamente ciò che<br />
si fa in nome della bellezza e dell’Arte! Un grosso augurio a Ginevra da parte di noi tutti!
Una canzone:<br />
"Get Hurt" - The Gaslight Anthem<br />
Davide Bilancia<br />
Entra, come pioggia ad agosto, nella mia vita e<br />
scombina tutto. Un po' come l'amore che arriva<br />
all'improvviso e ti spoglia del superfluo.<br />
Questa canzone disturba la quiete della mente -<br />
chissà perché siamo alla ricerca di quiete, di calma? -<br />
e rompe gli argini dell'identità, dei dogmi, dei cliché, e<br />
racconta con una narrazione musicale eccellente la<br />
vita nel profondo.<br />
Il testo è eccelso per quanto vero, quasi un trattato<br />
psicologico scritto dal più folle degli psichiatri d'altri<br />
tempi.<br />
Narra l'arrivo e la perdita, il vivendo, la constatazione<br />
amichevole della fine di un amore e di tutta la sua<br />
trama mutevole e contraddittoria, come solo l'anima<br />
sa fare.<br />
Le sensazioni che provo ascoltandola sono uniche:<br />
"And the things once in order now seem so strange".<br />
Questa canzone, inoltre, mi ha fatto capire che<br />
spesso la ricerca di qualcuno che ci completi è<br />
sbagliata, nel senso che non per forza c'è bisogno di<br />
essere in una coppia, di mostrarsi insieme a qualcuno<br />
per essere riconosciuti e per essere amati.<br />
L'amore me lo dà il mondo dell'arte e mi fa capire che<br />
l'amore serve a fare ordine, ad identificarsi, come<br />
direbbe Jung, a mettere disordine per creare il mio<br />
ordine personale.<br />
Tornando alla canzone: la melodia è malinconica, la<br />
voce parte flebile e con un tono che definisco<br />
sensuale ed evolve in alti e bassi alternandosi in<br />
strofe e ritornelli che mi portano a farmi arrendere di<br />
fronte a tanta bellezza e verità.<br />
"I came to get hurt" è ciò che rimane quando ti rendi<br />
conto che sei andato lì dove sei stato proprio per farti<br />
male ma ciò che è stata ferita è l'identità obsoleta che<br />
ci teniamo addosso, perdendo così quello che è il<br />
nostro vero carattere, la nostra unicità che non risiede<br />
nei beni posseduti o nelle relazioni che ci<br />
incaponiamo a voler tenere in vita.<br />
Questa canzone è un inno alla distruzione dell'inutile,<br />
l'inutile che teniamo in vita e che ci intossica.<br />
Buon ascolto
Eugenia Galimi<br />
Vice diretore<br />
luis capasso per il secondo anno allo Swell targato ASC<br />
Ci troviamo allo Swell<strong>2023</strong> (settima edizione – 1/2/3 e 4 Giugno)<br />
che quest’anno si sta eccezionalmente svolgendo in Sicilia,<br />
precisamente a Ragusa presso l’Athena Resort**** di Scoglitti e<br />
fra i vari volti di artisti, comici e professionisti delle varie discipline<br />
incontriamo il Maestro di ballo e coreografo Luis Capasso<br />
riconfermato nello staff dal direttivo Asc a riprova del successo<br />
riscosso lo scorso anno.<br />
Non possiamo certo perdere l’occasione di fare con lui<br />
un’amichevole chiacchierata che anche quest’anno ci farà<br />
scoprire qualcosa di nuovo su questo eclettico personaggio: lo<br />
incontriamo all’interno del teatro del villaggio e iniziamo<br />
chiedendogli come mai abbia accettato di essere presente allo<br />
Swell<strong>2023</strong> e, sorridendo, ci risponde che essendosi trovato<br />
benissimo durante la scorsa edizione, ha deciso di rispondere<br />
positivamente all’invito degli organizzatori e bissare questa<br />
bellissima esperienza, ritrovando il calore dei moltissimi ballerini<br />
che, ogni anno, partecipano a questo straordinario evento.<br />
Continuiamo parlando del suo lavoro che – come ha potuto<br />
constatare chi segue la sua pagina Facebook “Baila con Luis” e i<br />
suoi vari profili su Instagram e TikTok – in un anno è aumentato<br />
fortunatamente in maniera esponenziale con una presenza<br />
televisiva in Rai e tantissime date di eventi in giro per l’Italia.<br />
Quando gli chiediamo il perché – secondo lui – di questo<br />
successo, risponde sostenendo che tutto questo ha inizialmente<br />
stupito anche lui ma che molto sia dovuto al suo impegno<br />
quotidiano, alla costanza e alla sua professionalità ma che sia<br />
anche questione di fortuna perché, non sempre, l’impegno va di<br />
pari passo con la meritocrazia. Ringrazia il suo pubblico che lo<br />
segue da tempo e continua ad accompagnarlo diventando sempre<br />
più numeroso.<br />
A questo punto non possiamo non parlare di quanto i Social<br />
abbiano aiutato la sua ascesa lavorativa e Luis ci tiene a precisare<br />
quanto – al giorno d’oggi – qualsiasi attività commerciale e non<br />
abbia bisogno di visibilità nella realtà virtuale per pubblicizzarsi e<br />
condividere i propri contenuti, anche se, sottolinea non bisogna<br />
mai tralasciare di curare anche il contatto umano agli eventi e alle<br />
serate perché è sempre e comunque la gente che ti sceglie.<br />
Chiediamo allora, quanto i Social siano presenti nella sua vita<br />
privata e ammette che i suoi profili personali sono un po' meno<br />
curati rispetto a quelli lavorativi (Luis cura personalmente, senza<br />
aiuto alcuno, tutti i suoi canali virtuali) ma, facendo comunque un<br />
lavoro dove la visibilità è necessaria, cerca sempre di condividere<br />
anche nel personale, famiglia, amore, vacanze e lavoro.<br />
Concludiamo la piacevole chiacchierata chiedendo dei progetti<br />
futuri e Luis ci parla di un sogno nel cassetto che si sta per<br />
realizzare ma del quale, per scaramanzia, non vuole ancora<br />
parlare, di possibili nuove apparizioni in tv e, naturalmente, di<br />
serate e stage che lo vedranno impegnato nei mesi dopo le<br />
vacanze estive.<br />
Ci salutiamo dandoci appuntamento allo Swell2024 con il<br />
messaggio che ballare fa bene ed è uno sport adatto a tutte le età
L’evento nell’evento<br />
di Sandro Mallamaci<br />
Incontriamo Michelangelo Marino nell'ambito della settima<br />
edizione dello Swell <strong>2023</strong> che ha avuto luogo in terra di<br />
Sicilia presso Athena resort di Marina di Ragusa<br />
Figura attiva in ASC Reggio Calabria oltre che aver<br />
contribuito all’aspetto organizzativo, per l'occasione, anche<br />
come co-conduttore degli spettacoli presentati nel teatro<br />
della struttura che ogni sera ha visto gli spalti gremiti in ogni<br />
ordine di posto.<br />
Ed è stato in questa veste che ha tenuto a dare risalto a<br />
quello che è stato definito (dal suo ideatore Filippo De Salvo)<br />
l'evento nell'evento parlando di attività olistica, suscitando<br />
curiosità ed interesse in tanti addetti ai lavori e non.<br />
La prima domanda non poteva non riguardare un<br />
approfondimento del tema. In cosa consiste l'evento<br />
nell'evento e, più in generale, cosa significa il termine<br />
olistico?<br />
Quando si parla di olistico si parla di benessere della<br />
persona a 360 gradi e il motivo per cui si è pensato di<br />
inserire questa disciplina all'interno dello Swell, che ha<br />
sempre puntato sul benessere del corpo promuovendo<br />
l'attività sportiva, è proprio quello di arrivare a lavorare in una<br />
dimensione più interiore della persona. Olistico è il mondo<br />
che riguarda gli aspetti più profondi e interiori dell'individuo<br />
che, attraverso specifiche attività, trae grande beneficio<br />
lavorando sull'essere nella sua totalità: olistico è "andare in<br />
profondità".<br />
In concreto, in che modo quindi curate questo aspetto<br />
nell'evento sportivo complessivo? Quali sono le figure<br />
coinvolte tra i diversi partecipanti?<br />
È già da tempo che tutto quello che riguarda il benessere<br />
della persona è entrato nel mondo dello sport e più in<br />
generale nel mondo delle imprese; la scienza della felicità ci<br />
insegna che non è il raggiungimento degli obiettivi a renderci<br />
felici ma è il benessere a farci raggiungere gli obiettivi. Se<br />
pensiamo ad esempio una squadra di calcio oggi, alle figure<br />
classiche dell'allenatore del preparatore atletico, si affianca<br />
anche quella del preparatore mentale, una persona che<br />
lavora sull'aspetto psicologico e motivazionale dell'atleta, e in<br />
questa ottica molti teams delle più svariate discipline<br />
praticano in maniera sistematica attività di yoga, di pilates,<br />
yoga della risata e io stesso ho collaborato con molte società<br />
sportive durante i ritiri precampionato pre-partita in qualità di<br />
figura motivazionale.<br />
In questo Swell di cosa ti occupi?<br />
In realtà in questo Swell siamo in quattro a curare questo<br />
ambito: il coordinatore e ideatore è Filippo de Salvo che si<br />
occupa di pilates e arti della salute; il gruppo comprende<br />
Augusta Ricciardi, istruttrice di pilates, Michela Todesco,<br />
istruttrice di yoga e Teresa Branca che si occupa di pratiche<br />
energetiche.<br />
Io mi occupo di scienze della felicità, che è una disciplina<br />
che è insegnata nel mondo da più di 40 anni e che è arrivata<br />
in Italia solo da qualche anno, e nella mia attività<br />
professionale svolgo il ruolo di "manager della felicità"<br />
supportando persone gruppi e aziende teams curandone il<br />
benessere per aiutarli a raggiungere determinati obiettivi.<br />
Chi ha partecipato alle tue lezioni durante questo Swell?<br />
Quali competenze ha acquisito?<br />
Lo Swell è un evento aperto a tutti; e quindi, anche se<br />
normalmente le lezioni di questa disciplina vengono tenute in<br />
funzione della tipologia di partecipanti (vertici aziendali,<br />
responsabili di settore o operatori di base), con diversi livelli<br />
di approccio e di approfondimento, in questa occasione ho<br />
utilizzato i miei spazi come momento promozionale<br />
divulgativo che ho definito delle tre i: informazione e<br />
istruzione e interazione.<br />
Interessante chiacchierata che ci ha molto coinvolto e<br />
stimolato ad approfondire questa disciplina che sta sempre<br />
più prendendo piede nel nostro paese e che vede<br />
Michelangelo tra i pochi operatori specializzati in Italia.<br />
Chi si sarebbe aspettato che tutto questo fosse partito da<br />
Reggio Calabria, una terra che, nell'immaginario dei più, è<br />
sempre stata vista come marginale e arretrata e che invece<br />
si dimostra spesso molto sensibile anche a tematiche<br />
importanti al pari dei paesi riconosciuti da sempre come<br />
socialmente più evoluti del nostro?
EVENTI D'ESTATE<br />
Cenando sotto un cielo diverso<br />
Cenando sotto un Cielo Diverso: l'evento di beneficenza che coniuga gusto, bellezza e<br />
solidarietà<br />
Si è chiusa con un grande successo di partecipazione e di pubblico la quindicesima edizione<br />
dell’evento di beneficenza “Cenando sotto un Cielo Diverso” che si è svolto a Ercolano,<br />
precisamente presso Villa Tony, il giorno 4 luglio. Avviato nel 2013 dall'Associazione "Tra Cielo<br />
e Mare", il progetto quest’anno è stato focalizzato sull'identità tra bellezza e bontà in tutti i suoi<br />
aspetti. Ce ne parla Alfonsina Longobardi, ideatrice ed organizzatrice della kermesse.<br />
Come è nata l'idea di organizzare l'evento di beneficenza "Cenando sotto un Cielo<br />
Diverso"?<br />
L'idea di "Cenando sotto un Cielo Diverso" è nata dalla volontà di coniugare il mio impegno nel<br />
sociale alle mie competenze nel mondo del cibo. Ho fondato l'Associazione "Tra Cielo e Mare"<br />
nel 2013 con l'obiettivo di sostenere le persone con disagi psichici e di altra natura, abbattendo<br />
la barriera della paura e promuovendo l'inclusione. Volevo creare un evento che unisse il buon<br />
gusto, inteso sia come cibo che come bellezza, e la solidarietà: è nata così questa kermesse,<br />
ormai giunta alla quindicesima edizione.<br />
Quale è stato il messaggio principale di questa edizione di "Cenando sotto un Cielo<br />
Diverso"?<br />
Il messaggio di quest'anno è quello di sostenere l'identità tra bello e buono in tutti i sensi.<br />
Vogliamo celebrare il benessere e la bellezza che possono essere espressi attraverso un<br />
piatto, un calice di vino, un profumo, i colori o un abito. Vogliamo promuovere un concetto di<br />
bellezza che va oltre l'aspetto esteriore e che è un punto di partenza e di incontro con il<br />
prossimo.<br />
Parliamo del ricavato dell'evento. A quale scopo è stato destinato?<br />
Il ricavato dell'evento sarà utilizzato per due importanti progetti. In parte, sarà devoluto<br />
all'acquisto di un acquario che sarà collocato presso il reparto di Diabetologia pediatrica<br />
dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli. La parte rimanente sarà<br />
destinata alla costruzione di un centro ludico-didattico per malati schizofrenici, che contribuirà<br />
al loro benessere e alla loro integrazione nella società.<br />
Chi sono gli ospiti che hanno partecipato all'evento?<br />
Siamo fortunati ad avere una serie di ospiti VIP che hanno scelto di sostenere la nostra causa:<br />
attori, cabarettisti, scrittori, cantanti e influencer, tutti accomunati dal desiderio di fare la<br />
differenza attraverso il loro impegno sociale. Anna Capasso, Ciro Torlo, Diletta Acanfora, Enzo<br />
Fichetti, Francesco Albanese, Gaia Zucchi, Gianluca Zeffiro, Giuseppe Moscarella, Ludo<br />
Brusco, Luis Navarro, Massimiliano Cimino, Michele Selillo, Peppe Laurato, Rebus Man, Rico<br />
Femiano, Rosa Miranda, Stefano De Clemente: sono solo alcuni dei tanti ospiti VIP che hanno<br />
generato un entusiasmo travolgente attorno a “Cenando sotto un Cielo diverso”. Un segno<br />
tangibile che il mondo dello spettacolo può essere un catalizzatore per una società più giusta e<br />
inclusiva.<br />
In che modo il cibo e la bellezza si fondono all'interno di "Cenando sotto un Cielo<br />
Diverso"?<br />
Nel contesto dell'evento, il cibo e la bellezza si intrecciano in modo armonioso. I piatti preparati<br />
dagli chef non solo sono dei veri capolavori gastronomici per il palato, ma vengono anche<br />
presentati in modo esteticamente accattivante. I dettagli e la cura nella presentazione dei piatti<br />
rendono l'esperienza culinaria ancora più suggestiva. Inoltre, durante l'evento, si sono svolte<br />
sfilate di bellissime ragazze che hanno indossato gli abiti della boutique Bargy, sottolineando<br />
l'aspetto estetico e la bellezza come parte integrante della serata.<br />
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Puoi raccontarci delle eccellenze culinarie che sono state protagoniste dell'evento?<br />
Certamente! L'aspetto culinario è uno dei pilastri fondamentali di "Cenando sotto un Cielo<br />
Diverso". Hanno presenziato ben 150 chef, pasticcieri, pizzaioli, panificatori e produttori che<br />
hanno deliziato i partecipanti con le loro creazioni. In questa prestigiosa lista di artisti del gusto,<br />
abbiamo avuto nomi di spicco nel panorama gastronomico internazionale, tra cui gli chef<br />
stellati Domenico Iavarone, Michele De Leo, Giuseppe Aversa, Ciro Sicignano, Luigi Salomone<br />
e Igles Corelli. Le loro creazioni hanno incantato i commensali di tutto il mondo e il 4 luglio<br />
sono state protagoniste del nostro evento: rimarranno sicuramente impresse nella memoria di<br />
tutti coloro che hanno avuto la fortuna di parteciparvi.
DISORDER.<br />
XI EDIZIONE<br />
CONTROCORRENTE<br />
<br />
Dal 13 al 16 luglio<br />
Oliveto Citra – Salerno<br />
live Casino Royale
La line up dell’undicesima edizione di Disorder., in programma dal 13 al<br />
16 luglio a Oliveto Citra (SA), si arricchisce di un ultimo grande nome: i<br />
Casino Royale, in concerto venerdì 14 luglio nella loro unica data in<br />
Campania.<br />
Una band straordinaria che si aggiunge ai più di 20 artisti già<br />
annunciati, protagonisti di una quattro giorni dedicata alla musica e alla<br />
scena alternativa in una location nuova e speciale.<br />
Il festival organizzato da Macrostudio e diventato negli anni un vero e<br />
proprio punto di riferimento della cultura indipendente nel nostro Paese<br />
anche quest’anno infatti sfida se stesso trasformandosi in un city<br />
festival nel suggestivo borgo medievale di Oliveto Citra, in provincia di<br />
Salerno.<br />
I due palchi principali, MainStage (in via Armando Diaz) e AltrArea<br />
(nella Villa Comunale di Oliveto Citra), accoglieranno una line up<br />
ricercata ed eclettica, capace di spaziare tra rock internazionale e<br />
nostrano, declinato nelle sue più varie forme, all’elettronica, passando<br />
per sperimentazioni sonore, noise, jazz e tanto altro.<br />
Giovedì 13 luglio protagonista un gruppo cult della scena rock italiana, i<br />
Marlene Kuntz. Insieme a loro sul MainStage la fusione tra noise, funk,<br />
psichedelia ed elettronica degli Appaloosa, il post rock granitico dei<br />
Traum e l’indie rock made in Bologna dei Clever Square, mentre<br />
sull’AltrArea arriva il live estemporaneo tra elettronica e IDM dei Guru e<br />
il sound elettronico immersivo e viscerale di Exumano.<br />
Venerdì 14 luglio arriva l’inconfondibile e raffinato sound della storica<br />
band milanese Casino Royale. E poi spazio all’intergalattico, energetico<br />
e sovversivo mix sonoro tra rave e post rock degli inglesi HENGE, al<br />
viaggio sonoro e sensoriale di Sasso con il suo album Musica, alle<br />
improvvisazioni di XYZ Ensemble. Sul secondo palco, invece, il<br />
travolgente party di Logout Soundsysteme le improvvisazioni alla<br />
batteria di Giovanni Iacovella.<br />
Sabato 15 luglio è prestigioso ospite del festival il Thurston Moore<br />
Group, la band della leggenda dell’alt-rock e iconico ex chitarrista e<br />
fondatore dei Sonic Youth. E poi il rock sperimentale di Jamie Stewart<br />
degli XIU XIU, il mix di power pop e punk rock dei Yes Daddy Yes e il<br />
viaggio strumentale degli Anna Ox. L’AltrArea ospita invece l’energia<br />
dalle radici post hard-core di Define Chris e le sperimentazioni<br />
elettroniche degli FF.<br />
Infine domenica 16 luglio il palco del Disorder. accoglie un altro gruppo<br />
che ha fatto la storia della scena indipendente nostrana, i 24 Grana,<br />
accompagnati dalla frizzantezza eclettica che abbraccia afrobeat,<br />
spiritual jazz, salsa, melodie mediterranee, derive psichedeliche e<br />
library music dei Rhabdomantic Orchestra, la musica per immagini di<br />
Fanali e il duo sax e batteria electronic/nu jazz Filament of existence.<br />
Sul secondo palco, il duo partenopeo d’avanguardia Retina.it e la<br />
fusione tra beatbox, elettronica oscura e cinematografica e<br />
strumentazioni tradizionali di KyotoLP.<br />
Oltre alla musica, grazie alla collaborazione con Mercato Marchesa<br />
verrà allestita un’area Vintage Market / Vinile / Expo artistica. Inoltre il<br />
festival offre la possibilità di camminare gratuitamente lungo Le Vie<br />
dell'arte, un percorso tra opere d'arte contemporanea all'interno di<br />
Oliveto Citra/ Borgo della Regina (https://www.borgodellaregina.it/) e tra<br />
i Muri Narranti (https://www.oliveto-citra-diegema.it/), ammirando le<br />
opere di street art sparse per il borgo.
Ventesima edizione per APOLIDE FESTIVAL, tra i festival più longevi d'Italia, che dal 20 al 23 luglio <strong>2023</strong> torna a<br />
sorprendere con la sua formula unica e originale. Quattro giorni non-stop tra musica, spettacoli dal vivo, socialità e natura,<br />
nel luogo speciale del Festival, l’Area Naturalistica Pianezze di Vialfrè, incastonata nel verde tra Torino e Ivrea.<br />
Organizzato da Associazione To Locals ETS, e dal 2019 in collaborazione con Associazione Culturale Hiroshima Mon<br />
Amour, è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Regione Piemonte, in collaborazione con Fondazione<br />
Piemonte dal Vivo, e grazie al contributo di Camera di Commercio Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo,<br />
Fondazione CRT e Gal Valli del Canavese.<br />
Un’edizione speciale che evidenzia in modo ancora più forte il carattere di Apolide: indipendente, creativo e curioso, con<br />
un’attitudine costante alla conoscenza e alla condivisione, alla sperimentazione e contaminazione tra generi. Ne è assoluta<br />
dimostrazione la line up di questa edizione, che ospita oltre 50 artisti provenienti da tutto il globo: dagli Usa con JEFF<br />
MILLS, JEAN-PHI DARY AND PRABHU EDOUARD e SOUL CLAP, all’Australia con XAVIER RUDD, dal Medioriente con<br />
NOGA EREZ (ISR) e OMAR SOULEYMAN (SYR) al Messico con COCO MARIA fino all’Europa con AVALANCHE KAITO<br />
(BE), KERALA DUST e DEADLETTER (UK), THUMPER (IRL) e BULGARIAN CARTRADER (BG), tutti per la prima volta in<br />
Italia, e ancora THEON CROSS dei SONS OF KEMET (UK)e SAITÜN (SVI), in un vero giro del mondo a tempo di musica in<br />
quattro giorni. A questi si uniscono alcuni dei nomi più interessanti del panorama musicale nazionale come LUCIO CORSI,<br />
KHALAB, LOLLINO, LEATHERETTE, MATERAZI FUTURE CLUB, ALTEA, R.Y.F. e molti altri, in un succedersi di live, dj set<br />
e performing arts, dal mattino alla notte, sui consueti tre palchi del Festival: Main stage, Boobs stage e<br />
Soundwood/Parade78 stage.<br />
A questa ampia e varia proposta musicale si aggiungono le attività sportive e olistiche e i workshop creativi che<br />
arricchiscono il tempo insieme, nella bellezza del luogo, rendendo unica e personale l’esperienza di Apolide or, life in the<br />
woods. Un esempio virtuoso di convivenza pacifica tra uomo e natura, un’immersione rigenerante per corpo e spirito nel<br />
bosco, da sempre habitat del Festival, che in questo ventesimo anniversario trova espressione, oltre che nel titolo<br />
dell’edizione e nell’artwork dell’illustratore Gianluca Folì, anche nelle parole dell’autore NICOLA LAGIOIA, ospite di uno<br />
speech inaugurale, il sabato sera del Festival sul main stage, intitolato La saggezza dei boschi (22 luglio).<br />
Quest’anno Apolide rafforza ancora di più il suo impegno a sostegno di politiche di sostenibilità sociale e ambientale. E lo fa<br />
anche coinvolgendo artisti e realtà che da anni si spendono su queste tematiche. A partire da Lorenzo Gianeri aka LOLLINO<br />
(21 luglio), star internazionale della techno e fondatore di XP - #danceforchange, progetto promotore di un modello di<br />
clubbing green e sostenibile, realizzato in collaborazione con Club Futuro grazie al contributo della Fondazione Compagnia<br />
di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena”, che farà un vero e proprio takeover<br />
del Soundwood stage del festival. Ecco dunque che quel palco sarà calcato da un altro grande nome internazionale<br />
impegnato attivamente: CHARLIE di SOUL CLAP (USA), membro di Djs FOR CLIMATE ACTION, comunità di dj che<br />
sostiene la lotta al cambiamento climatico, special guest dell'open air domenicale, viaggio sonoro verso mondi sotterranei<br />
con i dj protagonisti di TUM e di Spicy Sunday: JACI, COBRA, MARCO MOU e GAMBO ad aprire il ballo per SOUL CLAP,<br />
lo special guest per questo SpicyTUM nel bosco di Apolide.<br />
Grazie a XP - #danceforchange, verrà inoltre realizzato un report sulla sostenibilità ambientale del festival, nell’ottica di<br />
lavorare su una continua e costante diminuzione dell’impatto sull’ambiente circostante anche nelle future edizioni.<br />
Il festival da sempre mette al centro il benessere del suo pubblico e della natura e del territorio in cui è calato: per Apolide i<br />
temi della sostenibilità e dell’accessibilità sono quindi fondamentali, e in virtù di questi, insieme al Gal Valli del Canavese, si<br />
pone l’obiettivo di diventare il primo festival outdoor veramente accessibile a tutti e con un bassissimo impatto sull’ambiente.<br />
In quest’ottica, grazie alla collaborazione con XP - #danceforchange, sarà organizzato un evento cicloturistico, in<br />
collaborazione con BIKE PRIDE, che prevede una pedalata in bicicletta da Torino fino al Festival.
