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CRISTIANA COMPAGNO - Confindustria Udine

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Economia<br />

Focus<br />

GLI IMPRENDITORI<br />

SERGIO BURATO,<br />

BCF Italia di Rivignano<br />

Secondo noi “Fabbriche Aperte” è<br />

un’iniziativa molto utile a far conoscere la<br />

nostra realtà agli studenti, con la speranza<br />

che, una volta terminati gli studi, possano<br />

prendere in considerazione anche la nostra<br />

azienda come luogo nel quale lavorare.<br />

La nostra è un’impresa non molto grande,<br />

ma ben organizzata, ordinata e pulita, e<br />

questo, generalmente, suscita una reazione<br />

positiva nei ragazzi che arrivano a farci<br />

visita. Purtroppo per noi non è facile, in<br />

un’ora o due di visita, riuscire a entrare in<br />

contatto, a capire la mentalità, di questi<br />

giovani, ma, proprio perché sono ragazzi<br />

giovani, sono convinto che la semina fatta<br />

con “Fabbriche Aperte” potrà dare i suoi<br />

frutti. Quest’anno da noi sono arrivate una<br />

quarta e una quinta dell’Ipsia Ceconi di<br />

<strong>Udine</strong> con specializzazione termoidraulica<br />

e si sono dimostrate interessate, facendo<br />

domande pertinenti al nostro settore. Per<br />

12 dicembre09<br />

DIECI ANNI DI<br />

FABBRICHE APERTE<br />

Sono passati dieci anni da quando, su iniziativa del compianto ingegner Adalberto<br />

Valduga, nacque “Fabbriche aperte”. L’obiettivo, allora come oggi, era<br />

quello di mettere a contatto i ragazzi delle scuole medie con le realtà produttive<br />

del territorio, attraverso la visita diretta agli stabilimenti di alcune classi scolastiche<br />

(prevalentemente terze, quarte e quinte superiori), accompagnate dagli insegnanti<br />

e guidate dai titolari e dai responsabili delle diverse aziende. In dieci anni sono centinaia<br />

le aziende e oltre diecimila gli studenti che hanno preso parte a Fabbriche<br />

Aperte e ciò ha certamente contribuito a modifi care, almeno in parte, il giudizio negativo<br />

che, in modo spesso preconcetto, nella società civile si ha della fabbrica come<br />

luogo “sporco e pericoloso”. Molti giovani hanno potuto constatare come le aziende<br />

manifatturiere del Friuli negli anni duemila siano, invece, spesso, luoghi di lavoro<br />

accoglienti, dove l’impegno per la ricerca e il miglioramento qualitativo di processi<br />

e prodotto sono costanti. Un’iniziativa utile, quindi, a superare antichi pregiudizi, ma<br />

anche a permettere agli studenti di orientare meglio le proprie scelte lavorative future,<br />

che, come si capisce dalle interviste che seguono, riceve l’apprezzamento degli imprenditori,<br />

dei docenti e degli studenti. Un impegno organizzativo indubbio per Confi<br />

ndustria <strong>Udine</strong> e le aziende partecipanti, ma che merita, dunque, di essere portata<br />

avanti anche negli anni a venire.<br />

noi è la seconda partecipazione all’iniziativa<br />

e ne siamo complessivamente soddisfatti.<br />

Lo scorso anno da noi era venuta una<br />

scuola di Cividale e il modo con cui si era<br />

svolta la visita era stato diverso. Mentre<br />

quest’anno,<br />

infatti, abbiamo<br />

avuto un dialogo<br />

molto diretto<br />

con gli studenti<br />

senza un’intermediazione<br />

dei<br />

professori, ma<br />

con ragazzi molto<br />

interessati,<br />

lo scorso anno<br />

i professori<br />

avevano svolto<br />

forse maggiormente<br />

il ruolo<br />

di intermediari<br />

e ciò aveva<br />

semplifi cato il<br />

dialogo, anche<br />

se forse gli studenti<br />

del 2008<br />

erano un po’ meno coinvolti.<br />

FRANCO DI FONZO<br />

e DENIS MONAI,<br />

Frag di Pradamano<br />

Di Fonzo: Ritengo che “Fabbriche<br />

aperte” sia un’iniziativa importantissima<br />

sebbene comporti per le aziende un certo<br />

dispendio di tempo e di personale. Consente,<br />

infatti, di dare agli studenti un’immagine<br />

concreta e reale del mondo del lavoro<br />

che spesso è diversa da quella che uno<br />

studente si immagina. Credo che sia molto<br />

importante per gli studenti delle superiori,<br />

mentre, forse, è meno adatta agli studenti<br />

delle medie inferiori che a quell’età sono<br />

troppo lontani dal mondo del lavoro. La<br />

visita di quest’anno lo ha dimostrato. Gli<br />

studenti dell’Itc Marchetti si sono rivelati<br />

molto più interessati agli aspetti gestionali<br />

di un’azienda che non al semplice modo di<br />

operare delle macchine, come capita con i<br />

ragazzini delle medie.<br />

Monai: All’inizio gli studenti erano un po’<br />

intimiditi come è comprensibile per chi si<br />

trova in un ambiente nuovo. Devo, però,<br />

dire che poi la giornata è volata e, forse, ci<br />

sarebbe voluto più tempo per rispondere<br />

Gli studenti dell’Ipsia Ceconi di <strong>Udine</strong> alla BCF Italia Srl

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