Domenica 23 luglio il live di LUCIO CORSI, autore e<br />
musicista dalla cifra unica e dalla poetica altamente<br />
riconoscibile grazie al suo stile originale che<br />
mescola il rock d’autore alle sonorità folk di canzoni<br />
surreali, come ben dimostra il suo ultimo album La<br />
gente che sogna.
Con una piccola donazione puoi anche tu<br />
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SEI PRONTO A FARTI<br />
CONOSCERE?<br />
Questa domanda è rivolta tutti gli artisti, artigiani, musicisti,<br />
cantanti e attori che sognano di realizzare i propri desideri<br />
di successo e fama. È l'ora di alzarsi in piedi e mettersi in<br />
mostra, perché il mondo vuole vedere ciò che hai da offrire.<br />
Il percorso verso il successo artistico può sembrare una<br />
strada tortuosa, ma ogni passo ti avvicina al tuo obiettivi.<br />
Ogni pittura, ogni scultura, ogni melodia e ogni gesto sul<br />
palcoscenico è un passo verso la realizzazione dei propri<br />
sogni. La chiave è avere fiducia in se stessi e nel proprio<br />
talento unico.<br />
Per gli artisti, l'opera d'arte è la forma più pura di<br />
espressione. Le tue opere parlano di emozioni, pensieri e<br />
idee che possono toccare il cuore e l'anima delle persone.<br />
Ma cosa succede se nessuno vede o ascolta quei<br />
capolavori nascosti? Ecco perché è importante farsi<br />
conoscere.<br />
Ci sono molte strade che gli artisti possono prendere per<br />
farsi notare. I social media sono un'opzione sempre più<br />
popolare per promuovere e condividere il tuo lavoro.<br />
Instagram, Facebook, YouTube e TikTok offrono<br />
piattaforme per mostrare al mondo le tue creazioni in modo<br />
diretto. La possibilità di ottenere un vasto pubblico<br />
attraverso queste piattaforme è inestimabile e può fare la<br />
differenza tra il minor successo e il grande successo.<br />
Tuttavia, farsi conoscere va oltre la semplice promozione online. Gli artisti devono cercare e partecipare a eventi e<br />
mostre, sfruttando ogni opportunità per mostrare le proprie opere al pubblico. Gli artigiani possono esporre i loro prodotti<br />
in fiere e mercati, facendo vedere agli altri la loro abilità e creatività. I musicisti, i cantanti e gli attori possono provare in<br />
audizioni, mettendosi alla prova in ogni occasione.<br />
Ma! Attenzione, perché farsi conoscere non è solo questione di esposizione pubblica. È fondamentale anche lavorare<br />
sulla propria identità artistica, sviluppando uno stile unico che si distingue dalla massa. Quello che rende un artista<br />
memorabile è la capacità di creare un'esperienza unica per gli spettatori. Si tratti di dipinti catturanti, di melodie che<br />
risuonano nell'anima o di performance indimenticabili, è importante dare sempre il massimo.<br />
Il cammino verso il successo non sarà privo di ostacoli. Gli artisti devono affrontare il rifiuto, l'indifferenza e gli alti e bassi<br />
della vita creativa. Ma coloro che perseverano e continuano a credere in sé stessi possono raggiungere traguardi che<br />
sembrano inizialmente irraggiungibili. È necessario avere fiducia nella propria arte e nel proprio talento e non lasciarsi<br />
scoraggiare dalle sfide.<br />
Quindi, sei pronto a farti conoscere? Non lasciare che il tuo talento prodotto resti nell'ombra. Sii audace, sii ambizioso e<br />
inizia a metterti in mostra. Il mondo è pronto ad accogliere le tue creazioni. Raggiungi il successo, conquista la fama e<br />
realizza i tuoi sogni.<br />
Eleganza e ambizione vanno di pari passo, e la strada verso il successo artistico inizia adesso, qui con noi.<br />
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VARIOUS VOICES<br />
OLTRE 8000 PERSONE IN PIAZZA MAGGIORE<br />
3500 PRESENZE PER LA CERIMONIA DI CHIUSURA<br />
22 STAGE IN TUTTA LA CITTÀ DI BOLOGNA<br />
SOLD OUT IN TUTTI I MUSEI<br />
SUCCESSO A BOLOGNA PER LA PRIMA EDIZIONE<br />
DEL FESTIVAL DEI CORI LGBTQ+<br />
<br />
True love is all around us.
Grande successo per la prima edizione italiana di VARIOUS<br />
VOICES, il principale festival internazionale dei cori LGBTQ+ che<br />
dallo scorso mercoledì 14 giugno fino a ieri, domenica 18 giugno,<br />
ha colorato le strade della città di Bologna con i colori<br />
dell’arcobaleno.<br />
L’edizione <strong>2023</strong> di Various Voices è la più partecipata di sempre<br />
con 105 cori da 20 nazioni.<br />
Oltre 8000 persone in Piazza Maggiore per il Galà, 3500 a Dumbo<br />
per la Cerimonia di Chiusura. 22 stages in tutta Bologna, sold out<br />
in tutti i musei per le visite guidate con performance. Teatri pieni<br />
per le esibizioni dei cori e una partecipazione mai vista in<br />
occasione dei concerti outdoor del weekend. Un’edizione unica. La<br />
più numerosa, la più diffusa sul territorio, la più partecipata dalla<br />
cittadinanza.<br />
5 splendide giornate piene di musica e spettacoli nella città della<br />
musica UNESCO con ospiti eccezionali che hanno animato e<br />
coinvolto il numeroso pubblico: Mario Acampa, che ha presentato<br />
la cerimonia di apertura, il gran galà e la cerimonia di chiusura;<br />
Senhit, che ha presentato a fianco di Mario Acampa il gran galà e<br />
si è esibita sia venerdì in Piazza Maggiore che sabato al DumBO;<br />
Antonino, che si è esibito durante il gran galà; Deborah Iurato, che<br />
ha cantato a fianco di Senhit durante la cerimonia di chiusura.<br />
Il festival, attraverso il suo organizzatore Aulos, in accordo con il<br />
Comune di Bologna e in collaborazione con DumBO, ha previsto<br />
una donazione a favore delle persone colpite dall’alluvione in<br />
Emilia-Romagna destinando una parte del ricavato della<br />
somministrazione di cibo e bevande.<br />
Creato da LEGATO (associazione europea di cori LGBTQ+) e<br />
organizzato dall’associazione di promozione sociale Aulos, in<br />
collaborazione con Komos Aps, per conto di Legato Choirs,<br />
VARIOUS VOICES è il più importante festival di cori LGBTQ+<br />
d’Europa. Si tratta di un evento non competitivo che si tiene ogni 4<br />
anni in una diversa città europea, scelta dai cori che fanno parte di<br />
Legato. L’obiettivo principale del festival è diffondere – attraverso<br />
la musica – messaggi, richieste, bisogni e istanze della comunità<br />
LGBTQ+, per promuovere una società più accogliente e inclusiva.<br />
Con una storia lunga 35 anni, con 15 differenti edizioni ospitate in<br />
varie città europee (dal 1985 a Colonia con 4 cori provenienti da 4<br />
nazioni, fino al 2018 a Monaco con più di 100 cori arrivati da 19<br />
nazioni e 2700 delegati), il festival è stato fortemente voluto in<br />
Italia dal primo coro LGBTQ+ a voci pari d’Italia Komos, che ha<br />
partecipato anche alle ultime tre edizioni.<br />
Con il Patrocinio di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna,<br />
Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Aerco; partner<br />
Bologna Città Creativa della Musica Unesco, Bologna Estate,<br />
Bologna Festival dei portici, Bologna Welcome, Legato, Komos,<br />
MAMbo, Museo internazionale e biblioteca della musica, Cineteca,<br />
DumBO, Planning, Housatonic, Arcigay, Cassero, Cromatica,<br />
Alliance Francaise; media partner TR Media, OUTtv, WIWIbloggs,<br />
Neuradio; sponsor APT InEmiliaRomagna, Design For Life, CIG,<br />
Videorent, Hera, sponsor tecnico Tper, Eurovideo, StampaPrint.<br />
Il festival ha previsto un support program, un programma che<br />
garantisce ai cori che provengono da situazioni di difficoltà<br />
economica e sociopolitica. Nell’edizione italiana di Various Voices,<br />
il programma è dedicato ai cori ucraini. Quest’anno i costi per la<br />
presenza dei cori Qwerty Queer di Odessa e Queer Essence di<br />
Kharkiv, infatti, sono stati coperti grazie al contributo dell’8x1000<br />
della Chiesa Valdese.<br />
Senhit ph © Chiara Stampacchia
L'associazione Stefano Francia EnjoyArt, <strong>TuttoBallo20</strong> e L'uomo con la radio sostengono il<br />
canale instagram "GLI INDECISI" diretto da FRANCESCO LEONE.<br />
Canale Instagram che aiuta le persone ad uscire dal proprio isolamento.<br />
Con Francesco e ad altri amici ci impegniamo a sostenere tanti essere umani speciali che non<br />
riescono ad accettare la propria condizione LGBTQIA+. Tutti noi dobbiamo imparare a<br />
guardare oltre la biologia. Ascoltare la nostra anima, la nostra intelligenza emotiva e lasciarci<br />
trasportare dal battito del nostro cuore. Unico suono che la nostra anima ascolta<br />
incondizionatamente. La nostra mission è cancellare ogni tipo di discriminazione di genere.<br />
A settembre "L'uomo con la radio" lancerà un nuovo canale podcast dedicato proprio alle<br />
storie LGBTQIA+. Fabrizio Silvestri e Francesco Leoni, con ironia, allegria leggerezza,<br />
serietà, ascolteranno le storie di vita vissuta e non vissuta di chiunque voglia raccontarsi. VUOI<br />
RACCONTARE LA TUA STORIA SCRIVICI A:luomoconlaradiogliindecisi@gmail.com<br />
Ora iscriviti al canale senza essere indeciso. Ricorda il genere va oltre la biologia, di una<br />
contenitore vuote nessuno sa che farci... Prima o poi lo butta perchè occupa spazio.<br />
Impariamo ad ascoltare il cuore delle persone.<br />
Per entrare in contatto con Gli Indecisi Inquadra QR CODE INSTAGRAM.<br />
VUOI RACCONTARE LA TUA STORIA SCRIVICI A:<br />
luomoconlaradiogliindecisi@gmail.com
Nella splendida cornice di Acquamorta, a Monte di Procida (Na), si è svolta la I edizione di "Anima Flegrea - Festival<br />
del mito, della cultura e della danza". Dal 27 giugno al 2 luglio, la kemesse ha offerto sei giorni di spettacoli<br />
straordinari, diretti dal rinomato coreografo internazionale Antonio Colandrea. Questo evento, prodotto dal Comune di<br />
Monte di Procida con il supporto di WiAutomation e organizzato da ArtGarage - Centro Coreografico e delle Arti<br />
Performative Contemporanee, in collaborazione con CampiFlegrei Active, Artù, Avvertenze Generali, la ProLoco di<br />
Monte di Procida e l'Endas, ha premiato molti nomi di fama nazionale e internazionale nel mondo dell'arte, del teatro,<br />
del design, della musica, del canto e persino dello sport.<br />
La cerimonia di apertura è stata caratterizzata da discorsi emozionanti, tra cui quello del Sindaco del Comune di<br />
Monte di Procida, Giuseppe Pugliese, che si è detto "particolarmente orgoglioso perché è evidente una importante<br />
crescita del territorio". Il Sindaco ha espresso il desiderio che Monte di Procida diventi la "Ravello dei Campi Flegrei",<br />
un luogo che può essere difficile da raggiungere ma che vale la pena visitare per la sua bellezza mozzafiato e la<br />
qualità degli eventi proposti.<br />
Il direttore artistico, Antonio Colandrea, nel condividere le suggestioni e i dettagli dell'organizzazione di questa prima<br />
edizione del festival ha espresso la sua gratitudine a tutto il team coinvolto, in particolare alle autorità che hanno<br />
fornito il loro sostegno, agli sponsor e ai produttori che hanno avuto il coraggio e la passione di investire in questo<br />
progetto. Colandrea ha sottolineato il suo intento di divulgare la bellezza attraverso la sua esperienza, arricchendo<br />
una terra che già porta con sé il mito, la storia e l'eleganza che spesso si perdono in questi tempi moderni. Ha inoltre<br />
annunciato l'idea di una seconda edizione itinerante, che toccherà le mete più importanti del territorio, portando la<br />
magia del festival in luoghi simbolo della regione.<br />
Il logo del festival, "Anima Flegrea", progettato da Giacomo D'Ippolito, incrocia i due elementi chiave del suo concept:<br />
il mito e la danza. L'obiettivo è quello di onorare e omaggiare il Comune che quest'anno è stato nominato Comune<br />
Europeo dello Sport. Durante i sei giorni di spettacoli, tutti i protagonisti sono stati vestiti dalla Bencivenga Alta<br />
Sartoria e omaggiati con un prezioso gadget realizzato dalla "Lucia Vitiello Gioielli di Napoli", un marchio noto per la<br />
sua eleganza e raffinatezza. Inoltre, le cartoline di "Anima Flegrea" hanno rappresentato le incantevoli mete turistiche<br />
della regione, create e stampate dallo studio di architettura e design Manuarino.<br />
I premitati di questa edizione sono stati illustri personaggi del mondo dell’imprenditoria, dell’arte, della musica, della<br />
cultura. Fulvio e Luca Coppola, Luciana Savignano, Oriella Dorella, Sabrina Vitangeli , Anna Maria Prina, Maurizio<br />
De Giovanni , Luciano Cannito, Jacopo Godani, Enzo Moscato, Emilio Massa, Ettore De Lorenzo, Francesco Novelli,<br />
Aja Jung, Gennaro Di Fraia, Francesco Maisto, Rosario Assante di Cupillo, Susanna Plaino, Sabrina Massignani,<br />
Mara Fusco, Annalisa Cernese, Gerardo Porcelluzzi, Leandro Fabbri, Giovanna Panico, Bencivenga, Pasquale<br />
Vassallo, Alessio Buccafusca, Sabrina Massignani, Fabrizio Esposito, Roberta Ferrara, Niko Piscopo, Sara Zuccari,<br />
Giacomo D’Ippolito, Agnese Omodei Salé, Raffaella Di Caprio, Massimiliano Morra, Stanislao Capissi, Claudia<br />
D’Antonio, Irene De Rosa, Giuseppe Ceccarelli, Martina Affaticato - Luigi Fortunato.<br />
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La 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è organizzata dalla<br />
Biennale di Venezia e diretta da Alberto Barbera; si terrà al Lido di<br />
Venezia dal 30 agosto al 9 settembre <strong>2023</strong>. La Mostra è riconosciuta<br />
ufficialmente dalla FIAPF (Federazione Internazionale delle Associazioni<br />
di Produttori Cinematografici).<br />
La Mostra si propone di favorire la diffusione del cinema internazionale<br />
in tutte le sue forme di arte, spettacolo e industria, in uno spirito di<br />
libertà e di dialogo. Una sezione è dedicata alla valorizzazione di<br />
operazioni di restauro di film classici per contribuire a una migliore<br />
conoscenza della storia del cinema.<br />
condurrà le serate di apertura e di chiusura dell’80 l’attrice Caterina<br />
Murino.<br />
Mercoledì 30 agosto <strong>2023</strong>, sul palco della Sala Grande (Palazzo del<br />
Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà<br />
la cerimonia di chiusura sabato 9 settembre, in occasione della quale<br />
saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali dell’80.<br />
Il regista statunitense Damien Chazelle, è stato chiamato a presiedere le<br />
giurie internazionali rispettivamente di Venezia 80, Mostra Internazionale<br />
d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Damien Chazelle ha<br />
aperto con un suo film due volte la Mostra Internazionale d’Arte<br />
Cinematografica, nel 2016 con La La Land e nel 2018 con First Man. La<br />
La Land ha ottenuto 14 nomination agli Oscar®, vincendone sei, incluso<br />
quello per il miglior regista. Damien Chazelle è stato il più giovane<br />
regista di sempre a ricevere questo premio. First Man ha ottenuto 4<br />
nomination agli Oscar®, vincendone uno. La sua opera prima, Whiplash<br />
(2014), ha ricevuto cinque nomination agli Oscar®, vincendone tre. Il<br />
suo recente film Babylon (2022) ha ricevuto tre nomination agli Oscar®.<br />
La Giuria Venezia 80 assegnerà ai lungometraggi in Concorso i<br />
seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento -<br />
Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento - Premio per la migliore regia,<br />
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Coppa Volpi per la<br />
migliore interpretazione maschile, Premio Speciale della Giuria, Premio<br />
per la migliore sceneggiatura, Premio Marcello Mastroianni a un giovane<br />
attore o attrice emergente.<br />
Alla regista Liliana Cavani e all’attore Tony Leung Chiu-wai i Leoni d’Oro<br />
alla carriera della 80. “Sono molto felice e grata alla Biennale di Venezia<br />
per questa sorpresa bellissima", ha dichiarato, Liliana Cavani, che ha<br />
partecipato alla Mostra di Venezia già nel 1965 con Philippe Pétain:<br />
Processo a Vichy, Leone di San Marco per il documentario, e poi più<br />
volte con Francesco d’Assisi (1966), Galileo (1968), I cannibali (1969),<br />
tra gli altri, fino a Il gioco di Ripley (2002) e Clarisse (2012).<br />
Tony Leung Chiu-wai – che ha interpretato tre film Leoni d’Oro a<br />
Venezia, Città dolente (1989) di Hou Hsiao-hsien, Cyclo (1995) di Tran<br />
Anh Hung e Lust, Caution (2007) di Ang Lee –nell'accettare la proposta<br />
ha dichiarato: “Sono colpito e onorato dalla notizia della Biennale di<br />
Venezia. Condivido idealmente questo premio con tutti i cineasti con cui<br />
ho lavorato. Questo riconoscimento è anche un omaggio a tutti loro”.
CATERINA MURINO, è una Sarda<br />
doc divenuta attrice internazionale.<br />
Nasce a Cagliari dove Caterina<br />
Murino ha studiato recitazione nel<br />
laboratorio teatrale della Scuola di<br />
Cinema e Teatro di Francesca De<br />
Sapio. Diventa volto e testimonial di<br />
molte campagne pubblicitarie. Dino<br />
Risi la vuole nella fiction tv Le<br />
ragazze di Miss Italia (2002).<br />
Il suo debutto sul grande schermo<br />
avviene grazie al primo film dello<br />
scrittore cileno Luis Sepulveda<br />
Nowhere (2002), che in Francia<br />
riscuote successo di critica.<br />
Qualche anno dopo inizia la sua<br />
carriera francese con il film Il<br />
bandito corso (2004) con Christian<br />
Clavier e Jean Reno. In seguito al<br />
successo della pellicola, le arrivano<br />
molte proposte tra Italia e Francia.<br />
Ma è nel 2006 che diventa famosa<br />
in tutto il mondo come nuova Bond<br />
Girl al fianco di Daniel Craig, nel<br />
ruolo di Solange in Casinò Royale.<br />
In seguito gira la commedia inglese<br />
Le ragazze del St.Trinian's - La<br />
scuola può essere uno sballo<br />
(2007), per poi tornare in Italia per il<br />
film Non pensarci (2007) di Gianni<br />
Zanasi. Nel 2022 esce con il nuovo<br />
film di Alex de la Iglesia<br />
Veneciafrenia.<br />
Nel maggio <strong>2023</strong> sono iniziate<br />
le<br />
riprese del film The Opera! per la<br />
regia di Davide Livermore e Paolo<br />
Gep Cucco con Vincent Cassel e<br />
Rossy De Palma.
“L'ISOLA IN COLLINA”<br />
A Ricaldone, in provincia di Alessandria l'estate è Musica e Parole<br />
tra le colline e i vigneti del Monferrato. 10 giorni dedicati alla storica<br />
rassegna creata in memoria di LUIGI TENCO, con artisti come<br />
FILIPPO GRAZIANI, MORGAN, ENRICO RUGGERI, FRANCESCA<br />
MICHIELIN
L’“ISOLA IN COLLINA”, storica rassegna in provincia di Alessandria, è giunta quest’anno alla sua 28a edizione. Dal 1992 il<br />
festival omaggia il grande artista Luigi Tenco nel paese del Monferrato in cui ha vissuto prima di trasferirsi a Genova: Ricaldone.<br />
E dal 1992 il festival omaggia non solo Tenco ma tutta la canzone d’autore italiana, fil rouge di questa rassegna tra le più<br />
longeve d’Italia.<br />
L’edizione <strong>2023</strong>, che si svolgerà dal 15 al 24 luglio si allunga di ben sette giorni e apre le porte a generi musicali diversi:<br />
Massimo Cotto è il nuovo direttore artistico della rassegna. Autore e conduttore di numerosi ed importanti programmi televisivi e<br />
radiofonici nonché direttore e firma di alcuni tra i più importanti magazine di costume, attualità e musica, Massimo recentemente<br />
vincitore del Premio Selezione Bancarella dichiara «Sono orgoglioso di assumere la direzione artistica di un festival storico a cui<br />
cercherò di aggiungere entusiasmo, bellezza ed energia. Il cartellone di quest'anno è un ponte perfetto tra passato e futuro, uno<br />
sguardo alla canzone d'autore propriamente detta, quella che ha incendiato i nostri anni migliori, e le recenti tendenze - e<br />
afferma inoltre - Ci sarà spazio per la musica, ma anche per le parole, in incontri che illumineranno l'artista e l'uomo. Insomma,<br />
Ricaldone sempre più cuore pulsante di strofe e ritornelli, suoni e visioni, nel segno della qualità».<br />
Il 15 luglio, prima serata della rassegna, nasce in collaborazione con la numerosa comunità macedone di Ricaldone. Danze<br />
popolari con la scuola Kud Vera Jocik cui seguirà il concerto della cantante Elena Velevska considerata la regina del “turbo-folk,<br />
grazie alla sua forte presenza scenica è anche una delle artiste più significative del momento in patria.<br />
Fino al 20 luglio il programma è ricco di appuntamenti dedicati alla scoperta del territorio e delle eccellenze enogastronomiche<br />
locali: aperitivi e degustazioni in piazza e nelle cantine, percorsi ed iniziative pensate per immergersi nel paesaggio che circonda<br />
e ospita i luoghi del festival attraverso camminate tra le suggestive colline e i vigneti che circondano il paese. Buon cibo, feste in<br />
piazza e la musica dei gruppi locali. Il 16 Luglio è in programma “La Camminata dell’Isola in Collina” alla scoperta delle colline e<br />
dei sentieri di Ricaldone organizzata dalle Cantine Rinaldi Vini e Convento dei Cappuccini in collaborazione con il Gruppo di<br />
Cammino Maurizio Mondavio. A seguire verrà offerto un aperitivo in Cantina Rinaldi con intrattenimento del gruppo musicale<br />
FalsoTrio, interprete di alcuni dei più raffinati rappresentanti della canzone d’autore italiana da Fred Buscaglione a Jannacci, da<br />
De Andre’ all’amatissimo Paolo Conte. Si continua il 19 Luglio con la 2a edizione della Rassegna Tenco e dintorni con Mauro<br />
Brandone e il Jazz Quartet. La serata rievocherà le più belle canzoni di Tenco e dei più famosi cantautori italiani reinterpretate in<br />
chiave pop e jazz senza mai tradire la canzone d’autore. Durante la serata sarà possibile gustare piatti tipici della tradizione<br />
contadina ed assaggiare i vini della Cantina San Rocco. Il 20 Luglio a partire dalle 21.30 nella piazza principale di Ricaldone<br />
avrà luogo una festa, offerta da Ca’ di Ven Enoteca Gastronomica e dall’Enosteria Semi di Vino sulle note della cover band<br />
locale Non Plus Ultra con il suo repertorio rigorosamente dance. Energici e coinvolgenti propongono una scaletta moderna, tutta<br />
da ballare
Dal 21 al 24 luglio il festival entra nel vivo della<br />
programmazione.<br />
Il 21 si inaugura la serie di incontri “Parole e<br />
Musica” con Massimo Cotto. Ospite della prima<br />
serata il cantautore Filippo Graziani.<br />
Secondogenito del padre Ivan, dopo un breve<br />
periodo nei Carnera intraprende la carriera<br />
solista. Il suo primo album “Le Cose Belle” del<br />
2014 vince la targa Tenco come migliore opera<br />
prima. Ma Filippo ha anche dedicato parte<br />
della sua vita professionale a progetti volti a<br />
mantenere viva la memoria del padre. La<br />
serata è un omaggio speciale alla carriera<br />
dell’indimenticabile Ivan, dagli esordi ai grandi<br />
classici con qualche sorpresa inedita.<br />
Protagonista assoluto dell’appuntamento del<br />
22 luglio sarà Morgan, artista tra i più originali<br />
e innovativi del panorama musicale italiano ma<br />
anche uno dei più grandi conoscitori della<br />
musica e della poetica di Luigi Tenco. Morgan<br />
con il suo piano recital compirà un excursus<br />
sulla canzone d'autore italiana e<br />
internazionale, da Bowie a Battisti, da Battiato<br />
a Brian Eno, e i tanto amati Bindi e<br />
(ovviamente) Tenco.<br />
Domenica 23 luglio torna Massimo Cotto con<br />
“Parole e Musica”: con lui sul palco Enrico<br />
Ruggeri. Impossibile non tentare di ripercorre<br />
la lunga carriera di quel suo quasi mezzo<br />
secolo di musica a Ricaldone Ruggeri<br />
presenterà il suo nuovo singolo “Dimentico” un<br />
brano sul tema dell'Alzheimer. Con la sua<br />
capacità di creare immagini nitide attraverso le<br />
parole e di tradurre in musica gli stati d'animo,<br />
Ruggeri ha realizzato un singolo in cui tutte le<br />
famiglie che si trovano ad affrontare un caso di<br />
Alzheimer possono riconoscere la propria<br />
esperienza.<br />
Dopo due mostri sacri della canzone d’autore,<br />
“L’Isola in Colina” si conclude, in un simbolico<br />
passaggio di testimone, con una giovane<br />
cantautrice: FRANCESCA MICHIELIN, che<br />
presenta il suo Tour Estivo “L’ESTATE DEI<br />
CANI SCIOLTI”. La cantautrice, 28 anni e in<br />
attività da oltre 10 anni, parla con quella<br />
leggerezza profonda che solo chi è maturo e<br />
consapevole riesce a trasmettere e dice “I Cani<br />
Sciolti sono quelli che non stanno dentro uno<br />
schema predefinito e qui mi sono presa il lusso<br />
di essere me stessa e scrivere testi un po’ più<br />
coraggiosi”.
Nell’emozionante scenario del Parco Archeologico di Segesta, dal 28 luglio al<br />
27 agosto, un mese denso di programmazione artistica contemporanea, fra<br />
teatro, danza, musica, spettacoli all’alba e notti alla scoperta della volta<br />
celeste.
Un sito straordinario, potente, un vortice di storia e di storie millenarie. E un Festival acuto, che guarda al<br />
futuro e costruisce nuove pagine di questa lunga storia, con la certezza che questi luoghi possano essere<br />
ancora una volta protagonisti e soprattutto, fautori di creatività contemporanea.<br />
Dopo il successo della prima edizione, dal 28 luglio al 27 agosto il Segesta Teatro Festival, con la direzione<br />
artistica di Claudio Collovà, torna a illuminare lo scenario del Parco Archeologico di Segesta diretto da Luigi<br />
Biondo. Un mese denso di programmazione artistica contemporanea, fra teatro, danza, musica, spettacoli<br />
all’alba e al tramonto e osservazioni astronomiche nel cuore della notte, per immergersi in una natura di<br />
emozionante bellezza che avvolge il Teatro Antico e il Tempio, che ospiteranno le creazioni di una<br />
molteplicità di artisti di rilevanza nazionale e internazionale, pronti a condividere il loro sguardo con il<br />
pubblico del festival, a farsi comunità.<br />
Jan Fabre con Sonia Bergamasco e Ruggero Cappuccio, Stefano Bollani, Alessandro Baricco, Alice,<br />
Gabriele Vacis, Ginevra Di Marco e Gaia Nanni, Giuseppe Pambieri, Lino Patruno, Giovanni Sollima, Enzo<br />
Cosimi, Michela Lucenti e Balletto Civile, Elena Bucci, Cinzia Maccagnano, Francesco Giunta, Roberta<br />
Ferrara e Equilibrio Dinamico Dance Company, Sofia Nappi con il suo Komoco, sono solo alcuni degli artisti<br />
che compongono il cartellone del Festival, articolato tra 14 rappresentazioni teatrali, 10 concerti, 4 spettacoli<br />
di danza, per un totale di 28 appuntamenti in cartellone (36 con le repliche), fra cui 6 Prime nazionali, 6<br />
formazioni under 35 e tre spettacoli all’alba.<br />
Sostenuto dal MiC - Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta, il Segesta<br />
Teatro Festival presenta un’edizione di altissimo livello, nella quale saranno ospitati oltre 250 artisti, con<br />
l’obiettivo di dar voce a una pluralità di forme espressive e di connessioni di linguaggi, soprattutto del<br />
contemporaneo.<br />
«Il Segesta Teatro Festival – sottolinea l’Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana,<br />
Francesco Paolo Scarpinato – propone eventi che attingono alla sapienza del passato e si spingono alla<br />
contemporaneità, in un gioco di rimandi che diventano specchio e fulcro del Mediterraneo con le sue culture.<br />
Il cartellone, ricco ed articolato, accompagnerà, con eventi musicali, coreutici e teatrali, tutto l’arco estivo,<br />
raccogliendo espressioni nuove e coinvolgendo artisti di grandissimo rilievo. Il Festival e lo straordinario sito<br />
archeologico, insieme, rappresentano un attrattore di grande forza, che si offre ai visitatori con spettacoli di<br />
qualità e con la bellezza di un luogo carico di storia e dal fascino unico, realizzando così un connubio<br />
perfetto fra passato e presente: una Sicilia da scoprire e da vivere».<br />
«La scelta del Festival di non trascurare nessuna delle espressioni artistiche, dalla recitazione alla danza,<br />
dalla musica alle performance partecipate – evidenzia il Dirigente Generale del Dipartimento Beni Culturali e<br />
Identità Siciliana, Mario La Rocca – è atto di speranza per alimentare un sapere antico che ci trasmette<br />
ancora messaggi carichi di forza e di volontà di riscatto. L’ampia e qualificata proposta del cartellone,<br />
distribuita in un arco temporale dedicato da sempre alla riscoperta di luoghi dell’anima, sarà certamente<br />
occasione per incentivare le presenze di visitatori in uno dei siti più affascinanti della nostra terra».<br />
«La stagione <strong>2023</strong> del Segesta Teatro Festival - dichiara il Direttore del Parco archeologico, Luigi Biondo –<br />
parte dal desiderio di far vivere momenti che abbiano un profondo legame con i luoghi, da un paradigma<br />
dettato dalla tradizione delle testimonianze di civiltà e che possa approdare verso nuove mete cariche di<br />
valori. L’innovazione attraverso la tradizione è quindi la stella polare che seguiremo e significherà utilizzare<br />
risorse tipiche di uno specifico contesto culturale, sociale e geografico, quindi difficilmente riproducibili in<br />
altre realtà, elevando il carattere distintivo e la legittimità della soluzione innovativa agli occhi dello<br />
spettatore».<br />
«Si rinnova il rito collettivo che ci richiama alla sospensione della realtà esterna – spiega il Direttore Artistico<br />
Claudio Collovà, regista di fama internazionale, autore, attore e docente – e invita a farci viaggiatori di<br />
esperienze e di emozioni più vive, al contatto con il divino che a Segesta si respira in ogni pietra. Il nostro<br />
primo intento è vivere il tempo fuori dall’ordinario, perdere di vista la realtà esterna lasciandola fuori dal<br />
tempio. Una consuetudine che nella bellezza del nostro teatro non può che fare bene all’anima. Lasciamo<br />
che il teatro intervenga con spirito libero sulla realtà che stiamo vivendo, che unisca i popoli come sempre<br />
ha fatto, e che ci faccia ritrovare insieme ben disposti all’ignoto e all’avventura». Il programma
Il taglio del nastro è venerdì 28 luglio con Alice che presenta nel Teatro Antico una nuova tappa del tour<br />
legato all’ultimo album Eri con me. Alice canta Battiato, il più recente capitolo del suo pluridecennale<br />
sodalizio con l’indimenticabile Maestro che ha rivoluzionato la canzone d’autore italiana, e non solo. Ancora<br />
una volta, dunque, la personalità vocale unica di Alice si fa strumento della musica di Franco Battiato, insieme<br />
a Carlo Guaitoli, pianista e direttore d’orchestra, già speciale collaboratore di Battiato stesso per oltre<br />
vent’anni, con alcune novità sia nella scaletta che nella formazione, arricchita dal violoncello di Chiara<br />
Trentin.<br />
Alice poto by Cristina Paesani e Flavio Francescangeli
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Giunto alla sua VI edizione, torna dal 13 al 16 luglio Videocittà, il festival<br />
ideato da Francesco Rutelli, con la direzione creativa di Francesco<br />
Dobrovich, che esplora le forme più avanzate dell’audiovisivo e dei<br />
linguaggi digitali nel contesto culturale nazionale e internazionale. Dopo il<br />
successo dello scorso anno, che ha registrato oltre 15.000 mila presenze,<br />
il festival troverà il suo cuore pulsante nuovamente nella più grande area<br />
di archeologia industriale d’Europa: il Gazometro di Roma. In un’ottica di<br />
continuità con la precedente edizione, il tema di quest’anno sarà ancora la<br />
Transizione, intesa come processo partecipato, condiviso e basato su<br />
scelte pragmatiche e concrete, rendendo il festival anche un veicolo di<br />
valori etici e civici. A dare il via a questa edizione sarà la spettacolare e<br />
monumentale opera site-specific Mater Terrae firmata dallo studio artistico<br />
internazionale Sila Sveta – tra i principali produttori di spettacoli<br />
multimediali all'avanguardia, uno su tutti la cerimonia di chiusura della Fifa<br />
World Cup Qatar 2022 – che investirà il cilindro metallico più grande del<br />
Gazometro con un visionario vortice di proiezioni video in stretto dialogo<br />
con le musiche originali di uno dei più innovativi protagonisti del panorama<br />
musicale italiano, il produttore e compositore Mace. In questo ambiente di<br />
oltre 3000 mq prenderà dunque vita una delle esperienze immersive più<br />
emozionanti mai realizzate. L’installazione, curata da Videocittà, è stata<br />
realizzata da Eni con la produzione esecutiva di Eventi Italiani. Un’ulteriore<br />
creazione site-specific valorizzerà la seconda struttura architettonica<br />
dell’area del Gazometro: l’Altoforno sarà infatti oggetto di un intervento<br />
curato da None Collective con una serie di contenuti video sul tema della<br />
Transizione, che faranno da quinta immateriale ai Live e i DJ set di alcuni<br />
fra i più interessanti esponenti della nuova scena audiovisiva nazionale e<br />
internazionale, dal duo francese di musica elettronica The Blaze, al<br />
pioniere della musica house e delle arti digitali Dixon, all’avant-pop<br />
dell’americana trapiantata a Berlino Lyra Pramuk, passando per gli italiani<br />
Bawrut, Ginevra Nervi, Bnkr44, Ginevra ed Elasi. L’Altoforno accoglierà<br />
poi anche Futura, una mostra collettiva che riunisce gli artisti, nazionali ed<br />
internazionali, più rappresentativi del panorama dell'arte digitale e della<br />
motion graphic contemporanea: attraverso opere di tipografia cinetica ogni<br />
artista selezionato comporrà un messaggio che esprime il tema di questa<br />
edizione. Futura vuole così essere una raccolta di voci dal presente per<br />
lasciare una traccia nel futuro. Fra gli artisti coinvolti: l’inglese Tina Touli,<br />
considerata tra i 15 migliori giovani designer del mondo, la designer<br />
computazionale Vera van de Seyp, l’illustratore e animatore cinese Zipeng<br />
Zhu ma anche Federico Leggio, Studio Mistaker e Gianluca Italiano .<br />
Sempre nell’area del Gazometro, l’Opificio 41 ospiterà invece un<br />
programma di Live Performance audio-video fra cui quella di Nivva –<br />
realizzata in collaborazione con il Centro Ceco – in cui un avatar digitale<br />
mette lo spettatore di fronte all’onnipresenza degli algoritmi nelle nostre<br />
vite per riflettere sugli scenari futuri dell'AI; quella di Bromo – in<br />
collaborazione con l’Ambasciata di Spagna - progetto di digital art che<br />
utilizza i codici cinematografici; e, infine, quella del Piove, producer e<br />
cantante dall’identità segreta che, fra estetica futuristica, 3D art, glitche e<br />
hyperpop, indaga gli orizzonti del Transumano. Anche quest’anno, il<br />
festival riserva un grande spazio alla Videoarte con una rassegna dedicata<br />
di tre serate a cura di Damiana Leoni e Rä di Martino.<br />
www.videocittà.com<br />
www.instagram.com/videocitta<br />
Elasi
LEONARDO<br />
La Nestor Theater Company di Kevin Arduini è in<br />
scena con Leonardo, il genio del Rinascimento.<br />
Leonardo<br />
Coreografie e direzione artistica: Kevin Arduini<br />
Fotografie: Monica Irma Ricci
Questo Spettacolo di balletto e lirica, con oltre 50 artisti, è articolato in 20 quadri<br />
coreografici tutti ideati e realizzati dalla brillante creatività di Kevin Arduini,<br />
Direttore Artistico della Compagnia, che ha personalmente curato la realizzazione<br />
di ogni minimo dettaglio e la regia completa dello Spettacolo. Lo stesso è una<br />
novità assoluta, nel suo genere, che ripercorre la storia di Leonardo Da Vinci,<br />
genio indiscusso del Rinascimento italiano, nonché mito immortale. Attraverso la<br />
danza e le originali coreografie, il Regista ripercorre in ordine cronologico e<br />
progressivo i momenti salienti della sua vita artistica attraverso le opere di<br />
Leonardo, senza tralasciare la parte dell’uomo con le innate debolezze, fragilità e<br />
lati oscuri. Dalla nascita e dall’infanzia travagliate, al rapporto tormentato con la<br />
figura femminile, che riuscì poi ad incanalare straordinariamente attraverso le sue<br />
opere eterne. Nella realizzazione di ogni suo straordinario dipinto, lo Spettacolo<br />
permette di visualizzare il protrarsi di un suo stato d’animo, nonché delle sue<br />
emozioni, circoscritti ad un momento ben preciso della sua vita, scanditi dal<br />
pennello dell’arte di un dorato Rinascimento immaginifico ed onirico, mosso da<br />
una mano capace di creare capolavori senza precedenti. Il balletto è certamente<br />
l’elemento centrale che Kevin Arduini ha scelto per la realizzazione dell’Opera che<br />
ha coinvolto ben dodici danzatori. Esso è arricchito dalla presenza dell’arpista, di<br />
due cantanti lirici e di un folto gruppo di attori, figuranti, giocolieri e falconieri che<br />
contribuiscono a realizzare un quadro variopinto e dalle mille sfaccettature che<br />
ritrae in modo fedele ed interessante il contesto il cui Leonardo è vissuto come<br />
uomo e come artista.<br />
La compagnia sostiene i progetti della Fondazione internazionale Le Rose Blu Le<br />
prossime date dello spettacolo<br />
29 Luglio <strong>2023</strong> a Roma, Teatro Marconi<br />
27 Agosto <strong>2023</strong> a Terracina, Teatro Romano<br />
30 Settembre <strong>2023</strong> a Roma, Teatro degli Audaci<br />
4 Dicembre <strong>2023</strong> a Zagabria, Teatro Lisinski Opera Concert Hall<br />
8 Dicembre <strong>2023</strong> a Sarajevo, Sartr<br />
ph© Monica Irma Ricci
Leonardo<br />
Coreografie e direzione artistica: Kevin Arduini<br />
Fotografie: Monica Irma Ricci
DANCEHAUSpiù<br />
Centro Nazionale di Produzione della Danza<br />
Noemi Dalla Vecchia, Matteo Vignali<br />
Exister: DANCEHAUSpiù<br />
Centro Nazionale di Produzione della Danza<br />
Fotografie: Monica Irma Ricci
Fino a novembre <strong>2023</strong> è possibile assistere alla manifestazione “Exister, una stagione<br />
di danza <strong>2023</strong>” promosso da DANCEHAUSpiù – Centro Nazionale di Produzione della<br />
Danza<br />
Tra gli eventi “Spoken Dance, figure coreografiche”, coreografia realizzata da Noemi<br />
Dalla Vecchia e Matteo Vignali, danzatori e giovani creativi di differente formazione.<br />
Matteo, proveniente dalla street dance, e Noemi da una formazione contemporanea<br />
presso il Centro Opus Ballet di Firenze. Dal 2019 lavorano in coppia come “VIDAVÈ”,<br />
un progetto sostenuto dal Centro di produzione DANCEHAUSpiù e da Home Centro<br />
per la Creazione Coreografica di Perugia. Attraverso un linguaggio ibrido fondono<br />
tecniche di danza urbana e contemporanea.<br />
In figure coreografiche, una delle creazioni contenute nel progetto di ricerca estetica<br />
Spoken Dance, si cerca di sistematizzare e comparare, attraverso il corpo in<br />
movimento, alcune figure retoriche del linguaggio parlato con altrettante modalità di<br />
composizione coreografica. Scelte tra una serie di testi musicali, poetici, letterari e<br />
politici, queste voci registrate prendono forma e contenuto attraverso il movimento dei<br />
due interpreti. Le voci e le parole si fondono con i gesti e le sequenze di movimento,<br />
sollecitando l’interpretazione dello spettatore nel trovare possibili relazioni tra i due<br />
linguaggi. Una serie di movimenti e suoni che condividono una comune<br />
immaginazione, percezione ed emotività poiché provenienti dallo stesso pensiero<br />
umano.
Coreografia VIDAVÈ<br />
Danzatori Noemi Dalla Vecchia, Matteo Vignali<br />
Composizione audio VIDAVÈ<br />
Organizzazione Exister: DANCEHAUSpiù – Centro Nazionale di Produzione della<br />
Danza.<br />
Fotografie: Monica Irma Ricci<br />
Crediti:<br />
The Day when I chose to be daughter<br />
Fotografie Monica Irma Ricci<br />
© Monica Irma Ricci
The Day when I chose to<br />
be daughter<br />
Concept e coreografie Marisa Ragazzo e Omid Ighani<br />
Danzano Davide Angelozzi, Elda Bartolacci, Alessandra Ruggeri<br />
Musiche Jocelyn Pook, David Lang, Giulia Kent<br />
Luci Giuseppe Filipponio<br />
Una produzione Compagnia Naturalis Labor<br />
Co-produzione AbanoDanza Festival 2022<br />
con il sostegno di Mic, Regione Veneto, Arco Danza e Comune di Vicenza<br />
con la collaborazione di DanceLab di Latina<br />
Organizzazione Exister: DANCEHAUSpiù – Centro Nazionale di Produzione della Danza.<br />
DANCEHAUSpiù – Centro Nazionale di Produzione della Danza<br />
Ph © Monica Irma Ricci<br />
Davide Angelozzi, Elda Bartolacci, Alessandra Ruggeri<br />
Ph © Monica Irma Ricci
Nel 1996, Marisa Ragazzo insieme a Omid Ighani crea la Compagnia DaCru la prima formazione italiana a danzare<br />
negli spazi performativi black delle capitali europee. La loro diversa formazione artistica, accademica per Marisa<br />
(Prebil, Trayanova, Lupov, Peter Goss, Sebron) e street per Omid (freestyler, come molti talenti nati e cresciuti<br />
nella cultura hip hop degli anni ’80), produce un codice artistico fortemente innovativo e di certo singolare.<br />
Amano la velocità, il virtuosismo tecnico, la fusione dello spazio teatrale con il codice artistico della strada e<br />
delle avanguardie suburbane dalla quale attingono le spinte verso l'arte nei diversi suoi aspetti, cosa che li<br />
porta spesso a collaborare con musicistiunderground e visual artists.<br />
Lo spettacolo con Tre danzatori che indagano sullo stato di “figlianza”. Un’ analisi profonda e poetica, intrisa di<br />
visioni segrete che rispondono ad un unico quesito principale: essere figli dura tutto il corso della vita?…e da<br />
altri che seguono spontaneamente…questo stato di privilegiata appartenenza permane anche quando<br />
formalmente viene meno il punto che lo concede?…senza genitori, si è ancora figli? Lo stato di figlianza si<br />
modifica quando si diviene madri o padri? La nuova produzione della company nasce da un coinvolta ed<br />
individuale visione della coreografa sull’argomento che diviene collettiva attraverso incontri e approfondite<br />
indagini con i danzatori.<br />
È stato un lungo e complesso<br />
lavoro di riflessione sullo stato<br />
di figlianza quello che mettiamo<br />
in scena, una ricerca attraverso<br />
i ricordi specifici di ognuno di<br />
noi, coreografa e danzatori.<br />
Dettagliati ricordi scritti,<br />
condivisi, resi narrazione e<br />
quasi sempre riferiti soprattutto<br />
alla madre, nella quale per mesi<br />
abbiamo danzato immersi nella<br />
sua pasta vitale.<br />
Marisa e Omar hanno iniziato il<br />
processo creativo relativo al<br />
progetto “THE DAY WHEN I<br />
CHOSE TO BE A DAUGHTER”<br />
prendendosi il tempo per ogni<br />
cosa, parlando a lungo,<br />
condividendo memorie e stati<br />
emotivi…quattro figli che<br />
riflettono sullo stato di figlianza.<br />
Nessuna madre, nessun padre, solo<br />
figli. Sulla maternità e paternità è<br />
stato scritto molto, narrazioni estese<br />
e articolate ma sullo stato di figlianza,<br />
pochissimo. Che cos’è lo stato di<br />
figlianza? La prima di tante domande<br />
che li spinge ad una condivisione<br />
attiva: voglionodialogare con altri figli<br />
per arrivare ad una narrazione più<br />
estesa ed approfonditaintrecciando<br />
un dialogo silenzioso con il pubblico,<br />
spingendo ognuno ad intraprendere<br />
unprocesso per recuperare i ricordi e<br />
le piccole storie nascoste nei segreti<br />
luoghi della mente.<br />
Davide Angelozzi, Elda Bartolacci, Alessandra Ruggeri<br />
Ph © Monica Irma Ricci
STEFANO FRANCIA ENJOYART - POMODORO STUDIO ALWAYS<br />
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Ph © Monica Irma Ricci
Sono nata a Roma, a otto anni sono entrata<br />
nella Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera; a<br />
sedici mi sono diplomata con il massimo dei<br />
voti. Durante gli anni di scuola ho vinto i<br />
concorsi internazionali<br />
di Spoleto, Rieti, MAB, i premi Cartagine, Aurel<br />
Millos, Anita Bucchi, Guido Lauri (miglior<br />
interprete esordiente) e, nel 2010, la borsa di<br />
studio per la Royal Ballet School di Londra.<br />
Come allieva della Scuola dell’Opera di Roma<br />
ho partecipato alle produzioni della Compagnia<br />
diretta da Carla Fracci: La Gitana (Chalmer), Lo<br />
Schiaccianoci con la Fracci, Michelangelo con<br />
Mario<br />
Marozzi. Dopo il diploma ho danzato con<br />
Alessio Carbone e Giuseppe Picone in Gala di<br />
Daniele Cipriani. Nel 2013 sono entrata nel<br />
Corpo di Ballo dell’Opera di Roma diretto da<br />
Van Hoecke.<br />
Nello stesso anno nella Compagnia del Maggio<br />
Fiorentino diretta da Ventriglia ho danzato ne<br />
La Sylphide (Bournonville), I quattro<br />
temperamenti (Balanchine), per il Massimo di<br />
Palermo, Lo Schiaccianoci (Clara bambina) di<br />
Amodio, che mi scelse anche come<br />
protagonista in Carmen, il ruolo mi è valso il<br />
Premio Capri come miglior talento emergente<br />
2014.<br />
Ph © Monica Irma Ricci
Ancora a Roma ho danzato The River (Ailey), Lo<br />
Schiaccianoci (Amodio). Sotto la direzione di<br />
Eleonora Abbagnato: Pink Floyd Ballet (Petit),<br />
Giselle (Ruanne), Lo Schiaccianoci (Peparini), Pas<br />
de trois ne Il lago dei cigni (Pech), Amorino e Kitri in<br />
Don Chisciotte<br />
(Hilaire), Suite en blanc (Lifar), Uccellino Azzurro e<br />
Aurora ne La Bella Addormentata (Bart): ruolo che<br />
mi ha permesso di vincere il Premio Danza&Danza<br />
come miglior interprete emergente 2018. Nel 2016<br />
Iancu mi ha voluta come Odette/Odile ne Il lago dei<br />
cigni all’Opera Nazionale di Bucarest. Ho partecipato<br />
al Gala “Italiani nel mondo” al Coliseo di Buenos<br />
Aires con Eleonora Abbagnato e Giuseppe Picone.<br />
Nel dicembre dello scorso anno ho interpretato Clara<br />
ne Lo schiaccianoci coreografia di G.Peparini. Nel<br />
settembre 2022 ho interpretato Le deux anges in<br />
Nuit romaine di A. Preljocaj.<br />
L’ultimo ruolo che ho danzato è stato il passo a due<br />
dei contadini in Giselle versione di Carla Fracci,<br />
trasmesso in prima visione su Rai 5 l’8 dicembre<br />
2022. Gli spettacoli che mi sono rimasti nel cuore<br />
sono sicuramente Aurora ne La bella addormentata<br />
e Odette/Odile ne Il Lago dei Cigni e sicuramente<br />
l’ultima esperienza Rai con Giselle, quest’ultimo<br />
riportato anche nell’indimenticabile trasferta con la<br />
compagnia del Teatro, a marzo scorso, in Oman.<br />
Ph © Monica Irma Ricci
Ciao Guido grazie di questo incontro. Partiamo dal tuo primo approccio<br />
alla danza. Come è avvenuto?<br />
Il mio primo approccio al mondo della danza è avvenuto all’età di 8 anni in<br />
modo spontaneo e naturale, a seguito di una mia partecipazione ad un festival<br />
di danza, in cui gareggiavo a livello amatoriale. Sono stato notato da un<br />
insegnate di danza classica che mi suggeriva di frequentare un’ Accademia<br />
perché, a suo dire, constatava delle potenzialità. I miei studi hanno avuto inizio<br />
presso il Lyceum di Mara Fusco a Napoli, dove sono terminati con<br />
l’assegnazione di una borsa di studio presso L’Ecole di Rudra Maurice Bejart.<br />
Il tuo rapporto con la danza in famiglia come è stato?<br />
Sono stato supportato da tutta la mia famiglia sin dall’inizio di questa mia<br />
scelta, ma in particolare ho voglia di precisare che i miei più grandi fans e<br />
sostenitori di tutto questo percorso, anche quando ho iniziato a lavorare a<br />
livello professionale, e che mi hanno seguito e sostenuto sempre, sono stati<br />
mia madre e mio fratello.<br />
La tua prima volta in teatro, quando è avvenuta? Quali ricordi?<br />
Ricordo che ero emozionato e con tanta adrenalina perché ho calcato la scena<br />
per ballare una creazione di M.Bejart, essendo stato scelto dallo stesso<br />
coreografo.<br />
Dove hai cominciato la tua carriera professionale e per quali compagnie<br />
si è snodata?<br />
La mia carriera professionale ha inizio nell’anno 2004 presso Il Teatro alla<br />
Scala di Milano, sotto la direzione di Fréderic Olivieri nella produzione Europa<br />
Riconosciuta, del coreografo Heinz Spoerli; successivamente ho ballato altri<br />
balletti del repertorio classico con coreografie di R.Nureyev.<br />
Le compagnie per cui ho continuato a lavorare sono state Ballet de l’Opera<br />
National de Bordeaux sotto la direzione di Charles Jude, Ballet de l’Opera di<br />
Nice sotto la direzione di Eric Vu-An, Czech National Ballet di Praga sotto la<br />
direzione di Petr Zuska e in seguito Filip Barankiewicz , Ballet Moravské<br />
Divadlo sotto la direzione di Michal Stipa.<br />
In alcune di queste compagnie elencate ho iniziato nel Corpo di ballo e<br />
successivamente ho ballato ruoli da Primo ballerino fino al termine della mia<br />
carriere. Ho avuto la fortuna di aver danzato e interpretato grandi ruoli anche di<br />
repertorio di coreografi internazionali, ad esempio Jiři Kylián,Nacho<br />
Duato,Jacopo Godani ,Ohad Naharin,Michael Corder,William<br />
Forsythe,Alexander Ekman,Yuri Vamos,Gene Kelly,Glenn Tetley,Serge<br />
Lifar,Frederik Ashton<br />
Thierry Malandin …<br />
Quali ruoli del repertorio ti è piaciuto danzare e perché?<br />
Tra i ruoli che ho danzato prediligo in particolare modo i balletti del grande Mr.<br />
B, nonché George Balanchine. Uno dei balletti che tengo a cuore è Theme<br />
and Variations dove ho interpretato il primo ruolo. In questo balletto non c’è<br />
una vera e propria storia da raccontare ma quello che amo dei balletti di<br />
Balanchine è il fatto che tutto si esprime con il linguaggio della pura danza, la<br />
tecnica e i virtuosismi… è un misto di tutto e, allo stesso tempo, puoi<br />
veramente essere te stesso senza cercare a tutti i costi di interpretare un ruolo<br />
o un personaggio. Un altro balletto di repertorio che è stato sempre un sogno<br />
nel cassetto ed ho avuto la fortuna di ballare, è La Bayadere nella versione di<br />
Michal Stipa nel ruolo di Solor; amo la trama pertanto il ruolo rispecchia la mia<br />
identità di ballerino.
Guido Sarno<br />
maître de ballet, coreografo
Il tuo modello di ispirazione nella danza...<br />
Colui che ha rivoluzionato la danza: il grandissimo Rudolf Nureyev<br />
Attualmente stai lavorando come maitre in prestigiose istituzioni come ad esempio il Teatro Massimo di Palermo<br />
e l'Opera di Nizza. Cosa ti piace di questo aspetto del lavoro?<br />
Il mio approccio è stato molto naturale: già da danzatore ero assistente alla coreografia, un ruolo che ho sempre amato;<br />
successivamente c’è stata un’occasione tramite cui sono stato invitato a diventare maître de ballet, e così è nato questo<br />
nuovo aspetto della mia carriera che mi incuriosiva già da tempo.. L’assistente alla coreografia e il maître de ballet<br />
possono sembrare a grandi linee la stessa cosa, ma quello che mi piace del mio ruolo è che, oltre alla cura delle<br />
coreografie, devo occuparmi anche del benessere fisico della compagnia (con le classi di preparazione) e di quello<br />
psicologico, mantenendo alto il morale di tutti e facendolo sempre con tanta passione e dedizione.<br />
Inoltre ci tengo a precisare che diventa ancora più bello ed interessante quando hai la fortuna di lavorare per un<br />
direttore/direttrice con cui c’è intesa, come il Direttore del Teatro Massimo di Palermo, Jean-Sébastien Colau, La Direttrice<br />
del Teatro San Carlo di Napoli, Md. Clotilde Vayer, la Co-Direttrice dell’ Opera di Nizza Monique Loudiere e con i rispettivi<br />
corpi di ballo con cui c’è stata un’ ottima collaborazione.<br />
Cosa ti piace nel tempo libero?<br />
Difficilmente riesco a ritagliarmi del tempo libero perché mi occupo anche di creare coreografie e quindi sto lavorando su<br />
nuovi progetti.<br />
Progetti futuri?<br />
Sarò impegnato al Teatro Massimo per la preparazione di un altro spettacolo, dopo andrò in Finlandia per un Gala di<br />
Danza dove porterò due ballerini del teatro Massimo che balleranno una delle mie coreografie, Black Diamond, e poi<br />
collaborerò con altre compagnie di danza sia in Italia che all’estero.<br />
La danza per te in una sola parola?<br />
Vita!
TuttoBallo<br />
Rebecca Arrigoni, ballerina emergente<br />
protagonista dell’evento Dillo Alla<br />
danza <strong>2023</strong>, ha commosso il pubblico<br />
con la sua interpretazione nella sala del<br />
Burqa. La delicatezza dei movimenti di<br />
Rebecca ha evidenziato il divario tra le<br />
culture occidentali e orientali.<br />
Spiegando con il linguaggio della danza<br />
come l'animo di tutte le donne sia la<br />
vera bellezza con e senza velo.<br />
ph © Monica Irma Ricci Location MAAM<br />
di Roma
TuttoBallo<br />
Diplomata al Liceo Coreutico “Felice Casorati”, membro della compagnia Barcelona<br />
Ballet Projet Academy (International Dance Center Catalunya) diretta dal maestro Gino<br />
Labate; oltre al maestro Labate, Rebecca studia con coreografi di fama internazionale<br />
come Emanuela Campiciano, Leandro Perez Sanabria, Daniel Alejandro Sené, Orazio<br />
Caiti, Julio León Torres and Marcel Quesada Portel.<br />
Tecnica e interpretazione, doti che hanno valso a Rebecca Arrigioni, il secondo posto<br />
nel concorso Premio Tersicore 2019, con la coreografia “A case of mine” di Daniela<br />
Orioli and Nicolò Besozzi, nella categoria solista senior contemporaneo.<br />
Ph © Monica Irma Ricci - Location MAAM Di Roma
TuttoBallo<br />
Nel Luglio 2020 al "Maratona d'Estate",<br />
Paestum, si classifica al primo posto nella<br />
categoria solista senior modern ottenendo il<br />
premio al miglior talento: "Dietro le lacrime"<br />
coreografia di Daniela Orioli e Nicolò<br />
Besozzi…
TuttoBallo<br />
A DANZA TERRA ARIA<br />
Ldi Elisa Barucchieri<br />
Elisa Barucchieri ha uno sguardo intenso, al quale è difficile sfuggire. Una donna forte che ha fatto della danza il<br />
suo modo speciale di “toccare” gli altri, di arrivare a tutti. La sua associazione, ResExtensa è nata grazie al<br />
sostegno di Carolyn Carson, Susanne Linke, Danio Manfredini, Urs Dietrich, in seno all’esperienza Accademia<br />
Isola Danza, la Biennale di Venezia, per la necessità di creare oltreché interpretare. L’associazione, grazie<br />
anche a Filippo Alessandrini, con leadership e capacità amministrative, ha preso forma e dal 2022 gode del<br />
riconoscimento ministeriale di Centro di Produzione per la Danza. Con la sorella Elena Sofia Ricci, condivide<br />
l’amore per l’arte e con lei collabora spesso, l’ultimo lavoro condiviso è in teatro con Fedra, in scena a Firenze<br />
che sarà in autunno a Roma.<br />
Perché danza aerea, terra- cielo?<br />
La danza è uno stato di meraviglia, visionario dove i miei lavori hanno trovato “casa”, creando spettacoli<br />
immaginifici. Un percorso fantastico che dopo una serie di eventi, mi ha fatta scoprire sempre più innamorata<br />
della danza aerea, terra – cielo. Da questa consapevolezza, ho sviluppato la mia strada con la fortuna e la<br />
consapevolezza di avere incontrato grandi maestri. Un amore reciproco grande, tra me e la danza aerea che mi<br />
ha fatto capire che quello era il mio modo di esprimere, di dire, quello che avevo dentro.<br />
Elisa a quali progetti stai lavorando?<br />
Abbiamo sempre tanti progetti e in questo mese di giugno, tra i tanti, abbiamo curato a Vieste l’inaugurazione di<br />
un’istallazione di Lorenzo Queen, figlio di Anthony Queen. Le sculture “Building bridges” sono mani gigantesche<br />
già esposte alla Biennale che saranno esposte per tutta l’estate. Abbiamo realizzato trenta minuti di spettacolo,<br />
in cui ho letto dei testi per accompagnare e collegare un quadro con l’altro con una ballerina che camminando<br />
sulle grandi mani ha agganciato poi uno a terra, prendendolo per la mano, con acrobazie pazzesche. Con sei<br />
momenti diversi, abbiamo raccontato come l’incontro, l’unione tra diversità possa generare cose bellissime,<br />
creando “ponti” che è sono il fulcro delle opere di Queen.<br />
All’attivo tanti spettacoli e una fucina di idee…<br />
È proprio così! Io sono sempre in movimento e dormo pochissimo. Abbiamo all’attivo molti spettacoli, come<br />
quello in teatro di Leonardo da Vinci, per il quale con la mia squadra eccezionale, abbiamo costruito macchine<br />
sceniche importanti che sono a vista permettendo allo spettatore, di vedere la gente volare senza perdere però<br />
la magia e la poesia di quel volo. Un altro, invece, è sull’acqua e nell’acqua, per celebrare la forte relazione con<br />
il mare, dove a fare da colonna sonora ci sono le musiche de lo Squalo, Novecento e Pirati dei Caraibi, perfette<br />
per l’accessibilità al grande pubblico che riesce così a goderne il messaggio, magari al tramonto. Abbiamo vinto<br />
un bando e anche quest’anno porteremo nelle zone periferiche di Bari tante attività, dalla musica, laboratori di<br />
dizione, sul cinema e con i KOR’SIA, un gruppo italo-spagnolo, non solo una masterclass per professionisti ma<br />
anche cose gratuite per tutti.
TuttoBallo<br />
La missione di Res Extensa?<br />
Arrivare a tanti, anche a chi il balletto di per sé, non arriverebbe. Uscire dal teatro per andare incontro alla gente<br />
con eventi in cava, per strada, in aeroporti, nelle piazze. Per la giornata mondiale del teatro e poi per la danza,<br />
per esempio, abbiamo fatto incursioni al cinema dicendo il vero 3D siamo noi, veniteci a vedere! Cerchiamo<br />
sempre modi anticonvenzionali per sdoganare l’idea che sia una forma d’arte esclusiva e per pochi. Mi sono<br />
liberata di tanta frustrazione, all’interno del mondo della danza, quando ho capito che mi piace arrivare al<br />
pubblico, mi piace vedere la gioia, la commozione di chi non ha mai visto un certo genere di spettacolo.<br />
Qual è il segreto per la riuscita di ResExtensa, che quest’anno compirà vent’anni?<br />
Io credo che la squadra sia tutto, è fondamentale. Per abitudine, non dico mai io, ma noi. Il lavoro di squadra è la<br />
vera forza. Anche se qualche volta sono rimasta scottata, non me ne sono mai pentita. Credo di essere molto<br />
rispettosa ed essere leader non significa per me non essere alla pari: le idee sono di tutti, poi magari a me tocca<br />
di fare le alchimie giuste per farle stare insieme al meglio, ma ogni spunto è fonte di energia e pertanto va<br />
accolto.<br />
Nel <strong>2023</strong> sei stata tra le prime donne a presentare uno spettacolo nel sito protetto di Al Ula, Arabia<br />
Saudita, per Saudi Tour <strong>2023</strong>. Qual è il tuo pensiero sul ruolo delle donne nella danza? C’è vera parità?<br />
C’è una schiacciante presenza femminile, ma i ruoli di potere sono tutti maschili. Un vero paradosso. Un mondo<br />
di donne, dove i ruoli di autorevolezza sono maschili. I primi maestri erano uomini. È un po' difficile farci largo<br />
perché si riconosce con difficoltà la nostra autorevolezza, che sta migliorando nel contemporaneo, ma in<br />
generale è ancora difficile. Tra le più importanti compagnie al mondo c.a. 70, 60 sono dirette da uomini. In Arabia<br />
Saudita in gennaio, ho scoperto che tutta la logistica, la parte tecnica e creativa era al femminile. Ho avuto<br />
l’ennesima conferma di quale sia il nostro valore aggiunto: la capacità, tipicamente femminile, di interpretare in<br />
modo diverso il nostro lavoro, al di là delle gerarchie collaborando con tutti, lasciando il beneficio a uomini e<br />
donne, di dare il meglio di sé, senza pregiudizi di genere.
Il 29 luglio allo Stadio del Mare di Pescara si terrà la prima edizione de LA NOTTE DEI SERPENTI, il concertone<br />
ideato e diretto dal Maestro ENRICO MELOZZI per celebrare la cultura abruzzese e la tradizione musicale della<br />
regione, promosso e finanziato dalla Regione Abruzzo, fortemente voluto dal Presidente della Regione Marco<br />
Marsilio e realizzato in collaborazione con il Comune di Pescara.<br />
La kermesse musicale sarà un’occasione importante per compiere un viaggio nel tempo alla riscoperta delle origini<br />
e delle tradizioni locali, ripercorrendo la narrazione epica dell’Abruzzo, intrecciata con antiche melodie, e<br />
innalzandola a un livello più aulico grazie all’accostamento con i grandi classici dei poeti e scrittori a cui l’Abruzzo<br />
ha dato i natali, da D’Annunzio a Flaiano, da Ovidio a Sallustio. I canti popolari in scaletta saranno armonizzati da<br />
Melozzi con l’intento di dar loro una nuova versione ma senza andare ad intaccare l’originalità dei testi in dialetto.<br />
Anche se una traduzione del dialetto consentirebbe a più persone di comprenderne il significato, l’intento di Melozzi<br />
è quello di dare sempre più risalto all’importante valore poetico e alla “sacralità” che hanno i testi dialettali ed<br />
evidenziare il forte impatto che hanno sugli ascoltatori che possono dunque godere della libertà di interpretarli a<br />
proprio modo e di creare una propria visione del racconto.<br />
Per dare il nome a questa nuova iniziativa culturale e musicale volta a dare una nuova visione dell’Abruzzo, il<br />
direttore artistico Enrico Melozzi ha scelto il serpente, simbolo esotico, potente, misterioso, affascinante e attrattivo,<br />
ispirandosi al celebre culto di San Domenico e del serpente, tradizione antichissima che ancora oggi vede il suo<br />
punto apicale nella “Festa dei Serpari” a Cocullo (AQ).<br />
La serata vedrà salire sul palco tanti artisti e musicisti abruzzesi. Il Concertone de La Notte dei Serpenti sarà<br />
impreziosito dalle esibizioni di grandi nomi del panorama musicale italiano che presteranno le loro voci ai canti della<br />
tradizione popolare abruzzese, per l’occasione rivisitati in una chiave musicale autentica e moderna. Il concerto<br />
coinvolgerà tutti i partecipanti in un’esperienza musicale e culturale indimenticabile, con performance uniche<br />
caratterizzate da melodie avvincenti e da ritmi coinvolgenti e autentici della tradizione, che trasporteranno il<br />
pubblico in un emozionante viaggio nella cultura abruzzese.<br />
Tutti gli arrangiamenti, le orchestrazioni e le composizioni sono a cura del direttore artistico e musicale Enrico<br />
Melozzi, che, inoltre, avrà il compito di dirigere l’Orchestra dei Serpenti, composta da musicisti abruzzesi, suonatori<br />
di strumenti musicali classici e popolari. L’evento è a ingresso gratuito.
TuttoBallo<br />
Viper Summer Festival <strong>2023</strong><br />
Arena della Versilia<br />
un’estate all’insegna del divertimento
TuttoBallo<br />
Nella meravigliosa cornice dell’Arena della Versilia, l’estate <strong>2023</strong> si accende con il meglio<br />
della musica internazionale. Grandi artisti come Lazza, Mara Sattei, Tananai, Mr Rain,<br />
Sfera Ebbasta, Luchè, Shiva, Bresh Silent Bob & Sick Budd e Rocco Hunt al Viper Summer<br />
Festival, Vibe Production daranno vita al ricco calendario di appuntamenti che riserverà<br />
ancora tante sorprese last minute, per un’estate all’insegna del divertimento e dello stare<br />
insieme.<br />
La Versilia, terra magica racchiusa tra monti e mare, è una delle destinazioni turistiche più<br />
richieste e conosciute della Toscana e l’Arena che si trova nel cuore di questa terra, grazie alla<br />
posizione strategica, dieci minuti da Forte dei Marmi e a una programmazione di livello<br />
nazionale, è in grado di attingere pubblico da tutto il bacino geografico del centronord Italia<br />
(11.8 milioni di persone) con 16000 posti in piedi, 7000 posti a sedere e più di 110000 presenze<br />
ogni anno.<br />
L’Arena della Versilia con il Viper Summer Festival <strong>2023</strong> sarà protagonista indiscussa di<br />
imperdibili notti, tra concerti e divertimento per gli eventi più caldi dell’estate facilmente<br />
raggiungibili grazie alla partnership di Busforfun che dalle principali località organizzerà navette<br />
per viaggiare in modo sostenibile, sicuro e divertente.<br />
Christian Bianchi, direttore artistico del Viper Summer Festival, dichiara: “Ho sempre<br />
sognato di organizzare grandi eventi. Ho iniziato a Firenze e non appena si è palesata la<br />
possibilità, siamo approdati in Versilia che offre una cornice unica nel suo genere. Questa<br />
estate <strong>2023</strong> sarà il punto di partenza per “riaccendere” la Dolce Vita di questa incantevole<br />
terra”.<br />
Nata nel 2019, l’Arena della Versilia si è imposta come uno dei punti di riferimento per i concerti<br />
estivi più importanti della Toscana e di tutto il centro Italia. Tra i tanti artisti ha ospitato: Il Volo,<br />
Fiorella Mannoia, Enrico Brignano, Giorgio Panariello, Pinguini Tattici Nucleari, Loredana Bertè,<br />
Le Vibrazioni, Roby Facchinetti, Arisa, Nomadi.<br />
Radio 105 è Media Partner del Viper Summer Festival.<br />
Riferimenti: Arena della Versilia - Via Foce Morta 131, 54038 Cinquale (MS)
Con una piccola donazione puoi anche tu<br />
sostenere, promuovere e divulgare l'arte<br />
in ogni sua forma. Diventa mecenate<br />
dell'arte con l'associazione no profit<br />
"Stefano Francia EnjoyArt".<br />
ass.stefanofrancia@gmail.com<br />
+39 335 435168<br />
Puoi sostenerci anche tramite paypal<br />
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oppure :<br />
ass. STEFANO FRANCIA ENJOYART<br />
Iban: IT24I0760103600001039059199<br />
C/C: 1039059199<br />
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Paris 2024<br />
val bene un ballo.
Medaglia d’oro, fiamma Olimpica e Marianne: questi i 3<br />
significati impressi nel logo dei giochi Olimpici e Paralimpici<br />
di Parigi 2024. Il simbolo dei Giochi 2024, fa scattare il<br />
conto alla rovescia a un anno alle olimpiadi di Parigi 2024.<br />
Tante le novità tra le più importanti l’ingresso tra le<br />
discipline olimpiche. Ma andiamo per gradi.<br />
La break dance, una forma di danza urbana che combina<br />
movimenti acrobatici e ritmici, è stata ufficialmente inclusa<br />
come disciplina olimpica per i Giochi Olimpici di Parigi<br />
2024. Questa decisione ha suscitato entusiasmo tra gli<br />
appassionati di break dance di tutto il mondo, che vedono<br />
finalmente riconosciuta la loro arte come una forma di sport<br />
di alto livello.<br />
La break dance, originariamente nata nelle strade di New<br />
York negli anni '70, ha guadagnato popolarità a livello<br />
internazionale nel corso degli anni. La sua inclusione come<br />
disciplina olimpica è un passo importante per la sua<br />
legittimazione come forma di espressione artistica e<br />
sportiva.<br />
Le prove di breaking ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 si<br />
terranno nel corso di due giorni a La Concorde. Venerdì 9 e<br />
sabato 10 agosto saranno incoronati due campioni Olimpici<br />
della disciplina. Se vuoi seguire dal vivo B-Girl Ram, B-Girl<br />
Ayumi e B-Boy Broly ai Giochi, registrati al sito ufficiale per<br />
la vendita dei biglietti. Per quanto riguarda il numero di atleti<br />
che parteciperanno alla competizione, ogni nazione potrà<br />
presentare un massimo di quattro atleti, due uomini e due<br />
donne. Questo permetterà una rappresentanza equilibrata<br />
di genere e darà a più atleti l'opportunità di competere a<br />
livello olimpico.<br />
Le nazioni più forti nella break dance sono generalmente<br />
quelle che hanno una lunga tradizione nella cultura hip-hop<br />
e nella danza urbana. Paesi come gli Stati Uniti, la Francia,<br />
il Giappone e la Corea del Sud sono considerati tra i più<br />
forti nel panorama della break dance. Questi paesi hanno<br />
una scena hip-hop molto sviluppata e una grande quantità<br />
di talenti che si dedicano a questa disciplina.<br />
Per quanto riguarda gli atleti italiani che potrebbero<br />
partecipare alla competizione olimpica di break dance, ci<br />
sono diversi nomi che spiccano. Uno dei più noti è Stefano<br />
"Killa" Zanchi, un ballerino italiano che ha vinto numerosi<br />
premi internazionali nella break dance. La sua tecnica<br />
impeccabile e la sua creatività lo rendono uno dei migliori<br />
ballerini italiani nel panorama della break dance.<br />
Un altro nome da tenere d'occhio è quello di Martina "Bgirl<br />
Martina" Panascia, una talentuosa ballerina italiana che ha<br />
ottenuto importanti successi a livello internazionale. La sua<br />
passione e dedizione per la break dance l'hanno portata a<br />
diventare una delle migliori ballerine italiane nella sua<br />
categoria.<br />
Il regolamento prevede abbigliamento e le prove della disciplina<br />
break dance alle Olimpiadi di Parigi 2024. Stabilito dal Comitato<br />
Olimpico Internazionale (COI) in collaborazione con la<br />
Federazione Internazionale di Danza Sportiva (IDSF), sarà<br />
defnitivo nei prossimi mesi.<br />
Le prime indiscrezioni riguardano l'abbigliamento, si prevede<br />
che i ballerini dovranno indossare abiti adeguati che<br />
consentano la massima libertà di movimento e che rispettino le<br />
regole di sicurezza. Saranno consentiti abiti di diversi stili, come<br />
pantaloni larghi, t-shirt, felpe e scarpe da ginnastica. Tuttavia,<br />
saranno vietati abiti che possano ostacolare i movimenti o<br />
mettere a rischio la sicurezza dei ballerini, come abiti troppo<br />
stretti o con elementi appuntiti. Per quanto riguarda le prove, si<br />
prevede che i ballerini si esibiranno su un palcoscenico<br />
appositamente allestito per la competizione. Le prove saranno<br />
suddivise in diverse categorie, come le prove individuali, le<br />
prove a squadre e le prove di gruppo. Saranno valutati diversi<br />
criteri, come la tecnica, la creatività, l'espressività e la<br />
musicalità.<br />
La break dance è una disciplina che richiede una grande abilità<br />
tecnica e una forte espressività artistica. I ballerini si esibiranno<br />
su una musica appositamente selezionata e dovranno<br />
dimostrare una grande padronanza dei movimenti caratteristici<br />
della break dance, come gli acrobatici, i power moves e i<br />
footwork. Saranno valutati anche l'originalità e l'innovazione dei<br />
movimenti proposti.<br />
Il regolamento completo sarà pubblicato dal COI e dall'IDSF<br />
prima delle Olimpiadi di Parigi 2024, al fine di garantire una<br />
competizione equa e di massimo livello per i ballerini di break<br />
dance provenienti da tutto il mondo.<br />
Di seguito sono riportate alcune delle principali regole e linee<br />
guida stabilite per la competizione olimpica di break dance:<br />
1. Categorie di competizione: La break dance olimpica prevede<br />
quattro categorie di competizione principali: Toprock,<br />
Downrock, Power Moves e Freezes. I concorrenti devono<br />
dimostrare abilità in tutte queste categorie durante le loro<br />
performance.<br />
2. Giudici: Le performance dei concorrenti sono valutate da un<br />
panel di giudici qualificati, che assegnano punteggi basati su<br />
diversi criteri, come la tecnica, la musicalità, la creatività e<br />
l'espressività. I giudici devono essere imparziali e seguire le<br />
linee guida stabilite per la valutazione delle performance.<br />
3. Durata delle performance: Ogni concorrente ha un tempo<br />
limite per la sua performance, che di solito varia tra 60 e 90<br />
secondi. Durante questo periodo, devono dimostrare le loro<br />
abilità in tutte le categorie di competizione.<br />
4. Eliminazione: Durante le fasi di qualificazione e semifinale, i<br />
concorrenti vengono eliminati in base ai punteggi assegnati dai<br />
giudici. Solo un numero limitato di concorrenti con i punteggi più<br />
alti avanzerà alla fase finale.<br />
5. Fase finale: Nella fase finale, i concorrenti si sfidano in<br />
battaglie uno contro uno, dove devono dimostrare le loro abilità<br />
di break dance in un confronto diretto con un avversario. I<br />
giudici determinano il vincitore di ogni battaglia sulla base delle<br />
prestazioni dei concorrenti.<br />
6. Medaglie: I concorrenti che si classificano ai primi tre posti<br />
ricevono le medaglie olimpiche, d'oro, d'argento e di bronzo,<br />
rispettivamente. Le medaglie vengono assegnate in base ai<br />
punteggi totali ottenuti durante tutte le fasi della competizione.<br />
Queste sono solo alcune delle regole e delle linee guida<br />
stabilite per la competizione olimpica di break dance. Il<br />
regolamento completo può variare leggermente a seconda delle<br />
decisioni del Comitato Olimpico Internazionale e degli<br />
organizzatori dei Giochi Olimpici.
Momento storico per la Federazione Italiana Danza Sportiva<br />
fonte: www.federdanza.it<br />
Per la prima volta in assoluto due atlete entrano a far parte di un Gruppo Sportivo dello Stato.<br />
Un risultato raggiunto, ma soprattutto voluto, dalla Presidente Federale Laura Lunetta che dopo mesi di lavoro è riuscita<br />
a coronare il sogno dei nostri atleti probabili olimpici.<br />
Sono infatti Antilai Sandrini e Alessandra Chillemi, atlete di Breaking, ad aver vinto il concorso pubblico per l’accesso<br />
al Gruppo Sportivo “Fiamme Azzurre” del Corpo di Polizia Penitenziaria.<br />
“Le Fiamme Azzurre - dichiara la Presidente - non sono un semplice Gruppo Sportivo o una squadra di atleti ma degli<br />
esempi da seguire che insegnano che con costanza e determinazione si può raggiungere qualsiasi risultato. Sono sicura<br />
che i nostri atleti ci renderanno orgogliosi e fieri di essere italiani e soprattutto contribuiranno a trasmettere i veri valori<br />
dello sport; per questo il primo grazie voglio dedicarlo al Responsabile del Gruppo Sportivo, il dottor Mariano Salvatore”.<br />
“Non è stato semplice individuare quale bando potesse avere i requisiti per accogliere i nostri atleti” continua la<br />
Presidente Federale, “ma era un desiderio che avevo e sul quale ho lavorato veramente tanto. Sono convinta che questo<br />
risultato non gratifichi solamente le due atlete, alle quali vanno le mie più sentite congratulazioni e un caloroso in bocca al<br />
lupo, bensì tutto il movimento della Danza Sportiva che vede riconosciuto l’impegno, la costanza e la determinazione che<br />
il nostro Sport rappresenta”.<br />
A breve ci sarà il giuramento delle due atlete e con questo atto l’entrata ufficiale nel Gruppo Sportivo dello Stato.<br />
Il Gruppo Sportivo “Fiamme Azzurre” diverrà quindi una Associazione sportiva affiliata alla FIDS e diretta sotto il profilo<br />
tecnico da Edilio Pagano, al quale va il mio ringraziamento per il prezioso contributo che sta dando alla realizzazione di<br />
questo progetto.<br />
“Non posso non ringraziare tutti i componenti del mio Consiglio Federale che mi hanno sostenuta e coadiuvata nel portare<br />
avanti questo grande traguardo, così come il professor Bruno Ruscello che è sempre presente nel consigliarci i passi<br />
migliori da compiere nel complicato mondo delle Olimpiadi; un GRAZIE particolare va alla Vicepresidente Vicario del<br />
CONI Silvia Salis che mi ha guidato al meglio all’interno del panorama dei Gruppi Sportivi Militari e dello Stato” conclude<br />
la Prof.ssa Laura Lunetta.<br />
Antilai Sandrini e Alessandra Chillemi, (foto dal profilo ufficiale facebook FIDS)
STORIA DELLA BREAKDANCE<br />
La break dance, o b-boying, è una forma di danza che ha origine negli anni '70 nel Bronx, quartiere di New York<br />
City, negli Stati Uniti. È nata come parte della cultura hip hop e si è diffusa rapidamente in tutto il mondo.<br />
La break dance si sviluppò all'interno delle comunità afroamericane e latinoamericane del Bronx come forma di<br />
espressione artistica e come modo per risolvere i conflitti tra bande rivali. I ballerini di break dance, chiamati b-boy o<br />
b-girl, si sfidavano in competizioni chiamate "battles" per dimostrare le proprie abilità e per guadagnare rispetto tra i<br />
loro pari.<br />
La break dance si distingue per i suoi movimenti acrobatici e spettacolari, come gli "spins" (giri), i "freezes"<br />
(posizioni congelate) e i "power moves" (movimenti di forza). Questi movimenti richiedono una grande forza fisica,<br />
flessibilità e coordinazione.<br />
Negli anni '80, la break dance si diffuse in tutto il mondo grazie alla popolarità della musica hip hop e dei film come<br />
"Breakin'" e "Beat Street". In Italia, la break dance arrivò alla fine degli anni '70 e iniziò a guadagnare popolarità<br />
negli anni '80.<br />
I primi b-boy italiani si ispirarono ai ballerini americani e impararono i loro movimenti attraverso video e<br />
registrazioni. Iniziarono a formarsi gruppi di break dance e a organizzare competizioni in tutta Italia. Uno dei primi<br />
gruppi italiani di break dance di successo fu i "Rock Steady Crew", che si formò a Milano nel 1983.<br />
Negli anni '90, la break dance in Italia raggiunse il suo apice di popolarità, con numerosi gruppi e ballerini<br />
emergenti. La break dance divenne parte integrante della cultura hip hop italiana e venne praticata non solo nelle<br />
grandi città, ma anche in piccoli centri e nelle periferie.<br />
Nel corso degli anni, la break dance in Italia ha continuato a evolversi e a influenzare altri stili di danza, come il<br />
popping e il locking. Oggi, ci sono numerosi eventi e competizioni di break dance in tutto il paese, e molti ballerini<br />
italiani sono riconosciuti a livello internazionale per le loro abilità.<br />
La break dance ha avuto un impatto significativo sulla cultura italiana, influenzando non solo la danza, ma anche la<br />
moda, la musica e l'arte. È diventata una forma di espressione per molti giovani italiani che cercano di esprimere se<br />
stessi e la loro creatività attraverso il movimento.<br />
La break dance è diventata una forma di danza popolare in Italia grazie alla sua diffusione globale negli anni '80. Ha<br />
avuto un impatto significativo sulla cultura italiana e continua ad essere praticata e apprezzata da numerosi ballerini<br />
in tutto il paese.<br />
Break-dancing-London-England-1983
B-boy-breaking-Washington-Square-Park-New-York-
L'associazione Stefano Francia EnjoyArt, <strong>TuttoBallo20</strong> e L'uomo con la radio sostengono il<br />
canale instagram "GLI INDECISI" diretto da FRANCESCO LEONE.<br />
Canale Instagram che aiuta le persone ad uscire dal proprio isolamento.<br />
Con Francesco e ad altri amici ci impegniamo a sostenere tanti essere umani speciali che non<br />
riescono ad accettare la propria condizione LGBTQIA+. Tutti noi dobbiamo imparare a<br />
guardare oltre la biologia. Ascoltare la nostra anima, la nostra intelligenza emotiva e lasciarci<br />
trasportare dal battito del nostro cuore. Unico suono che la nostra anima ascolta<br />
incondizionatamente. La nostra mission è cancellare ogni tipo di discriminazione di genere.<br />
A settembre "L'uomo con la radio" lancerà un nuovo canale podcast dedicato proprio alle<br />
storie LGBTQIA+. Fabrizio Silvestri e Francesco Leoni, con ironia, allegria leggerezza,<br />
serietà, ascolteranno le storie di vita vissuta e non vissuta di chiunque voglia raccontarsi. VUOI<br />
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contenitore vuote nessuno sa ce farci... Prima o poi lo butta perchè occupa spazio. Impariamo<br />
ad ascoltare il cuore delle persone.<br />
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Semplicemente Estate! Il caldo, il sole e le sospirate vacanze fanno da contorno al<br />
periodo più atteso dell’anno. Ma dove ve ne andate in vacanza quest’anno? Chi in Italia,<br />
lungo tutto il Belpaese e chi sceglie l’estero per conoscere e assorbire nuove culture.<br />
Ovunque decidiate di viaggiare fatelo sempre con la mente aperta! Che dire, uno dei<br />
posti sicuramente da visitare è la Sardegna. Oggi vorrei parlarvi di una piccola cittadina,<br />
Vallermosa. Sorge accanto all’impareggiabile scenario del monte Linas e il parco di<br />
Gutturu Mannu, tra Iglesiente e Campidano, nella Sardegna sud-occidentale. Nei suoi<br />
dintorni sono presenti fonti e sorgenti naturali, dove vivono numerose specie vegetali e<br />
animali in via di estinzione. Il nome deriva dallo spagnolo “hermosa” che significa “valle<br />
bella e fertile”. Tanti sono i punti di interesse storico-artistico che potete tranquillamente<br />
raggiungere a piedi o in bicicletta. Al centro spicca la chiesa parrocchiale di San Lucifero,<br />
risalente al XVII-XVIII secolo. In campagna, potrete ammirare il santuario di Santa Maria,<br />
vicino a cui sorgono le terme romane risalenti al III-IV secolo d.C. Vallermosa è<br />
circondata da una zona collinare ricca di vegetazione e piante tipiche della Sardegna,<br />
ricca di fonti e sorgenti naturali, dove sorge il Parco Naturale di Gutturu Mannu, che è<br />
un'area di notevole bellezza. Data la posizione geografica, ai piedi del massiccio del<br />
Monte Linas, accanto alla comune vegetazione della macchia mediterranea, si possono<br />
trovare anche numerose piante tipiche della Sardegna; oltre ad olivi e querce da sughero,<br />
possiamo trovare varie essenze come il mirto selvatico, il cisto, il corbezzolo, l'oleandro,<br />
il lentisco ed il rovo. La rigogliosa vegetazione ospita, tra gli altri, il cervo sardo e si<br />
potrebbe ammirare in volo l’aquila reale. Una rete di sentieri si addentra nei boschi, da<br />
percorrere a piedi, in bici e a cavallo. A quattro chilometri dalla foresta si trova l’area<br />
archeologica di Matzanni, che ospita una struttura muraria, tre templi a pozzo nuragici,<br />
circondati da un villaggio di 13 capanne, e le rovine di un tempio punico. Su una collina<br />
vicino al paese sorge il nuraghe su Casteddu de Fanaris, da cui si può ammirare uno<br />
scenario suggestivo. Il territorio è stato abitato sin dall’ età nuragica e poi in epoca<br />
punico-romana, ma le origini dell’abitato risalgono alla metà XVII secolo, nel periodo<br />
della Sardegna feudale spagnola. L'economia di Vallermosa è di tipo prevalentemente<br />
agricolo con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi. È<br />
praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il paese fa<br />
parte dell'Associazione nazionale delle Città della Terra Cruda, nata per promuovere il<br />
recupero delle tradizioni e del patrimonio edilizio, naturalistico, artistico e storico delle<br />
comunità, e dell'Associazione nazionale delle Città dell'Olio che ha tra i suoi compiti<br />
principali quello di divulgare la cultura dell'olivo e dell'olio di oliva di qualità, tutelare e<br />
promuovere l'ambiente ed il paesaggio olivicolo, diffondere la storia dell'olivicoltura e<br />
garantire il consumatore attraverso le denominazioni di origine. La cucina di Vallermosa<br />
offre semplici ma genuini prodotti locali; tra questi si possono degustare i Morrettus<br />
(dolce tipico di Vallermosa di forma rettangolare composto da farina, uova, zucchero,<br />
marsala, cannella, uva passa e mandorle), gli amaretti, i pardulas a base di ricotta e<br />
zafferano, il carciofo spinoso sardo, l’agnello sardo, i formaggi di pecora, lo zafferano.<br />
Tra i vini troviamo il Cagliari(vino bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso<br />
con leggeri riflessi verdolini, odore caratteristico, delicato, gradevole e sapore dal secco<br />
al dolce, fresco, sapido, con leggero retrogusto amarognolo) e il Nuragus (di colore<br />
paglierino delicato, talvolta con leggere sfumature verdognole, sensazioni olfattive di fiori<br />
bianchi, mela verde e delicate note agrumate, sapido e piacevolmente fresco al palato).<br />
Semplicemente, se volete tranquillità, profumi di campagna e serenità, fate una capatina<br />
a Vallermosa e sono sicuro che non ve ne pentirete.
TuttoBallo<br />
SA PANADA<br />
INGREDIENTI PER 6 P.<br />
PER LA PASTA<br />
300G FARINA 0<br />
(O 150G DI SEMOLA RIMACINATA E 150 G DI FARINA)<br />
20 GR DI STRUTTO<br />
150 ML DI ACQUA TIEPIDA SALATA<br />
PER IL RIPIENO<br />
400 G DI ANGUILLE<br />
TAGLIATE A PEZZI<br />
PATATE E PISELLI A<br />
PIACERE<br />
SALE E PEPE<br />
POMODORI SECCHI Q.B.<br />
PREZZEMOLO, AGLIO<br />
OLIO EVO<br />
PROCEDIMENTO<br />
Preparare la pasta, impastando la farina, lo strutto e l’acqua. Lasciare riposare per 30 minuti. Passato il tempo di<br />
riposo stendere la sfoglia ad una altezza di 5 mm. Foderare una tortiera alta e bucherellare il fondo, con la<br />
rimanenza della pasta formare un disco di copertura.<br />
Riempire con il ripieno tutto a crudo: anguille tagliate a pezzi e i piselli, alternando con strati di pomodori secchi e<br />
patate a fette, sale, pepe, prezzemolo, aglio. Dopo aver disposto il ripieno, tagliare la pasta in eccesso lasciando<br />
un bordo esterno di 1 cm. A questo punto prima di chiudere la torta con il disco di pasta, irrorare con abbondante<br />
olio evo. Chiudere la sa panada con con la restante pasta e sigillare i bordi pizzicandoli con le dita e praticare<br />
delle incisioni per far fuoriuscire il vapore di cottura. Infornare a forno già caldo a 160° C per 45 minuti.
TuttoBallo<br />
PARDULAS SARDE<br />
PER LA SFOGLIA<br />
50 G DI STRUTTO<br />
500 G DI FARINA<br />
1 UOVO<br />
( NEL CASO FOSSE TROPPO<br />
ASCIUTTA USARE QUALCHE<br />
CUCCHIAIO DI ACQUA)<br />
INGREDIENTI PER 4 P.<br />
PER LA FARCITA<br />
1 KG DI RICOTTA DI PECORA<br />
ASCIUTTA<br />
2 TUORLI DI UOVO<br />
1 BUSTA DI ZAFFERANO<br />
1 LIMONE GRATTUGIATO<br />
½ ARANCIA GRATTUGIATA<br />
600 GR DI ZUCCHERO<br />
VANIGLIA<br />
FARINA 2 CUCCHIAI<br />
PROCEDIMENTO<br />
Preparare la sfoglia impastando insieme tutti gli ingredienti. Fare riposare in frigorifero per 40 minuti. Preparare<br />
nel mentre la farcia, lavorando la ricotta con lo zucchero, le uova, lo zafferano, la scorza degli agrumi grattugiata e<br />
la vaniglia (se l’impasto dovesse risultare troppo umido aggiungere 2 cucchiai di farina).<br />
Stendere sottile la sfoglia a 1 mm di spessore e con un coppapasta tondo ricavare dei dischetti di 4 cm di<br />
diametro. Riempire al centro con la farcia alla ricotta, bagnare il bordo con acqua e sovrapporre un altro disco di<br />
pasta, pizzicare con le dita per evitare che si aprano in cottura.<br />
Posizionare gli spardos su una teglia foderata di carta forno e infornare a forno già caldo a 150° C per 10/15<br />
minuti fino a quando saranno ben dorati.<br />
Ritirare dal forno e fare raffreddare. Spolverare di zucchero a velo o condirli con il miele.
TuttoBallo<br />
GALLETTINAS<br />
INGREDIENTI<br />
1 KG DI FARINA<br />
200 G DI STRUTTO<br />
300 G DI ZUCCHERO<br />
6 UOVA<br />
50 G DI AMMONIACA PER DOLCI<br />
1 BICCHIERE DI MIRTO<br />
1 LIMONE GRATTUGIATO<br />
1 BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI<br />
VANIGLIA<br />
250 G DI LATTE (DA AGGIUNGERE POCO ALLA<br />
VOLTA PER CAPIRE COM’È L’IMPASTO)<br />
PROCEDIMENTO<br />
Sciogliere in poco latte l’ammonica. Formare l’impasto amalgamando tutti gli ingredienti. Una volta verificata la<br />
consistenza dell’impasto, fare riposare in frigorifero per 1 ora.<br />
Prendere dei pezzetti di impasto con le mani. Formare delle piccole sfere irregolari, posizionarle su una teglia<br />
ricoperta di carta forno e schiacciare delicatamente con le mani. Spennellare con latte e cospargere di zucchero di<br />
canna per far si che caramellizzano in forno. Cuocere a forno caldo a 180° C per 10 minuti.
Un incanto di Museo<br />
con una parte, a<br />
pianoterra, a libero<br />
accesso all’ampio<br />
pubblico.<br />
Da prestare<br />
particolare<br />
attenzione<br />
all’Antica Farmacia<br />
al terzo piano.
Con la direzione artistica di Gianni<br />
Forte e di Stefano Ricci<br />
Leone d’Oro alla Carriera ad<br />
Armando Punzo, che attraverso il<br />
Teatro porta il concetto e una forma<br />
di espressione della Libertà dentro<br />
le mura del carcere di Volterra.
A volte passeggiando per la città ti senti come Alice nel paese<br />
delle meraviglie. E non sono percorsi turistici affollati, no è<br />
un'altra cosa, riscoprendo dettagli mai notati prima. Quando trovi<br />
nuovi tesori in un posto apparentemente familiare. Questo è molto<br />
affascinante, quasi come quando eravamo bambini... E se<br />
aggiungi un po' di fantasia e un pizzico di avventura... Voilà! Drink<br />
me! la pozione è pronta. E cadendo nella tana del coniglio, si<br />
entra in un sito fantastico che ricorda un castello di fiabe<br />
abbandonato nella foresta, sulla riva di un fiume, dove vivono<br />
creature misteriose e fiori insoliti.<br />
Il ruolo di questo edificio fin dall'inizio è stato nobile, fornire acqua<br />
potabile alle persone. Nel 1880 la vita ribolliva in questo posto...<br />
Carrozze trainate da cavalli un sacco di barche sulla costa di<br />
Oka...<br />
Nelle vicinanze c'erano la stazione Romodanovsky e un enorme<br />
complesso del mulino, uno dei più grandi della regione del Volga.<br />
Le più ricche famiglie mercantili di Nižnij Novgorod, hanno<br />
partecipato alla costruzione dell’acquedotto: Blinov, Bugrov e<br />
l'industriale Kurbatov. con un Contributo di 375 mila rubli, hanno<br />
concordato una condizione speciale: l'acqua va servita alla<br />
popolazione gratuitamente per sempre.<br />
Alla ricerca di creature misteriose, a volte t’imbatti negli stessi<br />
avventurieri e poi ti rallegra il cuore e ti rendi conto, che questo<br />
luogo ricca di storia, che risale a 142 anni fa, continua a vivere la<br />
sua vita particolare... Natura e artisti di strada hanno creato qui<br />
un universo unico caratteristico, una galleria a cielo aperto.<br />
E voglio davvero credere che questo grande complesso<br />
abbandonato, ma vivo abbia una possibilità di salvezza, come<br />
area archeologica industriale.<br />
Nel mondo l'archeologia industriale offre davvero tante occasioni,<br />
per una gita interessante e fuori dai consueti schemi: tra ex<br />
fabbriche e gli innumerevoli luoghi orma in disuso e rovina, con<br />
artisti della street ari la natura che si riapprova di questi luoghi,<br />
che diventano fantastici, tra firme e colori che si modificano nelle<br />
quattro stagioni. Un artista scrive su un muro: Che cos'è l'arte?<br />
L'arte, in ogni sua manifestazione, è la più alta espressione<br />
umana di creatività e di fantasia, ed è l'unico momento che<br />
permette all'uomo di esteriorizzare la propria interiorità.<br />
L'arte, in ogni sua manifestazione, è la più alta espressione<br />
umana di creatività e di fantasia
Eugenia<br />
Baldina<br />
L'arte, in ogni sua<br />
manifestazione, è la<br />
più alta espressione<br />
umana di creatività<br />
e di fantasia<br />
L'arte, in ogni sua<br />
manifestazione, è la<br />
più alta espressione<br />
umana di creatività e<br />
di fantasia
STEFANO FRANCIA ENJOYART - POMODORO STUDIO ALWAYS<br />
presentano<br />
la collana musicale<br />
EnjoyArt<br />
DISPONIBILE SU TUTTI I DIGITAL STORE
Tra le opere in mostra presente anche la “Mano de Dios”<br />
Ottima risposta di pubblico per l’ultima personale di pittura “Un<br />
presepe Pop” dell’artista napoletano Cristoforo Russo svoltasi<br />
presso la Galleria “La Porta dell’Arte” di Selvaggia La Porta<br />
(Roma) con testo critico del Prof. Rosario Pinto.<br />
I numerosi visitatori internazionali ed i personaggi dello spettacolo<br />
intervenuti hanno apprezzato le tele del pittore di Torre del Greco,<br />
che attraverso i colori e le immagini allontanano la malinconia dei<br />
tempi post-pandemici: l’autore analizza le opere dei grandi Maestri<br />
e la cronaca del proprio tempo, attraverso il caleidoscopio della<br />
commedia dell’arte (Rugantino, Meo Patacca, Pulcinella,<br />
Arlecchino, Pantalone) e delle maschere da tutto il mondo (i<br />
supereroi, le maschere asiatiche, africane).<br />
“Un Presepe Pop, un evento apparentemente fuori stagione<br />
natalizia, è alla ricerca delle nostre radici e per una rinascita<br />
autentica del nostro puer aeternus – confessa l’artista -. Una sorta<br />
di luogo in cui gli adulti ritornano bambini ed i bambini si sentono<br />
adulti. Considero simbolicamente il presepe attraverso una visione<br />
fantastica, e ben venga POP”.<br />
Straordinaria la narrazione di Tommaso Esposito, direttore del<br />
Museo di Pulcinella di Acerra, che ha evidenziato la natura<br />
mutevole e fluida della maschera partenopea: “Il segreto della<br />
longevità di Pulcinella è la sua flessibilità, ad esempio è stato il<br />
primo grande influencer della storia, per divulgare la cultura<br />
vegetariana dei napoletani (detti mangiafoglie) da parte dei<br />
Borboni”. Ad impreziosire l’evento una testimonianza diretta sulla<br />
dinastia teatrale napoletana Cammarano da parte del notaio<br />
Filippo Cammarano Guerritore di Ravello, discendente del<br />
Pulcinella del 700 Vincenzo Cammarano e di Giuseppe<br />
Cammarano, autore del velario del Teatro San Carlo di Napoli.<br />
Tra le opere in mostra presente anche la “Mano de Dios”, una<br />
creazione che l’artista ha dedicato allo scudetto del Napoli: “La<br />
cronaca sportiva recente mi ha molto impressionato. soprattutto la<br />
sua potenza e immediatezza. Il calcio in particolare, un linguaggio<br />
universale che coinvolge tutti e tutto, entra nelle case ad ogni età e<br />
rappresenta molto di più di una competizione sportiva, soprattutto<br />
in una città come Napoli. “Mano de Dios”. “La distinzione tra Nord<br />
e Sud del mondo non vuole essere una distinzione strettamente<br />
geografica (basti pensare all’Australia, la Nuova Zelanda e il<br />
Sudafrica che sono a Sud ma fanno parte del «Nord del mondo»,<br />
essendo paesi ricchi) – continua Cristoforo -. Bensì - a mio avviso -<br />
il Sud è una dimensione emotiva, in cui ciascuno può ritrovarsi e<br />
sentirsi rappresentato, a prescindere dalla città d’appartenenza e<br />
dal proprio ceto sociale: ecco la potenza aggregante del Sud”.<br />
Due settimane di iniziative: le performance dell’attore Mario Gallo e<br />
del mandolinista Sergio Tanzilli; in chiusura i “Mille volti dell’arte”,<br />
un incontro moderato dall’esperta Giovanna Iovino con Valeria<br />
Marsiliani, Eleonora Gaetani, ed in collaborazione con Propsy<br />
Onlus e Paolo Salvati Onlus; Nicola Toscano con le sue opere a<br />
favore di Mente e Coscienza onlus; Monolite con le sue<br />
telecamere; Antonio Farese con le sue ultime creazioni; i progetti<br />
di Paola Aleandri, Selvaggia e Mabel Giulia La Porta; le poesie di<br />
Agnese Quattrino; la voce di Ketty Russo e la chitarra di Paolo<br />
Mari .<br />
“Cristoforo mette in atto un’operazione profondamente intelligente<br />
nel proporci la lettura materica del reale - dichiara il Professor<br />
Rosario Pinto -. Se da un lato oggi la nostra visione del reale è<br />
spesso irretita dalla cultura dell’illusionismo visivo, dall’altro<br />
Cristoforo ci porta a contatto con la realtà delle immagini e delle<br />
figure con un addensamento di impasto materico. Le sue opere<br />
esprimono la concretezza reale ed oggettuale delle cose, intesa<br />
come contatto immediato e pregnante con la sostanza visibile e<br />
plastica delle cose”.
Cristoforo Russo, nasce a Torre del Greco (paese vesuviano in<br />
provincia di Napoli), il 20 agosto 1978; artista e pittore italiano<br />
proveniente dalla scuola del Maestro Vito Esposito (1935-2021).<br />
Nel rapporto di alunnato Vito sostiene che “la pittura si fa sulla<br />
pittura dei Grandi”. E così Cristoforo studia i paesaggisti<br />
tradizionali, elabora uno stile personale, usa una tavolozza<br />
calda ed equilibrata. La natura esercita su di lui il potere di<br />
smarrire la ragione a favore del sentimento verso i suoi simili:<br />
dipinge vibrazioni cromatiche orecchiabili, quella luce, quei toni,<br />
quei riflessi, quella figura umana... Giornalista e appassionato di<br />
cultura popolare, abbina la formazione teatrale a quella<br />
accademica internazionalista.<br />
Le sue opere sono in possesso di alcune collezioni private,<br />
musei, ambasciate e sedi istituzionali in Europa, Africa e Stati<br />
Uniti. Tra gli artisti ospiti dei Cento Pittori via Margutta, dal 2021<br />
aderisce al “gruppo d’arte Purificato” diretto da Giuseppe<br />
Purificato e Francesco Zero in Prati-Roma ed è pubblicato<br />
sull’Enciclopedia d’Arte Italiana, l’Archivio della Galleria<br />
Nazionale e su Getty Vocabulary, USA. Nel 2021 pubblica il<br />
catalogo “Controvento” a cura di Antonio Laghezza e nel 2022<br />
“Manhattan Transfer” a cura di Rosario Pinto e le poesie di Ciro<br />
Califano. Nel <strong>2023</strong> pubblicazione sul catalogo generale “Storia<br />
dei Cento pittori Via Margutta -dal 1953 ad oggi”.<br />
Cristoforo inizia il suo processo creativo tra i suoi supporti,<br />
schizzi, studi, ricerche, letture, mostre ed esperienze. Ama i<br />
Maestri del passato che spesso incontra prima nei musei, nei<br />
racconti e poi nei mercatini. Ne acquista i cataloghi e le<br />
riproduzioni in attesa della visione: è urgente per l’autore a<br />
questo punto recuperare l’oggetto (che ha apparentemente<br />
esautorato il suo originario compito) e teatralizzare la scena con<br />
una narrazione fantastica del tutto personale. Fonte di<br />
ispirazione Dario Fo, che si autodefiniva “attore dilettante e<br />
pittore professionista”; allo stesso modo il disegno di Federico<br />
Fellini, esperienza essenziale e funzionale alla sceneggiatura<br />
dei suoi film; infine, le cartoline ritoccate a scopi satirici di Willi<br />
Baumeister.<br />
Cristoforo Russo nel proprio approccio all’Arte ama ricordare le<br />
parole di Italo Calvino: “Prendete la vita con leggerezza, che<br />
leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto,<br />
non avere macigni sul cuore” (“Lezioni americane” 1988).
Dal 7 luglio al 3 settembre <strong>2023</strong> Palazzo Strozzi a Firenze presenta Yan Pei-Ming,<br />
Pittore di storie, la più grande mostra mai dedicata in Italia all’artista francocinese,<br />
parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione<br />
Hillary Merkus Recordati.<br />
A cura di Arturo Galansio, Direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi,<br />
l’esposizione propone un percorso di oltre trenta opere che permettono di<br />
esplorare la potente e originale ricerca dell’artista sulla relazione tra immagine e<br />
realtà, in un cortocircuito tra vita personale e storia collettiva, simboli e icone della<br />
cultura e della storia dell’arte tra Oriente e Occidente.<br />
Esplorando generi come il ritratto, il paesaggio, la natura morta e la pittura di<br />
storia, i suoi dipinti prendono vita a partire dal modello di immagini fotografiche<br />
estrapolate da fonti diverse, come immagini personali, copertine di giornali, still<br />
cinematografici o celebri opere della storia dell’arte.<br />
La mostra è promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze<br />
come parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione<br />
Hillary Merkus Recordati. Main supporter: Fondazione CR Firenze. Sostenitori:<br />
Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Intesa<br />
Sanpaolo, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Con il contributo di Città<br />
Metropolitana di Firenze. Si ringraziano MASSIMODECARLO e Galerie Thaddeus<br />
Ropac.
Chien hurlant<br />
MLisa<br />
budda
Con una piccola donazione puoi anche tu<br />
sostenere, promuovere e divulgare l'arte<br />
in ogni sua forma. Diventa mecenate<br />
dell'arte con l'associazione no profit<br />
"Stefano Francia EnjoyArt".<br />
ass.stefanofrancia@gmail.com<br />
+39 335 435168<br />
Puoi sostenerci anche tramite paypal<br />
ass.stefanofranciaenjoyart@gmail.com<br />
oppure :<br />
ass. STEFANO FRANCIA ENJOYART<br />
Iban: IT24I0760103600001039059199<br />
C/C: 1039059199<br />
www.stefanofrancia.com<br />
www.tuttoballo20.com
I contenuti della 41 giornata Internazionale dedicata alla Danza<br />
ora sono disponibile su tutte le piattaforme digitali con una serie podcast e una<br />
compilation prodotta dalla Pomodoro Alwyas Studio.<br />
L'Associazione Stefano Francia EnjoyArt ha organizzato l'evento "Dillo Alla Danza <strong>2023</strong>" in occasione della<br />
giornata internazionale della danza. Per chi non ha potuto partecipare all'evento, l'associazione offre la<br />
possibilità di ascoltare il podcast "Dillo Alla Danza <strong>2023</strong>" su tutte le piattaforme digitali.<br />
Il podcast è composto da 12 episodi e permette di ascoltare gli interventi dei relatori che hanno partecipato<br />
al convegno "Resilienza Arte Terapia". Tra i relatori ci sono Silvia Ragni, psicoterapeuta e musico-terapeuta,<br />
Antonio Desiderio, artist manager di danzatori e cantanti lirici, Mimmo Muolo, giornalista e vaticanista,<br />
Andrea Piscitelli, life and sport mental coach, Federico Ruiz, direttore artistico "Vuoti d' Aria", Monica Nigro,<br />
insegnante di danza, Tamara Candiracci, insegnante certificata di Medicina del Movimento, Lea Lagonigro,<br />
responsabile culturale e curatrice artistica, Alessandra Torregiani, ballerina e scrittrice, e Rino Jupiter,<br />
astrologo RAI.<br />
La chiusura del convegno è avvenuta con Stefano Bontempi e Fabrizio Silvestri che hanno presentato il<br />
"Museum Dance Experience", per continuare a festeggiare la danza.
Inoltre, l'associazione ha pubblicato per il terzo anno consecutivo la compilation "Dillo Alla Danza <strong>2023</strong>" dal<br />
titolo "Verano De Danza". Si tratta di 8 brani strumentali latino-americani per ballare sulla spiaggia con gli<br />
amici. La compilation è disponibile su tutti i digital store. Curata da Fabrizio Silvestri con la collaborazione<br />
della casa discografica Always Pomodoro Studio<br />
“VERANO DE DANZA” permette all’ascoltatore di scoprire la danza e la creatività per portare benessere nella<br />
propria vita!<br />
Dillo alla danza -Verano de danza <strong>2023</strong><br />
Track:<br />
1.Caliente (Bachata)<br />
2.Dijiste que me amabas (Cumbia)<br />
3.Luna Blu (Rumba)<br />
4.Pasión latina (Kizomba)<br />
5.Por Siempre (Kizomba)<br />
6.Regocijo (Kizomba)<br />
7.Tik Tok Reggaeton (Reggaeton)<br />
8.Verano Loco (Cha Cha Cha)<br />
Link per scaricare la compilation:<br />
Spotify:<br />
https://open.spotify.com/album/1XrCHCxOJU5fedUdyAGXrT?<br />
referral=labelaffiliate&utm_source=1011lwUHWbmz&utm_medium=Indie_Amuse&utm_campaign=labelaffiliate<br />
Deezer:<br />
https://www.deezer.com/it/album/453798975<br />
Apple Music<br />
https://music.apple.com/us/album/verano-de-danza-<strong>2023</strong>-instrumental-versions/1692760891<br />
Youtube Music:<br />
https://music.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_kuSGnPdyGHv5jJ18IVQDttIInxQV9Olns<br />
Amazon Music<br />
https://www.amazon.it/dp/B0C86BRQJH/ref=sr_1_1?<br />
__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=2O8XTKHZUWLVZ&keywords=Verano+De<br />
+Danza+fabrizio+silvestri&qid=1688456215&s=dmusic&sprefix=verano+de+danza+fabrizio+silvestri%2Cdigita<br />
l-music%2C96&sr=1-1
Ana MENA & GUÈ<br />
E... l'estate si anima di<br />
Acquamarina<br />
di<br />
Luca Fochetti
Dopo essersi fatta conoscere e amare dal pubblico italiano<br />
collaborando con artisti come Rocco Hunt, Fred De Palma e<br />
Federico Rossi, Ana MENA la giovane popstar spagnola sta<br />
facendo ballare tutta l'Italia con il nuovo singolo<br />
“ACQUAMARINA” feat. GUÈ puntando a diventare un<br />
tormentone di questa estate italiana.<br />
Ana Mena si sta affermando come una delle artiste più amate<br />
nella nuova scena pop e urban con un’importante allure<br />
internazionale grazie ai successi che sta ottenendo in America<br />
Latina, Francia e Italia, oltre che in Spagna. Ed è proprio nel<br />
suo paese d’origine che si è affermata non solo come cantante<br />
ma anche come attrice, prima recitando in programmi di<br />
successo sul piccolo schermo e poi conquistando anche il<br />
cinema dove ha debuttato con una parte nel film “La pelle che<br />
abito” di Pedro Almodóvar insieme ad Antonio Banderas.<br />
Recentemente Ana Mena è stata protagonista della serie<br />
Netflix “Benvenuti a Eden”, già alla seconda stagione.<br />
Ad appena 26 anni, la popstar spagnola vanta numeri da<br />
record con 1 disco di DIAMANTE, oltre 40 dischi di PLATINO, 3<br />
dischi d’ORO, oltre 5 milioni e mezzo di ascoltatori mensili su<br />
Spotify e oltre 1 miliardo e mezzo di views totali su YouTube.<br />
ANA MENA sbarca in Italia per la prima volta in versione solista<br />
il 26 novembre 2021 con “MÚSICA LIGÉRA” (Epic / Sony<br />
Music), un’inedita versione in spagnolo del grande successo<br />
“Musica Leggerissima”, presentato all’ultimo Festival di<br />
Sanremo da Colapesce Dimartino e diventato uno dei brani più<br />
ascoltati del 2021.<br />
GUÉ (Cosimo Fini) è nato a Milano nel 1980 è un rapper<br />
produttore musicale tra i più influenti in Italia, è un punto di<br />
riferimento assoluto nel suo genere. Con Jake La Furia e il<br />
produttore Don Joe dà vita al progetto dei Club Dogo con i<br />
quali pubblica diversi album di grande successo. Nel 2011 esce<br />
il suo primo discoda solista, “Il ragazzo d’oro”, che raggiunge lo<br />
status di Disco d’Oro.<br />
Nel 2013 è la volta di “Bravo ragazzo”, con il quale si<br />
aggiudicherà un Disco di Platino.<br />
Due anni dopo è il primo artista made in Italy a firmare per<br />
l’iconica etichetta discografica Def Jam Recordings, con la<br />
quale pubblica “Vero”, il suo terzo lavoro da solista, che verrà<br />
certificato Disco d’Oro.<br />
Nel 2016 insieme a Marracash incide “Santeria”, che si<br />
aggiudica il Disco di Platino oltre che un’infinita sequenza di<br />
certificazioni per i singoli. In questi ultimi anni ha collezionato<br />
altrettanti successi con i più famosi rapper italiani. Nel corso<br />
della sua carriera è coach insieme a Morgan, Elettra<br />
Lamborghini e Gigi D’Alessio nella sesta edizione del<br />
programma The Voice of Italy, in onda su Rai2 .Nel dicembre<br />
2021, Guè torna con “GVESVS”, e ne presenta il concept già<br />
nel primo brano, “La G la U la E Pt. 2”. GVESUS viene<br />
certificato doppio disco di platino, e Gué non si ferma. Nel<br />
gennaio del <strong>2023</strong> pubblica “Madreperla”, prodotto interamente<br />
da Bassi Maestro. Con una media di un album ogni 18 mesi dal<br />
2011, Gué resta fedele a sé stesso e ai fan, capace di creare<br />
tendenze a ogni ondata e restare una delle voci più simboliche<br />
della scena italiana. In “Madreperla” si trovano ospiti come<br />
sempre di rilievo, svelati attraverso un trailer apparso sui social:<br />
da Marracash, Sfera Ebbasta, Rkomi, Massimo Pericolo, fino<br />
all’incursione del fenomeno d’oltreoceano Benny the Butcher,<br />
membro del collettivo hip hop Griselda. Presenti anche nuove e<br />
interessanti leve, come Paky, Anna, Napoleone.<br />
I dodici brani di “Madreperla” vengono lanciati dal primo<br />
estratto “Mollami pt.2”, in cui Gué fa un omaggio al brano<br />
dancehall “Here Comes the Hotstepper di Ini Kamoze”,<br />
reinterpretandolo a suo modo.
Ritorno in musica per la storica band che negli anni<br />
'70 ci rubava l' anima...<br />
<br />
Fabrizio Silvestri
Collage hanno scritto pagine importanti della storia della musica italiana: nel 1976 la vittoria al festival di Castrocaro con<br />
Due ragazzi nel sole sancisce l'esordio ufficiale della band, che da quel momento raggiunge la fama presso il grande<br />
pubblico. Nel 1977 partecipano per la prima volta al festival di Sanremo con Tu mi rubi l'anima ed oggi ci raccontano il<br />
nuovo progetto. I Collage con Tore Fazzi leader voce solista e chitarra basso, Francesco Astara batteria, Fabio Nicosia<br />
tastiere pianoforte e cori, Uccio Soro chitarre e cori hanno pubblicato da poco il loro secondo singolo, Rinasco, un brano<br />
con un titolo assolutamente non casuale a sancire una vera ri-partenza, un cambio di direzione, che non prescinde dai<br />
successi che tutti conosciamo, ma ci mostra una nuova direzione artistica, internazionale che guarda al di là di ogni<br />
confine, anche oltre quel mare meraviglioso che avvolge la Sardegna, dove affondano le loro radici. Oggi Tore Fazzi,<br />
front man e anima del gruppo, si racconta per noi condividendo l’amore per la musica che è il life motive di una vita<br />
intera.<br />
Rinasco…<br />
Racconta l’amicizia, l’amore per la vita, la speranza che ci dà nuova linfa e la spinta a credere in noi stessi anche dopo<br />
una cocente delusione, una sconfitta, un dolore profondo. È nato da una mia esigenza che Gabriele Oggiano e Saverio<br />
Grandi, hanno tradotto in parole e musica, grazie ad un rapporto consolidato non solo lavorativo, ma di fiducia. Rinasco è<br />
una ri-partenza, è la voglia di ricominciare dopo un momento davvero complicato: un legame profondo che si spezza,<br />
una caduta, un momento di scoraggiamento, di stop forzato. Ognuno di noi nel profondo, sa come può essere difficile<br />
rimettersi in pista, ritrovare lucidità e la voglia di guardare avanti, ridisegnando il proprio percorso.<br />
Un brano completamente diverso dai grandi successi che vi hanno resi famosi. È un cambio netto di direzione?<br />
Non credo che si possa definire così, in realtà volevamo che avesse, senza tradire il nostro back ground artistico, una<br />
rinnovata veste che ha trovato con il sapiente arrangiamento di Gianluca Cucchiara, figlio del grande Tony e il lavoro<br />
fatto a Londra al Rouge Recording Studio. Rappresenta un’evoluzione della nostra musica e non la tradisce ma al<br />
contrario, la accompagna nel futuro. Un pop rock, con sonorità importanti delle chitarre elettriche che oggi forse non si<br />
utilizzano più in modo così predominante.<br />
Il video clip, cinematografico ed intenso, girato nella meravigliosa location delle Saline Conti Vecchi a Cagliari<br />
(valorizzate dal FAI), ha come straordinaria scenografia allestimenti d’epoca, le vasche naturali e le montagne di<br />
sale. Ci racconti come lo avete realizzato?<br />
Abbiamo voluto farne un racconto che fosse di vita reale e allo stesso tempo avesse la magia del sogno. Le immagini dai<br />
colori caldi, avvolgenti, per le scene girate all’interno, sottolineano l’introspezione, il viaggio che facciamo dentro di noi,<br />
per ritrovar-ci. Poi, in un crescendo, la luce quasi abbagliante delle saline ci catapulta verso la ri-nascita in un ri-torno alla<br />
vita, forte, prepotente e meraviglioso. Il messaggio è per tutti e i due giovani attori che, insieme a noi sono in video,<br />
rappresentano proprio le nuove generazioni e l’universalità del messaggio.<br />
Quanto è cambiato il mondo della musica?<br />
Credo che sia giustamente in continua evoluzione, come qualunque altra cosa. Semmai è cambiato il modo di farla la<br />
musica, perché oggi abbiamo a disposizione una tecnologia che ci permette di fare molto di più. Se si riesce a trovare<br />
equilibrio, può essere una buona alleata. Quando abbiamo cominciato, il cuore, era il motore di tutto che oggi, talvolta,<br />
rischia di essere completamente escluso, purtroppo. La tecnologia è irrinunciabile, ma non può mai surclassare l’anima,<br />
la parte artigianale del fare musica.<br />
Dai cori della Chiesa, al successo: da Due ragazzi nel sole a Rinasco, cosa hai portato con te?<br />
La mia voce per prima cosa, nonostante il passare degli anni e qualche problema, non mi ha mai tradito. Poi sicuramente<br />
la voglia, l’entusiasmo di fare musica che è il fil rouge di tutta una vita. La mia pignoleria, che spesso viene sottolineata<br />
da chi lavora con me, il voler tenere tutto sotto controllo, il seguire ogni cosa senza mollare mai…credo che sia anche<br />
una caratteristica che mi appartiene ma che sicuramente mi ha aiutato ad arrivare fino a qui.<br />
Rinasco è un ponte tra Due ragazzi nel Sole e il futuro e questo è il mio bagaglio, fatto di esperienza, di lavoro, di<br />
passione…di musica!<br />
Vin Diesel - Dominic Toretto<br />
ph UNIVERSAL PICTURES ITALIA
Collage 1977 Collage <strong>2023</strong>
Sensazionale come il suo animo, come la sua carriera, come i messaggi che ha mandato con la sua musica.<br />
Il <strong>2023</strong> sarà un anno all’insegna della musica di Raffaella Carrà, un’icona unica ed eterna, senza fine. Un nome così<br />
potente capace di far scaturire suggestioni, immagini, ricordi ed emozioni, semplicemente pronunciandolo.<br />
Da domani, venerdì 16 giugno, escono sulle piattaforme streaming e in digital download e si aggiungono alla discografia<br />
di Raffaella Carrà in digitale “Fiesta (Italian Edition)”, “Mi spendo tutto”, “Raffaella (1988)”. I tre dischi si aggiungono ai<br />
già pubblicati “Raffaella (1971)”, “Raffaella… Senzarespiro”, “Scatola a sorpresa”, “Milleluci”, “Felicità tà tà” e “Raffaella<br />
(1978)” – quest’ultimo con all’interno il celebre brano “Luca”, simbolo di libertà e coraggio – per un totale di 9 album da<br />
questo mese disponibili in digitale!<br />
Ancora poche copie disponibili dell’esclusivo cofanetto “RAFFAELLA CARRÀ. GLI ANNI RCA – I SINGOLI 1970-1971”<br />
(Sony Music), un box in tiratura limitata e numerata a 500 copie, con all’interno 5 vinili 7’’ 45 giri, per la prima volta<br />
colorati e con copertine fedelmente riprodotte. Il cofanetto sarà disponibile unicamente sullo Store Sony Music:<br />
https://store.sonymusic.it/prodotto/cofanetto-vinili-raffaella-carra/<br />
Nel cofanetto sono contenuti i primi cinque singoli di Raffaella Carrà pubblicati dal 1970 al 1971per la RCA Italiana.<br />
Dalla sigla “Ma che musica maestro” del programma Canzonissima ‘70, che segna l’inizio della carriera discografica di<br />
Raffaella, a “Tuca Tuca” brano lanciato durante “Canzonissima 1971”.<br />
Questi i 5 singoli presenti all’interno di<br />
RAFFAELLA CARRÀ. GLI ANNI RCA – I SINGOLI 1970-1971”:<br />
1970 – “Ma che musica maestro” / “Non ti mettere con Bill”<br />
1970 – “Reggae Rrrrr! (Par. I))” / “Reggae Rrrrr! (Par.II)<br />
1971 – “Chissà chi sei” / “Dudulalà”<br />
1971 – “Chissà se va” / “Perdono, non lo faccio più”<br />
1971 – “Tuca tuca” / “Vi dirò la verità”<br />
Ma non solo: Sony Music durante l’anno dedicherà a Raffaella Carrà altre uscite discografiche speciali che coroneranno<br />
e celebreranno la regina indiscussa.<br />
Raffaella Carrà è la prima artista, di catalogo, ad essere scelta come Ambassador per Spotify Equal. È apparso, infatti,<br />
un billboard a Times Square a New York per celebrare l’icona mondiale che da sempre ha portato con la sua musica<br />
chiari messaggi sulla discriminazione di genere, testimoniando così il lascito di Raffaella Carrà nella società mondiale.
Tra i brani dai forti messaggi della discografia di<br />
Raffaella Carrà c’è “Luca”, che racconta la storia di un<br />
ragazzo con i capelli biondi come l’oro che preferisce<br />
l’amore di un altro uomo a quello di una ragazza. “Luca” è<br />
tra le prime canzoni italiane a raccontare il tema<br />
dell'omosessualità con audacia e spensieratezza, e per<br />
questo motivo Spotify celebra l’artista posizionando il<br />
brano in testa alla playlist Spotify Equal Italia per tutto il<br />
mese di giugno. Inoltre, le hit sensazionali di Raffaella<br />
Carrà saranno disponibili in una raccolta di brani<br />
dell’icona mondiale in audio spaziale! L’album “Raffaella<br />
Carrà: Sensational Hits” sarà disponibile prossimamente<br />
e, grazie ad esso, si potrà ascoltare e godere della<br />
musica dell’artista come mai fatto prima d’ora!<br />
E la musica di Raffaella non smette di suonare con Un<br />
Pride Sensazionale: il 24 giugno a Milano ci sarà un<br />
momento sensazionale per celebrare tutti insieme con il<br />
dj e producer Protopapa alla consolle. Lo show speciale<br />
per Milano Pride <strong>2023</strong> vedrà sul palco anche le bellissime<br />
creature di DRAMA, il queer cabaret più grande e<br />
assurdo d'Italia, che celebreranno la vita e la musica di<br />
Raffaella Carrà! La direzione artistica, condivisa con la<br />
burlesque sensation internazionale Ella Bottom Rouge,<br />
sarà arricchita dalle coreografie di Andrea Piras aka KID.<br />
RAFFAELLA CARRÀ è ancora, a ottant’anni dalla sua<br />
nascita, un vero e proprio fenomeno, un personaggio<br />
eterno entrato nell’immaginario collettivo grazie al suo<br />
taglio di capelli e ai suoi movimenti, ma soprattutto<br />
un’artista intelligente e spiritosa che accetta, e lancia,<br />
qualsiasi sfida.<br />
Raffaella inizia la sua carriera discografica con<br />
“Canzonissima 1970” e nel 1971, 3 suoi brani occupano<br />
contemporaneamente la classifica dei 10 dischi più<br />
venduti. La sua musica varca i confini nazionali, portando<br />
la sua popolarità in Spagna, America Latina, Germania,<br />
Francia, Olanda, Belgio, Inghilterra e Grecia.<br />
Con le sue coreografie audaci e senza tempo supera<br />
censure e polemiche, e con la sua irresistibile forza di<br />
comunicazione e l’istintiva padronanza del rapporto col<br />
pubblico si afferma come la più inarrivabile<br />
comunicatrice.
Maria Consiglia Izzo<br />
consiglia.izzo@gmail.com<br />
www.vanityher.com<br />
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CELL. 3470614994<br />
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E' su tutti i digital store il nuovo singolo del<br />
talentuoso cantante lirico napoletano Giuseppe<br />
Gambi, "Il vento che porta via". Questa nuova<br />
canzone ha stregato già milioni di persone, compresa<br />
Mara Venier che ha ospitato il tenore (per la seconda<br />
volta) nell'ultima puntata della stagione di Domenica<br />
in. Questo nuovo brano, con le musiche del premio<br />
Oscar Luis Bacalov, sta regalando al pubblico di tutto<br />
il mondo un ulteriore esempio dell'eccezionale voce<br />
del tenore.<br />
L'ascesa di Giuseppe Gambi nel mondo della musica<br />
lirica non può essere ignorata, e gran parte del<br />
merito va all’operato di Adriano Aragozzini, suo<br />
produttore e storico patron di Sanremo, che ha<br />
saputo guidare e sostenere il talento di Gambi con<br />
successo nel corso degli ultimi anni. L'importante<br />
collaborazione tra Gambi e Aragozzini ha portato a<br />
risultati straordinari, suscitando l'entusiasmo del<br />
pubblico e della critica: oltre che a Domenica in, si è<br />
esibito in diretta su Italia 1 nel programma di Piero<br />
Chiambretti, si è esibito in numerose città della<br />
Repubblica Ceca e su prestigiosi palcoscenici<br />
americani; è stato il protagonista assoluto di due<br />
concerti andati sold out, uno svoltosi al teatro Italia di<br />
Roma e l’altro tenutosi al teatro Troisi di Napoli.<br />
Inoltre, Gambi ha avuto l'onore di incontrare il Santo<br />
Padre presso la Città del Vaticano. Durante<br />
l'emozionante incontro, il tenore ha consegnato<br />
personalmente al Papa un CD contenente il suo<br />
ultimo brano, "Adesso esisti", scritto dal celebre<br />
compositore italiano Maurizio Fabrizio, prodotto dallo<br />
stesso Aragozzini e arrangiato da Alterisio Paoletti<br />
(noto per aver lavorato con artisti come Al Bano,<br />
Tony Renis, Andrea Bocelli, etc.).<br />
Il testo di questa meravigliosa canzone è una poesia<br />
dedicata a Dio, ed è stata interpretata con grande<br />
passione dal talentuoso tenore. L'incontro con il Santo<br />
Padre rappresenta un importante riconoscimento per il<br />
talento di Giuseppe Gambi e la sua dedizione alla<br />
musica. Papa Francesco ha espresso la sua gratitudine<br />
per il cantante che attraverso la sua voce porta un<br />
messaggio di fede e speranza.<br />
Grazie alla sua straordinaria flessibilità, Giuseppe Gambi<br />
emerge come una delle voci italiane più idonee per<br />
promuovere e diffondere il genere pop lirico. La musica<br />
lirica e quella pop, all'apparenza distinte, si sono fuse<br />
negli ultimi dieci anni creando una nuova forma di<br />
espressione musicale che ha conquistato un vasto<br />
pubblico di ammiratori. L'idea di combinare le melodie e<br />
le armonie della musica pop con le tecniche canore e le<br />
strutture compositive della musica lirica ha generato<br />
nuovi suoni ed emozioni. Diversi illustri artisti pop, come<br />
Elton John, Freddie Mercury, Andrea Bocelli e Sarah<br />
Brightman, hanno collaborato con importanti compositori<br />
lirici, dando vita a brani che hanno lasciato un segno<br />
nella storia musicale.
DIMITRI<br />
"L'Universo sei tu"
È disponibile per le radio italiane, “L'UNIVERSO SEI<br />
TU”, il nuovo singolo della cantautrice salentina<br />
Laura Dimitri. Il brano, dal sound intenso e<br />
coinvolgente, celebra il ciclo della vita, ponendo il<br />
focus sul legame profondo e indissolubile che<br />
inevitabilmente si instaura tra madre e figlio. Il testo,<br />
infatti, è un dialogo/monologo immaginario di un<br />
bimbo pochi istanti prima del parto, dove la paura<br />
dell'esperienza della vita in arrivo (la luce) è<br />
confortata dall'imminente primo abbraccio<br />
rassicurante della madre che per lui rappresenta<br />
l'universo. Scritto, composto e arrangiato dal<br />
musicista-produttore Ezio Scarciglia, il brano è<br />
dedicato a sua madre Bianca, che proprio nel mese<br />
di maggio avrebbe compiuto gli anni. Ad occuparsi<br />
della direzione artistica il noto batterista Ezio<br />
Zaccagnini. Edizioni musicali APbeat.<br />
Laura Dimitri esordisce come cantautrice nel 2014<br />
con il brano "L’Immenso è da domani", che esce<br />
dopo una lunga esperienza dal vivo e una serie di<br />
collaborazioni, anche molto importanti, come quella<br />
con Lucia Mendez per la Sony Mexico. Presta poi la<br />
sua voce per diverse sigle televisive (tra queste<br />
anche per una popolare sit-com in onda su<br />
TeleNorba). Successivamente pubblica il singolo “Chi<br />
Siamo”, il suo vero punto di svolta, fino al suo primo<br />
EP nel 2017 dal titolo “Io Come Te”, anticipato dal<br />
singolo “Il Senso Delle Cose”, accolto molto<br />
favorevolmente dalla critica e dagli addetti ai lavori.<br />
Attualmente, oltre ad essere impegnata nella<br />
realizzazione del nuovo album di inediti anticipato dal<br />
singolo “Dalla Tua Parte”, dal 2020 conduce il format<br />
“Tratti e Ritratti” per l’emittente televisiva R.T.M.,<br />
programma dedicato all'arte, alla bellezza e alla<br />
creatività, dove intervista tantissimi ospiti tra volti<br />
noti del mondo dello spettacolo ed eccellenze del<br />
territorio, spaziando tra musica, cinema, teatro,<br />
pittura, scrittura ed altre forme artistiche.<br />
Maria Consiglia Izzo<br />
consiglia.izzo@gmail.com<br />
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Dopo il Covid il tempo passato assieme ai propri cari è diventato prezioso e si cerca di recuperarlo in ogni<br />
modo. Anche quando si parla di vacanze: è una tendenza in forte ascesa quella dei viaggi multigenerazionali,<br />
iniziata dopo la pandemia a livello mondiale e riscontrata anche da noi, come conferma CartOrange, la più<br />
grande azienda italiana di consulenti di viaggio, specializzata nelle vacanze su misura.<br />
«Possiamo definire multigenerazionali circa il 14% dei viaggi attualmente da noi confermati per l’estate <strong>2023</strong>,<br />
e si tratta di numeri molto più alti rispetto al 2019 – afferma Eleonora Sasso, Responsabile Marketing<br />
Operativo di CartOrange –. Non stiamo parlando di semplici vacanze di famiglie con bambini, ma di una<br />
tipologia ben precisa, che richiede un’organizzazione ad hoc: sono viaggi che in genere mettono insieme<br />
genitori e uno o due figli grandi, dai 18 ai 30 anni, che magari vivono già da soli, e a volte comprendono<br />
anche i nonni. Altra tipologia molto frequente è quella in cui è presente un genitore single assieme a uno o<br />
più figli, sempre grandi. Queste categorie di viaggiatori hanno motivazioni ed esigenze diverse da quelle di<br />
tutti gli altri».<br />
Cosa spinge infatti le famiglie a intraprendere un’esperienza di questo tipo? «I figli grandi – prosegue<br />
Eleonora Sasso – colgono l’occasione di fare un viaggio con i genitori, a volte anche i nonni, per recuperare<br />
un po’ di tempo di qualità con la propria famiglia. Per alcuni è allettante la possibilità di ottimizzare l’aspetto<br />
economico: viaggiando assieme ai genitori hanno accesso a mete ed esperienze che altrimenti non<br />
sarebbero alla loro portata». Viaggi di questo tipo non sono semplici da organizzare e richiedono una<br />
consulenza personalizzata, sottolinea sempre Sasso: «Da una parte non devono mancare le esperienze<br />
coinvolgenti per tutti, perché il motivo del viaggio è proprio costruirsi dei ricordi indimenticabili con i propri<br />
cari. Dall’altra ognuno ha bisogno dei suoi spazi e di accorgimenti legati alle proprie esigenze, diverse a<br />
seconda dell’età. I nostri consulenti hanno l’esperienza e le competenze per raggiungere questo delicato<br />
equilibrio e assicurare a tutti la vacanza perfetta». Vacanza alla quale si dedica complessivamente un budget<br />
importante: «L’idea è un po’ “adesso o mai più” – conferma Eleonora Sasso – e quindi, proprio ora che la fine<br />
della pandemia lo permette, anche chi non aveva mai fatto viaggi “importanti” spesso sceglie destinazioni<br />
esotiche e a lungo raggio».<br />
Ma quali sono le mete perfette per un viaggio multigenerazionale? CartOrange ha selezionato alcune idee<br />
che metteranno d’accordo tutta la famiglia, per un’esperienza indimenticabile.<br />
La formula On the road negli Stati Uniti e in Canada piace molto perché se ci sono i genitori l’esperienza<br />
diventa accessibile anche per i figli con meno di 25 anni quali, altrimenti, avrebbero più difficoltà a noleggiare<br />
un’auto. Fra le destinazioni più particolari consigliate da CartOrange ci sono la Florida, «Per unire il relax su<br />
spiagge da sogno e l’esperienza di una città che non dorme mai come Miami» spiega Eleonora Sasso,<br />
l'Ovest degli Stati Uniti con i grandi Parchi e le città iconiche di Los Angeles, Las Vegas, San Francisco, il<br />
Québec, con le sue città multiculturali e la natura incantevole. Altri Paesi consigliati per questo tipo di viaggi<br />
sono il Sudafrica, con la sua Garden Route che si snoda in contesti naturali di una bellezza unica, l'Australia<br />
e la Nuova Zelanda<br />
«Un’altra destinazione che va forte per i viaggi multigenerazionali è il Kenya – prosegue Sasso –: in questo<br />
caso è possibile vivere il mare e la natura selvaggia, grazie ai safari». Altre esperienze molto particolari,<br />
adatte a coinvolgere tutti, si possono fare in Nord Europa: tra fly&drive, escursioni nella natura e<br />
avvistamento delle balene, Norvegia e Islanda sono senz’altro due mete in cima alle preferenze delle famiglie<br />
con figli grandi.<br />
Un nuovo trend è invece rappresentato dalla Colombia. «Una destinazione sempre più richiesta – spiega<br />
Eleonora Sasso – soprattutto dai giovani che seguono serie tv come Narcos, ma che non mancherà di<br />
sorprendere anche i genitori. È ancora relativamente poco conosciuta dai viaggiatori italiani: per un primo<br />
approccio si può partire da Bogotà, visitare la regione di Huila e terminare il viaggio a Cartagena, il tutto<br />
scoprendo testimonianze di antiche civiltà e godendosi esperienze particolari come visitare le piantagioni di<br />
caffè»<br />
E per chi ha poco tempo a disposizione? «La formula perfetta è senz’altro quella del long weekend in una<br />
metropoli che offra arte, cultura, shopping e divertimento. Le mete più gettonate sono Dubai, che ha<br />
un’offerta culturale tutta da scoprire ma anche la possibilità di vivere esperienze magiche nel deserto, e New<br />
York, dove CartOrange propone itinerari che toccano le location di film e serie tv. Ritrovarsi tutti insieme<br />
nelle location di film come Il Padrino, Taxi Driver, Colazione da Tiffany, ma anche dei più recenti film Marvel;<br />
e poi di serie tv di ogni tempo che vanno da I Soprano, a Friends, a Sex & The City e Gossip Girl, è davvero<br />
qualcosa che può unire e fare divertire tutte le generazioni».
Un fenomeno globale post-pandemia che c’è anche nel nostro<br />
Paese: riguarda il 14% dei viaggi programmati per l’estate <strong>2023</strong> da<br />
CartOrange, la più grande azienda italiana di consulenti di viaggio.<br />
Eleonora Sasso, Resp. Marketing Operativo: «Più generazioni e<br />
genitori single con figli hanno voglia di riunirsi per fare insieme<br />
esperienze significative, investendo anche su viaggi strutturati e<br />
mete a lungo raggio». Le formule più gettonate: i viaggi on the road,<br />
le esperienze nella natura, la scoperta delle location di cinema e tv<br />
e i long weekend nelle metropoli<br />
TuttoBallo
Accendere un fuoco, camminare scalzi, costruire una capanna o montare una tarp, salire un pendio ripido,<br />
osservare le orme degli animali, tuffarsi in un torrente e osservare le stelle della notte: sono queste alcune<br />
delle esperienze previste nei viaggi in cammino per i bambini e i ragazzi della Compagnia dei Cammini che,<br />
per l’estate <strong>2023</strong>, ha ideato tanti viaggi a piedi per i più piccoli e per gli adolescenti dai 4 ai 17 anni con o<br />
senza genitori.<br />
Avventura, selvaticità, libertà, esplorazione, amicizia, bushcraft, condivisione, wilderness: sono queste<br />
alcune delle parole chiave di questa esperienza che si svolge dai 3 ai 7 giorni in modo stanziale o itinerante<br />
con o senza trasporto bagagli, in appoggio a strutture spartane o tenda o tarp o all’aperto. Ci si immerge nei<br />
ritmi lenti della natura, si compiono piccole avventure passo dopo passo sperimentando la sorpresa della<br />
scoperta e degli imprevisti, si vive in condivisione esplorando cosa ci circonda. Per la durata del campo si<br />
rinuncia a cellulari e agli strumenti tecnologici per disconnetterci e goderci l’esperienza intensa del gruppo,<br />
ma la guida manterrà i genitori aggiornati con dei messaggi quotidiani su come sta andando il viaggio.<br />
L’attenzione al cibo, il più possibile sano, locale e biologico, è parte integrante dell’esperienza della<br />
Compagnia dei Bambini e dei ragazzi, chiamata Wildfox.<br />
Molte le proposte per l’estate. Dal nord al sud i ragazzi possono vivere una esperienza immersi nella natura<br />
senza genitori.<br />
Da giovani viandanti si va in esplorazione in territorio selvatici ma ricchi di storia, sui quali popolazioni di<br />
tutte le epoche hanno lasciato le loro orme: sentieri di lupi tra antiche mulattiere, borghi fantasma e paesini<br />
ancora abitati, antichi mulini (alcuni ottimamente restaurati) e cannicciaie legate alla cultura della farina di<br />
castagna. Il percorso avventuroso, le pozze in cui fare il bagno e la vista a 360 gradi dalle sommità dei monti<br />
ripagheranno ogni fatica! Tappe dalle mille emozioni regalano ricordi indelebili, come quello di dormire nei<br />
pressi del borgo fantasma di Chiapporato, un piccolo borgo disabitato del comune di Camugnano, in<br />
provincia di Bologna, interdetto alla circolazione dei veicoli a motore, camminare sui resti di vecchie<br />
mulattiere tra antichi casali abbandonati e terrazzamenti.<br />
Senza genitori dal 9 al 15 luglio si possono fare camminate nelle Marche Into the Wild – Sibillini in English<br />
con guide bilingui e alcune attività in inglese. Non si tratta di un corso di lingua in cammino ma<br />
un’opportunità di divertirsi imparando l’inglese, vivendo un’esperienza in totale spensieratezza e giocosità,<br />
consapevoli che ognuno porta con sé livelli di conoscenza della lingua molto diversi.<br />
Questa tipo di vacanza è unica. Zaino completo di tende, tarp o amache, scegliendo dove fermarsi per la<br />
notte ed esplorando il territorio in libertà. Si fa amicizia con le erbe spontanee a scopo alimentare e curativo<br />
sotto lo sguardo attendo delle guide.<br />
Dalla montagna al mare l’offerta è vasta, le giornate di cammino si snoderanno lungo campi, boschetti e<br />
strade bianche, andando a stimolare le suggestioni e il senso di orientamento dei ragazzi. Si attraversano<br />
paesi e frazioni alla scoperta ricca e genuina del territorio, anche per mezzo dell’incontro e della conoscenza<br />
di coltivazioni e prodotti tipici. Si godrà di albe e tramonti per vivere ritmi in armonia con quelli della natura.<br />
L’attenzione durante il giorno sarà rivolta al proprio corpo e alle proprie emozioni, ma anche alla natura<br />
intorno e ai rapporti ecologici di interdipendenza, anche attraverso il contatto con degli elementi naturali che<br />
ci circondano, terra e acqua su tutti. La sera, ove possibile, si accenderà un fuoco o ci si dedicherà<br />
all’osservazione del cielo, dando spazio ai pensieri e alle riflessioni dei ragazzi sulle giornate trascorse e su<br />
quelle a venire, coniugando emozioni, esperienze e attesa.<br />
Per conoscere tutti i viaggi a piedi dedicati ai bambini e ragazzi: www.cammini.eu
TuttoBallo<br />
Dalla montagna al mare l’offerta è vasta, le giornate di cammino si<br />
snodano lungo campi, boschetti e strade bianche, andando a<br />
stimolare le suggestioni e il senso di orientamento dei ragazzi.<br />
Si attraversano paesi e frazioni alla scoperta ricca e genuina del<br />
territorio, anche per mezzo dell’incontro e della conoscenza di<br />
coltivazioni e prodotti tipici.
TuttoBallo<br />
Dopo aver ottenuto il riconoscimento quale destinazione attenta a una forma di<br />
turismo sostenibile - attraverso la certificazione Global Sustainable Tourism<br />
Council (GSTC) - ecco le proposte per godersi la montagna in modo più consapevole.
L’estate in Val Gardena sarà sempre più “green”, sia perché verde è il colore dominante dei prati e dei<br />
boschi, sia perché sempre maggiore è la consapevolezza di scegliere di vivere rispettando la natura che ci<br />
circonda. Seguendo questo principio sono tante le iniziative che invitano a passare belle giornate di vacanza,<br />
adottando piccoli accorgimenti che contribuiscono a preservare l’ambiente.<br />
Certificazione Global Sustainable Tourism Council (GSTC)<br />
La Val Gardena è Patrimonio Mondiale UNESCO e questo comporta delle responsabilità.<br />
A coronamento del proprio impegno verso la salvaguardia dell’ambiente e del territorio, ha ricevuto un<br />
importante riconoscimento che ne testimonia l’impegno per un turismo sostenibile.<br />
Il Global Sustainable Tourism Council (GSTC) è un'organizzazione fondata nel 2007 dall'UNEP, il Programma<br />
delle Nazioni Unite per l'Ambiente, per promuovere la sostenibilità e la responsabilità sociale nel turismo. Il<br />
marchio GSTC si ottiene attraverso un processo di verifica da parte di Vireo, l'unico organismo di<br />
certificazione accreditato da GSTC in Italia. Ciò significa che il servizio di certificazione è svolto e gestito in<br />
conformità alla normativa che definisce i metodi, le procedure e i tempi degli audit di verifica, garantendo<br />
l'indipendenza e la credibilità dell'intero sistema.
RESPECT THE DOLOMITES<br />
Diversi anni fa è stato creato un gruppo di lavoro, che sviluppa attività di sensibilizzazione e manifestazioni<br />
per promuovere la sostenibilità in Val Gardena. Rientrano nel progetto eventi sportivi come Sellaronda Bike<br />
Day, la valorizzazione dell’artigianato locale con il marchio Made in - DOLOMITES Val Gardena – with LOVE,<br />
la gestione dei rifiuti, l’acqua di fonte con il progetto “Ega dla Dolomites”, la cura dell’alpeggio, dei sentieri e<br />
del bestiame al pascolo, l’uso di energia pulita da fonti idroelettriche, e, in generale la mobilità, con la<br />
tessera Val Gardena Mobile Card, le stazioni di ricarica per veicoli elettrici e l’utilizzo delle e-bike.<br />
Mobilità a basso impatto, semplice e utile<br />
IDolomiti Super Summer offre la possibilità di utilizzare 120 impianti di risalita in 10 regioni dolomitiche fino al<br />
05.11.<strong>2023</strong>. Il pass è disponibile per la durata di un giorno a 56 euro o per più giorni. Il vantaggio del pass<br />
plurigiornaliero è che gli ospiti possono utilizzarlo per tre giorni su quattro (prezzo: 120 euro) o cinque giorni<br />
su sette (prezzo: 160 euro) Il trasporto delle biciclette è incluso nel prezzo. Le e-bike sono disponibili anche<br />
in diverse stazioni di noleggio. Entro di Mobilità della Val Gardena Il Centro di Mobilità della Val Gardena è<br />
una struttura organizzata per gestire al meglio tutte le problematiche inerenti alla mobilità e la gestione dei<br />
servizi dei mezzi pubblici, sia nei paesi che sulle montagne (impianti di risalita). L’obiettivo è riuscire a<br />
monitorare e a gestire al meglio il flusso del traffico, individuando il trasporto pubblico come migliore scelta<br />
possibile di spostamento. Il Centro di Mobilità ha anche il compito di studiare progetti a lungo termine, in<br />
particolare per assicurare una mobilità adeguata anche in vista della possibile assegnazione dei Campionati<br />
Mondiali di Sci del 2029.
OBIETTIVI PER IL FUTURO<br />
La Val Gardena si è anche prefissata degli obiettivi concreti da raggiungere entro il 2026, tra cui: realizzare<br />
un Centro per la mobilità allo scopo di elaborare progetti per collegamenti senz’auto né barriere; ridurre del<br />
20% il traffico sulle strade dei passi (Gardena e Sella); aumentare del 20% i percorsi ciclabili sulle strade dei<br />
passi; conseguire un incremento dal 10% al 15% degli arrivi con i mezzi di trasporto pubblici; aumentare del<br />
100% il numero delle stazioni di ricarica elettrica; incrementare del 25% le fonti di energia rinnovabili per gli<br />
esercizi; ridurre del 20% la produzione di stampati e il consumo di plastica. La missione è la formazione di<br />
concetti climatici verificabili e la loro attuazione. La Val Gardena vuole così contribuire all'impegno globale e<br />
a sostenere la Provincia Alto Adige con l'iniziativa Klimaland Südtirol e il KlimaPlan Energie - Südtirol 2050,<br />
per ridurre significativamente le emissioni di gas serra e raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi.
TuttoBallo<br />
“Quel ramo de lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di<br />
monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien,<br />
quasi a un tratto a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un<br />
promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi<br />
congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa<br />
trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda ricomincia, per ripigliar<br />
poi il nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e<br />
rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni.”
Alessandro Manzoni nel primo capitolo dei Promessi Sposi, è ispirarlo dalla Villa di Lecco detta “del Caleotto”<br />
appartenuta alla famiglia Manzoni dal 1621, gli anni in cui è ambientato il romanzo. Per Manzoni è un luogo<br />
del cuore, è qui che trascorre l’infanzia e le vacanze durante la giovinezza, la villa sarà venduta nel 1818<br />
insieme ai possedimenti della zona coltivati a gelsi e a viti.<br />
Il lago di Como è rimasto negli anni, uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi d'Italia, famoso per la sua<br />
bellezza naturale, la sua storia millenaria, la sua ricca cultura artistica e la sua deliziosa cucina. Situato nella<br />
regione della Lombardia, nel nord Italia, il lago di Como è circondato da maestose montagne, pittoreschi<br />
villaggi e lussureggianti giardini, creando un paesaggio da cartolina che ha affascinato visitatori di tutto il<br />
mondo. La storia del lago di Como risale all'epoca romana, quando era un importante centro commerciale e<br />
strategico. Durante il Medioevo, divenne un feudo dei signori locali e successivamente passò sotto il dominio<br />
di diverse famiglie nobili, tra cui i Visconti e gli Sforza. Questo ricco passato storico è evidente nelle<br />
numerose ville e castelli che punteggiano le rive del lago, come Villa del Balbianello, Villa Carlotta e Villa<br />
Melzi, che sono diventate importanti attrazioni turistiche.<br />
Il piccolo paesino di Laglio, affacciato sul Lago di Como, è ormai conosciuto perché è proprio qui che sorge<br />
Villa Oleandra, la residenza italiana di George Clooney. L’attore si innamorò dell’edificio quando casualmente<br />
gli capitò davanti e, dal 2002, anno in cui ne diventò proprietario, trascorre insieme alla sua famiglia le<br />
vacanze estive. La storia di Villa Oleandra risale al 1720 e, nel tempo, passa di mano a diversi proprietari.<br />
Ultimo, prima dell’attore americano, è John Heinz, il “re del Ketchup”. Sono i suoi eredi a cedere la proprietà<br />
a Clooney.<br />
La cultura del lago di Como è caratterizzata da una forte tradizione artistica. La regione è stata la patria di<br />
molti importanti artisti, scrittori e musicisti nel corso dei secoli. Oggi, il lago di Como è ancora una fonte di<br />
ispirazione per molti artisti contemporanei, che trovano nella sua bellezza una fonte di creatività.
La cucina del lago di Como è rinomata per la sua semplicità e genuinità. I piatti tipici includono pesce di lago,<br />
come il lavarello e la trota, che vengono preparati in vari modi, tra cui alla griglia, al forno o in umido. Altri<br />
piatti tradizionali includono la polenta, i formaggi locali, come il formaggio di capra e il formaggio d'alpeggio,<br />
e i dolci, come la torta di Mele e la torta di Como. Inoltre, il lago di Como è famoso per la produzione di vini<br />
pregiati, come il Sassella e il Grumello, che sono ottimi accompagnamenti per i piatti locali<br />
Il lago di Como offre anche numerose opportunità per gli amanti dell'arte e della cultura. La regione ospita<br />
numerosi eventi e festival durante tutto l'anno, tra cui concerti, mostre d'arte e rappresentazioni teatrali.<br />
Inoltre, molte delle ville storiche che si affacciano sul lago sono aperte al pubblico e offrono visite guidate,<br />
permettendo ai visitatori di immergersi nella storia e nell'arte della regione.
“Quel ramo de lago di Como, che volge a mezzogiorno “…<br />
è un luogo magico che offre una combinazione unica di storia,<br />
cultura, arte e cibo. Le sue acque cristalline, le sue ville<br />
storiche e la sua cucina deliziosa attirano visitatori da tutto il<br />
mondo, che vengono a godere di tutto ciò che questa<br />
splendida regione ha da offrire. Se siete alla ricerca di una<br />
destinazione che offra bellezza naturale, storia millenaria,<br />
arte e cibo delizioso, il lago di Como è sicuramente il posto<br />
giusto per voi.
STEFANO FRANCIA ENJOYART - POMODORO STUDIO ALWAYS<br />
presentano<br />
la collana musicale<br />
EnjoyArt<br />
DISPONIBILE SU TUTTI I DIGITAL STORE
Elza De Paola
Dopo un lungo e impegnativo viaggio in pullman, attraversando il nulla del<br />
deserto, partendo da Hurghada, eccomi, finalmente, a Cairo. La grande<br />
metropoli, capitale dell’ Egitto si presentava fin da subito affollata, con<br />
strade principali larghe, o stradine affiancate da alberi tropicali e negozi<br />
vari, bar e ristoranti, terazze coperte da ombrelloni appariscenti. Il traffico<br />
sembrava davvero ingestibile. Macchine di ogni tipo, specialmente usate,<br />
autobus, motorini, carrelli pieni di merci varie, spinti da uomini dalla pelle<br />
scura e vestiti completamente di abiti bianchi…un caos totale…in più urla<br />
dei venditori ambulanti ovunque che insistevano per poter vendere la<br />
propria merce, puntando soprattutto sui numerosi turisti. Soltanto il Nilo, il<br />
fiume più grande del mondo sembrava normale, con le sue acque<br />
giallastre su cui navigavano imbarcazioni diverse, alcune cariche di turisti;<br />
qua e là spuntavano degli isolotti in mezzo al grande fiume, come oasi di<br />
verde, qualcuno anche abitato. Non mancavano le belle moschee, dalle<br />
torri imponenti, altissime da toccare il cielo. Man mano che il pullman<br />
avanzava per la capitale egizia, eccoci arrivati alla spianata di Giza. Dai<br />
finestrini, il primo contatto visivo con le piramidi è emozionante; il parco<br />
archeologico si può visitare tranquillamente a piedi, senza particolari<br />
sforzi .Trovarsi dinnanzi alle piramidi è una emozione indescrivibile, la loro<br />
maestosità, la loro architettura quasi perfetta, i massi disposti in modo<br />
intelligente, tutto lascia senza fiato… c’ è una sorte di magia nell’aria ed è<br />
difficile credere quanti anni abbiano e quanto lunga sia la storia della loro<br />
stessa esistenza. Ci si sente così piccoli di fronte a tanta meraviglia e si<br />
sente di far parte di qualcosa di unico, assoluto, divino… sei dentro la<br />
storia di milenni fa! Il complesso piramidale di Giza ospita la Grande<br />
Piramide, La Piramide di Khafre e la Piramide di Micerino, insieme alle<br />
altre piramidi più piccole ed alla Grande Sfinge; tutte furono costruite<br />
durante la quarta dinastia dell’ Antico Regno d’ Egitto, tra il 2600 e il<br />
2500.ac. Alcune piramidi si possono visitare all’ interno, fatto di cunicoli e<br />
stanze, dove a volte manca l’aria ed il percorso si deve fare a carponi. Di<br />
solito c’è molta gente, cosa che rende ancor più difficile la visita interna<br />
delle piramidi che è sconsigliato alle persone che soffrono di claustrofobia<br />
o hanno problemi motori. Sulla spianata, ovunque, sono presenti dei<br />
cammellari con i loro dromedari addobbati dalle attrezzature dai colori<br />
vivaci, dei carelli trainati dai cavalli, o anche macchine e pullman che si<br />
spostano sulle vie del sito archeologico. Ci sono numerose bancarelle che<br />
espongono souvenir ed oggetti tradizionali della cultura egizia. E’<br />
necessario negoziare sempre il prezzo delle cose che si vogliono<br />
acquistare. Il clima è soleggiato, leggermente ventilato, dato che da un<br />
lato c’è il deserto. Dall’ altro lato del sito si intravedono le costruzioni<br />
vecchie o nuove di Cairo. Un intreccio di mille anni di storia con il<br />
presente. E’ d’obbligo la visita alla Grande Sfinge: vederla da vicino è<br />
straordinario. Vale la pena visitare le piramidi, almeno una volta nella vita,<br />
fare un tuffo nella storia antica degli egizi, scoprire quello che resta<br />
ancora di una civiltà così evoluta, da un passato glorioso che riesce a<br />
sorprenderci per il grande mistero in cui è avvolta. Non è un caso che le<br />
Piramidi sono considerate una delle sette meraviglie del mondo e che<br />
facciano parte del Patrimonio Unesco dal 1979… porterò sempre nel<br />
cuore questo luogo davvero unico e fantastico, mentre già sogno di<br />
poterci tornare quanto prima…
TuttoBallo<br />
Barbie il film, è la pellicola è il primo adattamento cinematografico live<br />
action della celebre serie di fashion doll della Mattel Barbie. Una<br />
bambola di nome Barbie, dopo essere stata allontanata da Barbie<br />
Land in quanto giudicata "imperfetta", parte alla volta di un'avventura<br />
nel mondo reale per cercare la vera felicità.<br />
L’idea del film basato sulla linea di Barbie nasce nel settembre 2009,<br />
quando Mattel ha firmato un accordo per sviluppare il progetto con la<br />
Universal Pictures, con Laurence Mark come produttore, ma nulla è<br />
andato poi in porto.<br />
Nell'aprile 2014, Mattel ha poi collaborato con Sony Pictures: il<br />
progetto prevedeva Jenny Bicks alla sceneggiatura e Laurie<br />
MacDonald e Walter F. Parkes come produttori, con le riprese fissate<br />
per la fine dell'anno.<br />
Nel marzo 2015 Diablo Cody è stata scelta per riscrivere la<br />
sceneggiatura, mentre Amy Pascal si era unita al team di produzione.<br />
Sempre nel 2015, Sony ha fatto riscrivere la sceneggiatura da Lindsey<br />
Beer, Bert V. Royal e Hillary Winston.<br />
Nel dicembre 2016 Amy Schumer era entrata in trattative per il ruolo<br />
da protagonista, con la sceneggiatura di Hillary Winston riscritta dalla<br />
stessa Schumer e sua sorella Kim Caramele.<br />
Nel marzo 2017 Amy Schumer ha lasciato la produzione a causa di<br />
conflitti di programmazione. Nel luglio 2017 anche Anne Hathaway ha<br />
iniziato a interessarsi al ruolo principale, e la Sony nello stesso<br />
periodo ha assunto Olivia Milch per riscrivere la sceneggiatura e<br />
Alethea Jones come regista.<br />
Nell'ottobre 2018 i diritti cinematografici per la Sony sul progetto erano<br />
in scadenza e sono passati alla Warner Bros., col conseguente<br />
cambio di cast: Margot Robbie era in lizza come protagonista, mentre<br />
Patty Jenkins in corsa per la regia Margot Robbie è stata confermata<br />
nel luglio 2019, mentre Greta Gerwig e Noah Baumbach erano<br />
appena stati scelti come sceneggiatori. Greta Gerwig viene scelta<br />
anche per dirigere il film nel luglio 2021.<br />
Nell'ottobre 2021 anche Ryan Gosling entrò nelle trattative finali per<br />
interpretare il celebre corrispondente maschile di Barbie, Ken. Nella<br />
prima metà del 2022 il cast è stato confermato al completo.<br />
Le riprese del film, iniziate nel marzo 2022 agli Studi Leavesden, in<br />
Inghilterra,sono terminate il 21 luglio dello stesso anno. Alcune riprese<br />
aggiuntive sono state effettuate nell'aprile <strong>2023</strong>.<br />
Il budget del film è stato di 100 milioni di dollari.<br />
La colonna sonora è composta da Alexandre Desplat, già<br />
collaboratore di Greta Gerwig per il film Piccole donne.<br />
Barbie: The Album, uscirà il 21 luglio <strong>2023</strong> e includerà canzoni di Ava<br />
Max, Charli XCX, Dominic Fike, Fifty Fifty, Gayle, Haim, Ice Spice,<br />
Kali, Karol G, Khalid, Lizzo, Nicki Minaj, PinkPantheress, Tame<br />
Impala, The Kid Laroi, i membri del cast Ryan Gosling e Dua Lipa, e<br />
altri artisti.<br />
Il brano Dance the Night di Due Lipa viene pubblicato come primo<br />
singolo il 26 maggio <strong>2023</strong>
Barbie la più famosa fashion doll al mondo nasce il 9 marzo 1959 e rappresenta una giovane<br />
donna statunitense. Il vero nome di Barbie è Barbara Millicent Roberts ed è nata a Willows,<br />
Wisconsin. È la bambola più venduta al mondo, il prodotto della linea più venduto è stata la<br />
Totally Hair Barbie, con capelli acconciabili lunghi fino ai piedi della bambola, distribuita nel<br />
1992. Barbie è stato anche il primo giocattolo ad avere una strategia di mercato basata<br />
massicciamente sulla pubblicità televisiva, strategia successivamente ripresa da altri; gli spot<br />
per molti anni sono stati caratterizzati dalla melodia di Georgy Girl, hit del gruppo musicale<br />
The Seekers. Si stima che oltre un miliardo di Barbie siano state vendute in almeno 150<br />
nazioni, e la Mattel ha dichiarato che vengono vendute tre Barbie al secondo.<br />
Margot Robbie<br />
"Barbie"<br />
Barbie.<br />
Data di uscita: 20 luglio <strong>2023</strong> (Emirati Arabi Uniti)<br />
Regista: Greta Gerwig<br />
Cast: Margot Robbie (Barbie), Ryan Gosling (Ken), Greta Gerwig, Will Ferrell, Emma Mackey<br />
(Physicist Barbie), Simu Liu (Ken #2), Michael Cera (Alan), Kate McKinnon, (Gymnast Barbie)<br />
America Ferrera (Gloria), Issa Rae (President Barbie), Hari Nef (Doctor Barbie), Ariana Greenblatt (Sasha)
Ryan Gosling<br />
Ken<br />
<br />
Ken (nome ottenuto dall'elisione del nome Kenneth, figlio degli Handler), è stato per molti anni<br />
il fidanzato di Barbie col quale lei non si è però mai sposata. Il loro amore sarebbe nato nel<br />
1961 su un set televisivo. Il 13 febbraio 2004, dopo 43 anni di fidanzamento, Barbie e Ken<br />
hanno deciso di separarsi. Secondo la biografia scritta in questi lunghi anni dalla Mattel,<br />
Barbie è stata poi single per un periodo, nonostante un breve flirt con il giovanissimo surfista<br />
australiano Blaine. Nel febbraio 2011, la coppia è tornata insieme. La migliore amica di Barbie<br />
è Midge, un personaggio scomparso per molti anni e recuperato da Mattel solo nel terzo<br />
millennio. Midge è sposata con Alan, dal quale ha avuto tre figli.
ARTE NEI CAPELLI<br />
Noemi Stati<br />
Le nuove frontiere dell’acconciatura e<br />
la sfida di una giovane hairstilyst
TuttoBallo<br />
Chi presta maggiore attenzione alla cura di sé e del proprio aspetto sa che, come dicevano i nostri nonni: “Metà della<br />
bellezza dipende dai capelli”. Cambiamo taglio o colore per prepararci in un certo senso a dei cambiamenti importanti<br />
anche nella nostra vita, per “avvisare” chi ci sta intorno che stiamo iniziando a rinascere, che stiamo meglio con noi stessi<br />
e che vogliamo lanciarci in qualcosa di nuovo. Non tutti però, sono al passo coi tempi e quindi a conoscenza di quelle che<br />
sono le moderne tecniche di ricostruzione, contouring, scelta del colore e acconciautra da scegliere.<br />
Oggi un bravo hair stilyst riesce a trovare il capello giusto per ogni occassione.<br />
Onore, dunque, al merito ai sogni, alla grinta e al coraggio di una giovane hair stilyst che ha saputo mettersi in gioco,<br />
partendo da Capistrello, piccolo comune marsicano, per trasferirsi a Milano, meta ideale per afferrare il su sogno e<br />
diventare hair stilyst esperta in acconciture per il cineme e teatro.<br />
NOEMI STATI<br />
nasce a Capistrello in provincia dell’Aquila. Sin da piccola<br />
dimostra una forte passione per il mondo dell’acconciatura,<br />
passione che la porta nella Milano modiaola, dove<br />
completa il suo percorso formativo: l’Accademia per<br />
parrucchieri, grazie alla quale consegue il diploma di<br />
“Maestra d’Arte”. I progetti di Noemi Stati nascono dal suo<br />
vissuto e si ispirano alle sue origini; ha portato figure come<br />
Madama Margherita d’Austria, alla quale è dedicato<br />
l’omonimo Palio a Castel Madama (Roma), manifestazione<br />
che le ha fatto muovere i primi passi come stilista storica.
TuttoBallo
TuttoBallo<br />
Uno dei lavori realizzati da Noemi e apprezzato dagli<br />
esperti del settore, attribuendo alla giovane stilist pregiati<br />
riconoscimenti è il “Processo a Medusa” , un progetto<br />
artistico volto a scagionare la figura mitologia greca (foto)
TuttoBallo<br />
L'ultimo lavoro di Noemi Stati è una donna d’epoca grecoromana<br />
(in foto). In tutti i progetti Noemi cura l’acconciatura<br />
e i costumi, attingendo agli insegnamenti della nonna.<br />
Noemi, lavora in un salone di parrucchieri a Milano e sta<br />
per iniziare l’ultimo step formativo per poter diventare<br />
“Maestra d’Arte insegnante”.<br />
Come scriveva Orazio nelle sue Epistole:<br />
"Dimidium facti, qui coepit, habet..." (Chi ben comincia, è<br />
alla metà dell'opera). Ad Majora Noemi.
Pensiero del mese<br />
DI FRANCESCA MEUCCI - DIRETTRICE DI SOLOMENTE<br />
https://www.solomente.it<br />
L'altro giorno passeggiando ho visto un bambino che annaffiava il nulla ma nascevano<br />
cuori.<br />
Sul muro di un vicolo.<br />
Quasi nascosto.<br />
Come se non volesse disturbare.<br />
Un messaggio chiaro.<br />
Uno squarcio di speranza.<br />
Una luce nel buio.<br />
Mi sono fermata.<br />
Ho osservato.<br />
Ho scattato la fotografia.<br />
Ho pensato: "che meraviglia".<br />
Annaffiare per far nascere cuori.<br />
Il cuore è volere bene.<br />
Il cuore è gentilezza.<br />
Il cuore è altruismo.<br />
Il cuore è accoglienza.<br />
Il cuore è una carezza.<br />
Il cuore è un sorriso.<br />
Il cuore è un messaggio che rende migliori.<br />
Annaffiamoli i nostri cuori.<br />
Ascoltiamoli.<br />
Custodiamoli.<br />
Sono preziosi, come noi.<br />
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© F R E E P R E S S O N L I N E - v i e t a t a l a r i p r o d u z i o n e D I R E T T A D A F A B R I Z I O S I L V E S T R I - S E G R E T E R I A D I R E D A Z I O N E P I N A D E L L E S I T E - T U T T O B A L L O 2 0 @ G M A I L . C O M - e d i z i o n e " S t e f a n o F r a n c i a E n j o y A r T "